El Presidente
Version française – LE PRÉSIDENT – Marco Valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – EL PRESIDENTE – Modena City Ramblers
LE PRÉSIDENT
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envoyé par Marco Valdo M.I. (et fier de l'être) 6/9/2010 - 22:28
How Many People
Dedicated To The Memory Of Chico Mendes
“How Many People” is a track from 1989 album “Flowers In The Dirt“. Written in Jamaica while on holiday – hence the reggae feel to it -, first recorded in the studio in January 1988, it was “dedicated to the memory of Chico Mendez, Brazillian Rain Forest Campainer” in the booklet of “Flowers In The Dirt” released in June 1989.
How Many People (song)
“How Many People” is a track from 1989 album “Flowers In The Dirt“. Written in Jamaica while on holiday – hence the reggae feel to it -, first recorded in the studio in January 1988, it was “dedicated to the memory of Chico Mendez, Brazillian Rain Forest Campainer” in the booklet of “Flowers In The Dirt” released in June 1989.
How Many People (song)
How Many People
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envoyé par DonQuijote82 6/9/2010 - 16:39
Parcours:
Chico Mendes
Per la gloria
Questa storia non mi apparteneva
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envoyé par DonQuijote82 6/9/2010 - 16:30
Parcours:
Chico Mendes
Pour la grève! (A tous les travailleurs de France)
[8 mars 1887]
Sulla melodia della canzone “L’air des pins” di Pierre Dupont.
Testo trovato sulla pagina “Jules Jouy: oeuvres choisies” (Canzoni tratte dalle opere "Chansons de l'année", 1888, e "Chansons de bataille", 1889.)
Sulla melodia della canzone “L’air des pins” di Pierre Dupont.
Testo trovato sulla pagina “Jules Jouy: oeuvres choisies” (Canzoni tratte dalle opere "Chansons de l'année", 1888, e "Chansons de bataille", 1889.)
A mon ami Vialla
(continuer)
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envoyé par Bart Pestalozzi 6/9/2010 - 15:38
La mélinite
[11 janvier 1887]
Sull’aria della canzone popolare “Ça vous coup' la gueule à quinze pas” (immagino che si trattasse di una chanson paillarde, da osteria).
“Couper la chique (o la gueule) à quinze pas” è un’espressione che nell’argot francese ha il significato di “farsi sentire da lontano”, sia come “deflagrazione” (intestinale) che come puzza che ne deriva.
La melinite, scientificamente “acido picrico”, è l’esplosivo che alla fine dell’800 veniva utilizzato per i proiettili d’artiglieria. Fu presto sostituito dal trinitrotoluene (TNT).
Sull’aria della canzone popolare “Ça vous coup' la gueule à quinze pas” (immagino che si trattasse di una chanson paillarde, da osteria).
“Couper la chique (o la gueule) à quinze pas” è un’espressione che nell’argot francese ha il significato di “farsi sentire da lontano”, sia come “deflagrazione” (intestinale) che come puzza che ne deriva.
La melinite, scientificamente “acido picrico”, è l’esplosivo che alla fine dell’800 veniva utilizzato per i proiettili d’artiglieria. Fu presto sostituito dal trinitrotoluene (TNT).
A mon ami Henri d'Arsay
(continuer)
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envoyé par Bart Pestalozzi 6/9/2010 - 15:17
Le reveillon des gueux
[26 décembre 1886]
Sull’aria di “Digue, digue, digue, diguedidou” (Cloches de Corneville) [?]
Testo trovato sulla pagina “Jules Jouy: oeuvres choisies” (Canzoni tratte dalle opere "Chansons de l'année", 1888, e "Chansons de bataille", 1889.)
Sull’aria di “Digue, digue, digue, diguedidou” (Cloches de Corneville) [?]
Testo trovato sulla pagina “Jules Jouy: oeuvres choisies” (Canzoni tratte dalle opere "Chansons de l'année", 1888, e "Chansons de bataille", 1889.)
A mon ami Jean Richepin
(continuer)
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envoyé par Bart Pestalozzi 6/9/2010 - 14:56
La chanson de la grève
[8 août 1888]
Sull’aria di “C'est ta poire!”, canto della Comune di Parigi.
Testo trovato sulla pagina “Jules Jouy: oeuvres choisies” (Canzoni tratte dalle opere "Chansons de l'année", 1888, e "Chansons de bataille", 1889.)
Sull’aria di “C'est ta poire!”, canto della Comune di Parigi.
Testo trovato sulla pagina “Jules Jouy: oeuvres choisies” (Canzoni tratte dalle opere "Chansons de l'année", 1888, e "Chansons de bataille", 1889.)
A Léopold Dauphin
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envoyé par Bart Pestalozzi 6/9/2010 - 14:41
Victime du travail
[7 juin 1887]
Testo trovato sulla pagina “Jules Jouy: oeuvres choisies” (Canzoni tratte dalle opere "Chansons de l'année", 1888, e "Chansons de bataille", 1889.)
Testo trovato sulla pagina “Jules Jouy: oeuvres choisies” (Canzoni tratte dalle opere "Chansons de l'année", 1888, e "Chansons de bataille", 1889.)
A mon ami A. Oskolowicz
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envoyé par Bart Pestalozzi 6/9/2010 - 14:22
Bomb The World
"Basta immaginare ciò che accadrebbe, fra la popolazione civile dei centri abitati, quando si diffondesse la notizia che i centri presi di mira dal nemico vengono completamente distrutti, senza lasciare scampo ad alcuno. I bersagli delle offese aeree saranno quindi, in genere, superfici di determinate estensioni sulle quali esistano fabbricati normali, abitazioni, stabilimenti ecc. ed una determinata popolazione. Per distruggere tali bersagli occorre impiegare i tre tipi di bombe: esplodenti, incendiarie e velenose, proporzionandole convenientemente. Le esplosive servono per produrre le prime rovine, le incendiarie per determinare i focolari di incendio, le velenose per impedire che gli incendi vengano domati dall'opera di alcuno. L'azione venefica deve essere tale da permanere per lungo tempo, per giornate intere, e ciò può ottenersi sia mediante la qualità dei materiali impiegati, sia impiegando... (continuer)
Bart Pestalozzi 6/9/2010 - 11:39
Malaunità
“Questa canzone vuole essere una controcelebrazione dei cosiddetti festeggiamenti per l'unità d'Italia - ha spiegato il cantante -. L'undici maggio di 150 anni fa è iniziata la morte del sud, e non solo metaforicamente; quello che i libri di storia scritti dai vincitori non raccontano è il massacro di almeno un milione di meridionali e lo spietato saccheggio economico, commerciale e culturale perpetrato ai nostri danni. Non c'è proprio nulla da festeggiare, almeno dalle nostre parti: viene negata la pura verità dei fatti.”
”il massacro di almeno un milione di meridionali”, dice Eddy Napoli… “Forse esagerano gli storici che, leggendo il Risorgimento in chiave borbonica, sostengono che il Meridione pagò l'Unità con 700.000 vittime. E probabilmente è un impeto di polemica quello che porta Antonio Ciano a ipotizzare un milione di morti. Ma, certo, la parola MASSACRO non è né gratuita né esagerata.”,... (continuer)
Nuie simmo figlie d’’o sole e d’’a neve,
(continuer)
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envoyé par Bart Pestalozzi 6/9/2010 - 11:16
Ninco Nanco
[2009]
Dal dvd “Live in Kaulonia Tarantella Festival 2009”
Se personalmente – benchè io sia un piemontuso verace - provo un vero disgusto al solo pensiero delle celebrazioni di questa nostra falsa “unità d’Italia”, nata dalla violenza e dal sangue, che tra non molto ci investiranno con il loro corredo di retorica patria e napolitanesca (mi riferisco al nostro Presidente, capo di tutti i rètori), beh, non sono certo neppure qui a fare il neoborbonico e a celebrare Ninco Nanco come un partigiano ed uno sfortunato eroe rivoluzionario…
Prima di diventare uno dei luogotenenti più fidati di Carmine Crocco e trascorrere quattro anni a fare letteralmente a pezzi i piemontesi che stavano “convincendo” a suon di massacri le genti meridionali ad aderire “spontaneamente” alla “gloriosa” Unità, Ninco Nanco fu un violento e un tagliagole che finì brigante perché non gli era riuscito di arruolarsi... (continuer)
Dal dvd “Live in Kaulonia Tarantella Festival 2009”
Se personalmente – benchè io sia un piemontuso verace - provo un vero disgusto al solo pensiero delle celebrazioni di questa nostra falsa “unità d’Italia”, nata dalla violenza e dal sangue, che tra non molto ci investiranno con il loro corredo di retorica patria e napolitanesca (mi riferisco al nostro Presidente, capo di tutti i rètori), beh, non sono certo neppure qui a fare il neoborbonico e a celebrare Ninco Nanco come un partigiano ed uno sfortunato eroe rivoluzionario…
Prima di diventare uno dei luogotenenti più fidati di Carmine Crocco e trascorrere quattro anni a fare letteralmente a pezzi i piemontesi che stavano “convincendo” a suon di massacri le genti meridionali ad aderire “spontaneamente” alla “gloriosa” Unità, Ninco Nanco fu un violento e un tagliagole che finì brigante perché non gli era riuscito di arruolarsi... (continuer)
Sarà una spina nel fianco Ninco Nanco quando campa,
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envoyé par Bart Pestalozzi 6/9/2010 - 09:12
Sans papier
[2004]
Album: Dans la rue
Album: Dans la rue
J'ai pas de papier d'après squ'on dit
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envoyé par adriana 6/9/2010 - 07:31
Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna)
Per quanto io ricordi, e ricordo bene, le formazioni della IV Zona operativa delle Brigate Garibaldi, con le quali mi trovavo, e poi i partigiani prigionieri della IV sezione del carcere di Marassi, quorum ego, la cantavamo in altro modo almeno in parte: "Di giustizia è la nostra disciplina- comunista l'idea che ci avvicina- rosso sangue il color della bandiera- di Stalin noi siam la balda schiera". Oggi così non sarebbe gradita, ma allora, sulle montagne liguri-piemontesi e nelle carceri della Gestapo proprio così le cantavamo. Aggiungo che conosco e cantavamo molte altre canzoni, ma "Bella ciao" proprio no, mai sentita se non dopo la guerra! Saluti
Adriano Vanzetti
Adriano Vanzetti
Adriano Vanzetti. Milano 6/9/2010 - 00:07
Isabella di Morra
Chanson italienne – Isabella di Morra – Alessio Lega – 2008
D'abord et avant tout, Lucien l'âne mon ami, je te prie de considérer la belle chose que nous a concoctée Alessio Lega, celui-là même à la voix rocailleuse que tu aimes tant. Une histoire tragique, un drame, l'assassinat d'une de ces belles poétesses qui feraient chavirer tous les cœurs et qui reviennent comme des fantômes quatre cents ans plus tard. Une chanson shakespearienne en diable que l'histoire de l'assassinat d'Isabelle de Morra et de son amant par un mari des plus jaloux et dès lors, des plus stupides qui se puissent être.
Je brûle de la connaître cette chanson et aussi de rencontrer ce joli fantôme, dit Lucien l'âne en frémissant de la tête à la queue.
Juste un mot pour attirer l'attention sur la proche similarité de l'histoire d'Isabelle de Morra (Favale, 1520 – 1546) et de celle de Marie d'Avalos (1560 environ –... (continuer)
D'abord et avant tout, Lucien l'âne mon ami, je te prie de considérer la belle chose que nous a concoctée Alessio Lega, celui-là même à la voix rocailleuse que tu aimes tant. Une histoire tragique, un drame, l'assassinat d'une de ces belles poétesses qui feraient chavirer tous les cœurs et qui reviennent comme des fantômes quatre cents ans plus tard. Une chanson shakespearienne en diable que l'histoire de l'assassinat d'Isabelle de Morra et de son amant par un mari des plus jaloux et dès lors, des plus stupides qui se puissent être.
Je brûle de la connaître cette chanson et aussi de rencontrer ce joli fantôme, dit Lucien l'âne en frémissant de la tête à la queue.
Juste un mot pour attirer l'attention sur la proche similarité de l'histoire d'Isabelle de Morra (Favale, 1520 – 1546) et de celle de Marie d'Avalos (1560 environ –... (continuer)
ISABELLE DE MORRA
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. (et fier de l'être) 5/9/2010 - 23:04
Frizullo
Film documentario su Alessio Lega. La musica, la poetica, l'impegno politico raccontato attraverso interviste ed esibizioni live. Registrato a Roccascalegna (CH) il 07.08.10. Diretto e montato da Danilo Melideo. Assistente alle riprese Manuela D'Andreamatteo. Con Alessio Lega, Rocco Marchi, Patrizia Chiesa.
Nel video è contenuta la canzone dedicata a Frizullo
Nel video è contenuta la canzone dedicata a Frizullo
adriana 4/9/2010 - 20:34
Parole che fanno bene
Album "Solo un uomo"
Parlo per me per il mio paese
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envoyé par DonQuijote82 4/9/2010 - 16:12
A Casalduni e Pontelandolfo
Questa canzone, scritta ed arrangiata da Enzo Morzillo, e' dedicata a Renato Rinaldi. Profondo sostenitore della memoria dei fatti d'arme del 14 Agosto 1861 a Pontelandolfo.
Grazie alla collaborazione dell 'amico Renato, ho avuto modo di approfondire questo argomento , che tratta le gesta eroiche dei Martiri civili, caduti quel maledettissimo giorno, sotto le baionette dell'esercito Piemontese, come ritorsione ad un fatto precedentemente avvenuto, che vedeva coinvolti , Briganti , quindi soldati, contro Esercito Piemontese. Mentre L'eccidio di cui narra la canzone, vuole dare eco a tutti quei civili inermi , che si trovarono a subire la violenza spietata di soldati armati .
Tutto questo , soltanto per non dimenticare.....MAI !!!!
20 GENNAIO 2008 ENZO MORZILLO
Fonte:Pontelandolfo news
Grazie alla collaborazione dell 'amico Renato, ho avuto modo di approfondire questo argomento , che tratta le gesta eroiche dei Martiri civili, caduti quel maledettissimo giorno, sotto le baionette dell'esercito Piemontese, come ritorsione ad un fatto precedentemente avvenuto, che vedeva coinvolti , Briganti , quindi soldati, contro Esercito Piemontese. Mentre L'eccidio di cui narra la canzone, vuole dare eco a tutti quei civili inermi , che si trovarono a subire la violenza spietata di soldati armati .
Tutto questo , soltanto per non dimenticare.....MAI !!!!
20 GENNAIO 2008 ENZO MORZILLO
Fonte:Pontelandolfo news
Era la festa dellu patrono
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envoyé par adriana 4/9/2010 - 13:18
Luce sul cantiere
[2008]
Album :TERRA LIBERA
Album :TERRA LIBERA
Luce sul cantiere, sulle fabbriche del nord
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 4/9/2010 - 12:37
Tammurriata nera
Ciao, sono Napoletano, vorrei segnalare che la canzone, stupenda, è soprattutto una denuncia delle violenze subite da moltissime donne, che risultavano evidenti quando nasceva un bambino nero, dato che in molti casi queste violenze non venivano denunciate per la vergogna e per non essere "rovinate", è per questo che viene ripetuto ossessivamente "o fatt è nir' nir' nir nir comm a che", il fatto è "nero" non solo nel senso del bambino ma anche dell'evento che lo ha generato, rivelatrice da questo punto di vista è questa strofa:
Meh, dillo a mamma, meh
meh, dillo pure a me
conta 'o fatto comm'è ghiuto
Ciccio, 'Ntuono, Peppe, gGiro
chillo 'o fatto è niro niro, niro niro comm'a che...
in cui una madre chiede alla figlia di raccontarle il fattaccio che lei vuol tenere segreto, non è che la gente non sappia come si fanno i bambini...;)
tenete presente che dopo la guerra fu censurato il film... (continuer)
Meh, dillo a mamma, meh
meh, dillo pure a me
conta 'o fatto comm'è ghiuto
Ciccio, 'Ntuono, Peppe, gGiro
chillo 'o fatto è niro niro, niro niro comm'a che...
in cui una madre chiede alla figlia di raccontarle il fattaccio che lei vuol tenere segreto, non è che la gente non sappia come si fanno i bambini...;)
tenete presente che dopo la guerra fu censurato il film... (continuer)
Tiziano 3/9/2010 - 22:05
Corrido a Efrain Calderon
Album : Historia de un Verdadero Sex-enio II
Efraín Calderón Lara fue un estudiante de Jurisprudencia (Derecho) en la Universidad Autónoma de Yucatán.
Originario de Hopelchén, Campeche, "El Charras", como se le apodaba, asesoró a varios sindicatos independientes, apoyando así su lucha. Amigos y conocidos lo describen como una persona honesta e íntegra.
Calderón Lara fue secuestrado el 13 de febrero de 1974. El 18, su cadáver fue encontrado en la carretera Carrillo Puerto - Chetumal (de Quintana Roo), mostrando señales de tortura y una herida con arma de fuego. El 20 se llevó a cabo su funeral, que registró una asistencia masiva.
Es vox populi que Carlos Loret de Mora - entonces gobernador de Yucatán - ordenó el asesinato, y que "El Charras" fue torturado y ejecutado en su casa. Algunas versiones dicen que Loret pateó su cadáver.
También han sido implicados el presidente Echeverría... (continuer)
Efraín Calderón Lara fue un estudiante de Jurisprudencia (Derecho) en la Universidad Autónoma de Yucatán.
Originario de Hopelchén, Campeche, "El Charras", como se le apodaba, asesoró a varios sindicatos independientes, apoyando así su lucha. Amigos y conocidos lo describen como una persona honesta e íntegra.
Calderón Lara fue secuestrado el 13 de febrero de 1974. El 18, su cadáver fue encontrado en la carretera Carrillo Puerto - Chetumal (de Quintana Roo), mostrando señales de tortura y una herida con arma de fuego. El 20 se llevó a cabo su funeral, que registró una asistencia masiva.
Es vox populi que Carlos Loret de Mora - entonces gobernador de Yucatán - ordenó el asesinato, y que "El Charras" fue torturado y ejecutado en su casa. Algunas versiones dicen que Loret pateó su cadáver.
También han sido implicados el presidente Echeverría... (continuer)
A la antigüita Señores,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 3/9/2010 - 12:46
Buffalo Soldier
le tue canzoni sono molto belle e mi dispiace che sei morto
fight the nwo
fight the nwo
giusy 3/9/2010 - 12:42
Samarcanda
"The Appointment in Samarra", as retold by William Somerset Maugham, 1933.
[The speaker is Death]
There was a merchant in Bagdad who sent his servant to market to buy provisions and in a little while the servant came back, white and trembling, and said, “Master, just now when I was in the marketplace I was jostled by a woman in the crowd and when I turned I saw it was Death that jostled me. She looked at me and made a threatening gesture, now, lend me your horse, and I will ride away from this city and avoid my fate. I will go to Samarra and there Death will not find me.” The merchant lent him his horse, and the servant mounted it, and he dug his spurs in its flanks and as fast as the horse could gallop he went. Then the merchant went down to the marketplace and he saw me standing in the crowd and he came to me and said, “Why did you make a threating getsture to my servant when you saw... (continuer)
[The speaker is Death]
There was a merchant in Bagdad who sent his servant to market to buy provisions and in a little while the servant came back, white and trembling, and said, “Master, just now when I was in the marketplace I was jostled by a woman in the crowd and when I turned I saw it was Death that jostled me. She looked at me and made a threatening gesture, now, lend me your horse, and I will ride away from this city and avoid my fate. I will go to Samarra and there Death will not find me.” The merchant lent him his horse, and the servant mounted it, and he dug his spurs in its flanks and as fast as the horse could gallop he went. Then the merchant went down to the marketplace and he saw me standing in the crowd and he came to me and said, “Why did you make a threating getsture to my servant when you saw... (continuer)
Bart Pestalozzi 3/9/2010 - 12:14
Lorenza Santiago
[1979]
Album “Salsa... Roja”
A Juchitán, una città dello Stato messicano di Oaxaca, fin dagli anni 70 gli abitanti erano riusciti a coalizzarsi per difendersi dagli abusi e dalle violenze dei mafiosi del PRI (il partito che in Messico ha fatto il bello e il cattivo tempo per settant’anni) e dei loro sgherri (esercito, polizia e paramilitari) e per migliorare le condizioni di vita in una città dove le risorse venivano arraffate dai politici priisti e dalla loro clientela e dove il degrado dei servizi e dell’ambiente era fortissimo. Gli abitanti di Juchitán si organizzarono nella COCEI, la Coalición Obrera, Campesina, Estudiantil del Istmo (con riferimento all’istmo di Tehuantepec, la regione di riferimento) e a metà dei 70, anni in cui il PRI la faceva da padrone grazie ai brogli eletterali, alla violenza e alle intimidazioni, riuscirono a conquistare il governo della città, governo che... (continuer)
Album “Salsa... Roja”
A Juchitán, una città dello Stato messicano di Oaxaca, fin dagli anni 70 gli abitanti erano riusciti a coalizzarsi per difendersi dagli abusi e dalle violenze dei mafiosi del PRI (il partito che in Messico ha fatto il bello e il cattivo tempo per settant’anni) e dei loro sgherri (esercito, polizia e paramilitari) e per migliorare le condizioni di vita in una città dove le risorse venivano arraffate dai politici priisti e dalla loro clientela e dove il degrado dei servizi e dell’ambiente era fortissimo. Gli abitanti di Juchitán si organizzarono nella COCEI, la Coalición Obrera, Campesina, Estudiantil del Istmo (con riferimento all’istmo di Tehuantepec, la regione di riferimento) e a metà dei 70, anni in cui il PRI la faceva da padrone grazie ai brogli eletterali, alla violenza e alle intimidazioni, riuscirono a conquistare il governo della città, governo che... (continuer)
“¡Mejor fusílenos señor Presidente!”, con esta dramática frase, los presos políticos recluidos en el penal de Santa Marta Acatitla, se dirigieron al pueblo mexicano por medio de un comunicado de prensa, prefieren ser pasados por las armas antes de seguir soportando las humillaciones y torturas de que son victimas, junto con sus familiares, por su puesto por ordenes superiores, por los esbirros carceleros. Cuanto odio descarga el régimen contra estos valientes patriotas que un día se decidieron a tomar las armas, única alternativa a corto o largo plazo, para lograr la liberación del proletariado mexicano.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 3/9/2010 - 10:24
Marchando van
[1980]
Album “Historia de un Verdadero Sexenio Vol. I”
Album “Historia de un Verdadero Sexenio Vol. I”
Marchando van,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 15:42
La muerte no va conmigo
Da Cancioneros.com risulterebbe che la canzone sia del 1986, che dia il titolo all'album di Patricio Manns, che sia pure inclusa in "De canto y baile" degli Inti-Illimani (che però sarebbe pure del 1986) e che la musica sia di Horacio Salinas...
Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 14:39
Coplas del prisionero universal (o Coplas de contrataque)
Si se me priva del sorbo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 14:22
Tlatelolco III
[1980]
Album “Historia de un Verdadero Sexenio Vol. I”
Album “Historia de un Verdadero Sexenio Vol. I”
Ay mi pueblo no lo olvides
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 13:41
La masacre de Tlatelolco
Questa non è una canzone ma una poesia scritta e recitata dal poeta Leopoldo Ayala. Spesso nelle sue opere José de Molina intervalla canzoni a parti recitate. In qualche occasione Leopoldo Ayala ha pure accompagnato José de Molina - come testimonia questa foto - nei sui mitines politico-musicali a Tlatelolco e sullo Zócalo a Città del Messico...
Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 13:30
Banderita roja y negra
[1995]
Album “De Chiapas con amor”
Album “De Chiapas con amor”
El patrón en sus festines
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 13:11
Diez de Corpus
[1971]
Album “Canticos y Testimonios”
Altra canzone dedicata all’“Halconazo”, o La masacre del corpus Christi.
La “Masacre del Corpus Christi” è una canzone del 1971 e racconta quello che è passato alla storia come “El Halconazo”.
Alla fine del 1970 Luis Echeverría, ministro degli interni sotto Gustavo Díaz Ordaz e mandante con questi del massacro di Tlatelolco nel 1968, divenne presidente del Messico. I boia si davano il cambio al potere. Echeverría aveva bisogno di rifarsi la verginità e di mostrare all’opinione pubblica internazionale che il Messico non era una dittatura sanguinaria ma uno stato aperto e democratico. Così, all’inizio, consentì la scarcerazione o il rientro dall’esilio di molti attivisti del movimento studentesco e parlò di riforma della scuola e del prossimo riconoscimento di ampie autonomie per le università.
Ma era un inganno.
Passati appena pochi mesi il presidente... (continuer)
Album “Canticos y Testimonios”
Altra canzone dedicata all’“Halconazo”, o La masacre del corpus Christi.
La “Masacre del Corpus Christi” è una canzone del 1971 e racconta quello che è passato alla storia come “El Halconazo”.
Alla fine del 1970 Luis Echeverría, ministro degli interni sotto Gustavo Díaz Ordaz e mandante con questi del massacro di Tlatelolco nel 1968, divenne presidente del Messico. I boia si davano il cambio al potere. Echeverría aveva bisogno di rifarsi la verginità e di mostrare all’opinione pubblica internazionale che il Messico non era una dittatura sanguinaria ma uno stato aperto e democratico. Così, all’inizio, consentì la scarcerazione o il rientro dall’esilio di molti attivisti del movimento studentesco e parlò di riforma della scuola e del prossimo riconoscimento di ampie autonomie per le università.
Ma era un inganno.
Passati appena pochi mesi il presidente... (continuer)
Fortalece mi corazón y mis labios, dolor,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 11:48
La masacre del corpus Christi
Forse è meglio dare indicazione del trailer del documentario "Halcones: terrorismo de estado" del Canal 6 de Julio... poi chi vuole va a cercarsi le diverse parti su YouTube...
Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 11:30
Corrido a Genaro Vázquez
[anni 70]
Corrido molto famoso, incluso nella fondamentale opera "Corrido histórico mexicano" di Antonio Avitia Hernández.
Genaro Vázquez Rojas (1931-1972), fu maestro rurale e sindacalista nel Guerrero come Lucio Cabañas ma iniziò la lotta armata qualche anno prima di lui. Fu arrestato molte volte e altrettante riuscì a scappare o venne liberato dai suoi compagni della Asociación Cívica Guerrerense/Partido de los Pobres. Fu ucciso nel 1972 dopo essere rimasto gravemente ferito in un incidente stradale mentre cercava di sfuggire all'ennesima cattura.
Corrido molto famoso, incluso nella fondamentale opera "Corrido histórico mexicano" di Antonio Avitia Hernández.
Genaro Vázquez Rojas (1931-1972), fu maestro rurale e sindacalista nel Guerrero come Lucio Cabañas ma iniziò la lotta armata qualche anno prima di lui. Fu arrestato molte volte e altrettante riuscì a scappare o venne liberato dai suoi compagni della Asociación Cívica Guerrerense/Partido de los Pobres. Fu ucciso nel 1972 dopo essere rimasto gravemente ferito in un incidente stradale mentre cercava di sfuggire all'ennesima cattura.
Miércoles dos de febrero
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 09:00
Para el pueblo lo que es del pueblo
[1973]
Album: Para el pueblo lo que es del pueblo
Testo di José Tcherkaski, poeta e giornalista argentino.
Musica di Piero
Album: Para el pueblo lo que es del pueblo
Testo di José Tcherkaski, poeta e giornalista argentino.
Musica di Piero
Libertad era un asunto mal manejado por tres.
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 2/9/2010 - 08:39
Canción fúnebre para el Che Guevara
[1968]
Nell’album “Por Vietnam” cantata dai Quilapayún
Parole e musica di Juan Capra.
“… il tuo sangue che scorre accende il sole…”
Nell’album “Por Vietnam” cantata dai Quilapayún
Parole e musica di Juan Capra.
“… il tuo sangue che scorre accende il sole…”
Ya le disparan al temporal
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 08:28
Parcours:
Che Guevara
A Little Good News
(1983)
I rolled out this morning
(continuer)
(continuer)
envoyé par anonymous 2/9/2010 - 01:44
Corrido a Aguas Blancas
[1996]
Album "Historia de un Verdadero Sexenio Vol. 2"
Corrido dedicato al massacro di Aguas Blancas (Stato del Guerrero, Messico) del 28 giugno 1995.
Un convoglio di contadini aderenti all'Organización Campesina de la Sierra del Sur, che si recavano ad Atoyac de Álvarez per una manifestazione, fu fermato ad un posto di blocco della polizia che, senza alcun motivo, fece fuoco sui camion uccidendo 17 passeggeri e ferendone altre decine. Poliziotti e funzionari del governatore del PRI Rubén Figueroa Alcocer cercarono poi di alterare le prove a loro carico, manipolando i filmati da loro stessi girati e mettendo pistole in mano ai cadaveri dei contadini assassinati, per far credere che ci fosse stata una provocazione armata.
Un'inchiesta giornalistica indipendente smascherò subito i bastardi, il governatore del Guerrero dovette dimettersi ma nessuno fu mai perseguito per quella strage. Basti... (continuer)
Album "Historia de un Verdadero Sexenio Vol. 2"
Corrido dedicato al massacro di Aguas Blancas (Stato del Guerrero, Messico) del 28 giugno 1995.
Un convoglio di contadini aderenti all'Organización Campesina de la Sierra del Sur, che si recavano ad Atoyac de Álvarez per una manifestazione, fu fermato ad un posto di blocco della polizia che, senza alcun motivo, fece fuoco sui camion uccidendo 17 passeggeri e ferendone altre decine. Poliziotti e funzionari del governatore del PRI Rubén Figueroa Alcocer cercarono poi di alterare le prove a loro carico, manipolando i filmati da loro stessi girati e mettendo pistole in mano ai cadaveri dei contadini assassinati, per far credere che ci fosse stata una provocazione armata.
Un'inchiesta giornalistica indipendente smascherò subito i bastardi, il governatore del Guerrero dovette dimettersi ma nessuno fu mai perseguito per quella strage. Basti... (continuer)
La masacre de Chilpancingo, la Matanza de Copreros de 1967 y la de Atoyac, son algunos de los antecedentes mas conocidos, de la furiosa represión que los diferentes gobiernos del Estado de Guerrero, en complicidad con el Gobierno Federal, han llevado a cabo en contra del Pueblo Guerrerense. La emboscada y masacre que el 28 de junio de 1995 en el vado de Aguas Blancas organizaron y ejecutaron en los gobiernos de Figueroa y Zedillo, se inscribe en la historia como uno de los mas cobardes y sanguinarios crímenes en tiempos de paz, 17 campesinos masacrados. ¿Cuántos heridos y mutilados?... nunca lo sabremos.
Hasta el día que estamos grabando esta historia, septiembre de 1996, las viudas y huérfanos que dejara este miserable crimen, no han sido indemnizados, las peticiones que originaron el... (continuer)
Hasta el día que estamos grabando esta historia, septiembre de 1996, las viudas y huérfanos que dejara este miserable crimen, no han sido indemnizados, las peticiones que originaron el... (continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 1/9/2010 - 22:35
Dai monti della Savoia
Album :Effedia Sulla mia cattiva strada
Questo brano è incluso nel cofanetto "Effedià. Sulla mia cattiva strada" ed è accreditato a Fabrizio De André in una incisione datata probabilmente fine anni '50 inizio anni '60. La canzone è parte di una ricerca musicale sulle canzoni popolari ma data l'assenza di comprovata fonte per l'appunto popolare e presumibile sia stata scritta di pugno dallo stesso Fabrizio De André.
Questo brano è incluso nel cofanetto "Effedià. Sulla mia cattiva strada" ed è accreditato a Fabrizio De André in una incisione datata probabilmente fine anni '50 inizio anni '60. La canzone è parte di una ricerca musicale sulle canzoni popolari ma data l'assenza di comprovata fonte per l'appunto popolare e presumibile sia stata scritta di pugno dallo stesso Fabrizio De André.
Dal dì che ai monti della Savoia
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envoyé par CCG/AWS Staff 1/9/2010 - 14:46
La Planète
Mon cher Lucien l'âne mon ami, tu es là depuis tant de temps à courir sur tes sabots noirs et si luisants qu'on dirait qu'ils portent le soleil lui-même et que tu emportes également le souvenir du temps où il n'y avait pas toutes ces autos, tout ce béton, tout ce goudron sur le sol, toutes ces armées et leurs armes folles... Du temps où les humains s'entretuaient à la main, artisanalement, en quelque sorte. Le progrès et l'industrie et l'immense avidité qui s'en est emparée étaient encore dans les limbes. Tu as donc connu la planète avant le capitalisme et son développement aussi sauvage que stupide. En gros, tu as connu notre planète sans pollution, sans trou dans sa couche d'ozone, sans avions dans le ciel, sans cette rumeur, sans ces guerres d'envergure abyssale, sans ces génocides, sans ces escroqueries imbéciles, sans ce risque de disparition pure et simple qui plane au-dessus de nous... (continuer)
Écoutez bien les enfants
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envoyé par Marco Valdo M.I. 1/9/2010 - 13:51
Marcia delle Sturmtruppen
STURMTRUPPEN
[1976]
Scritta da Enzo Jannacci
Interpretata da Cochi & Renato
Nella colonna sonora dell'omonimo film di Salvatore Samperi, scritto dagli stessi Cochi & Renato
Struppen, struppen, struppen, ooooh!
E dopo streppen, streppen, streppen, ooooh!
E dopo scioppen, piscen, culen, ooooh!
E alura streppen, streppen, streppen, ooooh!
Quando l'uccellino caderà
Film di propaganda e ciripà
Tanto quel cantante ve lo canto
solamente per amore!
Struppen, struppen, struppen, ooooh!
E dopo streppen, streppen, streppen, ooooh!
E dopo scioppen, piscen, culen, ooooh!
E alura streppen, streppen, streppen, ooooh!
[1976]
Scritta da Enzo Jannacci
Interpretata da Cochi & Renato
Nella colonna sonora dell'omonimo film di Salvatore Samperi, scritto dagli stessi Cochi & Renato
Struppen, struppen, struppen, ooooh!
E dopo streppen, streppen, streppen, ooooh!
E dopo scioppen, piscen, culen, ooooh!
E alura streppen, streppen, streppen, ooooh!
Quando l'uccellino caderà
Film di propaganda e ciripà
Tanto quel cantante ve lo canto
solamente per amore!
Struppen, struppen, struppen, ooooh!
E dopo streppen, streppen, streppen, ooooh!
E dopo scioppen, piscen, culen, ooooh!
E alura streppen, streppen, streppen, ooooh!
Bart Pestalozzi 1/9/2010 - 13:19
Ode al Passannante
Una cosa che non ho ricordato a proposito di Passannante e della crudeltà disumana che i Savoia gli usarono (a lui, ai suoi congiunti e alla sua terra intera) è che non vollero smettere di torturarlo nemmeno dopo la morte, avvenuta nel manicomio criminale di Montelupo Fiorentino il giorno di San Valentino del 1910. Infatti la sua orribile detenzione fu prorogata ad libitum giacchè la testa gli fu tagliata, il cranio gli fu aperto e il cervello gli fu estratto, e teschio ed encefalo furono esposti dal 1936 nel museo criminologico di via del Gonfalone a Roma.
Ora, in quei tempi dominati dalla fisiognomica e dall’eugenetica lombrosiane, questa macabra usanza era piuttosto comune (non ne sono sicuro, ma mi pare che persino il testone di Cesare Lombroso stesso stia sotto formalina qui a Torino… un giorno andrò a verificare) ma davvero contro il Passannante, anche da morto, vi fu un accanimento... (continuer)
Ora, in quei tempi dominati dalla fisiognomica e dall’eugenetica lombrosiane, questa macabra usanza era piuttosto comune (non ne sono sicuro, ma mi pare che persino il testone di Cesare Lombroso stesso stia sotto formalina qui a Torino… un giorno andrò a verificare) ma davvero contro il Passannante, anche da morto, vi fu un accanimento... (continuer)
Bart Pestalozzi 1/9/2010 - 09:40
Rebel Soldier
Album :Songs Of The Civil War
Oh Polly it's for your sake alone
(continuer)
(continuer)
envoyé par anonymous 1/9/2010 - 00:13
Peace in L.A.
(1992)
Singolo
Singolo
We need peace in L.A.
(continuer)
(continuer)
envoyé par anonymous 31/8/2010 - 22:31
Pontelandolfo
Il massacro dimenticato di Pontelandolfo - Quando i bersaglieri fucilarono gli innocenti
Il 14 agosto 1861 per vendicare i loro quaranta morti i soldati sabaudi uccisero 400 inermi. Un eccidio come quello delle Fosse Ardeatine. Il sindaco oggi si batte perché alla città sia riconosciuto lo status di "martire". E promette: se l'esercito chiede scusa, invitiamo la loro fanfara a suonare come atto di riconciliazione
di PAOLO RUMIZ
SIGNOR presidente della Repubblica, signori ministri, autorità incaricate delle celebrazioni del centocinquantenario, questa storia è per voi. Non voltate pagina e ascoltate il racconto di questo soldato, se credete al motto "fratelli d'Italia" e tenete all'onestà della memoria sul 1861, anno uno della Nazione.
"Al mattino del giorno 14 ricevemmo l'ordine di entrare nel paese, fucilare gli abitanti, meno i figli, le donne e gli infermi, e incendiarlo. Subito abbiamo... (continuer)
31/8/2010 - 19:03
El adiós del soldado
no es de agustin lara el adios del soldado es anomina
en cantares de la revolucion y es mexicana el vivac no es
campo es una lampara de petroleo. alexta37@hotmail.com
en cantares de la revolucion y es mexicana el vivac no es
campo es una lampara de petroleo. alexta37@hotmail.com
31/8/2010 - 14:16
Vocations
[1992]
Album “Vocations”
Album “Vocations”
La répression se lit sur son visage plat
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 31/8/2010 - 14:07
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