En ces temps-là, la population italienne était moins réactive au régime que les gens de Nuras. Elle semblait s'accommoder du régime et rien ne laissait penser au revirement des années suivantes. Le Parti au pouvoir regroupait en ses rangs des millions d'adhérents... et son chef allait s'adresser avec morgue et sûreté à "son" peuple. Il partait à la bataille et se voyait vainqueur.
On ne sait trop si l'histoire se répétera...
Naturalmente anch'io, e a nome di tutto il sito "Canzoni contro la Guerra", mi unisco nel saluto e nel ringraziamento a Leandro Castellani, che ci ha onorati di una sua visita e di un suo commento. La precisazione da lui espressa sarà ovviamente e immediatamente accolta in questa pagina.
Riccardo Venturi/CCG-AWS Staff 4/6/2010 - 20:19
Mi sembra che il testo della canzone sia di Giorgio Bertero e la musica di Gianni Guarnieri... Cito a memoria (un po' appannata dopo tutti questi anni) e potrei sicuramente sbagliarmi.. Ad ogni modo si può sempre scrivere: testo e musica di Bertero e Guarnieri, come indicato dall'amico Castellani.
Da una verifica su Google risulta che Giorgio Bertero è autore di canzoni (qui una pagina Wikitesti, peraltro ancora vuota), così come Gianni Guarnieri è un musicista già presente in questo sito: è l'autore della musica di E quando sarò ricca eseguita dalla stessa Anna Identici. Gianni Guarnieri, come riporta un commento di Alessandro, ora The Lone Ranger), è nato a Firenze nel 1926. Ha fatto parte del "Quartetto Radar", ed è fratello dell'attrice Anna Maria Guarnieri. L'introduzione alla canzone è stata aggiornata. Per l'occasione è stata aggiunta anche una versione inglese della canzone.
Con le solite e gravi incertezze che qualsiasi parlante anglosassone ha nei confronti della propria "lingua mondiale", il titolo di questo celeberrimo brano è riportato un po' ovunque nella grafia sbagliata Promentory al posto della corretta Promontory. Anche questo sito si è...lasciato fuorviare; viene ristabilita oggi la corretta dicitura del brano (con l'aggiunta di alcuni video).
Già...Bellissime queste canzoni, quando è morto Michael Jackson a dir la verità non mi sono troppo interessata, i miei amici erano tristi per lui, ma era un uomo imbottito di medicinali, semplicemente un pazzo.
In realtà a danza (che faccio come sport) mi hanno fatto ballare delle sue canzoni come fosse un uomo che si è sacrificato per noi. È morto bene, a dir la verità non mi dispiace più di tanto: è colpa sua. Che senso ha schiarirsi la pelle?
E i Partigiani, e gli extracomunitari? E i martiri, e i soldati morti nelle guerre? Dimenticati... Questa è l'unica e vera verità.... (Chiara)
Direi che questo commento di Chiara è quanto mai pertinente ed esatto, al di là del giudizio più o meno negativo su questa canzone e su altre operazioni commercial-filantropiche del genere. Far assumere a figure come quella di Michael Jackson lo status di "eroi" è semplicemente aberrante. [RV]