Le bruit du bang
Album: L'Art de la Joie (1999)
Abbatus sous le poids des balles au fond des tranchées,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 8/5/2010 - 18:54
The Ghost Of Tom Joad
apparte la bella canzone, ma un grande testo, che fa accapponare la pelle..almeno a me ha dato questa senzazione..the boss...un'indiano moderno d'america..emi.
8/5/2010 - 15:35
Centomila sbarre (Canzone per Enrico Signori)
Un minuto fa ho sentito dire dal TG della Lombardia che oggi, a Varese, il Sindaco della città ha conferito al ministro degli Interni Roberto Maroni la Girometta d'Oro (?!) nel corso di una cerimonia dedicata alla sicurezza in occasione della festa del Patrono di Varese, san Vittore.
Gian Piero Testa 8/5/2010 - 14:09
Holiday In Cambodia
Non è una canzone contro la guerra, nè tantomeno un inno al pacifismo, piuttosto un'anatema contro tutti gli pseudo intelletuali radical chic che decantavano le lodi dei cosidetti paesi rossi con il culo al sicuro nell'occidentalissima America. Da qui l'invito ad andare in Cambogia a vedere come funzionavano davvero le cose...
mongreal 8/5/2010 - 12:19
Orel and Maria
[2009]
Testo e musica di Angelo Casto e Mauro Caminiti
Lyrics and music by Angelo Casto e Mauro Caminiti
Nr. Rep. SIAE 100110042
Il 30 ottobre 2009, a seguito della lettura di un articolo scritto sul “Corriere della Sera” (quotidiano italiano a tiratura nazionale), due amici, Mauro e Angelo, il primo docente di lingue ed attualmente Direttore Generale per l’Italia di (rif.to EasyLanguages), mentre il secondo funzionario governativo e docente a contratto di Criminologia presso il Master Universitario di II Livello in Scienze Forensi (Criminologia-Investigazione-Security-Intelligence) dell’Università di Roma “La Sapienza” (rif.to Master in Scienze Forensi), hanno deciso di scrivere una canzone.
Sia Angelo che Mauro sono appassionati di musica e, conosciutisi per motivi professionali legati al mondo universitario, hanno scoperto solo da poco di avere lo stesso hobby, sebbene Mauro faccia... (continuer)
Testo e musica di Angelo Casto e Mauro Caminiti
Lyrics and music by Angelo Casto e Mauro Caminiti
Nr. Rep. SIAE 100110042
Il 30 ottobre 2009, a seguito della lettura di un articolo scritto sul “Corriere della Sera” (quotidiano italiano a tiratura nazionale), due amici, Mauro e Angelo, il primo docente di lingue ed attualmente Direttore Generale per l’Italia di (rif.to EasyLanguages), mentre il secondo funzionario governativo e docente a contratto di Criminologia presso il Master Universitario di II Livello in Scienze Forensi (Criminologia-Investigazione-Security-Intelligence) dell’Università di Roma “La Sapienza” (rif.to Master in Scienze Forensi), hanno deciso di scrivere una canzone.
Sia Angelo che Mauro sono appassionati di musica e, conosciutisi per motivi professionali legati al mondo universitario, hanno scoperto solo da poco di avere lo stesso hobby, sebbene Mauro faccia... (continuer)
Here is a story for the world to learn
(continuer)
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envoyé par ANGELO CASTO 7/5/2010 - 17:45
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Tagliate i cavi
Version française – COUPEZ LES CÂBLES – Marco Valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – Tagliate i cavi – Davide Giromini – 2009
Chanson italienne – Tagliate i cavi – Davide Giromini – 2009
COUPEZ LES CÂBLES
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envoyé par Marco Valdo M.I. 6/5/2010 - 22:04
Derek Bentley
[1960]
Album “Chorus From the Gallows”, con Peggy Seeger.
Testo trovato su Mudcat Café
Derek Bentley aveva 20 anni quando il 28 gennaio 1953 fu impiccato nella prigione di Wandsworth a Londra. Derek, che da piccolino aveva contratto l’epilessia in seguito ad una brutta caduta, vide aggravarsi le proprie condizioni di salute quando, durante la seconda guerra, una bomba nazista distrusse la sua casa lasciandolo gravemente ferito. A causa dei danni ricevuti, lo sviluppo mentale di Derek era pari a quello di un bambino di 11 anni. Nel 1952, insieme ad un amico, tentò una maldestra rapina. Scoperti e raggiunti dalla polizia, il complice - tal Christopher Craig di 16 anni – sparò uccidendo un poliziotto. Benchè non fosse nemmeno armato, Derek fu condannato a morte al posto di Christopher, cui non poteva essere inflitta la pena capitale perché minorenne.
Nel 1998, 45 anni dopo, il povero Derek Bentley, maltrattato dalla vita e assassinato dalla “giustizia”, è stato ufficialmente riabilitato.
Album “Chorus From the Gallows”, con Peggy Seeger.
Testo trovato su Mudcat Café
Derek Bentley aveva 20 anni quando il 28 gennaio 1953 fu impiccato nella prigione di Wandsworth a Londra. Derek, che da piccolino aveva contratto l’epilessia in seguito ad una brutta caduta, vide aggravarsi le proprie condizioni di salute quando, durante la seconda guerra, una bomba nazista distrusse la sua casa lasciandolo gravemente ferito. A causa dei danni ricevuti, lo sviluppo mentale di Derek era pari a quello di un bambino di 11 anni. Nel 1952, insieme ad un amico, tentò una maldestra rapina. Scoperti e raggiunti dalla polizia, il complice - tal Christopher Craig di 16 anni – sparò uccidendo un poliziotto. Benchè non fosse nemmeno armato, Derek fu condannato a morte al posto di Christopher, cui non poteva essere inflitta la pena capitale perché minorenne.
Nel 1998, 45 anni dopo, il povero Derek Bentley, maltrattato dalla vita e assassinato dalla “giustizia”, è stato ufficialmente riabilitato.
It's of a great adventure, to you that I will tell,
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 6/5/2010 - 11:31
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir
The Easter Tree
Album "Ashes and Diamonds" (1977)
Scritta da Dave Goulder e inclusa anche nel suo album “The January Man” del 1986.
Quella dell’albero pasquale è un’antica tradizione che ha origine in Svezia e che si è diffusa poi in tutto il nord Europa e in nord America. Ma in questa canzone l’Easter Tree non è che un agghiacciante patibolo, quel “Gallows Tree” o “Tyburn Tree”, come anticamente veniva chiamata la forca con riferimento a quella zona di Londra, vicino a Marble Arch, dove dal 16mo secolo cominciarono a tenersi le esecuzioni capitali mediante impiccagione.
A pendere da questo albero di Pasqua non sono uova colorate ma un davvero Strange Fruit…
Scritta da Dave Goulder e inclusa anche nel suo album “The January Man” del 1986.
Quella dell’albero pasquale è un’antica tradizione che ha origine in Svezia e che si è diffusa poi in tutto il nord Europa e in nord America. Ma in questa canzone l’Easter Tree non è che un agghiacciante patibolo, quel “Gallows Tree” o “Tyburn Tree”, come anticamente veniva chiamata la forca con riferimento a quella zona di Londra, vicino a Marble Arch, dove dal 16mo secolo cominciarono a tenersi le esecuzioni capitali mediante impiccagione.
A pendere da questo albero di Pasqua non sono uova colorate ma un davvero Strange Fruit…
Rain falls upon the Easter Tree, the squirrel shakes his head
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 6/5/2010 - 08:59
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir
East Texas Red
In “Folk Song and Minstrelsy” (1963?)
Scritta con Woody Guthrie.
Ho preferito attribuirla a Cisco Huston perché non mi risulta che Guthrie l’abbia mai incisa.
Una canzone che fa il paio con Vigilante Man e che mi ha ricordato subito il bel film di Robert Aldrich “Emperor of the North Pole” (da noi “L’Imperatore del Nord”), basato su di un racconto di Jack London. Come la canzone, anche il film – ambientato durante la Grande Depressione - narra dello scontro tra un leader degli “hobos”, “N° 1” (impersonato da Lee Marvin), e Shack, un sadico vigilante delle ferrovie (interpretato da Ernest Borgnine), che è pagato dalla compagnia per buttare giù dai treni i “travellers”, vagabondi e barboni che clandestinamente se ne servono per spostarsi in cerca di lavoro. E Shack non si accontenta di fare il suo già sporco lavoro ma perseguita gli hobos, divertendosi ad ucciderli con il martello di ferro... (continuer)
Scritta con Woody Guthrie.
Ho preferito attribuirla a Cisco Huston perché non mi risulta che Guthrie l’abbia mai incisa.
Una canzone che fa il paio con Vigilante Man e che mi ha ricordato subito il bel film di Robert Aldrich “Emperor of the North Pole” (da noi “L’Imperatore del Nord”), basato su di un racconto di Jack London. Come la canzone, anche il film – ambientato durante la Grande Depressione - narra dello scontro tra un leader degli “hobos”, “N° 1” (impersonato da Lee Marvin), e Shack, un sadico vigilante delle ferrovie (interpretato da Ernest Borgnine), che è pagato dalla compagnia per buttare giù dai treni i “travellers”, vagabondi e barboni che clandestinamente se ne servono per spostarsi in cerca di lavoro. E Shack non si accontenta di fare il suo già sporco lavoro ma perseguita gli hobos, divertendosi ad ucciderli con il martello di ferro... (continuer)
Down in the scrub oak timber of the Southeast Texas Gulf
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 6/5/2010 - 08:55
Canto della prigione
[1890]
Testo di Pietro Gori
Su un'aria tradizionale toscana
Il canto è ripreso dalle opere di Pietro Gori, che ne ha scritto i versi nel penitenziario di S.Giorgio [a Lucca, ndr] il 20 settembre 1890. È lo stesso Gori che ci fornisce alcune note:
'Coteste strofe mi furono suggerite da una serie di stornelli improvvisati, sul far di una sera, da un recluso, e dei quali giungeanmi le imprecazioni roventi sulle cadenze strascicate di una melodia popolare volgarissima, che avevo tante volte udita per le vie e sulle piazze delle città di Toscana. Il triste cantore era stato condannato, pochi dì innanzi, all'ergastolo per omicidio premeditato."
Con buona probabilità la melodia utilizzata dal carcerato citato da Pietro Gori è la stessa del tradizionale stornello toscano Bolli, bolli pentolino, una ninna nanna presa spesso a modello per canzoni scurrili. Sotto tale veste melodica il brano è... (continuer)
Testo di Pietro Gori
Su un'aria tradizionale toscana
Il canto è ripreso dalle opere di Pietro Gori, che ne ha scritto i versi nel penitenziario di S.Giorgio [a Lucca, ndr] il 20 settembre 1890. È lo stesso Gori che ci fornisce alcune note:
'Coteste strofe mi furono suggerite da una serie di stornelli improvvisati, sul far di una sera, da un recluso, e dei quali giungeanmi le imprecazioni roventi sulle cadenze strascicate di una melodia popolare volgarissima, che avevo tante volte udita per le vie e sulle piazze delle città di Toscana. Il triste cantore era stato condannato, pochi dì innanzi, all'ergastolo per omicidio premeditato."
Con buona probabilità la melodia utilizzata dal carcerato citato da Pietro Gori è la stessa del tradizionale stornello toscano Bolli, bolli pentolino, una ninna nanna presa spesso a modello per canzoni scurrili. Sotto tale veste melodica il brano è... (continuer)
Quando muore triste il giorno,
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 6/5/2010 - 03:55
Parcours:
Des prisons du monde
Resistenza e Libertà
Version française – RÉSISTANCE ET LIBERTÉ – Marco Valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – Resistenza e Libertà – Ivan Della Mea – 2007
Chanson italienne – Resistenza e Libertà – Ivan Della Mea – 2007
RÉSISTANCE ET LIBERTÉ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/5/2010 - 21:38
Poor' Italia
I hann rubàa tütt quel che gh'era de rubà
i hann metüu in galera e i han tacàa a caragnà...
Va' pensiero a Claudio Scaloja, pioniere dell'aviazione del Ponente Ligure
i hann metüu in galera e i han tacàa a caragnà...
Va' pensiero a Claudio Scaloja, pioniere dell'aviazione del Ponente Ligure
Gian Piero Testa 5/5/2010 - 12:24
Εμείς που μείναμε
Versione italiana di Gian Piero Testa
NOI CHE SIAMO RIMASTI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 5/5/2010 - 10:50
Send Me to the 'Lectric Chair
[1927]
In “Bessie Smith: The Complete Recordings”, Vol. 3, 1992.
In “Bessie Smith: The Complete Recordings”, Vol. 3, 1992.
Judge you wanna hear my plea, before you open up your court
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 4/5/2010 - 12:40
Green, Green Grass of Home
[1964]
Album “Live on the Road” (1966)
Il più grande successo del songwriter di Nashville Claude "Curly" Putman Jr. e una delle più belle interpretazioni di Porter Wagoner, “il tipo smilzo dalle pianure dell'ovest", uno dei giganti della country music.
La canzone fu in seguito proposta da moltissimi artisti tra cui Joan Baez, Elvis Presley, Johnny Darrell, Gram Parsons, Jerry Lee Lewis, Johnny Cash, Merle Haggard, Bobby Bare, Joe Tex e Tom Jones.
Un uomo ritorna alla sua casa d’infanzia, che ha lasciato molto tempo prima. I suoi familiari sono lì ad accoglierlo. Anche la sua amata Mary gli corre incontro sorridente ad abbracciarlo. Tutto sprigiona amore e pace. L’uomo rivede i luoghi e le cose a lui care, come il vecchio albero dove era solito arrampicarsi… Com’è bello accarezzare la verde, verde erba di casa.
Improvvisamente l’uomo si sveglia. Era un sogno. Non è tra i suoi cari, a... (continuer)
Album “Live on the Road” (1966)
Il più grande successo del songwriter di Nashville Claude "Curly" Putman Jr. e una delle più belle interpretazioni di Porter Wagoner, “il tipo smilzo dalle pianure dell'ovest", uno dei giganti della country music.
La canzone fu in seguito proposta da moltissimi artisti tra cui Joan Baez, Elvis Presley, Johnny Darrell, Gram Parsons, Jerry Lee Lewis, Johnny Cash, Merle Haggard, Bobby Bare, Joe Tex e Tom Jones.
Un uomo ritorna alla sua casa d’infanzia, che ha lasciato molto tempo prima. I suoi familiari sono lì ad accoglierlo. Anche la sua amata Mary gli corre incontro sorridente ad abbracciarlo. Tutto sprigiona amore e pace. L’uomo rivede i luoghi e le cose a lui care, come il vecchio albero dove era solito arrampicarsi… Com’è bello accarezzare la verde, verde erba di casa.
Improvvisamente l’uomo si sveglia. Era un sogno. Non è tra i suoi cari, a... (continuer)
The old home town looks the same
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 4/5/2010 - 11:15
Kurdistan
[1992]
Album “Mad World Blues”
Quando Saddam Hussein era un amico ed alleato dell’Occidente, un figlio di puttana (“Ma il nostro figlio di puttana”, come ebbe a dire un funzionario della CIA) indispensabile agli americani per tenere sotto scacco l’Iran di Khomeini. Così l’Iraq fu inondato di armi di ogni tipo, convenzionali, chimiche e batteriologiche, per miliardi di dollari, e questo flusso ininterrotto non si arrestò nemmeno quando Alì il Chimico (Ali Hassan Abd al-Majid al-Tikritieh, ministro dell'interno e capo dei servizi segreti di Saddam Hussein) usò i gas contro i villaggi kurdi, come ad Halabja, dove l’aviazione irachena vomitò sui civili bombe al gas mostarda, al nervino, al sarin, al tabun e al VX causando 15.000 vittime in pochi minuti.
Album “Mad World Blues”
Quando Saddam Hussein era un amico ed alleato dell’Occidente, un figlio di puttana (“Ma il nostro figlio di puttana”, come ebbe a dire un funzionario della CIA) indispensabile agli americani per tenere sotto scacco l’Iran di Khomeini. Così l’Iraq fu inondato di armi di ogni tipo, convenzionali, chimiche e batteriologiche, per miliardi di dollari, e questo flusso ininterrotto non si arrestò nemmeno quando Alì il Chimico (Ali Hassan Abd al-Majid al-Tikritieh, ministro dell'interno e capo dei servizi segreti di Saddam Hussein) usò i gas contro i villaggi kurdi, come ad Halabja, dove l’aviazione irachena vomitò sui civili bombe al gas mostarda, al nervino, al sarin, al tabun e al VX causando 15.000 vittime in pochi minuti.
Kurdistan, Kurdistan
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 4/5/2010 - 09:50
Parcours:
Du Kurdistan
Some Fool Made a Soldier of Me
[1962]
Album “New Frontier”
Written by Jerry Fuller
Album “New Frontier”
Written by Jerry Fuller
I remember when I was a barefooted boy
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 4/5/2010 - 09:07
Parcours:
Génocide des Amérindiens
Army (Dream Song)
[1990]
Album “Orb”
Words and music by Todd Menton
Album “Orb”
Words and music by Todd Menton
In my dream I'm suddenly in the army
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 4/5/2010 - 08:33
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