Strofe antimilitariste
I generali fanno le guerre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/5/2010 - 23:39
Musica di confine
[2005?]
Testo trovato sul sito del gruppo
Testo trovato sul sito del gruppo
Musica di confine
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 10/5/2010 - 13:41
Get Down (The Proud and Noble Savage)
[1973]
Album “The American Album”
Testo trovato su MySongBook
“A great part of Indian culture, heritage and pride has been destroyed, but during the last few years the American Indian has become an embarrassment to the government of the United States by eloquently pleading his cause through the mass media. The Proud and Noble Savage is representative of many cultures that have been repressed and exploited, and few nations are completely innocent.” (Allan Taylor)
Album “The American Album”
Testo trovato su MySongBook
“A great part of Indian culture, heritage and pride has been destroyed, but during the last few years the American Indian has become an embarrassment to the government of the United States by eloquently pleading his cause through the mass media. The Proud and Noble Savage is representative of many cultures that have been repressed and exploited, and few nations are completely innocent.” (Allan Taylor)
He had to get down, get down on the ground
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 10/5/2010 - 13:26
Protect And Survive
[1984]
Album “Home for a While”
Scritta da John Clifton
Testo trovato su MySongBook
Interpretata anche The Dubliners
Album “Home for a While”
Scritta da John Clifton
Testo trovato su MySongBook
Interpretata anche The Dubliners
When the nukes come raining down it's great to be alive
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 10/5/2010 - 13:11
'U 5 di lugliu dû '60
Lorenzo Peritore
"Il 5 di luglio del 1960 è una data che ha segnato a lutto la città di Licata, e soprattutto i familiari di Vincenzo Napoli, che all’età di soli 25 anni ha cessato di vivere. È per questo che con un racconto in versi dialettali desidero raccontare a tutti quelli che allora non c’erano, e ricordare invece a tutti coloro che c’erano, ciò che è successo in quel “caldissimo” e ormai lontanissimo 5 luglio del 1960, e come si sia potuto verificare che un giovane di 25 anni, per rivendicare i propri diritti e quelli di una intera popolazione di quarantamila abitanti esasperata da una infinita quantità di problemi, ci ha rimesso la sua giovane vita.
Sono trascorsi ormai 50 anni (mezzo secolo) dallo sciopero in cui sono rimasti feriti 5 nostri concittadini, mentre un ragazzo di 25 anni ci ha rimesso la vita. Molti giovani non conoscono questa triste e tragica pagina della nostra storia, che sarebbe bene ogni tanto ricordare..."
Sono trascorsi ormai 50 anni (mezzo secolo) dallo sciopero in cui sono rimasti feriti 5 nostri concittadini, mentre un ragazzo di 25 anni ci ha rimesso la vita. Molti giovani non conoscono questa triste e tragica pagina della nostra storia, che sarebbe bene ogni tanto ricordare..."
M'arricordu ca era carusèddu,
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 10/5/2010 - 08:28
Il brigante Tiburzi
[2009]
Scritta da Sonny Barnetti, alias Massimiliano Larocca
Written by Sonny Barnetti, alias Massimiliano Larocca
Album: Chupadero!
Sonny Barnetti: Voce, chitarra elettrica
Andrew Hardin: Chitarra elettrica
Jason Crosby: Hammond
Peter Williams: basso
Mark Clark: batteria
La Barnetti Bros. Band
Giovannino Barnetti, cantastorie e fuorilegge, alias Jono Manson
Vince Barnetti, cantastorie e fuorilegge, alias Massimo Bubola
CHUPADERO!
Epopea tex-mex-western in 11 episodi e svariati personaggi
Personaggi e interpreti:
VINCE BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Massimo Bubola
GIOVANNINO BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Jono Manson
SONNY BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Massimiliano Larocca
BILLY BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Andrea Parodi
ASSUNTA BARNETTI, moglie di Vince: Erika Ardemagni
e inoltre:
L'UOMO CHE UCCISE LIBERTY VALANCE, ancora senza nome:... (continuer)
Scritta da Sonny Barnetti, alias Massimiliano Larocca
Written by Sonny Barnetti, alias Massimiliano Larocca
Album: Chupadero!
Sonny Barnetti: Voce, chitarra elettrica
Andrew Hardin: Chitarra elettrica
Jason Crosby: Hammond
Peter Williams: basso
Mark Clark: batteria
La Barnetti Bros. Band
Giovannino Barnetti, cantastorie e fuorilegge, alias Jono Manson
Vince Barnetti, cantastorie e fuorilegge, alias Massimo Bubola
CHUPADERO!
Epopea tex-mex-western in 11 episodi e svariati personaggi
Personaggi e interpreti:
VINCE BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Massimo Bubola
GIOVANNINO BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Jono Manson
SONNY BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Massimiliano Larocca
BILLY BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Andrea Parodi
ASSUNTA BARNETTI, moglie di Vince: Erika Ardemagni
e inoltre:
L'UOMO CHE UCCISE LIBERTY VALANCE, ancora senza nome:... (continuer)
Qualcuno ha trovato una penna
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 9/5/2010 - 19:05
Italiella
[1868]
Di anonimo autore napoletano.
Incisa dalla NCCP nell'album "11 mesi e 29 giorni" (1977)
"Evviva l'Unità d'Itaglia!" (Italiella, Italià...)
"Italiella è una antica canzone napoletana, riproposta dalla Nuova Compagnia di canto Popolare, che il popolo napoletano riservò ai Savoia del nord quando unificarono l'Italia. Era uno sberleffo ai nuovi dominatori, ai loro degradati e degradanti costumi politici e morali... La ripropongo in questo filmato perché penso che sia molto attuale nell'epoca di Berlusconi, anzi, i costumi dei nuovi padroni settentrionali, in fatto di degrado politico e morale, non hanno proprio precedenti...." (introduzione del filmato su YouTube) (The Lone Ranger)
"Nel carnevale del 1868 uscì per le strade di Napoli un particolare carro detto 'de la sfrantumazione'. Su tale carro era visibile una Colombina con gonna tricolore circondata da una turba di Pulcinella... (continuer)
Di anonimo autore napoletano.
Incisa dalla NCCP nell'album "11 mesi e 29 giorni" (1977)
"Evviva l'Unità d'Itaglia!" (Italiella, Italià...)
"Italiella è una antica canzone napoletana, riproposta dalla Nuova Compagnia di canto Popolare, che il popolo napoletano riservò ai Savoia del nord quando unificarono l'Italia. Era uno sberleffo ai nuovi dominatori, ai loro degradati e degradanti costumi politici e morali... La ripropongo in questo filmato perché penso che sia molto attuale nell'epoca di Berlusconi, anzi, i costumi dei nuovi padroni settentrionali, in fatto di degrado politico e morale, non hanno proprio precedenti...." (introduzione del filmato su YouTube) (The Lone Ranger)
"Nel carnevale del 1868 uscì per le strade di Napoli un particolare carro detto 'de la sfrantumazione'. Su tale carro era visibile una Colombina con gonna tricolore circondata da una turba di Pulcinella... (continuer)
O Italiella, o Italià,
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 9/5/2010 - 17:44
Parcours:
Ah ! Italie esclave, auberge de douleur
Gimme Shelter
Questa canzone mi piace molto suonata e cantata degli U2, Fergie, Will.I.Am e il grandissimo Mick Jagger, non so perché ma ha qualcosa di speciale anche questa versione !
Comunque grande testo e canzone.
Comunque grande testo e canzone.
Umberto 9/5/2010 - 17:30
L'Italia è bbella
Addò si' nata tu 'a sera 'o cielo è rosa,
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 9/5/2010 - 17:03
American Woman
(1970)
The war dominated those newscasts, yet the radio allowed you to escape from it all. Nothing heavy there, save for two songs.
Forty years ago this week, Crosby, Stills, Nash & Young dreamed of bombers turning into butterflies and getting back to the garden.
That week, millions of Americans also embraced a song that declared:
“I don’t need your war machines. I don’t need your ghetto scenes.”
“American Woman” by the Guess Who endures, a great song on so many levels. Think of the song and you think of Burton Cummings spitting out angry lyrics and Randy Bachman grinding out freaky guitar fills. True enough, but the pulse, the cadence, the urgency of the song comes from Jim Kale and Garry Peterson, who drive the whole thing on bass and drums, respectively.
What’s it all about? Bachman explained it this way in a 2008 interview on the Gibson guitar website:
“A lot of people... (continuer)
The war dominated those newscasts, yet the radio allowed you to escape from it all. Nothing heavy there, save for two songs.
Forty years ago this week, Crosby, Stills, Nash & Young dreamed of bombers turning into butterflies and getting back to the garden.
That week, millions of Americans also embraced a song that declared:
“I don’t need your war machines. I don’t need your ghetto scenes.”
“American Woman” by the Guess Who endures, a great song on so many levels. Think of the song and you think of Burton Cummings spitting out angry lyrics and Randy Bachman grinding out freaky guitar fills. True enough, but the pulse, the cadence, the urgency of the song comes from Jim Kale and Garry Peterson, who drive the whole thing on bass and drums, respectively.
What’s it all about? Bachman explained it this way in a 2008 interview on the Gibson guitar website:
“A lot of people... (continuer)
American woman gonna mess your mind
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 9/5/2010 - 16:50
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Pensieri di tritolo
[2007]
Album :Paradis del diaol
feat. Massimo Priviero
Liberamente ispirata a una poesia di Tarcisio Tani
Album :Paradis del diaol
feat. Massimo Priviero
Liberamente ispirata a una poesia di Tarcisio Tani
Oggi abbiamo pensieri pensieri di tritolo
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 9/5/2010 - 08:52
Le bruit du bang
Album: L'Art de la Joie (1999)
Abbatus sous le poids des balles au fond des tranchées,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 8/5/2010 - 18:54
The Ghost Of Tom Joad
apparte la bella canzone, ma un grande testo, che fa accapponare la pelle..almeno a me ha dato questa senzazione..the boss...un'indiano moderno d'america..emi.
8/5/2010 - 15:35
Centomila sbarre (Canzone per Enrico Signori)
Un minuto fa ho sentito dire dal TG della Lombardia che oggi, a Varese, il Sindaco della città ha conferito al ministro degli Interni Roberto Maroni la Girometta d'Oro (?!) nel corso di una cerimonia dedicata alla sicurezza in occasione della festa del Patrono di Varese, san Vittore.
Gian Piero Testa 8/5/2010 - 14:09
Holiday In Cambodia
Non è una canzone contro la guerra, nè tantomeno un inno al pacifismo, piuttosto un'anatema contro tutti gli pseudo intelletuali radical chic che decantavano le lodi dei cosidetti paesi rossi con il culo al sicuro nell'occidentalissima America. Da qui l'invito ad andare in Cambogia a vedere come funzionavano davvero le cose...
mongreal 8/5/2010 - 12:19
Orel and Maria
[2009]
Testo e musica di Angelo Casto e Mauro Caminiti
Lyrics and music by Angelo Casto e Mauro Caminiti
Nr. Rep. SIAE 100110042
Il 30 ottobre 2009, a seguito della lettura di un articolo scritto sul “Corriere della Sera” (quotidiano italiano a tiratura nazionale), due amici, Mauro e Angelo, il primo docente di lingue ed attualmente Direttore Generale per l’Italia di (rif.to EasyLanguages), mentre il secondo funzionario governativo e docente a contratto di Criminologia presso il Master Universitario di II Livello in Scienze Forensi (Criminologia-Investigazione-Security-Intelligence) dell’Università di Roma “La Sapienza” (rif.to Master in Scienze Forensi), hanno deciso di scrivere una canzone.
Sia Angelo che Mauro sono appassionati di musica e, conosciutisi per motivi professionali legati al mondo universitario, hanno scoperto solo da poco di avere lo stesso hobby, sebbene Mauro faccia... (continuer)
Testo e musica di Angelo Casto e Mauro Caminiti
Lyrics and music by Angelo Casto e Mauro Caminiti
Nr. Rep. SIAE 100110042
Il 30 ottobre 2009, a seguito della lettura di un articolo scritto sul “Corriere della Sera” (quotidiano italiano a tiratura nazionale), due amici, Mauro e Angelo, il primo docente di lingue ed attualmente Direttore Generale per l’Italia di (rif.to EasyLanguages), mentre il secondo funzionario governativo e docente a contratto di Criminologia presso il Master Universitario di II Livello in Scienze Forensi (Criminologia-Investigazione-Security-Intelligence) dell’Università di Roma “La Sapienza” (rif.to Master in Scienze Forensi), hanno deciso di scrivere una canzone.
Sia Angelo che Mauro sono appassionati di musica e, conosciutisi per motivi professionali legati al mondo universitario, hanno scoperto solo da poco di avere lo stesso hobby, sebbene Mauro faccia... (continuer)
Here is a story for the world to learn
(continuer)
(continuer)
envoyé par ANGELO CASTO 7/5/2010 - 17:45
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Tagliate i cavi
Version française – COUPEZ LES CÂBLES – Marco Valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – Tagliate i cavi – Davide Giromini – 2009
Chanson italienne – Tagliate i cavi – Davide Giromini – 2009
COUPEZ LES CÂBLES
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 6/5/2010 - 22:04
Derek Bentley
[1960]
Album “Chorus From the Gallows”, con Peggy Seeger.
Testo trovato su Mudcat Café
Derek Bentley aveva 20 anni quando il 28 gennaio 1953 fu impiccato nella prigione di Wandsworth a Londra. Derek, che da piccolino aveva contratto l’epilessia in seguito ad una brutta caduta, vide aggravarsi le proprie condizioni di salute quando, durante la seconda guerra, una bomba nazista distrusse la sua casa lasciandolo gravemente ferito. A causa dei danni ricevuti, lo sviluppo mentale di Derek era pari a quello di un bambino di 11 anni. Nel 1952, insieme ad un amico, tentò una maldestra rapina. Scoperti e raggiunti dalla polizia, il complice - tal Christopher Craig di 16 anni – sparò uccidendo un poliziotto. Benchè non fosse nemmeno armato, Derek fu condannato a morte al posto di Christopher, cui non poteva essere inflitta la pena capitale perché minorenne.
Nel 1998, 45 anni dopo, il povero Derek Bentley, maltrattato dalla vita e assassinato dalla “giustizia”, è stato ufficialmente riabilitato.
Album “Chorus From the Gallows”, con Peggy Seeger.
Testo trovato su Mudcat Café
Derek Bentley aveva 20 anni quando il 28 gennaio 1953 fu impiccato nella prigione di Wandsworth a Londra. Derek, che da piccolino aveva contratto l’epilessia in seguito ad una brutta caduta, vide aggravarsi le proprie condizioni di salute quando, durante la seconda guerra, una bomba nazista distrusse la sua casa lasciandolo gravemente ferito. A causa dei danni ricevuti, lo sviluppo mentale di Derek era pari a quello di un bambino di 11 anni. Nel 1952, insieme ad un amico, tentò una maldestra rapina. Scoperti e raggiunti dalla polizia, il complice - tal Christopher Craig di 16 anni – sparò uccidendo un poliziotto. Benchè non fosse nemmeno armato, Derek fu condannato a morte al posto di Christopher, cui non poteva essere inflitta la pena capitale perché minorenne.
Nel 1998, 45 anni dopo, il povero Derek Bentley, maltrattato dalla vita e assassinato dalla “giustizia”, è stato ufficialmente riabilitato.
It's of a great adventure, to you that I will tell,
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 6/5/2010 - 11:31
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir
The Easter Tree
Album "Ashes and Diamonds" (1977)
Scritta da Dave Goulder e inclusa anche nel suo album “The January Man” del 1986.
Quella dell’albero pasquale è un’antica tradizione che ha origine in Svezia e che si è diffusa poi in tutto il nord Europa e in nord America. Ma in questa canzone l’Easter Tree non è che un agghiacciante patibolo, quel “Gallows Tree” o “Tyburn Tree”, come anticamente veniva chiamata la forca con riferimento a quella zona di Londra, vicino a Marble Arch, dove dal 16mo secolo cominciarono a tenersi le esecuzioni capitali mediante impiccagione.
A pendere da questo albero di Pasqua non sono uova colorate ma un davvero Strange Fruit…
Scritta da Dave Goulder e inclusa anche nel suo album “The January Man” del 1986.
Quella dell’albero pasquale è un’antica tradizione che ha origine in Svezia e che si è diffusa poi in tutto il nord Europa e in nord America. Ma in questa canzone l’Easter Tree non è che un agghiacciante patibolo, quel “Gallows Tree” o “Tyburn Tree”, come anticamente veniva chiamata la forca con riferimento a quella zona di Londra, vicino a Marble Arch, dove dal 16mo secolo cominciarono a tenersi le esecuzioni capitali mediante impiccagione.
A pendere da questo albero di Pasqua non sono uova colorate ma un davvero Strange Fruit…
Rain falls upon the Easter Tree, the squirrel shakes his head
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 6/5/2010 - 08:59
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir
East Texas Red
In “Folk Song and Minstrelsy” (1963?)
Scritta con Woody Guthrie.
Ho preferito attribuirla a Cisco Huston perché non mi risulta che Guthrie l’abbia mai incisa.
Una canzone che fa il paio con Vigilante Man e che mi ha ricordato subito il bel film di Robert Aldrich “Emperor of the North Pole” (da noi “L’Imperatore del Nord”), basato su di un racconto di Jack London. Come la canzone, anche il film – ambientato durante la Grande Depressione - narra dello scontro tra un leader degli “hobos”, “N° 1” (impersonato da Lee Marvin), e Shack, un sadico vigilante delle ferrovie (interpretato da Ernest Borgnine), che è pagato dalla compagnia per buttare giù dai treni i “travellers”, vagabondi e barboni che clandestinamente se ne servono per spostarsi in cerca di lavoro. E Shack non si accontenta di fare il suo già sporco lavoro ma perseguita gli hobos, divertendosi ad ucciderli con il martello di ferro... (continuer)
Scritta con Woody Guthrie.
Ho preferito attribuirla a Cisco Huston perché non mi risulta che Guthrie l’abbia mai incisa.
Una canzone che fa il paio con Vigilante Man e che mi ha ricordato subito il bel film di Robert Aldrich “Emperor of the North Pole” (da noi “L’Imperatore del Nord”), basato su di un racconto di Jack London. Come la canzone, anche il film – ambientato durante la Grande Depressione - narra dello scontro tra un leader degli “hobos”, “N° 1” (impersonato da Lee Marvin), e Shack, un sadico vigilante delle ferrovie (interpretato da Ernest Borgnine), che è pagato dalla compagnia per buttare giù dai treni i “travellers”, vagabondi e barboni che clandestinamente se ne servono per spostarsi in cerca di lavoro. E Shack non si accontenta di fare il suo già sporco lavoro ma perseguita gli hobos, divertendosi ad ucciderli con il martello di ferro... (continuer)
Down in the scrub oak timber of the Southeast Texas Gulf
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 6/5/2010 - 08:55
Canto della prigione
[1890]
Testo di Pietro Gori
Su un'aria tradizionale toscana
Il canto è ripreso dalle opere di Pietro Gori, che ne ha scritto i versi nel penitenziario di S.Giorgio [a Lucca, ndr] il 20 settembre 1890. È lo stesso Gori che ci fornisce alcune note:
'Coteste strofe mi furono suggerite da una serie di stornelli improvvisati, sul far di una sera, da un recluso, e dei quali giungeanmi le imprecazioni roventi sulle cadenze strascicate di una melodia popolare volgarissima, che avevo tante volte udita per le vie e sulle piazze delle città di Toscana. Il triste cantore era stato condannato, pochi dì innanzi, all'ergastolo per omicidio premeditato."
Con buona probabilità la melodia utilizzata dal carcerato citato da Pietro Gori è la stessa del tradizionale stornello toscano Bolli, bolli pentolino, una ninna nanna presa spesso a modello per canzoni scurrili. Sotto tale veste melodica il brano è... (continuer)
Testo di Pietro Gori
Su un'aria tradizionale toscana
Il canto è ripreso dalle opere di Pietro Gori, che ne ha scritto i versi nel penitenziario di S.Giorgio [a Lucca, ndr] il 20 settembre 1890. È lo stesso Gori che ci fornisce alcune note:
'Coteste strofe mi furono suggerite da una serie di stornelli improvvisati, sul far di una sera, da un recluso, e dei quali giungeanmi le imprecazioni roventi sulle cadenze strascicate di una melodia popolare volgarissima, che avevo tante volte udita per le vie e sulle piazze delle città di Toscana. Il triste cantore era stato condannato, pochi dì innanzi, all'ergastolo per omicidio premeditato."
Con buona probabilità la melodia utilizzata dal carcerato citato da Pietro Gori è la stessa del tradizionale stornello toscano Bolli, bolli pentolino, una ninna nanna presa spesso a modello per canzoni scurrili. Sotto tale veste melodica il brano è... (continuer)
Quando muore triste il giorno,
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 6/5/2010 - 03:55
Parcours:
Des prisons du monde
×
tratte da: S.Catanuto, F. Schirone,
Il canto anarchico in Italia.
p. 258
Quando, dal volume di Santo Catanuto e Franco Schirone, mi è apparso il nome di Franco Nebbia, e le sue "strofe antimilitariste" da lui composte per il "Nebbia Club" di Milano, il cabaret da lui fondato nei primi anni '60 improntato ad un'esigenza sociale, le parole degli autori non sono bastate. Perché mi si sono affacciati ricordi, e quando mi si affacciano i ricordi bisogna che li fermi prima che se ne vadano a fare il loro solito giro interminabile.
Scrivono Catanuto e Schirone, citando A. Vella, "I cabarets a Milano" (1966): "Il maestro Nebbia ha confermato e ci ha dichiarato esplicitamente che tutte le sue simpatie vanno all'anarchismo e queste simpatie vengono dimostrate tra l'altro con alcune canzoni che si cantano nel suo locale". Al "Nebbia Club" vengono eseguiti vecchi canti anarchici,... (continuer)