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Little Wheel Spin and Spin

Little Wheel Spin and Spin
[1966]
Album "Little Wheel Spin and Spin"
Little Wheels Spin and Spin Big wheels turn around & around
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2010 - 14:25
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The Times I've Had

The Times I've Had
[1964]
Album “Broadside Ballads, Vol. 3: The Broadside Singers”, Folkways Records.

“The Broadside Singers” è stato un super-gruppo composto da alcuni dei songwriters che negli anni 60 e 70 furono tra i maggiori contributori della rivista “Broadside Magazine”, tra i quali Phil Ochs, Tom Paxton, Pete Seeger, Mark Spoelstra, Patrick Sky, Malvina Reynolds, Bob Dylan e Buffy Sainte-Marie…

In questo brano, l’autore Mark Spoelstra è accompagnato da Phil Ochs, voce e chitarra, e da Pete Seeger, banjo.

“This antiwar song was recorded in a Broadside Singers session with Phil Ochs leading the group. The song was written by Mark Spoelstra, who recalls this as one of his early compositions. He remembered traveling to Ohio for a concert with Rambling Jack Elliott. On the way back, they stopped for refreshments and ran across a group of young men in army fatigues talking about how they could not wait... (continuer)
Let me tell you 'bout the times I've had
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2010 - 13:35
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What's That I Hear

What's That I Hear
[1964]
Album “All the News That's Fit to Sing”.
What's that I hear now ringing in my ear
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2010 - 13:06
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Bound For Glory

Bound For Glory
[1964]
Album "All the News That's Fit to Sing"

Tributo di Ochs al maestro Woody Guthrie.
He walked all over his own growin' land
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2010 - 13:01
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Lou Marsh

Lou Marsh
[1964]
Album “All the News That's Fit to Sing”.

Louis Marsh was born and brought up in a tough neighbourhood of North Philadelphia. Unlike so many others however, Lou and his brothers were able to escape the ghetto and went to University before taking up careers perhaps atypical of those from such a background. Until being diagnosed with epilepsy Lou trained to be a doctor. Instead he began studying Sociology at Yale before training to join the Ministry. Unhappy with the rigidity of formal religion Lou took up full-time the youth work that was among his ministerial duties.

In 1958 he took part in an exchange programme with the U.S.S.R, learning how differences between nationalities and races could be overcome. Upon returning to the U.S. Lou began working for the Youth Board in New York City, assigned to work with the Young Untouchables, a Puerto Rican street gang from East Harlem. Lou... (continuer)
On the streets of New York city when the hour was getting late
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2010 - 11:46
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William Moore The Mailman

William Moore The Mailman
[1963]
Words by Seymour Farber
Music by Pete Seeger
Album “Broadside Ballads, Vol. 2”, Folkways Records

Sulla storia del coraggioso postino che fu ammazzato mentre camminava da solo per l’America profonda, consegnando lettere contro la segregazione razziale, si vedano anche Die Ballade von dem Briefträger William L. Moore aus Baltimore, der im Jahre 63 allein in die Südstaaten wanderte. Er protestierte gegen die Verfolgung der Neger. Er wurde erschossen nach einer Woche. Drei Kugeln trafen seine Stirn. e William Moore.
William Moore you were a mailman,
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2010 - 11:29
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William Moore

William Moore
[1963]
Dall’album compilativo “A Toast to Those Who Are Gone”, 1986.

Su William Moore si veda anche la canzone Die Ballade von dem Briefträger William L. Moore aus Baltimore, der im Jahre 63 allein in die Südstaaten wanderte. Er protestierte gegen die Verfolgung der Neger. Er wurde erschossen nach einer Woche. Drei Kugeln trafen seine Stirn. di Wolf Biermann.



William Moore era un postino. Era un bianco, ma faceva parte del CORE, il Congress of Racial Equality, una delle più attive organizzazioni anti-razziste e anti-segregazioniste americane, nata negli anni 40.
William Moore era un postino, e il suo mestiere era quello di recapitare la posta.
Così un bel giorno decise di mettersi in cammino per recapitare lettere di protesta contro la segregazione razziale… Nella sua prima marcia, dal Maryland andò a piedi fino alla Casa Bianca per recapitare al presidente Kennedy una lettera in cui... (continuer)
Walkin' down an Alabama road
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2010 - 10:46

Letter from North Vietnam

Norman A. Ross
Letter from North Vietnam
[1967]
Testo trovato su “Broadside Magazine”, n. 86 del novembre 1967
The bombers come all day, the bombers come all night,
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2010 - 09:35
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Αντιλαλούν οι φυλακές

Αντιλαλούν οι φυλακές
"Zeimbekiko" composto da Markos Vamvakaris," Frangos", nel 1935. Sembra che la fonte originale del testo risalga al periodo della monarchia bavarese, e che il testo primitivo di Vamvakaris sia stato modificato in ossequio alla censura di Metaxas. Anapli è il nome popolare di Nafplion (la Napoli di Morea dei Veneziani), in uso prima che il classicismo patriottardo (...e di importazione bavarese, come l'architettura pubblica) facesse recuperare i toponimi dell'antichità: es. Sounion per Kabo Kolones. In seguito in Greci continuarono senza l'aiuto dei Bavaresi: Monte Ida per Psiloritis, Iraklion per Hanià, e mille altri. Il mio amico Barba Yannis, contadino argolico (o argivo ?) nato nel 1901, quando voleva andare a Nafplion diceva: "Pame st' Anapli", mentre io dicevo "Pame sto Napflio". "Ghendikoulé" (dal turco: le sette torri) è la fortificazione-prigione di Saloniki, ora Thessaloniki.... (continuer)
Αντιλαλούνε οι φυλακές
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 1/4/2010 - 22:49
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Chiapas resiste

Chiapas resiste
1995
Guai a chi ci tocca

Disco del supergruppo nato dalla fusione (temporanea) dei Bisca con i 99 Posse
Il 1 gennaio 1994 l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZNL) insorge nello stato del Chiapas, sud est del Messico, occupando i comuni di San Cristobal de Las Casas, Ocosigo, Altamirano ed altri. L'intervento dell'esercito federale è immediato e brutale. Bombardamenti, killeraggi, torture, arresti arbitrari. Dopo soli dodici giorni, grazie anche alle imponenti manifestazioni svoltesi a Città del Messico contro le repressioni dell'esercito, il governo messicano è costretto a concordare una tregua. Da allora l'EZLN ha svolto un ruolo politico di primo piano: le sue richieste sono le richieste non solo della popolazione indigena del Chiapas, ma di tutto il popolo messicano. Migliori condizioni di vita, case, lavoro, assistenza sanitaria, educazione e soprattutto libertà, democrazia e g... (continuer)
envoyé par DonQuijote82 1/4/2010 - 22:20
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Santo Dominico

Santo Dominico
[1975]
Album “Yankee Go Home: Songs of Protest Against American Imperialism”, Folkways Records.

Alla fine dell’800 l’economia della piccola repubblica di Santo Domingo andò letteralmente dal culo a causa del solito dittatorucolo di turno, il generale Ulises “Lilís” Heureaux, che aveva indebitato fino al collo il paese facendosi imprestare dalle banche europee un sacco di soldi che poi spendeva per sé e la sua corte… Il generale fu poi ammazzato ma intanto alcune navi da guerra francesi, tedesche, olandesi e pure italiane navigavano verso l’isola con l’intenzione di “curarne il fallimento” e riprendersi se possibile i soldi… Ma il presidente Roosevelt disse che non era cosa, che ci avrebbero pensato gli USA a onorare i debiti dominicani e che gli europei se ne stessero alla larga dal “giardino di casa” statunitense… E così, dopo Cuba, Filippine e Panama, gli yankee si mangiarono pure Santo... (continuer)
Santo Dominico,
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/4/2010 - 14:45
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I Took the Great Canal

I Took the Great Canal
[1975]
Album “Yankee Go Home: Songs of Protest Against American Imperialism”, Folkways Records.



Dopo Cuba e le Filippine, nel 1903 i voraci yankee guidati dal condottiero Teddy Roosevelt e dal segretario di Stato John Milton Hay si papparono pure Panama, sottraendola alla sovranità colombiana. La comprarono dalle banche francesi (rappresentate dal lobbista Philippe Bunau-Varilla) che a partire dal 1889 avevano investito ingenti capitali in un’impresa che si era rivelata difficile e rischiosa: la costruzione di un transito navale tra Atlantico e Pacifico. Roosevelt comprò Panama dai francesi per 40 milioni di dollari, risparmiò il denaro promesso alla Colombia - e da questa rifiutato – fomentando la rivolta dei panamensi per l’indipendenza, e poi i genieri dell’esercito completarono in soli 10 anni il Canale avviato dai francesi… un investimento davvero vantaggioso che nei decenni successivi... (continuer)
Hey, there's something you want,
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/4/2010 - 14:14
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Little Brown Children

Little Brown Children
[1975]
Album “Yankee Go Home: Songs of Protest Against American Imperialism”, Folkways Records.


Una canzone sulla guerra filippino-americana del 1899-1902 (ma trascinatasi per oltre dieci anni, fino al 1913), che fa il paio con Ewell T. Otis.



“The United States did not stumble into the Philippine insurrection of 1899-l902. Before annexation took place there was a long debate within the United States on whether or not it should happen. Those opposed to annexation formed what became known as the "Anti-Imperialist League" which included such men as Grover Cleveland, Samuel Gompers, Andrew Carnegie, William Dean Howells and Mark Twain. They argued that annexation was a violation of the Declaration of Independence; that there should be no goverment without the consent of the governed. They further argued that Asiatic people could not be assimilated into American culture and tradition,... (continuer)
Little Brown Brothers, please throw down your arms,
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/4/2010 - 12:28
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Ewell T. Otis

Ewell T. Otis
[1975]
Album “Yankee Go Home: Songs of Protest Against American Imperialism”, Folkways Records.


Filippine, 1900. Massacro ad opera delle truppe statunitensi

Spazzati via i vecchi dominatori spagnoli, il presidente statunitense McKinley proclamò la “Benevolent Assimilation” delle Filippine… “Benevolent” una cippa! I filippini indipendentisti, riuniti nell’organizzazione segreta Katipunan e guidati dal leader Emilio Aguinaldo, avevano già combattuto gli spagnoli e si misero, giustamente, a combattere i nuovi padroni… I “benevolenti” americani li fecero letteralmente a pezzi e proprio nella guerra di “contrainsurgencia” nelle Filippine i generali americani, come Ewell Otis, perfezionarono strategie come il “search & destroy”, cioè l’annientamento di interi villaggi e della relativa popolazione civile, poi divenute note all’opinione pubblica durante la guerra in Vietnam e i conflitti... (continuer)
Let us not forget the name,
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/4/2010 - 10:57
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Lequi of the National Guard

Lequi of the National Guard
[1975]
Album “Yankee Go Home: Songs of Protest Against American Imperialism”, Folkways Records.

La guerra ispano-americana del 1898 per il possesso delle Filippine e di Cuba non fu una guerra combattuta. La vecchia e spelacchiata flotta spagnola fu catturata tutta intera, senza colpo ferire, nel golfo di Manila… A Cuba, l’unica azione militare vera e propria fu quella dei “Rough Riders” di Teddy Roosevelt nell’assalto alla collina di San Juan… E su questo episodio Roosevelt fondò le basi per la sua corsa alla Casa Bianca, anche se molti storici si sono chiesti come diavolo abbia potuto lui, miope come una talpa e con gli occhiali rotti - come si vede nelle foto - condurre un assalto… La maggior parte dei decessi fra i soldati yankee non fu dovuta al fuoco nemico ma alla carne guasta che mangiavano…

“The Spanish-American War was not a war noted for great military strategy nor great military... (continuer)
My name is Colonel Lequi,
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/4/2010 - 09:58

Bouse séchée

Bouse séchée
Bouse séchée

Bouse séchée – Marco Valdo M.I. – 2010
Cycle du Cahier ligné – 101

Bouse séchée est la cent et unième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

Excuse-moi, Marco Valdo M.I. mon ami, mais je trouve encore une fois que le titre de ta canzone est bien étrange.

Lucien l'âne aux grandes dents et aux sabots d'ébène, laisse-moi te dire le pourquoi du comment de ce titre étrange en effet. Le fait est que lorsque je fais une chanson, je ne sais généralement pas au départ comment elle sera, quels seront les mots qui la composeront, ni dans quel ordre, ni dans quelle combinaison. Le sens-même de la chanson change parfois au cours de la confection. La chanson – et cela tu le sais – est une sorte d'étrange alchimie, c'est une création, elle est (souvent) expérimentale. Quelquefois, elle démarre sur un mot, quelque fois sur une... (continuer)
Je gis ici
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 31/3/2010 - 22:05
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Calle Mayor

Calle Mayor
[1996]
Letra y música de Carlos Javier Crespo Goñi
Album: Calle Mayor
La riada de gente es tan densa que cuesta trabajo caminar al revés.
(continuer)
envoyé par giorgio 31/3/2010 - 20:46
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A desalambrar!

A desalambrar!
[1969]
Letra y Musica de Daniel Viglietti
Interpretata da Víctor Jara nell'album Pongo en tus manos abiertas

Interpretata dall'autore in Canciones Para Mi America - Le Chant du Monde LDX 7 4362 - 1973
Yo pregunto a los presentes
(continuer)
envoyé par giorgio 31/3/2010 - 20:02
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Olha o Menino

Olha o Menino
Sono seimila anni che l'uomo vive felice facendo la guerra....!
Ma il ritmo e il resto della canzone mi sembra che dicano il contrario.
Vedete voi. Dall'album "O Bidu – Silêncio no Brooklyn" (del 1967)
Eu só quero que Deus me ajude
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 31/3/2010 - 17:43
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All I Want

All I Want
[1955]
Album “Talking Union and Other Union Songs”, Folkways Records.
Con Pete Seeger, The Almanac Singers e The Song Swappers

Canzone (nota anche con il diverso titolo di "I Don't Want Your Millions, Mr.") scritta nel 1932 da Jim Garland, un giovane minatore di Harlan County, Kentucky, che l’anno precedente aveva perso, come molti altri, il posto di lavoro perché aveva cercato di organizzarsi in sindacato con i compagni, cosa che la compagnia mineraria aveva provato ad impedire con la forza. Il riferimento storico è lo stesso della più celebre Which Side Are You On?.
I don't want your millions, mister,
(continuer)
envoyé par Alessandro 31/3/2010 - 14:03
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The Editor’s to Blame

The Editor’s to Blame
[1975]
Album “Yankee Go Home: Songs of Protest Against American Imperialism”, Folkways Records.



La canzone racconta di come alla fine dell’800 la stampa americana, in mano al magnate Hearst, fu il motore propulsore della guerra contro la Spagna per il controllo di Cuba e delle Filippine. Con la scusa “umanitaria”di voler sottrarre quei popoli alla ferocia dei dominatori spagnoli, il presidente McKinley ed il suo futuro successore, Theodore Roosevelt, in realtà non fecero altro che definire una volta per tutte il nascente imperialismo nord-americano. Ma non sarebbero riusciti ad avere l’opinione pubblica dalla loro parte senza le campagne di stampa di Hearst e di Joseph Pulitzer, l’altro “grande vecchio” dell’informazione a stelle e strisce dell’epoca.
Come anche oggi, anche qui, sono i media asserviti ai potenti di turno a creare la cosiddetta “opinione pubblica” e ad ingannare il popolo... (continuer)
Now wars are never started by those
(continuer)
envoyé par Alessandro 31/3/2010 - 13:36
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Welcome In, Hawaii

Welcome In, Hawaii
[1975]
Album “Yankee Go Home: Songs of Protest Against American Imperialism”, Folkways Records.



American missionaries, in their zeal to bring the benefits of Christianity to the entire world, first
arrived in Hawaii in the 1830's. They had been preceeded for a number of years by New England whalers, and followed shortly by many businessmen. By 1849, when France appeared on the verge of annexing the Islands, American involvement in Hawaii was so strong that the government of the United States informed the French that it would "Never with indifference allow them to pass under dominion or exclusive control of any other power." By 1854 Secretary of State Marcy negotiated a treaty of annexation with the Hawaiian government, but it was aborted by fierce British opposition.

By 1892, the situation had changed. American investments in the Islands had increased and the price of sugar, Hawail'a... (continuer)
Welcome in, Hawaii, welcome in,
(continuer)
envoyé par Alessandro 31/3/2010 - 11:53
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We Need a Navy

We Need a Navy
[1975]
Album “Yankee Go Home: Songs of Protest Against American Imperialism”, Folkways Records.

The Great White Fleet.

Nel 1907 il presidente Roosevelt volle “mostrare i muscoli” dell’America al mondo e inviò una flotta di 16 navi da guerra, la “Grande Flotta Bianca”, a circumnavigare il globo. La prova di forza iniziò il 16 dicembre 1907 e si concluse il 22 febbraio del 1909. L’evento costituì anche il coronamento della carriera dell’ammiraglio Alfred Thayer Mahan (1840-1914), uno dei principali artefici dell’egemonia militare e dell’imperialismo americano.

“In 1886, then Captain Alfred T. Mahan delivered a series of lectures at the Naval War College which were published ln 1890 as "The Influence of See Power upon History”. In this book Mahan argued that Americans must begin to look outward, that they must build foreign markets, expand the merchant marine to service them and construct... (continuer)
According to Mahan, we need a navy;
(continuer)
envoyé par Alessandro 31/3/2010 - 11:04
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White Man's Burden

White Man's Burden
[1975]
Album “Yankee Go Home: Songs of Protest Against American Imperialism”, Folkways Records.

Una canzone che mi ha subito ricordato With God On Our Side…

"...God has made us the master organizers of the world to establish system where chaos reigns. He has given us the spirit of progress to overwhelm the forces of reaction throughout the earth. He has made us adepts in government that we may administer government among savage and senile peoples. Were it not for such a force as this the world would relapse into barbarism and night. And of all our race He has marked the American people as His chosen nation to finally lead in the regeneration of the world. This is the divine mission of America, and it holds for us all the profit, all the glory, all the happiness possible to man. We are trustees of the world's progress, guardians of its righteous peace. The judgment of the Master is upon... (continuer)
As Americans of the Christian race,
(continuer)
envoyé par Alessandro 31/3/2010 - 10:03
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Racist Friend

Racist Friend
1984

Ragazzi, seguite tutti il consiglio di questo gruppo: "If you have a racist friend, now is the time for your friendship to end". No al razzismo!
If you have a racist friend
(continuer)
envoyé par Jack SSSR 30/3/2010 - 19:41
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Il sordo e la leggenda

Il sordo e la leggenda
[2007]
Testo e musica di Enzo Maolucci
Lyrics and music by Enzo Maolucci
Album: "De-liberata-mente"
Ogni sordo è una campana!... Allarme, figli di puttana!...
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 30/3/2010 - 14:34
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Al limite cioè (Ninna nanna per un cane sciolto)

Al limite cioè (Ninna nanna per un cane sciolto)
[1976]
Testo e musica di Enzo Maolucci
Lyrics and music by Enzo Maolucci
Album: "L'industria dell'obbligo"

Dedicata... ai risultati elettorali.
Mi sveglio e sento che un certo discorso è davvero finito
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 30/3/2010 - 13:56
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Room in the Circle

Room in the Circle
[1968]
Words and music by Bernice Johnson Reagon.
Album “Give Your Hands to Struggle”, Paredon Records.
Ristampato nel 1997 su etichetta Smithsonian Folkways Recordings.

“The "circle" song came to be in 1968, when I began to want the Vietnamese people to win. I began to see the Vietnamese struggle in relationship to our freedom struggle. It is one of my first efforts at addressing the fact that there were people outside of Albany, Georgia. who were also being squeezed to death because their space, too, was being defined by a minuscule but powerful group whose primary aim was their own profit rather than the meeting of human needs. Looking back, I can see that when I first tried to draw the human family together, I wrote lyrics naming people by physical traits - humbling to look back at yourself…”
(nota introduttiva al brano dal libretto che accompagna l’album)
Black people taken from an ancient land
(continuer)
envoyé par Alessandro 30/3/2010 - 09:54
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There’s a New World Coming

There’s a New World Coming
[1975]
Words and music by Bernice Johnson Reagon.
Album “Give Your Hands to Struggle”, Paredon Records.
Ristampato nel 1997 su etichetta Smithsonian Folkways Recordings.

“The end of the long liberation struggle by the Vietnamese people – first against the French and then against an international military force led by my country, crippling the lives of so many young people in my age group - represents a decisive shift of power and direction in the international world climate. Developing my warrior experience as a fighter in a Movement committed to non-violence and at the same time finding myself in support of Vietnamese liberation represented another expansion for me: I would not tell other peoples how they should shape their struggle for justice and selfdetermination. "New World Coming" was my way of saying "Amen” to the idea that the big and the mighty are often wrong and sometimes do not win.”
(nota introduttiva al brano dal libretto che accompagna l’album)
Theres a new world coming!
(continuer)
envoyé par Alessandro 30/3/2010 - 09:31
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Canción para Lucrecia

Canción para Lucrecia
[1993]
Letra y música de Carlos Cano
Álbum: Forma De Ser [1994]


Lucrecia Pérez fue una inmigrante Dominicana, vilmente asesinada el 13 de noviembre de 1992 en Madrid por un guardia civil neonazi en compañía de varios skinheads, - fue reconocido como el primer asesinato por motivos racistas y xenófobos de España.
En los días anteriores al crimen como en otros lugares de Madrid se multiplicaban las pintas: "¡Fuera negros!", "¡Inmigrantes=maleantes!","¡Ni negros, ni judíos!", "¡Resistencia, mata negros!" Asimismo, unos panfletos corrían por Madrid con estas leyendas: "¡Españoles!
¡Nuestra patria está en grave peligro! Millones de invasores intentan forzar nuestra frontera [...] estamos en PIE DE GUERRA. Cinco millones de moros [...] veinte millones de extranjeros penetrarán en España antes de 2000. "HAY QUE ACTUAR AHORA MISMO, MAÑANA SERÁ TARDE".
En este contexto social y político ¿Por... (continuer)
Yo te quiero escribir
(continuer)
envoyé par giorgio 30/3/2010 - 07:53
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Symphony No. 1 (In Memoriam, Dresden, 1945)

Symphony No. 1 (In Memoriam, Dresden, 1945)
Symphony No. 1 is a very dark piece of music that depicts the allied firebombings over Dresden, Germany during World War II. The piece itself is four movements long.

In Movement I, the mood of the piece is established with the impending disaster upon the small city.

Movement II is the seeding of the bomb targets. It depicts the fury of the bombing.

Movement III is a quiet mood depicting the religious and artistic heritage of Dresden. The movement is also looked ipon as a silent prayer by refugees within the city before the attack.

Movement IV, the final movement is a very unique movement as it is the recreation of the firebombing and the resulting firestorms of Dresden that were the death of nearly 50,000 people.

The piece ends climatically, then softens down as a very quiet flute solo ends the Symphony.
(No lyrics)
envoyé par SamuraiMaster 29/3/2010 - 19:49

Comme si

Comme si
C

Comme si – Marco Valdo M.I. – 2010
Cycle du Cahier ligné – 100

Comme si est la centième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

Centième, la centième canzone, dit Lucien l'âne en rigolant, tu t'imagines. Cela dit, quand donc cela finira-t-il ?

Très prochainement, mon ami Lucien l'âne. Très prochainement. Il y aura donc un peu plus de cent canzones. Ce n'est pas là un choix délibéré, mais bien le résultat de la lecture systématique de la traduction française du Cahier ligné de Carlo Levi; traduction, je te rassure, que j'ai faite de mes propres mains et de mes propres nuits. Il y a fallu au moins deux ans... Je te rappelle que canzone après canzone, ce rêve éveillé du prisonnier-blessé-guerrier a suivi les méandres de cet étrange livre, qui est à la fois un roman et tout autre chose; un immense pamphlet contre l'enfermement.... (continuer)
Une scène enchanteresse de femmes et de moniales,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 29/3/2010 - 12:29
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We Got The Neutron Bomb

We Got The Neutron Bomb
[1977]
We got the neutron bomb
(continuer)
envoyé par Alessandro 28/3/2010 - 21:09
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La guerra que vendrá

La guerra que vendrá
[1971]
Letra: Adaptación de un poema de Bertolt Brecht (Gegen den Krieg)
Música: Manolo Díaz
Álbum: Apocalipsis
"...El segundo caballo es rojo como el fuego. Su jinete, joven todavía,
(continuer)
envoyé par giorgio 28/3/2010 - 20:52
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La Niña de Hiroshima

La Niña de Hiroshima


PAGINA IN CORSO DI ELIMINAZIONE - Integrazione con altra pagina.
THIS PAGE WILL BE DELETED - Integration into a different page.
PAGE EN COURS D'ÉLIMINATION - Intégration dans une page différente.



[1971]
Letra: Nâzım Hikmet (Kız Çocuğu, 1956)
Música: Manolo Díaz
Album: Apocalipsis

Traduzione della stessa poesia di Hikmet da cui Pete Seeger ha tratto I Come and Stand at Every Door.
Soy yo, soy yo quien llama a vuestra puerta,
(continuer)
envoyé par giorgio 28/3/2010 - 17:38
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A un pescatore di voci bianche

A un pescatore di voci bianche
Testo ripreso da il deposito

Parole di Margot su musica di Sergio Liberovici
Pescatore che stai all'altare
(continuer)
envoyé par adriana 28/3/2010 - 16:01
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Melissa

Melissa
[2010]
Album:Magnagrecia

Testo: Salvatore de Siena
Musica: Salvatore de Siena, Amerigo Sirianni, Mimmo Crudo
1949: i fatti di Melissa
“Era il tempo della semina delle fave e ci siamo incamminati verso le 5. Dell’arrivo della polizia nessuno sapeva niente. La raccomandazione che avevamo avuto dai dirigenti della “Federterra” era quella di accogliere i poliziotti, se fossero arrivati, con battimani e grida d’evviva. E così fu. Alla vista dei primi agenti, ci radunammo al centro di Fragalà e battemmo le mani. Come risposta arrivarono i primi candelotti lacrimogeni. Qualcuno di noi li rilanciò verso lo schieramento dei celerini. A quel punto scoppiò la tragedia: i poliziotti cominciarono a sparare, con le pistole ed il mitra. Un vero inferno di fuoco e di piombo”.
Fonte: Area locale

Su Melissa si veda anche Fragalà di Melissa e Melissa del Canzoniere del Vento Rosso.
I senti i pedi i senti i mani
(continuer)
envoyé par adriana 28/3/2010 - 10:49
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Philippe Petit

Philippe Petit
[2010]
Album:Magnagrecia

Testo: Salvatore de Siena
Musica: Salvatore de Siena, Amerigo Sirianni, Mimmo Crudo
Con Claudio Lolli
Con un gesto d’amore e bellezza hai legato le torri alla fune
(continuer)
envoyé par adriana 28/3/2010 - 10:44
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Uomini viaggianti

Uomini viaggianti
[2010]
Album:Magnagrecia

Testo: Salvatore de Siena
Musica: Salvatore de Siena, Amerigo Sirianni, Mimmo Crudo
C’è chi parte ma non sa dove andare
(continuer)
envoyé par adriana 28/3/2010 - 10:37
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Magnagrecia

Magnagrecia
[2010]
Album:Magnagrecia

Testo: Salvatore de Siena
Musica: Salvatore de Siena, Amerigo Sirianni, Mimmo Crudo
Paesi abbandonati non vogliono morire
(continuer)
envoyé par adriana 28/3/2010 - 10:31
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Illuminazi 666

Illuminazi 666
[2007]
Album: Too Hot for TV
Trop de gens ne voient rien..
(continuer)
envoyé par giorgio 28/3/2010 - 10:19
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Giorgio

Giorgio
[2010]
Album:Magnagrecia

Testo: Salvatore De Siena
Musica: Salvatore De Siena, Amerigo Sirianni, Mimmo Crudo

Finalista Voci per la libertà 2011
Giorgio figghiu disperatu a ra Germania s’é rifugiatu
(continuer)
envoyé par adriana 28/3/2010 - 10:17
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Violenza, crimini e povertà

Violenza, crimini e povertà
[2008]
Album :Dammene ancora
Tocca distruggimu drha
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 27/3/2010 - 19:59
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Radici della violenza

Radici della violenza
[1996]
Album: Comu Na Petra
È l'ignoranza che crea la violenza...
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 27/3/2010 - 19:55
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El Muro de Berlín

El Muro de Berlín
[2004]
Álbum: Sinónimo de ofender
Tengo en la nariz
(continuer)
envoyé par giorgio 27/3/2010 - 16:00
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Démocratie fasciste

Démocratie fasciste
[2004]
Album: Libre vs Démocratie Fasciste (EP)
Face à la politique de Georges Bush et de Dick Cheney
(continuer)
envoyé par giorgio 27/3/2010 - 09:40
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Paths of Victory

Paths of Victory
[1963]
Si tratta di un outtake dell'album "The Times They Are A-Changin'" presente nei seguenti dischi:
"Witmark Demos", New York, December 1962 - June 1964, Off Beat Records;
"Broadside Ballads, Vol. 3: The Broadside Singers", Folkways Records, 1964;
"The Bootleg Series Volumes 1–3 (Rare & Unreleased) 1961–1991", Columbia, 1991;
Colonna sonora del film "North Country", regia di Niki Caro (2005). "Paths of Victory" è qui offerta nella versione resa da Cat Power (che – tra parentesi – mi fa abbastanza cacare...).

Una canzone sulla incessante lotta di una parte del genere umano per un mondo più giusto e più libero. Secondo me, non meno potente di A Change Is Gonna Come o di We Shall Not Be Moved o di We Shall Overcome...

Ma la versione cui Dylan stesso è forse più legato non è sua, ma di Odetta, in "Odetta Sings Dylan", RCA, 1965: "Fu Odetta ad accendere veramente il mio interesse... (continuer)
Trails of troubles,
(continuer)
envoyé par Alessandro 26/3/2010 - 22:49
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These Colours Don't Run

These Colours Don't Run
[2006]

These Colours Don't Run, frase che fu pronunciata da Bruce Dickinson durante l'ozzfest dell'anno precedente, è il secondo brano di "A Matter of Life and Death" il quattordicesimo album della band. L'album è stato pubblicato il 28 agosto 2006, (fonte: wikipedia)
It's the same in every country
(continuer)
envoyé par Marino Marinelli 26/3/2010 - 22:24
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Avanti ragazzi di Budapest

Avanti ragazzi di Budapest
"Ragazza non dire a mia madre
che io morirò questa sera
ma dille che vado in montagna
e che tornerò a primavera"

no ai regimi di qualsiasi matrice politica
26/3/2010 - 19:53
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20 now

20 now
dall'album 20 now, a 20 anni dalla caduta del muro di Berlino (2009)
Ho visto le braccia e i lividi neri
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 26/3/2010 - 15:49
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The Ghosts Of Cable Street

The Ghosts Of Cable Street
La “Battaglia di Cable Street” avvenne la domenica del 4 ottobre 1936 a Cable Street nell'East End di Londra. Quel giorno decine di migliaia di anti-fascisti (ebrei, socialisti, anarchici e comunisti) cercarono di impedire lo svolgimento di un corteo della British Union of Fascists, il partito fascista britannico capeggiato dal “baronetto” Sir Oswald Ernald Mosley, un ultra-conservatore che durante alcuni viaggi in Italia si era invaghito di Mussolini. Proprio nel 1936 Mosley si era sposato in seconde nozze con la nobildonna Diana Mitford e il matrimonio si era svolto, in gran segreto, nella residenza di Goebbels a Berlino, presente Adolf Hitler. Dal matrimonio con Lady Mitford nascerà, nel 1940, quel Max Mosley che è stato fino allo scorso anno il potente presidente della FIA, la Fédération Internationale de l'Automobile, e che nel 2008 fu filmato mentre si intratteneva in rapporti sado-maso... (continuer)
England, 1936.
(continuer)
26/3/2010 - 11:12
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Il diario di Anna Frank

Il diario di Anna Frank
ciao sono francesco grieco, mi dispiace che anne frank sia morta mi piacerebbe conoscerla, però dico una cosa il libro di anne frank è bello come aane frank perchè io c'è LO HO!
STO SEMPRE ATTTACATA AL LIBRO DI ANNE FRANK, PERò FACCIO SEMPRE I COMPITI.

CIAOOOO!
(francesco)

Francesco Grieco fa sempre i compiti, però deve avere problemi di identità sessuale se sta sempre "attaccata" al libro di Anne Frank. A modo suo anche questo sito comincia a rispecchiare abbastanza fedelmente la "generazione Facebook", ohimè. Curiosa poi l'affermazione per la quale "Aane" Frank sarebbe bella perché Francesco Grieco ha il suo libro. Comincio a pensare seriamente che la povera Anne Frank, nonostante la sua terribile morte, non si sia persa granché del cosiddetto "avvenire". [RV]
25/3/2010 - 21:14




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