Volevo dire... non mi funziona con FreeMusicZilla al semplice ascolto, a differenza di Jiwa, per esempio...
Alessandro 17/3/2010 - 16:22
Caro Alessandro,
come già ho cercato di spiegarti,. da deezer.com non è più possibile scaricare dei brani, né con musiczilla, né con altro. Hanno apposta preso dei provvedimenti per impedirlo e si son dati pure molto da fare. Se solo avessi più tempo caricherei io i brani altrove. Ma perora proprio non posso…
Magnifica, Riccardo, e che il tuo dio ti benedica e ti conservi a lungo. Per cose come queste si deve amare AWS. Ho comprato tutto l'album, e domani me lo godo. Vive la france vive l' anarchie. Et mort aux vaches.
Di fronte a questa imperiosa richiesta della Martina, come non ubbidire? Però il tipo di francese l'ho scelto io, e non consiglio alla Martina di farlo vedere agli amici o alla prof dicendo che l'ha fatto lei. [RV]
In quest'impressionante poesia di Eleftheriou l'ultimo verso è rappresentato dalla resa greca del verso dantesco "Per me si va nella città dolente", dal canto III dell'Inferno (Inf. III, 1-3):
"Per me si va nella città dolente,
per me si va ne l'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente."
Si tratta della celeberrima iscrizione sulla porta dell'Inferno, che termina con l'ancor più celebre "Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate". In un ambientazione di guerra, sono parole che hanno un valore ed un effetto ancor più terribile.
La versione greca moderna classica della Commedia dantesca è quella di Nikos Kazantzakis, da cui riproduco la terzina intera:
"Εγώ οδηγώ προς τη θλιμμένη χώρα,
εγώ προς τον απέθαντο τον πόνο,
εγώ προς τις ψυχές τις κολασμένες."
La cosa sembra non essere stata minimamente colta dal traduttore inglese della canzone, che inserisce inoltre un "I will lament" per οδηγώ ("condurre, menare") totalmente errato.
Soltanto in un'ottica di completezza una canzone del genere può essere inserita nel sito; si tratta piuttosto di un "ricordo di gioventù" in stile vagamente kavafisiano, sempre ovviamente tenendo conto che Eleftheriou lo scrisse in un momento di detenzione. Nel testo sono nominate due località ateniesi: Terpsithea è il punto più elevato del "demos" di Glyfada, mente Pasalimani (nome pienamente turco, da Paşalımanı -ovvero "Porto del Pascià"- è la parte più antica del Pireo.
Rispetto al testo greco qui inserito da Alessandro, la "versione inglese" sembra piuttosto essere un testo autonomo, con alcune aggiunte ed alcune omissioni rispetto a quello originale (originale? Possibilissimo che si tratti di due composizioni autonome visto che Theodorakis era perfettamente capace di scrivere direttamente in lingua inglese). Nel testo greco, l'espressione βάρκα γιαλό rimanda piuttosto al "mettere in mare una barca da riva" (γιαλός, dal greco classico αἰγιαλός, è la "riva del mare", o la "battigia"). Consuete le difficoltà nel rendere παλικάρια: qui si è ricorsi ai "giovani arditi" per non lasciare la parola intradotta...