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No Parade

No Parade
[1981]
Lyrics & Music by D Boon [Dennes Dale Boon (1958-1985)]
Album: The Punch Line
Having to fight..
(continuer)
envoyé par giorgio 30/12/2010 - 15:29
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Manifestation pacifique

Manifestation pacifique
[2007]
Album : CD 5 : Basta Ya

Paroles et Musique: Compagnie Jolie Môme

Sui fatti narrati si veda anche "Paris, Oct61"
C'était l'époque des yéyés
(continuer)
envoyé par adriana 30/12/2010 - 13:55
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Priez pour paix, doulce Vierge Marie

Priez pour paix, doulce Vierge Marie
[Composta tra il 1415 e il 1440, anno del ritorno in Francia dalla prigionia inglese]
Musica del grande compositore e pianista francese Francis Poulenc (1899-1963) risalente al 1938 (“Priez pour paix” - FP 95).



Carlo d'Orléans sarà anche stato un principe in un’epoca dove i potenti erano soliti esprimersi a colpi di spada, eppure non doveva essere un gran condottiero votato alla guerra…
Fin dall’infanzia aveva dovuto sucarsi le continue schermaglie tra suo padre Luigi ed il Duca di Borgogna, detto “Giovanni Senza Paura”, che nel 1407 aveva fatto alla fine uccidere il rivale di sempre. Nel 1415, alla sua prima scaramuccia contro gli inglesi, Carlo fu fatto prigioniero e fu portato nella Perfida Albione dove restò per 25 anni, visto che nessuno in Francia si degnò prima di pagare un riscatto per cotanto valente soldato… Ed è durante la quieta prigionia inglese che Carlo compose gran parte... (continuer)
Priez pour paix, doulce Vierge Marie,
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/12/2010 - 13:50
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Fanfare for a Conscious Man

Fanfare for a Conscious Man
[2009]
Album: Common Dreads
Each nation used to provide its country with security
(continuer)
envoyé par giorgio 30/12/2010 - 13:47
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Sinaloa Cowboys

Sinaloa Cowboys
Album: "The Ghost of Tom Joad" (1996)

"Sinaloa cowboys è ambientata al confine tra la California e il Messico. Durante gli ultimi quattro o cinque anni ho passato un bel po’ di tempo nel sud-ovest. Una notte ero in un vecchio motel, in una di quelle città semidesertiche dove c’è un motel, un distributore, un bar, naturalmente, e una drogheria: tutte le necessità fondamentali per vivere e… spararsi un colpo!

Erano le undici e mezza di sera, l’aria del deserto calda come una carezza, la terra che restituiva l’arsura del giorno. Ero lì, seduto a godermi la notte, quando vedo arrivare due messicani. Uno era un ragazzo abbastanza alto, l’altro un uomo della mia età. Arriva, comincia a guardare la mia moto e mi racconta di suo fratello più giovane, morto in un incidente motociclistico nel sud della California. Poi si siede a chiacchierare con me per un’ora, parlando del fratello.

Quando hai... (continuer)
Miguel came from a small town in northern Mexico.
(continuer)
envoyé par Luca 'The River' 30/12/2010 - 12:15

Ambulance Train

Ambulance Train
[1918]

Dalla raccolta “Whin”.
Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica per voce e pianoforte di John Jeffreys (1927-2010) talentuoso compositore inglese che negli anni 70, purtroppo, distrusse gran parte dei suoi lavori. Solo in parte furono in seguito ricostruiti a partire da alcune registrazioni.
Red rowans in the rain,
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/12/2010 - 11:01
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Palestine Will Be Free

Palestine Will Be Free
[2009]
Songwriters: Maher Zain, Hamza Namira and Bara Kherigi
Album: Thank You Allah
Every day we tell each other
(continuer)
envoyé par giorgio 30/12/2010 - 10:30
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The Quiet

The Quiet
[1915]

Dalla raccolta “Battle”.
Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
I could not understand the sudden quiet
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/12/2010 - 10:29

The Lark

The Lark
[1915]

Dalla raccolta “Battle” Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
A lull in the racket and brattle,
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/12/2010 - 10:25

The Dancers

The Dancers
[1915]

Dalla raccolta “Battle” Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
All day beneath the hurtling shells
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/12/2010 - 10:21

Hit

Hit
[1915]

Dalla raccolta “Battle” Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
Out of the sparkling sea
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/12/2010 - 10:11
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Until the End

Until the End
[2007]
Album: One Man Revolution

On 4 June 2007 Tom Morello, lead guitarist with anti-war band Rage Against the Machine, headlined a benefit gig for Stop the War Coalition in London. On 20 December 2009, Rage Against the Machine made UK music chart history when a "people power" internet campaign succeeded in stopping the X Factor reality show record becoming an all too predictable Christmas number one. 500,000 downloads generated by online social networks got Rage Against the Machine's Killing in the Name to the top spot. The video below of Tom Morello at the Stop the War gig in 2007 was filmed by James O'Malley on his mobile phone.
No one knows who gave the orders
(continuer)
envoyé par giorgio 30/12/2010 - 09:07
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برا برا

برا برا
[2001]
Album: Made in Medina
بر برا هوزد وال بغض أو زورا
(continuer)
envoyé par giorgio 29/12/2010 - 17:19
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Aftermath

Aftermath
[1919]
Dalla raccolta “Picture-Show”
Musica di Martin Kalmanoff (classe 1920-2007), newyorchese, compositore e songwriter che scrisse canzoni anche per Dean Martin ed Elvis Presley. Dalla sua opera del 1972 intitolata “Kaddish for a Warring World”, per tenore, baritono, coro ed orchestra.

Nella canzone si fa riferimento a Mametz, paese della Somme francese, che dovremmo aver già trovato in The Butcher's Tale (Western Front 1914) degli Zombies…
Have you forgotten yet?...
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/12/2010 - 16:00
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Suicide in the Trenches

[1918]
Poesia poi inclusa nella raccolta “Counter-Attack and Other Poems”.
Musica del compositore americano Harold Blumenfeld (1923-vivente?) da “War Lament”, composizione per coro basata sulle poesie di Sassoon (1970).
In precedenza, nel 1953, anche Hugo David Weisgall (1912–1997), compositore e direttore d’orchestra americano di origine ceca, mise in musica questa poesia nella sua opera “Soldier Songs for Baritone, n. 2.”

“… Voi, gente che ve ne state al calduccio,
Voi che gridate urrà quando il soldato passa in parata,
Chiudetevi in casa [vergognatevi] e pregate di non conoscere mai
L’inferno dove finiscono la gioventù e l’allegria…”
I knew a simple soldier boy
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/12/2010 - 15:27
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The Death-Bed

[1917]
Da “The Old Huntsman”
Musica del compositore americano Harold Blumenfeld (1923-vivente?) da “War Lament”, composizione per coro basata sulle poesie di Sassoon (1970).

L’agonia di un giovane soldato ferito a morte. I compagni lo circondano e chiedono alla morte di risparmiarlo: “Concedigli ancora la vista, lasciagli il sangue caldo, e lui vivrà. Parlagli, tienilo sveglio e forse lui ce la farà. E’ giovane, odiava la guerra, perché proprio lui se invece veterani incrudeliti da essa sono tutti in salvo? Ma la morte rispose: “Ho scelto lui”. Così venne. E fu silenzio nella notte d’estate. Silenzio e la sensazione di averla scampata. Ed il sonno. Lontano, i colpi dei fucili”.
He drowsed and was aware of silence heaped
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/12/2010 - 15:04
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Before the Battle

[1917]
Da “The Old Huntsman”
Musica del compositore americano Harold Blumenfeld (1923-vivente?) da “War Lament”, composizione per coro basata sulle poesie di Sassoon (1970).
Music of whispering trees
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/12/2010 - 14:48
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Autumn

[1918]
Da “Counter-Attack and Other Poems”
Musica del compositore americano Harold Blumenfeld (1923-vivente?) da “War Lament”, composizione per coro basata sulle poesie di Sassoon (1970).

Scrittore e poeta inglese, Sassoon partecipò alla prima guerra mondiale e nelle sue poesie descrive l’orrore delle trincee e deride il patriottismo di coloro che egli ritenne responsabili della morte di milioni di esseri umani in quel terribile conflitto.
Questa sua poesia del 1918 richiama – a mio avviso - incredibilmente “Soldati”, scritta da Giuseppe Ungaretti nel luglio dello stesso anno: “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”.
October's bellowing anger breakes and cleaves
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/12/2010 - 14:20
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Grass

Grass
[1878-1967]

Fa parte della raccolta poetica intitolata “Cornhuskers”, pubblicata nel 1918.
“Grass” è stata messa in musica da diversi autori: secondo l’importante database “The Lied, Art Song and Choral Texts Page”, il primo di essi fu il compositore e direttore d’orchestra americano Fenno Follansbee Heath, Jr. (1926-2008) nel 1953 (coro a cappella per tenori e baritoni)



Gettysburg, dove nel luglio del 1863 si tenne una delle più cruente battaglie che la storia dell’umanità ricordi: in tre soli giorni, quasi 50.000 tra morti, feriti e missing in action.

Pile the bodies high at Austerlitz and Waterloo,
(continuer)
envoyé par Bartleby e adriana 29/12/2010 - 13:57
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I Am the People

I Am the People
[1916]
Dai “Chicago Poems”
Musica di Helen L. Weiss, musicista americana sulla quale non sono riuscito a reperire che scarse informazioni in rete. So soltanto che la musica per questo brano – un coro a cappella per soprani, contralti, tenori e bassi – la compose nel 1956 e che l’autrice non è più in vita perché le è intitolato un premio annuale di composizione istituito dall’Università della Pennsylvania.

“Io, il Popolo, al quale hanno succhiato via il meglio e poi gettato via, io sempre dimentico le terribili tempeste che mi hanno travolto… Ma qualche volta ruggisco, mi scuoto e schizzo qualche goccia rossa perché la storia ricordi… Ma quando io, il Popolo, imparo a ricordare, allora uso le lezioni di ieri e non più a lungo dimentico chi mi ha depredato, chi si è preso gioco di me… Allora non ci sarà più nessuno al mondo che potrà pronunciare il mio nome con una punta di scherno nella voce o con un neppur lontano sorriso di derisione… Io, il Popolo, la turba, la folla, la massa, arriverò allora…”
I am the people -- the mob -- the crowd -- the mass.
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/12/2010 - 13:32




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