DDL GELMINI, OVVERO COME REGALARE L'UNIVERSITA' PUBBLICA AI PRIVATI
Analisi a cura dei collettivi della Sapienza
da Atene in rivolta
Ci siamo, l’università pubblica italiana quest’anno riceve il colpo di grazia! Il ddl Gelmini è stato approvato in Consiglio dei Ministri e a breve intraprenderà il suo iter parlamentare. L’attacco questa volta è devastante, in nome di una falsa idea di merito si smantella definitivamente l’università pubblica.
Mai come con questo disegno di legge vediamo regalare l’università ai privati: nasce l’università azienda. Il Senato Accademico viene svilito delle sue funzioni e poteri, assumendo un ruolo puramente formale e divenendo completamente assoggettato al volere del Consiglio di Amministrazione, come in ogni buona azienda che si rispetti. Il nuovo consiglio di amministrazione, invece, assume il ruolo di indirizzo strategico dell’ateneo, potendo... (continuer)
Chanson portugaise – Era de noite e levaram – José « Zeca » Afonso – 1969
d'après la version italienne de Riccardo Venturi
Ils arrivaient de nuit ou à l'aube. Ils entrent. Ils cherchent quelqu'un et l'emmènent. Quelqu'un qui, souvent, ne reverra plus jamais plus sa maison, son lit, ses proches. Cela ne leur suffit pas : ils volent tout ce qu'ils trouvent. Parfois, ils violent. Ce sont les polices « secrètes », « politiques » des régimes dictatoriaux, les criminels d'État, les assassins au nom de la « loi » et de l' « ordre ». Au Portugal, en Espagne, en Grèce, au Chili et partout où existent des régimes militaires, des États policiers et des « hommes forts » avec parades, fanfares et serviteurs. Reste la désolation vide, reste la disparition. [R.V.]
Cette chanson, Lucien l'âne mon ami, me rappelle l'histoire de Pereira, journaliste lisboète du temps de Salazar, le dictateur au long cours... (continuer)
d'après la « versione italiana » de Riccardo Venturi d'une chanson grecque – Tα λόγια και τα χρόνια τα χαμένα – Yannis Markopoulos / Γιάννης Μαρκόπουλος – 1974
Poème de Manos Eleftheriou. Μάνος Ελευθερίου
Musique de Yannis Markopoulos
Premier interprète: Charalambos Garganourakis
Altri interpreti: Yannis Markopoulos || Marios Frangoulis || Nikos Xylouris || Yorgos Dalaras || Alkinoos Ioannidis
En Italie (et dans d'autres pays), il peut arriver, en certains cas et peut-être, avec un peu d'autodérision de l'intéressé, que soit reconnue la qualité de « poète » : le cas de Fabrizio De André est celui qui sans doute vient à l'esprit. En Grèce, la chose est radicalement différente. En Grèce, tous les plus grands poètes contemporains ont par nature interagi avec la musique, avec les plus grands musiciens (Theodorakis, Xarchakos, Markopoulos…) et les plus grands interprètes. À leur tour, les... (continuer)
Beh, non sarà stato un "Padre della Chiesa" come Romano il Melode, però è stato senz'altro un "Padre del Rock 'n' Roll" e questo suo inno sacro alla vita è - secondo me - (quasi) bello quanto ”Il Signore del sepolcro”... o dico una blasfemia?
Bartleby (Elvis è vivo e lotta insieme a noi!) 30/11/2010 - 09:26
Scusate... all'inizio della terza e ultima parte, penso sia meglio semplicemente "Dio guardò e vide" oppure, letteralmente, "La Forza dell'Amore guardò e vide".
Caro Bartleby, gli unici bestemmiatori sono quelli che usano Dio come un satellite, per trasmettere i loro comandi. Così, credendo che arrivino dall'alto, molti si genuflettono. Quanto a Elvis, io sono nato nel 1941: l'ho sentito nascere, e purtroppo, anche "visto" morire. Lui, ma non la sua voce.
Se ne va l'ultimo grande del cinema italiano. Aveva 95 anni. Si è buttato da un balcone al quinto piano dell'ospedale romano San Giovanni, dove era ricoverato per un tumore in fase terminale
Sul suffisso "-ate" come romano permettimi di dissentire (a furia di dissentire mi piglierà la dissenteria...); è anzi considerato come uno dei celtismi più sicuri, ed ha una storia complessa. Come segnatoponimi lo si ritrova in due varianti: -ate più propriamente diffuso in Lombardia, e -te che arrivava fino a Trieste (lat. "Terges-te", propriamente "luogo di mercato", con quella radice "terg-" assolutamente celtica e che ha avuto successo un tutta Europa: rumeno "târg", sloveno e serbocroato "trg", persino svedese "torg" e danese "torv" -tutti questi termini significano "mercato" o "piazza"). Sono questi i veri relitti linguistici dei celti continentali, un tempo il popolo più vasto d'Europa. Poi mi ha sempre incuriosito una piccolissima località chiamata "Sezzate": come nome lo vedresti bene in Brianza, eppure è in pieno Chianti a metà tra San Polo e Strada in Chianti. Stranezze dei toponimi!... (continuer)
Riccardo Venturi 30/11/2010 - 00:38
Caro Riccardo, devi sapere che tutto quanto ti avvenga di scrivere in materie filologiche, io lo prendo ad occhi chiusi e mi vale per oro colato. Che siano le lingue italiche preromane, o il gaelico, o il greco e l'arabo, o il turco e il vandalo,o lo svevo e il tartaro, io taccio e imparo. La toponomastica (ma anche l'onomastica) l'ho sempre guardata un po' da lontano, anche se mi incuriosisce: ma so che è una disciplina tosta. O la si studia davvero, o ci si deve accontentare del chiacchiericcio. Circa il suffisso -ate di tanti toponimi delle mie parti, ti dico perché tendo a collegarlo automaticamente ai Romani. Non per ragioni filologiche, per carità, ma storiche, piuttosto. Ho notato che, trattandosi di un prediale, gli studiosi vanno sistematicamente alla ricerca del nome della persona o della gente detentrice un tempo della proprietà. E il più delle volte ipotizzano un nome latino.... (continuer)
Nel mio Alleluia che subito ho mandato ho riassunto tutto il bene che vorrei dire di questa pagina, e dell'intrepida via che inaugura. Qui mi limito a confermare che Mikis Theodorakis è conoscitore profondo e compositore di musica sacra. Di lui ho un doppio CD del 1977 dal titolo Θειά Λειτουργία nel quale sono compresi anche alcuni brani che compose per il Venerdì Santo del 1941 o del 1942 (vado a memoria, ma se è necessario posso riscrivere in modo più preciso). Allora Mikis risiedeva con la famiglia a Tripolis di Arcadia e si era in piena occupazione italo-tedesca. Già prendeva botte dai Reali Carabinieri, perché faceva propaganda resistenziale: ma per l'Επιτάφιος (la notte del Venerdì Santo, quella della Vita nel Sepolcro) concorse con una sua composizione che, se non sbaglio, era sul testo del Tropario di Kassianì (anche a questa poetessa ti esorto, Riccardo...). Dico "concorse", perché... (continuer)
Gian Piero Testa 29/11/2010 - 18:22
Segnalazione quantomai opportuna la tua, Raf; non solo per l'altra stupenda esecuzione dell'inno, ma anche per il testo e per la traduzione che mi hanno...permesso di correggere qualcosa. Chiedo anzi scusa per qualche...toppata iniziale, forse mi ci dovevo mettere con maggiore pazienza. Comunque, è anche un esempio di come una pagina si evolve e viene migliorata con il contributo di tutti.
DDL GELMINI, OVVERO COME REGALARE L'UNIVERSITA' PUBBLICA AI PRIVATI
Analisi a cura dei collettivi della Sapienza
da Atene in rivolta
Ci siamo, l’università pubblica italiana quest’anno riceve il colpo di grazia! Il ddl Gelmini è stato approvato in Consiglio dei Ministri e a breve intraprenderà il suo iter parlamentare. L’attacco questa volta è devastante, in nome di una falsa idea di merito si smantella definitivamente l’università pubblica.
Mai come con questo disegno di legge vediamo regalare l’università ai privati: nasce l’università azienda. Il Senato Accademico viene svilito delle sue funzioni e poteri, assumendo un ruolo puramente formale e divenendo completamente assoggettato al volere del Consiglio di Amministrazione, come in ogni buona azienda che si rispetti. Il nuovo consiglio di amministrazione, invece, assume il ruolo di indirizzo strategico dell’ateneo, potendo... (continuer)