Ballata per un eroe
Sono una piemontese in Colombia, mi piace moltissimo " La guera d`Abisinia", ma non trovo il testo....potete aiutarmi???
RENATA OLDANO 17/8/2009 - 22:35
The Saigon Children
Are you missing Just a little rain?
Holger Terp
(Holgerterp@pc.dk)
Holger Terp
(Holgerterp@pc.dk)
No, Holger. See here. The song is included under Joan Baez. Anyway, its right title is "What have they done to the rain". Thanks! [CCG/AWS Staff]
17/8/2009 - 20:57
Dio degli inferi
[2009]
Album: Articolo Uno
Dopo il disco Lavoro e dignità dei Ned Ludd, un altro disco interamente dedicato al mondo del lavoro:
“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Comincia così la nostra Costituzione. Se pensiamo però a ciò che accade nelle nostre vite e nella società, vediamo tante contraddizioni.
Questo album parla del lavoro, delle conquiste e delle sconfitte nel passato, di diritti raggiunti ma anche di una regressione di questi ultimi
nell’attualità in cui viviamo. Parla di sudore e sfruttamento di operaie, operai, minatori e braccianti, parla di migranti di ieri (gli italiani)
e di migranti di oggi, parla di mancanza di memoria e di coscienze addormentate.
Parla di giovani disoccupati senza certezze e senza speranza. Della vergogna dei morti sul lavoro, migliaia in questo paese.
Con la forza e con la tenerezza, dalle storie della nostra terra a quelle... (continuer)
Album: Articolo Uno
Dopo il disco Lavoro e dignità dei Ned Ludd, un altro disco interamente dedicato al mondo del lavoro:
“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Comincia così la nostra Costituzione. Se pensiamo però a ciò che accade nelle nostre vite e nella società, vediamo tante contraddizioni.
Questo album parla del lavoro, delle conquiste e delle sconfitte nel passato, di diritti raggiunti ma anche di una regressione di questi ultimi
nell’attualità in cui viviamo. Parla di sudore e sfruttamento di operaie, operai, minatori e braccianti, parla di migranti di ieri (gli italiani)
e di migranti di oggi, parla di mancanza di memoria e di coscienze addormentate.
Parla di giovani disoccupati senza certezze e senza speranza. Della vergogna dei morti sul lavoro, migliaia in questo paese.
Con la forza e con la tenerezza, dalle storie della nostra terra a quelle... (continuer)
Nella bocca della miniera
(continuer)
(continuer)
envoyé par Donquijote82 17/8/2009 - 20:43
Bottines et gros souliers
Bottines et gros souliers
Canzone léviane – Bottines et gros souliers – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 43
Bottines et gros souliers est la quarante et troisième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Le monde de l'enfance est déjà marqué par la division du monde en deux : le monde des riches et celui des pauvres. Vois-tu, mon ami Lucien, toi qui es un peu comme un observateur, une sorte d'anthropologue, cette canzone léviane raconte une histoire enfantine, un moment de la réflexion (du retour sur soi) du prisonnier- guerrier- blessé. Il se retrouve loin dans son passé à revivre les jours et les saisons de ce temps-là et découvre avec une certaine stupéfaction qu'il n'avait jamais eu de bottines de football, alors que d'autres garçons en avaient.
Et alors, qu'est-ce que ça peut bien faire, demande... (continuer)
Canzone léviane – Bottines et gros souliers – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 43
Bottines et gros souliers est la quarante et troisième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Le monde de l'enfance est déjà marqué par la division du monde en deux : le monde des riches et celui des pauvres. Vois-tu, mon ami Lucien, toi qui es un peu comme un observateur, une sorte d'anthropologue, cette canzone léviane raconte une histoire enfantine, un moment de la réflexion (du retour sur soi) du prisonnier- guerrier- blessé. Il se retrouve loin dans son passé à revivre les jours et les saisons de ce temps-là et découvre avec une certaine stupéfaction qu'il n'avait jamais eu de bottines de football, alors que d'autres garçons en avaient.
Et alors, qu'est-ce que ça peut bien faire, demande... (continuer)
Quand j'étais gamin...
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 17/8/2009 - 18:32
Figlia mia
[2009]
Album: Articolo Uno
Dopo il disco Lavoro e dignità dei Ned Ludd, un altro disco interamente dedicato al mondo del lavoro:
“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Comincia così la nostra Costituzione. Se pensiamo però a ciò che accade nelle nostre vite e nella società, vediamo tante contraddizioni.
Questo album parla del lavoro, delle conquiste e delle sconfitte nel passato, di diritti raggiunti ma anche di una regressione di questi ultimi
nell’attualità in cui viviamo. Parla di sudore e sfruttamento di operaie, operai, minatori e braccianti, parla di migranti di ieri (gli italiani)
e di migranti di oggi, parla di mancanza di memoria e di coscienze addormentate.
Parla di giovani disoccupati senza certezze e senza speranza. Della vergogna dei morti sul lavoro, migliaia in questo paese.
Con la forza e con la tenerezza, dalle storie della nostra terra a quelle... (continuer)
Album: Articolo Uno
Dopo il disco Lavoro e dignità dei Ned Ludd, un altro disco interamente dedicato al mondo del lavoro:
“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Comincia così la nostra Costituzione. Se pensiamo però a ciò che accade nelle nostre vite e nella società, vediamo tante contraddizioni.
Questo album parla del lavoro, delle conquiste e delle sconfitte nel passato, di diritti raggiunti ma anche di una regressione di questi ultimi
nell’attualità in cui viviamo. Parla di sudore e sfruttamento di operaie, operai, minatori e braccianti, parla di migranti di ieri (gli italiani)
e di migranti di oggi, parla di mancanza di memoria e di coscienze addormentate.
Parla di giovani disoccupati senza certezze e senza speranza. Della vergogna dei morti sul lavoro, migliaia in questo paese.
Con la forza e con la tenerezza, dalle storie della nostra terra a quelle... (continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 17/8/2009 - 18:14
Don't Drag Me Down
[1996]
Album "White Light, White Heat, White Trash"
"This is a song about ignorance and racism and the astounding fact that it still exists. This song is also about the government cover-ups and lies. When I hear the truth about our forefathers, I'm ashamed. They don't mention in school that our forefathers exterminated a whole Native American race. I experience discrimination all the time. I know what it's like be discriminated against - being seated in the back of a restaurant because of my tattoos. Its cruel but people still judge you by the way that you look and I am reminded daily that commercial and mainstream ideals are quite different from my own."
(Intervista a Mike Ness, leader del gruppo)
Album "White Light, White Heat, White Trash"
"This is a song about ignorance and racism and the astounding fact that it still exists. This song is also about the government cover-ups and lies. When I hear the truth about our forefathers, I'm ashamed. They don't mention in school that our forefathers exterminated a whole Native American race. I experience discrimination all the time. I know what it's like be discriminated against - being seated in the back of a restaurant because of my tattoos. Its cruel but people still judge you by the way that you look and I am reminded daily that commercial and mainstream ideals are quite different from my own."
(Intervista a Mike Ness, leader del gruppo)
Children are taught to hate
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 17/8/2009 - 15:48
Ballata del Cammino della Non-Violenza
Trascritta all'ascolto da Adriana
Ho lavorato alla fiat dal 1972 al 1995 ma gli ultimi anni feci solo gli ultimi due mesi come lavoro effettivo.
Nel 1981 partii per i 20 mesi di obbiettore di coscienza (150 al mese) in irpinia, zona terremotata, vicino a Napoli.e dal 1982 a Comiso contro i missili nucleari.
Fui messo due anni in cassa integrazione quindi pagato senza lavorare finché tornato nel 1985 decisi di non voler piu costruire camion militari e per questo fui licenziato anche se con altre scuse secondarie.
Al processo contro la Fiat, rifiutai i 14 milioni di lire che mi furono offerti per non proseguire la causa, che persi comunque, anche se uno dei tre giudici in camera di consiglio , mi fu poi riferito, mostro' di apprezzarmi
Chiamato alla televisione, Canale 5 da Maurizio Costanzo che mi intervisto', non seppi mai nulla se fu mai mandato in onda: penso che la FIAT sponsor... (continuer)
Ho lavorato alla fiat dal 1972 al 1995 ma gli ultimi anni feci solo gli ultimi due mesi come lavoro effettivo.
Nel 1981 partii per i 20 mesi di obbiettore di coscienza (150 al mese) in irpinia, zona terremotata, vicino a Napoli.e dal 1982 a Comiso contro i missili nucleari.
Fui messo due anni in cassa integrazione quindi pagato senza lavorare finché tornato nel 1985 decisi di non voler piu costruire camion militari e per questo fui licenziato anche se con altre scuse secondarie.
Al processo contro la Fiat, rifiutai i 14 milioni di lire che mi furono offerti per non proseguire la causa, che persi comunque, anche se uno dei tre giudici in camera di consiglio , mi fu poi riferito, mostro' di apprezzarmi
Chiamato alla televisione, Canale 5 da Maurizio Costanzo che mi intervisto', non seppi mai nulla se fu mai mandato in onda: penso che la FIAT sponsor... (continuer)
Siamo partiti il 29 giugno
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana e Lorenzo 17/8/2009 - 14:14
The Vanishing Race
[1964]
Album "Bitter Tears: Ballads of the American Indian"
Canzone scritta dal musicista Johnny Horton, grande amico di Cash, scomparso prematuramente nel 1960 in un incidente automobilistico. Cash la interpretò come se si trattasse di una vera danza sacra di morte dei nativi americani.
Album "Bitter Tears: Ballads of the American Indian"
Canzone scritta dal musicista Johnny Horton, grande amico di Cash, scomparso prematuramente nel 1960 in un incidente automobilistico. Cash la interpretò come se si trattasse di una vera danza sacra di morte dei nativi americani.
Ii Ii ou Ii Ii Ii ou Ii Ii ou
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 17/8/2009 - 13:50
Drums
[1964]
Album "Peter La Farge On The Warpath" (1965)
Publicato su Broadside #44 (April 1964)
... ma registrata qualche mese prima da Johnny Cash nel suo "Bitter Tears: Ballads of the American Indian".
"Another song about education - this one the attempted forcible assimilation of the remaining Indians, partly by teaching them history from the white man's point of view, even giving them "white" names. The chorus warns that Indian culture will not go away."
(from Ramblings of A Ragged Clown Music Blog)
Album "Peter La Farge On The Warpath" (1965)
Publicato su Broadside #44 (April 1964)
... ma registrata qualche mese prima da Johnny Cash nel suo "Bitter Tears: Ballads of the American Indian".
"Another song about education - this one the attempted forcible assimilation of the remaining Indians, partly by teaching them history from the white man's point of view, even giving them "white" names. The chorus warns that Indian culture will not go away."
(from Ramblings of A Ragged Clown Music Blog)
From the Indian reservation to the governmental school
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 17/8/2009 - 13:33
Parcours:
Génocide des Amérindiens
Fuori gli U.S.A. dall'Iraq
album: Dritto In Faccia
anfibi sporchi di sangue
(continuer)
(continuer)
17/8/2009 - 12:27
Apache Tears
[1964]
Album : "Bitter Tears: Ballads of the American Indian"
Album : "Bitter Tears: Ballads of the American Indian"
Hoof prints and foot prints deep ruts the wagons made
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 17/8/2009 - 12:08
Parcours:
Génocide des Amérindiens
Ah ça ira!
prego...
http://www.alllienaaa.splinder.com/
(è pertinente, credete)
fatevi vivi! non lasciamo cadere nel vuoto queste parole incoraggianti
http://www.alllienaaa.splinder.com/
(è pertinente, credete)
fatevi vivi! non lasciamo cadere nel vuoto queste parole incoraggianti
juliadb2001@yahoo.it 17/8/2009 - 07:07
Peur de la Liberté
Peur de la Liberté
Canzone léviane – Peur de la Liberté – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 42
Peur de la Liberté est la quarante et deuxième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Le prisonnier-blessé-guerrier, plongé dans la méditation et dans le songe ininterrompu qui emplit le temps vide de l'enfermement, poursuit son voyage onirique et cette longue marche de la pensée. Vois-tu, Lucien l'âne et mon ami, cette réflexion – au sens profond de ce terme : réfléchir, c'est-à-dire penser, mais aussi réfléchir, redonner l'image, rendre l'image, renvoyer l'écho à celui qui l'a émis... Un temps s'installe entre les deux et c'est précisément lui qui permet la réflexion... Un décalage nécessaire à la pensée. Cette canzone est proprement une canzone léviane. D'abord par son titre : Peur de la Liberté.
Oui, oui,... (continuer)
Canzone léviane – Peur de la Liberté – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 42
Peur de la Liberté est la quarante et deuxième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Le prisonnier-blessé-guerrier, plongé dans la méditation et dans le songe ininterrompu qui emplit le temps vide de l'enfermement, poursuit son voyage onirique et cette longue marche de la pensée. Vois-tu, Lucien l'âne et mon ami, cette réflexion – au sens profond de ce terme : réfléchir, c'est-à-dire penser, mais aussi réfléchir, redonner l'image, rendre l'image, renvoyer l'écho à celui qui l'a émis... Un temps s'installe entre les deux et c'est précisément lui qui permet la réflexion... Un décalage nécessaire à la pensée. Cette canzone est proprement une canzone léviane. D'abord par son titre : Peur de la Liberté.
Oui, oui,... (continuer)
Quand sonne l'heure de la libération
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 16/8/2009 - 22:41
The Soldier Song
Album: Shine (2007)
Mother, I'm fine, everything's ok
(continuer)
(continuer)
envoyé par Angela Brett 16/8/2009 - 22:06
Primo maggio
[2009]
Album: Articolo Uno
Dopo il disco Lavoro e dignità dei Ned Ludd, un altro disco interamente dedicato al mondo del lavoro:
“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Comincia così la nostra Costituzione. Se pensiamo però a ciò che accade nelle nostre vite e nella società, vediamo tante contraddizioni.
Questo album parla del lavoro, delle conquiste e delle sconfitte nel passato, di diritti raggiunti ma anche di una regressione di questi ultimi
nell’attualità in cui viviamo. Parla di sudore e sfruttamento di operaie, operai, minatori e braccianti, parla di migranti di ieri (gli italiani)
e di migranti di oggi, parla di mancanza di memoria e di coscienze addormentate.
Parla di giovani disoccupati senza certezze e senza speranza. Della vergogna dei morti sul lavoro, migliaia in questo paese.
Con la forza e con la tenerezza, dalle storie della nostra terra a quelle... (continuer)
Album: Articolo Uno
Dopo il disco Lavoro e dignità dei Ned Ludd, un altro disco interamente dedicato al mondo del lavoro:
“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Comincia così la nostra Costituzione. Se pensiamo però a ciò che accade nelle nostre vite e nella società, vediamo tante contraddizioni.
Questo album parla del lavoro, delle conquiste e delle sconfitte nel passato, di diritti raggiunti ma anche di una regressione di questi ultimi
nell’attualità in cui viviamo. Parla di sudore e sfruttamento di operaie, operai, minatori e braccianti, parla di migranti di ieri (gli italiani)
e di migranti di oggi, parla di mancanza di memoria e di coscienze addormentate.
Parla di giovani disoccupati senza certezze e senza speranza. Della vergogna dei morti sul lavoro, migliaia in questo paese.
Con la forza e con la tenerezza, dalle storie della nostra terra a quelle... (continuer)
"Quando c'erano le manifestazioni ci portavano anche me, e mi piaceva un sacco, perché era come una festa: ci andavano tutti e novemila e vedessi come erano belli, forti, allegri, con le tute blu, coi cartelli, gli striscioni. Lì in mezzo anche l'ultimo arrivato si sentiva invincibile: se toccavano uno toccavano tutti"*
(continuer)
(continuer)
envoyé par Donquijote82 16/8/2009 - 16:14
This Is England
[1985]
Album "Cut the Crap"
The song makes up an accurate list of the problems in England circa 1984, addressing inner-city violence (particularly knives), urban alienation, life on council estates, unemployment, England's dying motorcycle industry, a South Atlantic winter that had recently killed hundreds of young English people, racism and police corruption as well as two very common subject matters in the mid-'80s from left-wing song-writers, the Falklands War and the consumerist, subservient mind-set of many of English people at the time. (en.wikipedia)
Album "Cut the Crap"
The song makes up an accurate list of the problems in England circa 1984, addressing inner-city violence (particularly knives), urban alienation, life on council estates, unemployment, England's dying motorcycle industry, a South Atlantic winter that had recently killed hundreds of young English people, racism and police corruption as well as two very common subject matters in the mid-'80s from left-wing song-writers, the Falklands War and the consumerist, subservient mind-set of many of English people at the time. (en.wikipedia)
"Four for a pound your face flannels, three for a pound your tea towels!" [market trader shouting]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 16/8/2009 - 00:05
Intentando crecer
[1996]
Album "Historias & Corridas"
Album "Historias & Corridas"
Juega un niño en sudamérica
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 15/8/2009 - 23:36
Historias & Corridas
[1996]
Album "Historias & Corridas"
Album "Historias & Corridas"
Corridas en las calles
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 15/8/2009 - 23:34
A media asta
[1998]
Album "A media asta"
Album "A media asta"
Crecí cantando el himno nacional.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 15/8/2009 - 23:09
Το μπλόκο της Καισαριανής
Παίζοντας μουσική ανεβαινείς λυγμός...(Quando gira una musica, tu singhiozzo mi afferri...) dice il verso di Dionìsis Karadjiàs in "Beatrice in via Zero" di Theodorakis. E ascoltando, non senza "lighmòs", ancora una volta e casualmente il Blocco di Kessarianì per la voce di Haroùla Alexìou, ho colto che tra il testo che lei interpreta e quello scritto c'è una differenza, della quale non mi ero mai accorto. Nella strofa dedicata a Leftéris, l'imbianchino-pittore, il testo scritto ripete i versi della strofa precedente, dedicata a Yorgos dalla dolce voce: " e commovesti il quartiere ancor più in là di Pangrati". La Alexìou invece dice, riferendosi a ciò che Lefteris all'ultimo istante ha dipinto sul muro: "e lo guardano nel quartiere ancor più in là di Pangrati". Non so assolutamente dire quale lezione sia quella giusta: ma, una volta che me ne sono accorto, non potevo evitare di segnalarlo.
Gian Piero Testa 15/8/2009 - 19:24
Porte dell'Ovest
2001
Metropolis
Metropolis
Nona strada e Sesta
(continuer)
(continuer)
envoyé par Donquijote82 15/8/2009 - 17:10
Strade d’appennino
2006
Onda
The Apennine mountains are the memory lane of Emilia Romagna. They have seen the yearly passing of the shepherds, that spent winters in Tuscany and came back in May to Emilia, begging their food and paying villagers with songs, often devotional ones; during WWII they have looked on the fighting between the Nazi and the partisans, and a lot of suffering of the civil population. The speaking voice interspersed with the song belongs to Alberto's aunt Liliana Delmonte, the sole survivor of a small village in the Apennines south of Reggio Emilia, whose inhabitants were exterminated by Nazi elite troops on the night of June 24th 1944. The theme is based on an Icelandic traditional song
Onda
The Apennine mountains are the memory lane of Emilia Romagna. They have seen the yearly passing of the shepherds, that spent winters in Tuscany and came back in May to Emilia, begging their food and paying villagers with songs, often devotional ones; during WWII they have looked on the fighting between the Nazi and the partisans, and a lot of suffering of the civil population. The speaking voice interspersed with the song belongs to Alberto's aunt Liliana Delmonte, the sole survivor of a small village in the Apennines south of Reggio Emilia, whose inhabitants were exterminated by Nazi elite troops on the night of June 24th 1944. The theme is based on an Icelandic traditional song
Strade di Appennino immobili sospese sulle valli
(continuer)
(continuer)
envoyé par Donquijote82 15/8/2009 - 17:04
Surfin' USA
[2003]
Album "Fake Reaction"
Parodia "argie" (il dispregiativo con cui i soldati britannici chiamavano gli argentini al tempo della guerra delle Malvinas/Falklands) della celeberrima canzone che Brian Wilson dei Beach Boys scrisse nel 1963 sulla melodia di Chuck Berry "Sweet Little Sixteen".
Album "Fake Reaction"
Parodia "argie" (il dispregiativo con cui i soldati britannici chiamavano gli argentini al tempo della guerra delle Malvinas/Falklands) della celeberrima canzone che Brian Wilson dei Beach Boys scrisse nel 1963 sulla melodia di Chuck Berry "Sweet Little Sixteen".
Wherever someone fires
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 14/8/2009 - 21:26
So Much Trouble in the World
[1979]
Album "Survival"
Perfetta per il Ferragosto in città... da sopravvissuti!
Album "Survival"
Perfetta per il Ferragosto in città... da sopravvissuti!
So much trouble in the world
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 14/8/2009 - 20:56
Salvation
Dal disco Helldorado
Yalla Ya! Yalla Ya! Yalla Ya ! Cumpà…Paisà! Uè!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Donquijote82 14/8/2009 - 17:28
7
[2009]
Album: Articolo Uno
Dopo il disco Lavoro e dignità dei Ned Ludd, un altro disco interamente dedicato al mondo del lavoro:
“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Comincia così la nostra Costituzione. Se pensiamo però a ciò che accade nelle nostre vite e nella società, vediamo tante contraddizioni.
Questo album parla del lavoro, delle conquiste e delle sconfitte nel passato, di diritti raggiunti ma anche di una regressione di questi ultimi
nell’attualità in cui viviamo. Parla di sudore e sfruttamento di operaie, operai, minatori e braccianti, parla di migranti di ieri (gli italiani)
e di migranti di oggi, parla di mancanza di memoria e di coscienze addormentate.
Parla di giovani disoccupati senza certezze e senza speranza. Della vergogna dei morti sul lavoro, migliaia in questo paese.
Con la forza e con la tenerezza, dalle storie della nostra terra a quelle... (continuer)
Album: Articolo Uno
Dopo il disco Lavoro e dignità dei Ned Ludd, un altro disco interamente dedicato al mondo del lavoro:
“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Comincia così la nostra Costituzione. Se pensiamo però a ciò che accade nelle nostre vite e nella società, vediamo tante contraddizioni.
Questo album parla del lavoro, delle conquiste e delle sconfitte nel passato, di diritti raggiunti ma anche di una regressione di questi ultimi
nell’attualità in cui viviamo. Parla di sudore e sfruttamento di operaie, operai, minatori e braccianti, parla di migranti di ieri (gli italiani)
e di migranti di oggi, parla di mancanza di memoria e di coscienze addormentate.
Parla di giovani disoccupati senza certezze e senza speranza. Della vergogna dei morti sul lavoro, migliaia in questo paese.
Con la forza e con la tenerezza, dalle storie della nostra terra a quelle... (continuer)
troppo poco tempo, troppo poco tempo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Donquijote82 14/8/2009 - 17:19
Für Mikis Theodorakis
[1968]
Testo e musica: Franz Josef Degenhardt
Lyrics and Music: Franz Josef Degenhardt
Worte und Musik: Franz Josef Degenhardt
Album "Degenhardt Live"
Mentre Degenhardt scriveva e cantava questa canzone (inserita nel suo album dal vivo nel 1968), la persona cui era dedicata veniva trascinata da un campo di concentramento all'altro, da Leros a Oropòs. Le previsioni di Degenhardt si sono fortunatamente avverate, ma quando -prima di dimettersi per la crisi- il primo ministro George Papandreou rimuove i vertici militari greci non si può fare a meno di pensare che la storia potrebbe ripetersi. E da pochi giorni non c'è più nemmeno un Degenhardt a ricordarcelo. [RV]
Testo e musica: Franz Josef Degenhardt
Lyrics and Music: Franz Josef Degenhardt
Worte und Musik: Franz Josef Degenhardt
Album "Degenhardt Live"
Mentre Degenhardt scriveva e cantava questa canzone (inserita nel suo album dal vivo nel 1968), la persona cui era dedicata veniva trascinata da un campo di concentramento all'altro, da Leros a Oropòs. Le previsioni di Degenhardt si sono fortunatamente avverate, ma quando -prima di dimettersi per la crisi- il primo ministro George Papandreou rimuove i vertici militari greci non si può fare a meno di pensare che la storia potrebbe ripetersi. E da pochi giorni non c'è più nemmeno un Degenhardt a ricordarcelo. [RV]
Da sind sie, die Konzern- und Landbesitzer,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 14/8/2009 - 11:20
Parcours:
La Grèce des colonels, 1967-1974
Blues
[1995]
Album "Exit" (1997)
"L'apoteosi nella denuncia onirica e lisergica è Blues, quattordici minuti per una chiara presa di posizione verso i mali del mondo."
(Recensione all'album da questa pagina)
Album "Exit" (1997)
"L'apoteosi nella denuncia onirica e lisergica è Blues, quattordici minuti per una chiara presa di posizione verso i mali del mondo."
(Recensione all'album da questa pagina)
Ci sono uomini che toccano il denaro come fosse energia
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 14/8/2009 - 10:16
Concrete Angel
[1999]
Album: Greatest Hits [2000]
Songwriters: Stephanie Bentley and Rob Crosby
Album: Greatest Hits [2000]
Songwriters: Stephanie Bentley and Rob Crosby
She walks to school with the lunch she packed.
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 13/8/2009 - 22:12
What's The Matter Here?
[1987]
Album "In My Tribe"
Parole e musica di Natalie Merchant
Una canzone sulla violenza sulle donne e sui bambini.
Album "In My Tribe"
Parole e musica di Natalie Merchant
Una canzone sulla violenza sulle donne e sui bambini.
That young boy without a name
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 13/8/2009 - 15:26
Parcours:
Violence sur l'enfance
Kristy, Are You Doing Okay?
[2008]
Album "Rise And Fall, Rage And Grace"
"Kristy is about sexual coercion/molestation and is based on a true story. When I was younger, I knew a girl that was abused. I don't know whether I am the first musician to write about this subject, because it is obviously very delicate and anything but easy to make a song about such a complex theme. I also think or hope that this song speaks to other victims and can help them to talk or come out about their problem"
(Da un'intervista al frontman degli Offpring, Dexter Holland, pubblicata da una rivista musicale tedesca)
(Alessandro)
Album "Rise And Fall, Rage And Grace"
"Kristy is about sexual coercion/molestation and is based on a true story. When I was younger, I knew a girl that was abused. I don't know whether I am the first musician to write about this subject, because it is obviously very delicate and anything but easy to make a song about such a complex theme. I also think or hope that this song speaks to other victims and can help them to talk or come out about their problem"
(Da un'intervista al frontman degli Offpring, Dexter Holland, pubblicata da una rivista musicale tedesca)
(Alessandro)
There’s a moment in time
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 13/8/2009 - 15:10
Parcours:
Violence sur l'enfance
Hell Is For Children
[1980]
Album "Crimes of Passion"
"Hell Is for Children" came from an article that…I was living in New York when we wrote it and the New York Times did a series of articles about child abuse in America. I came from a really small town on Long Island and I had no idea that this existed, not in the little gingerbread place I came from. I was stunned. It affected me so much. I was moved by the articles. When ever that would happen I would write. I said to Neil [Giraldo, guitarist], ‘I want you to do something to the music that it sounds like pain. I want the intense pain that’s happening to these children in the notes,’ and so he did and it turned out just great. It became an anthem. I always wonder if other people have lofty intentions. I didn’t."
(Da un'intervista a Jeff Maisey)
Album "Crimes of Passion"
"Hell Is for Children" came from an article that…I was living in New York when we wrote it and the New York Times did a series of articles about child abuse in America. I came from a really small town on Long Island and I had no idea that this existed, not in the little gingerbread place I came from. I was stunned. It affected me so much. I was moved by the articles. When ever that would happen I would write. I said to Neil [Giraldo, guitarist], ‘I want you to do something to the music that it sounds like pain. I want the intense pain that’s happening to these children in the notes,’ and so he did and it turned out just great. It became an anthem. I always wonder if other people have lofty intentions. I didn’t."
(Da un'intervista a Jeff Maisey)
They cry in the dark, so you can't see their tears
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 13/8/2009 - 15:03
Parcours:
Violence sur l'enfance
Dad
[1986]
Album "Sex Mad"
Album "Sex Mad"
Quando ero ggiovane e ancora vivevo la notte torinese, ero un fan di questo misconosciuto ma notevole gruppo canadese e, dopo un loro concerto (a El Paso occupato, credo), mi comprai questa maglietta che ancora oggi conservo religiosamente...
Mi pare che descriva bene il terribile contenuto di questa canzone: "forse è proprio il caso che me ne vada di casa..."
Mi pare che descriva bene il terribile contenuto di questa canzone: "forse è proprio il caso che me ne vada di casa..."
I want home, I was feeling so alone
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 13/8/2009 - 14:39
Candyman
[1986]
Album "Tinderbox"
Una canzone che descrive in modo agghiacciante l'abuso sui bambini.
SIOUXSIE: " 'Candyman’ was trying to put across the unspeakability of child abuse, and again, trying not to sensationalise it, just coming up with a very strong picture of a character that was sickly sweet and oozing repulsiveness. The amount of people who’ve been abused is incredible, and it’s only lately that the subject’s been brought out into the open. The whole thing’s such a power trip, and you realise the victims must have been so in fear of saying anything - cos they’ve been told by the perpetrator that they’ll go to hell or something. " (Melody Maker 17/10/92)
CARRUTHERS: "Well, this is about child abusers. Certain people have suggested that it's also about drugs and drug-pushers, but it isn't really. Or at least it could be - Sioux's lyrics are always ambiguous. Even in Berlin where... (continuer)
Album "Tinderbox"
Una canzone che descrive in modo agghiacciante l'abuso sui bambini.
SIOUXSIE: " 'Candyman’ was trying to put across the unspeakability of child abuse, and again, trying not to sensationalise it, just coming up with a very strong picture of a character that was sickly sweet and oozing repulsiveness. The amount of people who’ve been abused is incredible, and it’s only lately that the subject’s been brought out into the open. The whole thing’s such a power trip, and you realise the victims must have been so in fear of saying anything - cos they’ve been told by the perpetrator that they’ll go to hell or something. " (Melody Maker 17/10/92)
CARRUTHERS: "Well, this is about child abusers. Certain people have suggested that it's also about drugs and drug-pushers, but it isn't really. Or at least it could be - Sioux's lyrics are always ambiguous. Even in Berlin where... (continuer)
Sickly sweet, his poison seeks
(continuer)
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envoyé par Alessandro 13/8/2009 - 14:17
Parcours:
Violence sur l'enfance
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