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Avant le 2009-7-25

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War In The Key of W

Lyrics by Paul R. Abramson
Copyright 2009
Attorney: Terry Gross, J.D.

Anti-War; Anti-George W. Bush song.
http://www.myspace.com/crying4kafka
American President wanted a war,
(continuer)
envoyé par Odysseus Muse 25/7/2009 - 19:03
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Portland Town

Portland Town
(1957)
Interpretata da Joan Baez e da Marianne Faithfull

This song is original in 1957 by the unknown songwriter Derroll Adams (* 27. November 1925 in Portland (Oregon), USA; † 6. Februar 2000 in Antwerpen) written in memory of Korean War. He was a victim of McCarthyism and going than to London 1957.
I was born in Portland town
(continuer)
envoyé par Holger Terp & AWS Staff 25/7/2009 - 10:30
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Teacher Uncle Ho

Teacher Uncle Ho
Words and Music by Pete Seeger (1970)
He educated all the people.
(continuer)
25/7/2009 - 10:19
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L'ultima notte di caccia

L'ultima notte di caccia
1979
Viva

La passione tra un indiano e una donna bianca non è sufficiente ad unirli a causa delle differenze razziali per cui i bianchi uccidono l'indiano penetrato furtivamente nel loro campo per incontrare l'amata.
Batte il suo tempo sempre esatto
(continuer)
envoyé par m 24/7/2009 - 21:40
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Rosa canta e cunta

Rosa canta e cunta
Stasira vaju e curru cu lu ventu
(continuer)
envoyé par Gabriele Guccione 24/7/2009 - 15:27

Mississippi

Mississippi
[1965]

Ho trovato questa canzone su Broadside Magazine n.61 dell’agosto 1965, in seconda pagina. In copertina la foto della sua autrice, Charyn Sutton. Il testo è accompagnato da una nota della stessa Sutton in cui racconta che la sua “Mississippi” era diventata molto nota tra Boston, Philadelphia e Washington, tanto che sarebbe stato Phil Ochs a consigliarle di mandarla alla redazione del Broadside Magazine…
Essendo curioso di facce e di storie, soprattutto minime, mi sono chiesto che fine avesse fatto questa Charyn immortalata sulla copertina del Broadside, e di cui è nota questa sola canzone...

E ho scoperto che è morta di cancro nel 2004, all’età di 57 anni, dopo una vita molto intensa al servizio della sua comunità, e non solo quella afroamericana: attivista per i diritti civili negli anni ’60 (ne aveva appena 18 quando chiedeva al Broadside di pubblicare questa sua canzone), si... (continuer)
Too many people have hung from the trees of Mississippi
(continuer)
envoyé par Alessandro 24/7/2009 - 13:27
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Inno a Oberdan

anonyme
Inno a Oberdan
[1885]
La canzone è stata interpretata da molti. Tra i tanti, I Gufi, Milva e Les Anarchistes.

Beh, se qui c’è A morte la casa Savoia, non poteva mancare questo inno al (mancato) “imperatoricida” Wilhelm Oberdank…

Wilhelm Oberdank (italianizzato in Guglielmo Oberdan dopo la sua morte) era nato a Trieste nel 1858 da madre goriziana di origini slovene, dalla quale prese il cognome. Fece gli studi a Trieste e a Vienna ma, quando nel 1878 ricevette la chiamata alle armi in vista dell’imminente occupazione austriaca della Bosnia, decise di disertare e si rifugiò in centro Italia. Qui aderì all’ideologia “irredentista”, quella che propugnava l’annessione al regno d’Italia anche di territori come Trentino, Friuli orientale e Venezia Giulia, storicamente sotto influenza austriaca e all’Austria rimasti anche dopo la terza guerra d’indipendenza del 1866.
Quando nel 1882 Umberto I re d’Italia,... (continuer)
Morte a Franz, viva Oberdan!
(continuer)
envoyé par Alessandro 24/7/2009 - 11:53
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La belva del condominio

La belva del condominio
[2002]
Album "Non riesco più a starmene tranquillo"

Una bellissima canzone anarco-tekno-pop-punk, una delle più celebri del grande eppur misconosciuto MGZ, l'"Ultimo Profeta".
Dedicata a tutti i fascisti, a tutti i razzisti, a quelli delle ronde, a quelli che ingannano il tempo bruciando i barboni, a quelli che trucidano un ragazzo di colore perchè aveva rubato un pacchetto di biscotti, a quelli che rispediscono gente disperata a morire nel deserto, a quelli in divisa che massacrano e spesso, troppo spesso, uccidono i cittadini che invece dovrebbero proteggere.

"Pazzia pura o semplice genialità? Si è indecisi su quale opzione propendere ascoltando questo album della band savonese dal look post-atomico, capitanata dal profeta MGZ (al secolo Mauro Guazzotti). La musica è una sorta di techno-pop che a tratti scivola in un punk dal sapore industriale (massicci i campionamenti presenti). Il... (continuer)
Disgraziati, delinquenti con il loro motorino
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/7/2009 - 23:46
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Meno male che adesso non c'è Nerone

Meno male che adesso non c'è Nerone
[1975]
Testo e musica di Edoardo Bennato
Lyrics and music by Edoardo Bennato
Album: "Io che non sono l'imperatore"

Di un'attualità disarmante.
Meno male che adesso non c'è Nerone
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 23/7/2009 - 23:09
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Signor censore

Signor censore
[1975]
Testo e musica di Edoardo Bennato
Lyrics and music by Edoardo Bennato
Album: "Io che non sono l'imperatore"

"In Signor Censore affronto il tema della censura sottile, quella che censura senza nemmeno dirtelo. Nei miei testi ci sono ironia e provocazione, mai le parolacce perché mi danno fastidio istintivamente. In questa canzone mi rivolgo ai censori che creano ghetti e poi li circondano di mura. Vedi Secondigliano..." - Edoardo Bennato
Signor Censore,
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 23/7/2009 - 23:07

L'ultima preghiera

L'ultima preghiera
Forse non capiremo mai
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/7/2009 - 20:47

I muri del pianto

Oltre i confini dell’Africa nera
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/7/2009 - 20:46
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White Winged Dove

White Winged Dove
[1965]
Parole e musica di Mark Spoelstra
Nell'album “Five & Twenty Questions”
Testo e accordi pubblicati sul #62 del Broadside Magazine, 15 settembre 1965

Spoelstra era di fede quacchera e, grazie a questo, fece obiezione di coscienza al servizio militare senza però subire processo e prigione, come invece capitò a molti altri… Per due anni, tra il 1963 e il 1965 fece il servizio civile a Fresno, in California.
Alcune delle sue canzoni si riferiscono proprio a questa sua scelta di rifiuto del servizio militare, delle armi e della guerra.
I can play this guitar, I can sing a few notes,
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/7/2009 - 15:29
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Don’t Say It So Slow

Don’t Say It So Slow
[1963]
Album “Spoelstra at Club 47”, live concert in Cambridge, Massachusetts.

Testo pubblicato su Broadside Magazine n.58 del maggio 1965.
Peace clouds are rolling, Peace clouds are rolling,
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/7/2009 - 13:35

We've Got to Find Another Way

We've Got to Find Another Way
[1962]

Testo pubblicato su Broadside Magazine n.5 del maggio 1962.

Un appello all’obiezione di coscienza.
I got a form from my Draft Board
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/7/2009 - 13:06

Leave Us Alone!

Leave Us Alone!
[1963]

Testo pubblicato su Broadside Magazine n.37 del gennaio 1964.

Una canzone dedicata ai nativi americani.
You say that I’m a bloody savage
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/7/2009 - 10:31
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The Dance of Death

The Dance of Death
[1967]
Album "Reality Is Bad Enough" (1968)

Testo pubblicato su Broadside Magazine n.88 del gennaio 1968.
Sing to me, sing to me, a tune that's made for dancing
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/7/2009 - 09:54
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Francesco Guccini / Gian Piero Alloisio: Gulliver

Francesco Guccini / Gian Piero Alloisio: Gulliver
[1983]
Testo di Gian Piero Alloisio
Musica di Francesco Guccini e Gian Piero Alloisio
Incisione di Guccini: "Francesco Guccini"


Lemuele Sgrùlliver
di Ahmed il Lavavetri

Nelle lunghe ore d'inattività e di ieri che solo certe essenze distillate sanno regalare, Lemuele Sgrùlliver tornava coi pensieri ai tempi in cui andava in bicicletta; e sorridendo come sa sorridere soltanto chi ha il culo che gli ha fatto male, parlava con marmotte, piacentine ed islandesi, con svizzeri dagli stipendi astrusi; scienziati ed equipaggi, e alieni e ciurme e saggi, riempiendo il sito intero di miraggi.

Ma se i desideri sono solo qui di questa notte, o malinconia o allegre vite accese, nei vecchi amici che incontrava per la via (e non su feisbuc), in quelle loro facce un po' stranite sentiva bave amare, età passate e ipocondria, sentiva assenze e barbe poco fatte; ma confondendo tutto, volle farne parodia,... (continuer)
Nelle lunghe ore d' inattività e di ieri
(continuer)
envoyé par Ahmed, appunto, il Lavavetri 23/7/2009 - 02:37
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Diluvio universale

Diluvio universale
[2003]
Testo e musica di Aldo Caponi (Don Backy)
Lyrics and music by Aldo Caponi (Don Backy)
Album: Diluvio universale
Non rimane che augurarci, un diluvio universale
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/7/2009 - 01:52

L'Enchanteur Masqué

L'Enchanteur Masqué
L'Enchanteur Masqué
Canzone léviane – L'Enchanteur Masqué– Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 33

L'Enchanteur Masqué est la trente-troisième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

Après Perceval, voici à nouveau un personnage arthurien. Le très estimable Merlin qui par sa magie, par sa science, par son savoir méritait sans conteste son titre d'enchanteur. La magie de Merlin se déployait au service de bonne cause et se dressait contre le mal et le mensonge. Qu'on se réfère aux souvenirs d'enfance et Merlin bondit, chevelure et barbe blanches au vent, car Merlin avait, malgré son grand âge et pour revendiquer son grand âge avec fierté, une abondante chevelure, un beau visage ridé, une blancheur qui exprimait sa grande sagesse. Merlin était porteur d'une certaine moralité, d'une certaine honnêteté. Merlin était... (continuer)
L'enchanteur ne tolère pas un lumignon,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 22/7/2009 - 21:51
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Those Three Are On My Mind

Those Three Are On My Mind
[1966]

Da una poesia di tale Frances Taylor, una canzone rimaneggiata e musicata da Pete Seeger e poi incisa da Harry Belafonte (compare nella compilation “The Essential Harry Belafonte, 1952-1977” pubblicata nel 2005).

Dedicata a James Chaney, un afroamericano, Andrew Goodman e Michael Schwerner, due bianchi di fede ebraica, tutti e tre attivisti per i diritti civili, trucidati da poliziotti e membri del KKK il 21 giugno 1964 nella contea di Neshoba, Mississippi.
Sull’episodio anche Tom Paxton scrisse una canzone, Goodman and Schwerner and Chaney.

Nell’ultima strofa si fa riferimento a Thomas Paine, uno dei padri fondatori degli USA.

Testo pubblicato su Broadside Magazine n.75 dell’ottobre 1966.
I think of Andy in the cold wet clay
(continuer)
envoyé par Alessandro 22/7/2009 - 16:50

It’s All Happening Now

It’s All Happening Now
[1968]

Testo pubblicato su Broadside Magazine n.97 della primavera 1969.
The old year goes and the new comes in, but winter stays
(continuer)
envoyé par Alessandro 22/7/2009 - 15:09
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Francesco Guccini: Canzone quasi d'amore

Francesco Guccini: Canzone quasi d'amore
[1976]
Testo e musica di Francesco Guccini
Lyrics and Music by Francesco Guccini
Paroles et musique de Francesco Guccini
Album: Via Paolo Fabbri 43


CANZONE QUASI DI QUALCHE COSA
di Riccardo Venturi, it.fan.guccini, 23 giugno 1998.

Non starò più a pensare parole che non trovo
Per dirti cose vecchie con il vestito nuovo
O raccontarti il vuoto che al solito ho di dentro
E partorire il topo giocando coi ricordi
Giocando coi miei sogni, col tempo

(E come faccio a trovarle le parole per te, che vivi in un'altra città, che oramai vivi un'altra vita, della quale non so e non voglio sapere niente? 5 anni fa esatti, il 24 giugno 1993, ci siamo visti per l'ultima volta. Con la tua Panda verde, per dirmi che te ne andavi. E quali cose vecchie? Forse m'illudevo che fra di noi fossero sempre nuove, chissà. E quale vestito nuovo? Avevo una vecchia sahariana sfoderata che aveva visto tempi... (continuer)
Non starò più a cercare parole che non trovo
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/7/2009 - 22:14
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Zio Tom

Zio Tom
[1979]
Album: zio Tom
Io – che sono negro,
(continuer)
envoyé par giorgio 21/7/2009 - 15:29
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Il campo

Il campo
[2009]
Album: libertAria


Dal libretto del cd:
Ho scritto nel 2006, Lager italiani, Storie di migranti reclusi nei centri di espulsione(Cpt,ora Cle)-dove si mette mano spesso e volentieri al bastone per mettere "al loro posto" questi uomini inferiori.Questi “Alì dagli occhi azzurri” le cui traversate erano state profetate poeticamente da Pier Paolo Pasolini molti decenni fa.
Qui canto queste traversate.
Nel 2009 ho chiuso un nuovo libro, Servi, dove racconto il mio viaggio nell’Italia dei clandestini al lavoro. E racconto, appunto, la loro natura servile, necessaria alla nostra economia -una natura che prende forma storia dopo storia. Come quella di Soufiane, che qui canto, che mi ha detto “Ma ti dico cosa? E’ la parabola”. Si, la parabola, che induce desideri, il medium dello Spettacolo. I migranti che rifiutiamo sono l’mmagine rovesciata del desiderio della società occidentale.
Il campo, ovvero il corpo clandestino.
Sul bordo estremo dei secoli
(continuer)
envoyé par adriana 21/7/2009 - 12:58
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Tribale

Tribale
[2005]
Album "Disincanto"
Altri nasceranno
(continuer)
envoyé par Alessandro 21/7/2009 - 10:16
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Terra in bocca

Terra in bocca
Volevo segnalare che, a riguardo di "Terra in bocca" dei Giganti è recentemente uscito un libro, scritto da Brunetto Salvarani e Odoardo Semellini, intitolato "Terra in bocca. Quando i Giganti sfidarono la mafia", edito da Il Margine (Trento). All'interno vi è anche il cd con la versione originale dell'opera e una chicca: la primissima registrazione di "Lungo e disteso" cantata ed eseguita alla chitarra dall'autore dei testi Piero De Rossi. Per altre informazioni: www. il-margine.it
Mi premeva segnalare sia il libro - che è molto ben fatto - sia il cd, in modo che chi non l'ha ascoltato possa apprezzarne la bellezza di un'opera purtroppo ingiustamente dimenticata.
Ciao a tutti,
Angela Tusberti
Angela Tusberti 20/7/2009 - 23:09

Ustica

Ustica
La strage di Ustica, tutte le bugie successive, i depistaggi e la definitiva assoluzione dei colpevoli costituiscono un disastro collettivo e insanabile che urla vendetta al cospetto di Dio, ma più di ogni altra cosa urla alle nostre orecchie la rabbia per la vergogna di sentirci europei e/o americani.
by HMMurdock
Andrea 20/7/2009 - 16:09
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...e non andar più via

...e non andar più via
[1977]
Testo e musica: Lucio Dalla
Lyrics and music: Lucio Dalla
Album: Come è profondo il mare


Nel 1977 Lucio Dalla, dopo avere “divorziato” da Roberto Roversi (ma un divorzio che ha presupposto un matrimonio tra i più felici), scrive il suo primo album in proprio, “Com'è profondo il mare”. Dalla è, insomma, autore sia delle musiche che dei testi, e c'è attesa; un'attesa che si scioglie alla prima canzone dell'album, dal titolo omonimo. Uno dei capolavori assoluti del bolognese irsuto, che mostra come riesca ad essere anche un autore di testi di prim'ordine. Prim'ordine che, purtroppo, con l'andare del tempo sfumerà in rivoli di disimpegno se non addirittura di insipienza, ma che in quell'anno di grazia e disgrazia 1977 ne fa un idolo. 1977. Bologna. Questa canzone, a modo suo, ne parla. E' figlia di quel tempo. Un altro piccolo capolavoro, non più molto noto; ma “le emozioni che provoca... (continuer)
Ho lasciato i pantaloni in un cortile
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 20/7/2009 - 15:44
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Back From Hell

Back From Hell
[1983]
La canzone-manifesto dall'album di debutto, "On the right track now"
Roamin’ in your town (we’re the veterans)
(continuer)
envoyé par Alessandro 20/7/2009 - 11:33
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I Heard The Wind Blow

I Heard The Wind Blow
[1984]
Album "Crawfish For The Notary"
I heard the wind blow
(continuer)
envoyé par Alessandro 20/7/2009 - 11:23
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Everywhere Is My Nation

Everywhere Is My Nation
[1986]
Album "Ancient Times"
I lived in so many towns
(continuer)
envoyé par Alessandro 20/7/2009 - 11:20
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Distant Drums

Distant Drums
[1987]
Album "Catfish Eyes and Tales"
The drums in the night
(continuer)
envoyé par Alessandro 20/7/2009 - 11:15
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Children Eyes

Children Eyes
[1984]
Album "Crawfish for the notary"
It's not a nation
(continuer)
envoyé par Alessandro 20/7/2009 - 11:12
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Burning temples

Burning temples
[1984]
Album "Crawfish for the notary"
Little girl I wrote this song for the days
(continuer)
envoyé par Alessandro 20/7/2009 - 11:09
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Raise A Voice

Raise A Voice
[1983]
Album "Allies"
Words and music by Graham Nash and Stephen Stills
We're all on our own
(continuer)
envoyé par Alessandro 20/7/2009 - 09:44
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War Games

War Games
[1983]
Album "Allies"
Words and music by Stephen Stills

Nel 1983, i CSN (senza Y) furono contattati da Hollywood per scrivere una canzone per un film di prossima uscita. La storia era quella di un ragazzino che riusciva ad introdursi in un supercomputer della Difesa statunitense e, giocando, portava il mondo sull'orlo del conflitto termonucleare globale... Il film si sarebbe intitolato WarGames, regia di John Badham, con Matthew Broderick nella parte del cazzutissimo hacker...
Stephen Stills scrisse una canzone di protesta dallo stesso titolo... MTV trasmise spesso una clip con spezzoni del film accompagnati dal brano...Ma quando il film uscì la canzone non c'era. Allora Stills e Nash scrissero un'altra canzone, "Raise A Voice", che ben si accompagna a "War Games", e l'Atlantic mise insieme i due brani ad alcune tracce registrate dal vivo e ne venne fuori quell'album, non certo eccelso, che è "Allies"...
Can you stop your instincts
(continuer)
envoyé par Alessandro 20/7/2009 - 09:41
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Sweet Bird Of Truth

Sweet Bird Of Truth
[1986]
Album: Infected
6 o'clock in the morning… and I'm the last person in this plane still awake
(continuer)
envoyé par giorgio 20/7/2009 - 07:49

Perceval

Perceval
Perceval

Canzone léviane – Perceval – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 32

Perceval est la trente-deuxième chanson du Cycle du Cahier ligné, entièrement constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.


Toujours, le prisonnier, car tel est notre héros, lutte par le rêve, le songe, la divagation et la pensée contre l'ennui infini de l'enfermement, contre cette torture par le vide, contre la mort lente par l'isolement. Il lance les mots à la conquête de l'histoire, il polit ses phrases, il imagine un avenir illuminé par le grand soleil irisé du Gennargentu. Il vit par avance, il phantasme, il crée l'aventure avec un zeste de légende arthurienne et un petit bout de l'écharpe de Fanon. Souviens-toi Lucien mon ami de ce bout de chanson qui te creva le cœur:
« Si je porte à mon cou
En souvenir de toi
Cette écharpe de soie
Que tu portais chez nous
Ce n'est... (continuer)
Quoi qu'il en soit, on attend.
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 19/7/2009 - 20:18
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It's Summer And The Bombs Are Fallin'

[2008]
It's summer and the bombs are fallin'
(continuer)
envoyé par giorgio 19/7/2009 - 19:09
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Anarchia

Anarchia
[2008]
Testi e musica di Sindrome del dolore
Lyrics and music by Sindrome del dolore
Album: "Maschere"

Perché Sindrome del dolore?

Molte volte ci siamo visti rivolgere questa domanda, e ci sembra sia arrivato il momento, una volta per tutte, di chiarire il perchè di questo nome.
Non esaltiamo il dolore e la sofferenza, tutt'altro, ma sappiamo bene che questa società fatta di gioie vuote e finte, ha il suo antagonista nell'unico stato umano che non si può omologare: il dolore.
Per questo, noi siamo contro il camuffamento del dolore voluto dai mass-media, e non contro la sua estirpazione.
Contro un sistema spersonalizzante, omologante, totalitario, non ci resta che sbandierare l'esistenza del dolore per smascherarlo.

Riconoscere il dolore per combatterlo e annientarlo, non per anestetizzarlo, per divenire esseri pensanti al di fuori del ruolo di cittadini modello che qualcuno ha deciso... (continuer)
Mi rifiuto di morire e non smetto di guardare
(continuer)
envoyé par Luigi Bros 19/7/2009 - 18:24
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Won't Get Fooled Again

Won't Get Fooled Again
è una canzone molto bella e piena di emozioni e ti fa entrare al suo interno.

By B.Francesca
Brenci Francesca 19/7/2009 - 16:03
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June

June
[2006]
Album: Wolves Won't Eat Us
I'll be comin' home in the month of June
(continuer)
envoyé par giorgio 19/7/2009 - 12:49

Les Neiges du Vietnam et d'Irak

Les Neiges du Vietnam et d'Irak
Les Neiges du Vietnam et d'Irak

Canzone léviane – Les Neiges du Vietnam et d'Irak – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 31
Les Neiges du Vietnam et d'Irak est la trente et unième chanson du Cycle du Cahier ligné, entièrement constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
« I cônt à sôn andà a büta an s'el penôn la bandiera. », ce qui veut dire à peut près : Les comtes sont partis, on a jeté leur bannière en bas du mât.
Mais, comme tout s'entremêle dans le monde onirique du prisonnier-blessé-malade, comme les souvenirs se bousculent et s'entrechoquent avec les pensées et les réflexions, comme toute chose revêt un costume moiré de significations les plus diverses, qu'en est-il donc de ces comtes ? Assurément, on sait qu'il s'agit de comtes piémontais, ce sont en fait les Comtes de Roero, évoqués dans des canzones précédentes. Quand ils arrivaient au château,... (continuer)
I cônt à sôn andà a büta
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 19/7/2009 - 12:47
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The Gunner's Dream

The Gunner's Dream
IL SOGNO DELL'ARTIGLIERE
(continuer)
19/7/2009 - 10:30
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Beyond the Hills

[2007]

Lyrics from an old Cossack folk-song
Music by Kevin Dardis

The text of this song is from a Mikhail Sholokhov's novel "And Quiet Flows the Don" (1934), i.e. the first part of his epic work "Tikhiy Don / Тихий дон", literally "The Quiet Don", about the Don Cossacks.
A soldier went to a distant land
(continuer)
envoyé par giorgio 19/7/2009 - 08:59

Si on ne voit pas la rose

Si on ne voit pas la rose
Si on ne voit pas la rose

Canzone léviane – Si on ne voit pas la rose – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 30

Si on ne voit pas la rose est la trentième chanson du Cycle du Cahier ligné, entièrement constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

Le prisonnier pressent l'heure de la libération; l'homme appelle l'heure de la révolution. Une mandoline interdite, flanquée d'un bandonéon, s'en va détruire Ministères et Communes. Dada est passé par là et ainsi va le monde, ainsi va la Lune, c'est la révolution. On abat toutes les clôtures et l'on s'en va voir si la rose...

Ah, te voilà bien révolutionnaire, mon ami Marco Valdo M.I., dit Lucien l'âne, tout réjoui.

N'exagère pas, mon ami Lucien, tu vas m'attirer des ennuis. Ce n'est là qu'un rêve de prisonnier, un rêve d'être humain, mais de là à ce que cela se passe... Il faudra y travailler.

Oui, je sais,... (continuer)
Quand l'heure sera venue,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 18/7/2009 - 22:53
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Play A God For One Day

[2007]
A flash your flesh burns
(continuer)
envoyé par giorgio 18/7/2009 - 16:26
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The Hero's Return

The Hero's Return
Un nota a proposito della parola "Angel": è una misura di quota utilizzata in aeronautica, equivalente a 1.000 piedi cioè 330 metri circa. Angels one-five dovrebbe stare per 15 angels, non per 1,5. Oltretutto, 5000 metri di altezza sono una distanza molto più sicura di 500 per praticare un bombardamento, specie se a tappeto.
IL RITORNO DELL'EROE
(continuer)
envoyé par Paolo 18/7/2009 - 12:53
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Luglio, agosto, settembre (nero)

Luglio, agosto, settembre (nero)
Splendida è così affascinante
Alberto 18/7/2009 - 12:31
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Hey Ma

Hey Ma
Now the towers have fallen
(continuer)
envoyé par nunzio grasso 18/7/2009 - 07:51
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Recruiting Soldiers

Recruiting Soldiers
Album: Mystic Man (1979)
(CHORUS)
(continuer)
envoyé par Jack SSSR 17/7/2009 - 22:58
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Van Loon

Van Loon
Chanson italienne – Van Loon – Francesco Guccini – 1987


« Van Loon est dédié à mon père, qui lisait les œuvres de ce Piero Angela de son temps, c'est-à-dire des années 30. Van Loon était un Hollandais (ou un Flamand, je ne me souviens pas trop), vulgarisateur d' histoire, de géographie et d'humanité, dont les écrits se retrouvaient souvent dans les maison de ceux qui, comme mon père, avaient beaucoup d'intérêts, mais n'avaient pas eu l'occasion ni les moyens pour étudier. Une chanson intense que j'ai essayé plusieurs d'introduire dans le répertoire de mes concerts. Je l'ai essayée puis je fus forcé de la remettre de côté. Je n'arrivais pas à la chanter sans me sentir mal et pleurer, car, entretemps, mon père était mort. Un auteur des années trente, quarante, un écrivain de la génération de nos pères; je l'ai identifié avec cette génération que jeune, je classais dans les perdants. Mais... (continuer)
VAN LOON
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envoyé par Marco Valdo M.I. 17/7/2009 - 22:37
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Pardon, si vous avez mal à l'Espagne [Juillet 36]

Pardon, si vous avez mal à l'Espagne [Juillet 36]
Luglio
di Riccardo Venturi.

Mi dispiace, in questi giorni, di non potermi molto occupare del sito. Farei volentieri altro, ma anche per me arrivano dei momenti in cui devo ottemperare a quell'orrenda cosa che va sotto il nome di “lavoro”, perché “lavorare per vivere” è una delle cose che ci vengono imposte. In più, mi tocca farlo in dei giorni climaticamente spaventosi. Oggi, a Firenze, il termometro si è fermato a 39 gradi, e menomale che si è fermato. Sto scrivendo a mezzanotte e mezzo, sono uscito un attimo fuori a fumare una sigaretta e ci saranno ancora 30 gradi. Mi tocca tenere acceso il condizionatore, a porte chiuse. E' una cosa che detesto. A me piace stare, giorno e notte, con le porte aperte, spalancate sul cortile. Così, come l'altra notte, zitto zitto mi entra in casa il gatto della vicina e va a sistemarsi...nel cestello della lavatrice. Si chiama, il gatto, Niccolò Machiavelli.... (continuer)
17/7/2009 - 01:03
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Amerigo

Amerigo
Grazie per il link e per aver scelto una mia fotografia; come avrai percepito :) il Guccio è una grande passione...

Alfonso

http://www.alfonso76.com
Alfonso76 16/7/2009 - 23:41
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Culloden's Harvest

Culloden's Harvest
Molto bella e intensa!

Qui invece un reportage altrettanto vivido sulla piana di Culloden:

Piana di Culloden, l’ultima battaglia per la Scozia

Grazie per tenere viva la memoria di quel giorno
misa 16/7/2009 - 17:35
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Tempo della prigione

Tempo della prigione
Version française – TEMPS DE PRISON – Marco Valdo M.I. – 2009
Chanson italienne - Tempo della prigione – Presi per Caso

Pris par hasard est un groupe rock, né il y a environ 8 ans à l'intérieur des murs de la prison de Rebibbia (Rome) grâce à une netnte entre des détenus et un service éducatif. Comme premiers fruits de cet accord, il y eut la création d'une salle de répétition semi-équipée dans le département G8 (sic...) du pénitencier et une série d'autorisations de jouer durant les visites familiales dans l'espace vert.

L'orchestre commença son activité en répétant à l'intérieur de la prison des concerts pour els familles des détenus et en accompagnant tous les artistes qui se trouvaient, par solidarité, à passer par la prison (Claudio Baglioni, 99 Posse, Modena City Ramblers...). Une des caractéristiques principales de l'orchestre est d'être une formation en mutation perpétuelle. Libérations... (continuer)
TEMPS DE PRISON
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 16/7/2009 - 15:50




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