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Francesco Guccini: Canzone quasi d'amore
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Non starò più a cercare parole che non trovo
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(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/7/2009 - 22:14
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Il campo
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[2009]
Album: libertAria
Dal libretto del cd:
Ho scritto nel 2006, Lager italiani, Storie di migranti reclusi nei centri di espulsione(Cpt,ora Cle)-dove si mette mano spesso e volentieri al bastone per mettere "al loro posto" questi uomini inferiori.Questi “Alì dagli occhi azzurri” le cui traversate erano state profetate poeticamente da Pier Paolo Pasolini molti decenni fa.
Qui canto queste traversate.
Nel 2009 ho chiuso un nuovo libro, Servi, dove racconto il mio viaggio nell’Italia dei clandestini al lavoro. E racconto, appunto, la loro natura servile, necessaria alla nostra economia -una natura che prende forma storia dopo storia. Come quella di Soufiane, che qui canto, che mi ha detto “Ma ti dico cosa? E’ la parabola”. Si, la parabola, che induce desideri, il medium dello Spettacolo. I migranti che rifiutiamo sono l’mmagine rovesciata del desiderio della società occidentale.
Il campo, ovvero il corpo clandestino.
Album: libertAria
Dal libretto del cd:
Ho scritto nel 2006, Lager italiani, Storie di migranti reclusi nei centri di espulsione(Cpt,ora Cle)-dove si mette mano spesso e volentieri al bastone per mettere "al loro posto" questi uomini inferiori.Questi “Alì dagli occhi azzurri” le cui traversate erano state profetate poeticamente da Pier Paolo Pasolini molti decenni fa.
Qui canto queste traversate.
Nel 2009 ho chiuso un nuovo libro, Servi, dove racconto il mio viaggio nell’Italia dei clandestini al lavoro. E racconto, appunto, la loro natura servile, necessaria alla nostra economia -una natura che prende forma storia dopo storia. Come quella di Soufiane, che qui canto, che mi ha detto “Ma ti dico cosa? E’ la parabola”. Si, la parabola, che induce desideri, il medium dello Spettacolo. I migranti che rifiutiamo sono l’mmagine rovesciata del desiderio della società occidentale.
Il campo, ovvero il corpo clandestino.
Sul bordo estremo dei secoli
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 21/7/2009 - 12:58
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Tribale
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[2005]
Album "Disincanto"
Album "Disincanto"
Altri nasceranno
(continuer)
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envoyé par Alessandro 21/7/2009 - 10:16
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Rino Gaetano: I miei sogni d'anarchia
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Rino Gaetano
Album: "Live & Rarities" pubblicato postumo
Giù le mani da Rino Gaetano
“Anche i morti non saranno al sicuro dal nemico, se egli vince”, scriveva Walter Benjamin nel 1940 di fronte all’invasione nazista dell’Europa. L’aforisma pare valido ancora oggi perché i neofascisti perdono il pelo, ma non il vile vizio di mettere le mani addosso anche ai morti.
Con migliaia di manifesti affissi in tutta Italia, in questi giorni i neofascisti di CasaPound hanno voluto appropriarsi del ricordo di Rino Gaetano, il cantautore proletario morto il 2 giugno del 1981 in un tragico incidente d’auto. Sul manifesto vi è un’immagine stilizzata in campo azzurro, il logo di CasaPound e solo una scritta, in basso a sinistra: “Rino Gaetano, 29 ottobre 1950 - 2 giugno 1981”.
Dopo essersi impadroniti dell’immagine di Capitan Harlock, pirata libertario, dopo aver modificato la bandiera antifascista... (continuer)
Album: "Live & Rarities" pubblicato postumo
Giù le mani da Rino Gaetano
“Anche i morti non saranno al sicuro dal nemico, se egli vince”, scriveva Walter Benjamin nel 1940 di fronte all’invasione nazista dell’Europa. L’aforisma pare valido ancora oggi perché i neofascisti perdono il pelo, ma non il vile vizio di mettere le mani addosso anche ai morti.
Con migliaia di manifesti affissi in tutta Italia, in questi giorni i neofascisti di CasaPound hanno voluto appropriarsi del ricordo di Rino Gaetano, il cantautore proletario morto il 2 giugno del 1981 in un tragico incidente d’auto. Sul manifesto vi è un’immagine stilizzata in campo azzurro, il logo di CasaPound e solo una scritta, in basso a sinistra: “Rino Gaetano, 29 ottobre 1950 - 2 giugno 1981”.
Dopo essersi impadroniti dell’immagine di Capitan Harlock, pirata libertario, dopo aver modificato la bandiera antifascista... (continuer)
E lei viveva nei suoi sogni
(continuer)
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 20/7/2009 - 16:29
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...e non andar più via
![...e non andar più via](img/upl/profmar.jpg)
[1977]
Testo e musica: Lucio Dalla
Lyrics and music: Lucio Dalla
Album: Come è profondo il mare
Nel 1977 Lucio Dalla, dopo avere “divorziato” da Roberto Roversi (ma un divorzio che ha presupposto un matrimonio tra i più felici), scrive il suo primo album in proprio, “Com'è profondo il mare”. Dalla è, insomma, autore sia delle musiche che dei testi, e c'è attesa; un'attesa che si scioglie alla prima canzone dell'album, dal titolo omonimo. Uno dei capolavori assoluti del bolognese irsuto, che mostra come riesca ad essere anche un autore di testi di prim'ordine. Prim'ordine che, purtroppo, con l'andare del tempo sfumerà in rivoli di disimpegno se non addirittura di insipienza, ma che in quell'anno di grazia e disgrazia 1977 ne fa un idolo. 1977. Bologna. Questa canzone, a modo suo, ne parla. E' figlia di quel tempo. Un altro piccolo capolavoro, non più molto noto; ma “le emozioni che provoca... (continuer)
Testo e musica: Lucio Dalla
Lyrics and music: Lucio Dalla
Album: Come è profondo il mare
Nel 1977 Lucio Dalla, dopo avere “divorziato” da Roberto Roversi (ma un divorzio che ha presupposto un matrimonio tra i più felici), scrive il suo primo album in proprio, “Com'è profondo il mare”. Dalla è, insomma, autore sia delle musiche che dei testi, e c'è attesa; un'attesa che si scioglie alla prima canzone dell'album, dal titolo omonimo. Uno dei capolavori assoluti del bolognese irsuto, che mostra come riesca ad essere anche un autore di testi di prim'ordine. Prim'ordine che, purtroppo, con l'andare del tempo sfumerà in rivoli di disimpegno se non addirittura di insipienza, ma che in quell'anno di grazia e disgrazia 1977 ne fa un idolo. 1977. Bologna. Questa canzone, a modo suo, ne parla. E' figlia di quel tempo. Un altro piccolo capolavoro, non più molto noto; ma “le emozioni che provoca... (continuer)
Ho lasciato i pantaloni in un cortile
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 20/7/2009 - 15:44
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Back From Hell
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[1983]
La canzone-manifesto dall'album di debutto, "On the right track now"
La canzone-manifesto dall'album di debutto, "On the right track now"
Roamin’ in your town (we’re the veterans)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 20/7/2009 - 11:33
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I Heard The Wind Blow
![I Heard The Wind Blow](img/upl/I_Heard_The_Wind_Blow_.jpg)
[1984]
Album "Crawfish For The Notary"
Album "Crawfish For The Notary"
I heard the wind blow
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 20/7/2009 - 11:23
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Everywhere Is My Nation
![Everywhere Is My Nation](img/upl/Ancient_Times.jpg)
[1986]
Album "Ancient Times"
Album "Ancient Times"
I lived in so many towns
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 20/7/2009 - 11:20
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Distant Drums
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[1987]
Album "Catfish Eyes and Tales"
Album "Catfish Eyes and Tales"
The drums in the night
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 20/7/2009 - 11:15
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Children Eyes
![Children Eyes](img/upl/R-2191981-1270469222.jpeg.jpg)
[1984]
Album "Crawfish for the notary"
Album "Crawfish for the notary"
It's not a nation
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 20/7/2009 - 11:12
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Burning temples
![Burning temples](img/upl/R-2191981-1270469222.jpeg.jpg)
[1984]
Album "Crawfish for the notary"
Album "Crawfish for the notary"
Little girl I wrote this song for the days
(continuer)
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envoyé par Alessandro 20/7/2009 - 11:09
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War Games
![War Games](img/upl/Alliescsn.jpg)
[1983]
Album "Allies"
Words and music by Stephen Stills
Nel 1983, i CSN (senza Y) furono contattati da Hollywood per scrivere una canzone per un film di prossima uscita. La storia era quella di un ragazzino che riusciva ad introdursi in un supercomputer della Difesa statunitense e, giocando, portava il mondo sull'orlo del conflitto termonucleare globale... Il film si sarebbe intitolato WarGames, regia di John Badham, con Matthew Broderick nella parte del cazzutissimo hacker...
Stephen Stills scrisse una canzone di protesta dallo stesso titolo... MTV trasmise spesso una clip con spezzoni del film accompagnati dal brano...Ma quando il film uscì la canzone non c'era. Allora Stills e Nash scrissero un'altra canzone, "Raise A Voice", che ben si accompagna a "War Games", e l'Atlantic mise insieme i due brani ad alcune tracce registrate dal vivo e ne venne fuori quell'album, non certo eccelso, che è "Allies"...
Album "Allies"
Words and music by Stephen Stills
Nel 1983, i CSN (senza Y) furono contattati da Hollywood per scrivere una canzone per un film di prossima uscita. La storia era quella di un ragazzino che riusciva ad introdursi in un supercomputer della Difesa statunitense e, giocando, portava il mondo sull'orlo del conflitto termonucleare globale... Il film si sarebbe intitolato WarGames, regia di John Badham, con Matthew Broderick nella parte del cazzutissimo hacker...
Stephen Stills scrisse una canzone di protesta dallo stesso titolo... MTV trasmise spesso una clip con spezzoni del film accompagnati dal brano...Ma quando il film uscì la canzone non c'era. Allora Stills e Nash scrissero un'altra canzone, "Raise A Voice", che ben si accompagna a "War Games", e l'Atlantic mise insieme i due brani ad alcune tracce registrate dal vivo e ne venne fuori quell'album, non certo eccelso, che è "Allies"...
Can you stop your instincts
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 20/7/2009 - 09:41
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Sweet Bird Of Truth
![Sweet Bird Of Truth](img/art/t23368.jpg)
[1986]
Album: Infected
Album: Infected
6 o'clock in the morning… and I'm the last person in this plane still awake
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 20/7/2009 - 07:49
Perceval
![Perceval](img/thumb/a2926_130x140.jpeg)
Perceval
Canzone léviane – Perceval – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 32
Perceval est la trente-deuxième chanson du Cycle du Cahier ligné, entièrement constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Toujours, le prisonnier, car tel est notre héros, lutte par le rêve, le songe, la divagation et la pensée contre l'ennui infini de l'enfermement, contre cette torture par le vide, contre la mort lente par l'isolement. Il lance les mots à la conquête de l'histoire, il polit ses phrases, il imagine un avenir illuminé par le grand soleil irisé du Gennargentu. Il vit par avance, il phantasme, il crée l'aventure avec un zeste de légende arthurienne et un petit bout de l'écharpe de Fanon. Souviens-toi Lucien mon ami de ce bout de chanson qui te creva le cœur:
« Si je porte à mon cou
En souvenir de toi
Cette écharpe de soie
Que tu portais chez nous
Ce n'est... (continuer)
Canzone léviane – Perceval – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 32
Perceval est la trente-deuxième chanson du Cycle du Cahier ligné, entièrement constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Toujours, le prisonnier, car tel est notre héros, lutte par le rêve, le songe, la divagation et la pensée contre l'ennui infini de l'enfermement, contre cette torture par le vide, contre la mort lente par l'isolement. Il lance les mots à la conquête de l'histoire, il polit ses phrases, il imagine un avenir illuminé par le grand soleil irisé du Gennargentu. Il vit par avance, il phantasme, il crée l'aventure avec un zeste de légende arthurienne et un petit bout de l'écharpe de Fanon. Souviens-toi Lucien mon ami de ce bout de chanson qui te creva le cœur:
« Si je porte à mon cou
En souvenir de toi
Cette écharpe de soie
Que tu portais chez nous
Ce n'est... (continuer)
Quoi qu'il en soit, on attend.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 19/7/2009 - 20:18
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It's Summer And The Bombs Are Fallin'
[2008]
It's summer and the bombs are fallin'
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 19/7/2009 - 19:09
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Anarchia
![Anarchia](img/upl/sindroliveapice.jpg)
[2008]
Testi e musica di Sindrome del dolore
Lyrics and music by Sindrome del dolore
Album: "Maschere"
Perché Sindrome del dolore?
Molte volte ci siamo visti rivolgere questa domanda, e ci sembra sia arrivato il momento, una volta per tutte, di chiarire il perchè di questo nome.
Non esaltiamo il dolore e la sofferenza, tutt'altro, ma sappiamo bene che questa società fatta di gioie vuote e finte, ha il suo antagonista nell'unico stato umano che non si può omologare: il dolore.
Per questo, noi siamo contro il camuffamento del dolore voluto dai mass-media, e non contro la sua estirpazione.
Contro un sistema spersonalizzante, omologante, totalitario, non ci resta che sbandierare l'esistenza del dolore per smascherarlo.
Riconoscere il dolore per combatterlo e annientarlo, non per anestetizzarlo, per divenire esseri pensanti al di fuori del ruolo di cittadini modello che qualcuno ha deciso... (continuer)
Testi e musica di Sindrome del dolore
Lyrics and music by Sindrome del dolore
Album: "Maschere"
Perché Sindrome del dolore?
Molte volte ci siamo visti rivolgere questa domanda, e ci sembra sia arrivato il momento, una volta per tutte, di chiarire il perchè di questo nome.
Non esaltiamo il dolore e la sofferenza, tutt'altro, ma sappiamo bene che questa società fatta di gioie vuote e finte, ha il suo antagonista nell'unico stato umano che non si può omologare: il dolore.
Per questo, noi siamo contro il camuffamento del dolore voluto dai mass-media, e non contro la sua estirpazione.
Contro un sistema spersonalizzante, omologante, totalitario, non ci resta che sbandierare l'esistenza del dolore per smascherarlo.
Riconoscere il dolore per combatterlo e annientarlo, non per anestetizzarlo, per divenire esseri pensanti al di fuori del ruolo di cittadini modello che qualcuno ha deciso... (continuer)
Mi rifiuto di morire e non smetto di guardare
(continuer)
(continuer)
envoyé par Luigi Bros 19/7/2009 - 18:24
Parcours:
Guerre aux animaux
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June
![June](img/art/t2569943.jpg)
[2006]
Album: Wolves Won't Eat Us
Album: Wolves Won't Eat Us
I'll be comin' home in the month of June
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 19/7/2009 - 12:49
Les Neiges du Vietnam et d'Irak
![Les Neiges du Vietnam et d'Irak](img/thumb/a2926_130x140.jpeg)
Les Neiges du Vietnam et d'Irak
Canzone léviane – Les Neiges du Vietnam et d'Irak – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 31
Les Neiges du Vietnam et d'Irak est la trente et unième chanson du Cycle du Cahier ligné, entièrement constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
« I cônt à sôn andà a büta an s'el penôn la bandiera. », ce qui veut dire à peut près : Les comtes sont partis, on a jeté leur bannière en bas du mât.
Mais, comme tout s'entremêle dans le monde onirique du prisonnier-blessé-malade, comme les souvenirs se bousculent et s'entrechoquent avec les pensées et les réflexions, comme toute chose revêt un costume moiré de significations les plus diverses, qu'en est-il donc de ces comtes ? Assurément, on sait qu'il s'agit de comtes piémontais, ce sont en fait les Comtes de Roero, évoqués dans des canzones précédentes. Quand ils arrivaient au château,... (continuer)
Canzone léviane – Les Neiges du Vietnam et d'Irak – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 31
Les Neiges du Vietnam et d'Irak est la trente et unième chanson du Cycle du Cahier ligné, entièrement constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
« I cônt à sôn andà a büta an s'el penôn la bandiera. », ce qui veut dire à peut près : Les comtes sont partis, on a jeté leur bannière en bas du mât.
Mais, comme tout s'entremêle dans le monde onirique du prisonnier-blessé-malade, comme les souvenirs se bousculent et s'entrechoquent avec les pensées et les réflexions, comme toute chose revêt un costume moiré de significations les plus diverses, qu'en est-il donc de ces comtes ? Assurément, on sait qu'il s'agit de comtes piémontais, ce sont en fait les Comtes de Roero, évoqués dans des canzones précédentes. Quand ils arrivaient au château,... (continuer)
I cônt à sôn andà a büta
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 19/7/2009 - 12:47
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Beyond the Hills
[2007]
Lyrics from an old Cossack folk-song
Music by Kevin Dardis
The text of this song is from a Mikhail Sholokhov's novel "And Quiet Flows the Don" (1934), i.e. the first part of his epic work "Tikhiy Don / Тихий дон", literally "The Quiet Don", about the Don Cossacks.
Lyrics from an old Cossack folk-song
Music by Kevin Dardis
The text of this song is from a Mikhail Sholokhov's novel "And Quiet Flows the Don" (1934), i.e. the first part of his epic work "Tikhiy Don / Тихий дон", literally "The Quiet Don", about the Don Cossacks.
A soldier went to a distant land
(continuer)
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envoyé par giorgio 19/7/2009 - 08:59
Si on ne voit pas la rose
![Si on ne voit pas la rose](img/thumb/a2926_130x140.jpeg)
Si on ne voit pas la rose
Canzone léviane – Si on ne voit pas la rose – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 30
Si on ne voit pas la rose est la trentième chanson du Cycle du Cahier ligné, entièrement constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Le prisonnier pressent l'heure de la libération; l'homme appelle l'heure de la révolution. Une mandoline interdite, flanquée d'un bandonéon, s'en va détruire Ministères et Communes. Dada est passé par là et ainsi va le monde, ainsi va la Lune, c'est la révolution. On abat toutes les clôtures et l'on s'en va voir si la rose...
Ah, te voilà bien révolutionnaire, mon ami Marco Valdo M.I., dit Lucien l'âne, tout réjoui.
N'exagère pas, mon ami Lucien, tu vas m'attirer des ennuis. Ce n'est là qu'un rêve de prisonnier, un rêve d'être humain, mais de là à ce que cela se passe... Il faudra y travailler.
Oui, je sais,... (continuer)
Canzone léviane – Si on ne voit pas la rose – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 30
Si on ne voit pas la rose est la trentième chanson du Cycle du Cahier ligné, entièrement constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Le prisonnier pressent l'heure de la libération; l'homme appelle l'heure de la révolution. Une mandoline interdite, flanquée d'un bandonéon, s'en va détruire Ministères et Communes. Dada est passé par là et ainsi va le monde, ainsi va la Lune, c'est la révolution. On abat toutes les clôtures et l'on s'en va voir si la rose...
Ah, te voilà bien révolutionnaire, mon ami Marco Valdo M.I., dit Lucien l'âne, tout réjoui.
N'exagère pas, mon ami Lucien, tu vas m'attirer des ennuis. Ce n'est là qu'un rêve de prisonnier, un rêve d'être humain, mais de là à ce que cela se passe... Il faudra y travailler.
Oui, je sais,... (continuer)
Quand l'heure sera venue,
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 18/7/2009 - 22:53
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Play A God For One Day
[2007]
A flash your flesh burns
(continuer)
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envoyé par giorgio 18/7/2009 - 16:26
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Hey Ma
![Hey Ma](img/upl/heyma-l.jpg)
Now the towers have fallen
(continuer)
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envoyé par nunzio grasso 18/7/2009 - 07:51
Parcours:
11 septembre: terrorisme à New York
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Recruiting Soldiers
![Recruiting Soldiers](img/upl/750.jpg)
Album: Mystic Man (1979)
(CHORUS)
(continuer)
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envoyé par Jack SSSR 17/7/2009 - 22:58
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Citizen C.I.A.
![Citizen C.I.A.](img/upl/R-3522004-1.jpg)
[2005]
Album "The Warrior's Code"
Album "The Warrior's Code"
...Calling all Americans of above-average intelligence...
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 17/7/2009 - 10:06
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Nessuna bandiera
![Nessuna bandiera](img/upl/NjkyNi5qcGVn.jpeg)
[1998]
Dal 10" intitolato "Stabilità precaria"
Dal 10" intitolato "Stabilità precaria"
Non avrò uniformi né fucili
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 17/7/2009 - 00:25
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Sangue e Potere
![Sangue e Potere](img/upl/NDY4LmpwZWc.jpeg)
[1999]
Dal 7" "Per non dimenticare"
Dal 7" "Per non dimenticare"
Sangue e potere la vostra soluzione
(continuer)
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envoyé par Alessandro 17/7/2009 - 00:20
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Serantini ucciso dallo Stato
![Serantini ucciso dallo Stato](img/upl/R-3120662-1316739442.jpeg.jpg)
[2004]
Album "Udariti" (che potrebbe significare "Sciopero" in qualche lingua balcanica... giusto, Riccardo?). IL brano compare poi l'anno seguente nell'lp "Sentenza / Condanna di vuota comparsa"
Una canzone intitolata all'anarchico Franco Serantini, pestato a morte dai celerini a Pisa il 5 maggio 1972, durante un presidio anti-fascista... In realtà il richiamo a Serantini è per i Contrasto solo un pretesto per offrire una loro analisi della repressione oggi...
Su Serantini si vedano anche La ballata di Franco Serantini del Canzoniere del Proletariato e Ballata per Franco Serantini di Ivan Della Mea.
Album "Udariti" (che potrebbe significare "Sciopero" in qualche lingua balcanica... giusto, Riccardo?). IL brano compare poi l'anno seguente nell'lp "Sentenza / Condanna di vuota comparsa"
Una canzone intitolata all'anarchico Franco Serantini, pestato a morte dai celerini a Pisa il 5 maggio 1972, durante un presidio anti-fascista... In realtà il richiamo a Serantini è per i Contrasto solo un pretesto per offrire una loro analisi della repressione oggi...
Su Serantini si vedano anche La ballata di Franco Serantini del Canzoniere del Proletariato e Ballata per Franco Serantini di Ivan Della Mea.
Pisa, maggio '72.
(continuer)
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envoyé par Alessandro 17/7/2009 - 00:16
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Forza Italia
![Forza Italia](img/upl/R-3540932-1334504192.jpeg.jpg)
[1994]
Da 7" intitolato "Moltitudine Suina"
15 anni dopo il brano è più che mai attuale...
Dedicato al mafioso piduista puttaniere cazzaro che pretenderebbe di governare 'sto paese...
Da 7" intitolato "Moltitudine Suina"
15 anni dopo il brano è più che mai attuale...
Dedicato al mafioso piduista puttaniere cazzaro che pretenderebbe di governare 'sto paese...
Governo azienda ti odio
(continuer)
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envoyé par Alessandro 16/7/2009 - 23:43
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Privatizzazione della Guerra
![Privatizzazione della Guerra](img/art/t930492.jpg)
[2006]
Album "Libera Fame"
Album "Libera Fame"
Privatizzazione della guerra
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envoyé par Alessandro 16/7/2009 - 23:31
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Rockit Miss U·S·A
![Rockit Miss U·S·A](img/art/t37784.jpg)
[1986]
Dall'album di debutto della band, "Flaunt It", che contiena anche il loro brano più famoso "Love Missile F1-11 (Re-Recording Part II)"...
Dall'album di debutto della band, "Flaunt It", che contiena anche il loro brano più famoso "Love Missile F1-11 (Re-Recording Part II)"...
Vigilante USA
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envoyé par Alessandro 16/7/2009 - 23:25
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Samba landó
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Canzone scritta da Patricio Manns, Horacio Salinas e José Seves che chiude il disco “Canción para matar una culebra” del 1979.
Sobre el manto de la noche
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envoyé par DonQuijote82 16/7/2009 - 18:02
Mangia la sabbia
![Mangia la sabbia](img/art/t1448799.jpg)
Altro pezzo inedito dei Truzzi...
Spaccati in due dal muro di Berlino
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envoyé par Alessandro 16/7/2009 - 16:59
Denuclearizzare
Un breve ma intenso brano inedito dei mitici Truzzi Broders of Turin.
Dedicato al ministro Scajola e ai tamarri come lui che sperano di far su dei bei gruzzoli con il ritorno al nucleare... Chi gli ricorda che il popolo si è espresso in un referendum e ha detto di no?
Dedicato al ministro Scajola e ai tamarri come lui che sperano di far su dei bei gruzzoli con il ritorno al nucleare... Chi gli ricorda che il popolo si è espresso in un referendum e ha detto di no?
Denuclearizzare
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envoyé par Alessandro 16/7/2009 - 16:55
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Tempo della prigione
![Tempo della prigione](img/upl/ppccd02.jpg)
Testo di A. Hellmann
Musica di S. Ferraro
Lyrics by A. Hellmann
Music by S. Ferraro
Musica di S. Ferraro
Lyrics by A. Hellmann
Music by S. Ferraro
Il tempo qui dentro
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envoyé par adriana 16/7/2009 - 08:09
Parcours:
Des prisons du monde
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Via della Povertà [versioni modificate e versione da album], incl. Desolation Row by Bob Dylan
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Il Salone di bellezza in fondo al vicolo
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envoyé par mincio attila eugenio 16/7/2009 - 00:03
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Os vampiros
d'après la version italienne – I VAMPIRI – Riccardo Venturi – 2008
de la chanson portugaise – Os Vampiros – José « Zeca » Afonso - 1958
« Os Vampiros » est une des chansons les plus fameuses de José « Zeca » Afonso. Il l'a composée en 1958, au temps où le salazarisme, cette variante portugaise du fascisme, était florissant. Car, vois-tu mon ami Lucien, même un âne peut le comprendre, il y a fascisme et fascisme, tout comme il y a libéralisme et libéralisme. Parfois même, ils se confondent. Comme pour les vins, il en est de doux, il en est de demi-secs, il en est de secs et même, il en est de bruts. Comme pour les vins aussi, il en est de diverses provenances, de grands et de petits crus, des fascismes locaux, des nationaux; il en est même qui ont des prétentions internationales; certains vont jusqu'à vouloir régenter le monde. C'est inquiétant ça, dit Lucien l'âne. Cette perspective... (continuer)
de la chanson portugaise – Os Vampiros – José « Zeca » Afonso - 1958
« Os Vampiros » est une des chansons les plus fameuses de José « Zeca » Afonso. Il l'a composée en 1958, au temps où le salazarisme, cette variante portugaise du fascisme, était florissant. Car, vois-tu mon ami Lucien, même un âne peut le comprendre, il y a fascisme et fascisme, tout comme il y a libéralisme et libéralisme. Parfois même, ils se confondent. Comme pour les vins, il en est de doux, il en est de demi-secs, il en est de secs et même, il en est de bruts. Comme pour les vins aussi, il en est de diverses provenances, de grands et de petits crus, des fascismes locaux, des nationaux; il en est même qui ont des prétentions internationales; certains vont jusqu'à vouloir régenter le monde. C'est inquiétant ça, dit Lucien l'âne. Cette perspective... (continuer)
Les vampires
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envoyé par Marco Valdo M.I. 15/7/2009 - 23:33
Ντροπή αστυνομία
![Ντροπή αστυνομία](img/thumb/c9942_130x140.jpeg?1328716503)
Greece riots 2008 photo gallery
La prima, terribile foto, mi ha subito ricordato quei giorni d'estate a Genova, ormai 8 anni fa...
La prima, terribile foto, mi ha subito ricordato quei giorni d'estate a Genova, ormai 8 anni fa...
Alessandro 15/7/2009 - 10:45
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Στην Ελλάδα σήμερα
![Στην Ελλάδα σήμερα](img/thumb/c8650_130x140.jpeg?1328222845)
Nazi Greek state: Kristallnacht in Patras, bullets in Athens, torture in Simi.
da libcom.org, 13 luglio 2009
The rapid nazification of the Greek state took off last weekend with the violent evacuation and torching of the large Afghan immigrant settlement in Patras, shooting of immigrants in Omoinoia square and institutionalised torture of Pakistanis in the island of Simi.
The Greek state's response to the December Uprising and the politicisation of immigrants across the country has solidified in a programme of nazification that includes open endorsement of neo-nazi vigilante combat groups, a series of the most repressive laws seen since the junta, and open attack against both the social antagonistic movement and immigrants across the country.
On early Saturday 11/7 morning armed nazi scum riding a car drove by the heavily policed Omonoia square in down town Athens and opened fire on... (continuer)
da libcom.org, 13 luglio 2009
The rapid nazification of the Greek state took off last weekend with the violent evacuation and torching of the large Afghan immigrant settlement in Patras, shooting of immigrants in Omoinoia square and institutionalised torture of Pakistanis in the island of Simi.
The Greek state's response to the December Uprising and the politicisation of immigrants across the country has solidified in a programme of nazification that includes open endorsement of neo-nazi vigilante combat groups, a series of the most repressive laws seen since the junta, and open attack against both the social antagonistic movement and immigrants across the country.
On early Saturday 11/7 morning armed nazi scum riding a car drove by the heavily policed Omonoia square in down town Athens and opened fire on... (continuer)
Alessandro 15/7/2009 - 10:04
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Soldier Blue
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Mr. Fish:
"Versione aggiornata al 21° secolo della regola - Prima le donne e i bambini"
"Versione aggiornata al 21° secolo della regola - Prima le donne e i bambini"
Alessandro 15/7/2009 - 08:38
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La merda
![La merda](img/upl/FlyCreationism5.jpg)
Una vignetta di Mr. Fish pubblicata su Harper's e riportata da Internazionale n. 803 del luglio 2009:
"... e in principio Dio creò la merda..."
"... e in principio Dio creò la merda..."
Alessandro 15/7/2009 - 07:50
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Le déserteur
![Le déserteur](img/thumb/c1_130x140.jpeg?1328310105)
Il video della versione in cabilo (berbero) è stata spostato nella relativa sezione assieme al relativo commento.
CCG/AWS Staff 14/7/2009 - 18:37
Romanian Song
anonyme
"This one started as a Romanian song collected by Bela Bartok
in the early part of this century. A friend of mine, Jane Cassidy from Kilkeel, Co. Down and myself re-wrote it a few times and put it to a Bulgarian dance-song tune (When a dance is danced to singing, the singers themselves also dance). This song is in Paidushka rhythm 5/16." (Nota di Andy Irvine come riportata su Mudcat)
in the early part of this century. A friend of mine, Jane Cassidy from Kilkeel, Co. Down and myself re-wrote it a few times and put it to a Bulgarian dance-song tune (When a dance is danced to singing, the singers themselves also dance). This song is in Paidushka rhythm 5/16." (Nota di Andy Irvine come riportata su Mudcat)
Alessandro 14/7/2009 - 14:39
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Facing The Chair
![Facing The Chair](img/art/t671422.jpg)
Nella terza strofa si fa riferimento a Celestino Madeiros, un detenuto che nel 1925 - due anni prima dell'esecuzione di Sacco e Vanzetti - disse di essere il responsabile della rapina realizzata nel 1920 e conclusasi con l'omicidio dell'impiegato Frederick Parmenter e della sua scorta, Alessandro Berardelli, delitti di cui erano accusati i due anarchici italiani.
Ma il giudice Webster Thayer negò la riapertura del processo ai due in base alla confessione di Madeiros.
Ma il giudice Webster Thayer negò la riapertura del processo ai due in base alla confessione di Madeiros.
Alessandro 14/7/2009 - 13:42
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Os eunucos (No reino da Etiópia)
![Os eunucos (No reino da Etiópia)](img/thumb/c10650_130x140.jpeg?1329603197)
d'après la version italienne – GLI EUNUCHI (NEL REGNO D'ETIOPIA) – Riccardo Venturi – 2009
de la chanson portugaise – Os Eunucos (No reino da Etiópia) – José Afonso – 1970
« … Il n'y a pas seulement le pouvoir, la classe dominante, avec son comportement qui peut être historiquement déterminé. Il y a aussi le consentement de personnes qui ont des responsabilités intellectuelles ou politiques et qui tendent à laisser faire. En définitive, il s'agit d'une attitude de complicité. J'ai cherché d'exprimer cela dans une chanson intitulée Les Eunuques. Ceci est un pays d'eunuques (…) Ils finiront pas se dévorer entre eux, comme dit Brecht.
(José Afonso, en 1970, à propos du Portugal.)
Petit commentaire de l'âne et du traducteur.
« En Pologne, c'est-à-dire nulle part... » disait Alfred Jarry pour situer Ubu. Nulle part, c'est-à-dire partout. Un des princes les plus célèbres de l'histoire était... (continuer)
de la chanson portugaise – Os Eunucos (No reino da Etiópia) – José Afonso – 1970
« … Il n'y a pas seulement le pouvoir, la classe dominante, avec son comportement qui peut être historiquement déterminé. Il y a aussi le consentement de personnes qui ont des responsabilités intellectuelles ou politiques et qui tendent à laisser faire. En définitive, il s'agit d'une attitude de complicité. J'ai cherché d'exprimer cela dans une chanson intitulée Les Eunuques. Ceci est un pays d'eunuques (…) Ils finiront pas se dévorer entre eux, comme dit Brecht.
(José Afonso, en 1970, à propos du Portugal.)
Petit commentaire de l'âne et du traducteur.
« En Pologne, c'est-à-dire nulle part... » disait Alfred Jarry pour situer Ubu. Nulle part, c'est-à-dire partout. Un des princes les plus célèbres de l'histoire était... (continuer)
LES EUNUQUES
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envoyé par Marco Valdo M.I. 13/7/2009 - 21:58
Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo / Antiwar and Militant Murals Around the World
![Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo / Antiwar and Militant Murals Around the World](img/thumb/c10593_130x140.jpeg?1328286066)
Su flickr ci sono molte foto dei murales di orgosolo fatte da me.. Se interessa mando il link ;)
Sergej 12/7/2009 - 18:01
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Teresa Torga
![Teresa Torga](img/upl/Teresa_Torga.jpg)
d'après la (dernière) version italienne de Riccardo Venturi – 2009
Chanson portugaise – Térésa Torga – José Afonso – 1976
Cette chanson extraordinaire rapporte une aventure tout aussi extraordinaire aux confins de la liberté humaine, là où liberté et convenances sociales se regardent dans les yeux. Une femme, un beau jour – car ce ne pouvait être qu'un beau jour – à Lisbonne, se mit à danser nue au milieu d'un carrefour.
Un photographe qui passait par là en fit des photos et se fit presque lyncher par les bonnes gens qui voulaient rhabiller la dame et éloigner les enfants. Autre confrontation entre la liberté et les convenances sociales.
Tout cela est bien beau, dit Lucien l'âne. J'aurais aimé être présent et recevoir ce cadeau des cieux. Mais toi, Marco Valdo M.I., qu'aurais-tu fait ?
Moi, dis-toi bien, que je n'aurais rien fait du tout. Peut-être quand même, applaudi, peut-être... (continuer)
Chanson portugaise – Térésa Torga – José Afonso – 1976
Cette chanson extraordinaire rapporte une aventure tout aussi extraordinaire aux confins de la liberté humaine, là où liberté et convenances sociales se regardent dans les yeux. Une femme, un beau jour – car ce ne pouvait être qu'un beau jour – à Lisbonne, se mit à danser nue au milieu d'un carrefour.
Un photographe qui passait par là en fit des photos et se fit presque lyncher par les bonnes gens qui voulaient rhabiller la dame et éloigner les enfants. Autre confrontation entre la liberté et les convenances sociales.
Tout cela est bien beau, dit Lucien l'âne. J'aurais aimé être présent et recevoir ce cadeau des cieux. Mais toi, Marco Valdo M.I., qu'aurais-tu fait ?
Moi, dis-toi bien, que je n'aurais rien fait du tout. Peut-être quand même, applaudi, peut-être... (continuer)
TÉRÉSA TORGA
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envoyé par Marco Valdo M.I. 12/7/2009 - 13:10
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Four Women
Four women in Montreux
Ieri sera al Montreux jazz festival quattro donne (Lizz Wright, Angélique Kidjo, Simone, la figlia di Nina Simone, e Dianne Reeves) hanno chiuso con questa canzone, cantando una strofa ciascuna, un bellissimo omaggio all'indimenticabile Nina Simone. Da brividi.
Ieri sera al Montreux jazz festival quattro donne (Lizz Wright, Angélique Kidjo, Simone, la figlia di Nina Simone, e Dianne Reeves) hanno chiuso con questa canzone, cantando una strofa ciascuna, un bellissimo omaggio all'indimenticabile Nina Simone. Da brividi.
Lorenzo 12/7/2009 - 12:35
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Via della Povertà [versioni modificate e versione da album], incl. Desolation Row by Bob Dylan
![Via della Povertà [versioni modificate e versione da album], <i>incl.</i> Desolation Row <i>by</i> Bob Dylan](img/thumb/c5195_130x140.jpeg?1328224957)
Perché non trascrivete anche la versione con Signorile, Marcinkus, ecc.?
(Lorenzo)
(Lorenzo)
Perché non la conosciamo. Se la conosci, per cortesia, inviacela quanto prima (grazie in anticipo) [RV]
12/7/2009 - 02:23
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H Δημοσθένους λέξις
![H Δημοσθένους λέξις](img/upl/demostene.jpg)
à partir de la version italienne – Il DISCORSO DI DEMOSTENE – Riccardo Venturi – 2009 d'une chanson grecque
H Δημοσθένους λέξις (Dionysis Savvopoulos / Διονύσης Σαββόπουλος) - 1972
Aucun Grec ne peut éviter de se confronter à son histoire et à son mythe. Spécialement dans les périodes dures de l'histoire récente, le recours à des clés métaphoriques de l'histoire et à la mythologie antique et à leurs figures, a été pour le combattant grec de la Liberté une praxis quotidienne nécessaire, comme si tout avait déjà été vécu... Hélène, Ismène et Chrysothème de Ritsos vivent la tragédie du temps actuel, transposées mais sans perdre leur authenticité; et ainsi, de cette chanson, le Démosthène de Savvopoulos trouvera en sortant de prison où il a été renfermé, la solitude et les cafés vides. Une tragique, glaçante chanson de dignité à laquelle l'auteur donne délibérément un titre en grec ancien,... (continuer)
H Δημοσθένους λέξις (Dionysis Savvopoulos / Διονύσης Σαββόπουλος) - 1972
Aucun Grec ne peut éviter de se confronter à son histoire et à son mythe. Spécialement dans les périodes dures de l'histoire récente, le recours à des clés métaphoriques de l'histoire et à la mythologie antique et à leurs figures, a été pour le combattant grec de la Liberté une praxis quotidienne nécessaire, comme si tout avait déjà été vécu... Hélène, Ismène et Chrysothème de Ritsos vivent la tragédie du temps actuel, transposées mais sans perdre leur authenticité; et ainsi, de cette chanson, le Démosthène de Savvopoulos trouvera en sortant de prison où il a été renfermé, la solitude et les cafés vides. Une tragique, glaçante chanson de dignité à laquelle l'auteur donne délibérément un titre en grec ancien,... (continuer)
LE DISCOURS DE DÉMOSTHÈNE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 11/7/2009 - 22:25
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Corso Buenos Aires
![Corso Buenos Aires](img/thumb/c5369_130x140.jpeg?1328655150)
ma pubblicate articoli di Fabretti???? Quello che non capisce nulla di musica?
(Il Sardo)
(Il Sardo)
Mi sembra qui che la lettura di Fabretti sia notevolmente esatta. Ma se "capisci di musica" più di lui allora pubblicane uno tu di commenti ove appunto tu dimostri di essere più ferrato in materia. Altrimenti taci. Saluti. [RV]
11/7/2009 - 20:38
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Radio Londra
![Radio Londra](img/thumb/c205_130x140.jpeg?1457220346)
è la stupidità della guerra che trapela dalla descrizione drammatica dei due corpi a terra affamati, stremati dal vento, dilaniati nell'animo...alla ricerca forse semplicemente di cibo,della volpe,o forse della pace...della morte...la volpe bianca fugge così come la storia fa il suo corso, indifferente delle vite piegate nel disperato, illusorio, vano tentativo di impadronirsi della stessa... potere, danaro, petrolio che sia nulla basterà a sanare il dolore per due vite stroncate...nulla...
graziani modellava sulle sue melodie immagini che difficilmente si riesce a dimenticare...aveva il potere di far vivere le sue canzoni...di far vivere le storie che cantava e così che in un istante mi sono ritrovata in guerra affamata,stanca,moribonda,per poi essere la volpe bianca ferita ma libera e infine una donna straziata che piange scalpita urla:LIBERTA' LIBERTA'...il lupo è fuggito, fuggito lontano e forse non ritornerà mai...un'utopia...GRAZIE IVAN
graziani modellava sulle sue melodie immagini che difficilmente si riesce a dimenticare...aveva il potere di far vivere le sue canzoni...di far vivere le storie che cantava e così che in un istante mi sono ritrovata in guerra affamata,stanca,moribonda,per poi essere la volpe bianca ferita ma libera e infine una donna straziata che piange scalpita urla:LIBERTA' LIBERTA'...il lupo è fuggito, fuggito lontano e forse non ritornerà mai...un'utopia...GRAZIE IVAN
alessia 11/7/2009 - 15:32
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Testo e musica di Francesco Guccini
Lyrics and Music by Francesco Guccini
Paroles et musique de Francesco Guccini
Album: Via Paolo Fabbri 43
CANZONE QUASI DI QUALCHE COSA
di Riccardo Venturi, it.fan.guccini, 23 giugno 1998.
Non starò più a pensare parole che non trovo
Per dirti cose vecchie con il vestito nuovo
O raccontarti il vuoto che al solito ho di dentro
E partorire il topo giocando coi ricordi
Giocando coi miei sogni, col tempo
(E come faccio a trovarle le parole per te, che vivi in un'altra città, che oramai vivi un'altra vita, della quale non so e non voglio sapere niente? 5 anni fa esatti, il 24 giugno 1993, ci siamo visti per l'ultima volta. Con la tua Panda verde, per dirmi che te ne andavi. E quali cose vecchie? Forse m'illudevo che fra di noi fossero sempre nuove, chissà. E quale vestito nuovo? Avevo una vecchia sahariana sfoderata che aveva visto tempi... (continuer)