Γεννήθηκα
Γεννήθηκα στο βλέφαρο του κεραυνού,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/6/2009 - 23:34
Avanti popolo [Poiché non vogliamo sfruttati]
Chanson italienne – Avanti popolo [Poiché non vogliamo sfruttati] – Gualtiero Bertelli
Au grand jamais nous n'avions pensé insérer une version de « Bandiera Rossa » dans les CCG/AWS, un chant qui, dans une de ses nombreuses versions présente une strophe comme celle-ci : « Et si la Russie nous donne notre fusil / Guerre civile/ Et le Russie nous donne notre fusil / Nous voulons faire la guerre civile ». Nous ne l'aurions jamais pensé jusqu'à ce que nous tombions sur cette belle version de Gualtiero Bertelli dans laquelle il y a une strophe si clairement contre le guerre, qu'elle justifie pleinement son insertion. Il nous plairait vraiment que ce fut la version de Bandiera Rossa universellement chantée...
Avertissement :
Je traduis, pour la forme le refrain, dit Marco Valdo M.I., car partout dans le monde il est chanté dans sa version italienne :
En avant le peuple, à la rescousse
Le Drapeau... (continuer)
Au grand jamais nous n'avions pensé insérer une version de « Bandiera Rossa » dans les CCG/AWS, un chant qui, dans une de ses nombreuses versions présente une strophe comme celle-ci : « Et si la Russie nous donne notre fusil / Guerre civile/ Et le Russie nous donne notre fusil / Nous voulons faire la guerre civile ». Nous ne l'aurions jamais pensé jusqu'à ce que nous tombions sur cette belle version de Gualtiero Bertelli dans laquelle il y a une strophe si clairement contre le guerre, qu'elle justifie pleinement son insertion. Il nous plairait vraiment que ce fut la version de Bandiera Rossa universellement chantée...
Avertissement :
Je traduis, pour la forme le refrain, dit Marco Valdo M.I., car partout dans le monde il est chanté dans sa version italienne :
En avant le peuple, à la rescousse
Le Drapeau... (continuer)
AVANTI POPOLO (CAR NOUS NE VOULONS PAS ÊTRE EXPLOITÉS)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 8/6/2009 - 23:03
Canção de Catarina
Ελληνική απόδοση από το Ριχάρδο Βεντούρη
ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΤΗΣ ΚΑΤΑΡΙΝΑ
(continuer)
(continuer)
8/6/2009 - 17:43
Rosa de sangue
Ελληνική απόδοση από το Ριχάρδο Βεντούρη
ΑΙΜΑΤΙΝΟ ΤΡΙΑΝΤΑΦΥΛΛΟ
(continuer)
(continuer)
8/6/2009 - 17:17
What a Friend We Have in Hoover
[1964]
Scritta da Tom Paxton sul motivo dell’inno cristiano "What a Friend We Have in Jesus" composto da Joseph M. Scriven nel 1855.
Canzone pubblicata su Broadside Magazine n.54 del gennaio 1965.
J. Edgar Hoover fu a capo dell’FBI ininterrottamente dal 1935 al 1972, anno della sua morte.
Benchè possa essere considerato il padre delle moderne tecniche investigative, Hoover usò illecitamente il proprio enorme potere, creando banche dati segrete sui leader politici, raccogliendo prove con metodi illegali e, in generale, facendo vessare dagli agenti federali tutti coloro che non si riconoscevano nel classico “God & Country” o che semplicemente pensavano ad una società più giusta, più equa, più aperta.
A partire dalla sconda metà degli anni ’50, Hoover ideò un programma di operazioni coperte, denominato COINTELPRO (Counter Intelligence Program), volto a smantellare tutte le organizzazioni... (continuer)
Scritta da Tom Paxton sul motivo dell’inno cristiano "What a Friend We Have in Jesus" composto da Joseph M. Scriven nel 1855.
Canzone pubblicata su Broadside Magazine n.54 del gennaio 1965.
J. Edgar Hoover fu a capo dell’FBI ininterrottamente dal 1935 al 1972, anno della sua morte.
Benchè possa essere considerato il padre delle moderne tecniche investigative, Hoover usò illecitamente il proprio enorme potere, creando banche dati segrete sui leader politici, raccogliendo prove con metodi illegali e, in generale, facendo vessare dagli agenti federali tutti coloro che non si riconoscevano nel classico “God & Country” o che semplicemente pensavano ad una società più giusta, più equa, più aperta.
A partire dalla sconda metà degli anni ’50, Hoover ideò un programma di operazioni coperte, denominato COINTELPRO (Counter Intelligence Program), volto a smantellare tutte le organizzazioni... (continuer)
What a friend we have in Hoover
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/6/2009 - 15:57
Six Men Riding
[1963]
Canzone pubblicata su Broadside Magazine n.35 del novembre 1963
Sei uomini tornano dalla guerra. Sei uomini, di ottanta che partirono.
Sei donne piangeranno di gioia. Settantaquattro, per il lutto ed il dolore.
Canzone pubblicata su Broadside Magazine n.35 del novembre 1963
Sei uomini tornano dalla guerra. Sei uomini, di ottanta che partirono.
Sei donne piangeranno di gioia. Settantaquattro, per il lutto ed il dolore.
Six men ridin’ at great speed,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/6/2009 - 14:49
Death of Medgar Evers
Canzone pubblicata su Broadside Magazine n.31 del settembre 1963.
De La Beckwith, subito incriminato per l’omicidio, potè godere di processi farsa con giurie composte di soli bianchi. Per tutti gli anni ’60 e ’70 proseguì impunemente la sua carriera all’interno di organizzazioni suprematiste e razziste, come il Christian Identity Movement e il KKK, sempre vantando apertamente il suo coinvolgimento nell’assassinio di Evers. Nel 1973 l’FBI scoprì un piano ordito da De La Beckwith per assassinare un dirigente dell’organizzazione ebraica B'nai B'rith Anti-Defamation League. Soltanto nel 1994, in occasione del terzo processo per il delitto Evers, il bastardo fu finalmente condannato all’ergastolo. Se ne è andato all’inferno nel 2001.
(fonte: en.wikipedia)
Molte sono le canzoni dedicate alla figura e alla morte di Medgar Evers.
Su questo sito si vedano, in particolare, Medgar Evers Lullaby... (continuer)
De La Beckwith, subito incriminato per l’omicidio, potè godere di processi farsa con giurie composte di soli bianchi. Per tutti gli anni ’60 e ’70 proseguì impunemente la sua carriera all’interno di organizzazioni suprematiste e razziste, come il Christian Identity Movement e il KKK, sempre vantando apertamente il suo coinvolgimento nell’assassinio di Evers. Nel 1973 l’FBI scoprì un piano ordito da De La Beckwith per assassinare un dirigente dell’organizzazione ebraica B'nai B'rith Anti-Defamation League. Soltanto nel 1994, in occasione del terzo processo per il delitto Evers, il bastardo fu finalmente condannato all’ergastolo. Se ne è andato all’inferno nel 2001.
(fonte: en.wikipedia)
Molte sono le canzoni dedicate alla figura e alla morte di Medgar Evers.
Su questo sito si vedano, in particolare, Medgar Evers Lullaby... (continuer)
The country is mourning the death of a soldier,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/6/2009 - 14:05
Our Children Are Dying
[1968]
Words & music by Thom Parrott
Album: Many Windowed Night [1968]
Words & music by Thom Parrott
Album: Many Windowed Night [1968]
The naked, starving parents with no longer any hope.
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 8/6/2009 - 12:42
The Cardinal
[1967]
Canzone pubblicata su Broadside Magazine n.80 dell’aprile/maggio 1967.
La canzone si riferisce al porporato Francis J. Spellman, arcivescovo di New York dal 1939 e per quasi trent’anni.
Fanatico anti-comunista, Spellman se ne uscì spesso con dichiarazioni tipo “un vero americano non può essere un comunista o giustificare in alcun modo il comunismo”. Fervente sostenitore del senatore Joseph McCarthy, come costui non esitò ad ingiuriare chiunque non fosse delle sue opinioni, perfino Eleanor Roosvelt (a proposito dei finanziamenti alle scuole cattoliche) e papa Giovanni XXIII (“Non è un papa, dovrebbe andare a vendere banane”; “E’ solo uno che ha subito il lavaggio del cervello, un fantoccio dei comunisti”). Nel 1959, recatosi ad una conferenza episcopale in Centro America, soggiornò in Nicaragua, contravvenendo agli ordini del Vaticano, per rendere pubblico omaggio al dittatore Anastasio... (continuer)
Canzone pubblicata su Broadside Magazine n.80 dell’aprile/maggio 1967.
La canzone si riferisce al porporato Francis J. Spellman, arcivescovo di New York dal 1939 e per quasi trent’anni.
Fanatico anti-comunista, Spellman se ne uscì spesso con dichiarazioni tipo “un vero americano non può essere un comunista o giustificare in alcun modo il comunismo”. Fervente sostenitore del senatore Joseph McCarthy, come costui non esitò ad ingiuriare chiunque non fosse delle sue opinioni, perfino Eleanor Roosvelt (a proposito dei finanziamenti alle scuole cattoliche) e papa Giovanni XXIII (“Non è un papa, dovrebbe andare a vendere banane”; “E’ solo uno che ha subito il lavaggio del cervello, un fantoccio dei comunisti”). Nel 1959, recatosi ad una conferenza episcopale in Centro America, soggiornò in Nicaragua, contravvenendo agli ordini del Vaticano, per rendere pubblico omaggio al dittatore Anastasio... (continuer)
The Card’nal dressed in olive drab,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/6/2009 - 11:49
Cantar Alentejano
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρντος Βεντούρης
Η ΙΣΤΟΡΙΑ ΤΗΣ ΚΑΤΑΡΙΝΑΣ, ΔΟΛΟΦΟΝΗΜΕΝΗΣ ΧΩΡΙΑΤΙΣΣΑΣ
Η Καταρίνα Εφιτζένια Σαμπίνο Εουφέμια, γεννημένη στις 13 Φεβρουάριου 1928 και σκωτομένη στις 19 Μάιου 1954, ήταν μια αναλφάβητη χωριάτισσα από την Πορτογαλική περιοχή του Αλεντέτζο η οποία, εξαιτίας μίας σειράς απεργιών των αγροτικών χειρονάκτων, δολοφονήθηκε στην ηλικία 26 ετών από τον υπολοχαγό Καρρατζόλα της GNR (Guardia Nacional Republicana) στο Μόντε-ντε-Ολιβάλ, στον δήμο του Μπαλεϊζάουν στα πέριξ της Μπέδζας. Η Καταρίνα ήταν παντρευμένη κι είχε τρία παιδιά (ο ένας τους, μόνο 8 μηνών, ήταν στην αγκαλιά της μάνας όταν τη σκοτώνανε).
Η τραγική ιστορία της Καταρίνας Εουφέμια κατέληξε να ενσαρκώσει την αντίσταση στο δικτατορικό καθεστώς του Σαλαζάρ και, και τη γυναίκα την έλαβε το Κομμουνιστικό Κόμμα Πορτογαλίας ως αληθινό εικόνισμα της αντίστασης στο Αλεντέτζο. Στη Καταρίνα της αφιερώσανε... (continuer)
Η ΙΣΤΟΡΙΑ ΤΗΣ ΚΑΤΑΡΙΝΑΣ, ΔΟΛΟΦΟΝΗΜΕΝΗΣ ΧΩΡΙΑΤΙΣΣΑΣ
Η Καταρίνα Εφιτζένια Σαμπίνο Εουφέμια, γεννημένη στις 13 Φεβρουάριου 1928 και σκωτομένη στις 19 Μάιου 1954, ήταν μια αναλφάβητη χωριάτισσα από την Πορτογαλική περιοχή του Αλεντέτζο η οποία, εξαιτίας μίας σειράς απεργιών των αγροτικών χειρονάκτων, δολοφονήθηκε στην ηλικία 26 ετών από τον υπολοχαγό Καρρατζόλα της GNR (Guardia Nacional Republicana) στο Μόντε-ντε-Ολιβάλ, στον δήμο του Μπαλεϊζάουν στα πέριξ της Μπέδζας. Η Καταρίνα ήταν παντρευμένη κι είχε τρία παιδιά (ο ένας τους, μόνο 8 μηνών, ήταν στην αγκαλιά της μάνας όταν τη σκοτώνανε).
Η τραγική ιστορία της Καταρίνας Εουφέμια κατέληξε να ενσαρκώσει την αντίσταση στο δικτατορικό καθεστώς του Σαλαζάρ και, και τη γυναίκα την έλαβε το Κομμουνιστικό Κόμμα Πορτογαλίας ως αληθινό εικόνισμα της αντίστασης στο Αλεντέτζο. Στη Καταρίνα της αφιερώσανε... (continuer)
ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΑΛΕΝΤΕΤΖΑΝΟ
(continuer)
(continuer)
8/6/2009 - 09:34
The Massacres of My Lai (Song My) and Truong An, March 1968
[1969]
Testo trovato su Broadside Magazine n.103 del 1969
Ignoro se esistano incisioni o registrazioni della canzone.
Nel marzo del 1968 i i soldati della Compagnia Charlie della 11a Brigata di Fanteria Leggera dell’esercito USA, al comando degli ufficiali Calley e Medina, rasero al suolo il villaggio di My Lai nel nord Vietnam, trucidando 350 civili inermi.
Il massacro di My Lai, che i vertici militari americani avrebbe voluto insabbiare (e l’allora rampante maggiore Colin Powell lavorò alacremente in questo senso), venne invece denunciato all’opinione pubblica mondiale grazie alle testimonianze di alcuni militari, come l’elicotterista Hugh Thompson, che si erano opposti alla mattanza e grazie all’inchiesta del giornalista indipendente Seymour Hersh.
My Lai, Song My, Son My, Truong An… sono probabilmente nomi per indicare la stessa località e lo stesso massacro…
Ma quanti massacri... (continuer)
Testo trovato su Broadside Magazine n.103 del 1969
Ignoro se esistano incisioni o registrazioni della canzone.
Nel marzo del 1968 i i soldati della Compagnia Charlie della 11a Brigata di Fanteria Leggera dell’esercito USA, al comando degli ufficiali Calley e Medina, rasero al suolo il villaggio di My Lai nel nord Vietnam, trucidando 350 civili inermi.
Il massacro di My Lai, che i vertici militari americani avrebbe voluto insabbiare (e l’allora rampante maggiore Colin Powell lavorò alacremente in questo senso), venne invece denunciato all’opinione pubblica mondiale grazie alle testimonianze di alcuni militari, come l’elicotterista Hugh Thompson, che si erano opposti alla mattanza e grazie all’inchiesta del giornalista indipendente Seymour Hersh.
My Lai, Song My, Son My, Truong An… sono probabilmente nomi per indicare la stessa località e lo stesso massacro…
Ma quanti massacri... (continuer)
We went out of mission, we were told “search and destroy”,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/6/2009 - 09:21
La sepoltura dei morti
Chanson italienne – La sepoltura dei morti – Stormy Six – 1975
LA SÉPULTURE DES MORTS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 7/6/2009 - 22:17
Hōyla hōyla [Em gedărk to hadōnāi nă to plen]
Chi veste una risata
da Minimi Termini Reload
Sempre meno cose mi indignano o mi stupiscono; sia in positivo che in negativo.
Le parate militari come quella di oggi della Festa della Repubblica (ignoro quando sia quella del Corriere della Sera) riescono quantomeno ancora a lasciarmi rapito ed inebetito di fronte alla loro visione. Ero al bar per un caffè e scorrevano sulla RAI le immagini di quegli stendardi retrò, di quei buffi cappelli, di quei tricolori, di quegli uomini impettiti in uniforme o in mimetica…e dentro di me cercavo di spiegarmi per l’ennesima volta cosa spinga un popolo nel 2009 a fare tutto questo, e cosa si desideri rappresentare di concreto con ciò.
L’orgoglio di appartenere a cosa, a chi? Siamo tutti italiani, w l’Italia, e poi ti prendi a pugni per un parcheggio, ti insulti perché uno ti sopravanza in coda alle poste, il milanese odia il napoletano che odia il palermitano... (continuer)
da Minimi Termini Reload
Sempre meno cose mi indignano o mi stupiscono; sia in positivo che in negativo.
Le parate militari come quella di oggi della Festa della Repubblica (ignoro quando sia quella del Corriere della Sera) riescono quantomeno ancora a lasciarmi rapito ed inebetito di fronte alla loro visione. Ero al bar per un caffè e scorrevano sulla RAI le immagini di quegli stendardi retrò, di quei buffi cappelli, di quei tricolori, di quegli uomini impettiti in uniforme o in mimetica…e dentro di me cercavo di spiegarmi per l’ennesima volta cosa spinga un popolo nel 2009 a fare tutto questo, e cosa si desideri rappresentare di concreto con ciò.
L’orgoglio di appartenere a cosa, a chi? Siamo tutti italiani, w l’Italia, e poi ti prendi a pugni per un parcheggio, ti insulti perché uno ti sopravanza in coda alle poste, il milanese odia il napoletano che odia il palermitano... (continuer)
CCG/AWS Staff 7/6/2009 - 13:29
Lu minaturi
[1954]
Testo e musica di Domenico Modugno
45 giri Lu minaturi/Nina e lu capurale
Album: Modugno siciliano [1963]
Settimo singolo del cantautore di Polignano. Su 78 giri nel '54, contenuta in un EP a 45 giri l'anno seguente (ma solo nel '69 incisa in stereo), forse una fra le migliori prove del Mimmo Modugno dialettale, è sicuramente fra le più drammatiche. In un semplice sottofondo di chitarra, la terribile vita dei minatori, un toccante riferimento ai supplizi che subivano, costretti a lavorare 10 ore al giorno per pochi soldi…
Testo e musica di Domenico Modugno
45 giri Lu minaturi/Nina e lu capurale
Album: Modugno siciliano [1963]
Settimo singolo del cantautore di Polignano. Su 78 giri nel '54, contenuta in un EP a 45 giri l'anno seguente (ma solo nel '69 incisa in stereo), forse una fra le migliori prove del Mimmo Modugno dialettale, è sicuramente fra le più drammatiche. In un semplice sottofondo di chitarra, la terribile vita dei minatori, un toccante riferimento ai supplizi che subivano, costretti a lavorare 10 ore al giorno per pochi soldi…
S'auza 'u minaturi
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 7/6/2009 - 08:31
Gelem, gelem
Grazie per l'esaustiva pagina, che mi è stata utile e di cui condivido pienamente le riflessioni... Segnalo però che lo spartito qui presente (e, per quanto ne so io, l'unico reperibile in rete) è completamente sbagliato, o meglio, non corrisponde a nessuna versione da me ascoltata (e sono parecchie),a cominciare da quella registrata dall'autore stesso nel 1972 (la si può trovare su myspace www.myspace.com/jagdino con il titolo "Opre Roma"). Addirittura sembra che le parole siano state sovrapposte alle note un po' a caso... di cane.
Purtroppo non è il primo né l'ultimo caso di spartiti a dir poco approssimativi presenti sul mercato, ma ovvierò volentieri a questa mancanza non appena avrò il tempo di trascrivere fedelmente la versione di Žarko Jovanović.
A presto,
Il Violinaro
Purtroppo non è il primo né l'ultimo caso di spartiti a dir poco approssimativi presenti sul mercato, ma ovvierò volentieri a questa mancanza non appena avrò il tempo di trascrivere fedelmente la versione di Žarko Jovanović.
A presto,
Il Violinaro
Ilvio Linaro 7/6/2009 - 03:21
Kurdistan
was ist das denn für nen scxheiß pass auf was du sagst ja
wir kurden sind stolz drauf das wir kein land haben denn jetzt zeigen wir es euch wir können auch ohne land und nur mit volk und heimat leben.....
passssss auf ja!!!!!
wir kurden sind stolz drauf das wir kein land haben denn jetzt zeigen wir es euch wir können auch ohne land und nur mit volk und heimat leben.....
passssss auf ja!!!!!
kurdigirl1994 6/6/2009 - 21:55
C'è un'aria
Version française – ATMOSPHÈRE – Marco Valdo M.I. - 2009
Chanson italienne – C'è un'aria – Giorgio Gaber – 1993
Parue pour la première fois dans l'album « Io Come Persona » (1993), voici la version posthume « Io Non Mi Sento Italiano » de dix ans postérieure. Une explosion spontané et libératoire quant à ce qu'on nous sert et à comment on nous le sert... Depuis des années nous souffrons et nous subissons les gaz toxiques de ce mode d'information.
Une remarque sur le tire de la traduction française : « Atmosphère »... IL s'agit tout simplement d'une réminiscence d'une des plus célèbres répliques du cinéma français : « Atmosphère ! Atmosphère !... Est-ce que j'ai une gueule d'atmosphère ? », disait Arletty dans Hôtel du Nord. Michel Simon, comédien suisse, disait à propos de gueule (et il en avait une sale de gueule) : « Mieux vaut avoir une sale gueule que pas de gueule du tout... ».
Juste... (continuer)
Chanson italienne – C'è un'aria – Giorgio Gaber – 1993
Parue pour la première fois dans l'album « Io Come Persona » (1993), voici la version posthume « Io Non Mi Sento Italiano » de dix ans postérieure. Une explosion spontané et libératoire quant à ce qu'on nous sert et à comment on nous le sert... Depuis des années nous souffrons et nous subissons les gaz toxiques de ce mode d'information.
Une remarque sur le tire de la traduction française : « Atmosphère »... IL s'agit tout simplement d'une réminiscence d'une des plus célèbres répliques du cinéma français : « Atmosphère ! Atmosphère !... Est-ce que j'ai une gueule d'atmosphère ? », disait Arletty dans Hôtel du Nord. Michel Simon, comédien suisse, disait à propos de gueule (et il en avait une sale de gueule) : « Mieux vaut avoir une sale gueule que pas de gueule du tout... ».
Juste... (continuer)
ATMOSPHÈRE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 6/6/2009 - 20:55
Facétieux oiseaux... Scherzosi Uccelli !
Facétieux oiseaux... Scherzosi Uccelli !
Canzone léviane – Facétieux oiseaux... Scherzosi Uccelli ! – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 22
Facétieux oiseaux... Scherzosi Uccelli ! est la vingt-deuxième chanson du Cycle du Cahier ligné.
Le Cycle du Cahier Ligné a ceci de particulier qu'il est construit à partir de l'idée folle de transcrire – à partir de la traduction en langue française - le Quaderno a Cancelli, dernière œuvre du peintre et écrivain antifasciste italien Carlo Levi, sous forme de canzones.
L'ambition – s'il peut y en avoir une – était de faire ressurgir, comme une rivière qui aurait traversé une montagne, la poésie qui est la matière principale du Quaderno.
Il fallait aussi que l'ensemble – le Cycle – renouant avec d'anciennes pratiques poétiques : celles des aèdes qui sillonnaient le monde pour l'inonder de mots, le Cycle donc ait une certaine cohérence... (continuer)
Canzone léviane – Facétieux oiseaux... Scherzosi Uccelli ! – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 22
Facétieux oiseaux... Scherzosi Uccelli ! est la vingt-deuxième chanson du Cycle du Cahier ligné.
Le Cycle du Cahier Ligné a ceci de particulier qu'il est construit à partir de l'idée folle de transcrire – à partir de la traduction en langue française - le Quaderno a Cancelli, dernière œuvre du peintre et écrivain antifasciste italien Carlo Levi, sous forme de canzones.
L'ambition – s'il peut y en avoir une – était de faire ressurgir, comme une rivière qui aurait traversé une montagne, la poésie qui est la matière principale du Quaderno.
Il fallait aussi que l'ensemble – le Cycle – renouant avec d'anciennes pratiques poétiques : celles des aèdes qui sillonnaient le monde pour l'inonder de mots, le Cycle donc ait une certaine cohérence... (continuer)
O scherzosi uccelli ! Ô facétieux oiseaux !
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 6/6/2009 - 19:05
The Wearing Of The Green
anonyme
Oh, Paddy dear, did you hear
(continuer)
(continuer)
envoyé par Io non sto con Oriana 6/6/2009 - 16:52
Parcours:
Les conflits irlandais
A morte saiu à rua
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρντος Βεντούρης
La versione greca di Riccardo Venturi
6 giugno 2009
Μ'αυτό το τραγούδι, ενδεχομένως μια από τις κορυφές του (από το άλμπουμ “Eu vou ser como a toupeira” του Δεκεμβρίου 1972, λίγο πριν από την Επανάσταση των Γαρυφάλων), ο Τζοζέ Αφόνσο μιλάει για το θάνατο του ζωγράφου και γλύπτη Τζοζέ Ντίας Κουέλιου, που δολοφονήθηκε στις 19 Δεκεμβρίου του 1961 από τη PIDE, τη κακόφημη πολιτική αστυνομία Πορτογαλίας, σε μίαν οδό Λισαβόνας, τη Rua de Creche που τη λένε τώρα Rua José Dias Coelho. Μόνο μετά την πτώση της δικτατορίας, οι πράκτορες της PIDE μπλεγμένοι στη δολοφονία του Ντίας Κουέλιο ηδύνηθησαν να δικαστούν: άνηκαν στην ίδια ταξιαρχία η οποία, στο 1944, δολοφόνησε άλλον κομμουνιστικό στρατευμένο, τον Αλφρέντο Ντίνις. Δεν ομολόγησαν ποτέ ποιος τους έδωσε τη διαταγή. Μόνο ένας απ'αυτούς καταδικάστηκε σε τρεισήμισυ χρόνια φυλακής, ο πραγματικός δράστης του πυροβολισμού.
La versione greca di Riccardo Venturi
6 giugno 2009
Μ'αυτό το τραγούδι, ενδεχομένως μια από τις κορυφές του (από το άλμπουμ “Eu vou ser como a toupeira” του Δεκεμβρίου 1972, λίγο πριν από την Επανάσταση των Γαρυφάλων), ο Τζοζέ Αφόνσο μιλάει για το θάνατο του ζωγράφου και γλύπτη Τζοζέ Ντίας Κουέλιου, που δολοφονήθηκε στις 19 Δεκεμβρίου του 1961 από τη PIDE, τη κακόφημη πολιτική αστυνομία Πορτογαλίας, σε μίαν οδό Λισαβόνας, τη Rua de Creche που τη λένε τώρα Rua José Dias Coelho. Μόνο μετά την πτώση της δικτατορίας, οι πράκτορες της PIDE μπλεγμένοι στη δολοφονία του Ντίας Κουέλιο ηδύνηθησαν να δικαστούν: άνηκαν στην ίδια ταξιαρχία η οποία, στο 1944, δολοφόνησε άλλον κομμουνιστικό στρατευμένο, τον Αλφρέντο Ντίνις. Δεν ομολόγησαν ποτέ ποιος τους έδωσε τη διαταγή. Μόνο ένας απ'αυτούς καταδικάστηκε σε τρεισήμισυ χρόνια φυλακής, ο πραγματικός δράστης του πυροβολισμού.
Ο ΘΑΝΑΤΟΣ ΒΓΗΚΕ ΣΤΗΝ ΟΔΟ
(continuer)
(continuer)
6/6/2009 - 16:31
Freedoms We've Been Fighting For
LE LIBERTA' PER CUI STIAMO COMBATTENDO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Kiocciolina 6/6/2009 - 14:46
Signor Dio
[2007]
Album:Paradis del diaol
Album:Paradis del diaol
Signor Dio qui c’era un fiume
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 6/6/2009 - 13:22
Il ritorno di Paddy Garcia
1997
da "Terra e libertà" (3'53")
Dedicato a tutti gli eroi rivoluzionari,sia vincitori che vinti, che hanno lottano contro le ingiustizie.
Paddy Garcia è un personaggio di fantasia, il risultato di un''incontro tra l'Irlanda e l'America Latina, come lo è "Terra e libertà".
Paddy è un nome molto diffuso in Irlanda ed è anche il nome di un famoso whisky, Garcia è il cognome più diffuso in America Latina.
Anche i Pogues hanno cantato le gesta di Paddy Garcia. Ci sono inoltre delle fantastiche biografie sul personaggio di Paddy, perfino una del celebre scrittore latinoamericano Daniel Chavarria.
da www.lagrandefamiglia.it
Naturalmente il discorso di Paddy Garcia è ripreso da The Ghost Of Tom Joad e quindi indirettamente da "Furore" di Steinbeck.
Macondo Express - Il ritorno di Paddy Garcia - Il ballo di Aureliano - Remedios la bella - Radio Tindouf - Marcia balcanica - Danza infernale... (continuer)
da "Terra e libertà" (3'53")
Dedicato a tutti gli eroi rivoluzionari,sia vincitori che vinti, che hanno lottano contro le ingiustizie.
Paddy Garcia è un personaggio di fantasia, il risultato di un''incontro tra l'Irlanda e l'America Latina, come lo è "Terra e libertà".
Paddy è un nome molto diffuso in Irlanda ed è anche il nome di un famoso whisky, Garcia è il cognome più diffuso in America Latina.
Anche i Pogues hanno cantato le gesta di Paddy Garcia. Ci sono inoltre delle fantastiche biografie sul personaggio di Paddy, perfino una del celebre scrittore latinoamericano Daniel Chavarria.
da www.lagrandefamiglia.it
Naturalmente il discorso di Paddy Garcia è ripreso da The Ghost Of Tom Joad e quindi indirettamente da "Furore" di Steinbeck.
Macondo Express - Il ritorno di Paddy Garcia - Il ballo di Aureliano - Remedios la bella - Radio Tindouf - Marcia balcanica - Danza infernale... (continuer)
—Chi è Paddy Garcia?
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 6/6/2009 - 13:20
Ciao bella
[2007]
Album:Paradis del diaol
feat. Massimo Priviero
Il 3 gennaio 1944 le Brigate Nere di Missaglia, comandate da Emilio Formigoni (padre dell'attuale presidente della Regione), fucilano quattro partigiani a Valaperta di Casatenovo
Il 23 ottobre 1944 il brigadiere del distaccamento di Missaglia della Guardia Nazionale Repubblicana (GNR) incaricò un suo milite, Gaetano Chiarelli, di fornire informazioni su di un renitente alla chiamata alle armi di Valaperta.
Un gruppo di partigiani, avvertiti della presenza del repubblichino in Valaperta, circondarono il gruppo di case e intimarono al Chiarelli di alzare le mani e consegnare loro la bicicletta e le armi; di fronte al suo rifiuto gli spararono addosso, uccidendolo.
Alle 22,30 piombano su Valaperta una quindicina di brigatisti neri. Intanto era sopraggiunto anche il segretario del Fascio e il Commissario Prefettizio di Missaglia, nonché... (continuer)
Album:Paradis del diaol
feat. Massimo Priviero
Il 3 gennaio 1944 le Brigate Nere di Missaglia, comandate da Emilio Formigoni (padre dell'attuale presidente della Regione), fucilano quattro partigiani a Valaperta di Casatenovo
Il 23 ottobre 1944 il brigadiere del distaccamento di Missaglia della Guardia Nazionale Repubblicana (GNR) incaricò un suo milite, Gaetano Chiarelli, di fornire informazioni su di un renitente alla chiamata alle armi di Valaperta.
Un gruppo di partigiani, avvertiti della presenza del repubblichino in Valaperta, circondarono il gruppo di case e intimarono al Chiarelli di alzare le mani e consegnare loro la bicicletta e le armi; di fronte al suo rifiuto gli spararono addosso, uccidendolo.
Alle 22,30 piombano su Valaperta una quindicina di brigatisti neri. Intanto era sopraggiunto anche il segretario del Fascio e il Commissario Prefettizio di Missaglia, nonché... (continuer)
Mi sfiorò col suo sorriso
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 6/6/2009 - 13:18
Padre Pedro
[2007]
Album:Paradis del diaol
E' un altra storia vera dedicata a un personaggio reale, Padre Pedro è il fratello di Dario Canossi. Missionario, morto improvvisamente d'infarto un paio d'anni fa. La canzone è stata scritta la notte stessa in cui arrivò la notizia ed è quindi, come comprensibile, molto personale e molto vissuta. Ci sono ricordi musicali latino-americani sulla base di una ballata intensa.
(dq82 )
Album:Paradis del diaol
E' un altra storia vera dedicata a un personaggio reale, Padre Pedro è il fratello di Dario Canossi. Missionario, morto improvvisamente d'infarto un paio d'anni fa. La canzone è stata scritta la notte stessa in cui arrivò la notizia ed è quindi, come comprensibile, molto personale e molto vissuta. Ci sono ricordi musicali latino-americani sulla base di una ballata intensa.
(dq82 )
Padre Pedro era nato vecchio
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 6/6/2009 - 13:14
Lu pisce spada
[1954]
Testo e musica di Domenico Modugno
1°album: Domenico è sempre Domenico [1958]
Il disco fu inciso all'epoca contemporaneamente in 78 e 45 giri. Il brano, "Lu pisce spada" (in altre reincisioni Modugno lo ha intitolato 'U pisci spada) invece si riallaccia ai brani di Modugno più direttamente legati alla tradizione popolare e dei cantastorie, che furono del resto la sua prima esperienza musicale, come dichiarato da lui stesso:
« Una notte, quando avevo tre anni, fui svegliato da un suono bellissimo, che solo in seguito decifrai come il canto di un carrettiere: fu la mia prima esperienza musicale, quella per me fu la "musica" per molto tempo. Per questo ho iniziato a cantare con quelle canzoni: il cantastorie stava dentro di me, non era una scelta precisa »
La storia narrata è nota: è la tragica storia d'amore di una coppia di pesci spada. La femmina è stata catturata durante la... (continuer)
Testo e musica di Domenico Modugno
1°album: Domenico è sempre Domenico [1958]
Il disco fu inciso all'epoca contemporaneamente in 78 e 45 giri. Il brano, "Lu pisce spada" (in altre reincisioni Modugno lo ha intitolato 'U pisci spada) invece si riallaccia ai brani di Modugno più direttamente legati alla tradizione popolare e dei cantastorie, che furono del resto la sua prima esperienza musicale, come dichiarato da lui stesso:
« Una notte, quando avevo tre anni, fui svegliato da un suono bellissimo, che solo in seguito decifrai come il canto di un carrettiere: fu la mia prima esperienza musicale, quella per me fu la "musica" per molto tempo. Per questo ho iniziato a cantare con quelle canzoni: il cantastorie stava dentro di me, non era una scelta precisa »
La storia narrata è nota: è la tragica storia d'amore di una coppia di pesci spada. La femmina è stata catturata durante la... (continuer)
– Ah lu vitti, lu vitti! Ah, lu vitti 'mmenzu lu mari, beḍḍi mei…
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 6/6/2009 - 07:49
مولود في فلسطين [Nací en Palestina]
English Version
Finora inserita come unico testo disponibile, viene riportata adesso come traduzione grazie al reperimento del testo arabo originale.
This English translation of the song, included up to now as the only text available, is now given its correct status thanks to inclusion of the original Arabic lyrics. [CCG/AWS Staff]
This English translation of the song, included up to now as the only text available, is now given its correct status thanks to inclusion of the original Arabic lyrics. [CCG/AWS Staff]
I WAS BORN IN PALESTINE
(continuer)
(continuer)
5/6/2009 - 17:30
C'è un'aria
Durante la campagna elettorale la televisione non si può proprio vedere. Manca l'aria per davvero.
Francesca 5/6/2009 - 16:34
The Boys Of The Old Brigade
Scritta da Paddy McGuigan dei Barleycorn, una canzone dedicata all’Easter Rising del 1916 inclusa nell’album del gruppo di Belfast intitolato The Winds Are Singing Freedom, pubblicato nel 1974.
(Bernart Bartleby)
(Bernart Bartleby)
Oh, father why are you so sad
(continuer)
(continuer)
envoyé par Io non sto con Oriana 5/6/2009 - 14:08
Parcours:
Les conflits irlandais
The Rifles Of The IRA
Album “Rifles of the I.R.A.” (1969).
In nineteen hundred and sixteen
(continuer)
(continuer)
envoyé par Io non sto con Oriana 5/6/2009 - 14:05
Parcours:
Les conflits irlandais
Los pobres no tienen patria
una delle più prestigiose canzoni che abbia mai sentito
cantata dal mejor grupo punk rock anarquista
cantata dal mejor grupo punk rock anarquista
ale panzer 5/6/2009 - 13:12
死んだ男の残したものは [All That The Man Left Behind When He Died]
Vi segnalo che il testo della canzone contro la guerra "Shinda Otoko no Nokoshita monowa" di Toru Takemitsu e Shuntaroo Tanikawa che avete inserito nel Vostro sito (con traduzione inglese e italiana) non corrisponde alla canzone in questione. Cercavo appunto la versione inglese della canzone che fu Tradotta col titolo: "All that the Man Left Behind When He Died" e interpretata da vari cantanti (tra i quali il celebre controtenore francese Dominique Visse). Ho trovato invece sul vostro sito un'altra canzone che nulla ha a che fare con quella (forse un'altra canzone dei due autori). Mia moglie è giapponese ed è cantante lirica di professione; Ha in repertorio questa canzone e me ne ha tradotto il testo. Il titolo corrisponde all'incipit della prima strofa: "L'uomo che è morto ha lasciato...". In italiano a strofa iniziale sarebbe da intendere nel modo seguente: "Cos'ha lasciato l'uomo che è... (continuer)
Gianluca Nannetti 5/6/2009 - 10:49
Scioscia Popolo
[1963]
Testo di Eduardo De Filippo
Musica di Domenico Modugno
Album: Con l'affetto della memoria [1971]
La canzone - il cui testo è di Eduardo, musicata da Modugno nel 1963 per il dramma storico di De Filippo "Tommaso d'Amalfi"(che racconta la storia di Masaniello) - credo non sia mai stata incisa prima della pubblicazione dell'album del 1971.
Testo di Eduardo De Filippo
Musica di Domenico Modugno
Album: Con l'affetto della memoria [1971]
La canzone - il cui testo è di Eduardo, musicata da Modugno nel 1963 per il dramma storico di De Filippo "Tommaso d'Amalfi"(che racconta la storia di Masaniello) - credo non sia mai stata incisa prima della pubblicazione dell'album del 1971.
Si tiene 'na fenesta, te la 'nzerrano...
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 5/6/2009 - 08:16
Parcours:
Masaniello
Cambierà
Chanson italienne – Cambierà – Alfredo Bandelli - 1988
ÇÀ CHANGERA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 4/6/2009 - 21:58
Nuit de Décembre
Nuit de Décembre
Canzone léviane – Nuit de Décembre – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 21
Nuit de Décembre est la vingt et unième chanson du Cycle du Cahier ligné.
Une autre face de la nuit du prisonnier, c'est la confrontation nocturne avec les gardiens, qui claquent les portes, tapent leurs clés ou leurs matraques sur les grilles ou les portes, réveillent les assoupis, et espionnent le dormeur. Quand ils ne se livrent pas à des fouilles surprises, des tabassages punitifs ou d'autres manœuvres d'intimidation, ainsi que le rapporte – notamment – Marco Camenisch qui passa de longues années dans les prisons italiennes avant de poursuivre son périple dans les prisons suisses.
Bien entendu, resituant l'aventure carcérale dans le contexte de la Guerre de Cent Mille Ans, il faut bien reconnaître que la frange des prisonniers politiques – car il y en a encore – notamment,... (continuer)
Canzone léviane – Nuit de Décembre – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 21
Nuit de Décembre est la vingt et unième chanson du Cycle du Cahier ligné.
Une autre face de la nuit du prisonnier, c'est la confrontation nocturne avec les gardiens, qui claquent les portes, tapent leurs clés ou leurs matraques sur les grilles ou les portes, réveillent les assoupis, et espionnent le dormeur. Quand ils ne se livrent pas à des fouilles surprises, des tabassages punitifs ou d'autres manœuvres d'intimidation, ainsi que le rapporte – notamment – Marco Camenisch qui passa de longues années dans les prisons italiennes avant de poursuivre son périple dans les prisons suisses.
Bien entendu, resituant l'aventure carcérale dans le contexte de la Guerre de Cent Mille Ans, il faut bien reconnaître que la frange des prisonniers politiques – car il y en a encore – notamment,... (continuer)
Voici la nuit de décembre, la nuit d'ombre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 4/6/2009 - 20:19
Parcours:
Des prisons du monde
Apollon le vagabond
Apollon le vagabond
Canzone léviane – Apollon le vagabond – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 20
Apollon le vagabond est la vingtième canzone du cycle du Cahier ligné.
Cette canzone léviane, comme d'autres canzones du cycle du cahier ligné, raconte l'histoire d'un prisonnier, blessé, malade mais la particularité de cette canzone est que cette histoire est vue de l'intérieur de sa pensée, racontée dans le flot de la pensée qui traverse le cerveau du prisonnier-blessé-malade..
Bref, on suit les méandres la plupart du temps oniriques de ce long songe éveillé et parfois, partiellement endormi. On le suit dans la nuit, on le suit dans l'arrivée du jour.
Apollon surgit au bout de la nuit, il arrive courant sur son char (ainsi que l'imaginait la tradition hellénique) et montre (un instant) son visage débonnaire, souriant et sévère et puis continue sa course éternelle et quotidiennement... (continuer)
Canzone léviane – Apollon le vagabond – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 20
Apollon le vagabond est la vingtième canzone du cycle du Cahier ligné.
Cette canzone léviane, comme d'autres canzones du cycle du cahier ligné, raconte l'histoire d'un prisonnier, blessé, malade mais la particularité de cette canzone est que cette histoire est vue de l'intérieur de sa pensée, racontée dans le flot de la pensée qui traverse le cerveau du prisonnier-blessé-malade..
Bref, on suit les méandres la plupart du temps oniriques de ce long songe éveillé et parfois, partiellement endormi. On le suit dans la nuit, on le suit dans l'arrivée du jour.
Apollon surgit au bout de la nuit, il arrive courant sur son char (ainsi que l'imaginait la tradition hellénique) et montre (un instant) son visage débonnaire, souriant et sévère et puis continue sa course éternelle et quotidiennement... (continuer)
Dans ce lieu intermédiaire,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 4/6/2009 - 19:56
Peace Is The Way
[1969]
Testo trovato su Broadside Magazine n.104 del 1969
Come risulta dall’archivio della biblioteca dell’Università del North Carolina, la canzone fu registrata da Tom Parrott e dal Rev. Frederick Douglass Kirkpatrick su nastro, registrazione che fa parte della “Broadside Collection 1962-1991”
Testo trovato su Broadside Magazine n.104 del 1969
Come risulta dall’archivio della biblioteca dell’Università del North Carolina, la canzone fu registrata da Tom Parrott e dal Rev. Frederick Douglass Kirkpatrick su nastro, registrazione che fa parte della “Broadside Collection 1962-1991”
There is no way to Peace, Peace is the way,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 4/6/2009 - 14:18
Flower Lady
[1967]
Album "Pleasures of the Harbor"
Il testo della canzone, scritta da Ochs nel 1966, compare su Broadside Magazine n.79 del febbraio/marzo 1967
Album "Pleasures of the Harbor"
Il testo della canzone, scritta da Ochs nel 1966, compare su Broadside Magazine n.79 del febbraio/marzo 1967
Credo che in questa bella e difficile canzone Ochs volesse descrivere la tristezza, il senso di prostrazione, la stanchezza, l'incomunicabilità che percorrevano la società americana durante la guerra in Vietnam...Nessuno più pensava a comprare e a regalare un fiore...
In particolare - sempre se ho capito bene - il significato della quarta strofa potrebbe essere il seguente:
In particolare - sempre se ho capito bene - il significato della quarta strofa potrebbe essere il seguente:
"Soldati, disillusi, tornano a casa dalla guerra
Studenti, con sarcasmo, dicono loro di non combattere più
E discutono tutta la notte
Se il nero sia nero e il bianco sia bianco
Poi ciascuno se ne va
Convinto di essere nel giusto
Ma intanto nessuno sta più comprando fiori dalla fioraia"
Studenti, con sarcasmo, dicono loro di non combattere più
E discutono tutta la notte
Se il nero sia nero e il bianco sia bianco
Poi ciascuno se ne va
Convinto di essere nel giusto
Ma intanto nessuno sta più comprando fiori dalla fioraia"
Millionaires and paupers walk the hungry streets
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 4/6/2009 - 09:15
How Long
[1963]
"How Long" è compresa nella compilation "The Early Years, 1963-1966" realizzata nel 2000.
Il testo dovrebbe comparire su Broadside Magazine n.25, che però non è disponibile on line, per cui faccio riferimento al testo trovato qui.
"How Long" è compresa nella compilation "The Early Years, 1963-1966" realizzata nel 2000.
Il testo dovrebbe comparire su Broadside Magazine n.25, che però non è disponibile on line, per cui faccio riferimento al testo trovato qui.
How long, how long can we go on
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 3/6/2009 - 13:30
Goin' Down to Mississippi
[1964]
Compilation "A Toast To Those Who Are Gone"
Un'altra canzone di Ochs dedicata al movimento per i diritti civili ed agli attivisti anti-segregazionisti, neri e bianchi, che avevano il coraggio di andare nel profondo sud degli USA a sfidare pacificamente i razzisti del KKK, rischiando spesso la vita.
Compilation "A Toast To Those Who Are Gone"
Un'altra canzone di Ochs dedicata al movimento per i diritti civili ed agli attivisti anti-segregazionisti, neri e bianchi, che avevano il coraggio di andare nel profondo sud degli USA a sfidare pacificamente i razzisti del KKK, rischiando spesso la vita.
I'm going down to Mississipi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 3/6/2009 - 13:15
Freedom Riders
[1962]
Compilation "Best of Broadside 1962-1988"
Testo trovato su Broadside Magazine n.18 del dicembre 1962, accompagnato dalla nota seguente:
L'afroamericano James Leonard Farmer, Jr. (1920 – 1999) fu uno dei leader del movimento per i diritti civili negli anni '50 e '60. Nel 1942 fu tra i fondatori del CORE, il Congress of Racial Equality.
"Freedom Riders", era il nome del convoglio del CORE che nel 1961 attraversò Virginia, Carolinas, Georgia, Alabama, Mississippi e Louisiana per denunciare che la segregazione razziale, bandita dalla Corte Suprema degli USA, continuava a persistere. Nonostante i continui, violentissimi attacchi armati da parte di segregazionisti e membri del KKK, i Freedom Riders portarono a termine con successo il loro viaggio a New Orleans.
Compilation "Best of Broadside 1962-1988"
Testo trovato su Broadside Magazine n.18 del dicembre 1962, accompagnato dalla nota seguente:
"This song was written after hearing James Farmer speak at Ohio State University, Columbus"
L'afroamericano James Leonard Farmer, Jr. (1920 – 1999) fu uno dei leader del movimento per i diritti civili negli anni '50 e '60. Nel 1942 fu tra i fondatori del CORE, il Congress of Racial Equality.
"Freedom Riders", era il nome del convoglio del CORE che nel 1961 attraversò Virginia, Carolinas, Georgia, Alabama, Mississippi e Louisiana per denunciare che la segregazione razziale, bandita dalla Corte Suprema degli USA, continuava a persistere. Nonostante i continui, violentissimi attacchi armati da parte di segregazionisti e membri del KKK, i Freedom Riders portarono a termine con successo il loro viaggio a New Orleans.
Jackson, Mississippi, is a mighty white town,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 3/6/2009 - 12:57
Days Of Decision
[1965]
Testo e musica di Phil Ochs
Lyrics and music by Phil Ochs
Album “I Ain't Marchin' Anymore”
Testo e musica di Phil Ochs
Lyrics and music by Phil Ochs
Album “I Ain't Marchin' Anymore”
Come Goodman and Schwerner and Chaney di Tom Paxton e Here's To The State Of Mississippi di Phil Ochs stesso, e che segue questa “Days of Decision” chiudendo lo splendido “I Ain't Marchin' Anymore”, ecco un’altra canzone sul movimento per i diritti civili, sul “Mississippi Civil Rights Workers Murders” del 1964 e sulla colpevole e criminale esitazione del governo federale statunitense ad accogliere le legittime istanze della popolazione afroamericana.
Oh, the shadows of doubt are in many a mind,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 3/6/2009 - 12:02
Celia
[1963]
Lyrics and music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Dalla compilation "The Broadside Tapes 1"
Testo trovato su Broadside Magazine n.35 del 20 novembre 1963
Spesso qui in Occidente si è portati a credere che dopo il secondo conflitto mondiale vi sia stato un lungo periodo di “guerra fredda”, di guerra non combattuta, durante il quale i nuovi protagonisti sulla scena geopolitica non hanno fatto altro che mostrarsi reciprocamente i muscoli e giocato “a chi ce l’ha più lungo, grosso e duro”… Ci si dimentica che quella che per noi è stata fredda, per molti altri in giro per il mondo è stata una lunga, dolorosissima e caldissima guerra: si pensi al Giappone, annientato a suon di atomiche a guerra terminata, alla guerra di Corea, alla guerra in Indocina, al Vietnam, a Budapest, al Medio Oriente (dal ’48 passando per Suez, la guerra dei 6 giorni, poi la guerra del Kippur e così... (continuer)
Lyrics and music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Dalla compilation "The Broadside Tapes 1"
Testo trovato su Broadside Magazine n.35 del 20 novembre 1963
Spesso qui in Occidente si è portati a credere che dopo il secondo conflitto mondiale vi sia stato un lungo periodo di “guerra fredda”, di guerra non combattuta, durante il quale i nuovi protagonisti sulla scena geopolitica non hanno fatto altro che mostrarsi reciprocamente i muscoli e giocato “a chi ce l’ha più lungo, grosso e duro”… Ci si dimentica che quella che per noi è stata fredda, per molti altri in giro per il mondo è stata una lunga, dolorosissima e caldissima guerra: si pensi al Giappone, annientato a suon di atomiche a guerra terminata, alla guerra di Corea, alla guerra in Indocina, al Vietnam, a Budapest, al Medio Oriente (dal ’48 passando per Suez, la guerra dei 6 giorni, poi la guerra del Kippur e così... (continuer)
When the wind from the island is rollin’ through the trees
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 3/6/2009 - 10:45
Il mio sangue sparso
[2008]
Testo di Paolo Donadoni
Musica di Graziano Nardini
Lyrics by Paolo Donadoni
Music by Graziano Nardini
Album: "Fino alla fine"
“Tutti giù per terra” è un gruppo di musicisti di Santa Margherita Ligure e dintorni che si sono riuniti per l’occasione attorno a Paolo Donadoni, autore di tutti i testi e fautore, nonché produttore, di questo libro e cd “Fino alla fine” dove il tema unico e filo conduttore è la guerra.
I testi sono vere e proprie poesie che si muovono dentro la musica di Graziano Nardini e di questa piccola orchestra, sempre efficaci a descrivere l’atroce realtà della guerra che pervade ogni angolo ed ogni voce senza lasciare alcuno spazio se non quello, sporadico e sofferto, ad un anelito a qualcosa di più alto nella spietata lotta per sopravvivere tra il sangue, il dolore e la morte.
Le parole di Donadoni non descrivono una guerra in particolare, ma la guerra... (continuer)
Testo di Paolo Donadoni
Musica di Graziano Nardini
Lyrics by Paolo Donadoni
Music by Graziano Nardini
Album: "Fino alla fine"
“Tutti giù per terra” è un gruppo di musicisti di Santa Margherita Ligure e dintorni che si sono riuniti per l’occasione attorno a Paolo Donadoni, autore di tutti i testi e fautore, nonché produttore, di questo libro e cd “Fino alla fine” dove il tema unico e filo conduttore è la guerra.
I testi sono vere e proprie poesie che si muovono dentro la musica di Graziano Nardini e di questa piccola orchestra, sempre efficaci a descrivere l’atroce realtà della guerra che pervade ogni angolo ed ogni voce senza lasciare alcuno spazio se non quello, sporadico e sofferto, ad un anelito a qualcosa di più alto nella spietata lotta per sopravvivere tra il sangue, il dolore e la morte.
Le parole di Donadoni non descrivono una guerra in particolare, ma la guerra... (continuer)
La notte era già buio
(continuer)
(continuer)
envoyé par i.fermentivivi 3/6/2009 - 09:33
Lu tamburru de la guerra
[1955]
Album: Con l'affetto della memoria [1971]
La prima incisione di questa canzone, intitolata "Lu Tammurru de la guerra", su 78 giri, risale al 1955.
Album: Con l'affetto della memoria [1971]
La prima incisione di questa canzone, intitolata "Lu Tammurru de la guerra", su 78 giri, risale al 1955.
Tammurru di la guerra
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 3/6/2009 - 09:12
La partenza del Crociato (Il prode Anselmo)
quando ero piccola me la recitava sempre mio papà
Silva 2/6/2009 - 14:21
×
[1972]
Στίχοι: Κ.Χ Μύρης
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
Versi di K.H. Myris
Musica di Yannis Markopoulos
Primo interprete: Nikos Xylouris
Album / άλμπουμ: Ιθαγένεια
"Εγώ πάλι δε δακρύζω, ανατριχιάζω. Χώμα, πέτρα και άνεμος αυτό το τραγούδι. Έχει τύχει να το ακούσει φίλος αλλοδαπός που δεν ήξερε γρυ Ελληνικά. Όταν τον ρώτησα αν κατάλαβε τίποτα από τα λόγια μου είπε: "Δεν χρειάζεται"
"A me ancora viene da piangere e mi si rizzano i capelli. Terra, pietra e vento, ecco cos'è questa canzone. E' capitato di ascoltarla ad un amico straniero che non sapeva un'acca di greco. Quando gli ho chiesto se capiva qualcosa nelle parole, mi ha detto: 'Non occorre'." - Commento di Βορείος da stixoi.info.
Sifnos: Un'antica θεμωνιά con il suo αλώνι (aia) circondato dalla ξερολιθιά (muro a secco). La θεμωνιά, nella traduzione impropriamente resa con "capanna",... (continuer)