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Sursis, sursis, sursis!

[2000]

Altra canzone dedicata ad Alain Richard, ministro della difesa nel governo Jospin.

In Francia, nel 1997, il governo di Lionel Jospin vara la riforma del servizio militare nazionale. La leva obbligatoria è cancellata, ma la “naja” viene solo sospesa per giovani nati dopo il 1979. Per gli altri rimangono comunque 10 mesi da fare, con il limite ultimo del 2003. Sono i cosiddetti “sursitaires” i ragazzi della riserva soprannumeraria. Questa palese violazione del principio costituzionale d’eguaglianza, motivata soltanto dal dover continuare a foraggiare il sistema militare prima del suo adattamento alla riforma, manda su tutte le furie i giovani. All’inizio si moltiplicano i casi individuali di renitenza, che vengono mascherati con congedi dovute ai più disparati problemi di salute. Poi i “sursis” si organizzano nel Collettivo SN, “Service National – SansNous” che, a partire dalla primavera... (continuer)
Alain Richard, le général
(continuer)
envoyé par Alessandro 6/4/2009 - 09:04

Alain Richard si tu savais

[2000]

Dedicata al ministro della difesa del governo di Lionel Jospin, Alain Richard.

In Francia, nel 1997, il governo di Lionel Jospin vara la riforma del servizio militare nazionale. La leva obbligatoria è cancellata, ma la “naja” viene solo sospesa per giovani nati dopo il 1979. Per gli altri rimangono comunque 10 mesi da fare, con il limite ultimo del 2003. Sono i cosiddetti “sursitaires” i ragazzi della riserva soprannumeraria. Questa palese violazione del principio costituzionale d’eguaglianza, motivata soltanto dal dover continuare a foraggiare il sistema militare prima del suo adattamento alla riforma, manda su tutte le furie i giovani. All’inizio si moltiplicano i casi individuali di renitenza, che vengono mascherati con congedi dovute ai più disparati problemi di salute. Poi i “sursis” si organizzano nel Collettivo SN, “Service National – SansNous” che, a partire dalla primavera... (continuer)
Alain Richard si tu savais
(continuer)
envoyé par Alessandro 6/4/2009 - 08:54

Et moi, et moi, et moi

[2000]
Sull'aria dell'omonimo brano di Jacques Dutronc (1966)

In Francia, nel 1997, il governo di Lionel Jospin vara la riforma del servizio militare nazionale. La leva obbligatoria è cancellata, ma la “naja” viene solo sospesa per giovani nati dopo il 1979. Per gli altri rimangono comunque 10 mesi da fare, con il limite ultimo del 2003. Sono i cosiddetti “sursitaires” i ragazzi della riserva soprannumeraria. Questa palese violazione del principio costituzionale d’eguaglianza, motivata soltanto dal dover continuare a foraggiare il sistema militare prima del suo adattamento alla riforma, manda su tutte le furie i giovani. All’inizio si moltiplicano i casi individuali di renitenza, che vengono mascherati con congedi dovute ai più disparati problemi di salute. Poi i “sursis” si organizzano nel Collettivo SN, “Service National – SansNous” che, a partire dalla primavera del 2000, organizza... (continuer)
300.000 sursitaires
(continuer)
envoyé par Alessandro 6/4/2009 - 08:51
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Et moi, et moi, et moi

Et moi, et moi, et moi
[1966]
Dal primo album dell'artista francese, intitolato semplicemente "Jacques Dutronc".

Note da Musica & Memoria:

Un ottimo brano veramente, l'esordio di Jacques Dutronc, allora compagno di Françoise Hardy e autore di alcune canzoni per la brava cantante e autrice francese. Dal punto di vista musicale era una ballata blues in stile cantastorie, sulla scia della notissima "Les elucubrations" di Antoine, che a sua volta era ispirata da "Subterranean Homesick Blues" di Bob Dylan, che a sua volta era ispirata a non so quante canzoni tradizionali inglesi e americane.

Il testo però è piuttosto profetico, ed esprimeva con qualche decennio di anticipo il disagio dell'uomo occidentale che si rende conto di vivere assediato nella parte fortunata del mondo, nel salotto buono, mentre intorno gli equilibri incominciano a cambiare senza che nessuno possa fermare il processo. Ancora 40-50 anni... (continuer)
Sept cent millions de chinois
(continuer)
envoyé par Alessandro 6/4/2009 - 08:47

10 mois, pourquoi ?

In Francia, nel 1997, il governo di Lionel Jospin vara la riforma del servizio militare nazionale. La leva obbligatoria è cancellata, ma la “naja” viene solo sospesa per giovani nati dopo il 1979. Per gli altri rimangono comunque 10 mesi da fare, con il limite ultimo del 2003. Sono i cosiddetti “sursitaires” i ragazzi della riserva soprannumeraria. Questa palese violazione del principio costituzionale d’eguaglianza, motivata soltanto dal dover continuare a foraggiare il sistema militare prima del suo adattamento alla riforma, manda su tutte le furie i giovani. All’inizio si moltiplicano i casi individuali di renitenza, che vengono mascherati con congedi dovuti ai più disparati problemi di salute. Poi i “sursis” si organizzano nel Collettivo SN, “Service National – SansNous” che, a partire dalla primavera del 2000, organizza numerose manifestazioni contro Jospin e il suo ministro della difesa... (continuer)
Allez, dis-moi pourquoi, pourquoi j'irai là-bas
(continuer)
envoyé par Alessandro 6/4/2009 - 08:38

La gentile dolcezza delle cose

Con i tempi che corrono
(continuer)
envoyé par kida 6/4/2009 - 01:09
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Montsegur

Montsegur
[1972]
Album "Montsegur"

Testo trovato qui

Si veda anche l'omonima canzone degli Iron Maiden

Nell'Europa tra il XII e il XIII secolo ebbe breve vita un movimento religioso pauperista chiamato catarismo. I càtari erano anche chiamati albigesi perchè è nella città di Albi, in Francia, che il movimento ebbe inizio. Gli albigesi erano un po' manichei, un po' fissati; pensavano che solo ciò che era spirituale, ciò che promanava da Dio, fosse ascrivibile al Bene, mentre, gioco forza, tutto ciò che era terreno costituisse il Male. Pazienza l'Eucarestia, il battesimo e il matrimonio, ma pure il sesso! Al tempo stesso i càtari vivevano seguendo una regola di povertà, umiltà e carità a quei tempi rivoluzionaria, che certo li avvicinava alla massa dei diseredati più di quanto non riuscissero a fare i grassi e opulenti prelatoni cattolici... Quindi, tra le loro eresie dottrinarie ed il loro rigore... (continuer)
Daissatz-me contar l’istoria
(continuer)
envoyé par Alessandro 5/4/2009 - 19:50
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Tammurriata del lavoro nero

Tammurriata del lavoro nero
Sull'aria della tradizionale Tammurriata nera, una...versione opportunamente aggiornata ai tempi nuovi ad opera di Bisca 99 Posse. Originariamente proposta come appendice alla Tammurriata originale, ma abbiamo pensato che per il suo contenuto meritasse una pagina autonoma anche in modo da essere inserita nell'apposito percorso. La abbiamo quindi autonomamente distinta nel titolo. [CCG/AWS Staff].

[1993]
La bomba intelligente

Testo di Dario Jacobelli

Originariamente attribuita ai Bisca 99 Posse, la canzone è dei soli Bisca, dal disco "La bomba intelligente", poi reinterpretata insieme ai 99 Posse nell'album "Incredibile Opposizione Tour" del 1994
E nat’ nu lavoro è nat’ nir’
(continuer)
envoyé par Donquijote82 + CCG/AWS Staff 5/4/2009 - 19:18
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Al llegar a Barcelona [Los moros que trajo Franco]

anonyme
Al llegar a Barcelona [Los moros que trajo Franco]
[1936?]

Canzone della guerra civile spagnola, trovata sul Cancionero socialista pubblicato nel 2004 a Santiago del Cile dalle edizioni Núcleo Manuel Cantú e presente negli “Archivos Salvador Allende”.

Sulla stessa melodia e con strofe in comune con El frente de Gandesa (Si me quieres escribir)

Una canzone, nata fra coloro che accorsero in difesa del Fronte Popolare, che non prende solo di mira i soliti avversari, Franco e i fascisti, ma pure gli ufficiali repubblicani che – come spesso fanno i graduati di ogni parte - se ne stavano tranquilli lontani dal fronte mentre i soldati crepavano in battaglia.
Chiaro che non si tratta di una canzone organica, ma di un insieme di strofe slegate inventate al momento dai combattenti repubblicani. Alcune di queste sono anche insolite e divertenti, tipo “San Giuseppe era un liberale, Maria Vergine una falangista: [andò loro male, ndt] ebbero un figlio... (continuer)
Al llegar a Barcelona
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 5/4/2009 - 14:10
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Chiantu de l’emigranti

anonyme
Chiantu de l’emigranti
Canto d’addio raccolto da Daisy Lumini in Calabria dalla voce di una vecchia contadina. Si riferisce alle migrazioni intercontinentali dell’800 ed esprime il dolore dell’emigrante che abbandona la sua terra per cercare fortuna in America
www.paneguerra.org
Strada mia abbandunata, mo te lasso
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 5/4/2009 - 13:58
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El Cautivo de Til-Til

El Cautivo de Til-Til
Di Patricio Manns, canzone popolare cilena dedicata a Manuel Rodriguez, eroe dell'indipendenza cilena nella seconda decade dell'Ottocento, legato all'esercito del generale San Martin, ucciso dai realisti spagnoli a Til-Til, vicino a Santiago del Chile.

da www.paneguerra.org
Por unas pupilas claras
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 5/4/2009 - 13:56
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The Bethlehem Bell Ringer

The Bethlehem Bell Ringer
2005
album: Turn Back The Tide
testi e mesica by Carl Cleves
An ancient church in Bethlehem
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 5/4/2009 - 13:20
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Nel monte las médulas

Nel monte las médulas
Album: Camín d Arcana
La imparable máquina bélica
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 5/4/2009 - 13:04
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Ochobre'l 34

Ochobre'l 34
2008
Col fusil nes mánes escubrimos la surtída,
(continuer)
5/4/2009 - 12:58
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Grieska

Grieska
Hei collaciu, naguo por saber si dalguna vez
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 5/4/2009 - 12:54
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Freedom

Freedom
We've been working on a course for change
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 5/4/2009 - 12:11
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Spirit Of Peace

Spirit of peace, spirit of love, our spirit is the spirit of peace.
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 5/4/2009 - 12:09
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Stop That

Everyone is happy, people feeling good.
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 5/4/2009 - 12:08

La Pâtisserie d'Orel-Oriol

La Pâtisserie d'Orel-Oriol
La Pâtisserie d'Orel-Oriol

Canzone leviane – La Pâtisserie d'Orel-Oriol – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 3.

La Pâtisserie d'Orel-Oriol est la troisième canzone du cycle du Cahier ligné.

Un sogno, un vero pasticcio di provincia russo-italiane. Un incubo culturale... avec des relents de bureaucratie, d'huîtres, de varechs, de starlettes pulpeuses montrant leurs lèvres et leur langue, de foule mondaine se pressant dans un salon, de fausse culture imposée par des amateurs de folklore...
Attaque directe contre la mondanité et la culture de salon où les vernissages, les cocktails, les news télévisées et les articulets de presse tiennent lieu de qualités.
On songe au Bergman de « La flûte enchantée » et à sa peinture au vitriol de cette province suédoise qui se joue une mascarade culturelle, pour faire comme si, pour être moderne... ou alors aux Marx et à l'immense bric-à-brac... (continuer)
Un Anglais ou un Ecossais,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/4/2009 - 12:07
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Jueves

Jueves
A detta degli autori, “Jueves es una historia de amor sobre la que nunca hubiéramos querido escribir“, “Jueves è una storia d’amore sulla quale mai avremmo voluto scrivere”: la canzone è infatti dedicata alle vittime degli attentati di Madrid dell’11 marzo 2004.

Personalmente, non riesco ad ascoltare tutta la canzone senza che mi venga un nodo alla gola. Lo so, è robetta in confronto alla portata dei fatti tragici accaduti, ma è bella perché ci ricorda che quel giorno a Madrid, magari proprio ad Atocha, poteva esserci chiunque, ognuno con la propria vita… Vite quotidiane, vite piccole, vite senza luci della ribalta improvvisamente interrotte…

(Alberto)

la poesia di Bécquer citata nel testo
Si fuera más guapa
(continuer)
4/4/2009 - 00:13
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Ο δρόμος

Ο δρόμος
[1974]
Μουσική: Μάνος Λοΐζος
Στίχοι: Κωστούλα Μητροπούλου
Α' Εκτέλεση: Μάνος Λοΐζος
Δίσκος: Τραγούδια του δρόμου (1974)
Musica di Manos Loïzos
Testo di Kostoula Mitropoulou
Prima interpretazione: Manos Loïzos
Album: Τραγούδια του δρόμου (1974)

Si veda anche la pagina dedicata alle Τα τραγούδια του δρόμου.


Ancora una dimenticanza (si spera l'ultima...) dal V volume delle CCG primitive, dove aveva il n° 498; e stavolta si tratta di una...dimenticanza di portata storica, perché questa è una delle canzoni che hanno davvero segnato la fine della dittatura fascista in Grecia e il suo ritorno alla democrazia. Composta nello stesso anno 1974, come si può vedere da uno dei filmati proposti fu provata anche da Melina Mercouri. Nel secondo filmato la si vede invece, in parte, interpretata dallo stesso Loïzos durante il grande concerto di festeggiamento per la fine della dittatura che si... (continuer)
Ο δρόμος είχε την δική του ιστορία
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff / Primitive Dimenticate 3/4/2009 - 20:19
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To ακορντεόν

To ακορντεόν
To akordeón
Στίχοι: Γιάννης Νεγρεπόντης
Μουσική: Μάνος Λοΐζος
Πρώτη εκτέλεση: Μάνος Λοΐζος
Από τα Τραγούδια του Δρόμου
Άλλες ερμηνείες: Βασίλης Παπακωνσταντίνου / Χαρούλα Αλεξίου

Testo di Yannis Negrepondis
Musica di Manos Loïzos
Primo interprete: Manos Loïzos
Dalle Τραγούδια του Δρόμου ("Canzoni di Strada")
Altri interpreti: Vasilis Papakonstandinou / Haroula Alexiou


Si veda anche la pagina dedicata alle Τα τραγούδια του δρόμου


Un'altra dimenticanza dal V volume delle CCG Primitive, mai inserita finora nel sito. Il suo numero originale era il 497. Una breve ma toccante canzone del grande Manos Loïzos su versi di Yannis Negrepondis, che ci riporta agli anni della II guerra mondiale e all'invasione nazifascista in Grecia. [CCG/AWS Staff]
Στη γειτονιά μου την παλιά είχα ένα φίλο
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff / Primitive Dimenticate 3/4/2009 - 19:00
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Στον πόλεμο ο Τζο

Στον πόλεμο ο Τζο
Στίχοι: Γιάννης Νεγρεπόντης
Μουσική: Μάνος Λοΐζος
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη
Άλλες ερμηνείες: Λαυρέντης Μαχαιρίτσας
Testo: Yannis Negrepondis
Musica: Manos Loïzos
Prima interprete: Maria Farandouri
Altro interprete: Lavrendis Maheritsas


Continuando a scorrere i cinque volumi dei files originali delle "CCG primitive" ci accorgiamo purtroppo che, a suo tempo, erano state compiute diverse dimenticanze e mancati inserimenti; questa canzone, inviata e tradotta dall'impareggiabile Giuseppina Dilillo, ne è un altro esempio. Entra quindi già come "Primitiva". Nel V volume aveva il n° 499; era stata attribuita a Lavrendis Maheritsas, che ne è stato invece soltanto un interprete. La prima interprete fu peraltro la grande Maria Farandouri; ma siccome, nella canzone di autore greca, esistono una quindicina di grandi nomi che si sono scritti musiche e testi e hanno effettuato le interpretazioni... (continuer)
Στον πόλεμο ο Τζο
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 3/4/2009 - 16:56
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Peace On The Border

Peace On The Border
1986
Back in line
After the riding we dispersed,
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 3/4/2009 - 11:08
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High Germany

anonyme
High Germany
Questa antica canzone (del '700) risale alle guerre nella Germania del Nord, che coinvolsero molti soldati inglesi, e della profonda tristezza di due innamorati che devono lasciarsi, lui sogna di portarla con sè in guerra, da qui il loro botta e risposta ("non posso marciare, i miei piedi sono delicati", "ti comprerò un cavallo, e tutto quello che vorrò sarà camminare al tuo fianco") lei maledice le guerre che le portano via il suo amore e i tre fratelli.
La canzone è anche riportata con il titolo "The True Lovers" oppure "The King's command must be obeyed".
La guerra cui si riferisce la canzone è probabilmente la cosiddetta "guerra dei sette anni" (1756-1763) che vide la Gran Bretagna alleata della Prussia e in guerra con l'impero spagnolo.
Altre guerre che hanno visto truppe inglesi impegnate sul continente si sono comunque succedute durante tutto il secolo XVIII.

Nel seguito è riportata... (continuer)
Oh Polly love, oh Polly, the rout has now begun
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 3/4/2009 - 09:38
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Del mondo

Del mondo
[1994]
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Massimo Zamboni, Francesco Magnelli e Gianni Maroccolo.

Interpretata anche da Robert Wyatt.

Il mondo del 1994 segnato dalla guerra in Jugoslavia, il mondo dopo la caduta del muro di Berlino che non ha portato la sperata libertà ma solo distruzione, contrapposto a un'età dell'oro di un mondo giovane e forte che forse non è mai esistito. Indubbiamente uno dei più bei pezzi dei CSI.

Anche questa canzone era stata per sei anni dimenticata dalle "CCG primitive", IV volume, n° 372. La inseriamo in nome dell' "intangibilità" della raccolta primitiva. Certo, alla luce della famosa "evoluzione" di S.S. Giovanni Lindo I, fa abbastanza impressione (e anche ridere) sentirlo parlare di "mondo giovane e forte" contrapposto ad un mondo "debole e vecchio", in cui il Ferretti stesso sembra essersi inserito alla perfezione divenendo seguace di quanto più vecchio, debole e stantio ci sia al mondo. [CCG/AWS Staff]
È stato un tempo il mondo giovane e forte,
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 3/4/2009 - 00:56

Vittorio Merlo: Necesito cambiar

Anche questa canzone faceva parte del IV volume delle "CCG primitive" (n° 357). Non era mai stata inserita, forse perché il suo argomento difficilmente può essere fatto rientrare nel "topic" del sito, ed al tempo degli inserimenti originali era stata scartata non esistendo ancora gli "Extra". Stasera rimediamo inserendola in nome dell' "intangibilità" della raccolta originale; Vittorio Merlo, "il cantante italiano più scaricato in rete" (almeno fino a qualche tempo fa) la aveva inviata personalmente. In questo caso, comunque, meglio parlare di scarto piuttosto che di dimenticanza. [CCG/AWS Staff]
Mi hanno tappato il naso
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 3/4/2009 - 00:30
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Época

Época
(2001)
Album: "La Revancha del Tango"

Questo techno tango del gruppo franco-argentino ricorda i terribili anni della dittatura e dei desaparecidos
Si desapareció
(continuer)
2/4/2009 - 23:49
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Il vigliacco

Il vigliacco
[2002]
Album: a musica dei poveri

Tutto pensavamo fuorché, sei anni dopo, una "CCG primitiva" fosse stata dimenticata nei files originali. Nel pazzo pazzo mondo delle CCG succede invece anche questo: stasera 2 aprile 2009, a sei anni di distanza, controllando periodicamente i vecchi files dei "cinque volumi" della raccolta originale del 2003, ci accorgiamo che questa canzone era rimasta lì, sola e abbandonata. E così ecco il primo caso (e speriamo anche l'unico) di una canzone che entra nel sito già come "primitiva". Nella raccolta originale era la numero 354. Beh, meglio tardi che mai... [CCG/AWS Staff]
E gridate, gridate, gridate, sai a me che me ne importa...
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 2/4/2009 - 23:43
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A World With No Future

A World With No Future
[2002]
"Times of War, Times of Peace"
In a world with no future
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2009 - 15:14
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Ey paisano

Ey paisano
[2004]
Album "Ey paisano"
¡Ey paisano!, ¡que pasó?
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2009 - 13:13
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Todo preso es político

Todo preso es político
[1988]
Album "Un baión para el ojo idiota"
Si esta cárcel sigue así
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2009 - 13:08
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Pensé que se trataba de cieguitos

Pensé que se trataba de cieguitos
[1983]
Album "La dicha en movimiento"

Il racconto di un sequestro - per fortuna senza "desaparición" - da parte degli sgherri della dittatura. Mi pare che descriva bene l'aria che si respirava in Argentina in quesgli anni...
Era un sábado a la noche,
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2009 - 13:02
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No soy un extraño

No soy un extraño
[1983]
Album "Clics modernos"
Acabo de llegar, no soy un extraño,
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2009 - 12:55
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Nos siguen pegando abajo (pecado mortal)

Nos siguen pegando abajo (pecado mortal)
[1983]
Album "Clics modernos"
Ella es menor, él es normal
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2009 - 12:50
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No llores por mí, Argentina

No llores por mí, Argentina
[1982]
Title track dell'album registrato dal vivo all'Estadio del Club Obras Sanitarias, Buenos Aires, 6 marzo 1982.

"No llores por mí, Argentina es el quinto disco del grupo de rock argentino Serú Girán, que se transformó, desde su edición en 1982, en un LP clave no sólo de la carrera de esta banda sino también de la música popular argentina" (es.wikipedia)
Tu amor te espera,
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2009 - 12:46
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Las botas locas

Las botas locas
[1974]
Album "Pequeñas anéctdotas sobre las instituciones"

Il brano all'epoca fu censurato e vide poi la luce soltanto nella "Antología" del 1991.
Yo formé parte de un ejército loco,
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2009 - 11:59
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Ellos son

Ellos son
[1989]
Album "Y que Dios nos perdone"

Ci sarà da discutere su questo testo...
¿Quién está violando los derechos humanos?
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2009 - 11:47
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Cuervos en casa

Cuervos en casa
[1984]
Dal primo album, "Del 63"
Que yo te quiera es casualidad, están chupándome la sangre,
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2009 - 11:39
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Canción inútil

Canción inútil
[2000]
Album "Radio Insomnio"
Tantos años que el tiempo no borró
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2009 - 11:33
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Un poco de sangre

Un poco de sangre
[1991]
Album "El circo"

Una canzone sui "niños de la calle" che lavano i vetri delle auto im mezzo al traffico caotico a Città del Messico... e questi esseri già minuscoli, resi ancor più invisibili dall'indifferenza e dall'assuefazione alla vista della miseria, finiscono spesso spiaccicati come mosche sui lindi parabrezza dei Dodge e delle Lexus...
Un poco de sangre roja sobre un gran auto nuevo
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/4/2009 - 00:00
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El vigilante

El vigilante
[1996]
Album "Baile de máscaras"

Non saprei a chi dedicarla, se al papa o a berlusconi o a bossi o alle ronde o ai disonorevoli luca volontè e paola binetti... vedete un po' voi, qui ce n'è per tutti!
Es el mitotero
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/4/2009 - 23:44
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Levántate conmigo

Levántate conmigo
[1974]
Album "Víctor Heredia canta Pablo Neruda"

Il testo è quello della poesia di Neruda "La bandera" compresa in "Los versos del capitán", opera pubblicata a Napoli nel 1952.
Levántate conmigo.
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/4/2009 - 22:58
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Por estos muertos

[1974]
Album "Víctor Heredia canta Pablo Neruda"

Canzone ispirata alla poesia di Pablo Neruda "Los enemigos", in "Canto General", 1950.
Ellos aquí trajeron los fusiles repletos
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/4/2009 - 22:49
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Porque ha salido el sol

[1974]
Album "Víctor Heredia canta Pablo Neruda"

Canzone ispirata al poema di Pablo Neruda "Cerca de los cuchillos", in "Las manos del día", 1968.
Estoy muerto,
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/4/2009 - 22:43
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Canción de Alicia en el país

Canción de Alicia en el país
[1980]
Album "Bicicleta"

Una canzone contro la dittatura scritta da Charly García in piena dittatura... Forse i fascisti - che in genere sono anche ignoranti e stolti - non ne capirono il senso...
Quién sabe Alicia éste país
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/4/2009 - 22:33
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Rambo es gay

Rambo es gay
Vengo con el ritmo del sudor latino, gambeteando
(continuer)
envoyé par adriana 1/4/2009 - 18:23
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Léo Ferré: Nous deux

Léo Ferré: Nous deux
[1961]

J'ai toujours scrupule à commenter les chansons, surtout quand elles sont bonnes. Je me sens un peu gêné aux entournures de paraphraser des textes aussi renversants de qualité et par ailleurs, je suis tout aussi embarrassé de faire la leçon , en quelque sorte, à des lecteurs que je devine assez capables de le faire eux-mêmes. En somme, je n'aurais qu'à me taire. Mais Riccardo Venturi dit qu'il aime bien que l'on commente... Mais je me dis aussi que ce raisonnement restrictif, cette pudeur qui est la mienne, même dans les conversations entre amis, éteindrait toute relation. Alors, j'entends Zazie qui dit : Tu causes, tu causes, c'est tout ce que tu sais faire... En effet.

Cette chanson écrite par Jean-Roger Caussimon, lui-même interprète, est probablement une des plus belles chansons de la langue française. La musique de Léo Ferré n'y est pas pour rien non plus. C'est une chanson... (continuer)
Ils sont partis sans crier gare
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 1/4/2009 - 17:14

L'œil de la lune

L'œil de la lune
L'œil de la lune.
Canzone léviane – Marco Valdo M.I – 2009
Cycle du Cahier ligné – 2.

L'œil de la lune est la deuxième canzone du cycle du Cahier ligné. On pourrait considérer qu'il s'agit là d'une réflexion sur l'avenir de la planète et des Terriens eux-mêmes, d'une réflexion sur la vie elle-même, vue par la Lune ou en tout cas, de la Lune.
C'est le point de vue de la Lune.
Mais l'on sait depuis un certain temps que les militaires ont de vagues intentions à son égard et qu'un jour sans doute, là-bas aussi, tout en haut dans le ciel, sur ce plat d'étain de la nuit, il faudra faire connaître les Canzoni contro la Guerra.
Ainsi chantait Léo Ferré, dans ce qui est une des plus belles chansons d'amour que je connaisse :

Tu vois, c'est écrit à la une
On se dispute déjà la Lune.
Enfants de demain, innocents !
Un général sur les planètes
Vous suivra de loin, à la lunette
Et dira :... (continuer)
J'ai le souvenir extatique
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 1/4/2009 - 16:36
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Ciudad mujer

Ciudad mujer
[1985]
Album "Corazón sudamericano"
Qué está pasando ahora con Buenos Aires en realidad
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/4/2009 - 15:51
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Los desaparecidos nunca más

Los desaparecidos nunca más
[1985]
Album "Corazón sudamericano"
Yo tenía un amigo que crecía conmigo
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/4/2009 - 15:49
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Apremios ilegales

[1984]
Album "En gira"
Apremios ilegales, abusos criminales
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/4/2009 - 15:45
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Los perros homicidas

Los perros homicidas
[1970]
Album "16 grandes exitos de Pedro y Pablo"
Uno ya no puede estar tranquilo
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/4/2009 - 15:33
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Señora violencia e hijos

Señora violencia e hijos
[1982]
Album "Contracrisis"

Una canzone sulla guerra delle Malvinas, dedicata - mi pare chiaro - a Margaret Thatcher.
Señora violencia con nubes de petardos
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/4/2009 - 15:29
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Antihéroes

Antihéroes
[2000]
Album "Album Verde"

Una canzone sulla guerra delle Malvinas.
Aquel 2 de abril comenzó la guerra
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/4/2009 - 14:16
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Gente del Sur

Gente del Sur
[1988]
Album "Rata Blanca"

Una canzone sulla guerra delle Malvinas.
La soledad no es mal camino
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/4/2009 - 14:00
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Fuori campo

Fuori campo
[1999]
Testo e musica dei Modena City Ramblers
Lyrics and music by Modena City Ramblers
Album: "Fuori Campo"

"Dal sud al nord, dalla periferia al centro - ma esiste davvero un centro di qualcosa ? Di sicuro esistono migliaia di facce e di posti dimenticati, ai margini del gran carrozzone del mercato Globale, che non meriteranno mai un titolo sul giornale. Si trovano, semplicemente, oltre il cerchio del riflettore...".
Il "parlato" sotto lo strumentale finale è scritto e recitato da Luis Sepúlveda, ispirato da un libro di Eduardo Galeano sulle vene aperte dell'America Latina.
"Campionamento" musicale : lo strumentale finale è tratto da "The green groves to Erin", Bothy Band.

Fuori campo
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 1/4/2009 - 10:13
Parcours: Che Guevara

La jarado de décembré

La jarado de décembré
[1881]
Air: La mouart dé moun Ay
Aria: La mouart dé moun Ay
Tiré de/Da:
Muse Républicaine et Anticléricale,
par Casimir Garcin, de Manosque, Basses-Alpes.
Aix, Typographie Provençale.
Vol. 1, 1880; Vol. 2, 1881.

Una rarissima canzone in occitano (anche se qui sarebbe più corretto dire in provenzale), opera di un cantore popolare, Casimir Garcin, nativo di Manosque, nel dipartimento delle Alpi di Alta Provenza. Ne riprendiamo il testo originale e la traduzione francese da un minuzioso e bell'articolo dello storico e romanziere occitano René Merle. Di René Merle, la cui nonna era toscana, ci piace ricordare anche il suo impegno contro la xenofobia: l'ultimo articolo che ha scritto sul suo sito, il 27 marzo scorso, parla del massacro dei lavoratori italiani a Aïgues-Mortes, nel 1893.

Rara la canzone, e raro anche l'argomento: non si conoscono molte canzoni, neanche in francese,... (continuer)
Qu saou si l’hiver d’aquest an
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 1/4/2009 - 02:55
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Mi fa male il mondo

Mi fa male il mondo
[1995]
Versione 2
Testo e musica di Luporini - Gaber
Lyrics and music by Luporini - Gaber
Album: "E pensare che c'era il pensiero"
Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo...
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 31/3/2009 - 23:28
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Disse: Non Dio, decido io

Disse: Non Dio, decido io
[1976]
Testo di Piero Ciampi
Musica di Gianni Marchetti
Album "Dentro e fuori" (l'ultimo)

Vi propongo senz'altro un extra... scusate, forse sono solo stanco e forse anche un po' ubriaco (ho trovato un pintone di rhum agricole Damoiseau de la Guadeloupe ma non mi ero accorto che faceva 50°...). Così ho trovato questa canzone del buon Ciampi (sarà l'alcool, sarà la musica, saranno le storie del Venturi...) e mi piacerebbe dedicarla, se vi garba, a tutti quegli ipocriti farisei sepolcri imbiancati che pensano di poter mettere, in un modo o nell'altro, le mani sulle nostre vite e sulle nostre morti... Io, brutti porci, dal sito delle Canzoni contro la Guerra, la guerra ve la dichiaro... Vaffanculo, bastardi! Non voi, "non Dio, decido io"!
Da un marciapiede all'altro
(continuer)
envoyé par Alessandro 31/3/2009 - 22:14

Souvenirs napoléoniens

Souvenirs napoléoniens
Souvenirs napoléoniens
Canzone léviane – Marco Valdo M.I. - 2009
Cycle du Cahier Ligné – 1.



Voici la première d'une série de canzones lévianes consacrées au « Cahier ligné » que Carlo Levi écrivit durant les mois où – suite à deux opérations successives – il fut aveuglé et dès lors, aveugle. Rares sont ceux qui l'ont lu; plus rares encore ceux qui l'ont traduit. C'est de cette traduction – un chantier immense – que sont tirés les matériaux de ces canzones. Et peu nombreux sont ceux qui savent qu'il s'agit là d'un livre parmi les textes les plus extraordinaires et les plus complexes de la littérature européenne.
Je ne sais pas encore quel destin donner à cette suite de canzones, ni combien de canzones il y aura, ni même si cette forme – la canzone – convient à pareille entreprise. On verra chemin faisant.
Par contre, ce que je peux dire, c'est que ce sera étrange et que ceux qui... (continuer)
Ici, on peut écrire un livre,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 31/3/2009 - 20:46
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Attenti, giovinotti!

anonyme
Attenti, giovinotti!
[1901]
Strofe popolari fiorentine
(Sull'aria degli "Stornelli fiorentini" - molto simile a Italia bella mostrati gentile)
Interpretazione di Riccardo Marasco
In "Chi cerca trova" (1977)


RICCARDO MARASCO: CHI CERCA TROVA
Vita e canti di Toscana
Edizioni Birba, Firenze, 1977
Con allegata stereocassetta


1977-2019: L'oramai introvabile "Chi cerca trova" di Riccardo Marasco accanto alla pagina aperta di "Addio Firenze" sulle CCG.



01. Attenti, giovinotti! 00'00"
04. Il sedici di agosto 08'07"
05. Già allo sguardo 12'21"
09. Colombo che sul poggio 26'28"
10. Presso una chiesa 28'32"
14. Quell'augello che vola 38'35"
15. Partirò, partirò 40'35"
17. Addio Firenze 46'41"
20. Rondinella pellegrina 52'00"




Queste strofe, il popolo di Firenze le cantava nel 1901, quando c'era la crisi; Riccardo Marasco, però, disse d'averle sentite a Campagnatico (GR) da un'anziana donna, la "zia... (continuer)
Attenti, giovinotti, tutti quanti!
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/3/2009 - 17:12
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Freedom Of Speech Won't Feed My Children

Freedom Of Speech Won't Feed My Children
[2001]
Album "Know Your Enemy"

"[...] What they are saying is we demand so many rights, but we make such pathetic use of them. Freedom of expression so we can watch porn, freedom of movement so we can go to our malls. They're saying after all these rights, what use have we made of them? The homeless still go hungry. [...]"

"[...] It is a sarcastic song about western hypocrisie. It is song about how capitalist media celebrates the virtues of western consumerist life, while at the same time it is build on lies. It sings about vices, that are celebrated by capitalism just becouse consumerism is the root of the contemporary system; even though those vices are actually real vices.
In fact it isn't against freedom, it is against a perverted kind of consumerist freedom. "Freedom of speech won't feed my children", is also a call to arms against leaders who use democracy to legitimate certain illegitimate power relations."

Un paio di commenti al testo da Songmeanings.
Liberty, sweet liberty
(continuer)
envoyé par Alessandro 31/3/2009 - 09:02
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Dead Yankee Drawl

Dead Yankee Drawl
Scritta all'epoca dell'album d'esordio "Generation Terrorists" (1992).
Infatti accompagna il singolo Little Baby Nothing estratto proprio da quel primo lavoro.

"[...] This particular song is notable mainly for an incredibly dense set of lyrics. The central idea of the song is simple enough – like a number of songs from the period, it works to expose and attack what the band saw as the worst aspects of American culture (greed, insincerity, environmental destruction and historical short-sightedness, mainly). [...]" (da Manic Street Preachers. A Critical Discography)

(Bernart Bartleby)
Bill and Ted and Wayne's World drawl
(continuer)
envoyé par Alessandro 31/3/2009 - 08:49
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Le retour du marin, ou Brave marin revient de guerre

anonyme
Le retour du marin, <i>ou</i> Brave marin revient de guerre
Come già detto per la canzone precedente, nella canzone popolare, che vive su “temi fissi” ripresi dalla realtà, il ritorno del soldato creduto morto in guerra e che trova la fidanzata sposata ad un altro, o la moglie risposata con altri figli, è una sorta di must; così in questa famosa e antica canzone bretone del Pays Gallo, che ha trovato modernamente interpreti del calibro di Guy Béart e Nana Mouskouri.

Nella canzone popolare, usualmente, il fidanzato o il primo marito, più o meno “riconosciuti”, se ne vanno via mestamente pronti a passare la vita nel rimpianto per il destino crudele che li ha colpiti; fatto assolutamente improbabile, dato che i secondi matrimoni venivano annullati. Assai più probabilmente, chi ne faceva le spese erano le povere donne le quali, accusate comunque di “infedeltà”, venivano additate al pubblico disprezzo e anche di peggio. Il tema è comunque stato ripreso... (continuer)
Brave marin revient de guerre, tout doux :
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/3/2009 - 03:08
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Müde kehrt ein Wandersmann zurück

anonyme
Müde kehrt ein Wandersmann zurück
[XVI/XVII sec. ?]

Ripresa dal sito dei Comunisti Svizzeri (per quanto possa apparire improbabile, esistono!), questa antica canzone popolare bernese ha bisogno di un paio di spiegazioni. Anzitutto per il titolo: come mai un Wandersmann, cioè, alla lettera, un “viandante” (per non dire addirittura un “vagabondo”?) È nota la tradizione bellica degli svizzeri, che ne fecero una potenza militare di prim'ordine in Europa fino al XVII secolo; potenza che ebbe fine improvvisa con la disastrosa sconfitta di Marignano (oggi Melegnano, proprio quella della barriera autostradale della A1...); da allora, se si eccettua qualche guerra civile (come la guerra del Sonderbund nel XIX secolo), la Svizzera è paese neutrale. La fama degli svizzeri come soldati, però, non terminò con quella disfatta: nacque allora la tradizione del mercenariato e delle milizie svizzere al servizio di stati stranieri, la cui... (continuer)
Müde kehrt ein Wandersmann zurück
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/3/2009 - 00:21
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Guantanamero

Guantanamero
To the tune of Guantanamera.
I wrote this in 2006 after I realized that "guantanamera" means "of Guantanamo (female)". "Guantanamero" means "of Guantanamo (male)". The words are in Spanish, but I have included an English translation. I thank Francisco Villa for his help.

Richard Stallman
Me odiaba mi primo
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 30/3/2009 - 16:48
Parcours: Guantanamo Bay
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Elle

Elle
[2008]
Musica di Mari Boine e Svein Schultz
Parole di Rawdna Carita
Dalla colonna sonora del film ”Kautokeino-opprøret” (“The Kautokeino Rebellion”) del regista lappone (di nazionalità norvegese ma di etnia Sami) Nils Gaup

Nel nostro immaginario i paesi nordici, come la Norvegia, sono sinonimo di natura incontaminata, democrazia e rispetto del prossimo. Non è proprio così. Si pensi, per esempio, al fatto che le baleniere norvegesi uccidono ogni anno molti più cetacei che quelle nipponiche… Si pensi, ancora, al collaborazionista Vidkun Quisling, che governò la Norvegia tra il ’42 e il ’45 in nome e per conto dell’invasore nazista… Si pensi all’oppressione e allo sfruttamento condotto dai norvegesi, con in testa la chiesa luterana, contro i nativi Sami (i lapponi), che hanno rischiato, soprattutto nel corso del XIX secolo, di scomparire soccombendo alla “norvegizzazione”, alla predazione... (continuer)
De rahpasii giđđaeatnu fas
(continuer)
envoyé par Alessandro 30/3/2009 - 15:07
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Apocalipse

Apocalipse
[1997]
Album "Cabo Verde"
Paké tonte maldade nesse mundo
(continuer)
envoyé par Alessandro 30/3/2009 - 12:44
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Sarebbe ora

Sarebbe ora
Brano vinciitore del premio voci per la Libertà 2007, promosso da Amnesty Italia
Sarebbe ora di ritornare con la faccia sulla terra
(continuer)
envoyé par Donquijote82 30/3/2009 - 09:11




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