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The Ballad Of Sacco And Vanzetti, Part Three

The Ballad Of Sacco And Vanzetti, Part Three
Sono riuscita a scaricare la canzone, finalmente.Grazie!

Carmela M.
27/12/2009 - 19:37
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Il mondo dei bruchi

Il mondo dei bruchi
Chanson italienne – Il Mondo dei Bruchi – Ascanio Celestini – 2007
LE MONDE DES CHENILLES
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 27/12/2009 - 17:03
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Fronne d'autunno

Fronne d'autunno
Testo del poeta Camillo Di Benedetto, che racconta del martirio dei giovani di Lanciano (CH), insorti contro i nazi-fascisti il 5 e 6 ottobre 1943.

Tutti ragazzi furono trucidati e per rappresaglia, anche altri inermi cittadini furono passati per le armi.

La rivolta ha fruttato alla città la medaglia d'oro al valor militare (nota per spiegare l'ultima frase della poesia).

Il testo è stato messo in musica da E. Spadano di Terre del Sud.
Ere l’autunne e già le prime fronne
(continuer)
envoyé par mimmo spadano 27/12/2009 - 15:26
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Ali grandi

[2000]
Album: Compilation Voci per la libertà 2001
Testo: Iano Nicolò - Musica: Livido

Un rock molto ben riuscito e coinvolgente per raccontare la storia di un clandestino che lascia la sua terra e con essa una vita di schiavitù e piena di stenti, in cerca di un futuro migliore, ali grandi che lo fanno fuggire lontano...
Nero è il lavoro - nero,
(continuer)
envoyé par giorgio 27/12/2009 - 10:28
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Due minuti per un po' di sole

[1998]
Album: Compilation Voci per la libertà '99 [1999]
Chissà se fuori sta splendendo il sole,
(continuer)
envoyé par giorgio 27/12/2009 - 09:13
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Στη σκλαβωμένη Ελλάδα μας

Στη σκλαβωμένη Ελλάδα μας
Not "Dimitrios Solomòs".
The right name is Dionisios Solomos.
AGIS 27/12/2009 - 01:09
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Battipaglia

Battipaglia
Battipaglia 9 aprile 1969 - Il filmato



Si tratta di un filmato televisivo d'inchiesta girato a pochi giorni della rivolta e che venne riprodotto un anno dopo in una sezione del PCI di Battipaglia e che poi divenne motivo della rivisitazione , dei presenti , dei fatti.
Riccardo Venturi 26/12/2009 - 23:25
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Uocchie

Uocchie
[2005]
Album: Mo’ siente [2006]
Uocchie senza cchiù luce,
(continuer)
envoyé par giorgio 26/12/2009 - 16:44
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Masters Of War

Masters Of War
Holger Terp 26/12/2009 - 16:11
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La Savoiarda

La Savoiarda
Ciao sono andy moraz l'autore della savoiarda ... mi fa piacere che la mia canzone abbia creato dibattito e sia stata tradotta anche in francese ... e mi fa piacere che vi siate appropriati di questo brano... nato per riflettere su una pagina della nostra storia spesso dimenticata ... per il resto e' ovvio che siamo distanti anni luce ma certe azioni compiute da uomini come Bresci hanno una valenza oggettivamente incontestabile(andy moraz)

Ciao a te Andy, e grazie per averci scritto queste parole. Sono parole semplici, che non creano confusioni e fraintendimenti; abbiamo cercato di fare la stessa cosa. Verissimo che le azioni compiute da uomini come Bresci abbiano una valenza incontestabile, tanto più in questa melassosa, mielosa, ipocrita "Italia dell'amore" che ci vorrebbero propinare. Saluti e buon anno. [RV]
26/12/2009 - 14:26
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Pasolini

Pasolini
Questa la Poesia di Pasolini parte finale della poesia "Vittoria", ricordo del fratello Guido, partigiano ucciso dai GAP, tratta da " poesia in forma di rosa "
Dove sono le armi? Io non conosco
(continuer)
envoyé par Donquijote82 26/12/2009 - 14:21
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Iraq

Iraq
26 dicembre 2009

A Vic non posso offrire che una traduzione. Ma è fatta con un ricordo. Ciao, nessuno ti dimenticherà.
IRAQ
(continuer)
26/12/2009 - 12:08
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Voglie 'e parlà

Voglie 'e parlà
[2005]
Album: ‘A camorra song'ìo
Mo siente e fatt' comme stann'
(continuer)
envoyé par giorgio 26/12/2009 - 08:53

Fredens Daad skal Frugter bære

Fredens Daad skal Frugter bære
[1904]
Testo / Lyrics / Tekst: Fredrik Bajer
Musica / Music / Musik:
P.E. Rasmussen, Danmarks dejligt Vang og Vænge
Fonte / Source / Kilde: Fredsvennernes Sanghæfte, 1904.

Questa antica canzone di pace danese, scritta nel 1904 dal futuro premio Nobel per la Pace Fredrik Bajer (che lo ottenne quattro anni dopo, nel 1908), fa parte di un “pacchetto” inviatoci dall'amico e collaboratore danese Holger Terp, che naturalmente ringraziamo. Le canzoni di tale “pacchetto”, introvabili al di fuori della Danimarca, sono rimaste a lungo in approvazione per motivi tecnici; riusciamo adesso finamente ad inserirle (e a tradurle), a cominciare da questa.

Fredrik Bajer (Næstved, 21 aprile 1837 – Copenaghen, 22 gennaio 1922) è stato uno scrittore, pacifista e insegnante danese, vincitore, con Klas Pontus Arnoldson del Premio Nobel per la pace nel 1908.Suo padre era un reverendo, e Bajer fu arruolato... (continuer)
Fredens Daad skal Frugter bære
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff & Holger Terp 26/12/2009 - 01:54
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Stupida razza

Benvenuti in questo mondo ricoperto di cemento
(continuer)
envoyé par adriana 25/12/2009 - 18:04
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Winter

Winter
(2009)

Scritta durante le sessions di No line on the horizon, non è poi stata inclusa nell'album ma solo nella colonna sonora del film Brothers
insieme a White as Snow.

Vedi anche Wikipedia

Proponiamo prima la versione acustica tratta dai titoli di coda di "Brothers"
The yellow sun
(continuer)
24/12/2009 - 23:11
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Are You a Citizen Or Are You a Slave ?

Are You a Citizen Or Are You a Slave ?
[2003]
Songwriters: Victor René Sadot & Cindy Abramowicz Hubschmitt
Album: Broadsides & Retrospectives [2005 - Crazy Planet Band]

Written with Cindy Hubschmitt, the song challenges cynicism and apathy about social justice issues. It could become an anthem if it gets heard...

Comments by Vic Sadot (1 2)
Are you a Citizen? - Or are you a Slave?
(continuer)
envoyé par giorgio 24/12/2009 - 19:57
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The Patriot Call

[2005]

Song about what patriotism REALLY should be: taking care of one's country...
"I was motivated to write this song due to the misinterpretation that patriotism is about killing people when a leader shoves an unwilling country into war."
In this country there's a choice
(continuer)
envoyé par giorgio 24/12/2009 - 19:48
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Darquier

Darquier
[1979]
Pubblicata su di un 45 giri nel 1979, poi eseguita dal vivo in una tournée del 1980 e inserita nell’album live “Répression dans l'Hexagone”, registrato nel corso di quella tournée ma pubblicato solo nel 1992.

Testo trovato sul sempre ottimo l’histgeobox



Una canzone dedicata a Louis Darquier de Pellepoix, uno dei tanti cani fascisti che all’interno del governo di Vichy servirono i nazisti durante l’occupazione della Francia.
Figlio di famiglia alto borghese, Darquier de Pellepoix vantava origini nobili e si faceva chiamare col titolo di barone… Fancazzista, disonesto, nazionalista, virulento antisemita, il “barone” era l’uomo ideale per i nazisti, che lo vollero – contro il parere del maresciallo Pétain, che giudicava Darquier de Pellepoix un esaltato torturatore e un ladro – a capo dell’ufficio affari ebraici del governo di Vichy. Fu proprio Darquier de Pellepoix, insieme al... (continuer)
L'homme respecté
(continuer)
envoyé par Alessandro 24/12/2009 - 14:38
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Nouveau Monde

Nouveau Monde
[1997]
Album "T'es fou"

Canzone dedicata alla "conquista che non scoprì l'America", per dirlo con Eduardo Galeano...
Quand je bois de l'eau, de l'eau, de l'eau,
(continuer)
envoyé par Alessandro 24/12/2009 - 13:02
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La rose et le réséda

La rose et le réséda
[1943]
Album “Les Choses de rien”

Una poesia di Louis Aragon, poeta e scrittore francese, attivista nella Resistenza, partecipe del movimento dadaista e fondatore di quello surrealista (si veda su questo sito Boulevard Aragon, canzone a lui dedicata da Serge Reggiani).

Apparve per la prima volta nella primavera del 1943 su di un giornale di Marsiglia e l’anno successivo Aragon la incluse nella sua raccolta intitolata “La Diane Française”, aggiungendovi una dedica a quattro membri della Resistenza, due cristiani (“Colui che crede al cielo”, la reseda, una pianta erbacea con proprietà calmanti) e due comunisti (“Colui che non crede al cielo”, la rosa), assassinati dai nazisti:

À Gabriel Péri et d’Estienne d’Orves
comme à Guy Môquet et Gilbert Dru

Gabriel Péri era un giornalista ed attivista del Partito comunista. Honoré d'Estienne d'Orves era un ufficiale della marina francese, vicino... (continuer)
Celui qui croyait au ciel
(continuer)
envoyé par Alessandro 24/12/2009 - 12:30
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Fleur de Paris

Fleur de Paris
[1944]
Parole di Maurice Vandair
Musica di Henri Bourtayre

Cette chanson que chante Maurice Chevalier est pleine de symbolisme. En général, la « fleur de Paris » est la patrie ou l’esprit français. Mais aussi, presque chaque vers décrit un autre aspect que la fleur symbolise en particulier.
Les premiers vers disent «mon épicier l’avait gardée dans son comptoir, le percepteur la conservait dans son tiroir.» Je crois que c’est une référence aux faux papiers que les Résistants faisaient. Ce qu’ils cachaient peut être aussi le procès verbal des rentrées d’argent. Par exemple, si un percepteur ne reportait pas la vraie quantité qu’on avait produite c’était une forme de résistance.
Le cinquième vers dit : «l’ex-caporal en parlait à l’ex-général». Ce vers parle de Charles de Gaulle et les Forces Françaises Libres ainsi que ceux qui se sont battus contre les Nazis. Le sujet de la chanson est... (continuer)
Mon épicier l'avait gardée dans son comptoir
(continuer)
envoyé par Alessandro 24/12/2009 - 11:42
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Soldats sans armes

Soldats sans armes
[1966]
Parole di Maurice Vidalin
Musica di Maurice Jarre

Si tratta della canzone presente sul lato B di un 45 giri pubblicato nel 1966. Sul lato A, Paris en colère
Dopo l'omaggio ai combattenti della Liberazione, ecco quello alle migliaia di "soldati senza armi", i civili sconosciuti che quella liberazione resero possibile con la loro resistenza di tutti i giorni, costata un altissimo tributo di sangue.
La guerre était perdue
(continuer)
envoyé par Alessandro 24/12/2009 - 11:23
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Paris en colère

Paris en colère
[1966]
Parole di Maurice Vidalin
Musica di Maurice Jarre

Agosto 1944. Liberazione di Parigi.
Que l'on touche à la liberté
(continuer)
envoyé par Alessandro 24/12/2009 - 11:14
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Il y avait une ville

Il y avait une ville
Una canzone sull'olocausto atomico di Hiroshima e Nagasaki, scritta nel 1958 e poi inclusa nell'EP "Claude Nougaro" del 1964.
Que se passe-t-il?
(continuer)
envoyé par Alessandro 24/12/2009 - 10:31
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Extracomunitario

Extracomunitario
Dall'unico album della band, "Pislas" (1993)

E insomma, questo pezzo ha più di quindici anni, quindici anni, inserire imprecazione a scelta.
Ma sembra parli esattamente del 2009. Due ipotesi: (1) I Paolino erano profeti, vedevano già quanto saremmo diventati stronzi; (2) Siamo sempre stati stronzi così, procediamo nella stronzaggine in moto rettilineo uniforme, la sensazione di peggiorare è un'illusione prospettica.

Sia come sia, correggerei soltanto due osservazioni. "Non sei informato al di fuori della tua cultura": si è poi capito che ne sappiamo poco anche di quest'ultima. "Non sei cattivo". Ecco, secondo me dobbiamo cominciare a dircelo: siamo cattivi. Siamo gente cattiva, ossessionati dai nostri difetti e prontissimi a rifarci su chi è più sfigato di noi.

Di buono c'è che a Natale continuiamo a festeggiare un extracomunitario. Questo non ce lo può togliere nessun leghista.

(commento di leonardo da piste - noi postiamo per la gente che lavora)
Io non sono mica razzista, però
(continuer)
24/12/2009 - 10:00
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Giuni Russo e Franco Battiato: Strade Parallele (Aria Siciliana)

Giuni Russo e Franco Battiato: Strade Parallele (Aria Siciliana)
[1994]

Testo di Giuseppa Romeo, in arte Giuni Russo (1951-2004)
Musica di Maria Antonietta Sisini
Interpretata assieme a Franco Battiato
Album: Se fossi più simpatica sarei meno antipatica (1994)
Lyrics by Giuseppa Romeo, known as Giuni Russo (1951-2004)
Music by Maria Antonietta Sisini
Performed in duet with Franco Battiato
Album: Se fossi più simpatica sarei meno antipatica ("If I were more pleasant, I would be less unpleasant") (1994)
Στίχοι της Δζιουζέππα Ρομέο, γνωστή με το καλλιτεχνικό ψευδώνυμο Δζιούνι Ρούσσο (1951-2004)
Μουσική της Μαρία Αντονιέττα Σιζίνι
Εκτέλεση σε ντουέτο με τον Φράγκο Μπαττιάτο
Αλμπουμ: Se fossi più simpatica sarei meno antipatica (“Αν ήταν πιο συμπαθητική, θα ήταν λιγότερο αντιπαθητική”) (1994)

Debbo la conoscenza di questa canzone a un curioso tipo, noto come Io Non Sto Con Oriana, che ogni tanto si fa vedere anche in questo sito con qualche commento... (continuer)
Dumínica jurnata di sciroccu
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/12/2009 - 16:05
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Woman Of The Ghetto

Woman Of The Ghetto
[1969]
Album "The Spice of Life"
Parole di Marlena Shaw
Musica di Richard Evans e Bobby Miller

Testo trovato sul sempre ottimo l’histgeobox

Potremmo dire che si tratta di una Say It Loud - I'm Black and I'm Proud in versione femminile cantata da una delle più belle voci black del soul americano....

Poche canzoni raccontano con tanta chiarezza il razzismo sistemico a cui sono sottoposti i neri negli Stati Uniti. Woman of the ghetto descrive le inner city in cui sono segregati i neri più poveri, esclusi dall’istruzione e dal lavoro, e abbandonati a gang e malavita. “Come dai da mangiare a un figlio sapendo che ne lascerai un altro affamato?”, chiede la cantante con voce ferma, quasi da predicatrice. La linea di basso e le percussioni creano quasi una tela bianca che viene riempita di colore dalla voce urgente e ricca di sfumature di Marlena Shaw.

Emily Lordi, autrice del libro The... (continuer)
I was born and raised in a ghetto
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/12/2009 - 15:30
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17 Octobre

17 Octobre
[2006]
Album “Table d'écoute”



Con Paris, Oct61 un’altra canzone che racconta del terribile 17 ottobre 1961 a Parigi, la “nuit noire” nel corso della quale la polizia fascista e razzista del prefetto Maurice Papon (già prefetto della Gironde tra il 1942 e il 1944, durante il regime di Vichy) si scatenò contro un corteo di algerini e maghrebini che manifestava per l’indipendenza dell’Algeria (mentre erano già in corso negoziati tra Francia e FLN) e contro gli omicidi extragiudiziali compiuti quasi quotidianamente dalle forze dell’ordine contro gli immigrati nord-africani. L’ordine del massacro venne direttamente da Papon che dichiarò in radio e televisione “Per ogni colpo dato ne restituiremo dieci”… Ma fu peggio di una decimazione: ai 300 maghrebini uccisi nel corso del 1961 se ne aggiunsero altre decine (tra i 50 e i 200, non è mai stato possibile appurare il numero esatto) assassinati... (continuer)
Alger, capitale, au commencement des « sixties »
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/12/2009 - 14:36
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Paris, Oct61

Paris, Oct61
[1995]
Album “Les Choses de rien”

Testo (corredato di approfondita scheda storica) trovato sull’imprescindibile l’histgeobox



Parigi, 1961.
In Algeria la guerra era al suo culmine e, anzi, si era ormai da tempo trasferita in suolo francese, dove vivevano già all’epoca non meno di 400.000 immigrati algerini, 150.000 solo nella regione di Parigi. La comunità algerina, e per analogia con essa, tutti i nordafricani immigrati in Francia vivevano in un clima di insicurezza permanente, vessati di continuo dai controlli, dalle retate e dalle violenze della polizia e vittime del razzismo e del fascismo di molti francesi. Un paio d’anni prima, il prefetto di Parigi Maurice Papon (già funzionario di polizia durante il regime di Vichy) aveva avuto l’idea geniale di istituire una forza di polizia speciale, costituita da volontari di origine maghrebina, dedicata alla repressione delle cellule del... (continuer)
Paris sous Paris
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/12/2009 - 12:32
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Comme une fille

Comme une fille
[1969]
Paroles et musique: Léo Ferré
Testo e musica: Léo Ferré
Album "L'Été 68"



Si tratta della canzone che chiude il disco dedicato da Léo Ferré al maggio francese, L'été 68. Ben diverso il rapporto di Ferré con la rivolta rispetto a quello dell'altro grand anarchiste della canzone francese, Georges Brassens: diretto e partecipativo nel primo caso, di comunanza e di lotta; distaccato seppure con simpatia nel secondo. Uno come Ferré non poteva però restare ai margini ed esprimere soltanto una vaga simpatia: Ferré non era, e non è mai stato, un individualista. L' "Estate '68" cui fa riferimento il titolo dell'album è quello della tentata "restaurazione gollista" dopo la rivolta del maggio: le consuete elezioni che danno una schiacciante maggioranza ai "silenziosi", alla Francia borghese spaventata a morte che chiede il "ritorno alla normalità": un ritorno che non poteva però più esistere.... (continuer)
Comme une fille
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/12/2009 - 09:45
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Le déserteur

anonyme
Testo trovato sul sito Vinyls Revolution, che mette a disposizione in formato .ogg canzoni anarchiche e di lotta tratte da vecchi dischi in vinile.
Questa - il cui testo non mi pare compaia al momento sulle CCG - è compresa nel disco intitolato "Chansons Contre".

Purtroppo non sono disponibili altre informazioni circa le fonti originarie.

Interpretata originariamente da Victor Barrucand e ripresa nel 1968 da Marc Ogeret
En arrivant au régiment
(continuer)
envoyé par Alessandro 22/12/2009 - 14:30
Parcours: Déserteurs
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La libertat

[1892?]
Parole di J. Clozel
Musica di Manu Théron

Testo trovato sul sito della Federacion dels Ensenhaires de Lenga e de Cultura d'Òc

Un testo ritrovato dal giornalista Claude Barsotti a Marsiglia, messo in musica da Manu Théron e interpretato dal Còr dau Lamparo. Non si conosce che il nome del suo autore: J. Clozel. La canzone, sotto il titolo "Cançon de nèrvi", fu pubblicata il 6 febbraio 1892 sul giornale occitano di Marsiglia "La Sartan" ed era dedicata a Pèire Bertas, docente marsigliese all’istituto di Belle Arti, che fu allontananto per sempre dall’insegnamento per via delle sue idee socialiste e federaliste (era un seguace di Proudhon).
Tu que siás arderosa e nusa
(continuer)
envoyé par Alessandro 22/12/2009 - 14:01

La Chèvre Atomique

La Chèvre Atomique
La Chèvre Atomique

Canzone léviane – La Chèvre Atomique – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 72

La Chèvre Atomique est la septante-deuxième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

En voilà bien une autre maintenant, dit Lucien l'âne en levant le museau pour saisir une branchette de saule. Ne me regarde pas comme çà, Marco Valdo M.I. mon ami, je ne fais rien de mal en croquant cette branchette de saule... Ne sais-tu pas les vertus analgésiques de Salix... J'ai pris froid et j'ai mal aux dents, voilà tout et je me soigne et d'ailleurs, mon ami Salix le saule (Salix, c'est son nom) m'a donné son accord et il est très heureux de pouvoir me soigner, tout en étant soigné lui-même, car il est bon pour lui qu'on lui taille un peu la chevelure. Cependant, ce qui me turlupine plus encore, c'est cette étrange chèvre atomique.... (continuer)
Devant la pâture déteinte et poussiéreuse,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 22/12/2009 - 12:41
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L'artilleur de Metz

anonyme
L'artilleur de Metz
Spero che nessun@ se ne abbia a male se - stimolato da un paio di interventi di Marco Valdo M.I. - posto questa "chanson paillarde" in cui si canta di un artigliere che col suo "pezzo" non dispensa piombo ma solo amore, facendo strage sì, ma di "cuori" femminili.
Dal che si dimostra che le spade possono essere trasformate anche in qualcos'altro oltre che in aratri...
E dal che si dimostra pure che è sacrosanta la recente affermazione del nostro Premier convalescente (auguri!) che è sempre l'amore che vince sull'odio...

Viva l'ammore! Viva le donne! Viva il buon vino! Viva l'artigliere di Metz!
Quand l'artilleur de Metz
(continuer)
envoyé par Alessandro 22/12/2009 - 11:40
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De profundis Hitleribus

De profundis Hitleribus
[1943]

Altra canzoncina che Pierre Dac mandava nell’etere da Radio Londra, sbeffeggiando gli occupanti nazisti ma soprattutto i maiali collaborazionisti di Vichy. I bersagli preferiti da Dac erano sempre i capi delle SS francesi Philippe Henriot e Aimé-Joseph Darnand.

Come ha sagacemente rilevato Marco Valdo M.I., le canzoni di Pierre Dac erano molto spesso basate sulle arie di “chansons paillardes”, divertenti e popolari canzoni triviali ed oscene da osteria, bordello o caserma… E mi pare che pure questa “De profundis Hitleribus” non sfugga alla regola: la chanson paillarde di riferimento dovrebbe essere “De profundis Morpionibus”, a suo modo pure una canzone contro la guerra, che racconta dell’aspra battaglia tra pidocchi e piattole e della sconfitta, seppur dopo eroica resistenza, di queste ultime, che perdono il proprio valoroso capitano precipitato in fondo al buco del culo da un colpo dell’artiglieria avversaria…
Nazis de tout’s catégories
(continuer)
envoyé par Alessandro 22/12/2009 - 11:27
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Korporate Klimate

Korporate Klimate
[2004]
Album: TruthSeeker

"Korporate Klimate" calls out the major corporations on global human exploitation.
" A strong delusion will take over the minds of men
(continuer)
envoyé par giorgio 21/12/2009 - 16:01
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I.T.T. (International Thief Thief)

I.T.T. (International Thief Thief)
[1980]

International Telephone & Telegraph?
No, International Thief Thief!
International Thief Thief!
(continuer)
envoyé par Alessandro 21/12/2009 - 14:43
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Police, milice

Police, milice
[1943]
Sull’aria di “Die Dreigroschenoper” (“L'Opéra de quat'sous”) di Bertolt Brecht e Kurt Weill (1928).

Canzone sui “gamma-crociati” della Milice française, le SS del governo collaborazionista di Vichy.

Testo trovato su pierredac.isuisse.com, pagina dedicata alle canzoni che Pierre Dac proponeva nelle sue trasmissioni da Radio Londra.
Gens d’milice
(continuer)
envoyé par Alessandro 21/12/2009 - 11:50
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Les gars de la vermine

Les gars de la vermine
[1944]
Sull’aria di “Les gars de la marine”

Testo (corredato da scheda di approfondimento storico), trovato sull’imprescindibile l’histgeobox

Una delle canzoni che Dac proponeva da Radio Londra nella sua trasmissione “Les Français parlent aux Français”, nel corso della quale sbeffeggiava i nazisti ed i collaborazionisti di Vichy, “Les fils de Pétain”… Questa è dedicata in particolare a Joseph Darnand e Philippe Henriot, i lugubri capi delle SS francesi. Il primo venne fucilato alla Liberazione. Quanto alla fine di Henriot, il “Goebbels” francese, si può quasi dire che il mandante fu lo stesso Pierre Dac. Infatti, nel corso di una delle sue trasmissioni radiofoniche nel 1944, Pierre Dac si rivolse direttamente ad Henriot e, dopo avergli ricordato il tributo di sangue pagato dai francesi fin dalle guerre napoleoniche, passando per quella di Crimea e la colonizzazione dell’Algeria, per arrivare... (continuer)
Quand on est un salaud
(continuer)
envoyé par Alessandro 21/12/2009 - 11:16
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Les fils de Pétain

Les fils de Pétain
[1943]

Una delle canzoni che il grande umorista e attore francese, scappato dalla Francia dopo l’occupazione nazista, proponeva durante la sua famosa trasmissione quotidiana su “Radio Londra” intitolata“Les Français parlent aux Français”, nel corso della quale sbeffeggiava i nazisti ed i collaborazionisti di Vichy, “fils de putain”…

Testo (corredato da scheda di approfondimento storico sul regime di Vichy), trovato su l’histgeobox
Philippe Pétain de son balcon
(continuer)
envoyé par Alessandro 21/12/2009 - 10:27

Circulez ! Circulez !

Circulez ! Circulez !
Circulez ! Circulez !

Canzone léviane – Circulez ! Circulez ! – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 71

Circulez ! Circulez ! est la septante et unième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

Circulez ! Circulez !, y a rien à voir!, dit Lucien l'âne en balançant la tête de gauche à droite et vice-versa. Circulez ! Circulez !, j'ai déjà entendu çà et dans la bouche des pandores les plus obtus. Il me semble même que cette injonction est tellement répandue et si ancienne que je n'arrive pas à me souvenir de quand je l'ai entendue pour la première fois. Disons que je l'ai bien entendue des centaines et des milliers fois et à chaque fois, c'était précisément quand il y avait quelque chose à voir.

Et où on ne voulait pas que tu mettes ton joli museau, ni que tu saches ce qui se passait là. C'est exactement le sens de cette... (continuer)
Des mondes plus sombres nous attendent.
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 20/12/2009 - 16:29
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Crusader

Crusader
[2008]
Lyrics and Music by Sidney Allen Johnson
Album: Axis Of Evil

"A people who will persevere in war beyond a certain limit ought to know the consequences". – General William Tecumseh Sherman

When you have been hurt bad enough, and you will be, then you will be ready to strike back....and you will!

Ultimately, failing to respond to violence with appropriate force today only leads to greater violence later. There can never be any such thing as "moderation" in war.

Terror's hand is in the air
(continuer)
envoyé par giorgio 19/12/2009 - 16:20
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Illuminati

Illuminati
[2008]
Lyrics and Music by Sidney Allen Johnson
Album: Axis Of Evil

Who really rules the world...and why? A song of hidden agendas, secret societies and their 'demon gods.' Into the Fire!
Secret cabals that rule the world
(continuer)
envoyé par giorgio 19/12/2009 - 16:18
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Entre deux guerres

Entre deux guerres
Entre deux guerres que faire
(continuer)
envoyé par adriana 19/12/2009 - 15:40
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Mein Nike

[2005]
Album: Resistance Is All We Got
Here we go, once again,
(continuer)
envoyé par giorgio 19/12/2009 - 13:09
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Bad Dream 2009

[2009]
Lyrics and Music by Neil O'Brien

A revised version of my anti-nazi rant, Bad Dream (2004). Apart from tidying up the mix, I've re-recorded the vocals and replaced the crappy fake 303 with some crappy live guitar.
There's a Nazi on my doorstep talkin' 'bout rights for whites
(continuer)
envoyé par giorgio 19/12/2009 - 13:07
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La Chanson Difficile

La Chanson Difficile
La chanson difficile
Paroles et musique : Georges Dor.
1966
Quand je chante je deviens chanson
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 18/12/2009 - 20:03
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J'irai revoir la Normandie

J'irai revoir la Normandie
J'irai revoir la Normandie
Chanson française – J'irai revoir la Normandie – Les Charlots – 1973

Ah, Lucien l'âne mon ami à l'esprit ouvert sur toute chose, tu as pratiqué toi aussi, comme moi, comme Riccardo Scocciante, Francis Blanche et bien des autres, cet art merveilleux de la parodie. Aujourd'hui, je t'en apporte une des plus réussies qui soient. Et, sans doute, le sais-tu, la parodie a souvent un double but : celui de régler son compte à une scie et celui de porter le tranchant de l'ironie et de l'humour (plaisir d'humour) dans le vif de la bêtise ou de l'insupportable. Elle vit parfois de dérision.

Oui, mon ami Marco Valdo M.I., je sais assez bien tout cela, mais où veux-tu en venir ?

Tout simplement à cette chanson des Charlots intitulée J'irai revoir la Normandie. Elle mérite tout à fait sa place au Panthéon des parodies et elle est follement anti-guerrière sous ses airs de joyeuse... (continuer)
Quand revient le temps des vacances
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 18/12/2009 - 19:52
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Write a New Freedom

Write a New Freedom
[2007]
Lyrics by Dave Gwyther
Music by Dave Gwyther & Rupert Bath
Album: "Wars Will Cease...When We Refuse To Fight Them"

A melodic introduction with Rupert Bath guest staring on the guitar. Write a New Freedom suggests ideas for a different world freer from the confines of the current system.
Write a new song
(continuer)
envoyé par giorgio 18/12/2009 - 15:10




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