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Giuni Russo e Franco Battiato: Strade Parallele (Aria Siciliana)

Giuni Russo e Franco Battiato: Strade Parallele (Aria Siciliana)
[1994]

Testo di Giuseppa Romeo, in arte Giuni Russo (1951-2004)
Musica di Maria Antonietta Sisini
Interpretata assieme a Franco Battiato
Album: Se fossi più simpatica sarei meno antipatica (1994)
Lyrics by Giuseppa Romeo, known as Giuni Russo (1951-2004)
Music by Maria Antonietta Sisini
Performed in duet with Franco Battiato
Album: Se fossi più simpatica sarei meno antipatica ("If I were more pleasant, I would be less unpleasant") (1994)
Στίχοι της Δζιουζέππα Ρομέο, γνωστή με το καλλιτεχνικό ψευδώνυμο Δζιούνι Ρούσσο (1951-2004)
Μουσική της Μαρία Αντονιέττα Σιζίνι
Εκτέλεση σε ντουέτο με τον Φράγκο Μπαττιάτο
Αλμπουμ: Se fossi più simpatica sarei meno antipatica (“Αν ήταν πιο συμπαθητική, θα ήταν λιγότερο αντιπαθητική”) (1994)

Debbo la conoscenza di questa canzone a un curioso tipo, noto come Io Non Sto Con Oriana, che ogni tanto si fa vedere anche in questo sito con qualche commento... (continuer)
Dumínica jurnata di sciroccu
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/12/2009 - 16:05
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Woman Of The Ghetto

Woman Of The Ghetto
[1969]
Album "The Spice of Life"
Parole di Marlena Shaw
Musica di Richard Evans e Bobby Miller

Testo trovato sul sempre ottimo l’histgeobox

Potremmo dire che si tratta di una Say It Loud - I'm Black and I'm Proud in versione femminile cantata da una delle più belle voci black del soul americano....

Poche canzoni raccontano con tanta chiarezza il razzismo sistemico a cui sono sottoposti i neri negli Stati Uniti. Woman of the ghetto descrive le inner city in cui sono segregati i neri più poveri, esclusi dall’istruzione e dal lavoro, e abbandonati a gang e malavita. “Come dai da mangiare a un figlio sapendo che ne lascerai un altro affamato?”, chiede la cantante con voce ferma, quasi da predicatrice. La linea di basso e le percussioni creano quasi una tela bianca che viene riempita di colore dalla voce urgente e ricca di sfumature di Marlena Shaw.

Emily Lordi, autrice del libro The... (continuer)
I was born and raised in a ghetto
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/12/2009 - 15:30
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17 Octobre

17 Octobre
[2006]
Album “Table d'écoute”



Con Paris, Oct61 un’altra canzone che racconta del terribile 17 ottobre 1961 a Parigi, la “nuit noire” nel corso della quale la polizia fascista e razzista del prefetto Maurice Papon (già prefetto della Gironde tra il 1942 e il 1944, durante il regime di Vichy) si scatenò contro un corteo di algerini e maghrebini che manifestava per l’indipendenza dell’Algeria (mentre erano già in corso negoziati tra Francia e FLN) e contro gli omicidi extragiudiziali compiuti quasi quotidianamente dalle forze dell’ordine contro gli immigrati nord-africani. L’ordine del massacro venne direttamente da Papon che dichiarò in radio e televisione “Per ogni colpo dato ne restituiremo dieci”… Ma fu peggio di una decimazione: ai 300 maghrebini uccisi nel corso del 1961 se ne aggiunsero altre decine (tra i 50 e i 200, non è mai stato possibile appurare il numero esatto) assassinati... (continuer)
Alger, capitale, au commencement des « sixties »
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/12/2009 - 14:36
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Paris, Oct61

Paris, Oct61
[1995]
Album “Les Choses de rien”

Testo (corredato di approfondita scheda storica) trovato sull’imprescindibile l’histgeobox



Parigi, 1961.
In Algeria la guerra era al suo culmine e, anzi, si era ormai da tempo trasferita in suolo francese, dove vivevano già all’epoca non meno di 400.000 immigrati algerini, 150.000 solo nella regione di Parigi. La comunità algerina, e per analogia con essa, tutti i nordafricani immigrati in Francia vivevano in un clima di insicurezza permanente, vessati di continuo dai controlli, dalle retate e dalle violenze della polizia e vittime del razzismo e del fascismo di molti francesi. Un paio d’anni prima, il prefetto di Parigi Maurice Papon (già funzionario di polizia durante il regime di Vichy) aveva avuto l’idea geniale di istituire una forza di polizia speciale, costituita da volontari di origine maghrebina, dedicata alla repressione delle cellule del... (continuer)
Paris sous Paris
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envoyé par Alessandro 23/12/2009 - 12:32
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Comme une fille

Comme une fille
[1969]
Paroles et musique: Léo Ferré
Testo e musica: Léo Ferré
Album "L'Été 68"



Si tratta della canzone che chiude il disco dedicato da Léo Ferré al maggio francese, L'été 68. Ben diverso il rapporto di Ferré con la rivolta rispetto a quello dell'altro grand anarchiste della canzone francese, Georges Brassens: diretto e partecipativo nel primo caso, di comunanza e di lotta; distaccato seppure con simpatia nel secondo. Uno come Ferré non poteva però restare ai margini ed esprimere soltanto una vaga simpatia: Ferré non era, e non è mai stato, un individualista. L' "Estate '68" cui fa riferimento il titolo dell'album è quello della tentata "restaurazione gollista" dopo la rivolta del maggio: le consuete elezioni che danno una schiacciante maggioranza ai "silenziosi", alla Francia borghese spaventata a morte che chiede il "ritorno alla normalità": un ritorno che non poteva però più esistere.... (continuer)
Comme une fille
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/12/2009 - 09:45
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Le déserteur

anonyme
Testo trovato sul sito Vinyls Revolution, che mette a disposizione in formato .ogg canzoni anarchiche e di lotta tratte da vecchi dischi in vinile.
Questa - il cui testo non mi pare compaia al momento sulle CCG - è compresa nel disco intitolato "Chansons Contre".

Purtroppo non sono disponibili altre informazioni circa le fonti originarie.

Interpretata originariamente da Victor Barrucand e ripresa nel 1968 da Marc Ogeret
En arrivant au régiment
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envoyé par Alessandro 22/12/2009 - 14:30
Parcours: Déserteurs
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La libertat

[1892?]
Parole di J. Clozel
Musica di Manu Théron

Testo trovato sul sito della Federacion dels Ensenhaires de Lenga e de Cultura d'Òc

Un testo ritrovato dal giornalista Claude Barsotti a Marsiglia, messo in musica da Manu Théron e interpretato dal Còr dau Lamparo. Non si conosce che il nome del suo autore: J. Clozel. La canzone, sotto il titolo "Cançon de nèrvi", fu pubblicata il 6 febbraio 1892 sul giornale occitano di Marsiglia "La Sartan" ed era dedicata a Pèire Bertas, docente marsigliese all’istituto di Belle Arti, che fu allontananto per sempre dall’insegnamento per via delle sue idee socialiste e federaliste (era un seguace di Proudhon).
Tu que siás arderosa e nusa
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envoyé par Alessandro 22/12/2009 - 14:01

La Chèvre Atomique

La Chèvre Atomique
La Chèvre Atomique

Canzone léviane – La Chèvre Atomique – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 72

La Chèvre Atomique est la septante-deuxième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

En voilà bien une autre maintenant, dit Lucien l'âne en levant le museau pour saisir une branchette de saule. Ne me regarde pas comme çà, Marco Valdo M.I. mon ami, je ne fais rien de mal en croquant cette branchette de saule... Ne sais-tu pas les vertus analgésiques de Salix... J'ai pris froid et j'ai mal aux dents, voilà tout et je me soigne et d'ailleurs, mon ami Salix le saule (Salix, c'est son nom) m'a donné son accord et il est très heureux de pouvoir me soigner, tout en étant soigné lui-même, car il est bon pour lui qu'on lui taille un peu la chevelure. Cependant, ce qui me turlupine plus encore, c'est cette étrange chèvre atomique.... (continuer)
Devant la pâture déteinte et poussiéreuse,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 22/12/2009 - 12:41




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