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Primavera di Praga

Primavera di Praga
Le CCG/AWS - Sezione Intrattenimento sono liete di presentare il:
AWS/CCG - Entertainment Division is happy and proud to present the:



VINCENZO MINICI SHOW®
ovvero: Un itagliano degli anni zero


Viene mantenuta la grafia originale. TUTTO DA COMMENTI ORIGINALI SULLE CCG!!!

1.

"vincenzo minici

è facile essere comunisti e condannare il regime comunista spietato e sanguinario come quelo nazista ed anche di più vergogna v ergogna vergogna"

2.

"ricordiamo le vittime del comunismo da piazza tien a men a prAGA vergogna vergogna vergogna"

3.

"si prega di non effettuare la censura comunista vi"

4.

"comunisti rispondete 339 4730426 vincenzominici@tiscali.it"

5.

"c'e la censura comunistoanarcoide?"

6.

"voi siete la guerra e l'ingiustizia sociale altro che"
CCG/AWS Staff 23/12/2009 - 22:54

Pornostar

Pornostar
Buonasera,
non mi intendo di musica, ma visto il nome uguale ( il che non è semplice) al mio le Auguro Buone Feste e un Felice NATALE!!!
Scusi per la mia intromissione...

Massimo Chiacchio
massimo chiacchio 23/12/2009 - 22:25
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Giorgio Gaber: I reduci

Giorgio Gaber: I reduci
Un interessante commento critico da Luvemil's Blog:

Su un sito ho letto la dicitura canzoni contro la guerra e poi il testo di “I reduci” di Gaber.

Il testo è il seguente:

[...]

Ovviamente sono rimasto scandalizzato dal fatto che fosse citata come canzone contro la guerra, e mi sono affrettato a mandare un commento, andato perduto per la mia stupidità, ma fa niente.

Il punto è: leggete il testo “dalle scuole ai quartieri alle fabbriche per confrontarsi / decidere insieme la lotta in assemblea.”, “come se capir la crisi voglia dire / che la crisi è risolta.”, “ma il fatto di avere la coscienza / che sei nella merda più totale / è l’unica sostanziale differenza / da un borghese normale.”. Questa non è roba da guerra, è lotta di classe.

Estrapolare solo gli ultimi versi

E allora ci siamo sentiti insicuri e stravolti
come reduci laceri e stanchi, come inutili eroi,
con le... (continuer)
Riccardo Venturi 23/12/2009 - 22:12
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Eroi nel vento

Eroi nel vento
Chanson italienne – Eroe nel vento – Liftiba – 1985
HÉROS DANS LE VENT
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 23/12/2009 - 20:42
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Brancaleone alle Crociate [Pirulè]

Brancaleone alle Crociate [Pirulè]
Il commento al testo è al limite del grottesco. E' stancante leggere argomentazioni vuote come queste, dettate da un senso comune bonaccione, un po' "asino" e semplicione... da bambino goffo e un poco deficiente, diciamo (per puro buonismo). Mi piacerebbe che argomenti e iniziative per la pace avessero miglior sostanza.
(alex)

Vi presento il solito "alex" ("alex" è un nick talmente comune da poter essere preso quasi proprio come nome comune) che entra in questo sito, va sulla pagina di una canzone (a caso o che cercava, questo non lo si può sapere) e si sente in dovere di dire la sua con il solito linguaggio da "pierino ipercritico". Di alex come questo ne ho e ne hanno incontrati tutti in rete, tutti con il solito bagaglio lessicale ("grottesco", "senso comune" ecc.). che dire? Il commento a "Pirulè" non è senz'altro dei più cospicui del sito, ma sospetto che anche di fronte a un trattato... (continuer)
23/12/2009 - 16:57
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Woman Of The Ghetto

Woman Of The Ghetto
[1969]
Album "The Spice of Life"
Parole di Marlena Shaw
Musica di Richard Evans e Bobby Miller

Testo trovato sul sempre ottimo l’histgeobox

Potremmo dire che si tratta di una Say It Loud - I'm Black and I'm Proud in versione femminile cantata da una delle più belle voci black del soul americano....

Poche canzoni raccontano con tanta chiarezza il razzismo sistemico a cui sono sottoposti i neri negli Stati Uniti. Woman of the ghetto descrive le inner city in cui sono segregati i neri più poveri, esclusi dall’istruzione e dal lavoro, e abbandonati a gang e malavita. “Come dai da mangiare a un figlio sapendo che ne lascerai un altro affamato?”, chiede la cantante con voce ferma, quasi da predicatrice. La linea di basso e le percussioni creano quasi una tela bianca che viene riempita di colore dalla voce urgente e ricca di sfumature di Marlena Shaw.

Emily Lordi, autrice del libro The... (continuer)
I was born and raised in a ghetto
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/12/2009 - 15:30
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17 Octobre

17 Octobre
[2006]
Album “Table d'écoute”



Con Paris, Oct61 un’altra canzone che racconta del terribile 17 ottobre 1961 a Parigi, la “nuit noire” nel corso della quale la polizia fascista e razzista del prefetto Maurice Papon (già prefetto della Gironde tra il 1942 e il 1944, durante il regime di Vichy) si scatenò contro un corteo di algerini e maghrebini che manifestava per l’indipendenza dell’Algeria (mentre erano già in corso negoziati tra Francia e FLN) e contro gli omicidi extragiudiziali compiuti quasi quotidianamente dalle forze dell’ordine contro gli immigrati nord-africani. L’ordine del massacro venne direttamente da Papon che dichiarò in radio e televisione “Per ogni colpo dato ne restituiremo dieci”… Ma fu peggio di una decimazione: ai 300 maghrebini uccisi nel corso del 1961 se ne aggiunsero altre decine (tra i 50 e i 200, non è mai stato possibile appurare il numero esatto) assassinati... (continuer)
Alger, capitale, au commencement des « sixties »
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/12/2009 - 14:36
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Paris, Oct61

Paris, Oct61
[1995]
Album “Les Choses de rien”

Testo (corredato di approfondita scheda storica) trovato sull’imprescindibile l’histgeobox



Parigi, 1961.
In Algeria la guerra era al suo culmine e, anzi, si era ormai da tempo trasferita in suolo francese, dove vivevano già all’epoca non meno di 400.000 immigrati algerini, 150.000 solo nella regione di Parigi. La comunità algerina, e per analogia con essa, tutti i nordafricani immigrati in Francia vivevano in un clima di insicurezza permanente, vessati di continuo dai controlli, dalle retate e dalle violenze della polizia e vittime del razzismo e del fascismo di molti francesi. Un paio d’anni prima, il prefetto di Parigi Maurice Papon (già funzionario di polizia durante il regime di Vichy) aveva avuto l’idea geniale di istituire una forza di polizia speciale, costituita da volontari di origine maghrebina, dedicata alla repressione delle cellule del... (continuer)
Paris sous Paris
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/12/2009 - 12:32
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Comme une fille

Comme une fille
[1969]
Paroles et musique: Léo Ferré
Testo e musica: Léo Ferré
Album "L'Été 68"



Si tratta della canzone che chiude il disco dedicato da Léo Ferré al maggio francese, L'été 68. Ben diverso il rapporto di Ferré con la rivolta rispetto a quello dell'altro grand anarchiste della canzone francese, Georges Brassens: diretto e partecipativo nel primo caso, di comunanza e di lotta; distaccato seppure con simpatia nel secondo. Uno come Ferré non poteva però restare ai margini ed esprimere soltanto una vaga simpatia: Ferré non era, e non è mai stato, un individualista. L' "Estate '68" cui fa riferimento il titolo dell'album è quello della tentata "restaurazione gollista" dopo la rivolta del maggio: le consuete elezioni che danno una schiacciante maggioranza ai "silenziosi", alla Francia borghese spaventata a morte che chiede il "ritorno alla normalità": un ritorno che non poteva però più esistere.... (continuer)
Comme une fille
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/12/2009 - 09:45
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Eroi nel vento

Eroi nel vento
Scatti ai nervi e sensi che
Le ombre dei sogni, scuotono
Spazza Vento e porta via
il bambino che gioca con il Mare
Eroe Nel Vento 22/12/2009 - 23:40
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Parole sante

Parole sante
Chanson italienne – Parole Sante – Ascanio Celestini – 2007

Il y a deux immeubles

Un est le centre commercial avec sa belle enseigne, son toit hyperbolique et ses vitres luisantes qui le font ressembler à un autogrill d'autoroute de Mars. L'autre un parallélépipède rectangle pensé par quelque géomètre avec des coliques est le callcenter. L'un est fait pour être regardé et de fait, tous le voient. L'autre est invisible un peu car on n'aime pas le voir, un peu car son jumeau voyant qui se trouve à côté accapare toute l'attention. Par contre, il se fait entendre. Il nous parle au téléphone quand il appelle à la maison pour nous vendre un aspirateur ou un nouveau plan tarifaire. Il nous parle quand on appelle le numéro vert écrit sur l'étiquette d'une boisson gazeuse ou d'un tampon absorbant. À côté des jumeaux de ciment armé passe la route et autour il y a la bourgade.
Collé au bourg, il y... (continuer)
SAINTES PAROLES
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 22/12/2009 - 23:13
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Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]

Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
PARODIA FRANCESE / FRENCH PARODY - ...A dit Lily Marlène di Pierre Dac

...A DIT LILY MARLÈNE - La parodia francese di Pierre Dac
...A DIT LILY MARLÈNE - The French Parody by Pierre Dac

Sulla melodia originaria, con testo scritto da Pierre Dac.
To the original tune, with new lyrics by Pierre Dac.

Trovata pierredac.isuisse.com, sito dedicato alle canzoni che Pierre Dac propose durante le sue trasmissioni da Radio Londra tra il 1943 e il 1944.
… A DIT LILY MARLÈNE
(continuer)
envoyé par Alessandro 22/12/2009 - 15:11
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Le déserteur

anonyme
Testo trovato sul sito Vinyls Revolution, che mette a disposizione in formato .ogg canzoni anarchiche e di lotta tratte da vecchi dischi in vinile.
Questa - il cui testo non mi pare compaia al momento sulle CCG - è compresa nel disco intitolato "Chansons Contre".

Purtroppo non sono disponibili altre informazioni circa le fonti originarie.

Interpretata originariamente da Victor Barrucand e ripresa nel 1968 da Marc Ogeret
En arrivant au régiment
(continuer)
envoyé par Alessandro 22/12/2009 - 14:30
Parcours: Déserteurs

La Chèvre Atomique

La Chèvre Atomique
La Chèvre Atomique

Canzone léviane – La Chèvre Atomique – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 72

La Chèvre Atomique est la septante-deuxième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

En voilà bien une autre maintenant, dit Lucien l'âne en levant le museau pour saisir une branchette de saule. Ne me regarde pas comme çà, Marco Valdo M.I. mon ami, je ne fais rien de mal en croquant cette branchette de saule... Ne sais-tu pas les vertus analgésiques de Salix... J'ai pris froid et j'ai mal aux dents, voilà tout et je me soigne et d'ailleurs, mon ami Salix le saule (Salix, c'est son nom) m'a donné son accord et il est très heureux de pouvoir me soigner, tout en étant soigné lui-même, car il est bon pour lui qu'on lui taille un peu la chevelure. Cependant, ce qui me turlupine plus encore, c'est cette étrange chèvre atomique.... (continuer)
Devant la pâture déteinte et poussiéreuse,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 22/12/2009 - 12:41
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L'artilleur de Metz

anonyme
L'artilleur de Metz
Spero che nessun@ se ne abbia a male se - stimolato da un paio di interventi di Marco Valdo M.I. - posto questa "chanson paillarde" in cui si canta di un artigliere che col suo "pezzo" non dispensa piombo ma solo amore, facendo strage sì, ma di "cuori" femminili.
Dal che si dimostra che le spade possono essere trasformate anche in qualcos'altro oltre che in aratri...
E dal che si dimostra pure che è sacrosanta la recente affermazione del nostro Premier convalescente (auguri!) che è sempre l'amore che vince sull'odio...

Viva l'ammore! Viva le donne! Viva il buon vino! Viva l'artigliere di Metz!
Quand l'artilleur de Metz
(continuer)
envoyé par Alessandro 22/12/2009 - 11:40
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De profundis Hitleribus

De profundis Hitleribus
[1943]

Altra canzoncina che Pierre Dac mandava nell’etere da Radio Londra, sbeffeggiando gli occupanti nazisti ma soprattutto i maiali collaborazionisti di Vichy. I bersagli preferiti da Dac erano sempre i capi delle SS francesi Philippe Henriot e Aimé-Joseph Darnand.

Come ha sagacemente rilevato Marco Valdo M.I., le canzoni di Pierre Dac erano molto spesso basate sulle arie di “chansons paillardes”, divertenti e popolari canzoni triviali ed oscene da osteria, bordello o caserma… E mi pare che pure questa “De profundis Hitleribus” non sfugga alla regola: la chanson paillarde di riferimento dovrebbe essere “De profundis Morpionibus”, a suo modo pure una canzone contro la guerra, che racconta dell’aspra battaglia tra pidocchi e piattole e della sconfitta, seppur dopo eroica resistenza, di queste ultime, che perdono il proprio valoroso capitano precipitato in fondo al buco del culo da un colpo dell’artiglieria avversaria…
Nazis de tout’s catégories
(continuer)
envoyé par Alessandro 22/12/2009 - 11:27
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Korporate Klimate

Korporate Klimate
[2004]
Album: TruthSeeker

"Korporate Klimate" calls out the major corporations on global human exploitation.
" A strong delusion will take over the minds of men
(continuer)
envoyé par giorgio 21/12/2009 - 16:01
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I.T.T. (International Thief Thief)

I.T.T. (International Thief Thief)
[1980]

International Telephone & Telegraph?
No, International Thief Thief!
International Thief Thief!
(continuer)
envoyé par Alessandro 21/12/2009 - 14:43
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Police, milice

Police, milice
[1943]
Sull’aria di “Die Dreigroschenoper” (“L'Opéra de quat'sous”) di Bertolt Brecht e Kurt Weill (1928).

Canzone sui “gamma-crociati” della Milice française, le SS del governo collaborazionista di Vichy.

Testo trovato su pierredac.isuisse.com, pagina dedicata alle canzoni che Pierre Dac proponeva nelle sue trasmissioni da Radio Londra.
Gens d’milice
(continuer)
envoyé par Alessandro 21/12/2009 - 11:50
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Les gars de la vermine

Les gars de la vermine
[1944]
Sull’aria di “Les gars de la marine”

Testo (corredato da scheda di approfondimento storico), trovato sull’imprescindibile l’histgeobox

Una delle canzoni che Dac proponeva da Radio Londra nella sua trasmissione “Les Français parlent aux Français”, nel corso della quale sbeffeggiava i nazisti ed i collaborazionisti di Vichy, “Les fils de Pétain”… Questa è dedicata in particolare a Joseph Darnand e Philippe Henriot, i lugubri capi delle SS francesi. Il primo venne fucilato alla Liberazione. Quanto alla fine di Henriot, il “Goebbels” francese, si può quasi dire che il mandante fu lo stesso Pierre Dac. Infatti, nel corso di una delle sue trasmissioni radiofoniche nel 1944, Pierre Dac si rivolse direttamente ad Henriot e, dopo avergli ricordato il tributo di sangue pagato dai francesi fin dalle guerre napoleoniche, passando per quella di Crimea e la colonizzazione dell’Algeria, per arrivare... (continuer)
Quand on est un salaud
(continuer)
envoyé par Alessandro 21/12/2009 - 11:16
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Les fils de Pétain

Les fils de Pétain
[1943]

Una delle canzoni che il grande umorista e attore francese, scappato dalla Francia dopo l’occupazione nazista, proponeva durante la sua famosa trasmissione quotidiana su “Radio Londra” intitolata“Les Français parlent aux Français”, nel corso della quale sbeffeggiava i nazisti ed i collaborazionisti di Vichy, “fils de putain”…

Testo (corredato da scheda di approfondimento storico sul regime di Vichy), trovato su l’histgeobox
Philippe Pétain de son balcon
(continuer)
envoyé par Alessandro 21/12/2009 - 10:27

Circulez ! Circulez !

Circulez ! Circulez !
Circulez ! Circulez !

Canzone léviane – Circulez ! Circulez ! – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 71

Circulez ! Circulez ! est la septante et unième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.

Circulez ! Circulez !, y a rien à voir!, dit Lucien l'âne en balançant la tête de gauche à droite et vice-versa. Circulez ! Circulez !, j'ai déjà entendu çà et dans la bouche des pandores les plus obtus. Il me semble même que cette injonction est tellement répandue et si ancienne que je n'arrive pas à me souvenir de quand je l'ai entendue pour la première fois. Disons que je l'ai bien entendue des centaines et des milliers fois et à chaque fois, c'était précisément quand il y avait quelque chose à voir.

Et où on ne voulait pas que tu mettes ton joli museau, ni que tu saches ce qui se passait là. C'est exactement le sens de cette... (continuer)
Des mondes plus sombres nous attendent.
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 20/12/2009 - 16:29
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Crusader

Crusader
[2008]
Lyrics and Music by Sidney Allen Johnson
Album: Axis Of Evil

"A people who will persevere in war beyond a certain limit ought to know the consequences". – General William Tecumseh Sherman

When you have been hurt bad enough, and you will be, then you will be ready to strike back....and you will!

Ultimately, failing to respond to violence with appropriate force today only leads to greater violence later. There can never be any such thing as "moderation" in war.

Terror's hand is in the air
(continuer)
envoyé par giorgio 19/12/2009 - 16:20
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Illuminati

Illuminati
[2008]
Lyrics and Music by Sidney Allen Johnson
Album: Axis Of Evil

Who really rules the world...and why? A song of hidden agendas, secret societies and their 'demon gods.' Into the Fire!
Secret cabals that rule the world
(continuer)
envoyé par giorgio 19/12/2009 - 16:18
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Entre deux guerres

Entre deux guerres
Entre deux guerres que faire
(continuer)
envoyé par adriana 19/12/2009 - 15:40
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Mein Nike

[2005]
Album: Resistance Is All We Got
Here we go, once again,
(continuer)
envoyé par giorgio 19/12/2009 - 13:09
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Bad Dream 2009

[2009]
Lyrics and Music by Neil O'Brien

A revised version of my anti-nazi rant, Bad Dream (2004). Apart from tidying up the mix, I've re-recorded the vocals and replaced the crappy fake 303 with some crappy live guitar.
There's a Nazi on my doorstep talkin' 'bout rights for whites
(continuer)
envoyé par giorgio 19/12/2009 - 13:07
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La Chanson Difficile

La Chanson Difficile
La chanson difficile
Paroles et musique : Georges Dor.
1966
Quand je chante je deviens chanson
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 18/12/2009 - 20:03
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J'irai revoir la Normandie

J'irai revoir la Normandie
J'irai revoir la Normandie
Chanson française – J'irai revoir la Normandie – Les Charlots – 1973

Ah, Lucien l'âne mon ami à l'esprit ouvert sur toute chose, tu as pratiqué toi aussi, comme moi, comme Riccardo Scocciante, Francis Blanche et bien des autres, cet art merveilleux de la parodie. Aujourd'hui, je t'en apporte une des plus réussies qui soient. Et, sans doute, le sais-tu, la parodie a souvent un double but : celui de régler son compte à une scie et celui de porter le tranchant de l'ironie et de l'humour (plaisir d'humour) dans le vif de la bêtise ou de l'insupportable. Elle vit parfois de dérision.

Oui, mon ami Marco Valdo M.I., je sais assez bien tout cela, mais où veux-tu en venir ?

Tout simplement à cette chanson des Charlots intitulée J'irai revoir la Normandie. Elle mérite tout à fait sa place au Panthéon des parodies et elle est follement anti-guerrière sous ses airs de joyeuse... (continuer)
Quand revient le temps des vacances
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 18/12/2009 - 19:52
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Write a New Freedom

Write a New Freedom
[2007]
Lyrics by Dave Gwyther
Music by Dave Gwyther & Rupert Bath
Album: "Wars Will Cease...When We Refuse To Fight Them"

A melodic introduction with Rupert Bath guest staring on the guitar. Write a New Freedom suggests ideas for a different world freer from the confines of the current system.
Write a new song
(continuer)
envoyé par giorgio 18/12/2009 - 15:10
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Un Homme Libre

Un Homme Libre
Un Homme Libre
Paroles et musique : Georges Dor.
1969

À tous les prisonniers du monde, à tous ceux qui résistent ouvertement, clandestinement, par la parole ou par l'écrit, par le geste ou par le silence à ces régimes qui inondent les peuples et les couvrent de honte, de sourires et de télévision.

Non Mollare ! Mai !

Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Tout homme qui se tient debout
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 18/12/2009 - 14:08
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The End Of Petroleum Man

The End Of Petroleum Man
[2006]
Lyrics & Music by C. Michael Stout
Album: Soldiers of Solidarity
Rusted heaps, abandoned on the streets,
(continuer)
envoyé par giorgio 18/12/2009 - 12:25
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Rock The Big Boat

Rock The Big Boat
[2005]
Lyrics & Music by C Michael Stout
Album: Heroes of History
Look what we face, there's no time to waste
(continuer)
envoyé par giorgio 18/12/2009 - 12:23
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La Manic

La Manic
La Manic
Chanson québécoise – La Manic – Georges Dor - 1966

Rends-toi compte, Lucien l'âne mon ami aux pieds de basalte, il m'a fallu aller jusqu'au Québec et traverser tout un océan en plein hiver, pour retrouver cette merveille. Sans doute, une des plus belles chansons du monde. Je te la chanterais bien, mais je n'ose pas, car la chanter ou rien que d'y penser commence à me mettre les larmes aux yeux, puis très vite, je me mets à sangloter. Je t'épargnerai çà... Rassure-toi !

Mais enfin, Marco Valdo M.I. mon ami, on a raison de pleurer quand la chanson est si belle et d'ailleurs, je pleurerai avec toi. On a des tripes ou on n'en a pas. Donc, mon ami, chante, chante tout ton soûl si le cœur t'en dis ! Mais, dis-moi, quelle est cette chanson et ce qu'elle vient faire ici dans ce site anti-guerrier ? Est-elle récente ou date-t-elle du Temps des Cerises ?

Commençons, en effet, par le... (continuer)
Si tu savais comme on s'ennuie à la Manic
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 17/12/2009 - 17:48
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Fight For Freedom

Fight For Freedom
[2008]
Lyrics by Dave Gwyther
Music by Dave Gwyther & Sturt Wills

"This song goes to those who fight
For the dying the dying of the light
For those who fight for freedom
Without taking it away"
We cry for the lives of the braves
(continuer)
envoyé par giorgio 17/12/2009 - 15:15

Far scomparire un morto

Far scomparire un morto
[2008]
Testo di Paolo Donadoni
Musica di Graziano Nardini
Lyrics by Paolo Donadoni
Music by Graziano Nardini
Album: "Fino alla fine"

In guerra diventa facile uccidere. Più difficile è prendere il corpo dell'uomo al quale si è tolta la vita e sotterrarlo.
Ancora più difficile sarà togliersi la sua visione dalla mente. A volte non bastano anni.
Naturalmente, tutto questo vale per quelli che conservano ancora, tutta o in parte, la loro coscienza di esseri umani.



“Tutti giù per terra” è un gruppo di musicisti di Santa Margherita Ligure e dintorni che si sono riuniti per l’occasione attorno a Paolo Donadoni, autore di tutti i testi e fautore, nonché produttore, di questo libro e cd “Fino alla fine” dove il tema unico e filo conduttore è la guerra.
I testi sono vere e proprie poesie che si muovono dentro la musica di Graziano Nardini e di questa piccola orchestra, sempre efficaci... (continuer)
Non sai in quanti modi
(continuer)
envoyé par i.fermentivivi 17/12/2009 - 15:11
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L’arbre Lumumba

L’arbre Lumumba
[2008]
Album "Homme Avion", con il violoncellista francese Vincent Courtois.

Testo, e scheda di approfondimento su Patrice Lumumba e sullo sfruttamento forestale in Africa centrale, trovati sull'imprescindibile l'histgeobox

Patrice Lumumba è stato il padre dell'indipendenza congolese. Nel 1958 fondò il Movimento Nazionale Congolese e quando il Belgio, che sperava di mantenere comunque il proprio protettorato sul paese, fece finta di concedere l'indipendenza, Lumumba, diventato nel frattempo primo ministro, africanizzò l'esercito espellendo i quadri belgi. Ovviamente ciò mandò su tutte le furie la potenza coloniale che occupò il Katanga con le sue truppe... A questo punto Lumumba fece un errore che gli risultò fatale: si fidò di un generale, tale Mobutu Sese Seko, che invece si accordò con i belgi, lo arrestò e lo assassinò il 17 gennaio 1961 insieme a tutti i suoi più stretti collaboratori... (continuer)
J'ai rencontré l'arbre qui reçut les balles de Patrice Lumumba
(continuer)
envoyé par Alessandro 17/12/2009 - 15:06
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L'assassin assassiné

L'assassin assassiné
[1980]
Album "Sans entracte"
Scritta nel 1978 dal giornalista, scrittore, drammaturgo, chansonnier e poi accademico di Francia Jean-Loup Dabadie

Testo, e dettagliata scheda di approfondimento sulla storia della pena di morte in Francia, trovato su l'histgeobox

Questa canzone contribuì in modo significativo alla battaglia per l'abolizione della pena di morte in Francia, di cui fu alfiere l'avvocato e politico socialista Robert Badinter.
La pena capitale fu abolita in Francia, all'epoca unico paese dell'Europa occidentale che ancora l'applicasse, sotto la presidenza Mitterand, al governo Pierre Mauroy, con la legge n.81-908 del 9 ottobre 1981.
C'était un jour à la maison
(continuer)
envoyé par Alessandro 17/12/2009 - 11:38
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Merci patron

Merci patron
[1971]

Beh, non è certo una canzone contro la guerra ma credo che possa piacere a Marco Valdo M.I. e a Lucien Lane...

Testo trovato sull'ottimo l'histgeobox
Quand on arrive à l'usine
(continuer)
envoyé par Alessandro 17/12/2009 - 11:03
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La Commune est en lutte

La Commune est en lutte
[1975]
Scritta da Caussimon per la colonna sonora del film di Bertrand Tavernier "Le Juge et l'Assassin"
Musica di Philippe Sarde.

Una bella canzone sulla Comune di Parigi del 1871 e su La semaine sanglante, interpretata anche da Serge Utgé-Royo e da Dominique Grange.

Testo, corredato da un approfondimento storico, trovato sull'ottimo l'histgeobox
Sans doute, mon amour, on n’a pas eu de chance
(continuer)
envoyé par Alessandro 17/12/2009 - 10:42
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Halte au Front

Halte au Front
[1997]
Album "No Problemo"
Quand je le vois à la télé
(continuer)
envoyé par Alessandro 17/12/2009 - 10:06
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Crystal Eastman

Crystal Eastman
[2006]
Words & Music by Mike Stout
Album: Break the Chains [2007]

Catherine Crystal Eastman – pacifist, socialist, suffragist and feminist. She had been active as a supporter of the radical International Workers of the World (I.W.W.). A brilliant, dynamic, indefatigable activist: She believed military establishments and wars defended business interests and threatened the values she most cherished. She came to Pittsburgh at the age of 26 in 1907. Graduate of Vassar with a Masters from Columbia University, she graduated second in her class at NYU Law School. Hired initially for two months by Paul Kellogg of the Pittsburgh Survey, she stayed more than a year investigating in depth and in detail the industrial accidents that occurred in Allegheny County during 1906-07. Her study of the county’s 526 workplace deaths in a single year analyzed the specific hazards of various occupations including... (continuer)
Crystal Eastman was a warrior of yore,
(continuer)
17/12/2009 - 08:14
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Joan, Where Are Your Flowers?

Joan, Where Are Your Flowers?
[2007]
Lyrics by Dave Gwyther
Music by Dave Gwyther & Sturt Wills
Album: "Wars Will Cease...When We Refuse To Fight Them"

At an anti-Viet Nam war protest in American, Joan Baez walked between the peaceful student protesters and the aggressive vigilant military who were of the same age, picked up some flowers, and put them in the ends of the guns.
Oh Joan, where are your flowers today?
(continuer)
envoyé par giorgio 17/12/2009 - 08:06
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P.P.Haine (Petit Papa Noël)

P.P.Haine (Petit Papa Noël)
[2002]
Album "Best of 1992-2002"

Et voilà une jolie chanson de Noël...
Petit Papa Noël
(continuer)
envoyé par Alessandro 16/12/2009 - 22:29
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Une ville

Une ville
[1970]
Album "François Béranger"

la fine della primavera a Praga nel 1968.
Construis dans ta tête une ville
(continuer)
envoyé par Alessandro 16/12/2009 - 14:13
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Ma fleur

Ma fleur
[1971]
Album "Ça doit être bien..."
Réprimez-moi si vous voulez
(continuer)
envoyé par Alessandro 16/12/2009 - 13:36
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Manifeste

Manifeste
[1974]
Album "François Béranger"
On m'a dit : "Fais des chansons comme-ci"
(continuer)
envoyé par Alessandro 16/12/2009 - 13:30
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Magouille blues

Magouille blues
[1974]
Album "Le monde bouge"
Tous les sept ans et même parfois avant
(continuer)
envoyé par Alessandro 16/12/2009 - 13:25
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Mamadou m'a dit

Mamadou m'a dit
[2002]
Album "Profiter du temps"

Testo trovato su l'histgeobox

Una canzone sull'Africa e su come poco o nulla sia cambiato nel passaggio dall'epoca della colonizzazione a quella del neocolonialismo.

Il "Mamadou" del titolo è il senegalese Mamadou "Mathieu" Konté, ideatore ed organizzatore del circuito musicale "Africa Fête". E' senza dubbio a questo personaggio, morto a Dakar nel 2007, che si deve la promozione ed il successo della musica e dei musicisti africani (da Manu Dibango a Touré Kunda, da Xalam a Mory Kanté, da Johnny Claig a Salif Keita, da Angelique Kidjo a Youssou N'Dour) in Europa e USA negli ultimi 30 anni.
Mamadou m'a dit
(continuer)
envoyé par Alessandro 16/12/2009 - 12:46
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Blood On The Rocks

Blood On The Rocks
[2008]
Lyrics & Music by C. Michael Stout
Album: The Point of Pittsburgh

The story of the 1909 McKees Rock strike and the bloody battle. On July 14, unskilled immigrant workers led a strike against the Pressed Steel Car Company. Strain among the strikers, replacement laborers, and state police erupted into a riot on August 22. Eleven men were killed near this footbridge. Strikers were aided by the Industrial Workers of the World.
Down in Mckees Rocks back in 1909,
(continuer)
envoyé par giorgio 16/12/2009 - 12:32
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We're All Just Sisters and Brothers

We're All Just Sisters and Brothers
[2002]
Lyrics & Music by C. Michael Stout
Album: The Human Spirit Will Prevail
Past the flags and the tags and the labels and signs.
(continuer)
envoyé par giorgio 16/12/2009 - 12:27
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Biko's Kindred Lament

Biko's Kindred Lament
[1979]
Album "Tribute to the Martyrs"

Un'altra canzone dedicata a Stephen Biko, il leader del Movimento per la Coscienza Nera, ucciso nel 1977 dal regime sudafricano per mano del feroce assassino Gideon Nieuwoudt e dei suoi cani bianchi del Port Elizabeth Security Branch.

Biko fu una delle tante vittime, solo la più nota, di questo sadico torturatore, omicida seriale... Voglio qui ricordare Siphiwo Mtimkhulu, un attivista del movimento degli studenti neri, che nel 1981 (tre anni dopo la morte di Biko, quindi), durante una manifestazione, fu ferito dalla polizia, arrestato e detenuto per cinque mesi senza imputazione alcuna. In prigione fu torturato selvaggiamente dallo stesso Gideon Nieuwoudt che, prima di rilasciarlo, gli somministrò pure del tallio, un metallo pesante che avvelena velocemente l'organismo portando in breve tempo alla morte (vecchio metodo di eliminazione tipico dei servizi... (continuer)
The night Steve Biko died I cried and I cried
(continuer)
envoyé par Alessandro 16/12/2009 - 10:44
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Mandela

Mandela
[1996]
Album “Bwarouz”
Kwé i lé Granmounté Mandela ?
(continuer)
envoyé par Alessandro 15/12/2009 - 23:15
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Diamonds of Sierra Leone

Diamonds of Sierra Leone
[2005]
Album "Late Registration"

“Buongiorno, questo non è il Vietnam eppure
la gente perde le mani, le gambe, le braccia, davvero
Si sapeva poco della Sierra Leone…”

Una canzone dedicata alla terribile guerra civile che insanguinò la Sierra Leone per tutti gli anni 90 e oltre, guerra che causò oltre 200.000 morti e che fu causata anche dai fortissimi interessi delle società multinazionali (la statunitense CAST insieme alla sudafricana De Beers – fondata dall’inglese Cecil Rhodes - e alla sezione "Minerals International and Development" della British Petroleum) sullo sfruttamento delle grandi risorse minerarie del paese.
Tanto grandi quegli interessi che nel 2000 il governo inglese mandò i propri parà a "pacificare" il paese, sua vecchia colonia, affinchè la BP e i suoi soci potessero riprendere i propri affari in tranquillità dopo troppi anni di "turbolenze"...

Durante il conflitto... (continuer)
Diamonds are forever
(continuer)
envoyé par Alessandro 15/12/2009 - 15:34
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La civiltà

La  civiltà
Canzone scritta dopo l'attentato alle torri gemelle di NY del 2001 (le nuove torri di Babele)e molti lo bollarono come un attacco alla nostra civiltà (occidentale) da parte di esseri incivili. Ma anche noi, a ben guardare la storia, purtroppo anche recente, non abbiamo molto di cui vantarci.
La civiltà dell’arroganza, la civiltà di chi : “il mondo è mio”.
(continuer)
envoyé par Andrea BURIANI 15/12/2009 - 15:15
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Uncle George

Uncle George
[1979]
Album “Tribute to the Martyrs”.

Come George Jackson di Bob Dylan – che gli stessi Steel Pulse hanno più recentemente interpretato nel
“African Holocaust” del 2004 – anche questa canzone è dedicata al leader delle Black Panthers assassinato in carcere nel 1971, poco tempo dopo la diffusione clandestina e la pubblicazione di “Blood in My Eye”, le sue lettere dal carcere ed il suo testamento politico.
This One's in memory of Uncle George
(continuer)
envoyé par Alessandro 15/12/2009 - 13:52
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No War On Iraq

[2003]
Lyrics & Music by Michael Borkson
Album: Smash the State

"…Well, at least - only with our forces we've tried.. I wrote this song in 2003 against Bush's sick war on the Iraqi people."
The drums of war are beating loud,
(continuer)
envoyé par giorgio 15/12/2009 - 12:39
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Banm kalou banm

Banm kalou banm
[1999]
Album “Foutan Fonnkér”

Danyèl Waro è un musicista e poeta bianco (bianchissimo, quasi albino) dell’isola di La Réunion, territorio francese d’oltremare (una colonia, insomma) a 700 Km ad est del Madagascar, dove la lingua ufficiale è il francese ma quella parlata dalla gente è il creolo reunionese. Ed è questa la lingua in cui si esprime anche Waro, massimo interprete e riscopritore dell’antico maloya, il canto-ritmo tradizionale dei tagliatori della canna da zucchero, un blues dalle radici africane, malgasce e indiane che i colonialisti francesi cercarono - e quasi vi riuscirono - di estirpare insieme alla particolare cultura di quella terra, uno spazio ristretto sperduto nell’oceano a cui nel tempo sono approdati africani, malgasci, indiani, europei, vietnamiti, malesi e cinesi.

Danyèl, nato nel 1955 in una famiglia di contadini, a quindici anni scopre e si innamora delle canzoni... (continuer)
I di a ou anlèr, dann milié la mer
(continuer)
envoyé par Alessandro 15/12/2009 - 12:30
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The Letter

The Letter
[1967]
Scritta dal musicista country Wayne Carson Thompson.

"The Letter", oltre ad un grandissimo successo commerciale ed uno dei brani più coverizzati di tutti i tempi (una per tutte, la bellissima versione di Joe Cocker), è stata una delle canzoni più amate dai soldati americani durante la guerra in Vietnam. E basta leggere il semplice testo per capirne il motivo...
Gimme a ticket for an aeroplane
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envoyé par Alessandro 15/12/2009 - 09:08
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Time Waits For No Man

[2005]
Album: The Most Dangerous Man In The World...

It's time for everyone to wake up and step up before our "leaders" trade our version of "freedom" and "democracy" for what they've sold to Iraq.

"Hi Everybody,
Keep on keepin' on, this scrap is winnable with all of you awesome peeps working on it, and I'm going to try and help out.

I just heard the raw compassion of super-qualified 9/11 Truth whistleblower Indira Singh, she was also a hero working for 5 days straight as an EMT after the Twin Towers fell until she got too sick to stand - and like thousands of New Yorkers she still has related health problems. She details her harrowing tale of being victimized by "terror" a few minutes from where she lived on an hour long episode of the "Guns and Butter" radio show, including the fact that she was supposed to be on the 106th floor for a conference and would've been if she'd woken... (continuer)
Sometimes...
(continuer)
envoyé par giorgio 14/12/2009 - 22:24




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