Dead Man, Dead Man
Uttering idle words from a reprobate mind,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/12/2009 - 22:46
Five Hundred Miles
[1962]
Album “Peter, Paul and Mary”
Scritta da Hedy West.
Una delle canzoni più ascoltate e richieste fra i soldati americani durante la guerra in Vietnam, insieme Leaving On A Jet Plane, Run Through The Jungle, Bad Moon Rising, "Paint It Black”, The Night They Drove Old Dixie Down, “Puff the Magic Dragon” e “Spooky" (in Vietnam questi due ultimi titoli servirono a designare il famigerato aereo da trasporto e combattimento Douglas AC-47), ecc.
Interpretata anche dal Kingston Trio e riproposta nel 1963 con un testo diverso dal country singer e songwriter Bobby Bare.
Album “Peter, Paul and Mary”
Scritta da Hedy West.
Una delle canzoni più ascoltate e richieste fra i soldati americani durante la guerra in Vietnam, insieme Leaving On A Jet Plane, Run Through The Jungle, Bad Moon Rising, "Paint It Black”, The Night They Drove Old Dixie Down, “Puff the Magic Dragon” e “Spooky" (in Vietnam questi due ultimi titoli servirono a designare il famigerato aereo da trasporto e combattimento Douglas AC-47), ecc.
Interpretata anche dal Kingston Trio e riproposta nel 1963 con un testo diverso dal country singer e songwriter Bobby Bare.
If you miss the train I'm on,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/12/2009 - 22:43
The Foreskin Fusiliers
anonyme
Testo trovato sull'articolo di Les Cleveland dello Smithsonian Institution "Soldiers' Songs: The Folklore of the Powerless" pubblicato sulla rivista "New York Folklore" n.11 nel 1985.
Insieme a "Fred Karno's Army", un’altra assai poco eroica caricatura della vita militare. Diffusa tra le truppe britanniche e del Commonwealth durante il secondo conflitto mondiale.
La canzone, in una versione dal testo pressoché identicoa, si intitola "the Skinback Fusiliers" con riferimento alle frequenti ispezioni intime, spesso degradanti, (note come “short arm inspections” o “dangle parades”) che i soldati dovevano subire sia a causa della grande diffusione di malattie veneree sia perché l’essere umiliati di fronte a tutti, il dover mostrare e farsi manipolare, o doversi manipolare in pubblico i genitali è una pratica tipicamente militare per piegare l’individuo all’accettazione del gruppo e dell’istituzione... (continuer)
Insieme a "Fred Karno's Army", un’altra assai poco eroica caricatura della vita militare. Diffusa tra le truppe britanniche e del Commonwealth durante il secondo conflitto mondiale.
La canzone, in una versione dal testo pressoché identicoa, si intitola "the Skinback Fusiliers" con riferimento alle frequenti ispezioni intime, spesso degradanti, (note come “short arm inspections” o “dangle parades”) che i soldati dovevano subire sia a causa della grande diffusione di malattie veneree sia perché l’essere umiliati di fronte a tutti, il dover mostrare e farsi manipolare, o doversi manipolare in pubblico i genitali è una pratica tipicamente militare per piegare l’individuo all’accettazione del gruppo e dell’istituzione... (continuer)
Eyes right!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/12/2009 - 22:41
Fred Karno's Army
anonyme
Testo trovato sull'articolo di Les Cleveland dello Smithsonian Institution "Soldiers' Songs: The Folklore of the Powerless" pubblicato sulla rivista "New York Folklore" n.11 nel 1985.
"Fred Karno's Army" was sung to the tune of "The Church's One Foundation" by British and Commonwealth troops in both world wars. Karno was an English music hall comedian during World War 1 who specialized in the portrayal of comic inefficiency. In World War 2 versions, the Kaiser is replaced by "Old Hitler"
"Fred Karno's Army" was sung to the tune of "The Church's One Foundation" by British and Commonwealth troops in both world wars. Karno was an English music hall comedian during World War 1 who specialized in the portrayal of comic inefficiency. In World War 2 versions, the Kaiser is replaced by "Old Hitler"
We are Fred Karno's army,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/12/2009 - 22:38
The Soldier's Prayer
anonyme
Canzone risalente con ogni probabilità alla guerra di Crimea (1853-1856)
Testo trovato sull'articolo di Les Cleveland dello Smithsonian Institution "Soldiers' Songs: The Folklore of the Powerless" pubblicato sulla rivista "New York Folklore" n.11 nel 1985.
"The Soldier's Prayer" has been a traditional part of the repertoire of the rank and-file British soldier for at least 100 years. Although it contains blasphemous sentiment it is essentially an appeal for deliverance from over-bearing and hated authority. The combined-operations basis involving a soldier and a sailor, and the abusive reference to "our Queen" suggest Victorian origins, perhaps during the Crimea campaign.”
Testo trovato sull'articolo di Les Cleveland dello Smithsonian Institution "Soldiers' Songs: The Folklore of the Powerless" pubblicato sulla rivista "New York Folklore" n.11 nel 1985.
"The Soldier's Prayer" has been a traditional part of the repertoire of the rank and-file British soldier for at least 100 years. Although it contains blasphemous sentiment it is essentially an appeal for deliverance from over-bearing and hated authority. The combined-operations basis involving a soldier and a sailor, and the abusive reference to "our Queen" suggest Victorian origins, perhaps during the Crimea campaign.”
Oh a soldier and a sailor were talking one day;
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/12/2009 - 22:35
Fuck 'em All
anonyme
Prima metà del XX secolo.
Testo trovato sull'articolo di Les Cleveland dello Smithsonian Institution "Soldiers' Songs: The Folklore of the Powerless" pubblicato sulla rivista "New York Folklore" n.11 nel 1985.
Una canzone che rimanda alla patriottica "Bless 'em All" ma che le truppe (inglesi, neozelandesi e americane) usavano cantare, in differenti versioni, con parole che di patriottico avevano ben poco…
“This was popular among Royal Air Force personnel in the 1920's on the North West Frontier of India and may have originated there. It was adapted and popularized commercially by singers like Gracie Fields under the bowdlerized title of "Bless 'em All" so that in its officially sponsored form it functioned as a patriotic item of light entertainment. At the same time, versions of its folk original continued to be sung as an expression of protest by the soldiery.”
Quella che segue è la versione in voga tra i soldati neozelandesi durante la seconda guerra mondiale...
Testo trovato sull'articolo di Les Cleveland dello Smithsonian Institution "Soldiers' Songs: The Folklore of the Powerless" pubblicato sulla rivista "New York Folklore" n.11 nel 1985.
Una canzone che rimanda alla patriottica "Bless 'em All" ma che le truppe (inglesi, neozelandesi e americane) usavano cantare, in differenti versioni, con parole che di patriottico avevano ben poco…
“This was popular among Royal Air Force personnel in the 1920's on the North West Frontier of India and may have originated there. It was adapted and popularized commercially by singers like Gracie Fields under the bowdlerized title of "Bless 'em All" so that in its officially sponsored form it functioned as a patriotic item of light entertainment. At the same time, versions of its folk original continued to be sung as an expression of protest by the soldiery.”
Quella che segue è la versione in voga tra i soldati neozelandesi durante la seconda guerra mondiale...
Oh they say there's a troopship just leaving Bombay (1)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/12/2009 - 22:26
No More Chain Gang
[1979]
Album “Oceans of Fantasy”
Music by Rainer Ehrhardt, Frank Farian and Fred Jay.
Lyrics by S. Klinkhammer and K. Forsey.
Le “chain gang”, le squadre di detenuti condannati ai lavori forzati e costretti insieme alla catena, furono di fatto l’escamotage legale con cui negli USA continuò a perpetrarsi lo schiavismo anche dopo la sua abolizione. Coloro che venivano condannati ai lavori forzati nelle “chain gang” erano quasi sempre afroamericani o bianchi di estrazione molto umile…
Il sistema funzionò fino al 1955 e, in alcuni Stati, come la Georgia, fino ai primi anni 60… Negli anni 90 venne sperimentalmente reintrodotto in alcuni Stati, ma senza successo.
Nel 1932 fece scalpore il libro intitolato “I Am a Fugitive from a Georgia Chain Gang” scritto da Robert Elliott Burns, un veterano della prima guerra mondiale, poi diventato giornalista ed editore, il quale, a causa di una terribile... (continuer)
Album “Oceans of Fantasy”
Music by Rainer Ehrhardt, Frank Farian and Fred Jay.
Lyrics by S. Klinkhammer and K. Forsey.
Le “chain gang”, le squadre di detenuti condannati ai lavori forzati e costretti insieme alla catena, furono di fatto l’escamotage legale con cui negli USA continuò a perpetrarsi lo schiavismo anche dopo la sua abolizione. Coloro che venivano condannati ai lavori forzati nelle “chain gang” erano quasi sempre afroamericani o bianchi di estrazione molto umile…
Il sistema funzionò fino al 1955 e, in alcuni Stati, come la Georgia, fino ai primi anni 60… Negli anni 90 venne sperimentalmente reintrodotto in alcuni Stati, ma senza successo.
Nel 1932 fece scalpore il libro intitolato “I Am a Fugitive from a Georgia Chain Gang” scritto da Robert Elliott Burns, un veterano della prima guerra mondiale, poi diventato giornalista ed editore, il quale, a causa di una terribile... (continuer)
He was black and handsome
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/12/2009 - 22:20
Big Time In The Jungle
Down in Eutaw, Alabama in 1965
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/12/2009 - 22:15
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Draft Dodger's Farewell
[1972]
Testo di Charlie Ipcar
Musica ispirata a "Maggie's Farm" di Bob Dylan
Testo trovato su Mudcat
Ricevuta la cartolina militare per il Vietnam, un malcapitato giovane non si sottrae alla visita militare ma provoca sarcasticamente il medico che lo interroga. Poi scappa alla volta del Canada, come fecero molti in quel periodo e come fanno pure adesso per sottrarsi al servizio in Iraq e Afghanistan…
Maledetti disertori, traditori della patria, cappelloni, fannulloni, rotti ’n culo!!!
Testo di Charlie Ipcar
Musica ispirata a "Maggie's Farm" di Bob Dylan
Testo trovato su Mudcat
Ricevuta la cartolina militare per il Vietnam, un malcapitato giovane non si sottrae alla visita militare ma provoca sarcasticamente il medico che lo interroga. Poi scappa alla volta del Canada, come fecero molti in quel periodo e come fanno pure adesso per sottrarsi al servizio in Iraq e Afghanistan…
Maledetti disertori, traditori della patria, cappelloni, fannulloni, rotti ’n culo!!!
I'm leaving Monday morning, headed for the North,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/12/2009 - 22:12
Parcours:
Déserteurs, Guerre au Vietnam: vue des USA
The Fourth Day Of May
Parole: Thom Bishop
Musica: dalla melodia tradizionale "The Bold Fenian Men"
Testo trovato su Mudcat
Canzone dedicata agli studenti della Kent University, Ohio, uccisi nel 1969 dai soldati del loro stesso paese mentre protestavano contro la guerra in Vietnam.
Si vedano anche Jackson-Kent Blues, Find the Cost of Freedom, Hey Sandy e, soprattutto Ohio.
Musica: dalla melodia tradizionale "The Bold Fenian Men"
Testo trovato su Mudcat
Canzone dedicata agli studenti della Kent University, Ohio, uccisi nel 1969 dai soldati del loro stesso paese mentre protestavano contro la guerra in Vietnam.
Si vedano anche Jackson-Kent Blues, Find the Cost of Freedom, Hey Sandy e, soprattutto Ohio.
On the fourth day of May, I want out a-walking.
(continuer)
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envoyé par Alessandro 8/12/2009 - 22:08
Classe 1923
[2004]
Album “Scivola via”
Album “Scivola via”
Classe millenovecentoventitré,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/12/2009 - 21:57
Stand Apart
[2009]
Album “Becoming visible”
Testo trovato su A – Rivista Anarchica anno 39, n. 348, novembre 2009, nell’articolo di Stefano Casi “Fausto Rossi ovvero Faust’o”.
“[…] E allora, ecco l’album del ritorno, ancora una volta sconcertante per chi ricorda il paladino della musica elettronica (“autore seminale” è definito nei bignamini della musica italiana per l’impronta che ha saputo dare all’elettronica negli anni 80) o del rock cantautorale incarnato negli anni 90. Fausto Rossi decide di diventare visibile (becoming visible, appunto) dopo tanti anni di “clandestinità“. Tutti si aspettavano il botto, con testi che magari ricalcassero quelli amari e taglienti degli ultimi album, per un definitivo anatema lanciato sul mondo. Ma diventare visibili non significa fare scintille: significa affiorare dall’invisibilità per una rinascita. Per questo l’album è il segno più consapevole e maturo che... (continuer)
Album “Becoming visible”
Testo trovato su A – Rivista Anarchica anno 39, n. 348, novembre 2009, nell’articolo di Stefano Casi “Fausto Rossi ovvero Faust’o”.
“[…] E allora, ecco l’album del ritorno, ancora una volta sconcertante per chi ricorda il paladino della musica elettronica (“autore seminale” è definito nei bignamini della musica italiana per l’impronta che ha saputo dare all’elettronica negli anni 80) o del rock cantautorale incarnato negli anni 90. Fausto Rossi decide di diventare visibile (becoming visible, appunto) dopo tanti anni di “clandestinità“. Tutti si aspettavano il botto, con testi che magari ricalcassero quelli amari e taglienti degli ultimi album, per un definitivo anatema lanciato sul mondo. Ma diventare visibili non significa fare scintille: significa affiorare dall’invisibilità per una rinascita. Per questo l’album è il segno più consapevole e maturo che... (continuer)
Falling tears
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/12/2009 - 21:51
No More Auction Block For Me (Many Thousands Gone)
anonyme
Voglio salutare la bellissima canzone n. 9999 e la splendida non-canzone n.10000, tutti i collaboratori di questo magnifico sito e anche gli ineffabili Admins, pure se perfidi, con un paio di contributi.
Questo è il secondo.
Prima metà del XIX secolo (?)
L’“auction block” era il luogo del mercato dove gli schiavi neri venivano battuti all’asta… la “merce” veniva fatta salire su di un masso, o un palco in pietra o legno, perché potesse essere visionata meglio dai possibili acquirenti…
Stando a quanto sostiene Alan Lomax nel suo “The Folk Songs of North America”, la canzone ebbe origine in Canada dove nell’800, attraverso la cosiddetta “Underground Railroad”, una rete segreta di strade di fuga e di case di accoglienza, si rifugiarono decine di migliaia di afroamericani provenienti dagli Stati schiavisti.
Il testo della canzone compare per la prima volta nella collezione di Negro Spirituals... (continuer)
Questo è il secondo.
Prima metà del XIX secolo (?)
L’“auction block” era il luogo del mercato dove gli schiavi neri venivano battuti all’asta… la “merce” veniva fatta salire su di un masso, o un palco in pietra o legno, perché potesse essere visionata meglio dai possibili acquirenti…
Stando a quanto sostiene Alan Lomax nel suo “The Folk Songs of North America”, la canzone ebbe origine in Canada dove nell’800, attraverso la cosiddetta “Underground Railroad”, una rete segreta di strade di fuga e di case di accoglienza, si rifugiarono decine di migliaia di afroamericani provenienti dagli Stati schiavisti.
Il testo della canzone compare per la prima volta nella collezione di Negro Spirituals... (continuer)
No more auction block for me, no more, no more
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/12/2009 - 21:18
En tiempos de ignominia
Voglio salutare la bellissima canzone n. 9999 e la splendida non-canzone n.10000, tutti i collaboratori di questo magnifico sito e anche gli ineffabili Admins, pure se perfidi, con un paio di contributi.
Questo è il primo
Si tratta di una poesia di José Agustín Goytisolo con cui Paco Ibáñez introduce spesso i propri concerti…
“En tiempos de ignominia”, scritta nel 1994, è stata pubblicata solo dopo la morte del grande scrittore e poeta spagnolo (Barcellona, 1928 - 1999) nell’omaggio intitolato “Goytisolo - Veintisiete voces para un único poema, veintisiete miradas para un mismo rostro” (1999).
“In tempi di ignominia come ora su scala planetaria e quando la crudeltà si estende ovunque fredda e robotizzata [...] che nessuno pensi mai: “Non ne posso più e mi fermo qui”. Meglio guardarli in viso e dire ad alta voce: “Sparate, figli di cagna, siamo milioni e il mondo non è vostro!”
Questo... (continuer)
Questo è il primo
Si tratta di una poesia di José Agustín Goytisolo con cui Paco Ibáñez introduce spesso i propri concerti…
“En tiempos de ignominia”, scritta nel 1994, è stata pubblicata solo dopo la morte del grande scrittore e poeta spagnolo (Barcellona, 1928 - 1999) nell’omaggio intitolato “Goytisolo - Veintisiete voces para un único poema, veintisiete miradas para un mismo rostro” (1999).
“In tempi di ignominia come ora su scala planetaria e quando la crudeltà si estende ovunque fredda e robotizzata [...] che nessuno pensi mai: “Non ne posso più e mi fermo qui”. Meglio guardarli in viso e dire ad alta voce: “Sparate, figli di cagna, siamo milioni e il mondo non è vostro!”
Questo... (continuer)
Tienes tu parte en la felicidad
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/12/2009 - 21:06
La più bella
1993
Trovata per caso su Youtube,non so neanche quale sia il vero titolo. Secondo me merita di stare qui.
Trovata per caso su Youtube,
Se facessi la guerra
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 7/12/2009 - 20:35
Questa democrazia
[1961]
Parole di Mario Pogliotti
Arrangiamento di Fausto Amodei
Nell’EP intitolato “Il Cantacronache ben temperato”, canta Mario Pogliotti.
Parole di Mario Pogliotti
Arrangiamento di Fausto Amodei
Nell’EP intitolato “Il Cantacronache ben temperato”, canta Mario Pogliotti.
Ammesso e non concesso
(continuer)
(continuer)
envoyé par Silva 7/12/2009 - 10:45
Dalton Trumbo: Johnny Got His Gun / E Johnny prese il fucile. Page 250 / Pagina 250.
[1939]
A novel by Dalton Trumbo
Romanzo di Dalton Trumbo
Forse, per questa pagina assolutamente storica di questo sito, tutti si aspetterebbero gran discorsi, proclami, resoconti o quant'altro. Invece diremo soltanto poche parole, e molto semplici. A far da contraltare alla prima CCG, Le déserteur, la più famosa canzone antimilitarista di ogni epoca, diecimila canzoni dopo abbiamo voluto inserire la chiusa finale di quello che è uno dei più famosi romanzi antimilitaristi e contro la guerra: E Johnny prese il fucile di Dalton Trumbo. Quasi a voler chiudere un cerchio durato diecimila canzoni e DIECIMILA NO. Proseguiremo fino a centomila, se necessario e se ne avremo le forze. Non cesseremo di stare qui ogni giorno a fare da spina nel fianco, per quel che possiamo esserlo. Senza nessuna tregua.. Può bastare, e leggete bene le parole di Dalton Trumbo, anche se già le conoscete. Sì, una... (continuer)
A novel by Dalton Trumbo
Romanzo di Dalton Trumbo
Forse, per questa pagina assolutamente storica di questo sito, tutti si aspetterebbero gran discorsi, proclami, resoconti o quant'altro. Invece diremo soltanto poche parole, e molto semplici. A far da contraltare alla prima CCG, Le déserteur, la più famosa canzone antimilitarista di ogni epoca, diecimila canzoni dopo abbiamo voluto inserire la chiusa finale di quello che è uno dei più famosi romanzi antimilitaristi e contro la guerra: E Johnny prese il fucile di Dalton Trumbo. Quasi a voler chiudere un cerchio durato diecimila canzoni e DIECIMILA NO. Proseguiremo fino a centomila, se necessario e se ne avremo le forze. Non cesseremo di stare qui ogni giorno a fare da spina nel fianco, per quel che possiamo esserlo. Senza nessuna tregua.. Può bastare, e leggete bene le parole di Dalton Trumbo, anche se già le conoscete. Sì, una... (continuer)
And then suddenly he saw. He had a vision of himself as a new kind of Christ as a man who carries within himself all the seeds of a new order of things. He was the new messiah of the battlefields saying to people as I am so shall you be. For he had seen the future he had tasted it and now he was living it. He had seen the airplanes flying in the sky he had seen the skies of the future filled with them black with them and now he saw the horror beneath. He saw a world of lovers forever parted of dreams never consummated of plans that never turned into reality. He saw a world of dead fathers and crippled brothers and crazy screaming sons. He saw a world of armless mothers clasping headless babies to their breasts trying to scream out their grief from throats that were cancerous with gas. He saw... (continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff: Lorenzo, Riccardo, Daniela, Adriana, Nicola, Marcia, Alessandro, Giorgio, Don Quijote 82, Renato, Gian Piero and all others 10000 6/12/2009 - 23:14
Parcours:
Le CCG des milliers
Piero Ciampi: Il Natale è il 24
[1970]
Testo di Piero Ciampi
Musica di Ciampi-Pavone-Marchetti
Lyrics by Piero Ciampi
Music by Ciampi-Pavone-Marchetti
NOVEMILANOVECENTONOVANTANOVE CANZONI DOPO
L'ultima canzone a quattro cifre di questo sito.
Novemilanovecentonovantanove canzoni dopo Le déserteur, ancora una volta si tratta, e nel senso più vero, di un Disertore e di una Diserzione. Una Diserzione totale: Ho una folle tentazione di fermarmi a una stazione, senza amici e senza amore...
Sì, Piero. Ho voluto fartelo quest'omaggio, questa specie di seconda Resurrezione. Mettendo finalmente questa canzone, e tu lo sai cosa vuol dire per me. Sai anche che un annetto e mezzo fa l'avevo già messa. Una notte. C'è stata, per nemmeno mezz'ora, su questo sito; poi la ho cancellata. Non era il momento.
Sai anche quante volte l'ho cantata, e in quali occasioni. Sai che dovunque mi son trovato a mettere i piedi, c'era questa... (continuer)
Testo di Piero Ciampi
Musica di Ciampi-Pavone-Marchetti
Lyrics by Piero Ciampi
Music by Ciampi-Pavone-Marchetti
NOVEMILANOVECENTONOVANTANOVE CANZONI DOPO
L'ultima canzone a quattro cifre di questo sito.
Novemilanovecentonovantanove canzoni dopo Le déserteur, ancora una volta si tratta, e nel senso più vero, di un Disertore e di una Diserzione. Una Diserzione totale: Ho una folle tentazione di fermarmi a una stazione, senza amici e senza amore...
Sì, Piero. Ho voluto fartelo quest'omaggio, questa specie di seconda Resurrezione. Mettendo finalmente questa canzone, e tu lo sai cosa vuol dire per me. Sai anche che un annetto e mezzo fa l'avevo già messa. Una notte. C'è stata, per nemmeno mezz'ora, su questo sito; poi la ho cancellata. Non era il momento.
Sai anche quante volte l'ho cantata, e in quali occasioni. Sai che dovunque mi son trovato a mettere i piedi, c'era questa... (continuer)
È Natale il 24.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/12/2009 - 22:25
S(u)ono diverso
[2009]
Album :Suono diverso
"Fanno la corsa all'oro sopra i continenti
e fanno strage di innocenti che chiamano perdenti"
Per questa frase merita di satre tra le canzoni contro la guerra, oltre ad essere una bella canzone
Album :Suono diverso
"Fanno la corsa all'oro sopra i continenti
e fanno strage di innocenti che chiamano perdenti"
Per questa frase merita di satre tra le canzoni contro la guerra, oltre ad essere una bella canzone
Quello che mi chiedono è quello che non do
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 6/12/2009 - 21:06
Suicide Bomber
[2007]
Lyrics & Music by Ralph Buckley
Album: God is Dead
Lyrics & Music by Ralph Buckley
Album: God is Dead
The suicide bomber walked in the door
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 6/12/2009 - 21:01
Stuck In Iraq
[2004]
Lyrics by York Taylor
Music by Skiffy Flippo
Album: He Bombed My Daddy
Lyrics by York Taylor
Music by Skiffy Flippo
Album: He Bombed My Daddy
When I was a young man
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 6/12/2009 - 20:26
Fuck The War
[2007]
"It started with a guitar riff and took off from there. I have been writing songs about the absurdity of this war since the "bushies" sold the idea to our congressmen and of course the media (who they apparently own)....Lie after lie, after lie, after lie.
Fuck the war! It's directed towards those who are responsible and who need to be held accountable:
blah-blah-blah...is anybody listening? "
"It started with a guitar riff and took off from there. I have been writing songs about the absurdity of this war since the "bushies" sold the idea to our congressmen and of course the media (who they apparently own)....Lie after lie, after lie, after lie.
Fuck the war! It's directed towards those who are responsible and who need to be held accountable:
blah-blah-blah...is anybody listening? "
Today is the day that could make me cry 'cause I'm never gonna love again
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 6/12/2009 - 13:02
Living The American Dream
[2007]
Lyrics & Music by Ralph Buckley
Album: The Politics of War and Murder
"Living the American dream - An angry song about the state of our country right now...war in Iraq-elections '08 -patriotic act- just what does the 'American dream' mean anymore? '
Lyrics & Music by Ralph Buckley
Album: The Politics of War and Murder
"Living the American dream - An angry song about the state of our country right now...war in Iraq-elections '08 -patriotic act- just what does the 'American dream' mean anymore? '
Livin' the American dream
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 6/12/2009 - 12:50
Boat People
[2002]
Album: Take Out
Don't discriminate us, don't despise us.. ALL of us (have been and) are boat people!!
Album: Take Out
Don't discriminate us, don't despise us.. ALL of us (have been and) are boat people!!
Pardon me, bud, I thought you understood,
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 6/12/2009 - 10:59
He Bombed My Daddy
[2004]
Lyrics by York Taylor
Music by Skiffy Flippo
Album: He Bombed My Daddy
A Rap Bush Biography ("We made up the Title as a joke - then had to write the song..")
Lyrics by York Taylor
Music by Skiffy Flippo
Album: He Bombed My Daddy
A Rap Bush Biography ("We made up the Title as a joke - then had to write the song..")
My daddy bought me out of the war
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 6/12/2009 - 09:20
Parcours:
George Walker Bush II
Pedro's Job (Bush Immigration Song)
[2005]
Lyrics & Music by York Taylor
Album: He Bombed My Daddy
Done in the Woodie Guthrie Protest style. A story of how the Bush policy of "if they have a job they can stay" makes for near slave labor for the Illegal and lost jobs for the legal immigrates and other workers in the trades.
Lyrics & Music by York Taylor
Album: He Bombed My Daddy
Done in the Woodie Guthrie Protest style. A story of how the Bush policy of "if they have a job they can stay" makes for near slave labor for the Illegal and lost jobs for the legal immigrates and other workers in the trades.
Me and Pedro we worked for the man
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 6/12/2009 - 09:11
Bomb Iran
[2007]
Album: THE BEACH BOMBS: Let's have a blast!
Parody lyrics by Rachel Stone. Music by Fred Fassert
Sung to the tune of "Barbara Ann" of the Beach Boys.
Inspired by remarks made by Republican candidate John McCain. Performed by "The Beach Bombs": Rachel Stone, Joel Landy, Dennis Heller at Peoples Voice Cafe in NYC,12/22/07.
Album: THE BEACH BOMBS: Let's have a blast!
Parody lyrics by Rachel Stone. Music by Fred Fassert
Sung to the tune of "Barbara Ann" of the Beach Boys.
Inspired by remarks made by Republican candidate John McCain. Performed by "The Beach Bombs": Rachel Stone, Joel Landy, Dennis Heller at Peoples Voice Cafe in NYC,12/22/07.
Bomb, bomb, bomb. Bomb, bomb Iran.
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 6/12/2009 - 08:32
Jim
Album:It's Still the 60's
Remember in our college days of Vietnam and student rights,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 4/12/2009 - 16:22
The Politics of War and Murder
[2006]
Lyrics & Music by Ralph Buckley
Album: God is Dead [2007]
This tune is a protest in a sense, a live performance of alternative blues meets the lyrical imagery of the horrors and absurdities of senseless violence and murder. Racism, holocaust, slavery, torture...the politics of war and murder...
Lyrics & Music by Ralph Buckley
Album: God is Dead [2007]
This tune is a protest in a sense, a live performance of alternative blues meets the lyrical imagery of the horrors and absurdities of senseless violence and murder. Racism, holocaust, slavery, torture...the politics of war and murder...
The words that I say don't mean nothin'
(continuer)
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envoyé par giorgio 4/12/2009 - 13:01
Manifiesto
...ed infatti sei morto cantando parole vere, di vera libertà... mentre quei maiali ti torturavano, ti deridevano e ti uccidevano...
...Victor, la tua voce risuonerà in eterno, la tua sarà sempre una canzone nuova, una canzone immortale... rivivrà nel cuore del tuo popolo, di ogni popolo del mondo che cerca la libertà...
Hasta Siempre Victor...
by HMMurdock
...Victor, la tua voce risuonerà in eterno, la tua sarà sempre una canzone nuova, una canzone immortale... rivivrà nel cuore del tuo popolo, di ogni popolo del mondo che cerca la libertà...
Hasta Siempre Victor...
by HMMurdock
Andrea 3/12/2009 - 14:38
Guerra por la paz
feat. Tote King
Album: A Fuego Abierto (2003)
Album: A Fuego Abierto (2003)
[Keyo]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Claudio 3/12/2009 - 13:48
Workin' In the Foondry
[2000]
Lyrics and music Stuart Simpson
Album: The Bo'ness Ballads [2005]
Lyrics and music Stuart Simpson
Album: The Bo'ness Ballads [2005]
"With The big Foondry Chorus. A somewhat humorous look at Victorian working conditions. Acoustic Guitar and banjo. In the Scottish Folk style, I think!
The song deals with conditions for Iron Foundry (Foondry) workers from 1850 to the 1950s, where jobs were almost hereditary, passed from father to son, and housing was owned by the foundry owners. Inspired in part by my uncle Ian, who worked there for all his working life. "
The song deals with conditions for Iron Foundry (Foondry) workers from 1850 to the 1950s, where jobs were almost hereditary, passed from father to son, and housing was owned by the foundry owners. Inspired in part by my uncle Ian, who worked there for all his working life. "
Workin' in the foondry, tryin' tae mak a wage,
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 3/12/2009 - 12:11
Jingle Bells (Vietnam)
anonyme
Testo trovato su Mudcat
JUNGLE BELLS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 3/12/2009 - 10:14
Chanson des Vaudois
Naturalmente ho mandato il mio contributo sulla beidana a Pino Costa, il Maestro che le forgia di nuovo, negli stessi luoghi che le videro impugnate dai valdesi contro l'intolleranza e la repressione, per la libertà...
Pubblico quanto Pino Costa mi ha scritto in risposta il 1 dicembre scorso, un messaggio stringato ma che credo importante:
"Ciao Alessandro, scusa se ti rispondo con un pò di ritardo. Considero quello che mi hai mandato un gradito regalo.
Quello che penso su tutto ciò occuperebbe troppo spazio e troppo tempo per dirlo con una certa compiutezza.
Sono sicuramente antimilitarista mentre ho sempre avuto dei dubbi sul pacifista, pur considerandolo un alto e nobile ideale... Vorrei che nessuno mai dovesse essere stato costretto a trasformare un attrezzo da lavoro in un arma, invece a qualcuno è toccato...
E questo mondo continua a sfornare soprusi tali da rendere facile vedere... (continuer)
Pubblico quanto Pino Costa mi ha scritto in risposta il 1 dicembre scorso, un messaggio stringato ma che credo importante:
"Ciao Alessandro, scusa se ti rispondo con un pò di ritardo. Considero quello che mi hai mandato un gradito regalo.
Quello che penso su tutto ciò occuperebbe troppo spazio e troppo tempo per dirlo con una certa compiutezza.
Sono sicuramente antimilitarista mentre ho sempre avuto dei dubbi sul pacifista, pur considerandolo un alto e nobile ideale... Vorrei che nessuno mai dovesse essere stato costretto a trasformare un attrezzo da lavoro in un arma, invece a qualcuno è toccato...
E questo mondo continua a sfornare soprusi tali da rendere facile vedere... (continuer)
Alessandro 3/12/2009 - 08:48
Per i morti di Reggio Emilia
POUR LES MORTS D'EMILIE-ROMAGNE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/12/2009 - 23:08
Brothers Under The Bridge
FRATELLI SOTTO IL PONTE.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Davide Festa 2/12/2009 - 22:25
Le déserteur
20 ottobre 1954. L'editore Paul Beuscher scrive a Boris Vian chiedendogli di cambiare il testo de "Le Déserteur" che, a suo giudizio, "contiene alcuni passaggi eccessivi"...
Alessandro 2/12/2009 - 21:51
Preguntas por Puerto Montt
QUESTIONS POUR PUERTO MONTT
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/12/2009 - 20:57
We Didn't Start The Fire
Per una completissima legenda di nomi, epressioni e fatti citati nella canzone di Billy Joel, consiglio la lettura del post dedicato su l'histgeobox (in francese)
Alessandro 2/12/2009 - 20:48
Mort d'un robot
Mort d'un robot
Daniel Balavoine
Daniel Balavoine
Tout articulé tout fabriqué
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 2/12/2009 - 20:45
Revolucion
Revolucion
Daniel Balavoine
Daniel Balavoine
Quand les canons résonnent
(continuer)
(continuer)
envoyé par m 2/12/2009 - 20:43
Promenade
Promenade
Mon amie Yantsé et moi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 2/12/2009 - 20:39
Lise Altmann
[1978]
Testo e musica: Daniel Balavoine
Paroles et musique: Daniel Balavoine
Sans doute, portait-elle l'étoile jaune... et lui, un triangle (le père) rouge... Il y a des époques comme çà... Faites attention... Des fois que ça recommencerait.
Ainsi parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane.
Così parlarono a suo tempo Marco Valdo e Lucien a proposito di questa canzone che ci riporta nella Francia occupata del 1943 o giù di lì. Nella Francia di Arrivederci ragazzi, insomma; ma l'arrivederci, anzi l'addio, lo davano anche i professori, non solo i ragazzi. Bastava avere un nome sbagliato. E non bisognava scrivere alla mamma per fare domande. Magari si veniva a sapere che anche il babbo...
Davvero uno strano tipo, Daniel Balavoine. Ad ascoltarla senza le parole sembra una canzonetta facile facile, il successino pt l'estate o qualcosa del genere. Su queste musichette, però, Balavoine cantava cose del genere. [RV]
Testo e musica: Daniel Balavoine
Paroles et musique: Daniel Balavoine
Sans doute, portait-elle l'étoile jaune... et lui, un triangle (le père) rouge... Il y a des époques comme çà... Faites attention... Des fois que ça recommencerait.
Ainsi parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane.
Così parlarono a suo tempo Marco Valdo e Lucien a proposito di questa canzone che ci riporta nella Francia occupata del 1943 o giù di lì. Nella Francia di Arrivederci ragazzi, insomma; ma l'arrivederci, anzi l'addio, lo davano anche i professori, non solo i ragazzi. Bastava avere un nome sbagliato. E non bisognava scrivere alla mamma per fare domande. Magari si veniva a sapere che anche il babbo...
Davvero uno strano tipo, Daniel Balavoine. Ad ascoltarla senza le parole sembra una canzonetta facile facile, il successino pt l'estate o qualcosa del genere. Su queste musichette, però, Balavoine cantava cose del genere. [RV]
Maman aujourd'hui si je t'écris
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 2/12/2009 - 20:36
Parcours:
Camps d'extermination
George Jackson
Trasuzione francese da l'histgeobox
GEORGE JACKSON
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/12/2009 - 20:35
The King Bleeds Oil
[2005]
Album: Resistance Is All We Got
Album: Resistance Is All We Got
Follow your leaders to war and then back,
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 2/12/2009 - 20:09
Killing Machine
[2004]
Album: We The People
Lyrics & Music by Fred Gillen Jr.
Written about a friend, a Vietnam war Vet.
"My friend told me his story and I thought it should be told to the world... Maybe if people really understand what happens to people who are sent to war, we will be more careful as a society not to send them frivolously or at least to stop sending them just to make rich people richer... "
Album: We The People
Lyrics & Music by Fred Gillen Jr.
Written about a friend, a Vietnam war Vet.
"My friend told me his story and I thought it should be told to the world... Maybe if people really understand what happens to people who are sent to war, we will be more careful as a society not to send them frivolously or at least to stop sending them just to make rich people richer... "
They decorated me ceremoniously,
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 2/12/2009 - 20:03
Sanctions
[2000]
SANCTIONS special single-song CD
Hundreds of bombing raids on Iraq continue each month, virtually unreported by the media. And still, every month an estimated 7,000 children die as a direct result of the sanctions relating to food and medicine
SANCTIONS special single-song CD
Hundreds of bombing raids on Iraq continue each month, virtually unreported by the media. And still, every month an estimated 7,000 children die as a direct result of the sanctions relating to food and medicine
No smiling kid, no A-plus grade, no, not in Iraq.
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 2/12/2009 - 19:54
Apartheid Is Nazism
L'APARTHEID C'EST LE NAZISME
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/12/2009 - 15:52
We Shall Not Be Moved
anonyme
Traduzione francese da l'histgeobox, il blog tenuto da alcuni docenti di liceo francesi che ha come obiettivo di far conoscere la storia e la geografia attraverso le canzoni.
NOUS NE BOUGERONS PAS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/12/2009 - 14:26
Armée Française
Un approfondimento storico dall'interessante l'histgeobox, il blog tenuto da alcuni docenti di liceo francesi che ha come obiettivo di far conoscere la storia e la geografia attraverso le canzoni.
Alessandro 2/12/2009 - 13:38
Five-Dollar Coal
[2004]
Album: Freedom Fries
Lyrics & Music by: traditional arranged and adapted by Fred Stanton
Coal miners in Utah fight for a union. Seventy-five coal miners, most of them from Mexico, are on strike at the Co-Op mine in Huntington, Utah. The song's title refers to the minimum wage, which is the starting wage in that mine.
Album: Freedom Fries
Lyrics & Music by: traditional arranged and adapted by Fred Stanton
Coal miners in Utah fight for a union. Seventy-five coal miners, most of them from Mexico, are on strike at the Co-Op mine in Huntington, Utah. The song's title refers to the minimum wage, which is the starting wage in that mine.
From the sunshine of Sinaloa
(continuer)
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envoyé par giorgio 2/12/2009 - 12:51
Worried Man Blues
[1930]
This is a traditional folk song first recorded in 1930 by The Carter Family, also recorded 1940 by Woody Guthrie, and with revised lyrics in 1959 by the Kingston Trio, was theme song for the 2001 PBS TV series American Roots Music, performed 2002 by the Southern Comfort Bluegrass Band.
This is a traditional folk song first recorded in 1930 by The Carter Family, also recorded 1940 by Woody Guthrie, and with revised lyrics in 1959 by the Kingston Trio, was theme song for the 2001 PBS TV series American Roots Music, performed 2002 by the Southern Comfort Bluegrass Band.
I went across the river, and I lay down to sleep,
(continuer)
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envoyé par giorgio 2/12/2009 - 12:45
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Album “Shot Of Love”
“Uomo morto, con che cosa stai cercando di sopraffarmi, con la dottrina o con il fucile?”