Probabilmente uscirono, e la porta che si chiusero alle spalle ha parecchie probabilità d'essere stata verde.
Perché di porte pitturate di verde, porte di case e di magazzini, di persiane e di tuguri, a Marina di Campo ce n'erano. Fino alla memoria mia. La memoria di un vecchio glicine, e d'un magazzino dove si tenevano anche le botti del vino. Quell'odore dei vecchi magazzini. L'interruttore con la levetta, e i fili scoperti, intrecciati. La lampadina piena di ragnatele fino all'inverosimile. Aveva, quel magazzino, la porta verde.
Uscirono, Dini Dino e Dini Sebastiana, marito e moglie neppure parenti alla lontana malgrado l'identico cognome, e fecero il cammino di tutti gli emigranti: prima Genova, e poi l'Argentina. L'anno era il 1935.
Sebastiana era sorella minore di mia nonna; Dino veniva da San Piero ed era stato, perlomeno fino al matrimonio,... (continuer)
Versione cantabile, fedele all'originale, anche se in parte modernizzata. Alcune immagini poetiche infatti, tipiche dei primi decenni del 900,vengono attualizzate. Così il bambino morente mentre gli altri giocano in cortile diviene il ragazzo ucciso in chissà quali tragiche circostanze e l'ubriaco che rientra alla sera diviene il padre violento.
Ecco i nostri cari paracadutisti folgorati, belli come il sole, che manifestano tutto il loro ardimento, la loro acuta intelligenza, il loro spiccato spirito democratico e la loro fedeltà ai valori dell'Italia repubblicana nata dall'Antifascismo e dalla Resistenza!
Compagni folgorati!... ma vaffa 'n culo!
Alessandro 30/1/2009 - 09:25
Da http://www.uomofolgore.it/citazioni.htm
Le vicende della Folgore cessano d'essere storia e divengono leggenda.
Il nemico così si espresse:
- Il giorno 8 novembre 1942 il nemico comunica dal Cairo:
" La resistenza opposta dalla divisione di paracadutisti Folgore è invero ammirevole" -
- Il giorno 11 novembre 1942:
" I resti della divisione italiana Folgore hanno resistito oltre ogni limite delle possibilità umane" -
- Londra B.B.C. 3 dicembre 1942:
" Gli ultimi superstiti della Folgore sono stati raccolti esanimi nel deserto" -
- W. Churchill alla Camera dei Deputati, 21 novembre 1942:
" Dobbiamo davvero inchinarci di fronte ai resti di quelli che furono i Leoni della Folgore" -
- Un ufficiale del Corpo d'Armata, riuscito fortunosamente a prendere contatto con la colonna dei paracadutisti, così scriveva al suo comando:
" Ho percorso tutta la linea della Folgore. E' commovente... (continuer)
Ci perdonerà Don Curzio se facciamo presenti un paio di cosine. Il valore bellico della "Folgore" non è messo in discussione, anche se ovviamente un sito antimilitarista non è e non deve essere in grado di pronunciarsi eccessivamente su tale cosa. Così come non possono essere messe in discussione certe tendenze (chiamiamole così) fasciste dei "folgorini", del resto mai nascoste dai diretti interessati. Chi parla ha risieduto a lungo a Livorno, dove per l'appunto la Folgore è di stanza, e ben si ricorda di certi episodietti (per visione diretta e/o per racconto preciso di testimoni) di cui la Folgore, installata di proposito a Livorno per "contrastare" la rossa città toscana, si è resa protagonista (comprese sfilate per il centro al passo dell'oca e con i regolari saluti romani -non quelli consistenti in un ahò regazzi come ve butta); e gli è stato raccontato anche della reazione delle popolane... (continuer)
Tengo presente che quelle affermazioni sono state fatte proprio dagli avversari della Folgore, da quelli che ci hanno combattutto sul fronte faccia a faccia. Per questo credo che le loro affermazioni siano piu da tenere in considerazione rispetto alle mie come alle tue a riguardo che sono di parte.
Per il resto non aggiungo altro. Mi ritrovai durante le ultime elezioni ad un comizio di FN ad Aquino(Fr) e coloro i quali dovevano parlare dopo erano quelli della Sinistra Arcobaleno.
Ne scontri ne insulti, ognuno fece il suo bel comizio(con banchetto l'uno di fronte all'altro) e poi tutti a casa...non sono mai stato a Livorno, ma visto la calorosa accoglienza dei livornesi evitero' di farci due passi. Saluti e buona giornata !
Sono incorso peraltro in un esecrabile errore, quando ho scambiato, nel messaggio precedente, l'ANPdI (Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia) per l'ANPI. Mi scuso sia con eventuali iscritti all'ANPI (tra i quali...me stesso) sia coi paracadutisti.
Quanto ai livornesi, c'è da dire che i "folgorini" si recavano spesso a far parata nel centro cittadino a mo' di provocazione, e questo -spesso- su ben precisi ordini & comandi superiori. Sono però cose principalmente degli anni '60 e '70, ora come ora i rapporti della popolazione con la Folgore sono decisamente di indifferenza. Io stesso, quando abitavo a Livorno, avevo nel condominio un para' della Folgore, un umbro coi quali avevo relazioni di cortesia. I problemi erano piuttosto con la moglie, un'autentica scòrfana livornese perennemente incazzata col mondo intero e dai modi degni di un caterpillar sbiellato.
Blitz alla base Usa di Vicenza
in 200 occupano l'aeroporto
VICENZA - Gli attivisti del movimento "No Dal Molin" sono entrati nei terreni dell'aeroporto vicentino dove deve sorgere la nuova base militare Usa, occupandoli. Lo hanno reno noto gli stessi rappresentanti del presidio anti-base.
I manifestanti, alcune centinaia, intendono protestare così contro l'avvio dei lavori nel Dal Molin, dove da alcuni giorni sono tornate in azione le ruspe per abbattere le vecchie strutture dell'aeroporto e preparare l'area per la Camp Ederle 2.
I dimostranti, ora controllati dalle forze dell'ordine, sono penetrati da un varco nella recinzione, e hanno occupato pacificamente la parte civile dell'aeroporto.
Thanks for including this. The last line, is not 'patch of brown' but 'patch of land'.
You may also like to link (see below) to another of my songs 'On Morecambe Bay', about the tragedy there some eyars ago.
Presa in considerazione la tua ultima nota Riccardo in risposta alla mia (cfr. andrea di de andré), propongo di migliorare questa traduzione con "rompiamo le righe" anziché "rompiamo i ranghi". ciao. :-)
DB. (Daniel Bellucci 30 gennaio 2009 Nice)
tirée de la version italienne – BUCHENWALD - IL BOSCO DEI FAGGI d'une chanson allemande, intitulée BUCHENWALD, de Fritz Lettow, un prisonnier de Buchenwald, qui la composa clandestinement durant son séjour au camp.
di Riccardo Venturi
Probabilmente uscirono, e la porta che si chiusero alle spalle ha parecchie probabilità d'essere stata verde.
Perché di porte pitturate di verde, porte di case e di magazzini, di persiane e di tuguri, a Marina di Campo ce n'erano. Fino alla memoria mia. La memoria di un vecchio glicine, e d'un magazzino dove si tenevano anche le botti del vino. Quell'odore dei vecchi magazzini. L'interruttore con la levetta, e i fili scoperti, intrecciati. La lampadina piena di ragnatele fino all'inverosimile. Aveva, quel magazzino, la porta verde.
Uscirono, Dini Dino e Dini Sebastiana, marito e moglie neppure parenti alla lontana malgrado l'identico cognome, e fecero il cammino di tutti gli emigranti: prima Genova, e poi l'Argentina. L'anno era il 1935.
Sebastiana era sorella minore di mia nonna; Dino veniva da San Piero ed era stato, perlomeno fino al matrimonio,... (continuer)