Le depart pour la guerre
I membri dell'Associazione La Cantarana di Pinerolo hanno trascritto questa canzone tratta dal secondo dei quaderni di Paolo Rostan di Pomaretto, Val Germanasca, datati 1906.
Un giovane deve partire per una guerra dalla quale sa che non tornerà e prima di avviarsi al suo destino decide di piantare un roseto che gli sopravviva, accogliendo fra le sue fronde gli uccelli del bosco...
Un giovane deve partire per una guerra dalla quale sa che non tornerà e prima di avviarsi al suo destino decide di piantare un roseto che gli sopravviva, accogliendo fra le sue fronde gli uccelli del bosco...
La Val de Saint Martin
(continuer)
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envoyé par Alessandro 23/1/2009 - 22:05
L’automne va renaître
Una canzone tratta dal cosiddetto "Cahier Tron", un quaderno di canzoni raccolte da tal Enrico Tron della borgata Roberso di Massello, in val Germanasca, nel 1898, e trascritte dai cantori de La Cantarana.
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.
Il brano contrassegnato col n.109, che inizia con il verso "L’automne va renaître que les conscrits s’apprêtent", racconta della consapevolezza del soldato, costretto ad andare in guerra, che il suo sarà un destino di morte. Solo l'ultima strofa, come nella migliore tradizione della canzone cameratesca, ci allontana dal dramma ineluttabile e ci ricorda che la vita è bella se si beve e si canta al cabaret stringendo le nostre donne... E così sia! E in culo a tutte le guerre e ai guerrivendoli!
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.
Il brano contrassegnato col n.109, che inizia con il verso "L’automne va renaître que les conscrits s’apprêtent", racconta della consapevolezza del soldato, costretto ad andare in guerra, che il suo sarà un destino di morte. Solo l'ultima strofa, come nella migliore tradizione della canzone cameratesca, ci allontana dal dramma ineluttabile e ci ricorda che la vita è bella se si beve e si canta al cabaret stringendo le nostre donne... E così sia! E in culo a tutte le guerre e ai guerrivendoli!
L’automne va renaître
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envoyé par Alessandro 23/1/2009 - 20:53
Il destino delle donne
Una canzone tratta dal cosiddetto "Cahier Tron", un quaderno di canzoni raccolte da tal Enrico Tron della borgata Roberso di Massello, in val Germanasca, nel 1898, e trascritte dai cantori de La Cantarana.
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.
Il brano contrassegnato col n.76, che inizia con il verso "Il destino colle donne or si mostra troppo ingrato", presenta il punto di vista delle donne, mogli, compagne, amanti che la guerra priva dei loro uomini e spesso non glieli restituisce.
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.
Il brano contrassegnato col n.76, che inizia con il verso "Il destino colle donne or si mostra troppo ingrato", presenta il punto di vista delle donne, mogli, compagne, amanti che la guerra priva dei loro uomini e spesso non glieli restituisce.
Il destino colle donne
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envoyé par Alessandro 23/1/2009 - 20:41
Song For Leonard Peltier
USA - Leonard Peltier pestato in carcere!
Il prigioniero politico indigeno Leonard Peltier ha già trascorso 33 anni in carcere, falsamente accusato d'aver ammazzato due agenti dell'FBI ed è in attesa della libertà condizionale. La scorsa settimana è stato trasferito nel carcere di alta sicurezza di Canaan (Pennsylvania) e lì, nonostante i suoi 64 anni, è stato pestato. La sorella e coordinatrice del suo comitato di difesa, Betty Peltier, ha denunciato l'aggressione e chiede un sostegno per Leonard.
(stralci dalla lettera di Betty):
Sono molto indignata perché mio fratello è stato pestato quando è arrivato nel carcere federale di Canaan. Non appena giunto alcuni detenuti lo hanno aggredito, dandogli forti colpi sulla testa e sul corpo. Probabilmente ha un trauma cerebrale, diversi ematomi sparsi sul corpo, un dito gonfio e dolori al torace.
Noi pensiamo che le autorità del carcere, sobillate... (continuer)
Il prigioniero politico indigeno Leonard Peltier ha già trascorso 33 anni in carcere, falsamente accusato d'aver ammazzato due agenti dell'FBI ed è in attesa della libertà condizionale. La scorsa settimana è stato trasferito nel carcere di alta sicurezza di Canaan (Pennsylvania) e lì, nonostante i suoi 64 anni, è stato pestato. La sorella e coordinatrice del suo comitato di difesa, Betty Peltier, ha denunciato l'aggressione e chiede un sostegno per Leonard.
(stralci dalla lettera di Betty):
Sono molto indignata perché mio fratello è stato pestato quando è arrivato nel carcere federale di Canaan. Non appena giunto alcuni detenuti lo hanno aggredito, dandogli forti colpi sulla testa e sul corpo. Probabilmente ha un trauma cerebrale, diversi ematomi sparsi sul corpo, un dito gonfio e dolori al torace.
Noi pensiamo che le autorità del carcere, sobillate... (continuer)
adriana 23/1/2009 - 20:06
Fiorentin pell'Isdraele
Inserendosi di prepotenza nel dibàttito sull'invasione di Gaza, su Israele, sul sionismo e sul comportamento lecchino, servile e prono assai democratico dei media e dei politici italiani, il nostro Riccardo Scocciante ci invia oggi una piccola composizione in vernacolo fiorentino basata su una canzoncina popolare toscana chiamata Pellegrin che viaggia a Roma. Nella canzoncina originale si narra d'un contadino che vuole recarsi a Roma in gran pellegrinaggio, e che non essendosi mai mosso dal suo paese, e ritenendo Roma in capo al mondo, prima di partire “fa il pieno” mangiandosi cinque o sei piatti di pane e maccheroni, e una sporta intera di castagnacci. Il risultato lo si vede poco dopo sul treno. Nella sua rielaborazione, invece, Riccardino dello Scocciante immagina un fiorentino che, dopo aver letto sulla “Nazione” l'appello a partecipare a una manifestazione “a sostegno di Israele e... (continuer)
Vi voglio raccontare
(continuer)
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envoyé par CCG/AWS Staff 23/1/2009 - 20:03
Parcours:
Notre sœur la merde
Give Peace A Chance
la canzone è citata alla fine di All'ultimo sangue dei Gang.
DonQuijote82 23/1/2009 - 19:57
Guerra e pace
1998
107 elementi
107 elementi
Ora le circostanze sono diverse,
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envoyé par DonQuijote82 23/1/2009 - 19:44
Kochler et Schnock
[2009]
Paroles et musique par Marco Valdo M.I.
Testo e musica di Marco Valdo M.I.
(19 septembre 1943 - Suite en plusieurs tableaux.)
KOCHLER ET SCHNOCK est la septième étape d'un cycle de chansons qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
Comme on le découvrira ici, ces canzones racontent l'histoire d'un homme, aujourd'hui âgé de 88 ans, mais encore plein de vie, qui habite quelque part loin de l'Italie dans le Limbourg près de la frontière hollandaise, en pays flamand. Il s'appelle encore et toujours Joseph Porcu (en Italie, Giuseppe), il est né en Sardaigne et connut une vie passablement agitée. Il connaît... (continuer)
Paroles et musique par Marco Valdo M.I.
Testo e musica di Marco Valdo M.I.
(19 septembre 1943 - Suite en plusieurs tableaux.)
KOCHLER ET SCHNOCK est la septième étape d'un cycle de chansons qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
Comme on le découvrira ici, ces canzones racontent l'histoire d'un homme, aujourd'hui âgé de 88 ans, mais encore plein de vie, qui habite quelque part loin de l'Italie dans le Limbourg près de la frontière hollandaise, en pays flamand. Il s'appelle encore et toujours Joseph Porcu (en Italie, Giuseppe), il est né en Sardaigne et connut une vie passablement agitée. Il connaît... (continuer)
À Dachau, camp d'Hitler, fastueux lager
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 23/1/2009 - 18:11
Stiamo allegri 58
Una canzone tratta dal cosiddetto "Cahier Tron", un quaderno di canzoni raccolte da tal Enrico Tron della borgata Roberso di Massello, in val Germanasca, nel 1898, e trascritte dai cantori de La Cantarana.
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.
Il brano contrassegnato col n.67, che inizia con il verso "Stiamo allegri 58", è una classica canzone di fine naja (quando la naja durava tre anni!)...
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.
Il brano contrassegnato col n.67, che inizia con il verso "Stiamo allegri 58", è una classica canzone di fine naja (quando la naja durava tre anni!)...
Stiamo allegri 58
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envoyé par Alessandro 23/1/2009 - 16:02
A travers le grillage
Una canzone tratta dal cosiddetto "Cahier Tron", un quaderno di canzoni raccolte da tal Enrico Tron della borgata Roberso di Massello, in val Germanasca, nel 1898, e trascritte dai cantori de La Cantarana.
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.
Il brano contrassegnato col n.17, che inizia con il verso "A travers le grillage", è una dolentissima canzone di prigionia...
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.
Il brano contrassegnato col n.17, che inizia con il verso "A travers le grillage", è una dolentissima canzone di prigionia...
A travers le grillage
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envoyé par Alessandro 23/1/2009 - 15:54
Parcours:
Des prisons du monde
Le premier de l’an nous allons partir
Una canzone tratta dal cosiddetto "Cahier Tron", un quaderno di canzoni raccolte da tal Enrico Tron della borgata Roberso di Massello, in val Germanasca, nel 1898, e trascritte dai cantori de La Cantarana.
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.
Il brano contrassegnato col n.13, che inizia con i versi "Le premier de l’an nous allons partir", racconta, con un misto di dolore, orrore e paura, dell'assedio di Besançon (qui Bergançon) del 1674. All'epoca la città era appena passata dall'impero asburgico a Carlo II di Spagna e i francesi andarono a riprendersela. Lo statega militare Sébastien Le Prestre de Vauban fece installare nottetempo una potente batteria di cannoni sul monte Chaudanne che domina Besançon e da lì cominciò a martellarla senza sosta, fino alla resa.
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.
Il brano contrassegnato col n.13, che inizia con i versi "Le premier de l’an nous allons partir", racconta, con un misto di dolore, orrore e paura, dell'assedio di Besançon (qui Bergançon) del 1674. All'epoca la città era appena passata dall'impero asburgico a Carlo II di Spagna e i francesi andarono a riprendersela. Lo statega militare Sébastien Le Prestre de Vauban fece installare nottetempo una potente batteria di cannoni sul monte Chaudanne che domina Besançon e da lì cominciò a martellarla senza sosta, fino alla resa.
Le premier de l’an
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envoyé par Alessandro 23/1/2009 - 15:45
Cantiamo una canzone di pura verità
Una canzone tratta dal cosiddetto "Cahier Tron", un quaderno di canzoni raccolte da tal Enrico Tron della borgata Roberso di Massello, in val Germanasca, nel 1898, e trascritte dai cantori de La Cantarana.
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano. Una di queste, catalogata al n. 75, l'ho trovata molto belle e divertente... Inizia con il verso "Cantiamo una canzone di pura verità" e se la prende - ed è cosa buona e giusta - con i ricchi ed i preti, affamatori del popolo...
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano. Una di queste, catalogata al n. 75, l'ho trovata molto belle e divertente... Inizia con il verso "Cantiamo una canzone di pura verità" e se la prende - ed è cosa buona e giusta - con i ricchi ed i preti, affamatori del popolo...
Cantiamo una canzone di pura verità
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envoyé par Alessandro 23/1/2009 - 10:08
Complainte de la mère de Roussel
[1728]
Autore anonimo
Nelle valli valdesi le complaintes sono molte e spesso dedicate ai predicatori (i cosiddetti “barba”) arrestati, imprigionati, giustiziati dalle autorità cattoliche: la “Chanson de Durand” è dedicata a Pierre Durand de Vivarès, giustiziato a Montpellier il 30 ottobre 1728; la “Complainte du pasteur Louis Ranc” parla del suo arresto e della sua esecuzione a Die nel 1745, a soli 26 anni; la “Complainte de Jacques Roger” racconta del restauratore del protestantesimo in Delfinato, ucciso a Grenoble nel 1745; le diverse complainte su Matthieu Majal Des Ubas, ucciso a Montpellier nel 1746; la “Complainte sur la prise de Benezet” (François Benezet, giustiziato a Montpellier nel 1752); la “Complainte sur la prise de Lafage” (François Tessier, detto Lafage, assassinato a Montpellier nel 1754)… La strage si consumò in diversi decenni, a partire da quel nefasto 1685, anno in... (continuer)
Autore anonimo
Nelle valli valdesi le complaintes sono molte e spesso dedicate ai predicatori (i cosiddetti “barba”) arrestati, imprigionati, giustiziati dalle autorità cattoliche: la “Chanson de Durand” è dedicata a Pierre Durand de Vivarès, giustiziato a Montpellier il 30 ottobre 1728; la “Complainte du pasteur Louis Ranc” parla del suo arresto e della sua esecuzione a Die nel 1745, a soli 26 anni; la “Complainte de Jacques Roger” racconta del restauratore del protestantesimo in Delfinato, ucciso a Grenoble nel 1745; le diverse complainte su Matthieu Majal Des Ubas, ucciso a Montpellier nel 1746; la “Complainte sur la prise de Benezet” (François Benezet, giustiziato a Montpellier nel 1752); la “Complainte sur la prise de Lafage” (François Tessier, detto Lafage, assassinato a Montpellier nel 1754)… La strage si consumò in diversi decenni, a partire da quel nefasto 1685, anno in... (continuer)
Ecoutez donc la complainte
(continuer)
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envoyé par Alessandro 23/1/2009 - 09:20
Beatles: A Day In The Life
ho scoperto questa canzone a 26 anni...forse capisco solo ora la grandezza dei Beatles..meglio tardi che mai!!
Adelaide 23/1/2009 - 00:17
Complainte de Cartouche
Louis Dominique Bourguignon, detto Cartouche (1693-1721) è stato un brigante francese, celebre per la sua fama di imprendibile e per gli assalti alle carrozze dei ricchi sulla strada tra Versailles e Parigi.
Fu catturato solo in seguito ad una delazione (e ad un cane che si mise ad abbaiare nel momento sbagliato). Torturato, non fece nemmeno un nome, salvo vuotare il sacco sul patibolo, per vendetta dei compagni che non ne avevano organizzato l'evasione... Come per Mandrin, anche per Cartouche il supplizio fu quello terribile della ruota, che consisteva nello spezzare gli arti del condannato, che veniva poi legato ad una grande ruota infissa su di un palo e lasciato lì ad agonizzare fino alla morte (a volte, come nell'esecuzione di Mandrin, all'agonia veniva posta fine mediante strangolamento)...
Fonte: fr.wikipedia
Fu catturato solo in seguito ad una delazione (e ad un cane che si mise ad abbaiare nel momento sbagliato). Torturato, non fece nemmeno un nome, salvo vuotare il sacco sul patibolo, per vendetta dei compagni che non ne avevano organizzato l'evasione... Come per Mandrin, anche per Cartouche il supplizio fu quello terribile della ruota, che consisteva nello spezzare gli arti del condannato, che veniva poi legato ad una grande ruota infissa su di un palo e lasciato lì ad agonizzare fino alla morte (a volte, come nell'esecuzione di Mandrin, all'agonia veniva posta fine mediante strangolamento)...
Fonte: fr.wikipedia
Enfin Cartouche est pris
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envoyé par Alessandro 22/1/2009 - 22:41
La chanson du forçat (Vidocq)
Parole di Serge Gainsbourg
Musica fortemente ispirata a Bob Dylan (Ballad Of Hollis Brown)
Nel 1966 Gainsbourg scrisse la colonna sonora per "Vidocq", lo sceneggiato televisivo dedicato alle gesta di uno dei più famosi eroi popolari francesi, François Vidocq (1775-1857), soldato della Rivoluzione e disertore, criminale esperto in evasioni ma anche poliziotto e detective in stile "braccio violento della legge", imprenditore fallito e scrittore di successo...
Musica fortemente ispirata a Bob Dylan (Ballad Of Hollis Brown)
Nel 1966 Gainsbourg scrisse la colonna sonora per "Vidocq", lo sceneggiato televisivo dedicato alle gesta di uno dei più famosi eroi popolari francesi, François Vidocq (1775-1857), soldato della Rivoluzione e disertore, criminale esperto in evasioni ma anche poliziotto e detective in stile "braccio violento della legge", imprenditore fallito e scrittore di successo...
Qui ne s'est jamais laissé enchaîner
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envoyé par Alessandro 22/1/2009 - 22:07
Toi, que l'on a brisé
Paroles de Mannick (Marie-Annick Rétif)
Musique de Jo Akepsimas
Cette chanson interprétée par Mannick apparaît sur l'album : ...c'est par amour
Coproduction disc' AZ/SUYAPA – DISCODIS (1980)
Liens
Musique de Jo Akepsimas
Cette chanson interprétée par Mannick apparaît sur l'album : ...c'est par amour
Coproduction disc' AZ/SUYAPA – DISCODIS (1980)
Liens
Toi, que l'on a brisé, sur un lit de tortures
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envoyé par Sébastien Le Goff 22/1/2009 - 10:58
Alexis Grigoropoulos
Una canzone che circola su YouTube come "Alexis Grigoropoulos official song"; ora, non è per dire, ma abbiamo preferito qui lasciar perdere la dicitura di "official song", quasi fosse un torneo di qualche sport. L'autore, Linos Tombi, è un giovane musicista di 21 anni che vive a Salonicco. Il testo è ripreso dalla pagina video di YouTube, ma sembra scritto in un inglese approssimativo (forse è semplicemente stato trascritto male). Qui lo presentiamo in una forma ortografica più corretta.
I reply now for all our lies of our
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envoyé par CCG/AWS Staff 22/1/2009 - 05:16
Beautiful That Way
E brava Noa, la vita è bella e i bombardamenti aerei israeliani pure!
Well done, Noa, beautiful that way and so are Israeli air raids!
E brava Noa, "cantante di pace", sempre in prima fila per le donne stuprate in guerra, per i bambini vittime della guerra, e tutta Shalom shalom. Insomma, un fulgido esempio di artista israeliana "diversa".
Ora, state a sentire questa storia. Il 23 gennaio 2009, fra pochi giorni, al "Levontin7" di Tel Aviv si svolgerà una serata di carità per Gaza. Sì, avete capito: in Israele si fanno le serate di carità per Gaza. Prima la si cancella dalla faccia della terra, Gaza, e poi si fa la carità.
Noa è stata invitata a cantare.
Alcuni giorni fa, la suddetta ha scritto una "commovente" lettera al popolo palestinese, tutta fratellanza, solidarietà e dolore. Una lettera dove, naturalmente, afferma di avere spesso "preso le distanze" dai suoi governanti, di aver... (continuer)
Well done, Noa, beautiful that way and so are Israeli air raids!
E brava Noa, "cantante di pace", sempre in prima fila per le donne stuprate in guerra, per i bambini vittime della guerra, e tutta Shalom shalom. Insomma, un fulgido esempio di artista israeliana "diversa".
Ora, state a sentire questa storia. Il 23 gennaio 2009, fra pochi giorni, al "Levontin7" di Tel Aviv si svolgerà una serata di carità per Gaza. Sì, avete capito: in Israele si fanno le serate di carità per Gaza. Prima la si cancella dalla faccia della terra, Gaza, e poi si fa la carità.
Noa è stata invitata a cantare.
Alcuni giorni fa, la suddetta ha scritto una "commovente" lettera al popolo palestinese, tutta fratellanza, solidarietà e dolore. Una lettera dove, naturalmente, afferma di avere spesso "preso le distanze" dai suoi governanti, di aver... (continuer)
CCG/AWS Staff 21/1/2009 - 23:02
Clapsabot
[2009]
Paroles et musique par Marco Valdo M.I.
« Clapsabot » est la sixième étape d'un cycle de chansons qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
Le deuxième couplet avec ce martèlement de la course de la mort qui tue : « Clapsabot, clapsabot, clapsabot » donne son nom à la canzone. « Clapsabot » ( claper , c'est-à-dire frapper – ce mot de Clapsabot indique le bruit que fait le sabot de bois de paysan sur le sol empierré) renvoie à une chanson populaire du pays wallon, qui raconte elle aussi une histoire d'hygiène et d' épouillement, dont les personnages Marie et Joseph sont on ne peut plus bibliques
Elle... (continuer)
Paroles et musique par Marco Valdo M.I.
« Clapsabot » est la sixième étape d'un cycle de chansons qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
Le deuxième couplet avec ce martèlement de la course de la mort qui tue : « Clapsabot, clapsabot, clapsabot » donne son nom à la canzone. « Clapsabot » ( claper , c'est-à-dire frapper – ce mot de Clapsabot indique le bruit que fait le sabot de bois de paysan sur le sol empierré) renvoie à une chanson populaire du pays wallon, qui raconte elle aussi une histoire d'hygiène et d' épouillement, dont les personnages Marie et Joseph sont on ne peut plus bibliques
Elle... (continuer)
Triangles rouges, tenues rayées
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 21/1/2009 - 21:34
Burning Times
[2005]
Dall'album "Burning Times", dedicato a Rachel Corrie, la pacifista statunitense uccisa da un bulldozer israeliano a Gaza nel 2003.
Parole e musica del californiano Charlie Murphy.
Una canzone sulle decine di migliaia di donne che nell'Europa tra il 1500 e il 1700 furono assassinate in seguito ad accuse di stregoneria. L'autore del testo suggerisce un numero di vittime pari a nove milioni... in realtà le esecuzioni per stregoneria in Europa furono tra le 35.000 e le 65.000, di cui una buona parte (17.000-26.000) nella sola Germania...
Fonte: en.wikipedia
Dall'album "Burning Times", dedicato a Rachel Corrie, la pacifista statunitense uccisa da un bulldozer israeliano a Gaza nel 2003.
Parole e musica del californiano Charlie Murphy.
Una canzone sulle decine di migliaia di donne che nell'Europa tra il 1500 e il 1700 furono assassinate in seguito ad accuse di stregoneria. L'autore del testo suggerisce un numero di vittime pari a nove milioni... in realtà le esecuzioni per stregoneria in Europa furono tra le 35.000 e le 65.000, di cui una buona parte (17.000-26.000) nella sola Germania...
Fonte: en.wikipedia
In the cool of the evening, they used to gather
(continuer)
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envoyé par Alessandro 21/1/2009 - 15:24
Mahmoud Darwish / محمود درويش : Bitaqat Hawiyyah / Identity Card
Questa canzone rientra a pieno diritto nel nuovo percorso "Conflitti arabo-israeliani".
ΔΙΩRAMA Poco Ligio All'Ufficialità! 21/1/2009 - 14:55
In Case of Nuclear Attack (aka Number Fifteen Sunscreen)
[1985]
In case of a nuclear attack
(continuer)
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envoyé par Alessandro 21/1/2009 - 13:53
Il diario di Anna Frank
L'autore della canzone, interpretata da Livio Macchia dei Camaleonti, è Mino Reitano.
Il brano è la b-side di due 45 giri dei Camaleonti, "Io per lei" e "Applausi" del 1968. Fu poi incluso nell'album "Io per lei", uscito nel maggio dello stesso anno, realizzato con i violinisti dell'orchestra del Teatro "La Scala" di Milano.
Il brano è la b-side di due 45 giri dei Camaleonti, "Io per lei" e "Applausi" del 1968. Fu poi incluso nell'album "Io per lei", uscito nel maggio dello stesso anno, realizzato con i violinisti dell'orchestra del Teatro "La Scala" di Milano.
Alessandro 21/1/2009 - 13:05
A Ray of Hope
[1969]
Music & lyrics by Eddie Brigati and Felix Cavaliere.
Da "Freedom Suite", lo stesso album in cui è contenuta People Got to Be Free
Music & lyrics by Eddie Brigati and Felix Cavaliere.
Da "Freedom Suite", lo stesso album in cui è contenuta People Got to Be Free
Most people got soul if they wanna try
(continuer)
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envoyé par Alessandro 21/1/2009 - 11:45
×
secondo me si traduce...
Sarà davvero bella, perché loro non li si è più rivisti
grazie, cmq!!
Lele Felice