"Volevo soltanto venire a cercare degli accordi di questa canzone, il testo me lo sono tutto trovato ascoltandola e scrivendo...beh, già che sono qui...questa è la versione che ho sentito dal vivo...da brividi!!!! [Ferio]
sono d'accordo con la spiegazione.Però nel ritornello (may your strenght give us strenght) vedo anche un collegamento con i vecchi spiritual in cui si cantava parlando direttamente con Dio. Non so. Voi che ne pensate?
Ebbravo Ignazio Jouer che celebra i fascisti di Salò "chedifeserolapatria"!
Già, i legionari della "Nembo" che insieme agli occupanti tedeschi, nel febbraio del 1944, a Nettuno, si opposero inutilmente all'avanzata delle truppe anglo-americane...
Ma quale "difesadellapatria"?!?
Quattro fascisti assassini che scelsero di stare con Hitler, mentre in mezza Europa decine di migliaia di giovani imbracciavano le armi contro i nazifascisti!!!
'fanculo La Russa!
Tu e tutti i tuoi camerati del governo siete i fascisti di merda di sempre!
Nel febbraio del 1999 Pinochet era "detenuto" a Londra in attesa che la Camera dei Lords decidesse sulla richiesta di estradizione avanzata dal giudice spagnolo Baltasar Garzón che voleva giudicare il dittatore per le torture subite da un centinaio di cittadini spagnoli durante il sanguinario regime cileno...
La Segreteria di Stato vaticana, tramite il Card. Sodano, intervenne presso il Governo di Londra, invocando ragioni umanitarie per sostenere che l'ex-dittatore cileno non dovesse essere estradato in Spagna ma rinviato in Cile...
Qualche giorno dopo le Madres de Plaza de Mayo scrissero indignate al Papa:
"Buenos Aires, 23 de febrero de 1999
Señor Juan Pablo II°
Varios días nos costó asimilar el pedido de perdón que Usted Señor Juan Pablo reclamó para el genocida Pinochet.
Nos dirigimos a Usted como a un ciudadano común porque nos parece aberrante que desde su sillón de Papa en... (continuer)
Alessandro 8/9/2008 - 15:50
Traduzione in italiano della lettera delle Madres de Plaza de Mayo a Giovanni Paolo II:
"Buenos Aires 23 febbraio 1999
Signor Giovanni Paolo II,
Molti giorni abbiamo impiegato per assimilare la richiesta di perdono che Lei, Giovanni Paolo II, ha reclamato per il genocida Pinochet.
Ci rivolgiamo a lei come ad un cittadino comune perché ci sembra aberrante che dalla sua poltrona di papa nel Vaticano, senza conoscere né aver sofferto in carne propria il pungolo elettrico (picana), le mutilazioni, lo stupro, si animi in nome di Gesù Cristo a chiedere clemenza per l'assassino.
Gesù fu crocifisso e le sue carni furono straziate dai giuda che come lei oggi difende un assassino.
Signor Giovanni Paolo, nessuna madre del terzo mondo che ha dato alla luce un figlio che ha amato, coperto e curato con amore e che poi è stato mutilato e ucciso dalla dittatura di Pinochet, di Videla, di Banzer o... (continuer)
Ich hatt' einen Kameraden
La poesia originale di Ludwig Uhland (1809)
Ludwig Uhland's original poem (1809)
Originaldichtung von Ludwig Uhland (1809)
Questa poesia di Uhland, nota anche come "Der gute Kamerad", fu scritta nel 1809 ed in seguito musicata dal compositore tedesco Friedrich Silcher nel 1825 (sull'aria di un'antica canzone popolare, "Ein schwarzbraunes Mädchen hat ein'n Feldjäger lieb"). La poesia, o Lied di Uhland gli era stata ispirata dai combattenti tirolesi per la libertà e dalla loro lotta contro Napoleone. Ancora durante la I guerra mondiale era talmente popolare da essere parodiata dai soldati tedeschi come "Ich hatt' mal Marmelade", riflettendo così la scarsità delle razioni e l'autentica fame delle truppe. Sebbene scritta assai prima, questa poesia/canzone è spesso citata o eseguita in memoria dei veterani delle due guerre mondiali, e nel giorno di memoria tedesco per... (continuer)
9a. A yemma a kem-ǧǧeɣ ("Mamma addio"): La "Bella ciao" in cabilo/berbero di Ferhat Mehenni - Traduzione italiana
9. A yemma a kem-ǧǧeɣ ("Farewell, Mom"): Ferhat Mehenni's "Bella Ciao" in Kabylian/Berberian - Italian translation
La versione italiana della "Bella ciao" in cabilo dedicata da Ferhat Mehenni al figlio assassinato. E' opera anch'essa di Vermondo Brugnatelli. [RV]