Le déserteur
SPAGNOLO / SPANISH / ESPAGNOL [6] - anonimo/anonymous
Versione spagnola anonima fatta pervenire dall'amministratrice Marcia Rosati.
Version espagnole anonyme - Anonymous Spanish version
Version espagnole anonyme - Anonymous Spanish version
EL DESERTOR
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcia 2/7/2008 - 22:34
Un mundo en libertad
Los Fabulosos Dissel, un grupo de música popular liderado por los hermanos Jorge y Carlos Sauer compusieron esta canción en son de cumbia para expresar su solidaridad hacia Ingrid Betancourt, exigiendo su pronta liberación.
Han pasado seis años,
(continuer)
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envoyé par Marcia 2/7/2008 - 22:11
Dans la jungle
LIBERI INGRID BETANCOURT E ALTRI 15 OSTAGGI
Notizia di pochi minuti fa, dal sito ansa
2008-07-02 21:07
COLOMBIA, LIBERA INGRID BETANCOURT E ALTRI 15 OSTAGGI
BOGOTA' - Ingrid Betancourt e altre 15 persone tenute in ostaggio dalle Farc sono state liberate con un blitz dalle forze armate colombiane. Lo ha annunciato il ministro della difesa colombiano Manuel Santos.
Insieme alla franco-colombiana Betancourt, da piu' di sei anni ostaggio delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia, sono stati liberati tre cittadini americani e undici soldati colombiani, ha aggiunto Santos.
Dal sito di Repubblica
BOGOTA' - E' stata liberata Ingrid Betancourt. La candidata alla presidenza della repubblica colombiana era stata rapita il 23 febbraio 2002 dai guerriglieri delle Farc ed è rimasta sei anni e mezzo nella jungla nelle mani dei suoi rapitori. Con lei sono stati rilasciati una quindicina... (continuer)
CCG/AWS Staff 2/7/2008 - 21:29
C'è un'aria
di Gaber - Luporini
Apparsa per la prima volta nell’album “Io Come Persona” (1993), qui la versione dell’album postumo “Io Non Mi Sento Italiano” di dieci anni dopo. Uno spontaneo, liberatorio sfogo a quanto ci propinano e a “come” ce lo propinano. Senza dubbio di maggior spessore (più profonda e grave) della pur ironicissima ma un po’ accomodante e superficialotta (diciamo pure svolazzante) “Il Telegiornale” di Antonello Venditti: « TG1 TG2 che confusione, almeno rimane il pregio dell'informazione!». Ma da anni soffriamo e subiamo i gas tossici di questo criterio di informare.
Apparsa per la prima volta nell’album “Io Come Persona” (1993), qui la versione dell’album postumo “Io Non Mi Sento Italiano” di dieci anni dopo. Uno spontaneo, liberatorio sfogo a quanto ci propinano e a “come” ce lo propinano. Senza dubbio di maggior spessore (più profonda e grave) della pur ironicissima ma un po’ accomodante e superficialotta (diciamo pure svolazzante) “Il Telegiornale” di Antonello Venditti: « TG1 TG2 che confusione, almeno rimane il pregio dell'informazione!». Ma da anni soffriamo e subiamo i gas tossici di questo criterio di informare.
Dagli schermi di casa un signore un po' eccitato
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envoyé par giorgio 2/7/2008 - 18:18
Come in coma
[2006]
Daniele Sepe und Rote Jazz Fraktion in:
Suonarne 1 per educarne 100
Testi e musiche di Daniele Sepe e della Rote Jazz Fraktion
Testo trascritto all'ascolto
Può darsi che l'idea non sia originalissima: un tizio che si risveglia da un coma durato quasi trent'anni, e che trova il mondo completamente cambiato. In peggio, naturalmente, perché tutti 'sti "nuovi mondi", o "nuovi che avanzano", sono regolarmente "una merda", come dice il Piero Zamponi di questa storia. La quale, nonostante l'idea non propriamente nuova, è pur sempre qualcosa che esce dalle mani di Daniele Sepe; e tanto basta per renderla una cosa del tutto a sé. Prima di tutto con il suo andamento teatrale, diviso addirittura in "atti", nel quale -almeno a mio parere- l'impronta della sceneggiata napoletana si avverte notevolmente; poi nel particolare contesto dell'album "Suonarne 1 per educarne 100", che già dal titolo... (continuer)
Daniele Sepe und Rote Jazz Fraktion in:
Suonarne 1 per educarne 100
Testi e musiche di Daniele Sepe e della Rote Jazz Fraktion
Testo trascritto all'ascolto
Può darsi che l'idea non sia originalissima: un tizio che si risveglia da un coma durato quasi trent'anni, e che trova il mondo completamente cambiato. In peggio, naturalmente, perché tutti 'sti "nuovi mondi", o "nuovi che avanzano", sono regolarmente "una merda", come dice il Piero Zamponi di questa storia. La quale, nonostante l'idea non propriamente nuova, è pur sempre qualcosa che esce dalle mani di Daniele Sepe; e tanto basta per renderla una cosa del tutto a sé. Prima di tutto con il suo andamento teatrale, diviso addirittura in "atti", nel quale -almeno a mio parere- l'impronta della sceneggiata napoletana si avverte notevolmente; poi nel particolare contesto dell'album "Suonarne 1 per educarne 100", che già dal titolo... (continuer)
La radio nazionale:
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/7/2008 - 14:59
Песенка веселого солдата
La versione di Rolando Alarcón, reintitolata "Canción del soldado americano" (da "Rolando Alarcón canta a los poetas soviéticos Eugeni Evtushenko y Abulat Okudzhava", 1971)
Me pongo mi mochila y mi capote,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/7/2008 - 14:42
América Guerrera
[1968]
da "El mundo Folclórico de Rolando Alarcón"
da "El mundo Folclórico de Rolando Alarcón"
¡Ay, América, América guerrera!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/7/2008 - 14:30
Que la tortilla se vuelva
Rolando Alarcón ci mise del suo, aggiungendo la seguente strofa, tra la terza e la quarta originarie:
Qué culpa que tiene el cobre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/7/2008 - 14:16
Cueca por Vietnam
[1969]
Album: "Por Cuba y Vietnam"
Testo di Fernando González
Lyrics by Fernando González
Album: "Por Cuba y Vietnam"
Testo di Fernando González
Lyrics by Fernando González
Qué pena, qué pena más grande siento
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/7/2008 - 14:07
Las doradas colinas de Binh Thuân
Da "Por Cuba y Vietnam" (1969)
El joven héroe tendido
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/7/2008 - 14:03
Viet Nam
[1984]
Album: "Double Nickels On The Dime"
50000 è il numero di soldati americani morti in Viet Nam. Solo il 10% dei morti vietnamiti che sono stimati in 500.000.
Album: "Double Nickels On The Dime"
50000 è il numero di soldati americani morti in Viet Nam. Solo il 10% dei morti vietnamiti che sono stimati in 500.000.
Let's say I got a number
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/7/2008 - 13:38
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Untitled Song For Latin America
Da "Double Nickels on the Dime" (1984)
The Western hemisphere
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/7/2008 - 13:32
The Price Of Paradise
Brano di apertura dell'ultimo album della band, "3-Way Tie (For Last)" (1985)
How I remember the history I have seen
(continuer)
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envoyé par Alessandro 2/7/2008 - 13:27
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Political Nightmare
Dall'ultimo album della band, "3-Way Tie (For Last)", uscito nel 1985, anno della morte del leader D. Boon.
Someone's doing something
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/7/2008 - 13:20
E allora dai
Parole di Giorgio Gaber
Musica di Franco Battiato
Presentata al Festival di Sanremo del 1967, insieme a Remo Germani, una canzoncina con un testo facile, come andava di moda all'epoca, che parla dei problemi di quel tempo che sono rimasti abbastanza invariati, con la differenza che certi testi come questo risultano incredibilmente profondi se paragonati a certe "cose" prodotte odiernamente.
Musica di Franco Battiato
Presentata al Festival di Sanremo del 1967, insieme a Remo Germani, una canzoncina con un testo facile, come andava di moda all'epoca, che parla dei problemi di quel tempo che sono rimasti abbastanza invariati, con la differenza che certi testi come questo risultano incredibilmente profondi se paragonati a certe "cose" prodotte odiernamente.
Questa è una canzone di protesta
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envoyé par i.fermentivivi 1/7/2008 - 12:14
Ottave per l'Assemblea Nazionale del Forum Sociale italiano
seduti in casa, in rete ormai connessi
pronti a veder la guerra americana
uomini veri, forti mica fessi
tirati a specchio, la salute sana,
marciano allegri fieri di se stessi
l'occhiale al naso in testa la bandana.
oh quanto diventar vorrei soldato!
peccato solo è tanto che son nato
toccando la tastiera un colpo ho dato
senza volerlo e senza intendimento
e un'altro quadro mi si è presentato
c'era la storia si d'un reggimento
che in quache giorno poi s'era smezzato
il quadro avanti mi scorreva lento
il fango e il sangue s'erano mischiati
la disgrazia maggior essere nati
nati in tempo per essere soldati
nati in tempo per fare la guerra
nati in tempo per essere mandati
ad ammazzar per prendere la terra.
sparti con me, nemico, sangue e conati
se soffri più di me gli occhi mi serra.
o d'incontrarsi s'era meglio prima!
accanto al fiasco a indovinar la rima!
pronti a veder la guerra americana
uomini veri, forti mica fessi
tirati a specchio, la salute sana,
marciano allegri fieri di se stessi
l'occhiale al naso in testa la bandana.
oh quanto diventar vorrei soldato!
peccato solo è tanto che son nato
toccando la tastiera un colpo ho dato
senza volerlo e senza intendimento
e un'altro quadro mi si è presentato
c'era la storia si d'un reggimento
che in quache giorno poi s'era smezzato
il quadro avanti mi scorreva lento
il fango e il sangue s'erano mischiati
la disgrazia maggior essere nati
nati in tempo per essere soldati
nati in tempo per fare la guerra
nati in tempo per essere mandati
ad ammazzar per prendere la terra.
sparti con me, nemico, sangue e conati
se soffri più di me gli occhi mi serra.
o d'incontrarsi s'era meglio prima!
accanto al fiasco a indovinar la rima!
mao 1/7/2008 - 00:33
Je vous salue Patries
Chorale des Chômeurs
La chanson « Je vous salue Patries » est une parodie, un arrangement d'une chanson de Georges Brassens, intitulée « La Prière », elle tirée d'un poème de Francis Jammes (1905), poète très croyant d'inspiration catholique, ce qui explique ce culte marial dans le poème original. Brassens l'a repris tel quel et en a fait une chanson très connue.
Ce n'est pas au départ une chanson très révolutionnaire, quoique très belle.
Revue par des militants peut-être moins brillants poètes, mais plus violemment pacifistes, elle est devenue « Je vous salue Patries ». Une chanson aux accents assez pédagogiques, bâtie sur les deux versants du monde : la guerre – la paix. Et toujours comme seule voie pour sortir des massacres, l'éducation, l'intelligence, la raison, l'amour, le travail créateur (pas le travail créatif... lequel est du pipeau, comme disait mon grand-oncle). C'est peut-être pas du grand art,... (continuer)
Ce n'est pas au départ une chanson très révolutionnaire, quoique très belle.
Revue par des militants peut-être moins brillants poètes, mais plus violemment pacifistes, elle est devenue « Je vous salue Patries ». Une chanson aux accents assez pédagogiques, bâtie sur les deux versants du monde : la guerre – la paix. Et toujours comme seule voie pour sortir des massacres, l'éducation, l'intelligence, la raison, l'amour, le travail créateur (pas le travail créatif... lequel est du pipeau, comme disait mon grand-oncle). C'est peut-être pas du grand art,... (continuer)
Par la Kalachnikov et le fusil M16,
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 30/6/2008 - 23:55
Victims Of Circumstance
Album: Victims Of Circumstance (1984)
This is an anti-war song, with some very bitter words for the politicians and leaders who keep their people in the dark and ignore their wishes. The lyrics are set to a deceptively innocuous melody, contrasting sharply with the message. (from www.bjharvest.co.uk)
This is an anti-war song, with some very bitter words for the politicians and leaders who keep their people in the dark and ignore their wishes. The lyrics are set to a deceptively innocuous melody, contrasting sharply with the message. (from www.bjharvest.co.uk)
Saw the paper the other day
(continuer)
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envoyé par Marcia 30/6/2008 - 16:07
Song For Dying
Album: Once Again
An anti-war song written by John Lees, which according to one reviewer, may well owe its inspiration to the famous "Battle Hymn Of the American Republic". (from www.bjharvest.co.uk)
An anti-war song written by John Lees, which according to one reviewer, may well owe its inspiration to the famous "Battle Hymn Of the American Republic". (from www.bjharvest.co.uk)
Two of them watched in the dawn's early light
(continuer)
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envoyé par Marcia 30/6/2008 - 16:00
Kiev
Album: Face To Face (1987)
Written by Les Holroyd who was inspired by the Chernobyl disaster in April 1986, when an accident at a nuclear power station in the then Soviet Union killed many and contaminated a wide area of the Ukraine, close to Kiev. The song is a lament for the people of the area, who were innocent victims. (from www.bjharvest.co.uk)
Written by Les Holroyd who was inspired by the Chernobyl disaster in April 1986, when an accident at a nuclear power station in the then Soviet Union killed many and contaminated a wide area of the Ukraine, close to Kiev. The song is a lament for the people of the area, who were innocent victims. (from www.bjharvest.co.uk)
My friends it's not what you were famous for
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcia 30/6/2008 - 15:54
In Memory Of The Martyrs
Album: Turn Of The Tide (1981)
This song refers to those who lost their lives attempting to cross the Berlin Wall. (from www.bjharvest.co.uk)
This song refers to those who lost their lives attempting to cross the Berlin Wall. (from www.bjharvest.co.uk)
Life is like a tall ship
(continuer)
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envoyé par Marcia 30/6/2008 - 15:48
Parcours:
Le Mur de Berlin, 1961-1989
Copii Romania
Album: Caught In The Light (1993)
Written by Les Holroyd, this song concerns the plight of Romania following the break up of the Soviet block. The English subtitle was "Children Of Romania". Mr Holroyd donated all his proceeds to the fund for the orphan children of Romania.
Lautari are gypsy violinists, and "the mighty Karpatii" are the Carpathian mountains. (from www.bjharvest.co.uk)
Written by Les Holroyd, this song concerns the plight of Romania following the break up of the Soviet block. The English subtitle was "Children Of Romania". Mr Holroyd donated all his proceeds to the fund for the orphan children of Romania.
Lautari are gypsy violinists, and "the mighty Karpatii" are the Carpathian mountains. (from www.bjharvest.co.uk)
Gone you sons of darkness
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcia 30/6/2008 - 15:39
There's A War Going On For Your Mind
Dall'album "Fight With Tools" (2007)
There's a war going on for your mind
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 30/6/2008 - 15:34
Cold War
Album: Caught In The Light (1993)
Les Holroyd dedicated this anti-war lament to his cousin Marguerette, living in the former Yugoslavia, at a time when the country was racked by a bitter civil war. (from www.bjharvest.co.uk)
Les Holroyd dedicated this anti-war lament to his cousin Marguerette, living in the former Yugoslavia, at a time when the country was racked by a bitter civil war. (from www.bjharvest.co.uk)
Born in a cold war
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcia 30/6/2008 - 15:30
Cheap The Bullet
Album: Welcome To The Show (1990)
The streets run red with the blood of the innocent
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcia 30/6/2008 - 15:24
Child Of The Universe
Album: Everyone Is Everybody Else (1974)
I'm a child of South Africa
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcia 30/6/2008 - 15:18
Berlin
Album: Berlin A Concert For The People (1982)
Written by Les Holroyd who was inspired by the plight of the city of Berlin, which, at the time the song was written, was divided by the infamous Wall separating East and West Berlin. (from www.bjharvest.co.uk)
Written by Les Holroyd who was inspired by the plight of the city of Berlin, which, at the time the song was written, was divided by the infamous Wall separating East and West Berlin. (from www.bjharvest.co.uk)
Came to your border
(continuer)
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envoyé par Marcia 30/6/2008 - 15:11
Ballad Of Denshaw Mill
Album: Caught In The Light (1993)
Written by John Lees, this song is based on a Saddleworth legend which has its basis in fact. Denshaw Mill was a woollen mill which operated until the late 1880s, and was already derelict by the time of the first war, when the events described in the song took place. The line "a hole as rotten as ever fouled the green earth" is from a verse by local poet Ammon Wrigley, and the area is part of the Friarmere division of Saddleworth, known locally as the Darkside. (from www.bjharvest.co.uk)
Written by John Lees, this song is based on a Saddleworth legend which has its basis in fact. Denshaw Mill was a woollen mill which operated until the late 1880s, and was already derelict by the time of the first war, when the events described in the song took place. The line "a hole as rotten as ever fouled the green earth" is from a verse by local poet Ammon Wrigley, and the area is part of the Friarmere division of Saddleworth, known locally as the Darkside. (from www.bjharvest.co.uk)
On a cold starry night in the winter time
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcia 30/6/2008 - 15:00
African
Album: Face To Face (1987)
Through the eyes of a child
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcia 30/6/2008 - 14:45
They Shall Not Pass
Music by The Ex
Lyrics taken from several revolutionary songs then turning them into a new one.
Il brano che apre "1936, the Spanish Revolution", il disco che The Ex realizzarono nel 1986, in occasione del cinquantenario della guerra civile spagnola. Solo quattro tracce (They Shall Not Pass, El Tren Blindado, Ay Carmela e People Again) accompagnate da un accuratissimo booklet di 144 pagine pieno di documenti storici e fotografie provenienti dagli archivi della CNT-FAI.
Lyrics taken from several revolutionary songs then turning them into a new one.
Il brano che apre "1936, the Spanish Revolution", il disco che The Ex realizzarono nel 1986, in occasione del cinquantenario della guerra civile spagnola. Solo quattro tracce (They Shall Not Pass, El Tren Blindado, Ay Carmela e People Again) accompagnate da un accuratissimo booklet di 144 pagine pieno di documenti storici e fotografie provenienti dagli archivi della CNT-FAI.
Just because we are human
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 30/6/2008 - 11:14
Zu atrapatu arte
Un joven muere a causa de la droga
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 30/6/2008 - 10:32
Summer Soldier
Album: Baby James Harvest (1972)
I feel sorry for the soldier
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcia 30/6/2008 - 10:04
Il Sergente nella Neve
À ce moment, nous n'étions pas ennemis... On songe à ce Noël de 1916, mais était-ce 1916 ? Entre deux tranchées, entre deux tueries. On devrait plus souvent manger ensemble...
Quarante hommes, huit chevaux : c'était la contenance d'un wagon pour les régiments de cavalerie, du temps où on se battait encore à cheval; une norme internationale. Alexandre Vialatte le répète assez. Il en a fait une sentence. Quarante hommes, huit chevaux.
Quarante hommes, huit chevaux : c'était la contenance d'un wagon pour les régiments de cavalerie, du temps où on se battait encore à cheval; une norme internationale. Alexandre Vialatte le répète assez. Il en a fait une sentence. Quarante hommes, huit chevaux.
LE SERGENT DANS LA NEIGE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 29/6/2008 - 18:01
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Pane e rose