Partially reproduced from: The Veracious Voice: The Romani Holocaust and the Politics of Commensuration in the Czech Republic
Krista Hegburg, Department of Anthropology, Rutgers University
If any of you are familiar with Czech-Romani Holocaust song, you’ve most likely heard “Aušvicate hin baro kher” – “In Auschwitz there is a big prison.” It was sung perhaps most famously - though not exclusively - by Růžena Danielová, a Romani Auschwitz survivor, but even if you haven’t heard Danielová, there are covers – the non- Romani Czech composer, Miloš Štědroň, used the song as inspiration for his 1970s composition, The Weeping of Růžena Danielová of Hruba Vrbka over her Husband, Dead in Auschwitz. More recently, the song has been covered by the Czech noisecore band Malignant Tumour, which, for the record, sings it in the original Romani.
If you’ve ever hear Věra Bílá’s rom-pop rendition of “Čirikloro,... (continuer)
Quest'amarissima vignetta di Vauro ci rimanda direttamente a Yellow Triangle, la canzone di Christy Moore ispirata a una poesia di Martin Niemöller. In realtà il triangolo riservato agli zingari era di colore marrone.
La versione macedone reperita su Beчep Online. L'originale romanes è stato interpretato dalla cantante macedone Esma Redženova-Teodosievska. Segue una trascrizione in caratteri latini. Sembra seguire la versione dello "specchio turco".
16. Romeno / Romanian ( Blogul Raţiunii / Gheorghe Florescu)
Una versione rumena reperita su Blogul Raţiunii ("Il blog della ragione"), il blog di Gheorghe Florescu. Segue una versione alternativa del testo originale; è stata introdotta la divisione in strofe.
Padre Mugica fu assassinato nel 1974, prima del colpo di stato militare e dell'avvento della giunta guidata dal generale Videla, ma i suoi assassini sono gli stessi che poi operarono negli squadroni della morte organizzati dai fascisti una volta saliti al potere.
Va ricordato infatti che nel 1973 Mugica accettò un incarico non retribuito di assessore al Ministero della Solidarietà Sociale nel governo di Peron, ma subito diede le dimissioni per i contrasti con il ministro José López Rega, un fascista che di lì a poco avrebbe fondato il gruppo paramilitare tristemente noto come "Triple A".
Fu proprio López Rega in persona a minacciare di morte padre Mugica e, quando nel 1974 apparve il disco "Misa para el Tercer Mundo", il ministro degli interni del governo di Isabelita Perón, Alfredo Rocamora, ordinò la distruzione di tutti gli esemplari dell'opera scritta da Mugica e... (continuer)
Alessandro 21/5/2008 - 16:55
Cos'è la "Triple A - Alianza Anticomunista Argentina", ossia gli squadroni della morte che operarono in Argentina sia sotto i Peron che durante la dittatura mlitare:
http://www.elortiba.org/ayer/comunicad...
Trascrizione:
Cdo. general A A A
Parte de guerra Nro. 1
Al Pueblo Argentino:
El 29 de diciembre de 1975, en Córdoba las Organizaciones Argentinas que ha (sic) continuación se detallan, en Asamblea General de sus Comandos, acordaron y resolvieron actuar en forma conjunta con objetivos comunes, para aniquilar aquellos individuos, cualquiera sea su nacionalidad, raza, credo o investidura, que respondan a intereses apátridas, marxista, masónicos, anticristianos o el judaísmo internacional sinárquico:
A A A (Alianza Anticomunista argentina)
Comando Viola
Comando Villar
Comando Juan Manuel de Rosas
A A A (Alianza Anticomunista argentina)
Comando Regional Córdoba
Comando Regional... (continuer)
Ho scoperto recentemente Vladimir Vysotskij grazie alla versione italiana delle sue canzoni ad opera di Eugenio Finardi. Dopo, le ho cercate ed ascoltate anche in lingua originale (quelle che sono riuscito a trovare). Nonostante io sia un appassionato che da molti anni cerca ed ascolta musica dei più sperduti cantautori anarchici e libertari di tutto il mondo, non conoscevo questo artista. Questo mi ha fatto riflettere. Cominciare ad apprezzare la sua arte, e di pari passo scoprire la vicenda umana di quest'uomo straordinario mi ha emozionato come quando ero un bambino ed iniziavo ad ascoltare De Andrè, poi Bob Dylan, quando ancora non ero perfettamente in grado di cogliere tutto quello che era nascosto dietro e dentro le loro parole, ma già intuivo che mi avrebbero cambiato la vita. Iniziare ad ascoltare Vladimir Vysotskij significa entrare in un mondo.
Che ancora sto imparando a conoscere, ma di cui avverto la intima quanto terremotante capacità di rivoluzionare una coscenza.