99 Luftballons
qst canzone è troppo bella e il testo anche... l' ho sentita a scuola per la prima volta e mi è piaciuta subito!!
Ciao 3 B =)!!
Ciao 3 B =)!!
Sah^^ 19/5/2008 - 19:45
L'Internationale
TAGALOG (PILIPINO) [3] / TAGALOG (PILIPINO) [3]
Pandaigdigang awit ng manggagawa ("Inno internazionale dei lavoratori"). Questa che è probabilmente la prima versione dell'Internazionale in tagalog (filippino) fu creata nel 1930 da Juan Feleo (1896-1946) dell'allora Partido Komunista ng Pilipinas (Partito comunista delle Filippine). Era basata sulla versione americana; invece di "Internationale" era però intitolata Pandaigdidang awit ng Manggagawa. L'inno originale fu poi utilizzato dall'intero movimento di sinistra; tuttavia, il termine komunismo fu sostituito con sosyalismo o con demokrasya.
The original Internationale was created in 1930 by Juan Feleo (1896-1946) of then Partido komunista ng Pilipinas. It was based on the American version of that said song. Instead of "Internationale", it was then literally called Pandaigdigang awit ng Manggagawa ("The International Workers' Anthem").... (continuer)
Pandaigdigang awit ng manggagawa ("Inno internazionale dei lavoratori"). Questa che è probabilmente la prima versione dell'Internazionale in tagalog (filippino) fu creata nel 1930 da Juan Feleo (1896-1946) dell'allora Partido Komunista ng Pilipinas (Partito comunista delle Filippine). Era basata sulla versione americana; invece di "Internationale" era però intitolata Pandaigdidang awit ng Manggagawa. L'inno originale fu poi utilizzato dall'intero movimento di sinistra; tuttavia, il termine komunismo fu sostituito con sosyalismo o con demokrasya.
The original Internationale was created in 1930 by Juan Feleo (1896-1946) of then Partido komunista ng Pilipinas. It was based on the American version of that said song. Instead of "Internationale", it was then literally called Pandaigdigang awit ng Manggagawa ("The International Workers' Anthem").... (continuer)
PANDAIGDIGANG AWIT NG MANGGAGAWA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Arisztid 19/5/2008 - 19:32
Le dormeur du val
je l'aime....oh arthur!
il est ma vie et ma meurte!
(gloria)
il est ma vie et ma meurte!
(gloria)
Bellissimo quel che hai detto, gloria, ma permettimi una piccola correzione: ma mort, non *ma meurte. Un francese capirebbe qualcosa come: "è il mio omicidio". Saluti cari! [RV]
19/5/2008 - 19:23
Guerra civile
[2002]
Da/From: "Le origini"
Da/From: "Le origini"
Guerra civile famigliare
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 19/5/2008 - 15:12
Souvenirs, Attention, Danger
Sull'aria di una canzone di Serge Lama, una feroce canzone contro il leader dell'estrema destra francese Jean Marie Le Pen, che nel 1986 Mitterand machiavellicamente legittimò per contrastare Chirac.
"Cette imitation de Serge Lama me vaut un procès avec Jean-Marie Le Pen". Thierry Le Luron
"Cette imitation de Serge Lama me vaut un procès avec Jean-Marie Le Pen". Thierry Le Luron
Personne n'avoue que pour lui il a voté
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 19/5/2008 - 12:10
Angelita di Anzio
E' una canzone che sentivo cantare da bambina e che ho riascoltato stamattina casualmente alla radio. Mi ha commosso perche' una sorellina ,nata e volata via prima che nascessi io,si chiamava angela ,angelita,come me.storia triste, ma dolce
angela 18/5/2008 - 10:47
Good Christian Soldier
[1971]
Lyrics and music by Bobby Bare and Billy Joe Shaver
Album: The Silver Tongued Devil and I
Lyrics and music by Bobby Bare and Billy Joe Shaver
Album: The Silver Tongued Devil and I
This song explores religion and war, and how a man of faith can become very conflicted when sent to war. Remember, this was the Vietnam era, and many young men were questioning what they were fighting for. Kristofferson was a Captain in the United States Army before heading to Nashville to pursue songwriting, so he was quite familiar with this subject.
Not so long ago in Oklahoma
(continuer)
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 17/5/2008 - 18:45
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
L'antisociale
Quello che mi da veramente fastidio sono le stars ed affini che si riempiono la bocca di giustizia sociale ad uso degli imbecilli senza cervello con il distinguo alla loro persona, ovvero ricchezza per me perche' sono marxista.
Banda di ipocriti ed arricchiti.
Volete fare veramente i marxisti? non arrichitevi alle spalle della massa.
Banda di ipocriti ed arricchiti.
Volete fare veramente i marxisti? non arrichitevi alle spalle della massa.
Robert 16/5/2008 - 20:14
Dolce Signora
[2007]
Album :Senza meta
Album :Senza meta
Addormentato tra i gerani e tra i cipressi
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 16/5/2008 - 17:48
Grazie (al cazzo!)
Dal disco "MalaGang" (2007)
in collaborazione con i Gang
in collaborazione con i Gang
Grazie, per l'aria che respiro
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 15/5/2008 - 09:13
Socialdemocrazia
[1991]
Album: Le radici e le ali
Beh, mi è venuto in mente di postare questa canzone assistendo in questi giorni all'inciucio che si va velocemente delineando tra "governo nero" e "governo ombra"... la Socialdemocrazia avanza! Che tenebre!!!
Album: Le radici e le ali
Beh, mi è venuto in mente di postare questa canzone assistendo in questi giorni all'inciucio che si va velocemente delineando tra "governo nero" e "governo ombra"... la Socialdemocrazia avanza! Che tenebre!!!
Benvenuti a terra
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 15/5/2008 - 08:50
We Shall Not Be Moved
anonyme
WE SHALL NOT BE MOVED
(continuer)
(continuer)
envoyé par Giorgio 14/5/2008 - 22:07
I cento passi
Guarda che il testo della canzone è sbagliato. Nella parte parlata.
(enrico)
(enrico)
E' il testo che abbiamo reperito. Le sarebbe possibile fornire quello esatto, per favore, se ne è a conoscenza? Grazie di cuore! [CCG/AWS Staff]
14/5/2008 - 11:50
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
2o. La versione greca*
2o. Greek version*
Στα οδοφράγματα (A Las Barricadas) ήταν ένα από τα πιο δημοφιλή τραγούδια των αναρχικών της Ισπανίας κατά την διάρκεια του Ισπανικού εμφυλίου πολέμου. To "A Las Barricadas" είναι βασισμένο στη μελωδία του Warszawianka 1831 roku. Οι στοίχοι γράφτηκαν το 1936 απο τον Valeriano Orobón Fernández.
«Η συνομοσπονδία» που αναφέρετε στο τέλος του τραγουδιού αυτού, ήταν η CNT (Confederación Nacional del Trabajo - «εθνική συνομοσπονδία της εργασίας»), που ήταν τότε το μεγαλύτερο εργατικό συνδικάτο και η κύρια οργάνωση των αναρχικών στην Ισπανία και μια σημαντική δύναμη που αντιτάχθηκε στο στρατιωτικό χτύπημα του Φρανθίσκο Φράνκο ενάντια στην ισπανική Δημοκρατία από το 1936-1939.
2o. Greek version*
Στα οδοφράγματα (A Las Barricadas) ήταν ένα από τα πιο δημοφιλή τραγούδια των αναρχικών της Ισπανίας κατά την διάρκεια του Ισπανικού εμφυλίου πολέμου. To "A Las Barricadas" είναι βασισμένο στη μελωδία του Warszawianka 1831 roku. Οι στοίχοι γράφτηκαν το 1936 απο τον Valeriano Orobón Fernández.
«Η συνομοσπονδία» που αναφέρετε στο τέλος του τραγουδιού αυτού, ήταν η CNT (Confederación Nacional del Trabajo - «εθνική συνομοσπονδία της εργασίας»), που ήταν τότε το μεγαλύτερο εργατικό συνδικάτο και η κύρια οργάνωση των αναρχικών στην Ισπανία και μια σημαντική δύναμη που αντιτάχθηκε στο στρατιωτικό χτύπημα του Φρανθίσκο Φράνκο ενάντια στην ισπανική Δημοκρατία από το 1936-1939.
ΣΤΑ ΟΔΟΦΡΆΓΜΑΤΑ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 13/5/2008 - 22:19
Pablo
Versione inglese di Riccardo Venturi, 13 maggio 2008
Live 1980, Banana Republic Tour, Francesco De Gregori and Lucio Dalla
Live 1980, Banana Republic Tour, Francesco De Gregori and Lucio Dalla
PABLO
(continuer)
(continuer)
13/5/2008 - 19:59
Heroes
Io, io posso ricordare (mi ricordo)
In piedi accanto al Muro (accanto al Muro)
E i fucili spararono sopra le nostre teste
(sopra le nostre teste)
E ci baciammo,
come se niente potesse accadere
(niente potesse accadere)
E la vergogna era dall'altra parte
Oh possiamo batterli, ancora e per sempre
Allora potremmo essere Eroi,
anche solo per un giorno
Non si può dire che siano versi filo-comunisti. Allora, sebbene in declino ma largamente estesi, gli ideali sociali-politici avevano o dovevano avere ancora valore (anche con l'imposizione giusta o sbagliata) ed il confronto, alla lunga, era inevitabile.
Nota personale: Forse per chi ha vissuto la propria adolescenza dagli anni '90 può essere difficile comprendere nella sua completezza il significato dell'opera attraverso la critica mossa dall'autore che oggi si potrebbe ben trasporre nei confronti della società consumistica. Qui il medesimo confronto esisterebbe, tra chi può apparire e chi no, dai chi può consumare e chi no.
il L'Ale
In piedi accanto al Muro (accanto al Muro)
E i fucili spararono sopra le nostre teste
(sopra le nostre teste)
E ci baciammo,
come se niente potesse accadere
(niente potesse accadere)
E la vergogna era dall'altra parte
Oh possiamo batterli, ancora e per sempre
Allora potremmo essere Eroi,
anche solo per un giorno
Non si può dire che siano versi filo-comunisti. Allora, sebbene in declino ma largamente estesi, gli ideali sociali-politici avevano o dovevano avere ancora valore (anche con l'imposizione giusta o sbagliata) ed il confronto, alla lunga, era inevitabile.
Nota personale: Forse per chi ha vissuto la propria adolescenza dagli anni '90 può essere difficile comprendere nella sua completezza il significato dell'opera attraverso la critica mossa dall'autore che oggi si potrebbe ben trasporre nei confronti della società consumistica. Qui il medesimo confronto esisterebbe, tra chi può apparire e chi no, dai chi può consumare e chi no.
il L'Ale
12/5/2008 - 17:38
Done With Bonaparte
Non ho capito perché nessuno ha notato che il "little corporal" della canzone è una chiara allusione a Hitler... Non va dimenticato che il padre di Mark Knopfler fu costretto a lasciare l'Ungheria poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale perché era ebreo e comunista...
Matteo 12/5/2008 - 12:45
Il diario di Anna Frank
Da Repubblica.it del 12 maggo 2008.
Dagli archivi nazisti emerge il testo che racconta la detenzione dell'autrice del Diario. A cui le SS scrissero la parola fine
"L'ultima pagina di Anna Frank. Ecco il documento sulla prigionia"
dal nostro inviato Marco Ansaldo
BAD AROLSEN - "Frank, Annelies Marie Sara. Nata il 12 giugno 1929 a Francoforte. Residente ad Amsterdam, in Piazza Mervede 37, II piano. Nubile. Genitori: Frank, Otto Heinrich Isra, 12.5.1889. Hollaender, Edith Sara, 16.1.1900. Sorella: Frank, Margot Betti Sara, 16.2.1926". Due segni di morte, incisi a penna in cima e in fondo al foglio, stilizzati come croci uncinate, bollano in maniera inequivocabile la provenienza del documento. Così, infatti, le SS erano solite marcare le schede dei prigionieri defunti.
Precisione ad efficienza. È grazie alla disciplina inflessibile di tanti scrivani del Terzo Reich che i frammenti che continuano... (continuer)
Dagli archivi nazisti emerge il testo che racconta la detenzione dell'autrice del Diario. A cui le SS scrissero la parola fine
"L'ultima pagina di Anna Frank. Ecco il documento sulla prigionia"
dal nostro inviato Marco Ansaldo
BAD AROLSEN - "Frank, Annelies Marie Sara. Nata il 12 giugno 1929 a Francoforte. Residente ad Amsterdam, in Piazza Mervede 37, II piano. Nubile. Genitori: Frank, Otto Heinrich Isra, 12.5.1889. Hollaender, Edith Sara, 16.1.1900. Sorella: Frank, Margot Betti Sara, 16.2.1926". Due segni di morte, incisi a penna in cima e in fondo al foglio, stilizzati come croci uncinate, bollano in maniera inequivocabile la provenienza del documento. Così, infatti, le SS erano solite marcare le schede dei prigionieri defunti.
Precisione ad efficienza. È grazie alla disciplina inflessibile di tanti scrivani del Terzo Reich che i frammenti che continuano... (continuer)
Alessandro 12/5/2008 - 10:06
La cantata rossa
Dal ForumPalestina, una poesia di Giulio Stocchi dedicata alle esternazioni del neo(fascista) Presidente della Camera Gianfranco Fini a proposito di bandiere bruciate e vite spezzate...
"Le bandiere di Fini"
una poesia di Giulio Stocchi
La testa sfondata
dai calci
del ragazzo
sull´asfalto
vale dunque
meno
di una bandiera
bruciata
Ciò è giusto
è ragionevole
Nell´alto
dei cieli l´aereo
con la stella di davide
infatti
vale di più
della casa
che tra poco
esploderà
"Le bandiere di Fini"
una poesia di Giulio Stocchi
La testa sfondata
dai calci
del ragazzo
sull´asfalto
vale dunque
meno
di una bandiera
bruciata
Ciò è giusto
è ragionevole
Nell´alto
dei cieli l´aereo
con la stella di davide
infatti
vale di più
della casa
che tra poco
esploderà
Alessandro 12/5/2008 - 09:36
Condannato a morte
«La presa di posizione contro la pena di morte è chiara, ma qui si tratta anche di altro. “È una canzone sull’intolleranza, sull’intolleranza religiosa, ma anche sulla paura di morire e queste due cose si mischiano insieme”, dice De Gregori in concerto. Come sempre si è giocato a dare un nome al protagonista, da Cristo a Salman Rushdie, l’autore dei “Versetti satanici” condannato a morte dal regime iraniano».
(da "Francesco De Gregori. Quello che non so, lo so cantare" di Enrico Deregibus, Giunti, 2003)
(da "Francesco De Gregori. Quello che non so, lo so cantare" di Enrico Deregibus, Giunti, 2003)
Antonio Piccolo 11/5/2008 - 12:02
Liberiamo Marini
[1974]
Scritta da Antonio Giordano
Il testo e il commento sono ripresi da "Voci fuori dal coro" di Pollice Verde, da Voce Libertaria, periodico degli anarchici del Canton Ticino, n. 5 del maggio 2008. L'articolo contiene alcuni errori ed imprecisioni storiche che sono state corrette da Francesco Senia. [CCG/AWS Staff]
Per questo numero di "Voci fuori dal coro", proponiamo la canzone "Liberiamo Marini" scritta da Antonio Giordano nel 1974.
La canzone nasce nell'ambito della mobilitazione di solidarietà per il caso Marini.
Vediamo dapprima di ricordare brevemente la storia di questo compagno per permettere di meglio comprendere la canzone.
Giovanni Marini era un anarchico salentino il cui caso fece scalpore a partire dal 1972 e durante tutti gli anni settanta. Tutto ha inizio nel '69 con i fatti di Piazza Fontana e la morte di cinque giovani anarchici di Reggio Calabria coinvolti in un... (continuer)
Scritta da Antonio Giordano
Il testo e il commento sono ripresi da "Voci fuori dal coro" di Pollice Verde, da Voce Libertaria, periodico degli anarchici del Canton Ticino, n. 5 del maggio 2008. L'articolo contiene alcuni errori ed imprecisioni storiche che sono state corrette da Francesco Senia. [CCG/AWS Staff]
Per questo numero di "Voci fuori dal coro", proponiamo la canzone "Liberiamo Marini" scritta da Antonio Giordano nel 1974.
La canzone nasce nell'ambito della mobilitazione di solidarietà per il caso Marini.
Vediamo dapprima di ricordare brevemente la storia di questo compagno per permettere di meglio comprendere la canzone.
Giovanni Marini era un anarchico salentino il cui caso fece scalpore a partire dal 1972 e durante tutti gli anni settanta. Tutto ha inizio nel '69 con i fatti di Piazza Fontana e la morte di cinque giovani anarchici di Reggio Calabria coinvolti in un... (continuer)
Te ne andavi coi tuoi compagni
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 11/5/2008 - 11:06
Cranes over Hiroshima
questa canzone si ispira al bellissimo romanzo di Karl Brukner intitolato "Il gran sole di Hiroshima", o mi sbaglio?
Andrea 10/5/2008 - 13:10
We Shall Not Be Moved
anonyme
Piacenza, 9 maggio 2008
NON CI SMUOVERANNO
(continuer)
(continuer)
9/5/2008 - 20:57
Supper's Ready
Avevo circa quindici anni (1974) e un amico coetaneo che aveva fratelli più grandi mi consigliò l'acquisto del disco, insieme a Nursery Crime. L'ho ascoltato per tanti anni e per motivi vari negli ultimi dieci quindici anni l'avevo abbandonato. Mi è capitato di riascoltare Supper's Ready recentemente e non riesco ad ascoltare altro. Ho comprato abbastanza musica nella mia vita ma l'acquisto fatto a quindici anni forse è stato il migliore.
Poli 9/5/2008 - 16:57
In battaglia
La canzone è in realtà una cover di "The Battle" del gruppo inglese "The Strawbs". Bisogna dire però che il testo è stato totalmente riscritto. Qui la canzone originale, che più che "contro la guerra", sembra una descrizione di una battaglia.
THE BATTLE
(continuer)
(continuer)
9/5/2008 - 15:31
La Ballata dell’Ardito
Devo dire che ho scaricato ed ascoltato questo album e, nonostante alcuni testi non propriamente... antimilitaristi e un linguaggio che può sicuramente suonare "destrorso" come dice Alessandro, devo dire che è un disco molto ben suonato e a suo modo interessante. Ho anche letto questa intervista da cui emerge un personaggio controverso ma sicuramente intelligente e non superficiale. Forse di destra ma sicuramente non fascista.
E la ghost track è una versione strepitosa di 'O surdato 'nnammurato che merita sicuramente un ascolto.
E la ghost track è una versione strepitosa di 'O surdato 'nnammurato che merita sicuramente un ascolto.
Lorenzo 9/5/2008 - 15:04
×