Angelita di Anzio
Grazie per aver creato questo sito. Ho conosciuto Angelita di Anzio solo poche settimane fa, grazie ad una trasmissione alla radio e mi sono commosso. Oggi ritrovo notizie sul sito e vi ringrazio per questo lavoro.
Diffonderò con affetto la sua storia e cercherò notizie e quant'altro sperando di contribuire a tenere viva la memoria del nostro cucciolo, Angelita di Anzio.
Un papà.
Diffonderò con affetto la sua storia e cercherò notizie e quant'altro sperando di contribuire a tenere viva la memoria del nostro cucciolo, Angelita di Anzio.
Un papà.
Giacomo, 1966 1/5/2008 - 18:01
Montségur
Dall'album "Dance of Death" (2003).
Ispirandosi al massacro di Montségur (una roccaforte francese sui Pirenei), compiuto nel 1244 dai Cattolici a danno dei Catari che rifiutarono di convertirsi, questa canzone parla del fanatismo religioso e delle atrocità a cui esso può portare.
I stand alone in this desolate space,
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envoyé par Alberto 1/5/2008 - 13:28
1° Maggio 2008
Da canticchiare sull'aria di "Dio è morto"
Abbiam visto…..
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envoyé par adriana 1/5/2008 - 11:01
Il Partigiano John
"Brano composto dagli Africa Unite per il progetto 'Materiale resistente'. Il partigiano John è in realtà Francesco Raviolo, nonno di Madaski, partigiano appartenente alla Brigata Garibaldi, piemontese, ucciso in uno scontro a fuoco mentre ritornava a casa con una ventina di compagni dopo la liberazione di Torino. Il partigiano John torna all'azione dopo 50 anni e la sua voglia di lottare è invariata, anche se oggi il nemico è subdolo, meno identificabile, nega se stesso ed il suo passato per riconquistare il potere. John riabbraccia il suo fucile, gesto non di negazione o violenza, ma di amore assoluto per il maggior bene che conosciamo e che ci è dato possedere: la libertà"
Da "15 canzoni per non dimenticare", su delrock.it.
Da "15 canzoni per non dimenticare", su delrock.it.
È qui
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envoyé par Alessandro 1/5/2008 - 00:07
Ruggine
Da "Babilonia e pesia" (1993) e "In Diretta dal Sole" (live, 1996)
"Colpire la memoria, riscrivere la storia": è questo in buona sostanza il programma della destra pigliatutto.
Ho trovato il riferimento a questa canzone nell'ex ergo del libro di Claudia Cernigoi "Operazione foibe a Trieste: come si crea una mistificazione storica. Dalla propaganda nazifascista, attraverso la guerra fredda fino al neoirredentismo"
"Colpire la memoria, riscrivere la storia": è questo in buona sostanza il programma della destra pigliatutto.
Ho trovato il riferimento a questa canzone nell'ex ergo del libro di Claudia Cernigoi "Operazione foibe a Trieste: come si crea una mistificazione storica. Dalla propaganda nazifascista, attraverso la guerra fredda fino al neoirredentismo"
Ruggine blu
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envoyé par Alessandro 30/4/2008 - 13:58
Era en Abril
Dedicata ad un essere piccolo piccolo che diventò un angelo prima ancora di diventare un bambino (Aprile 1997)
ERA AD APRILE
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envoyé par Marcia Rosati 30/4/2008 - 11:40
War Should End (In Abyss)
[2008]
Album: "Facing Harder Reasons Than Before"
Testo e musica di Jim Geezil
Lyrics and music by Jim Geezil
Il brano è acoltabile (non scaricabile) dal sito ufficiale
Album: "Facing Harder Reasons Than Before"
Testo e musica di Jim Geezil
Lyrics and music by Jim Geezil
Il brano è acoltabile (non scaricabile) dal sito ufficiale
Here it goes again in the same way that it left,
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envoyé par Robbie Dero 30/4/2008 - 08:32
Lunario di Settembre [Il processo di Nogaredo]
[1990]
Testo di Anna Lamberti Bocconi
Musica di Ivano Fossati
dall'album "Discanto" (1990)
Tutto ebbe inizio nell'anno 1646 nella piazza di Nogaredo. Mercuria accusò Domenica Chemelli di furto e stregoneria: a seguito di tale accusa, le due donne furono rinchiuse nelle carceri di Castel Noarna.
Ma Mercuria fu accusata a sua volta di stregoneria e, in interrogatorio, affermò che erano state Domenica e la figlia Lucia a insegnarle come diventare una strega, trattenendo l'ostia consacrata sotto la lingua dopo la Comunione e imprimendole il marchio del demonio su una spalla. Anche Lucia e Domenica vennero quindi arrestate e rinchiuse nelle carceri del castello; furono sottoposte a varie torture: il "tratto di corda" (che consiste nell'appendere il soggetto per le mani fino a spezzare i tendini o le ossa) e i "sibilli" (cioè spezzare le ossa delle mani con cunei in legno conficcati tra... (continuer)
Testo di Anna Lamberti Bocconi
Musica di Ivano Fossati
dall'album "Discanto" (1990)
Tutto ebbe inizio nell'anno 1646 nella piazza di Nogaredo. Mercuria accusò Domenica Chemelli di furto e stregoneria: a seguito di tale accusa, le due donne furono rinchiuse nelle carceri di Castel Noarna.
Ma Mercuria fu accusata a sua volta di stregoneria e, in interrogatorio, affermò che erano state Domenica e la figlia Lucia a insegnarle come diventare una strega, trattenendo l'ostia consacrata sotto la lingua dopo la Comunione e imprimendole il marchio del demonio su una spalla. Anche Lucia e Domenica vennero quindi arrestate e rinchiuse nelle carceri del castello; furono sottoposte a varie torture: il "tratto di corda" (che consiste nell'appendere il soggetto per le mani fino a spezzare i tendini o le ossa) e i "sibilli" (cioè spezzare le ossa delle mani con cunei in legno conficcati tra... (continuer)
L'Accusa
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29/4/2008 - 23:57
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir, Sorcières
Le déserteur
trp bella a me piace na cifra!!ed è piena de significato!! w la pace
martina 29/4/2008 - 19:27
Supper's Ready
..Quando ascolto supper's ready..., mi si accapona la pelle , le orecchie tendono per ascoltare suoni mai uditi ed ogni volta è nuova, il petto mi si stringe, la gola si chiude perchè non sa e non puo cantare , gli occhi si velano di lacrime.....
Non so come spiegare le emozioni che mi da questa canzone...canzone forse è troppo riduttiva ...ma non mi stanco mai di ascoltarla dopo piu di 25 anni di ascolto
Non so come spiegare le emozioni che mi da questa canzone...canzone forse è troppo riduttiva ...ma non mi stanco mai di ascoltarla dopo piu di 25 anni di ascolto
luca63 29/4/2008 - 13:38
Heroes
non credo che Heroes fu una canzone contro la guerra mi risulta invece che x il significato politico ovattato e nascosto fu tacciato di nazismo da un po' della critica musicale dell'epoca tanto che in quel periodo Bowie non poteva cantare in italia xche' minacciato da Autonomia mi piacerebbe sapere se cio' ha altri riscontri visto che da poco e' stato affermato anche in tv da morgan dei blu vertigo
(GIANKY 62)
(GIANKY 62)
Beh, in questo sito, ti dirò, di nazismo ce ne intendiamo abbastanza e sinceramente non mi sembra che questa canzone, comunque la si voglia e possa vedere, possa ricevere una tale taccia infamante; senza contare che, spesso, certe critiche sono state rivolte con eccessiva disinvoltura (e non solo a Bowie). Quanto a Morgan che si mette a dare patenti di nazismo...bah meglio soprassedere! Saluti [RV]
27/4/2008 - 18:24
Ho visto un re
Versão portuguesa / Versione portoghese / Portuguese version / Version portugaise / Portugalinkielinen versio:
Selton [2008]
I SELTON: DAL BRASILE UNA BANANA A' MILANESA
Vincent, 29 aprile 2008
"Banana à Milanesa” è il disco d’esordio della band brasiliana, da Porto Alegre, i SELTON, composta da Ricardo Fischmann (voce e chitarra), Ramiro Levy (chitarra e voce), Eduardo Stein Dechtiar (basso e voce), Daniel Plentz (batteria, percussioni e voce). Progettato e registrato a Milano negli studi dell’Istituto Barlumen, è un incontro tra una certa canzone lombarda ed il Brasile: si tratta, infatti, di una raccolta di covers di Enzo Jannacci e di Cochi e Renato più due brani originali (“Banana à Milanesa” e “La cosa rosa”). E' composto da 13 brani e raccoglie un repertorio formato da rivisitazioni in portoghese di canzoni storiche e cover “classiche” della comicità milanese di ENZO JANNACCI... (continuer)
Selton [2008]
I SELTON: DAL BRASILE UNA BANANA A' MILANESA
Vincent, 29 aprile 2008
"Banana à Milanesa” è il disco d’esordio della band brasiliana, da Porto Alegre, i SELTON, composta da Ricardo Fischmann (voce e chitarra), Ramiro Levy (chitarra e voce), Eduardo Stein Dechtiar (basso e voce), Daniel Plentz (batteria, percussioni e voce). Progettato e registrato a Milano negli studi dell’Istituto Barlumen, è un incontro tra una certa canzone lombarda ed il Brasile: si tratta, infatti, di una raccolta di covers di Enzo Jannacci e di Cochi e Renato più due brani originali (“Banana à Milanesa” e “La cosa rosa”). E' composto da 13 brani e raccoglie un repertorio formato da rivisitazioni in portoghese di canzoni storiche e cover “classiche” della comicità milanese di ENZO JANNACCI... (continuer)
Eu vi um rei
(continuer)
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26/4/2008 - 23:05
Ma chi ha detto che non c'è
[1976]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Gianfranco Manfredi
Album / Albumi : Ma non è una malattia
[...]Lo stesso atteggiamento privatistico si ritrova nei consumi culturali: una ricerca di separatezza assoluta dai sentieri della cultura maggioritaria, anche di quella ribelle nata nel '68. Il movimento fa suoi alcuni "testi" classici della controcultura, come quelli della protesta pacifista e radicale americana, da Bob Dylan ai Fugs, i Jefferson Airplane, Country Joe, Frank Zappa, Joni Mitchell e il supergruppo Crosby, Stills, Nash e Young; ama i cantautori in rotta di avvicinamento all'impegno politico, come Francesco Guccini (fin dai primi testi scritti per i Nomadi) o Fabrizio De André e ancora Francesco De Gregori o per altri versi Edoardo Bennato. Ma canta soprattutto la canzone militante, di lotta, intrecciata strettamente alla canzone popolare... (continuer)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Gianfranco Manfredi
Album / Albumi : Ma non è una malattia
[...]Lo stesso atteggiamento privatistico si ritrova nei consumi culturali: una ricerca di separatezza assoluta dai sentieri della cultura maggioritaria, anche di quella ribelle nata nel '68. Il movimento fa suoi alcuni "testi" classici della controcultura, come quelli della protesta pacifista e radicale americana, da Bob Dylan ai Fugs, i Jefferson Airplane, Country Joe, Frank Zappa, Joni Mitchell e il supergruppo Crosby, Stills, Nash e Young; ama i cantautori in rotta di avvicinamento all'impegno politico, come Francesco Guccini (fin dai primi testi scritti per i Nomadi) o Fabrizio De André e ancora Francesco De Gregori o per altri versi Edoardo Bennato. Ma canta soprattutto la canzone militante, di lotta, intrecciata strettamente alla canzone popolare... (continuer)
Sta nel fondo dei tuoi occhi
(continuer)
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envoyé par adriana e daniela -k.d.- [adriana non cambiare l'ordine, chiaro? ghghghgh RV] 26/4/2008 - 14:51
Le dormeur du val
superba la traduzione dal francese all'italiano.Spesso leggendo Rimbaud si nota la poca perizia dei traduttori che,non dimentichiamo,si trovano di fronte ad un componimento spesso intraducibile. Sono dell'opinione,forse sbaglia ta,che rimbaud sia uno di quegli autori intraducibili,o difficilmente traducibili. Ho avuto modo di leggere le bateau ivre,in italiano, comprando un libricino di poche pagine notato tra gli scaffali impolverati di chi sa quale libreria... risultato?rimbaud viene considerato da molti 1 autore inconcludente,che mira a stupirci con un'incredibile retorica,paroloni difficili etc...sonoi davvero commosso da 1 traduzione così esemplare,grazie davvero.
salghy 25/4/2008 - 12:17
Nuvole a Vinca
Le stragi di Guadine e Vinca sono da attribuirsi, la prima, alla Decima Flottiglia MAS di Junio Valerio Borghese, la seconda alla 16° SS-Freiwilligen-Panzergrenadier-Division Reichsführer SS, agli ordini del maggiore Walter Reder, e agli uomini della Brigata Nera di Massa.
La Xma MAS si macchiò di innumerevoli crimini di guerra ma Borghese fu poi condannato (12 anni di carcere ed esclusione dai pubblici uffici) solo per "collaborazione militare" coi tedeschi, escludendo la sua partecipazione ai reati di omicidio e saccheggio.
Quando poi, nel 1994, presso la procura militare di Roma fu scoperto il cosiddetto "Armadio della vergogna", contenente i fascicoli occultati per 50 anni relativi ai crimini di guerra nazifascisti in Italia, il coinvolgimento di Borghese e dei suoi in molti assassinii e stragi fu invece acclarato.
La Xma MAS si macchiò di innumerevoli crimini di guerra ma Borghese fu poi condannato (12 anni di carcere ed esclusione dai pubblici uffici) solo per "collaborazione militare" coi tedeschi, escludendo la sua partecipazione ai reati di omicidio e saccheggio.
Quando poi, nel 1994, presso la procura militare di Roma fu scoperto il cosiddetto "Armadio della vergogna", contenente i fascicoli occultati per 50 anni relativi ai crimini di guerra nazifascisti in Italia, il coinvolgimento di Borghese e dei suoi in molti assassinii e stragi fu invece acclarato.
Alessandro 24/4/2008 - 13:57
Vitti na crozza
Scusate se sono sempre io, Peppy Maniglia che m'intrometto, in riguardo al commento di Antonio del 04/02/2007, scritto sulle righe sovrastanti, mi lascia un pò perplesso.. COME FA A BASARSI SU "RICORDI" della bisnonna senza avere del materiale in visione? Su di lui avete scritto che la discussione assume i contorni di un giallo, di un mistero.. mistero? è tutto moooooooooolto chiaro, gli antichi minatori favaresi (Favara-AG), hanno elaborato le parole, il maestro Li Causi le ha modulate e composto una musica suggestiva.. Ma perchè non fate un salto alla SIAE e controllate il fascicolo di Franco Li Causi del 1950 per chiarirvi le idee? certo, troverete notevoli differenze, niente ritmica allegra, tratti in minore, ma la melodia è sempre la stessa anche se l'armonia si è modificata nel tempo.. E NIENTE TRALLALLERU!!! Scusate lo sfogo, ma dopo che vi ho messo in contatto diretto con il figlio... (continuer)
Giuseppe Maniglia 23/4/2008 - 20:17
Il giorno delle foglie rosse
Nel febbraio del 2007 l'unico responsabile della strage rimasto ancora in vita, è stato assolto da un tribunale. Il tenente Herbert Hantschy, di anni 87, tenente della Wehrmacht al tempo dei fatti, è stato assolto perché la corte giudicante ha ritenuto che l'imputato non abbia commesso il fatto.
Alessandro 23/4/2008 - 15:28
La ballata dell'uomo in più
Di Amendola-Gagliardi
1971
1971
Era l’ultimo della classe
(continuer)
(continuer)
envoyé par Daniela 23/4/2008 - 15:19
O Superman
La traduzione perde, era del resto impossibile da rendere in italiano, il gioco di parole negli ultimi versi, dove arms compare nel doppio ruolo di braccia ma anche di armi: long arms è lunghe braccia, electronic arms, automatic arms sono le armi automatiche ed elettroniche...
Skarn 23/4/2008 - 01:56
E subito ci hanno detto
[1968]
Scritta da Leoncarlo Settimelli
Dal disco "Ogni giorno in piazza"
(con la collaborazione di Francesco De Gregori e Antonello Venditti)
"Nel disco c'era anche una dolente riflessione sulla violenza che in quegli anni continuava a fare vittime tra gli operai. Ero stato ad Avola, in Sicilia, dove la polizia aveva ancora una volta sparato, uccidendo."
Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 40. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.
Scritta da Leoncarlo Settimelli
Dal disco "Ogni giorno in piazza"
(con la collaborazione di Francesco De Gregori e Antonello Venditti)
"Nel disco c'era anche una dolente riflessione sulla violenza che in quegli anni continuava a fare vittime tra gli operai. Ero stato ad Avola, in Sicilia, dove la polizia aveva ancora una volta sparato, uccidendo."
Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 40. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.
Ne hanno ammazzati due
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 22/4/2008 - 18:32
Consigli per una buona condotta
[1968]
Scritta da Leoncarlo Settimelli e Marco Ligini
Dal disco "Ogni giorno in piazza"
(con la collaborazione di Francesco De Gregori e Antonello Venditti
"La canzone più dura era forse quella scritta con Marco Ligini, un architetto prestato al cabaret (quello messo in scena all'Armadio) che aveva un linguaggio pungente e iconoclasta (una volta mi definì "l'Orietta Berti della Rivoluzione"). "
Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 38. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.
Scritta da Leoncarlo Settimelli e Marco Ligini
Dal disco "Ogni giorno in piazza"
(con la collaborazione di Francesco De Gregori e Antonello Venditti
"La canzone più dura era forse quella scritta con Marco Ligini, un architetto prestato al cabaret (quello messo in scena all'Armadio) che aveva un linguaggio pungente e iconoclasta (una volta mi definì "l'Orietta Berti della Rivoluzione"). "
Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 38. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.
Per ogni cento Vietcong massacrati
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/4/2008 - 18:25
I carbonari
Poteva a questo punto mancare il kelartico?....
TO KARBONĀRĀI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/4/2008 - 17:28
I carbonari
(per la kaunotar di Nicola Ruggiero esperantista)
KARBONARIT
(continuer)
(continuer)
22/4/2008 - 16:37
Giuriam giuriam
anonyme
Il testo è ripreso da Il deposito - Canti di lotta, sito gemello.
Giuriam giuriam
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/4/2008 - 15:32
×
Un saluto a tutti