La canzone originale francese di Léo non sarà mai "datata". Anche se vi sono dei riferimenti alla Francia del 1969, alle sue elezioni, alle sue "trasmissioni elettorali". Anche se i computer hanno ancora le schede perforate. Ho quindi solo leggermente adattato il testo alla situazione attuale di questo paese, e a qualche innovazione tecnologica. Per il resto, tutto assolutamente identico.
HANNO VOTATO (continuer)
14/4/2008 - 22:17
Per quel che vale la mia opinione, caro Riccardo, rimango un po’ perplesso dalle tue parole. L’immagine degli occhi bellissimi che arriveranno a chiedere il conto della nostra stupidità, mi sembra solo una figura retorico-simbolico-profetica, che però non significa nulla: non credo che sia disertando le urne che ci si può opporre veramente all’imbecillità della maggioranza e nemmeno impugnando una pistola; ci penserà la storia, quella degli uomini e delle donne che fanno fatica a vivere, non quella delle troie in fuoristrada e dei manager col palmare, ad aggiustare le cose. Ma nel frattempo, noi gentucola qualunque continueremo a fare i nostri giochetti stupidi, a votare gentaglia e a crederci fighi.
E, forse, intendo dire le stesse cose che intendi tu.
Con affetto
Renato
Che le mie parole possano "perplimere", caro Renato, l'ho sempre messo e continuerò a metterlo tranquillamente in conto. Così come non è la prima volta che mi capita di sentirmi rivolgere una...critica iniziale, che poi va a parare esattamente in quel che dicevo anch'io; te ne sei senz'altro accorto ("...e forse, intendo dire le stesse cose che intendi tu").
Non è la prima volta e non sarà l'ultima; da moltissimi l'esercizio del "voto" è ancora percepito come necessaria espressione della propria idea, come mezzo di "cambiamento", come somma influenza diretta del cittadino sulla vita pubblica. D'altro canto, però, esiste un'altra percezione ben precisa: quella che il "voto" attuale appartiene a questa "democrazia", che di democrazia ha solamente il nome. Meglio sarebbe chiamarlo "avallo". Chi si reca alle urne attualmente, vi si reca ad avallare. Non esprime nulla. Esprime la sua preferenza... (continuer)
Io ho votato, nella speranza di fermare quel fascista (il vero fascista) e mafioso (il capo di tutte le cosche) di berlusconi. Niente da fare: "troie in fuoristrada e manager col palmare" hanno avuto comunque la meglio. E in Parlamento detteranno legge la brambilla, ciarrapico, quel pezzo di merda corrotto del generale speciale, quel mafioso di Cuffaro e tanti altri come loro.
E i comunisti (o "comunisti"?) sono stati spazzati via.
E i "custodi" della "democrazia" saranno quelli che vogliono far passare la TAV sulle terre dei Valsusini e gli aerei da guerra americani su quelle dei Vicentini.
Sono stato un cretino del cazzo.
Cari Ferré e Venturi, avete ragione voi.
che la democrazia italiana zoppichi da tempo è indiscutibile, ma non posso dimenticare che centinaia di giovani sono stati torturati e uccisi per essa. Per quanto sia sbagliata l'Italia di oggi, penso che 70 anni fa si stesse molto peggio. Votare è un dovere nei confronti di chi ha lottato e di chi ancora resiste. Saluti extraparlamentari
@ Alessando : Berlusconi fascista ??? Senza fez e la feluca ??? Ma dai !!! Nel 2008 poi...
Per la sua vittoria devi ringraziare solo la sinistra stessa,che durante questi ultimi anni non ha fatto nada de nada per quelle categorie che tanto si vanta di difendere.
W l'antipolitica
Mi si perdoni questa risposta comune a Matteo 88 e a Biagio. Non è questione di "zoppicare", per questa "democrazia", è questione semplicemente se nei suoi elementi costitutivi essa possa essere realmente, fattivamente essere definita democrazia o meno. Se ci si accontenta delle apparenze, li ha tutti (voto compreso). Se la si analizza in profondità, nei suoi meccanismi e nei suoi modi di rapportarsi alle entità veramente decisionali, non lo è. Inutile fare appello ai "giovani che si sono sacrificati per la democrazia"; quei giovani si sono sacrificati per qualcosa che attualmente non esiste più. Così come sarebbe necessario ricordare i tanti giovani (e meno giovani) che da questa "democrazia" sono stati ammazzati, e con metodi perfettamente "democratici", con leggi più o meno speciali votate a maggioranza dal parlamento. Indi per cui, se si parla di "resistere", ritengo che l'esercizio del... (continuer)
Mi riconosco nelle parole di Renato Stecca. Le cose potranno cambiare solo se cambierà la gente. Purtroppo guardandosi intorno tutti sono accomunati da poche cose: la paura e l'odio verso gli immigrati e i rom, il lamento continuo per tutto ciò che accade, si lamentano perché ci sono i lavori stradali, MA si lamentano ANCHE perché non fanno i lavori stradali, si lamentano perché hanno preso la multa MA ANCHE perché i vigili non fanno le multe (agli altri). Qualche giorno fa ho sentito uno che si lamentava perché aveva avuto in eredità un oliveto e gli toccava raccogliere e vendere le olive con profitto troppo scarso. Poveri italiani, ostaggi di lavavetri e mendicanti che si mettono sul loro cammino col proposito di farli inciampare, che tremano dalla paura di avere la casa svaligiata, mentre i loro figli si ammazzano sulle strade (20 morti nell'ultimo week-end, più della strage di Nassirya)... (continuer)
Scusa Riccardo, ma queste elezioni mi hanno davvero confuso... Premetto che non ho poca cultura politica e che, come ho detto, i pensieri che hai espresso sento di condividerli... Mi chiedo però, impegno personale ed azione diretta sono necessariamente antitetici al voto, che è il mezzo principale della "democrazia" rappresentativa? Cioè, è così assurdo condurre un'esistenza "disgiunta", dove nella mia realtà mi faccio il culo in prima persona, per esempio, contro la guerra, contro la mafia, contro l'inefficienza dei servizi, per i più deboli e inculati, e poi vado anche al seggio a votare, turandomi il naso, PD per provare a fermare Berlusconi o a votare, turandomi sempre il naso, Sinistra Arcobaleno perchè penso che vada salvaguardata una rappresentanza "comunista" in Parlamento (anche perchè, per dire, non è mai stata la mia azione diretta a salvare il culo al ragazzo del centro sociale... (continuer)
"E quando sarò ricca" ed "Era bello il mio ragazzo" nate negli anni della contestazione, di quel periodo non hanno né la forma, né l'ideologia. Infatti, chissà perchè di queste due canzoni non compare il nome dell'autore. Provate a chiederlo ad Anna, se se lo ricorda e se ha voglia di parlare dell'autore e del suo colore politico.
Non vuole essere una polemica, ma un momento di approfondimento e di conoscenza di un periodo che ha visto luci ed ombre mescolarsi saggiamente quando il fine da raggiungere era meno nobile; il vil denaro.
ezio 18/4/2008 - 10:09
Sono d'accordo con Ezio. quanto ad Anna Identici ricordo che allora fu anche candidata nel PCI. Come cantante è brava, ma mi ha deluso un giorno in cui durante una trasmissione di Paolo Limiti ha cantato "fischia il vento" ed arrivata alla frase "ormai sicura è la crudele sorte del fascista vile e traditor", l'ha cambiata con qualcosa d'altro che ora non ricordo ma era una frase piuttosto insensata. Probabilmente non è stata lei, ma glielo hanno imposto. a qual punto avrebbe dovuto rifiutare.
Non conosco il nome dell'autore delle due canzoni, sinceramente, e a questo punto mi piacerebbe anche conoscerlo. Non solo per curiosità personale, ma anche -ovviamente- per la completezza della pagina. Su Anna Identici e su quel che hanno detto sia Ezio e Silva ho per il resto poco da dire; tranne una cosa, forse. D'accordo il "vil denaro", ma non mi sembra che, con la sua scelta, Anna Identici si sia orientata proprio verso il denaro facile. Questo non mi sentirei di imputarglielo proprio. Saluti. [RV]
Aperta la caccia all'autore de "E quando sarò ricca" ed "Era bello il mio ragazzo"!
Ho un indizio (chissà che non sia utile, magari no): chi accompagnava alla chitarra Anna Identici che nel 1972 cantava "Era bello il mio ragazzo"? Sembra incredibile: Alberto Camerini!
Le musiche - quanto meno - dei due brani saranno mica dell'"Arlecchino del rock italiano"?
L'Enciclopedia della Musica Italiana di Vito Vita attribusce anche questo brano a Pier Paolo Preti (testo), Gianni Guarnieri (musica) e F. Orlandini (arrangiamento)...
Beh, ma chi eran costoro? Ora non ne sappiam più di prima...
Gianni Guarnieri è nato a Firenze nel 1926. Figlio del Maestro Antonio Guarnieri e fratello dell'attrice Anna Maria. Pittore, musicista, arrangiatore e membro del "Quartetto Radar", un ensemble vocale piuttosto noto negli anni '60, soprattutto per il famoso "bidibodibù" dello spot dei materassi Permaflex.
bellissima!!!!!
se permettete volevo consigliarvi la vergine e il mare di Mia Martini
francesca 14/4/2008 - 12:05
Carissima Francesca, ho dato un'occhiata al testo de "La Vergine e il Mare" di Mia Martini ed è più che probabile che la canzone venga inserita. Mi piacerebbe però che fossi tu stessa a proporre un commento alla canzone, anche perché sarebbe importante avere un commento originale di una donna, a questa canzone. Sono del parere che la voce di ogni donna, su questo argomento, sia assolutamente fondamentale. Aspetto quindi notizie da parte tua. Un saluto caro da RV.
sono sempre Franco Li Causi e volevo comunicarvi che la musica è di franco Li Causi ma le parole sono di pubblico dominio di antichi minatori di origine Favarese
Franco Li Causi 13/4/2008 - 17:32
Ciao, sono Peppy Maniglia di Palma di Montechiaro (AG), sono stato io a mettervi in contatto con Ciccio (Franco) Li Causi detto Bellini al mio ritorno da un tour internazionale.. Sinceramente mi aspettavo uno scatto di nervi da parte sua.. Scusate la sua impulsività, ma è da anni che gli contestano al padre la proprietà artistica di "vitti na crozza" e adesso sta espodendo.. cmq vi assicuro che è una persona fantastica come suo padre e come testimone (ho suonato con lui per diverso tempo) vi assicuro che è il vero ed unico erede del noto brano siciliano.. Lui è davvero un ottimo musicista/cantautore e va fiero del padre, scusatelo per l'irruenza ma davvero è molto stanco di chiacchiere inutili.. se volete gli chiedo una copia del deposito siae del 1950, anche se è cambiato con gli anni, ma capirete che effettivamente Li Causi è l'autore di "vitti na crozza", così almeno il caso si potrà chiudere..... (continuer)
L'anno di pubblicazione è il 1972, gli autori sono Benjamin (testo) e Riz Ortolani (musica).
Il brano - il cui titolo ufficiale è "Fratello sole sorella luna" - fa parte della colonna sonora originale dell'omonimo film di Franco Zeffirelli, nella quale fu, per l'appunto, interpretato da un allora ventenne Claudio Baglioni, al pari degli altri due brani - composti dallo stesso tandem di autori - intitolati "Preghiera semplice" (altra CCG) e "Canzone di San Damiano".
Il testo di Benjamin si pone, a sua volta, come un libero adattamento del Cantico delle Creature.
Questa è la copertina del 45 giri:
Questa è invece la copertina - apribile - del 33 giri, completa di credits, tratta dal sito ufficiale di Claudio Baglioni:
http://www.baglioni.it/otmain.htm
La versione originale da studio si può ascoltare su YouTube al seguente link: