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Paix

Paix
[1972]
Disque : Paix Catherine Ribeiro + Alpes

Écrit alors que les bombes tombent sur le Nord-Vietnam, comme le rappelle l'intérieur de la pochette, le titre Paix est d'une signification plus universelle ; précédée d'une ouverture musicale basée sur un motif répété en crescendo et d'une clôture plus apaisée, la partie chantée, mêlant l'intimité de l'enfance de Catherine Ribeiro à un manifeste des droits humains et des droits de la nature, atteint une dimension cosmique.

Paix (album) — Wikipédia

*
Scritto mentre cadevano le bombe sul Vietnam del Nord, come ricorda la copertina interna, il titolo Paix ha un significato più universale; preceduta da un'ouverture musicale basata su un motivo ripetuto in crescendo e da una chiusura più pacifica, la parte cantata, che mescola l'intimità dell'infanzia di Catherine Ribeiro con un manifesto dei diritti umani e dei diritti della natura, raggiunge una dimensione cosmica.
Paix à celui qui hurle parce qu'il voit clair
(continuer)
envoyé par adriana 11/3/2008 - 07:53

Femmes algériennes

Femmes algériennes
[1995]
Disque : Vivre libre
Femmes algériennes, mes soeurs de race,
(continuer)
envoyé par adriana 11/3/2008 - 07:41
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Frères humains

Frères humains
[1979]
Disque : Passions
Catherine Ribeiro + Alpes
Parole di Catherine Ribeiro
Musica di Patrice Moullet
Frères humains
(continuer)
envoyé par adriana 11/3/2008 - 07:28
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Francesco Baracca

Francesco Baracca
[1982]

Testo di Maria Giulia Bartolocci/Sergio Bardotti
Lyrics by Maria Giulia Bartolocci/Sergio Bardotti
Musica di Sergio Endrigo
Music by Sergio Endrigo
Album: Mari del Sud (Fonit Cetra, 1982)

La straordinaria copertina è firmata da Hugo Pratt ... e si vede!

"Francesco Baracca" è una fra le molte gemme di questo album di Sergio Endrigo mai ristampato su CD, che è anche uno dei più ricercati in assoluto, fra i suoi dischi, dai collezionisti di rarità in vinile.

Una musica dolce e quasi ipnotica, composta da Endrigo, veste il bel testo scritto a quattro mani da sua moglie Maria Giulia Bartolocci e dal fido amico di sempre, Sergio Bardotti.
Un poetico affresco dedicato agli ultimi istanti dell'esistenza terrena del celebre aviatore Francesco Baracca, consumatasi in quel fatidico 1918. Onusto di gloria, aveva solo trent'anni.

Per ricordare a tutti noi - ancora una volta - come la... (continuer)
Era un antico mattino italiano
(continuer)
envoyé par Alberta Beccaro - Venezia 11/3/2008 - 01:50
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War Crimes

War Crimes
Dall'album "In the Studio" del 1984, una canzone sul massacro di Sabra e Chatila, il campo profughi palestinese nei pressi di Beirut dove, nel 1982, le forze armate d'occupazione israeliane e i paramilitari falangisti cristiano-maroniti massacrarono tra i 700 e i 3500 palestinesi, donne e bambini compresi.
en.wikipedia

Gli Specials nel 1984, mettendo a confronto il genocidio degli ebrei d'Europa ad opera dei nazisti con lo stillicidio di morti palestinesi nei decenni (oggi ormai oltre 40 anni o addirittura 60, a seconda che si parta dal 1948 o dal 1967...) di occupazione militare israeliana, osavano dire quello che oggi non si può più dire senza essere bollati come antisemiti: "i numeri sono differenti, ma il crimine è lo stesso".

Sono d'accordo con gli Specials.
Bombs to settle arguments, the order of the boot
(continuer)
envoyé par Alessandro 10/3/2008 - 09:47
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E per la strada (Poveri miei figli abbandonati)

E per la strada (Poveri miei figli abbandonati)
[1908]
Interpretazione di Sandra Mantovani
Performed by Sandra Mantovani

Il Parmense fu protagonista di grandi scioperi contadini e bracciantili nel maggio-giugno 1908; il disagio delle famiglie degli scioperanti fu grande e alla metà del mese di maggio fu presa una decisione per molti aspetti eroica: i bambini degli scioperanti furono inviati presso altre città, ospiti di compagni socialisti.

La canzone parte proprio da questo episodio, giungendo poi ad enunciare con notevole chiarezza i sentimenti che animavano le masse in lotta, disposte ad affrontare l'apparato repressivo dello Stato borghese tutto schierato a difesa dei padroni. Il testo è ricavato da un foglio volante stampato appunto nel 1908; la musica da una registrazione originale di Gianni Bosio e Roberto Leydi a s. Benedetto Po (Mantova) nel 1962 (informatrice: l'ex mondina Teodolinda Rabuzzi).

Note tratte da Canzoni Italiane... (continuer)
Poveri figli miei abbandonati,
(continuer)
9/3/2008 - 00:52
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Il cavaliere senza morte

Il cavaliere senza morte
[2008]
Album:Pica

Stralcio dell'intervista a Davide Van De Sfroos
reperita su musicalnews
Ambrosia J.S. Imbornone: Ne “Il Cavaliere senza Morte” si elencano le mitologie belliche, dalla violenza che connota l’eroe all’ideologia della Guerra Santa: quanti Cavalieri senza Morte esistono ancora?

Davide Van De Sfroos : Ognuno di noi quando è vittima o carnefice o spettatore della continuità della guerra è come il cavaliere della canzone che passa attraverso le epoche ed è costretto a vedere mutare i tempi ma mai l'idea di guerra stessa. Sembra chiederci " quanto vogliamo che continui ancora?
De tera n'ho traversàda, de acqua n'ho cognussüda,
(continuer)
envoyé par adriana 8/3/2008 - 11:56
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Drive On

Drive On
Album: "American Recordings" (1994)

This song is from Cash’s 1994 comeback album, American Recordings. It is written from the perspective of a Vietnam veteran who decades later still has to deal with the aftermath of the experience. The song resonates in light of the increased reports of veterans suffering from PTSD.

10 Protest Songs of Johnny Cash
I got a friend named Whiskey Sam
(continuer)
7/3/2008 - 18:19
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Branded Man

Branded Man
La title track di un album del 1967.
Una canzone poi riproposta da Bob Dylan 20 anni dopo.
Per il percorso "Dalle galere del mondo".
I'd like to hold my head up and be proud of who I am
(continuer)
envoyé par Alessandro 7/3/2008 - 18:06
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Iraq

Iraq
Quando si esibisce con i colleghi cantautori Mark Eitzel (American Music Club) e Will Johnson (Centro-matic, South San Gabriel), tra il 2005 e il 2006 si chiamavano Undertow Orchestra, il prolifico cantautore Vic Chesnutt, canta spesso una canzone scritta in maniera intelligente sulla "guerra" in Iraq. Chesnutt preferisce usare la parola invasione per descrivere quello che sta succedendo tuttora in Iraq e lo puntualizza anche in questa canzone, scritta dalla prospettiva dello Zio Sam. Utilizza una metafora in cui gli USA sono visti come uno stupratore che si illude di salvare la sua vittima da un marito che la maltratta.

Le parole sembrano tristemente realistiche nonostante questa metafora assurda. Vic Chesnutt è sempre stato apprezzato per le parole ingegnose e a volte ciniche ma in questa canzone - quando il motivo per scriverla è così importante - sembra superare se stesso. Mi è capitato... (continuer)
She is beautiful and rich
(continuer)
7/3/2008 - 10:01
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John Doe

John Doe
[2001]
Album: "Alert Aware Involved"

Listen to the song at myspace.com
There was this wise man I once knew
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 6/3/2008 - 21:48
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What's It Gonna Take?

What's It Gonna Take?
[2003]
Album: "The Code/Whatever It Takes Split Ep."

Listen to the song at myspace.com
As the modern world divides to war
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 6/3/2008 - 21:24
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Compagni a venire

Compagni a venire
[1975]
Album: "Canzoni di rabbia"
Potrò mai perdonare
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 6/3/2008 - 21:08
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Equal Rights

Equal Rights
[1977]
Album: "Equal Rights"

Title track dell'album del 1977
Everyone is crying out for peace yes
(continuer)
envoyé par Alessandro 6/3/2008 - 08:43
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Apartheid

Apartheid
Dall'album "Equal Rights" del 1977.
You in a me land
(continuer)
envoyé par Alessandro 6/3/2008 - 08:25
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The Klan

The Klan
Da "Real Eyes" (1980)
Countryside was cold and still
(continuer)
envoyé par Alessandro 5/3/2008 - 09:54
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A Prayer For Everybody (To Be Free)

A Prayer For Everybody (To Be Free)
Da "Secrets" (1978).
This is a prayer for everybody
(continuer)
envoyé par Alessandro 5/3/2008 - 09:50
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Daniele Silvestri: Cohiba

Daniele Silvestri: Cohiba
Testo e musica di Daniele Silvestri
suonata con la Bandabardò

da "Il dado" del 1996
dedicata al Che e alla lotta del popolo cubano che continua
C'è, in un'isola lontana, una favola cubana
(continuer)
envoyé par i.fermentivivi 5/3/2008 - 09:49
Parcours: Che Guevara
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Winter In America

Winter In America
(1974)
Gil Scott-Heron & Brian Jackson
From the Indians who welcomed the pilgrims
(continuer)
envoyé par Alessandro 5/3/2008 - 09:46
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Save The Children

Save The Children
Da "Pieces of a Man" (1971)
If you're driving through the country on a lazy afternoon
(continuer)
envoyé par Alessandro 5/3/2008 - 09:32
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Seeds Of Brotherhood

Seeds Of Brotherhood
Dall'album "Fire & Fleet & Candlelight" (1967)
It's time to open your eyes
(continuer)
envoyé par Alessandro 4/3/2008 - 22:06
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One World

One World
Una bellissima title track risalente al 1977.
Some of us live like princes, some of us live like queens
(continuer)
envoyé par Alessandro 4/3/2008 - 21:46
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Primo Maggio di festa

Primo Maggio di festa
[1976]
Album: "Ho visto anche degli zingari felici"
Testo di Claudio Lolli
Musica di Tomasetta, Soldati, Costa, Lolli
Lyrics by Claudio Lolli
Music by Tomasetta, Soldati, Costa, Lolli



Quando apparve nei negozi “Ho visto anche degli zingari felici” (EMI, 1976), quarto album di Claudio Lolli, le piazze d’Italia fremevano di stragi e sogni. Era il momento in cui si celebrava l’unione – o la sovrapposizione - del pubblico con il privato. Album-concept (non frequente, nel nostro panorama), lunga suite di 45 minuti divisa in otto parti, con riprese e temi ricorrenti, “Ho visto anche degli zingari felici” fotografa la sua epoca come pochi altri lavori. Senza per questo risultare datata: due anni fa la suite è stata infatti riadattata con nuovi arrangiamenti da Lolli insieme al Parto delle nuvole pesanti.

Primo maggio di festa, odore di polvere e calore.

Nella cameretta entrava un pulviscolo... (continuer)
Primo maggio di festa oggi nel Viet-Nam
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 3/3/2008 - 12:09
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In giorni simili

In giorni simili
[2007]
Album: Grida
Sorridevi raccontandoti
(continuer)
envoyé par adriana 2/3/2008 - 17:34
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Lettre à Kissinger

Lettre à Kissinger
[1975]
Paroles et musique: Julos Beaucarne
Testo e musica: Julos Beaucarne
Album: Chandeleur 75


"La notte tra il 2 e il 3 febbraio 1975 la compagna di Julos Beaucarne, madre dei suoi figli, viene assassinata da un folle. Julos scrive allora uno dei capolavori della canzone, un disco straziante e d'incontenibile bellezza: Chandeleur 75 ("Candelora 75") [...] Fino a cantare la sua Lettera a Kissinger, canzone di denuncia dedicata a Víctor Jara, cantautore cileno torturato e ucciso nello stadio di Santiago nei giorni immediatamente successivi al golpe di Pinochet. Julos non stigmatizza tanto gli sgherri, i gorilla o gli esecutori materiali, ma indirizza il suo sdegno soprattutto verso i mandanti del governo statunitense, direttamente coinvolto nell'elaborazione e nel finanziamento del golpe. La sua canzone, priva di retorica, apparentemente impoetica, è un'asciutta cronaca dell'inferno."

Alessio... (continuer)
J'veux te raconter Kissinger
(continuer)
1/3/2008 - 12:00
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Fiori

Fiori
[1988]
Testo di Sergio Endrigo
Musica di Sergio Endrigo e Rocco De Rosa
Lyrics by Sergio Endrigo
Music by Sergio Endrigo and Rocco De Rosa
Album: Il Giardino di Giovanni

Uno straordinario uso della metafora connota questo brano, a mio avviso particolarmente emozionante.

L'ho potuto ascoltare per la prima volta solo in epoca molto recente, senza conoscerne in anticipo il testo (irreperibile - che io sappia - persino nel pur ricco e molto ben curato sito ufficiale dell'artista) ... e di certo non mi aspettavo, dato l'incipit squisitamente "floreale" in tono con il titolo, questo suo progressivo "sbocciare" (è il caso di dirlo!), a sorpresa, in una denuncia antibellica tanto dura, potente, icastica ma capace, ad un tempo, di mantenersi sempre profondamente poetica.

Al pari di "Stazioni", altra CCG matura di grande impatto offertaci da Endrigo, questa "Fiori" ha la sfortuna di far parte... (continuer)
Fiori
(continuer)
envoyé par Alberta Beccaro - Venezia 1/3/2008 - 00:31
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Lettera (di Nicola Sacco)

Lettera (di Nicola Sacco)
[2004]
Album :L'Unico Elemento

Siamo sempre più legati al materialismo e più consumiamo, più concetti come lotta, ideali, etica, morale, giustizia, uguaglianza vanno svanendo inghiottiti dal mercato globale e così rimaniamo impassibili alle continue violenze che ogni giorno ci circondano, nella nostra realtà quotidiana, nazionale, europea, mondiale e che non cessano mai.
Considero la lettera di Nicola Sacco una sorta di passaggio di consegna alle generazioni future (nella figura di suo figlio), nel continuare ciò che stavano portando avanti i compagni di quel tempo che avevano a loro volta ereditato e raccolto da quelli passati…se noi rappresentiamo il futuro…credo che abbiamo altamente deluso le aspettative dei nostri “padri”; siamo per lo più generazioni senza radici, persi nel caos del consumo, dei media, in sogni di arrivismo nella società del lavoro non più divisa in classi, ma più... (continuer)
Possono bruciare i nostri corpi,
(continuer)
envoyé par adriana 29/2/2008 - 18:43
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Le Urla

Le Urla
Album :L'Unico Elemento

Non vogliamo sentire, vedere, parlare. Siamo noi in prima persona a non voler accettare l’esistenza di atroci realtà, barbarie, vili persecuzioni per il benessere di pochi; ma sembra che non vi sia più memoria, che si sia dimenticato ciò che è stato in passato e quindi ripetiamo gli stessi errori: deturpiamo questo pianeta, cancellando culture ed etnie, combattendo guerre assurde… è un olocausto continuo.
Perché il nostro tanto amato ed osannato benestare è ancora a discapito di esseri viventi che vengono sfruttati solo perché considerati di categoria inferiore, che sia l’operaio sottopagato di una multinazionale, nei così chiamati paesi in via di sviluppo, sia il bambino costretto a lavorare nelle condizioni più atroci o, ancora peggio, costretto ad uccidere per una stupida guerra di territorio (finanziata da multinazionali per il controllo delle risorse) nei... (continuer)
Sono il sangue che bagna le tue mani
(continuer)
envoyé par adriana 29/2/2008 - 18:31
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Febbraio '94

Febbraio '94
[2004]
Album :L'Unico Elemento


Come le carceri, i manicomi e gli ospedali psichiatrici possono solamente rinchiudere un corpo. I pensieri, i sogni, le speranze continuano a essere attivi e di conseguenza minacciosi per coloro che vedono nella forza individuale un pericolo. Questa poesia è stata scritta da una persona non adatta a vivere negli standard di normalità, per cui rinchiusa in un manicomio. Il pregiudizio l’aveva condannata ad essere “malata di mente” e quindi emarginata. Noi non lo accettiamo: il cervello dell’uomo è un’ universo talmente vasto che nessuno si può arrogare il diritto di giudicarlo sano o malato. Saccenti ed esperti dottori psichiatrici osservano e giudicano dei comportamenti che loro e la società non ritengono normali tacciandoli come malattia e quindi da curare. Fin dal passato i “malati” venivano curati con metodi più riconducibili a torture corporali (elettroshock,... (continuer)
Gli spazi si ristringono sempre più
(continuer)
envoyé par adriana 29/2/2008 - 18:20
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Indistruttibili

Indistruttibili
[2008]
Album:Passaggi

Ci sono nella vita persone che passano senza lasciare nessuna traccia e nessun ricordo. Altre invece rimangono, nella pelle soprattutto e negli anni maturano, si evolvono, diventando uomini insieme. E l’uomo che ricorda (e quello che ascolta o viceversa) non è altro che il ragazzo di ieri. A lui appartiene il disegno delle storie che non possono essere cancellate, anzi rimangono scolpite nella grande corteccia della memoria.
Meravigliosi miracoli.
Cala la sera dentro di me….
(continuer)
envoyé par adriana 29/2/2008 - 14:27
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Domani

Domani
[2008]
Album:Passaggi

“Rammenta sempre Dante, nel gioco occasionale della felicità di non tenerla tutta per te, aiuta i perseguitati e le vittime perché sono questi gli amici migliori. Nella lotta della vita, troverai così molto di più e sarai rinato.”
(Lettera di Nicola Sacco al figlio di Vanzetti, Dante. Prigione di Stato del Massachussetts, 23 agosto 1927)
Ogni sera tu ritorni da me
(continuer)
envoyé par adriana 29/2/2008 - 14:22
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Per non dimentiCarlo

Per non dimentiCarlo
[2008]
Album:Passaggi

In piazza Alimonda il mistero resta ancora vivo. Da qui la richiesta che una Commissione Parlamentare riapra il caso. Da qui per non versare più lo stesso sangue. Il nostro
Un uomo disteso da solo
(continuer)
envoyé par adriana 29/2/2008 - 14:14
Parcours: Gênes - G8
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Natale '44

Natale '44
[2008]
Album:Passaggi

E’ difficile immaginare una Milano diversa come lo è stata nel ’44, l’anno più duro, quello della Repressione e del Linciaggio. Ma anche l’anno della Resistenza e degli Uomini che insieme ad altri conquistarono la libertà a mani piene. Tanti fecero ritorno, altri No. Come questo amore che sbocciato casualmente in Inverno non vide mai la Primavera, ma che valeva la pena Vivere fino alla Fine.
Mentre la luna se ne andava a passeggio…
(continuer)
envoyé par adriana 29/2/2008 - 14:12
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Dieci preghiere

Dieci preghiere
[2008]
Album:Passaggi

Nel Bosco delle Castagne, in provincia di Udine Belluno, nel 1944 i fascisti si resero protagonisti dell’impiccagione di dieci partigiani una a distanza dell’altro di pochi alberi. Un’offesa alla dignità umana.



Località Bolzano bellunese, Belluno, Belluno, Veneto

Data 10 marzo 1945

Matrice strage Nazista

Numero vittime 11

Numero vittime uomini 11

Numero vittime uomini adulti 10

Numero vittime uomini senza informazioni 1

Descrizione: Il 6 marzo 1945 due (o tre) militari tedeschi muoiono a causa di una mina posta sotto un cartello antitedesco, al poligono di tiro di Belluno. Questo scatena la rappresaglia da parte del maggiore Schroder, il quale, al termine di una riunione con altri ufficiali, stabilisce l’uccisione di cinquanta partigiani. Una volta ottenuta l’approvazione del maggiore delle SS Thirolf da Bolzano, Schroder chiede i prigionieri al tenente... (continuer)
L’una in punto....il fuoco cuoceva
(continuer)
envoyé par adriana 29/2/2008 - 14:09
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Dio stanotte non abita qui

Dio stanotte non abita qui
[2008]
Album:Passaggi

Questa canzone è ispirata ad Aldo Gastaldi, partigiano. Comandante della divisione “Cichero” a 25 anni. Del suo volto mi ha stupito la forza, la sicurezza, il coraggio. Valori che lasciano il segno, che ti formano nel cuore e nell’anima. Questa canzone non vuole assumere una visione blasfema, ma spesso mi sono chiesto, dopo aver visto tanti, troppi cadaveri della Resistenza, dove fosse Dio e se in qualche modo la Chiesa poteva fermare tutte le atrocità della guerra.
Se la notte passa piano quando cerchi l’orizzonte
(continuer)
envoyé par adriana 29/2/2008 - 14:05
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Da dentro

Da dentro
[2008]
Album:Passaggi

Non so cosa si possa provare all’interno di un carcere, ma volevo rappresentare un uomo che scrive una lettera “da dentro” ascoltando Radio Gap , la “Radio del Movimento”
E ’ notte cala la neve
(continuer)
envoyé par adriana 29/2/2008 - 14:01
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Sotto questo dolore

Sotto questo dolore
[2008]
Album:Passaggi

“…e che differenza c’è con la bambina Clara Cecchini, di Valla, che le hanno ucciso padre e madre? Aveva solo quell’amore e gliel’hanno tolto. Era di otto anni,allora, e vennero i tedeschi a casa sua e dissero ai famigliari che uscissero sotto il pergolato,si mettessero bene in fila,che gli dovevano fare la fotografia. La bambina si assestò i capelli, e volle dare la mano alla madre,in fila con gli altri. I tedeschi con una sventagliata di mitra li massacrarono tutti. E lei,Clara, restò solo ferita,ma non si mosse vicino al padre e alla madre morti, e restò li come un cadaverino, finché non vennero i partigiani…”. (Alcide Cervi “I miei sette figli” ed. Riuniti)
Dal sito ufficiale
C’è una voce che chiama lontano
(continuer)
envoyé par adriana 29/2/2008 - 13:54
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Nella lotta

Nella lotta
[2008]
Album:Passaggi

A luglio del 2001 si è verificata la più grande sospensione dei diritti democratici dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Le testimonianze degli abusi, dei soprusi e delle menzogne raccontate sono il frutto di un’attenta analisi di chi ha voluto restituire e restituirci la Verità che spesso diventa Intoccabile.
dal sito ufficiale
Contro questi spari
(continuer)
envoyé par adriana 29/2/2008 - 13:47
Parcours: Gênes - G8
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Fíjate bien

Fíjate bien
[2000]
Letra y Música de Juanes
Testo e Musica di Juanes
Lyrics and Music by Juanes
Album: "Fíjate bien"


Una canzone piena di ritmo che parla delle mine antiuomo in senso figurato.
Te han quitado lo que tienes
(continuer)
envoyé par Marcia 29/2/2008 - 10:15
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Voice Of The Voiceless

Voice Of The Voiceless
[1992]
Album: "Rage Against The Machine"

Canzone dedicata a Mumia Abu Jamal, attivista, scrittore e giornalista statunitense condannato a morte ingiustamente per l'omicidio del poliziotto Daniel Faulkner.
I RATM si sono battutti molto per la sua liberazione.

Mumia Abu Jamal è un giornalista nero noto per le sue battaglie contro la corruzione della amministrazione e della polizia in Pennsylvania.
Conosciuto come "la voce dei senza voce", Jamal ha vissuto una vita vibrante di lotta dalla parte dei poveri, i neri e gli espropriati negli U.S.A. e anche dalle spaventose condizioni del braccio della morte, continua a parlare come portavoce degli oppressi in articoli che compaiono regolarmente nei giornali di tuttto il paese.
UGH!, UGH!
(continuer)
envoyé par Marcia 28/2/2008 - 18:37
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Stazioni

Stazioni
[1988]
Testo di Sergio Endrigo
Musica di Sergio Endrigo e Rocco De Rosa
Lyrics by Sergio Endrigo
Music by Sergio Endrigo and Rocco De Rosa
Album: Il Giardino di Giovanni

Non servono commenti particolari per questa canzone ... basta leggerne il testo.

Una sola nota, relativa al dispiacere per il fatto che questo brano, oltre a parecchi altri rimasti pressochè del tutto ignoti ai più, sia contenuto in un album misconosciuto ed irreperibile: "Il Giardino di Giovanni" (New Enigma, 1988), pubblicato da un'oscura casa discografica destinata, di lì a poco, ad essere dichiarata fallita.

Il titolo dell'album, che è poi quello del brano di apertura, è dedicato a Giovanni D'Amico - un amico reale di Endrigo - ed al suo giardino nell'isola di Pantelleria.
Le stazioni le stazioni le stazioni
(continuer)
envoyé par Alberta Beccaro - Venezia 28/2/2008 - 02:25
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Se il Primo Maggio a Mosca

Se il Primo Maggio a Mosca
[1981]
Testo e musica di Sergio Endrigo
Album: ... E noi amiamoci

Dall'album "...E noi amiamoci" (Fonit Cetra, 1981), ecco la plumbea oppressione senza scampo propugnata dal comunismo di stampo e di matrice sovietici ... così come ci appare in questo vero e proprio piccolo "polittico", dipinto con il poetico pennello di un artista sensibile, impegnato ed intelligente (che, pure, sempre si dichiarò comunista nella vita).

(Alberta Beccaro - Venezia)
Se il I° maggio a Mosca fosse estate
(continuer)
envoyé par Alberta Beccaro - Venezia 28/2/2008 - 01:56
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Trieste

Trieste
[1981]
Testo e musica di Sergio Endrigo

Dall'album "...E noi amiamoci" (Fonit Cetra, 1981), ecco un ritratto - a tratti gaio ed a tratti rannuvolato, proprio come il capoluogo giuliano e come la sua inimitabile storia - di quella che fu la città d'adozione dell'esule istriano Sergio Endrigo dai suoi 14 anni in poi.

Un ritratto che ci suona carico d'affetto, vivido, le cui pittoresche sembianze giungono fin quasi ad essere antropomorfe.

Coloro che siano vissuti per qualche anno almeno a Trieste, come chi scrive questo commento, possono ritrovare - nei versi poetici di Endrigo come pure nella sua musica, qui volutamente "austroungarica" - i lineamenti, mai fissi, sempre cangianti, di questa città-caposaldo della storia patria italiana.

Ma la Trieste bella, vezzosa e simpatica di inizio canzone ci appare progressivamente, nel finale del brano, anche e soprattutto come la venerabile "martire... (continuer)
In tutti i miei pensieri
(continuer)
envoyé par Alberta Beccaro - Venezia 28/2/2008 - 01:32
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Where Do The Children Play?

Where Do The Children Play?
Dall'album "Tea for the Tillerman" del 1970.

Questa e altre tre canzoni comprese nell'album fanno anche parte della colonna sonora dello splendido film-culto di Hal Ashby "Harold and Maude" del 1971.
Well I think it's fine
(continuer)
envoyé par Alessandro 28/2/2008 - 00:31
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The Girl In The Picture

The Girl In The Picture
[1994]
Album: "The girl in the picture"

Phan Thị Kim Phúc also known as Kim Phúc (born in 1963) is a Vietnamese woman who is the subject of a famous photo from the Vietnam war. The picture shows her at about age nine running naked on the street after being severely burned on her back by a U.S.-coordinated napalm attack.


In 2003, Belgian composer Eric Geurts wrote a song called "The Girl in the Picture" dedicated to Kim Phúc, sung by Yanah. It was released on Flying Snowman Records. All profits went and still go to the Kim Foundation.

from Wikipedia
She’s only a child
(continuer)
envoyé par Marcia 27/2/2008 - 21:28
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Quién tiene el poder de hacernos morir

Quién tiene el poder de hacernos morir
Arman guerras por interéses económicos
(continuer)
envoyé par Marcia 27/2/2008 - 20:04
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Carne de Cañon

[2001]
Album: "Hc Crust"
Te hacen
(continuer)
envoyé par Marcia 27/2/2008 - 19:43
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Código de barras

[2001]
Album: "Hc Crust"
Hoy, después de tanto tiempo
(continuer)
envoyé par Marcia 27/2/2008 - 19:40
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Policias Violentos

Policias Violentos
[2001]
Album: "Hc Crust"
Gente muerta por policias violentos
(continuer)
envoyé par Marcia 27/2/2008 - 19:38
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América es una dictadura

América es una dictadura
[2001]
Album: "Hc Crust"
En el año 2000
(continuer)
envoyé par Marcia 27/2/2008 - 19:35

Son Valsusina

Son Valsusina
Scritta nel 2007, sull'aria di "Son la mondina"
Son valsusina
(continuer)
envoyé par Maria Rollero 27/2/2008 - 10:35
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Feeling Good

Feeling Good
[1965]
Scritta da Leslie Bricusse (1931-), compositore e liricista, ed Anthony Newley (1931-1999), attore e songwriter, entrambi inglesi.
Interpretata da Nina Simone in molti suoi dischi, a partire da “I Put a Spell On You” del 1965.

Secondo me questa canzone, nota soprattutto nell'interpretazione della immortale Nina Simone, oltre ad essere una delle più belle canzoni che siano mai state scritte, è anche degnissima di stare fra le CCG/AWS, almeno negli Extra.. che ne dite?

"Feeling Good" (aka Feelin' Good) is a song written by Anthony Newley and Leslie Bricusse for the 1965 musical The Roar of the Greasepaint—the Smell of the Crowd and since covered by several artists, including Nina Simone, Sammy Davis Jr, Muse, Eels, Michael Bublé, The Pussycat Dolls and, most recently, John Barrowman for his 2007 CD, 'Another Side'.
en.wikipedia
Birds flying high you know how I feel
(continuer)
envoyé par Alessandro 27/2/2008 - 09:27
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We Need A War

We Need A War
Singolo del 2006.
We need a war
(continuer)
envoyé par Alessandro 26/2/2008 - 13:18
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Signorsì

Signorsì
[2008]
Album: "Nato il 5 ottobre"
Testo e musica di Rosario Morisco-Principe&SocioM.-A.Spenillo
Lyrics and music by Rosario Morisco-Principe&SocioM.-A.Spenillo

Anche questa viene dal festival di Sanremo; non l'ho ancora sentita (passa domani sera) e quindi non so quanto vada presa sul serio (insomma, non so se sarà una bufala, come la Ruggiero l'anno scorso).
Signorsì
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 26/2/2008 - 00:59
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Para Parà Ra Rara

Para Parà Ra Rara
[2008]

Vabbè, viene dal festival di Sanremo in corso, ma non è male!
Non sai cos’è successo
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 26/2/2008 - 00:50
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Peace

Peace
[2004]
Album: "Happy people / U saved me"

Non ho mai sentito 'sta canzone, ma ne ho trovato il testo in internet; voi ne sapete qualcosa? Si trova nell'album "Happy people / U saved me" del 2004.
(Peace) it's what I prayer for
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 25/2/2008 - 18:16
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Peace brother peace

Peace brother peace
Cari amici, ho scaricato da internet un album del 1973 di Dr. John (In the right place) e ho scoperto che contiene una canzone che si intitola "Peace brother peace". Purtroppo non ho trovato in alcun sito il testo, in compenso ne ho trovato un altro con lo stesso titolo di Bill Medley (del 1968 o 1969) che forse è stato interpretato anche dai Righteous Brothers (del resto Bill Medley faceva parte dei Righteous Brothers), Insomma, non conosco il pezzo, non so bene chi lo canta, ma ve lo mando lo stesso. E mi piacerebbe che qualcuno fosse in grado di inviarvi il testo della canzone di Dr. John. E voi direte: cosa vuoi di più dalla vita? Non credo che mi risponderete con lo slogan di quella stupida pubblicità!
Ciao
Peace, brother, peace
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 25/2/2008 - 18:13

Mille lire

Mille lire
[1995]

Testo e musica di Claudio Di Paco
Lyrics and music by Claudio Di Paco
Mille lire
(continuer)
envoyé par Silva 25/2/2008 - 11:56
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Here's To The State Of Mississippi

Here's To The State Of Mississippi
[1964]
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album: "I Ain't Marching Anymore" [1965]

“I Ain't Marching Anymore”, del 1964, inizia con l'omonima canzone, celeberrima e uno degli inni riconosciuti dell'opposizione alla guerra nel Vietnam, e si chiude con questa “Here's to the State of Mississippi”, che nel 1974 Phil Ochs aggiornerà in Here's To The State Of Richard Nixon, una violentissima requisitoria contro il presidente dello scandalo Watergate (e della guerra indocinese). Altrettanto violenta era stata la requisitoria originale contro lo stato del Mississippi, contro il razzismo che vi regnava, contro le sue istituzioni e le chiese. E contro gli omicidi legalizzati che vi si commettevano, come ad esempio quelli commessi nel 1964 contro i tre attivisti per i diritti civili; un episodio adombrato precisamente nella prima strofa della canzone, probabilmente scritta... (continuer)
Here's to the state of Mississippi,
(continuer)
envoyé par adriana 25/2/2008 - 07:45
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Omaggio all'anarchico Lucetti

Omaggio all'anarchico Lucetti
[2001]
Album:Riflessi

"All'Anarchico Lucetti" è la storia dell'omonimo anarchico toscano che negli anni '30 attentò a Mussolini senza però raggiungere lo scopo e che fu rinchiuso a Regina Coeli a "meditare". In Italia gli attentati al duce sono stati solo tre e Lucetti è stato forse il più significativo tra gli altri.

E' questa una canzone che oggi (a distanza di quasi un anno dalla prima stesura) mi piace dedicare ai fatti di Genova ormai cronaca e agli eventi a venire che verosimilmente riproporranno la tensione tra potere costituito, legalmente e statalmente tutelato e quindi presupposto, ma solo presupposto, innocente e chiunque più o meno intelligentemente cerchi di contrastarlo proponendo alternative di agognata e necessaria civiltà.
Da questa pagina del sito ufficiale
"Ciao, viva l'anarchia
(continuer)
envoyé par adriana 24/2/2008 - 09:49
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Le temps des noyaux

Le temps des noyaux
Alors Quoi ? (2007)
Le vent souffle sur la plaine
(continuer)
envoyé par Jacky Fluttaz 23/2/2008 - 19:16
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Nessun dio

Nessun dio
La Storia di Nessun dio… nasce, casualmente da un viaggio in metropolitana a Roma. Su di un cartello pubblicitario c’era la scritta Manhattan.
Osservando attentamente questa scritta Carmine la ha vergata sul suo taccuino e , a livello di subconscio, accadde quello che potrebbe definirsi un’associazione logica di immagini. Il cervello associò la parola Manhattan all’attacco dell’11 settembre. E così, i tratti verticali delle due t sembrarono, a Carmine, le torri gemelle, mentre i tratti orizzontali gli aerei che penetravano in esse.
Da li si sviluppa la storia delle due principali icone della successiva guerra.
George W. Bush e Bin Laden.
I personaggi vengono raffigurati, all’interno del videoclip, dalle Marionette del Teatro degli Accettella, storico teatro Romano.
Lo scopo è, anche, quello di porre all’attenzione delle persone, un evento disastroso, che sembra non voler finire... (continuer)
Non ho mai veduto incontri o combattimenti
(continuer)
envoyé par adriana 23/2/2008 - 17:26
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Avrai

Avrai
Una simpatica curiosità: il destinatario di questa canzone, Giovanni Baglioni (nel frattempo divenuto, a soli 25 anni, uno dei nomi più interessanti - e talentuosi - nel panorama del chitarrismo acustico solista italiano) scherza con un'intervistatrice televisiva della RAI sul "tasso di "esattezza" delle previsioni fatte a suo tempo dal padre nel brano "Avrai", parlando specificamente anche del verso " ... ed una radio per sentire che la guerra è finita" :

Alberta Beccaro - Venezia 23/2/2008 - 15:22
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Pour toi Arménie

Pour toi Arménie
great song...i want to hear it in english
23/2/2008 - 03:47
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Don Juan

Don Juan
DON JUAN
(continuer)
envoyé par Marcia 22/2/2008 - 11:28
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La tondue

La tondue
LA RAPADA
(continuer)
envoyé par Marcia 22/2/2008 - 11:18
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Le verger du Roi Louis

Le verger du Roi Louis
EL JARDIN DEL REY LUIS
(continuer)
envoyé par Marcia 22/2/2008 - 11:00
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Gesù caro fratello

Gesù caro fratello
Ecco un'intensa interpretazione di "Jesùs querido hermano" offerta dall'artista argentina Marilina Ross, che nella sua carriera ha inciso su disco - e cantato dal vivo - diverse cover di pezzi di Claudio Baglioni in lingua spagnola risalenti agli anni '70:



E' possibile notare come il testo spagnolo, in questa versione cantata dalla Ross, differisca dal testo curato da Carlos Ramòn Amart presente in CCG.

La cosa non è infrequente per la cantante argentina, che ha spesso amato personalizzare le sue cover, ri-traducendosi i brani per conto proprio, a volte con un pizzico di libertà in eccesso.

Tuttavia è pur vero che spesso (anche se non è il caso di "Jesùs querido hermano", uguale nelle versioni RCA tanto spagnola quanto sudamericana), gli stessi adattatori dei testi di Baglioni dall'italiano allo spagnolo erano diversi - per scelta della sua casa discografica RCA - a seconda che l'incisione... (continuer)
Alberta Beccaro - Venezia 21/2/2008 - 23:12
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
finalmente grazie a voi riesco a capire il testo di tammurriata nera!

io tammuriata nera ce l'ho su un "best" in due cd della nccp, e questa canzone in questa versione ha un'altra strofa (subito dopo quella su Churchill), che voi non avete riportato nel testo. chissà cosa dice?!?
raffa 21/2/2008 - 20:52




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