Vorrei segnalarvi sul numero 776 del settimanale Internazionale di Giovanni de Mauro la traduzione, a cura di Sara Bani, del bellissimo racconto di Manuel Rivas, pubblicato su El País Semanal del 24 agosto 2008, e intitolato "El desaparecido HGO (una historia argentina)"
Il grande scrittore galiziano racconta un caso estremo di annientamento di un'intera famiglia di gente progressista, di artisti. Tra il 1976 e il 1978, i militari della tetra dittatura argentina perseguitarono, torturarono e assassinarono Héctor Germán Oesterheld - il creatore de "L'Eternauta", una fra le più importanti storie a fumetti mai realizzate - e le sue quattro figlie.
Oesterheld fu un autore molto prolifico e inventò miriadi di personaggi e di storie (Bull Rocket, Sergente Kirk, Ernie Pike, Ticonderoga, Mort Cinder,...), ma "L'Eternauta" resta la sua opera principale, una storia di fantascienza scritta negli... (continuer)
(Fonte: Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto - "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi", Donzelli editore 2008, pp. 137-138)
Buongiorno sono Bashkim. Da diversi anni accompagno alpini in territorio Albanese per vedere le zone del conflito italo-greco. Per ogni informazione mi potete contattare.
Un caro saluto
Bashkim Hyka. www.bashkim-travel.com vedi foto 2007 gli alpini sul ponte di Perati
Altre tre strofe raccolte da Franco Castelli in provincia di Alessandria. Nel libro di Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto - "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi" (Donzelli 2008), gli autori riferiscono che la canzone era un parodia di larghissima diffusione popolare del canto "O Dio del ciel, se fossi una rondinella"...
O Dio del ciel (continuer)
envoyé par Alessandro 25/12/2008 - 23:44
Rita Montagnana (1895-1979), torinese, ebrea, comunista, volontaria repubblicana in Spagna, esiliata dal fascismo, prima moglie di Palmiro Togliatti, riferisce che la canzone veniva cantata in particolare dalle donne durante la grande rivolta di Torino del 1917 contro la guerra e per il pane.
Nell'agosto del 1917 Torino era alla fame. Quasi tutti i forni avevano chiuso per mancanza della farina. La gente si riversò tutta nelle strade e cominciò a saccheggiare i negozi, attaccò le caserme, alzò barricate... in Borgo San Paolo, i frati della chiesa di San Bernardino, solo pochi giorni prima dell'inizio della rivolta avevano catturato, malmenato e consegnato alla polizia alcuni ragazzini che erano penetrati nel convento per rubare qualcosa da mangiare... così, anche la chiesa divenne obiettivo della folla che manifestava per la pace e il pane: San Bernardino venne saccheggiata (e pare che i... (continuer)
da "Storia di Torino operaia e socialista", di Paolo Spriano, 1972, p. 422:
"In Borgo San Paolo, nella stessa mattinata [del 23 agosto 1917] la folla saccheggia e incendia la chiesa di San Bernardino e l'attiguo convento dei frati. L'episodio ha alcune radici lontane: l'anno precedente aveva destato grade emozione nel quartiere - emozione di cui si era fatta eco Antonio Gramsci - il fatto che due ragazzi, entrati nell'orto del convento per rubare della frutta, fossero stati percossi dai frati i quali, - scriveva Gramsci - "li hanno sfregiati tracciando sul cranio il segno della croce". Già allora una dimostrazione ostile di cinquemila persone si era avuta in piazza Peschiera dinnanzi alla chiesa. I dimostranti, ora, "saldano il conto". Nell'incendio della chiesa viene distrutto un magazzino militare ospitato nei sotterranei. La polizia, giunta molto in ritardo, apre il fuoco e cadono sotto... (continuer)
In questa come nelle altre versioni italiane esiste la consueta confusione sul nome di Sotiris Petroulas, che nel titolo del testo greco è riportato al caso accusativo (για Σωτήρη Πέτρουλα) e nel corpo del testo al caso vocativo (invocazione), che ha forma identica all'accusativo. Da qui i "Sotiri Petrula" (o, come in questo caso, l' "ibrido" "Sotiris Petrula"). [RV]
Secondo quanto riportano Jona, Liberovici, Castelli e Lovatto nel loro "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi" (Donzelli 2008) la parodia di "Tripoli, bel suol d'amore", reintitolata "Tripoli, suol del dolore" comparve su 'La Risaia. Giornale socialista vercellese' del 6 aprile 1912, senza indicazione dell'autore.
Però la paternità della parodia fu rivendicata da Luigi Castagno, detto Gino, nel corso di un'intervista risalente al 1960 in cui riferì a Jona e Liberovici che scrisse il testo durante gli scioperi dei metallurgici nel 1912...
Gino Castagno (1893-1971), torinese, disegnatore meccanico, dirigente tecnico alla Alfa Romeo e alla Viberti.
A 16 anni ha un grave infortunio sul lavoro e perde le dita di una mano. Questo non gli impedisce di lavorare e contemporaneamente dedicarsi all'attività politica. Nel 1909 fonda il Movimento giovanile socialista... (continuer)
E' stata scritta per ricordare la proposta del generale Trettner (che prese parte all'attacco aereo su Guernica) al Pentagono e alla Nato, di porre una cintura atomica fra le due Germanie.
Scritta da un anonimo operaio della Regione Barca di Torino sulla traccia dei noti versi di Trilussa.
Pubblicata da "L'Ordine Nuovo" il 9 ottobre 1921.
Fonte: Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto - "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi", Donzelli editore, 2008, pp. 111/112.
Fonte: Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto - "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi", Donzelli editore, 2008, pag. 101.
DELINQUENZA, DELINQUENZA (continuer)
envoyé par Alessandro 25/12/2008 - 19:14
Acc... c'era già nella versione "bolscevica" che Jona e Liberovici - come scrivono in "Le ciminiere non fanno più fumo" - raccolsero a Torino nel 1959 dalla voce di Felice Carando, classe 1902, militante socialista del Circolo Oltre Po, Ardito del Popolo che partecipò agli scontri con i fascisti nei primi anni '20...
"Carando aggiunge all'esecuzione del canto questo ricordo personale:
C'era il comizio su Sacco e Vanzetti e noi venivamo dai giardini della Cittadella, dove appunto aveva avuto luogo il comizio: i comizi si facevano prima che li ammazzassero. E venivamo giù cantando quella. In piazza Castello l'abbiamo attaccata, eravamo dieci o dodici; arriviamo sotto i portici, cantavamo quella lì: 'Delinquenza, delinquenza, del fascismo sei l'essenza...'Passimao davanti al [caffè] Dilej, e ne viene fuori tutta una truppa. Arrivano, e saranno più di cento: "Arditi d'Italia contro gli arditi... (continuer)
Il grande scrittore galiziano racconta un caso estremo di annientamento di un'intera famiglia di gente progressista, di artisti. Tra il 1976 e il 1978, i militari della tetra dittatura argentina perseguitarono, torturarono e assassinarono Héctor Germán Oesterheld - il creatore de "L'Eternauta", una fra le più importanti storie a fumetti mai realizzate - e le sue quattro figlie.
Oesterheld fu un autore molto prolifico e inventò miriadi di personaggi e di storie (Bull Rocket, Sergente Kirk, Ernie Pike, Ticonderoga, Mort Cinder,...), ma "L'Eternauta" resta la sua opera principale, una storia di fantascienza scritta negli... (continuer)