Con la lettera del prete
Con la lettera del prete
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 5/1/2008 - 22:52
O cara moglie
[1965]
Omicron-Della Mea
Musica di G. Salviucci Marini
Dischi del Sole 208
Dischi del Sole 205
Dischi del Sole mc/5
In album con "La piccola ragione d'allegria"
La più famosa canzone di Ivan della Mea era fino ad oggi rimasta assente da questa raccolta, probabilmente perché ancora non esisteva un suo specifico topic. Ce l'ha, ora, con il percorso sull'emigrazione e sulla guerra del lavoro. Ce l'ha per l'immagine che vedete sopra, il corteo di 25.000 lavoratori dopo il rogo al treno di laminazione della ThyssenKrupp di Torino, il 6 dicembre 2007, che in quel momento era costato la vita a quattro operai. Oggi, 5 gennaio 2008, sappiamo che le vittime sono state sette. Tutti gli operai che si trovavano lì. Non ne è sopravvissuto nessuno.
Sono tutti quanti, ora, a gridare e berciare perché bisogna fare qualcosa. Ma sentiteli. Dopo che in Italia, ogni anno, sul lavoro muoiono 1500 persone.... (continuer)
Omicron-Della Mea
Musica di G. Salviucci Marini
Dischi del Sole 208
Dischi del Sole 205
Dischi del Sole mc/5
In album con "La piccola ragione d'allegria"
La più famosa canzone di Ivan della Mea era fino ad oggi rimasta assente da questa raccolta, probabilmente perché ancora non esisteva un suo specifico topic. Ce l'ha, ora, con il percorso sull'emigrazione e sulla guerra del lavoro. Ce l'ha per l'immagine che vedete sopra, il corteo di 25.000 lavoratori dopo il rogo al treno di laminazione della ThyssenKrupp di Torino, il 6 dicembre 2007, che in quel momento era costato la vita a quattro operai. Oggi, 5 gennaio 2008, sappiamo che le vittime sono state sette. Tutti gli operai che si trovavano lì. Non ne è sopravvissuto nessuno.
Sono tutti quanti, ora, a gridare e berciare perché bisogna fare qualcosa. Ma sentiteli. Dopo che in Italia, ogni anno, sul lavoro muoiono 1500 persone.... (continuer)
O cara moglie stasera ti prego
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envoyé par Riccardo Venturi 5/1/2008 - 22:19
La mort aux loups
[1975]
Paroles et musique de Léo Ferré
Testo e musica di Léo Ferré
Album: Je te donne [1976]
"Plaidoyer poétique contre la peine de mort à l'occasione de l'exécution de Bontemps et Buffet que le président Pompidou avait refusé de gracier, en novembre de 1972."
Pierre Saka, La grande anthologie de la chanson française, p. 208.
Una lunga orazione civile contro la pena di morte scritta e cantata da Léo Ferré nel 1975, ma ispirata alla condanna a morte ed all'esecuzione di Claude Bontemps e Roger Buffet, avvenuta il 29 novembre 1972.
I due erano stati condannati a morte dalla Corte d'Assise di Troyes. Buffet, già condannato all'ergastolo per omicidio, aveva guidato la rivolta carceraria di Clairvaux, il 21 settembre 1971, prendendo in ostaggio due persone: un sorvegliante e un'infermiera. Entrambe furono da lui sgozzate a morte. Bontemps, condannato a 20 anni per furto e rapina, che era... (continuer)
Paroles et musique de Léo Ferré
Testo e musica di Léo Ferré
Album: Je te donne [1976]
"Plaidoyer poétique contre la peine de mort à l'occasione de l'exécution de Bontemps et Buffet que le président Pompidou avait refusé de gracier, en novembre de 1972."
Pierre Saka, La grande anthologie de la chanson française, p. 208.
Una lunga orazione civile contro la pena di morte scritta e cantata da Léo Ferré nel 1975, ma ispirata alla condanna a morte ed all'esecuzione di Claude Bontemps e Roger Buffet, avvenuta il 29 novembre 1972.
I due erano stati condannati a morte dalla Corte d'Assise di Troyes. Buffet, già condannato all'ergastolo per omicidio, aveva guidato la rivolta carceraria di Clairvaux, il 21 settembre 1971, prendendo in ostaggio due persone: un sorvegliante e un'infermiera. Entrambe furono da lui sgozzate a morte. Bontemps, condannato a 20 anni per furto e rapina, che era... (continuer)
DEUX CONDAMNÉS À MORT ONT ÉTÉ EXÉCUTÉS
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 5/1/2008 - 17:37
The Death of Stephen Biko
(1978)
Su Steve Biko si veda Biko di Peter Gabriel
La canzone si trova nell'album intitolato "Heroes"
Su Steve Biko si veda Biko di Peter Gabriel
La canzone si trova nell'album intitolato "Heroes"
Stephen Biko lay in shackles on a urine sodden mattress
(continuer)
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5/1/2008 - 14:29
My Son John
[1966]
Lyrics and musis by Tom Paxton
Testo e musica di Tom Paxton
"My Son John" is a moving song about a soldier who comes back home and can't even begin to describe what he's been through.
"My Son John" è una toccante canzone su un soldato che torna a casa e non riesce neppure a cominciare a descrivere quel che ha passato.
Lyrics and musis by Tom Paxton
Testo e musica di Tom Paxton
"My Son John" is a moving song about a soldier who comes back home and can't even begin to describe what he's been through.
"My Son John" è una toccante canzone su un soldato che torna a casa e non riesce neppure a cominciare a descrivere quel che ha passato.
My son, John, was a good boy, and good to me.
(continuer)
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5/1/2008 - 12:21
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
La prière [including Il n'y a pas d'amour heureux and Preghiera in gennaio]
Poème de Francis Jammes [1906]
D'après le recueil L'église habillée de feuilles
[Titre originel: Les mystères douloureux]
Musique et interprétation de Georges Brassens
1953, Disque 3, face 2
Poesia di Francis Jammes [1906]
Dalla raccolta L'églis habillée de feuilles [La chiesa vestita di foglie]
[Titolo originale: Les mystères douloureux (I misteri dolorosi)]
Musica e interpretazione di Georges Brassens
1953, Disco 3, Lato 2
Una delle massime, e più note, poesie di Francis Jammes che ha avuto un destino musicale decisamente singolare sin da quando, nel 1953, Georges Brassens la mise in musica per inserirla nel suo 3° disco. Abbreviandola di diverse strofe rispetto all'originale, ma rendendola probabilmente più altamente drammatica. Al pathos della canzone contribuisce senz'altro anche la melodia composta da Brassens, che deciderà poi addirittura di usarla, senza cambiarne... (continuer)
D'après le recueil L'église habillée de feuilles
[Titre originel: Les mystères douloureux]
Musique et interprétation de Georges Brassens
1953, Disque 3, face 2
Poesia di Francis Jammes [1906]
Dalla raccolta L'églis habillée de feuilles [La chiesa vestita di foglie]
[Titolo originale: Les mystères douloureux (I misteri dolorosi)]
Musica e interpretazione di Georges Brassens
1953, Disco 3, Lato 2
Una delle massime, e più note, poesie di Francis Jammes che ha avuto un destino musicale decisamente singolare sin da quando, nel 1953, Georges Brassens la mise in musica per inserirla nel suo 3° disco. Abbreviandola di diverse strofe rispetto all'originale, ma rendendola probabilmente più altamente drammatica. Al pathos della canzone contribuisce senz'altro anche la melodia composta da Brassens, che deciderà poi addirittura di usarla, senza cambiarne... (continuer)
Agonie.
(continuer)
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envoyé par Susana 5/1/2008 - 09:35
The Stare's Nest By My Window
A poem [1916] by William Butler Yeats
From Meditations In Time Of Civil War
Set to music and performed by June Tabor [1977]
Poesia [1916] di William Butler Yeats
Da Meditations In Time Of Civil War
Musicato e eseguito da June Tabor [1977]
La guerra civile durante la quale hanno luogo le Meditations di Yeats è quella irlandese del 1916; e le vicende dell'Irlanda si intrecciano strettamente con quelle personali del poeta, particolarmente con quelle sentimentali. E' noto a tutti i lettori e gli estimatori di Yeats che il grande amore della sua vita, Maud Gonne, che lo aveva rifiutato per anni, era andata sposa a uno dei principali leader della rivoluzione irlandese, John McBride. La donna, che aveva spinto Yeats ad abbracciare per un dato periodo gli ideali rivoluzionari più accesi, col suo rifiuto aveva indotto il poeta ad un abbandono di tali ideali; pur separata dal marito dopo soli... (continuer)
From Meditations In Time Of Civil War
Set to music and performed by June Tabor [1977]
Poesia [1916] di William Butler Yeats
Da Meditations In Time Of Civil War
Musicato e eseguito da June Tabor [1977]
La guerra civile durante la quale hanno luogo le Meditations di Yeats è quella irlandese del 1916; e le vicende dell'Irlanda si intrecciano strettamente con quelle personali del poeta, particolarmente con quelle sentimentali. E' noto a tutti i lettori e gli estimatori di Yeats che il grande amore della sua vita, Maud Gonne, che lo aveva rifiutato per anni, era andata sposa a uno dei principali leader della rivoluzione irlandese, John McBride. La donna, che aveva spinto Yeats ad abbracciare per un dato periodo gli ideali rivoluzionari più accesi, col suo rifiuto aveva indotto il poeta ad un abbandono di tali ideali; pur separata dal marito dopo soli... (continuer)
The bees build in the crevices
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 4/1/2008 - 22:03
Ninna nanna
[2005]
Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Album: "Ignazio"
Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Album: "Ignazio"
Ninna nanna dormi poco
(continuer)
(continuer)
envoyé par Luigi Piccioni 4/1/2008 - 08:55
Racconto di guerra
[2001]
Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Album: "C'è poco da ridere"
Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Album: "C'è poco da ridere"
È strano che per tanti (sei) anni questo pezzo devastante e amaro di Paolo Pietrangeli non sia stato notato da chi contribuisce a costruire “Canzoni contro la guerra”.
Comunque si tratta ancora e forse anche più di ieri di un ritratto efficacissimo dei troppi (quasi tutti ormai, se guardiamo ai numeri parlamentari) signori della guerra nostrani.
Il riferimento è ovviamente all’aggressione alla Serbia del 1999, ma si adatta perfettamente a tutte le guerre Usa cui l’Italia si è servilmente accodata dal 1991 a oggi.
La canzone è contenuta nell’album “C’è poco da ridere” del 2001.
Comunque si tratta ancora e forse anche più di ieri di un ritratto efficacissimo dei troppi (quasi tutti ormai, se guardiamo ai numeri parlamentari) signori della guerra nostrani.
Il riferimento è ovviamente all’aggressione alla Serbia del 1999, ma si adatta perfettamente a tutte le guerre Usa cui l’Italia si è servilmente accodata dal 1991 a oggi.
La canzone è contenuta nell’album “C’è poco da ridere” del 2001.
Italia
(continuer)
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envoyé par Luigi Piccioni 4/1/2008 - 08:48
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
Milonga de andar lejos
Canciones para el hombre nuevo (1968)
Qué lejos está mi tierra
(continuer)
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envoyé par Maria Cristina 3/1/2008 - 16:23
Zangra
Paroles et Musique: Jacques Brel, 1962
Nell’album “Les Bourgeois”
Canzone ispirata al romanzo "Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati, pubblicato nel 1940 (prima traduzione francese del 1949)
(Bernart Bartleby)
Nell’album “Les Bourgeois”
Canzone ispirata al romanzo "Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati, pubblicato nel 1940 (prima traduzione francese del 1949)
(Bernart Bartleby)
Je m'appelle Zangra et je suis lieutenant
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 3/1/2008 - 10:16
Le colonel
[1958]
Parole di Jacques Brel
Musica di Gaby Wagenheim (1918-), compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra.
Nell'album intitolato “Au printemps”
(B.B.)
Parole di Jacques Brel
Musica di Gaby Wagenheim (1918-), compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra.
Nell'album intitolato “Au printemps”
(B.B.)
Colonel, faut-il,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 3/1/2008 - 10:14
Champ d'honneur
Credo sia un brano dall'album "Y'a pas d'amour" del 2000.
Il sito del gruppo è questo: http://lessalesmajestes.free.fr/
Ci sono anche i testi...
Versione francese di In Flanders Fields (come segnalato da Vanni)
Il sito del gruppo è questo: http://lessalesmajestes.free.fr/
Ci sono anche i testi...
Versione francese di In Flanders Fields (come segnalato da Vanni)
Je suis tombé ce matin
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 3/1/2008 - 00:38
Parcours:
Le pavot : une fleur contre la guerre ?
Il disgelo
Testo e musica di Francesco Guccini
Dall’album del 1967 “Per quando noi non ci saremo” dei Nomadi, una delle poche vere voci musicali italiane che hanno cercato di tradurre i sogni della rivolta giovanile dell’epoca partiti dagli USA di Bob Dylan e di Joan Baez.
E che fossero voci vere lo dimostra il fatto che i Nomadi, necessariamente modificati nel loro organico, restano ancora oggi uno dei pochi gruppi italiani ancora validi.
Dall’album del 1967 “Per quando noi non ci saremo” dei Nomadi, una delle poche vere voci musicali italiane che hanno cercato di tradurre i sogni della rivolta giovanile dell’epoca partiti dagli USA di Bob Dylan e di Joan Baez.
E che fossero voci vere lo dimostra il fatto che i Nomadi, necessariamente modificati nel loro organico, restano ancora oggi uno dei pochi gruppi italiani ancora validi.
Quando il sole ritornerà nel cielo
(continuer)
(continuer)
envoyé par i.fermentivivi 2/1/2008 - 16:33
Salvatore Giuliano
[2000]
Testo di Luca Mirti
Musica di Luca Mirti e Marco "Schuster" Lastrucci
Album: "Ad un passo dal cielo"
Una canzone molto controversa dei Del Sangre, che inseriamo dopo che sono tornati, almeno per una volta, ad eseguirla in pubblico lo scorso 28 dicembre a Arcola (SP), su esplicita richiesta di un personaggio di eccezione che "è venuto da Torino per sentirla": Giorgio Olmoti. La canzone è preceduta da un'introduzione di Francesco Senia, del quale riportiamo anche un commento comparso il 25/09/2007 sulla mailing list "Fabrizio":
Il confine sugli scogli...
Di Francesco Senia, 25 settembre 2007.
Il mio amico Luca Mirti ha scritto una canzone, un capolavoro, che però oramai i Del Sangre non cantano più. "Salvatore Giuliano" è una canzone che definire "scomoda" è poco! E' una canzone sul bandito Giuliano e, credo, gli sia stata suggerita dalla visione di film (non quello di Rosi,... (continuer)
Testo di Luca Mirti
Musica di Luca Mirti e Marco "Schuster" Lastrucci
Album: "Ad un passo dal cielo"
Una canzone molto controversa dei Del Sangre, che inseriamo dopo che sono tornati, almeno per una volta, ad eseguirla in pubblico lo scorso 28 dicembre a Arcola (SP), su esplicita richiesta di un personaggio di eccezione che "è venuto da Torino per sentirla": Giorgio Olmoti. La canzone è preceduta da un'introduzione di Francesco Senia, del quale riportiamo anche un commento comparso il 25/09/2007 sulla mailing list "Fabrizio":
Il confine sugli scogli...
Di Francesco Senia, 25 settembre 2007.
Il mio amico Luca Mirti ha scritto una canzone, un capolavoro, che però oramai i Del Sangre non cantano più. "Salvatore Giuliano" è una canzone che definire "scomoda" è poco! E' una canzone sul bandito Giuliano e, credo, gli sia stata suggerita dalla visione di film (non quello di Rosi,... (continuer)
Lo sguardo nel sole che spacca la terra a metà
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envoyé par CCG/AWS Staff 2/1/2008 - 16:08
Zimbabwae
Dall'album "Union" del 1988.
What you gonna do Zimbabwae
(continuer)
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envoyé par Alessandro 2/1/2008 - 15:19
Sta mane quì
Il testo è ripreso da Foru Corsu.
Cinqu'ore di matina
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/1/2008 - 13:49
Feniant
[2000]
Album: L'Usina
Paroles / Testo: Joan Lo Rebéca [1897]
Musique / Musica: Pierre Carles / Dupain [2000]
L'intero album L'Usina (La fabbrica) dei Dupain, uscito nel 2000, scritto totalmente in occitano marsigliese, è dedicato agli scioperi che si ebbero negli ultimi anni del XIX secolo a Marsiglia e nei dintorni, coinvolgendo un numero impressionante di operai di tutte le fabbriche e che provocò una spietata repressione da parte delle autorità; anche perché alle rivendicazioni di classe per delle migliori condizioni di lavoro si aggiunsero alla rivolta (perché di una vera rivolta si trattò) componenti indipendentistiche mai sopite nell'intera Occitania. Ma L'Usina, da qualunque angolazione lo si voglia prendere, è un album di lotta di classe. Basato in buona parte su testi originali dell'epoca, come questa poesia di Joan Lo Rebéca, del 1897, in cui si narra una storia che potrebbe... (continuer)
Album: L'Usina
Paroles / Testo: Joan Lo Rebéca [1897]
Musique / Musica: Pierre Carles / Dupain [2000]
L'intero album L'Usina (La fabbrica) dei Dupain, uscito nel 2000, scritto totalmente in occitano marsigliese, è dedicato agli scioperi che si ebbero negli ultimi anni del XIX secolo a Marsiglia e nei dintorni, coinvolgendo un numero impressionante di operai di tutte le fabbriche e che provocò una spietata repressione da parte delle autorità; anche perché alle rivendicazioni di classe per delle migliori condizioni di lavoro si aggiunsero alla rivolta (perché di una vera rivolta si trattò) componenti indipendentistiche mai sopite nell'intera Occitania. Ma L'Usina, da qualunque angolazione lo si voglia prendere, è un album di lotta di classe. Basato in buona parte su testi originali dell'epoca, come questa poesia di Joan Lo Rebéca, del 1897, in cui si narra una storia che potrebbe... (continuer)
Ò mon bòn Joan, ò mon collèga
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 2/1/2008 - 11:56
Victoria
Album: Entre Ciment Et Belle Etoile(2006)
Moi c'est Victoria née il y a 14 printemps.
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 2/1/2008 - 09:05
Chantez
[1954]
Paroles de Boris Vian
Testo di Boris Vian
Musique de Boris Vian et Harold Berg
Musica di Boris Vian e Harold Berg
Paroles de Boris Vian
Testo di Boris Vian
Musique de Boris Vian et Harold Berg
Musica di Boris Vian e Harold Berg
Ci piace oltremodo iniziare quest'anno 2008 con una canzone di Boris Vian, colui che con Le déserteur ha dato inizio a tutto quanto questo sito. E questa sua canzone è di quello stesso anno 1954; fece parte della sua tournée di concerti, dove la interpretava personalmente, ma fu incisa da Béatrice Moulin nel 1964.
Dal volume: Boris Vian, Chansons Textes établis et annotés par Georges Unglik avec la collaboration de Dominique Rabourdin - Christian Bourgois éditeur, 1984, 1994, riprendiamo la suddivisione del testo con le indicazioni di esecuzione.
Dal volume: Boris Vian, Chansons Textes établis et annotés par Georges Unglik avec la collaboration de Dominique Rabourdin - Christian Bourgois éditeur, 1984, 1994, riprendiamo la suddivisione del testo con le indicazioni di esecuzione.
L'autobus vous passe sous le nez
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 1/1/2008 - 23:47
Una salida
Album "Revolution Prohibida"
Dedicada a las madres de la Plaza de Mayo
Dedicada a las madres de la Plaza de Mayo
Busquemos una salida,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 1/1/2008 - 11:17
Sing
Può starci questa canzone (dall'album "Songs of mass destruction" del 2007, in duetto con Madonna) nel percorso sulla violenza sulle donne?
(This is a call for the national implementation
(continuer)
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 30/12/2007 - 15:02
Bomba
Un nuovo brano esplosivo dello storico gruppo demenziale toscano. Ho amorevolmente trascritto il testo all'ascolto.
Bomba
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 30/12/2007 - 12:49
La zolfara
[1959]
Testo di Michele L. Straniero
Musica di Fausto Amodei
Album: Le canzoni della malavita 2
Riprendiamo il testo da Canti di lotta, dove però la canzone è indicata erroneamente come anonima.
Il disastro minerario di Gessolungo del 12 novembre 1881
Premessa
"Nel giorno 12 Novembre 1881 la città di Caltanissetta venne funestata da grave disastro.
Un disastro di gas, scoppiato alle ore del 6 del mattino nella miniera di Gessolungo, cagionava la morte a 66 degli operai addetti alla estrazione dello zolfo e più che 40 ne rendeva inagibili al lavoro.
Cento e più famiglie rimasero nel letto e nella miseria."
Queste le parole di inizio della "RELAZIONE del COMITATO DI SOCCORSO pe' danneggiati di GESSOLUNGO".
Gli zolfatai convivevano con la paura della morte, con la possibilità di non ritornare a casa la sera e gli infortuni erano "messi a conto".
Talvolta gli infortuni avevano conseguenze... (continuer)
Testo di Michele L. Straniero
Musica di Fausto Amodei
Album: Le canzoni della malavita 2
Riprendiamo il testo da Canti di lotta, dove però la canzone è indicata erroneamente come anonima.
Il disastro minerario di Gessolungo del 12 novembre 1881
Premessa
"Nel giorno 12 Novembre 1881 la città di Caltanissetta venne funestata da grave disastro.
Un disastro di gas, scoppiato alle ore del 6 del mattino nella miniera di Gessolungo, cagionava la morte a 66 degli operai addetti alla estrazione dello zolfo e più che 40 ne rendeva inagibili al lavoro.
Cento e più famiglie rimasero nel letto e nella miseria."
Queste le parole di inizio della "RELAZIONE del COMITATO DI SOCCORSO pe' danneggiati di GESSOLUNGO".
Gli zolfatai convivevano con la paura della morte, con la possibilità di non ritornare a casa la sera e gli infortuni erano "messi a conto".
Talvolta gli infortuni avevano conseguenze... (continuer)
Otto sono i minatori
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi e Daniela k.d. 29/12/2007 - 23:54
We Agree, But We Shall Wait !
Il n'est pas le moment.
(continuer)
(continuer)
envoyé par C.Viadel 29/12/2007 - 22:20
Brava gente
Canzone scritta durante la guerra di camorra e che vuole esaltare tutta la brava gente di quei quartieri che è costretta all'omertà.
Chiove, chiove, nun è acqua
(continuer)
(continuer)
envoyé par Peppe C. 29/12/2007 - 20:59
Parcours:
La Mafia et les mafias
Vanished Nightmare
For wars as The Vietnam War.
With the sinner tongue of politicians
(continuer)
(continuer)
envoyé par C.Viadel 29/12/2007 - 20:48
Southern Jailhouse
Miss Rose Parks and Emmett Till
(continuer)
(continuer)
envoyé par C.Viadel 29/12/2007 - 20:15
Cake Parade
Album: "Places" (2007)
The sun is up looks like a perfect day
(continuer)
(continuer)
29/12/2007 - 16:32
L'eroe
Dall'album "Il ragù con la guerra" (2005)
E mo cu ll'uocchie chine d'acqua 'e core
(continuer)
(continuer)
envoyé par Peppe C. 28/12/2007 - 21:40
Parcours:
Héros
Rawalpindi Blues
Album: "Escalator over the Hill" (1971)
Cari amici delle CCG,
sono qui a rompervi con le mie idee.
Devi dirvi che io non guardo praticamente mai la tivù e le mie informazioni sul mondo si riducono al quotidiano (la Repubblica, per inciso) che compro tutte le mattine; credo poco a quello che scrivono, ma insomma mi basta per farmi un’idea di cosa succede in questo mondo di scemi.
Or bene, stamattina ho comperato il giornale poco prima di mezzogiorno e sono rimasto di sasso alla notizia dell’assassinio di Benazir Bhutto: non che non me lo aspettassi, ma insomma fa sempre un certo effetto. Non ne so abbastanza per esprimere una opinione sensata sul personaggio; magari era una stronza qualsiasi, però mi piaceva ed ero comunque dalla sua parte; una donna, in un mondo di maschi cretini come sono i fondamentalisti (musulmani o cristiani, non faccio differenza) non poteva che attirare le mie... (continuer)
Cari amici delle CCG,
sono qui a rompervi con le mie idee.
Devi dirvi che io non guardo praticamente mai la tivù e le mie informazioni sul mondo si riducono al quotidiano (la Repubblica, per inciso) che compro tutte le mattine; credo poco a quello che scrivono, ma insomma mi basta per farmi un’idea di cosa succede in questo mondo di scemi.
Or bene, stamattina ho comperato il giornale poco prima di mezzogiorno e sono rimasto di sasso alla notizia dell’assassinio di Benazir Bhutto: non che non me lo aspettassi, ma insomma fa sempre un certo effetto. Non ne so abbastanza per esprimere una opinione sensata sul personaggio; magari era una stronza qualsiasi, però mi piaceva ed ero comunque dalla sua parte; una donna, in un mondo di maschi cretini come sono i fondamentalisti (musulmani o cristiani, non faccio differenza) non poteva che attirare le mie... (continuer)
JACK:
(continuer)
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 28/12/2007 - 19:25
Parcours:
Jazz contre la guerre
Tant qu'il y a des Pyrénées
Paroles de Georges Brassens
Musique de Georges Brassens
Arrangements et interprétation de Jean Bertola
Testo di Georges Brassens
Musica di Georges Brassens
Arrangiamenti e interpretazione di Jean Bertola
Tant qu'il y a des Pirénées… ("finché esistono i Pirenei…") è un vecchio detto francese che segna, in modo "rassicurante", e forse anche un po' razzista, la separazione tra la Francia e la Spagna, tra due "mondi" vicini e lontanissimi al tempo stesso; e già dal titolo, si può vedere che questa è una canzone (volutamente) controversa, in pieno "stile Deux oncles"; ma, a differenza di quest'ultima, Brassens la lasciò in un cassetto fino all'ultimo, con la musica già composta, non decidendosi mai né a inserirla in un album, né a eseguirla in pubblico. Temeva, forse a ragione, di scatenare l'ennesimo putiferio; e ce ne sarebbe stato ben donde.
Inutile ripetere per l'ennesima volta la... (continuer)
Musique de Georges Brassens
Arrangements et interprétation de Jean Bertola
Testo di Georges Brassens
Musica di Georges Brassens
Arrangiamenti e interpretazione di Jean Bertola
Tant qu'il y a des Pirénées… ("finché esistono i Pirenei…") è un vecchio detto francese che segna, in modo "rassicurante", e forse anche un po' razzista, la separazione tra la Francia e la Spagna, tra due "mondi" vicini e lontanissimi al tempo stesso; e già dal titolo, si può vedere che questa è una canzone (volutamente) controversa, in pieno "stile Deux oncles"; ma, a differenza di quest'ultima, Brassens la lasciò in un cassetto fino all'ultimo, con la musica già composta, non decidendosi mai né a inserirla in un album, né a eseguirla in pubblico. Temeva, forse a ragione, di scatenare l'ennesimo putiferio; e ce ne sarebbe stato ben donde.
Inutile ripetere per l'ennesima volta la... (continuer)
Frapper le gros Mussolini,
(continuer)
(continuer)
envoyé par C.viadel 28/12/2007 - 19:03
Political World
da "Oh Mercy" (1989)
We live in a political world,
(continuer)
(continuer)
envoyé par C. Viadel 28/12/2007 - 18:56
Let Us Praise The Masters Of Slow Death
[1991]
Album: Plague Mass (1984 End of the Epidemic)
Lyrics and Music by Diamanda Galás
Testo e musica di Diamanda Galás
Una canzone che, nella lotta senza quartiere che Diamanda Galás conduce contro l'AIDS e soprattutto contro i sistemi di potere e economici che ne hanno decretato la diffusione, tocca dei temi assai vicini a quelli del nostro sito. Un titolo assolutamente stupendo per un testo stupendo. [CCG/AWS Staff]
Album: Plague Mass (1984 End of the Epidemic)
Lyrics and Music by Diamanda Galás
Testo e musica di Diamanda Galás
Una canzone che, nella lotta senza quartiere che Diamanda Galás conduce contro l'AIDS e soprattutto contro i sistemi di potere e economici che ne hanno decretato la diffusione, tocca dei temi assai vicini a quelli del nostro sito. Un titolo assolutamente stupendo per un testo stupendo. [CCG/AWS Staff]
What Sympathy in Death discloses
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envoyé par AWS Diamanda Galás Fan Club 28/12/2007 - 15:07
Pretoria
Dall'album "Freedom - No Compromise" del 1987.
I was standing in Pretoria
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envoyé par Alessandro 28/12/2007 - 14:46
Time Our Wicked Home
Mon email è cviatren@hotmail.com
Time has lived inside a swamp
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envoyé par Carles Viadel 28/12/2007 - 13:08
Odio e lacreme
Dall'album "Il ragù con la guerra" (2005)
Siente siè, sta parlanno
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envoyé par Peppe C. 28/12/2007 - 03:52
San Francisco (Be Sure to Wear Some Flowers in Your Hair)
(1967)
Words and music by John Philips (The Mamas and the Papas)
Anche se non è direttamente una canzone contro la guerra, questo inno generazionale della cultura hippie è indissolubilmente legato alle battaglie pacifiste di quegli anni. Fu scritta appositamente per il Monterey Pop Festival, l'apice di quella famosa "Summer of Love".
Words and music by John Philips (The Mamas and the Papas)
Anche se non è direttamente una canzone contro la guerra, questo inno generazionale della cultura hippie è indissolubilmente legato alle battaglie pacifiste di quegli anni. Fu scritta appositamente per il Monterey Pop Festival, l'apice di quella famosa "Summer of Love".
If you're going to San Francisco
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27/12/2007 - 22:09
A Gift Come From The Law
Oh, Law, Law!
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envoyé par Carles Viadel Mestre 27/12/2007 - 19:39
Where Have all the Flowers Gone
Greetings from Czech Republic.
Oh my god! I love this song so much. It is the first song I learned by heart (I mean, not the czech version:D) I love how Dalida, Marlene Dietrich and Judita Čeřovská sungs it. May they rest in peace. Bye and thank you.)
Oh my god! I love this song so much. It is the first song I learned by heart (I mean, not the czech version:D) I love how Dalida, Marlene Dietrich and Judita Čeřovská sungs it. May they rest in peace. Bye and thank you.)
Johny 25/12/2007 - 02:28
Volver a los diecisiete
To stih-dekinsebnyŭtig R.V. hē adgeveian kanūr nă săn gvī ad to kălart in nāg nă nahodlāig nă 2007 n.
ĀRGĪSTĀI LA DEKINSEB NYŬT
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25/12/2007 - 00:53
Volver a los diecisiete
Esperantigis pli-malpli deksepjarulo Nicola Ruggiero, administranto de tiu ĉi retejo
24 dicembre 2007
24 dicembre 2007
REIĜI DEKSEPJARA
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envoyé par CCG/AWS Staff 24/12/2007 - 21:51
99 Luftballons
è una canzone meravigliosa e se si capisce il vero significato del testo, non si può dire che fa schifo...anzi
Valentina 24/12/2007 - 21:46
V hospodě na rynku
iniziata nel mese di aprile del 2007
terminata tra il 23 e il 24 dicembre 2007
terminata tra il 23 e il 24 dicembre 2007
La mia conoscenza della lingua ceca non è eccelsa. Per avere una traduzione da questa lingua devo penare, controllare e ricontrollare ogni parola. Ma alla fine, qualcosa ne viene fuori; e quel che ne viene fuori è questa canzone che sembra riprodurre, con un finale più amaro, la vicenda di un altro "soldato per caso", il buon soldato Sc'vèik di Jaroslav Hašek. Non si nasce negli stessi posti a caso, verrebbe da dire.
Vorrei dedicare questa traduzione all'amico e compagno Alessio Lega, che si è occupato recentemente di Jarek Nohavica (e di Karel Kryl) in una puntata della sua rubrica "...E compagnia cantante" pubblicata su A-Rivista Anarchica. Magari, chissà, forse un giorno il buon Lega, nella sua bella rubrica, riuscirà anche a dir mezza parolina su questo sito, che pure lo ospita (doverosamente e con piacere) in gran copia. Ci contenteremmo di pochino, anche un semplice "ciao"; ma comunque, pazienza. Vorrà dire che il saluto glielo facciamo noi.
Vorrei dedicare questa traduzione all'amico e compagno Alessio Lega, che si è occupato recentemente di Jarek Nohavica (e di Karel Kryl) in una puntata della sua rubrica "...E compagnia cantante" pubblicata su A-Rivista Anarchica. Magari, chissà, forse un giorno il buon Lega, nella sua bella rubrica, riuscirà anche a dir mezza parolina su questo sito, che pure lo ospita (doverosamente e con piacere) in gran copia. Ci contenteremmo di pochino, anche un semplice "ciao"; ma comunque, pazienza. Vorrà dire che il saluto glielo facciamo noi.
ALL’OSTERIA IN PIAZZA
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24/12/2007 - 21:30
Building Bridges
Verse of Building Bridges is translated into Danish by the Danish Women for Peace.
Translator: Sulejma. Køkkenrullen, No. 1, January 1985.
Translator: Sulejma. Køkkenrullen, No. 1, January 1985.
[VI BYGGER BROER]
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envoyé par CCG/AWS Staff 24/12/2007 - 20:49
Brigante se more
… ma quale importanza può avere se il pezzo sia stato scritto o soltanto rielaborato da Eugenio Bennato e Carlo d’Angiò?
Secondo il mio modesto parere non ha importanza se tra il presunto testo originale (allora esiste una ballata originale dell’epoca?) e quello di Bennato vi siano alcune differenze marginali: se si combatte per il re borbone o ce ne freghiamo del re, la sostanza è che “ 'a terrə è 'a noštrə e nun s'à dda ttuccà”; la preghiera e la bestemmia non sono forse le due facce della stessa medaglia al pari dell’amore e dell’odio?
Trascuriamo invece quello che secondo me rappresenta un aspetto fondamentale della lotta: la partecipazione attiva delle donne, che condividono in tutto e per tutto il destino dei loro uomini:
Fèmmenə bellə ca ratə lu corə,
si llu brigantə vulitə salvà
nun 'o cercatə, scurdatev'o nomə;
Mi sovviene in proposito la scena del film di Nanni Loy “Le... (continuer)
Secondo il mio modesto parere non ha importanza se tra il presunto testo originale (allora esiste una ballata originale dell’epoca?) e quello di Bennato vi siano alcune differenze marginali: se si combatte per il re borbone o ce ne freghiamo del re, la sostanza è che “ 'a terrə è 'a noštrə e nun s'à dda ttuccà”; la preghiera e la bestemmia non sono forse le due facce della stessa medaglia al pari dell’amore e dell’odio?
Trascuriamo invece quello che secondo me rappresenta un aspetto fondamentale della lotta: la partecipazione attiva delle donne, che condividono in tutto e per tutto il destino dei loro uomini:
Fèmmenə bellə ca ratə lu corə,
si llu brigantə vulitə salvà
nun 'o cercatə, scurdatev'o nomə;
Mi sovviene in proposito la scena del film di Nanni Loy “Le... (continuer)
Crescenz 24/12/2007 - 15:42
Wake Me Up When September Ends
... green day siete i mejo!!!!!!!!!! poi la canzone wake me up when september ends è bellissima ankora adesso se l'ascolto mi viene da piangere... Billie tu 6 il mijore in axoluto nn c'è nessino + bravo di te!!!!!!!!!!! tutte le canzoni k hai scritto sn bellissime ma la mia preferita è jesus of suburbia!!!!!! ... BILLIE, MIKE, TRé SIETE BRAVISSIMI!!!!!!!!!!!!!!!
24/12/2007 - 14:46
Los Desaparecidos (The Disappeared Ones)
I DESAPARECIDOS (GLI SCOMPARSI)
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envoyé par Kiocciolina 24/12/2007 - 05:51
La tierra misma/The same ball of clay
LA STESSA TERRA/LA STESSA PALLA DI CRETA
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envoyé par Kiocciolina 24/12/2007 - 05:20
We All Wanna A More Just World
VOGLIAMO TUTTI UN MONDO PIU' GIUSTO
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envoyé par Kiocciolina 24/12/2007 - 05:15
Is There Any Free Place?
C'E' QUALCHE POSTO LIBERO?
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envoyé par Kiocciolina 24/12/2007 - 02:57
Tammurriata nera
secondo me ...
i marrocchini se vottene e lanze significa che si buttano con impeto (logicamente durante l'incontro amoroso);
i parulani sono i contadini delle campagne di Ponticelli, quartiere periferico di Napoli;
e ciccillo (s'è arrubbato e materaz) sta per Francesco (Ciccio).
Saluti partenopei
i marrocchini se vottene e lanze significa che si buttano con impeto (logicamente durante l'incontro amoroso);
i parulani sono i contadini delle campagne di Ponticelli, quartiere periferico di Napoli;
e ciccillo (s'è arrubbato e materaz) sta per Francesco (Ciccio).
Saluti partenopei
francesco 24/12/2007 - 01:29
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Omicron-Della Mea
Dischi del Sole 1045/47
Dischi del Sole mc/36