Vitti na crozza
Il bel blog L'angolo del Clown - Una risata su Palermo e dintorni ha ripreso per un suo articolo delle informazioni presenti in questa pagina. Ringraziando il titolare del blog per l'attenzione, ne riprendo questa (credo rara) foto del disco originale Cetra di "Vitti na crozza" dalla cui etichetta risultano informazioni interessanti (come ad esempio Franco Li Causi autore della trascrizione e l'esecuzione del tenore Michelangelo (qui Michele) Verso.
Riccardo Venturi 7/8/2007 - 21:50
La memoria
Ci segnala Marcia Rosati quanto segue:
Nessun commento.
Sa che "La memoria" è stata strappata dai quaderni di musica (su ordine della direttrice) degli allievi di una scuola in seguito alla protesta da parte di un genitore (militare ovviamente) che riteneva il testo della canzone sovversivo...è incredibile...e indegno che succedano ancora queste cose!
Nessun commento.
Riccardo Venturi 7/8/2007 - 21:33
Oltre il ponte
La Cassazione ha condannato per diffamazione Il Giornale di Paolo Berlusconi, smentendo così anche una signora professoressa e Mike Bongiorno. Meno male.
7/8/2007 - 18:09
Informe de la situación
Nell'album di Victor Heredia intitolato "Puertas abiertas", pubblicato nel 1982.
In questa canzone Victor Heredia presenta un rapporto della situazione del paese dopo la dittatura militare.
Attraverso le metafore spiega come la sua terra fu rasa al suolo da una epidemia di avide locuste paragonando i giovani sequestrati ed uccisi al mais e i tanti desaparecidos ai meli abbattuti prima di fiorire.
Riconosce che è una situazione drammatica ma lancia un messaggio di speranza e chiede di avere fiducia, di lottare perché non si perda il "grano" che sta crescendo poiché ci sono ancora testimoni di quella generazione che il governo ha cercato di cancellare.
Fa un appello alla società affinché non rimanga indifferente a quel che è successo, perché prenda atto e si unisca ai sopravvissuti per cambiare il destino del suo paese.
In questa canzone Victor Heredia presenta un rapporto della situazione del paese dopo la dittatura militare.
Attraverso le metafore spiega come la sua terra fu rasa al suolo da una epidemia di avide locuste paragonando i giovani sequestrati ed uccisi al mais e i tanti desaparecidos ai meli abbattuti prima di fiorire.
Riconosce che è una situazione drammatica ma lancia un messaggio di speranza e chiede di avere fiducia, di lottare perché non si perda il "grano" che sta crescendo poiché ci sono ancora testimoni di quella generazione che il governo ha cercato di cancellare.
Fa un appello alla società affinché non rimanga indifferente a quel che è successo, perché prenda atto e si unisca ai sopravvissuti per cambiare il destino del suo paese.
Paso a detallar a continuación
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcia Rosati 7/8/2007 - 17:47
Soldato
questa canzone è molto dolce,però è stata fonte di discussione con una mia amica anche lei nomade
ci chiedevamo ma ala fine chi muore?io dico il soldato lei la donna...
qualcuno sa aiutarmi a risolvere questo dilemma??
grazie in anticipo
un bacio a tutti
SEMPRE NOMADI
SEMPRE E COMUNQUE
ci chiedevamo ma ala fine chi muore?io dico il soldato lei la donna...
qualcuno sa aiutarmi a risolvere questo dilemma??
grazie in anticipo
un bacio a tutti
SEMPRE NOMADI
SEMPRE E COMUNQUE
GIUGI 7/8/2007 - 13:25
Ricordati di Chico
i nomadi come sempre fanno canzoni che fanno riflettere sulle problematiche del mondo
questa canzone ne è l'esempio
ballissima........... grazie e sempre nomadi
questa canzone ne è l'esempio
ballissima........... grazie e sempre nomadi
giugi 7/8/2007 - 13:17
Contessa
Credo che l'interpretazione guerrafondaia data a questa canzone sia completamente errata. Perché si continua a leggere Contessa come un inno alla guerra? Il testo recita chiaramente:
Voi gente per bene che pace cercate
la pace per far quello che voi volete
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra
vogliamo vedervi finir sotto terra
Non credo ci sia possibilità di fraintendere. Siamo alla fine degi anni sessanta, la pace di cui si parla - ed è una pace di cui spesso si sente parlare anche oggi - non è la pace del silenzio delle armi, è la pace sociale del silenzio delle persone sfruttate.
È a quella pace che si oppone la guerra sociale, il contrasto ad un appiattimento, ad un buonismo diffuso. Certo, il tono è forte, violento, ma come violento e forte era il tono dello scontro sociale di quegli anni.
Just my two cents.
Fabio
Voi gente per bene che pace cercate
la pace per far quello che voi volete
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra
vogliamo vedervi finir sotto terra
Non credo ci sia possibilità di fraintendere. Siamo alla fine degi anni sessanta, la pace di cui si parla - ed è una pace di cui spesso si sente parlare anche oggi - non è la pace del silenzio delle armi, è la pace sociale del silenzio delle persone sfruttate.
È a quella pace che si oppone la guerra sociale, il contrasto ad un appiattimento, ad un buonismo diffuso. Certo, il tono è forte, violento, ma come violento e forte era il tono dello scontro sociale di quegli anni.
Just my two cents.
Fabio
Fabio 7/8/2007 - 11:20
Dans la jungle
INGRID LIBERA?
La notizia, prima data quasi per certa, della liberazione di Ingrid Betancourt non ha purtroppo trovato conferma. Cercheremo di pubblicare gli aggiornamenti in questa pagina (gli articoli sono ordinati dal più recente al più vecchio) [CCG Staff]
8/8/2007
(AGI) - Miami, 7 ago. - Il ministro degli Esteri colombiano e' tornato sulla presunta liberazione di Ingrid Betancourt, rapita dalle Farc, per ribadire che si tratta solo di voci. "Crediamo che siano solo speculazioni", ha affermato Fernando Araujo, che è stato ostaggio dei guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie fino allo scorso gennaio quando riusci' a fuggire dopo sei anni di prigionia. "Siamo a conoscenza solo di voci, se vi fosse l'intenzione di liberarla, saremmo felici". Araujo ha aggiunto di non sapere nulla delle discussioni tra i ribelli delle Farc e i governi colombiano e venezuelano per ottenere la liberazione... (continuer)
La notizia, prima data quasi per certa, della liberazione di Ingrid Betancourt non ha purtroppo trovato conferma. Cercheremo di pubblicare gli aggiornamenti in questa pagina (gli articoli sono ordinati dal più recente al più vecchio) [CCG Staff]
8/8/2007
(AGI) - Miami, 7 ago. - Il ministro degli Esteri colombiano e' tornato sulla presunta liberazione di Ingrid Betancourt, rapita dalle Farc, per ribadire che si tratta solo di voci. "Crediamo che siano solo speculazioni", ha affermato Fernando Araujo, che è stato ostaggio dei guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie fino allo scorso gennaio quando riusci' a fuggire dopo sei anni di prigionia. "Siamo a conoscenza solo di voci, se vi fosse l'intenzione di liberarla, saremmo felici". Araujo ha aggiunto di non sapere nulla delle discussioni tra i ribelli delle Farc e i governi colombiano e venezuelano per ottenere la liberazione... (continuer)
CCG Staff 6/8/2007 - 17:07
Os Senhores da Guerra
Hi,
I am looking for a translation of "Oxala" by Madredeus into English.
It will be great if you publish that as well.
Thanks,
Lee.
I am looking for a translation of "Oxala" by Madredeus into English.
It will be great if you publish that as well.
Thanks,
Lee.
Lee 6/8/2007 - 14:38
Joao Menezes
NON È MAI COLPA DI NESSUNO
Per un aggiornamento su questa triste vicenda segnaliamo questo articolo su Luogo Comune.net
Per un aggiornamento su questa triste vicenda segnaliamo questo articolo su Luogo Comune.net
6/8/2007 - 14:22
Para la vida
Ancora una volta, León Gieco si schiera a favore della memoria storica.
Questa canzone fa parte della colonna sonora del film "Iluminados por el Fuego", tratto dai racconti di un ex-soldato che a diciotto anni fu chiamato a combattere contro uno degli eserciti più potenti al mondo durante la guerra delle isole Malvine.
ILUMINADOS POR EL FUEGO
(2005)
Un film di Tristán Bauer
Con Gastón Pauls, Virginia Innocenti, Arturo Bonín, Pablo Ribba, Cesar Albarracín, Víctor Hugo Carrizo e Juan Leyrado
Colonna sonora di León Gieco
In concorso ufficiale al 53° Festival del Cinema di San Sebastián/Donostia (2005)
Questa canzone fa parte della colonna sonora del film "Iluminados por el Fuego", tratto dai racconti di un ex-soldato che a diciotto anni fu chiamato a combattere contro uno degli eserciti più potenti al mondo durante la guerra delle isole Malvine.
ILUMINADOS POR EL FUEGO
(2005)
Un film di Tristán Bauer
Con Gastón Pauls, Virginia Innocenti, Arturo Bonín, Pablo Ribba, Cesar Albarracín, Víctor Hugo Carrizo e Juan Leyrado
Colonna sonora di León Gieco
In concorso ufficiale al 53° Festival del Cinema di San Sebastián/Donostia (2005)
Estoy aquí sentado debajo del pequeño sol
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcia Rosati 6/8/2007 - 13:22
Parcours:
La guerre des Falklands/Malouines
Sbandati (Fuochi sulla montagna)
Testo ripreso da Nazione indiana
Lunedì 6, al Museo della Resistenza di Fosdinovo, entro il “festival” Fino al cuore della rivolta presenterò questa mia canzone nuova durante il concerto degli Yo Yo Mundi, che mi hanno fatto l’onore di arrangiarla e suonarla. In attesa di una nuova banda che suoni il mio mucchio di canzoni nuove…
Lascio le annotazioni musicali, perchè si capisca che un testo di una canzone non è la stessa cosa di una poesia, ché non può prescindere - forse prima ancora che da melodia e armonia - dal respiro, dal timbro, dal tono, dalla grana della voce, dallo stesso movimento del corpo - e, idem est, dell’anima.
(Le annotazioni musicali si trovano sulla pagina linkata)
(Marco Rovelli)
Lunedì 6, al Museo della Resistenza di Fosdinovo, entro il “festival” Fino al cuore della rivolta presenterò questa mia canzone nuova durante il concerto degli Yo Yo Mundi, che mi hanno fatto l’onore di arrangiarla e suonarla. In attesa di una nuova banda che suoni il mio mucchio di canzoni nuove…
Lascio le annotazioni musicali, perchè si capisca che un testo di una canzone non è la stessa cosa di una poesia, ché non può prescindere - forse prima ancora che da melodia e armonia - dal respiro, dal timbro, dal tono, dalla grana della voce, dallo stesso movimento del corpo - e, idem est, dell’anima.
(Le annotazioni musicali si trovano sulla pagina linkata)
(Marco Rovelli)
Fuochi sulla montagna e sotto il mare
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG staff 6/8/2007 - 07:48
Let Us Begin (What Are We Making Weapons For?)
COMINCIAMO (PER COSA STIAMO COSTRUENDO LE ARMI?)
(continuer)
(continuer)
6/8/2007 - 04:28
Carta de un león a otro
LETTERA DI UN LEONE AD UN ALTRO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Kiocciolina 6/8/2007 - 04:17
L'Italia di Piero
bravio cristicchi 6 un genio perche così la uso come sveglia di mio padre!!!!!!!!
5/8/2007 - 19:54
Giardino incolto
Da "La musica nelle strade!" - 2006
Testo di Sabino Mongelli
"Siamo stati tre giorni dentro il carcere di Volterra - il famoso Maschio di Volterra - per registrare assieme agli attori detenuti della Compagnia della Fortezza di Armando Punzo le parti recitative e corali di Muss es sein? Es muss sein! - grido di libertà di Léo Ferré [...] Sabino Mongelli è uno di loro. Ha cantato con noi questa canzone che ha scritto quando un suo compagno stava facendo lo sciopero della fame per poter vedere suo figlio. E' un testo che racconta la deprivazione a cui il carcere sottopone."
(Marco Rovelli, dal libretto dell'album).
Testo di Sabino Mongelli
"Siamo stati tre giorni dentro il carcere di Volterra - il famoso Maschio di Volterra - per registrare assieme agli attori detenuti della Compagnia della Fortezza di Armando Punzo le parti recitative e corali di Muss es sein? Es muss sein! - grido di libertà di Léo Ferré [...] Sabino Mongelli è uno di loro. Ha cantato con noi questa canzone che ha scritto quando un suo compagno stava facendo lo sciopero della fame per poter vedere suo figlio. E' un testo che racconta la deprivazione a cui il carcere sottopone."
(Marco Rovelli, dal libretto dell'album).
Adesso c'è un giardino incolto
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 4/8/2007 - 23:14
Parcours:
Des prisons du monde
Kenze neke
[1990]
Da "Chin sas armas o chin sas rosas"
Nel primo album dei Kenze Neke, la canzone omonima racconta la storia di Michele Schirru, l'anarchico sardo fatto condannare innocente a morte dal regime fascista con la falsa accusa di aver voluto attentare alla vita di Benito Mussolini. Sapete, Mussolini, quel "grande statista italiano" che se ne scappava dal paese che aveva ridotto a una rovina, travestito da caporale tedesco.
MICHELE SCHIRRU
da Vivere Senigallia - Articolo di Paolo Battisti
“Chi attenta alla vita del Duce attenta alla grandezza dell’Italia, attenta all’umanità, perchè il Duce appartiene all’umanità”.
(stralcio della sentenza di morte del Tribunale Speciale Fascista emessa nei confronti dell’anarchico Michele Schirru).
Il regime fascista, nell’arco del ventennio che rimase al potere, condannò all’esilio circa 700.000 oppositori politici, mandò al confino 13.316 persone,... (continuer)
Da "Chin sas armas o chin sas rosas"
Nel primo album dei Kenze Neke, la canzone omonima racconta la storia di Michele Schirru, l'anarchico sardo fatto condannare innocente a morte dal regime fascista con la falsa accusa di aver voluto attentare alla vita di Benito Mussolini. Sapete, Mussolini, quel "grande statista italiano" che se ne scappava dal paese che aveva ridotto a una rovina, travestito da caporale tedesco.
MICHELE SCHIRRU
da Vivere Senigallia - Articolo di Paolo Battisti
“Chi attenta alla vita del Duce attenta alla grandezza dell’Italia, attenta all’umanità, perchè il Duce appartiene all’umanità”.
(stralcio della sentenza di morte del Tribunale Speciale Fascista emessa nei confronti dell’anarchico Michele Schirru).
Il regime fascista, nell’arco del ventennio che rimase al potere, condannò all’esilio circa 700.000 oppositori politici, mandò al confino 13.316 persone,... (continuer)
Fusilatu t’ana 10 sardos isseperatos dae su regime
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 4/8/2007 - 17:43
Nella mia ora di libertà
Version française de Riccardo Venturi
4 agosto 2007 / 4 août 2007
4 agosto 2007 / 4 août 2007
I versi finali sono ripresi da quelli originali di Chacun de vous est concerné [incl. Canzone del maggio di Fabrizio De André]
Les vers finaux reproduisent ceux de l'original français de Chacun de vous est concerné [incl. Canzone del maggio di Fabrizio De André]
Les vers finaux reproduisent ceux de l'original français de Chacun de vous est concerné [incl. Canzone del maggio di Fabrizio De André]
DANS MON HEURE DE LIBERTÉ
(continuer)
(continuer)
4/8/2007 - 16:46
Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
Vivissimi complimenti per il sito, sono stato molto contento di aver trovato L'inno del patriota sardo ai feudatari tradotto (esso ha per ogni sardo un forte valore patriottico-affettivo). Volevo però segnalarVi che l'unica traduzione in lingua italiana perfettamente fedele alla lingua sarda(sono madrelingua sardo), è quella dei Tenores di Neoneli; per esempio, nella 32° strofa: "nos arziaiat sa oghe finzas unu camareri, plebeu o cavalieri si deppiad umiliare" (Scrivo in sedilese) si traduce come nel testo dei Tenores, e cioè: " ci alzava la voce anche un cameriere, plebeo o cavaliere si doveva umiliare".
Nuovamente complimenti e grazie per far conoscere anche a chi non ha confidenza con la lingua sarda un poco della cultura e del folckore della "mia" splendida isola.
Mario Sedda.
Nuovamente complimenti e grazie per far conoscere anche a chi non ha confidenza con la lingua sarda un poco della cultura e del folckore della "mia" splendida isola.
Mario Sedda.
Mario Sedda 4/8/2007 - 12:21
Στης Πίνδου τα βουνά (Ψηλά βουνά κι' απάτητα)
Αγαπητέ(ή) άγνωστε(η) της παρούσας καταχώρησης:
Εντελώς τυχαία βρέθηκα στην παρούσα σελίδα και είδα το κείμενο
αυτό στα ελληνικά. Το αναγνώρισα αμέσως αφού "κατά σύμπτωση" συμβαίνει να είναι ...δικό μου! 100 % ΔΙΚΟ ΜΟΥ !!! Χωρίς όμως το όνομά μου, χωρίς μια υποσημείωση για το όνομα της πηγής που προέρχεται !!! Κρίμα, γιατί ενέργειες του είδους αυτού είναι το λιγότερο αντιδεοντολογικές.
Λοιπόν, ονομάζομαι Σάκης Πάπιστας και είμαι ο συγγραφέας του βιβλίου "ΤΟ ΑΣΤΙΚΟ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΣΤΑ ΠΕΤΡΙΝΑ ΧΡΟΝΙΑ 1940-1949", εκδόσεων Κυριακίδη, όπου και υπάρχει ατόφιο το παρόν κείμενο, ως μέρος φυσικά του συνολικού περιεχομένου του εκ 1030 σελίδων βιβλίο μου.
Το κείμενο που αντιγράψατε (και παραλείψατε "ελαφρά τη καρδία" να αναφέρετε την πηγή και τον συγγραφέα) είναι δημοσιευμένο σε πρωτόλοια μορφή στο site www.rembetiko.gr από το φθινόπωρο του 2004.
Παρακαλώ πολύ, για λόγους δεοντολογίας,... (continuer)
Εντελώς τυχαία βρέθηκα στην παρούσα σελίδα και είδα το κείμενο
αυτό στα ελληνικά. Το αναγνώρισα αμέσως αφού "κατά σύμπτωση" συμβαίνει να είναι ...δικό μου! 100 % ΔΙΚΟ ΜΟΥ !!! Χωρίς όμως το όνομά μου, χωρίς μια υποσημείωση για το όνομα της πηγής που προέρχεται !!! Κρίμα, γιατί ενέργειες του είδους αυτού είναι το λιγότερο αντιδεοντολογικές.
Λοιπόν, ονομάζομαι Σάκης Πάπιστας και είμαι ο συγγραφέας του βιβλίου "ΤΟ ΑΣΤΙΚΟ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΣΤΑ ΠΕΤΡΙΝΑ ΧΡΟΝΙΑ 1940-1949", εκδόσεων Κυριακίδη, όπου και υπάρχει ατόφιο το παρόν κείμενο, ως μέρος φυσικά του συνολικού περιεχομένου του εκ 1030 σελίδων βιβλίο μου.
Το κείμενο που αντιγράψατε (και παραλείψατε "ελαφρά τη καρδία" να αναφέρετε την πηγή και τον συγγραφέα) είναι δημοσιευμένο σε πρωτόλοια μορφή στο site www.rembetiko.gr από το φθινόπωρο του 2004.
Παρακαλώ πολύ, για λόγους δεοντολογίας,... (continuer)
3/8/2007 - 17:53
Assedio
di Riccardo Tesi e Maurizio Geri
da "Lune" (2004)
Può capitare, arrivando il giorno prima a Firenze dalla Svizzera, di finire ad un concerto di Riccardo Tesi con la sua Banditaliana a Pontassieve. E di sentir dire "Ora vi cantiamo una canzone contro la guerra che apre il nostro ultimo album, Lune, L'abbiamo scritta all'inizio della guerra in Iraq ma mai come in questo momento c'è bisogno di cantare canzoni contro la guerra!". E di chiedersi come mai, se quel disco l'hai comprato appena uscito, non ti sia mai venuto in mente di inserire questa canzone...
Durante lo stesso concerto, un commosso omaggio a Caterina Bueno, scomparsa pochi giorni prima. Riccardo Tesi e Maurizio Geri che hanno esordito suonando assieme a lei, hanno interpretato un bel brano del suo repertorio, il Lamento del contadino.
da "Lune" (2004)
Può capitare, arrivando il giorno prima a Firenze dalla Svizzera, di finire ad un concerto di Riccardo Tesi con la sua Banditaliana a Pontassieve. E di sentir dire "Ora vi cantiamo una canzone contro la guerra che apre il nostro ultimo album, Lune, L'abbiamo scritta all'inizio della guerra in Iraq ma mai come in questo momento c'è bisogno di cantare canzoni contro la guerra!". E di chiedersi come mai, se quel disco l'hai comprato appena uscito, non ti sia mai venuto in mente di inserire questa canzone...
Durante lo stesso concerto, un commosso omaggio a Caterina Bueno, scomparsa pochi giorni prima. Riccardo Tesi e Maurizio Geri che hanno esordito suonando assieme a lei, hanno interpretato un bel brano del suo repertorio, il Lamento del contadino.
Fra le rughe dell'Appennino
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 2/8/2007 - 09:24
Ballata per un eroe
Non riesco a trovare il testo della canzone di Gipo Farassino che faceva:
"quando lei arriverà
mi troverà seduto
sul trono dei miei sogni
con la mia pipa in bocca
la mano ancora forte
inchiodata alla chitarra.
Il fuoco del camino
rifletterà le note
dell'ultima canzone
negli occhi dei miei cani
assorti (?) nei ricordi
di lepri e di fagiani......."
E poi non ricordo più.
Sarò grato a chiunque voglia farmi tenere il resto.
Corrado
"quando lei arriverà
mi troverà seduto
sul trono dei miei sogni
con la mia pipa in bocca
la mano ancora forte
inchiodata alla chitarra.
Il fuoco del camino
rifletterà le note
dell'ultima canzone
negli occhi dei miei cani
assorti (?) nei ricordi
di lepri e di fagiani......."
E poi non ricordo più.
Sarò grato a chiunque voglia farmi tenere il resto.
Corrado
Corrado Tattoli 1/8/2007 - 20:13
There's a Wall in Washington
Album: The Way I Should (1996)
A song about the Vietnam commemorative wall,a memorial with 60,000 names on it and about the people that visit it to pay their respects.
A song about the Vietnam commemorative wall,a memorial with 60,000 names on it and about the people that visit it to pay their respects.
There's a wall in Washington
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcia Rosati 1/8/2007 - 15:34
Yellow River
1970
This song shows that most soldiers were more than ready to do their time and go home and it's a good illustration of the "rotation" situation in Vietnam.Individual soldiers served for a year (or in the case os Marines,13 months) and then were rotated back to the states.Unlike other wars where you were stuck in combat for the duration of the conflict.
Yellow River is Not the Yellow River in China...that is one place americans were definately not welcome at that time.But it could habe been either of the Yellow River areas in either Georgia or Iowa.
Larry R. Matthews
The Vietnam War Song Page
This song shows that most soldiers were more than ready to do their time and go home and it's a good illustration of the "rotation" situation in Vietnam.Individual soldiers served for a year (or in the case os Marines,13 months) and then were rotated back to the states.Unlike other wars where you were stuck in combat for the duration of the conflict.
Yellow River is Not the Yellow River in China...that is one place americans were definately not welcome at that time.But it could habe been either of the Yellow River areas in either Georgia or Iowa.
Larry R. Matthews
The Vietnam War Song Page
So long boy,you can take my place,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcia Rosati 1/8/2007 - 13:07
Brigante se more
Intanto grazie per l'attenzione dedicata ai cosiddetti "briganti", o meglio alla resistenza delle Due Sicilie all'annessione piemontese.
Quale che sia la "lettura" delle ragioni che spinsero decine di migliaia di guerriglieri a darsi alla macchia per combattere l'esercito sabaudo, e la stragrande maggioranza della popolazione ad appoggiarli o a tollerare le loro ruberie per autosostenersi, è comunque importante che se ne parli, per distruggere definitivamente la cortina fumogena risorgimentale, che per più di 5 generazioni ha ammorbato il Paese italiano.
Per come la vedo io, la lettura legittimista e quella gramsciana (con la debita puntualizzazione, però, che la condizione dei contadini meridionali prima dell'unificazione era relativamente buona, in genere migliore rispetto a quella degli agricoltori europei, e in particolare di quelli del nord Italia) si possono tranquillamente utilizzare... (continuer)
Quale che sia la "lettura" delle ragioni che spinsero decine di migliaia di guerriglieri a darsi alla macchia per combattere l'esercito sabaudo, e la stragrande maggioranza della popolazione ad appoggiarli o a tollerare le loro ruberie per autosostenersi, è comunque importante che se ne parli, per distruggere definitivamente la cortina fumogena risorgimentale, che per più di 5 generazioni ha ammorbato il Paese italiano.
Per come la vedo io, la lettura legittimista e quella gramsciana (con la debita puntualizzazione, però, che la condizione dei contadini meridionali prima dell'unificazione era relativamente buona, in genere migliore rispetto a quella degli agricoltori europei, e in particolare di quelli del nord Italia) si possono tranquillamente utilizzare... (continuer)
wousfan 1/8/2007 - 11:04
Bim Bum Bush!
foddis foddis.... yeeeeeeeeeeeeeeeeah... che mito... unico!!! e scusate ma... non ha un bip a che vedere con alex britti!!! =s
eleeeeeeeeeeeee 31/7/2007 - 21:03
Free
[2005]
Da/From: "My Ummah"
Testi/Lyrics: Sami Yusuf & Bara Kherigi
Musica/Music: Sami Yusuf
Da/From: "My Ummah"
Testi/Lyrics: Sami Yusuf & Bara Kherigi
Musica/Music: Sami Yusuf
What goes through your mind?
(continuer)
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 31/7/2007 - 19:36
Supper's Ready
Ho conosciuto i Genesis solo nel 1976: too late!! Si, troppo tardi perchè - secondo me - il meglio lo hanno dato insieme con Gabriel e Hackett dal 1970 al 1975. Supper's Ready è stato, è e sarà sempre THE VERY BEST, imbattibile sotto ogni punto di vista, l'avrò ascoltata migliaia di volte (31 anni non sono pochi) e continua a darmi i brivdi.
Baci a tutti from Little Snake
Baci a tutti from Little Snake
31/7/2007 - 15:36
Insieme ce la faremo
Testo e Musica di Irene Cantisani e Luigi Sgamba
Dall'album "Cultura Popolare"
Dall'album "Cultura Popolare"
Tanta gente per strada
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcia Rosati 31/7/2007 - 11:56
×
HENRI TACHAN
d'après Chanson rebelle
(la page contient un extrait de la chanson en format .ram)
Henri Tachan, quoique moins médiatique que des chanteurs de cette époque, n'en est pas moins un fin lettré qui comme Léo Ferré et tant d'autres flirtait avec Verlaine, Rimbaud et Baudelaire. Son goût musical pour Beethoven ou Schubert se ressent dans les sonorités de ses musiques.
Chanteur inclassable il a bousculé le monde du spectacle en dénonçant la connerie, l'hypocrisie avec un humour noir lucide qui a tant chatouillé les bien-pensants. Les thèmes qu'il aborde sont ceux des auteurs de ces années-là. Sont passés au crible l'armée, le clergé, les bourgeois, les médias et tant d'autres chers à la rébellion de cette époque, mais pas tout à fait obsolètes.
Henri Tachan parle aussi de sentiments et d'émotion avec une tendresse qui nous touche. De lui on peut dire qu'il pousse ses coups de... (continuer)