10. Amazing Grace
Qui un sacco di interpretazioni di Amazing Grace:
http://thecanals.blogspot.com/
Aretha Franklin, Dropkick Murphys, Willie Nelson, Veggie Tales, Spirtualized, Paul Simon and Ladysmith Black Mambazo, Jerry Garcia, Bela Fleck, Braddigan e Pete Seeger...
Amazing Grace
http://thecanals.blogspot.com/
Aretha Franklin, Dropkick Murphys, Willie Nelson, Veggie Tales, Spirtualized, Paul Simon and Ladysmith Black Mambazo, Jerry Garcia, Bela Fleck, Braddigan e Pete Seeger...
Amazing Grace
Alessandro 10/7/2007 - 16:43
Ringhera
io ti ho scritto in privato su k.riccardo@gmail.com
Ma tu non mi hai risposto
:-(
Ma tu non mi hai risposto
:-(
Lele 10/7/2007 - 15:55
Atomic Bomb Dome
[2000]
Testo di Stanislav Stanchev (Stumpy)
Musica di Stanislav Stanchev/Anton Dotzov (Tony)
Lyrics by Stanislav Stanchev (Stumpy)
Music by Stanislav Stanchev/Anton Dotzov (Tony)
Da/From: "Entrapment"
Testo di Stanislav Stanchev (Stumpy)
Musica di Stanislav Stanchev/Anton Dotzov (Tony)
Lyrics by Stanislav Stanchev (Stumpy)
Music by Stanislav Stanchev/Anton Dotzov (Tony)
Da/From: "Entrapment"
Faces erased by light
(continuer)
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 10/7/2007 - 14:15
Parcours:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
Kufia - Canto per la Palestina
Ma quel grasso papavero di Abu Mazen, che come tutta la dirigenza di Fatah non ha smesso in 40 anni di arricchirsi alle spalle del popolo palestinese che langue nei campi profughi, è pazzo, è cretino o semplicemente è lui il terrorista che fomenta la guerra civile in Palestina?
Anp, l'allarme di Abu Mazen: "Hamas porta Al Qaeda a Gaza"
Faccio presente, se qualcuno l'avesse dimenticato, che Hamas ha stravinto le elezioni nel 2006, conquistando in una consultazione regolare e democratica la maggioranza assoluta nel Parlamento palestinese
I "golpisti" che continuano a sabotare le istituzioni palestinesi e il processo di pace - sotto le direttive e con la benedizione dei governi israeliano, statunitense ed europei - sono semmai proprio Abu Mazen e quel manipolo di corrotti affaristi che a lui fanno capo, vigliacchi affamatori e ora anche carnefici del loro stesso popolo, visto che soffiano sul fuoco della guerra civile.
Questa è la mia opinione, per quel che conta.
Anp, l'allarme di Abu Mazen: "Hamas porta Al Qaeda a Gaza"
Faccio presente, se qualcuno l'avesse dimenticato, che Hamas ha stravinto le elezioni nel 2006, conquistando in una consultazione regolare e democratica la maggioranza assoluta nel Parlamento palestinese
I "golpisti" che continuano a sabotare le istituzioni palestinesi e il processo di pace - sotto le direttive e con la benedizione dei governi israeliano, statunitense ed europei - sono semmai proprio Abu Mazen e quel manipolo di corrotti affaristi che a lui fanno capo, vigliacchi affamatori e ora anche carnefici del loro stesso popolo, visto che soffiano sul fuoco della guerra civile.
Questa è la mia opinione, per quel che conta.
Alessandro 10/7/2007 - 09:33
Ultimo discorso registrato
Non credo che questo pezzo parli di guerra in senso stretto. In realtà la canzone risale al periodo appena dopo il "processo al palalido", dove de Gregori venne appunto "processato" da alcuni militanti di estrema sinistra, con l'accusa di arricchirsi sfruttando la fama di cantautore "impegnato".
Secondo me quindi la guerra del "dimmi quando finirà la guerra" è la tensione politica del '77 e seguenti: de Gregori è stufo di stare nella sua trincea di lusso, la sua attività di cantautore "di sinistra" (sempre virgolettato perchè a lui sembra non piacciano le definizioni stringenti). Ed ecco che "i tre quarti del pubblico cominciarono a fischiare e a gridare", e cosa? Ma ovviamente che "ogni cosa [deve andare] al suo posto", e "quell'uomo [de Gregori] è al posto sbagliato". Fila, così?
Secondo me quindi la guerra del "dimmi quando finirà la guerra" è la tensione politica del '77 e seguenti: de Gregori è stufo di stare nella sua trincea di lusso, la sua attività di cantautore "di sinistra" (sempre virgolettato perchè a lui sembra non piacciano le definizioni stringenti). Ed ecco che "i tre quarti del pubblico cominciarono a fischiare e a gridare", e cosa? Ma ovviamente che "ogni cosa [deve andare] al suo posto", e "quell'uomo [de Gregori] è al posto sbagliato". Fila, così?
Lore 10/7/2007 - 02:44
God Save The USA
Seconda traccia dell'album "From the Ashes" del 2003.
God you must be kidding me, thought this was supposed to be
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/7/2007 - 16:07
Drug War
Oltre alla Drug War c'è anche la War on Drugs che ha delle cifre impressionanti:
http://www.drugsense.org/wodclock.htm
http://www.drugsense.org/wodclock.htm
Alessandro 9/7/2007 - 16:02
In The News
[2006]
Lyrics and Music by Kris Kristofferson
Testo e musica di Kris Kristofferson
Album: This Old Road
Lyrics and Music by Kris Kristofferson
Testo e musica di Kris Kristofferson
Album: This Old Road
Read about the sorry way he done somebody's daughter
(continuer)
(continuer)
envoyé par Paolo Villani 9/7/2007 - 14:03
Mio nonno partì per l'Ortigara
attenzione la foto dell'Ortigara è del 1921 e si riferisce alla prima adunata alpina, in occasione dell'inaugurazione della "ColonnaMozza" il monumento meno retorico della Grande Guerra perché porta solo la scritta " per non dimenticare".
Ieri è stata celebrata la novantesima ricorrenza della memoria dei caduti alpini.
(ernesto campesan )
Ieri è stata celebrata la novantesima ricorrenza della memoria dei caduti alpini.
(ernesto campesan )
Grazie per la precisazione e la dicitura della foto è stata corretta di conseguenza. [RV]
9/7/2007 - 11:22
Ku Klux Klan
(1978)
Walking along just kicking stones
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 7/7/2007 - 15:28
Open Letter To The President
È una canzone del 1971 che si riferisce alla guerra in VietNam. Recentemente è stata inserita nella raccolta "Does Anybody Know I'm Here? Vietnam Through The Eyes of Black America", Ace/Kent, 2005.
Soul singer Roy C., born Roy Charles Hammond in Georgia, 1939, pleaded with the US president to end the war in Vietnam, in the protest song "Open Letter to the President" - released in 1971 on the New York label Alaga Records (# 1006) which he founded a year before in 1970. Thus, he presumably addressed his open letter to Richard Nixon, in the White House since January 1969. Roy C. recorded under the name The Honeydrippers, releasing the 1973 single "Impeach the President", about Nixon and the Watergate scandal. Earlier in his career he performed in the 1950s group The Genies.
In the first two verses of the song Roy C. imagined a world in which there would be "no more fighting in Vietnam" and... (continuer)
Soul singer Roy C., born Roy Charles Hammond in Georgia, 1939, pleaded with the US president to end the war in Vietnam, in the protest song "Open Letter to the President" - released in 1971 on the New York label Alaga Records (# 1006) which he founded a year before in 1970. Thus, he presumably addressed his open letter to Richard Nixon, in the White House since January 1969. Roy C. recorded under the name The Honeydrippers, releasing the 1973 single "Impeach the President", about Nixon and the Watergate scandal. Earlier in his career he performed in the 1950s group The Genies.
In the first two verses of the song Roy C. imagined a world in which there would be "no more fighting in Vietnam" and... (continuer)
People get ready, there's a new day a-comin'
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 6/7/2007 - 23:56
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Forty Acres And A Mule
1965
Nell'album "Mr. Oscar Brown, Jr. Goes to Washington"
40 acri di terra e un mulo è tutto ciò che venne riconosciuto per legge agli schiavi afro-americani liberati dopo la Guerra Civile (1861–1865). Una ben magra compensazione per tutto ciò che avevano dovuto subire! Per giunta già nel 1865, subito dopo l'assassinio di Lincoln, il provvedimento venne revocato e le terre vennero restituite ai latifondisti bianchi...
Ecco perchè ancora oggi l'espressione viene usata ad indicare il fallimento delle politiche pubbliche in favore della comunità nera americana.
Non a caso "40 Acres & A Mule Filmworks" è il nome della casa di produzione cinematografica del regista Spike Lee.
en.wikipedia
Nell'album "Mr. Oscar Brown, Jr. Goes to Washington"
40 acri di terra e un mulo è tutto ciò che venne riconosciuto per legge agli schiavi afro-americani liberati dopo la Guerra Civile (1861–1865). Una ben magra compensazione per tutto ciò che avevano dovuto subire! Per giunta già nel 1865, subito dopo l'assassinio di Lincoln, il provvedimento venne revocato e le terre vennero restituite ai latifondisti bianchi...
Ecco perchè ancora oggi l'espressione viene usata ad indicare il fallimento delle politiche pubbliche in favore della comunità nera americana.
Non a caso "40 Acres & A Mule Filmworks" è il nome della casa di produzione cinematografica del regista Spike Lee.
en.wikipedia
if i`m not mistaken i once read,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 6/7/2007 - 23:37
Mosh
bhe purtroppo sai com'è!...i c*****i vanno sempre in coppia (Bush+Saddam)...secondo me Eminem è stato un grande a scrivere una canzone del genere è uno dei tanti che cerca di aprire gli occhi alla gente, cercando di vedere oltre la soglia! forse mi sbaglio..ma io ho vista gente morire in guerra...molti lo kiamano pazzo idiota folle!...pero se ci pensate su ragazzi sono sempre stati i pazzi e i folli a cambiare il mondo perchè loro almeno ci credono sul serio!!!
Soldato semplice 6/7/2007 - 21:33
Newroz
da "Radio Rebelde"
Testo di Dino Frisullo
Il testo è ripreso da FuoriRegistro
È il canto del popolo Curdo per il Capodanno, che coincide con il primo giorno di primavera: una festa per un popolo distrutto e perseguitato nella sua stessa terra. Il testo è di Dino Frisullo, presidente dell’Associazione Azad, che si occupa di dare voce ai Curdi in tutto il mondo. Arrangiato ed eseguito in classico stile MCR, si avvale dei fiati di Daniele Sepe.
(da La Grande Famiglia)
6 giugno 2003
Questa notte ci ha lasciato Dino.
È morto a Perugia assistito dai suoi familiari fino all'ultimo istante. È stato per tutti e tutte noi un esempio, una persona che non ha mai smesso un attimo di aiutare i piu' bisognosi, i migranti, i rifugiati politici e tutti coloro a cui i piu' elementari diritti sono negati, come hanno dimostrato le sue appassionate battaglie per il popolo curdo e per quello palestinese.
Ci... (continuer)
Testo di Dino Frisullo
Il testo è ripreso da FuoriRegistro
È il canto del popolo Curdo per il Capodanno, che coincide con il primo giorno di primavera: una festa per un popolo distrutto e perseguitato nella sua stessa terra. Il testo è di Dino Frisullo, presidente dell’Associazione Azad, che si occupa di dare voce ai Curdi in tutto il mondo. Arrangiato ed eseguito in classico stile MCR, si avvale dei fiati di Daniele Sepe.
(da La Grande Famiglia)
6 giugno 2003
Questa notte ci ha lasciato Dino.
È morto a Perugia assistito dai suoi familiari fino all'ultimo istante. È stato per tutti e tutte noi un esempio, una persona che non ha mai smesso un attimo di aiutare i piu' bisognosi, i migranti, i rifugiati politici e tutti coloro a cui i piu' elementari diritti sono negati, come hanno dimostrato le sue appassionate battaglie per il popolo curdo e per quello palestinese.
Ci... (continuer)
Danza nel sole, danza nel vento
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/7/2007 - 14:55
Parcours:
Du Kurdistan
Or che Mussolini
anonyme
Sull'aria di Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
Sempre tramite e-mule ho trovato questa roba qua: è cantata da una persona anziana (sembra un po' brilla) e probabilmente è una registrazione fatta da qualche ricercatore di canti partigiani. Ho trascritto il testo per come lo capisco (qualche passaggio è proprio incomprensibile). Ve lo mando per curiosità. [Renato Stecca]
La canzone è stata poi accolta dal Deposito, nostro "sito gemello", con questo commento dell'insertore:
"Il canto, se non ricordo male le note di copertina, è di un anonimo cantastorie della seconda metà degli anni '40. Ora non ho il file audio e non posso verificare alcune lacune. Dunque vado a memoria. L'ultimo verso della seconda strofa ha il finale in milanese, e mi pare sia qualcosa del tipo "el sta com bel salum", riferimento probabile al suo essere appeso a testa in giù, come è uso fare coi salumi. Nella... (continuer)
Sempre tramite e-mule ho trovato questa roba qua: è cantata da una persona anziana (sembra un po' brilla) e probabilmente è una registrazione fatta da qualche ricercatore di canti partigiani. Ho trascritto il testo per come lo capisco (qualche passaggio è proprio incomprensibile). Ve lo mando per curiosità. [Renato Stecca]
La canzone è stata poi accolta dal Deposito, nostro "sito gemello", con questo commento dell'insertore:
"Il canto, se non ricordo male le note di copertina, è di un anonimo cantastorie della seconda metà degli anni '40. Ora non ho il file audio e non posso verificare alcune lacune. Dunque vado a memoria. L'ultimo verso della seconda strofa ha il finale in milanese, e mi pare sia qualcosa del tipo "el sta com bel salum", riferimento probabile al suo essere appeso a testa in giù, come è uso fare coi salumi. Nella... (continuer)
Or che Mussolini
(continuer)
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 5/7/2007 - 23:20
Parcours:
CCG Antifà: Antifascisme militant
John Brown
John Brown era un puritano antischiavista attivo negli Stati Uniti durante la guerra di secessione contro gli stati confederati del sud....
Antonio 5/7/2007 - 20:53
Maybe Not
Dall'album "You Are Free" del 2003
There’s a dream that I see, I pray it can be
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 5/7/2007 - 16:03
Tony Blair: Fucknut
Dall'EP "The Free Dee Pee" del 2004.
Leggete l'intro sul loro sito: Bye Blair, you massive twat
Tony Blair "he is a massive, murdering bastard in the hope history will eventually remember him as such"...
Leggete l'intro sul loro sito: Bye Blair, you massive twat
Tony Blair "he is a massive, murdering bastard in the hope history will eventually remember him as such"...
Picking up the pieces of the conversation,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 5/7/2007 - 10:03
Se si pensa alla spaventosa guerra
Una triste notizia: Altamante Logli è venuto a mancare ieri 3 luglio 2007. Certi che porterà con sé, dovunque egli sia adesso, le sue ottave rime e il seme della speranza. [RV]
Riccardo Venturi 4/7/2007 - 19:33
Ormai lontano quel giorno fatale
anonyme
Ho trovato in internet questo canto partigiano; non ho trovato indicazioni dell'autore (per questo l'ho indicato come di anonimo), ma mi sembra che il testo evidenzi delle influenze meridionali.
Vi si parla di partigiani (o più genericamente antifascisti) in carcere.
Vi si parla di partigiani (o più genericamente antifascisti) in carcere.
Ormai lontano quel giorno fatale
(continuer)
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 4/7/2007 - 08:02
Voir un ami pleurer
(1977)
Per stasera è l'ultima che vi mando; questa la capisco anch'io e non è una canzone contro la guerra, ma per qualche motivo (inconscio?) mi sembra che nel sito ci possa stare; a voi l'ultima parola, comunque. [Renato Stecca]
Per stasera è l'ultima che vi mando; questa la capisco anch'io e non è una canzone contro la guerra, ma per qualche motivo (inconscio?) mi sembra che nel sito ci possa stare; a voi l'ultima parola, comunque. [Renato Stecca]
Bien sûr il y a les guerres d'Irlande
(continuer)
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 2/7/2007 - 23:48
Fernando
non capisco come questa ed altre canzoni possano definirsi 'contro la guerra'?
Parole come 'combattere per la libertà' sono pericolose, sembra sempre che ci sia una guerra giusta o sbagliata in base alle proprie idee e convinzioni...ma allora non si è contro la guerra ma contro la guerra di qualcuno e per la guerra di qualcun'altro!!!
(Luka)
Parole come 'combattere per la libertà' sono pericolose, sembra sempre che ci sia una guerra giusta o sbagliata in base alle proprie idee e convinzioni...ma allora non si è contro la guerra ma contro la guerra di qualcuno e per la guerra di qualcun'altro!!!
(Luka)
Se per te "combattere per la libertà" sono "parole pericolose", significa che trovi pericolosa la libertà. E chi trova pericolosa la libertà è un fascista. Noi invece troviamo che ovunque ci sia da combattere contro l'oppressione, questo sia semplicemente un atto di dignità umana. Non ci piace la pace terrificante, è ancora peggiore della guerra. Saluti. [RV]
2/7/2007 - 21:10
La domenica delle salme
Dove si dimostra...
Che RV, membro dello staff delle CCG/AWS, vive davvero con un cannone nel cortile:
Che RV, membro dello staff delle CCG/AWS, vive davvero con un cannone nel cortile:
2/7/2007 - 17:50
Industrial Military Complex Hex
Dall'album "Number 5" del 1970
Feel like I'm livin' under some kind of hex
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/7/2007 - 16:21
Never Kill Another Man
Dall'album "Number 5" del 1970
When the wind blows you home
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/7/2007 - 16:18
Tresenda '43
Testo e musica di Andrea Parodi
da "Soldati" [2007]
Nell'album:
Andrea Parodi: voce, chitarra
Luca Mirti (dei Delsangre): voce
Michael Perry: basso
John Shepp: percussioni, telecaster
Bocephus King: slide
Flaviano Braga: fisarmonica
"Mia nonna è cresciuta tra Iseglio e Tresenda, piccoli paesi di frontiera della Valtellina. Questa storia che mi ha raccontato è un piccolo affresco degli anni tragici del fascismo e della seconda guerra mondiale narrati attraverso personaggi comuni come Marta che era famosa in paese per riuscire a recuperare zucchero, caffè, tabacco dalla non lontana Svizzera. Passava la dogana fingendo di essere incinta nascondendo con cura le provviste sotto la gonna."
Andrea Parodi, dal libretto dell'album
Mi sia consentito anche un commosso ricordo personale: ho conosciuto la nonna di Andrea qualche tempo fa, quando era ancora viva e quando mi ero ritrovato ospite... (continuer)
da "Soldati" [2007]
Nell'album:
Andrea Parodi: voce, chitarra
Luca Mirti (dei Delsangre): voce
Michael Perry: basso
John Shepp: percussioni, telecaster
Bocephus King: slide
Flaviano Braga: fisarmonica
"Mia nonna è cresciuta tra Iseglio e Tresenda, piccoli paesi di frontiera della Valtellina. Questa storia che mi ha raccontato è un piccolo affresco degli anni tragici del fascismo e della seconda guerra mondiale narrati attraverso personaggi comuni come Marta che era famosa in paese per riuscire a recuperare zucchero, caffè, tabacco dalla non lontana Svizzera. Passava la dogana fingendo di essere incinta nascondendo con cura le provviste sotto la gonna."
Andrea Parodi, dal libretto dell'album
Mi sia consentito anche un commosso ricordo personale: ho conosciuto la nonna di Andrea qualche tempo fa, quando era ancora viva e quando mi ero ritrovato ospite... (continuer)
Un lavandino in pietra e un gerlo di ricordi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/7/2007 - 15:46
Sussurri e grida
Finalmente il secondo album di Andrea Parodi, "Soldati", è uscito. Dopo una lunghissima genesi (oltre cinque anni) è disponibile alla vendita e all'ascolto.
CCG Staff 2/7/2007 - 15:23
El arrepentido
1997
Da questa pagina del sito ufficiale
Esta canción esta dedicada a esos hijos de p... ,que Alfonsin y Menem dejaron libres. León leyó la introduccion de esta canción que se puede escuchar antes del tema en el album Orozco
Questa canzone è dedicata a quei figli di p... che Alfonsín e Menem hanno lasciato in libertà. León ha letto l'introduzione a questa canzone che si può ascoltare nell'album "Orozco":
Da questa pagina del sito ufficiale
Esta canción esta dedicada a esos hijos de p... ,que Alfonsin y Menem dejaron libres. León leyó la introduccion de esta canción que se puede escuchar antes del tema en el album Orozco
Questa canzone è dedicata a quei figli di p... che Alfonsín e Menem hanno lasciato in libertà. León ha letto l'introduzione a questa canzone che si può ascoltare nell'album "Orozco":
Ya aprendimos con los años que la justicia sólo se hace en el corazón. No se si vas a caer, sólo se que el amor es tenaz y vuelve a salir como el sol. Se desmoronó tu techo, te disparastes con la vida al pecho, el agujero en que caístes tiene exactamente tu medida. Quizá en tus garras estuvo Aroldo Conti, pero como ibas a saberlo si además de todo sos un pobre pedazo de brutalidad desinformada. A los capellanes que te dieron falsas prédicas, Dios, ya los puso aparte, no llegan a ser ni siquiera hijos del infierno. En este mundo aprendimos a justiciar a un ilegal sin documentos y a perdonar al que tiene licencia para matar. Los hechos superan las palabras y pisotéan la inocencia de nuestros hijos. Pero, bajo la piedra pesada de los tiempos la flor va a darnos su escándalo. Ya aprendimos con... (continuer)
envoyé par adriana 2/7/2007 - 07:31
Sans Papiers (Iniziali S.P.)
da "Iniziali B.B." (1998)
Lunedì 18 marzo 1996 trecento immigrati "sans papiers" africani occupano la chiesa di Sanit-Ambroise nell'undicesimo arrondissement di Parigi, per richiedere la regolarizzazione. Il 22 marzo le forze dell'ordine fanno irruzione nella chiesa e la sgomberano.
Il 28 giugno viene occupata la chiesa di Saint-Bernard, anche in questo caso la protesta si conclude con i poliziotti che entrano nella chiesa con i manganelli.
Il 23 agosto, alle 7 e 30 del mattino, da 1.000 a 1.500 poliziotti sfondano le porte della chiesa ed evacuano i 300 africani e le numerose altre persone che si trovavano con loro per portare la propria solidarietà.
Una selezione fra bianchi e neri è operata dalle forze di polizia prima di caricarli nei cellulari. Un'attrice di colore, ma di nazionalità francese, è portata assieme agli altri neri al centro di ritenzione di Vincennes.
Alle 18:00... (continuer)
Lunedì 18 marzo 1996 trecento immigrati "sans papiers" africani occupano la chiesa di Sanit-Ambroise nell'undicesimo arrondissement di Parigi, per richiedere la regolarizzazione. Il 22 marzo le forze dell'ordine fanno irruzione nella chiesa e la sgomberano.
Il 28 giugno viene occupata la chiesa di Saint-Bernard, anche in questo caso la protesta si conclude con i poliziotti che entrano nella chiesa con i manganelli.
Il 23 agosto, alle 7 e 30 del mattino, da 1.000 a 1.500 poliziotti sfondano le porte della chiesa ed evacuano i 300 africani e le numerose altre persone che si trovavano con loro per portare la propria solidarietà.
Una selezione fra bianchi e neri è operata dalle forze di polizia prima di caricarli nei cellulari. Un'attrice di colore, ma di nazionalità francese, è portata assieme agli altri neri al centro di ritenzione di Vincennes.
Alle 18:00... (continuer)
Alé Alé Alé
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 1/7/2007 - 21:52
We Believe
qst canzone è una delle mie preferite ma n solo x la melodia ma ankè x il significato del testo!!!!!!!!
SoFy@ 1/7/2007 - 14:20
Peligro
da "Puta's Fever", album del 1989.
Cuidado en el barrio
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/7/2007 - 11:43
Señor Matanza
Dall'album "Casa Babylon" del 1994.
[...] This album was written between Paris, New York, Buenos Aires and Bogotá, after a crazy tour on a train that was transformed into a traveling circus that went from the Colombian Atlantic coast to Bogotá (and which some credit for the demise of the band).
[si legga al proposito il bellissimo libro di Ramon Chao, curato da Silvia Ballestra, "La Mano Negra in Colombia", Costa & Nolan ed., collana Ritmi, 2000 - ndr]
The song "El Señor Matanza" ("Lord Massacre", kind of) was about the political/social climate at that time and still to a great extent, at this time (no matter what Prez Uribe would like you to believe)[...]
(http://hotshitrecords.blogspot.com/200...)
[...] This album was written between Paris, New York, Buenos Aires and Bogotá, after a crazy tour on a train that was transformed into a traveling circus that went from the Colombian Atlantic coast to Bogotá (and which some credit for the demise of the band).
[si legga al proposito il bellissimo libro di Ramon Chao, curato da Silvia Ballestra, "La Mano Negra in Colombia", Costa & Nolan ed., collana Ritmi, 2000 - ndr]
The song "El Señor Matanza" ("Lord Massacre", kind of) was about the political/social climate at that time and still to a great extent, at this time (no matter what Prez Uribe would like you to believe)[...]
(http://hotshitrecords.blogspot.com/200...)
(...el de la rebaja baja del taxi, los tiros, la tira, el vasuco, la mentira)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 1/7/2007 - 10:45
Lobotomie
LOBOTOMIA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Daniel(e) Bellucci 30.06.2007 23.45 Lobotomizzato 30/6/2007 - 23:44
Don Lorenzo Milani: L'obbedienza non è più una virtù
[1965]
Scritta da Don Lorenzo Milani, parroco di Barbiana
Questo inserimento è, per me, l'ultimo atto e l'ultimo contributo che rendo a questo sito da Friburgo. Da quella che è stata casa mia per tre anni e mezzo, seppure oramai sia tornato in pianta stabile a Firenze dal settembre scorso. Ma, domani mattina, sarà chiusa definitivamente la porta di questo appartamento in una recondita cittadina svizzera; e poiché proprio da questo appartamento è nato tutto ciò che ho fatto (o quasi) per le CCG/AWS, vorrei rendergli omaggio con una cosa del tutto speciale. Una di quelle che, di solito, sono riservate alla CCG di qualche migliaio. Ma la inserisco tra gli "extra" esclusivamente perché non si tratta di una canzone; per il resto sarebbe la cosa più in tema che si possa ragionevolmente immaginare. Un testo fondamentale, quello di Don Milani, che non può comunque non trovare posto in un sito... (continuer)
Scritta da Don Lorenzo Milani, parroco di Barbiana
Questo inserimento è, per me, l'ultimo atto e l'ultimo contributo che rendo a questo sito da Friburgo. Da quella che è stata casa mia per tre anni e mezzo, seppure oramai sia tornato in pianta stabile a Firenze dal settembre scorso. Ma, domani mattina, sarà chiusa definitivamente la porta di questo appartamento in una recondita cittadina svizzera; e poiché proprio da questo appartamento è nato tutto ciò che ho fatto (o quasi) per le CCG/AWS, vorrei rendergli omaggio con una cosa del tutto speciale. Una di quelle che, di solito, sono riservate alla CCG di qualche migliaio. Ma la inserisco tra gli "extra" esclusivamente perché non si tratta di una canzone; per il resto sarebbe la cosa più in tema che si possa ragionevolmente immaginare. Un testo fondamentale, quello di Don Milani, che non può comunque non trovare posto in un sito... (continuer)
1. I cappellani militari e l'obiezione di coscienza
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/6/2007 - 15:50
Nada Menos, Nada Más
Esta canción es un llamado a conservar la memoria, en un país donde el olvido a veces también significó olvidar quiénes somos, de dónde venimos y hacia dónde ibamos. Dedicado a Salvador Allende, Miguel Enríquez, Lumi Videla, los hermanos Vergara Toledo y tantos otros luchadores del pueblo que murieron combatiendo por una felicidad plena para todos...
Alguna gente dice que hay que olvidar
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 29/6/2007 - 13:56
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