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Ce que nous chantions en prison

Ce que nous chantions en prison
[1873]
Paroles de Clovis Hugues
sur l'air du Chant des ouvriers de Pierre Dupont
sull'aria del Chant des ouvriers di Pierre Dupont
Par les cachots par les pontons
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/5/2007 - 21:51
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Lion In A Cage

Lion In A Cage
Dall'album omonimo del 1989.
La busta del vinile da cui ha copiato il testo dice: Dedicated to all those who strive to free Mandella
(con 2 L, come nel testo!)
The Veld is burning in the African sun
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 22/5/2007 - 23:09

La fiera

La fiera
Testo di Rocco Scotellaro
Musica di Andrea Brignole

Lyrics by Rocco Scotellaro
Music by Andrea Brignole

Questa poesia di Rocco Scotellaro l’abbiamo trovata per caso tempo fa in una vecchia antologia scolastica della fine degli anni sessanta.
Ci è sembrata di una povertà, di una semplicità e di una realtà tanto incredibilmente attuali da pensare di musicarla.
E’ stato fatto qualche piccolo aggiustamento nel testo, modificando qualche parola, per ovvie necessità di metrica, ma senza assolutamente cambiarne il senso.
E’ una delle solite storie che la guerra traccia fuori, ai margini della sua marcia tutta luccicante di “ideali” e grondante di sangue troppo spesso innocente.
E’ una storia della seconda guerra mondiale, ma è una storia comune in ogni epoca ed in ogni paese.
Una di quelle storie che i giornali non scrivono, una storia che non merita neanche un piccolo passaggio in tv,... (continuer)
Tornano lunga fila a tarda sera
(continuer)
envoyé par i.fermentivivi 22/5/2007 - 14:10
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La tregua (The Truce)

La tregua (The Truce)
[2005]

Da/From: "Dopoguerra"

Testi e musica di Marco Soellner
Lyrics and music by Marco Soellner

Un commento alla canzone dal sito ufficiale:

"E' la continuazione di Dopoguerra. Le due canzoni sono praticamente attaccate. E' una canzone meno positiva, più nostalgica che ritrae il lato meno bello della convalescenza. Il finale in crescendo erutta in una cavalcata finale dai sapori post rock.

The continuance to Postwar. In fact, they are connected. It is less positive, much more nostalgic then the previous and portraits the most unpleasant aspects of convalescence. The crescendo of the ending erupts in a post rock tasted cavalcade.

(Marco Soellner)"
And I try, and I try, and I try
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 22/5/2007 - 13:53
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Dopoguerra (Postwar)

Dopoguerra (Postwar)
[2005]

Da/From: "Dopoguerra"

Testi e musica di Marco Soellner
Lyrics and music by Marco Soellner

Un commento alla canzone dal sito ufficiale:

"Una canzone pregna di speranza. Roma ritratta dai superstiti dei bombardamenti, le strade ripopolate, la voglia di uscire allo scoperto, bagnarsi al sole dopo i lunghi mesi dell'assedio, il bisogno strenuo di mettere da parte il passato e concentrarsi sulla quotidianità.

A song full of hope: Rome portrayed by the survivors of bombings, the repopulating of the streets, the will to come out into the open and have a sunbath after the long months besieged, the brave necessity to put aside the past and focus on every day's life.

(Marco Soellner)"

City walls are coming down
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 22/5/2007 - 13:48
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Rachel

Rachel
[2005]

Da/From: "Dopoguerra"

Testi e musica di Marco Soellner
Lyrics and music by Marco Soellner

Commento dal sito ufficiale:

"E' una canzone dedicata a Rachel Corrie, l'attivista dell'International Solidarity Movement morta travolta da un bulldozer israeliano mentre cercava di opporsi alla demolizione degli insediamenti palestinesi nella Striscia di Gaza. Il pezzo inizia con un riff ballabile ed una melodia vocale molto immediata. Mano mano le atmosfere cambiano e l'intensità emotiva cresce. Il finale è malinconico e disincantato, esattamente come il destino di questa ragazza americana che ha dato la sua vita per i diritti di una terra occupata: la Palestina.

This song is dedicated to Rachel Corrie, International Solidarity Movement militant, who was crushed to death by an Israeli bulldozer while she was trying to oppose the demolition of Palestinian settlements in the Gaza Strip.... (continuer)
U.S.A. flag burns on the ground
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 22/5/2007 - 13:33
Parcours: Rachel Corrie
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Someday We'll All Be Free

Someday We'll All Be Free
Dall'album "Extension of a Man" del 1973.
Interpretata anche da Aretha Franklin
Hang onto the world as it spins, around.
(continuer)
envoyé par Alessandro 22/5/2007 - 10:15
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Burnsome

Burnsome
Dall'album "Dizzy Spells" (2001)
Have you got something to hide
(continuer)
envoyé par Alessandro 21/5/2007 - 13:09
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Sante Caserio [Antologia di canti popolari]

anonyme
Sante Caserio [Antologia di canti popolari]
In questa "pagina speciale" presentiamo tutta una serie di componimenti popolari incentrati sul gesto, sul processo e sull'esecuzione di Sante Caserio, che presentano indubbiamente caratteri comuni (primo fra tutti l'immancabile "Caserio fa il fornaio e non la spia") derivati in ultima analisi da Caserio passeggiava per la Francia. Concludendo qui la rassegna dei canti italiani su Caserio (ma non è escluso che ne esista qualcuno anche in lingua francese, che stiamo ricercando e che inseriremo senz'altro qualora dovesse essere reperito), inseriamo un "profilo" della sua vittima, il presidente francese Marie-François Sadi-Carnot, per meglio inquadrare il contesto storico. [RV]




Sante Caserio:

A Sante Caserio, o La ballata di Sante Caserio
Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio, o Aria di Caserio, o Il sedici di agosto
Caserio passeggiava per la Francia
Partito da Milano senza... (continuer)
1. E alla mattina presto suonan le campane
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 20/5/2007 - 12:34

Sante Caserio uccisore di Sadi Carnot

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Sante Caserio uccisore di Sadi Carnot
[1894]
Foglio volante della Tipografia Pennaroli, Fiorenzuola d'Arda (Piacenza)
Registrazione nel disco "Quella sera a Milano era caldo"
Sull'aria della Ballata di Sante Caserio di Pietro Gori

Un'anonima ballata alquanto singolare, composta nelle campagne piacentine poco dopo l'esecuzione di Caserio, sull'aria della più celebre ballata di Pietro Gori. Da un lato è probabilmente quella in cui la condizione del carcerato in attesa di morte è meglio descritta; dall'altra, si attribuiscono all'ateo Caserio (che rifiutò persino il "conforto" del prete prima di andare alla ghigliottina) pensieri divini che possono essere spiegati solo con la provenienza rurale del canto. [RV]

Divin Creator che in ciel risplendi
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 20/5/2007 - 12:19
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Algeri 1954

Algeri 1954
1978
L'ordine è pubblico?
Algeri Algeri Algeri ci sono i fiori c'è il mare
(continuer)
envoyé par adriana 20/5/2007 - 11:01
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Su fratelli pugnamo da forti

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Su fratelli pugnamo da forti
Un anonimo canto di sicura formazione toscana (il testo è decisamente in fiorentino rustico) ispirato alla morte di Sante Caserio. Fu raccolto per la prima volta da Caterina Bueno a Bivigliano, frazione del comune di Vaglia (Firenze), dalla voce di un contadino a nome Pietro Zeppi; nel 1964 Roberto Leydi lo registrò a Milano.

Recentemente è stato riproposto da Les Anarchistes nell'album Figli di origine oscura (2003); particolare assolutamente rilevante, è stato dal gruppo dedicato alla memoria di Carlo Giuliani, coetaneo di Sante Jeronimo Caserio (entrambi ebbero 21 anni al momento della morte). La versione proposta da Les Anarchistes nel loro album presenta però una "stranezza" testuale (vedi nota). E ascoltabile e scaricabile parzialmente in Real Audio dal Sito ufficiale de Les Anarchistes; consigliamo comunque di farlo a chi non la conoscesse, data la sua bellezza.




Sante Caserio:

A... (continuer)
Su fratelli pugnamo da forti
(continuer)
envoyé par Adriana e Riccardo 20/5/2007 - 11:00

Partito da Milano senza un soldo

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Partito da Milano senza un soldo
Partito da Milano senza un soldo
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 20/5/2007 - 01:29
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Il mio paese se ne frega

Il mio paese se ne frega
Il mio paese se ne fotte
(continuer)
envoyé par adriana 19/5/2007 - 20:34
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Ahmed l'ambulante

Ahmed l'ambulante
da "Riportanto tutto a casa" (1994)
poi in "Raccolti" (4'04")
esiste anche una versione inserita nel demotape "Combat Folk"

Il testo è un libero adattamento dalla poesia omonima di Stefano Benni da "Ballate" ed. Feltinelli.

«Nel settembre del ‘92, aggirandoci per lo stand Rinascita della Festa Nazionale dell’Unità di Reggio Emilia, ci è capitato di leggerci ad alta voce questa poesia di Stefano Benni. Accogliendo l’invito del retrocopertina del libro abbiamo deciso di metterla in musica; ne è nata questa canzone dal suono per noi insolitamente mediterraneo. Abbiamo fatto sentire il pezzo al poeta in persona, ricevendone la benedizione. Ancora grazie Stefano.»

In "Combat Folk" e "Riportando tutto a casa" la voce è di Albertone Morselli, mentre in "Raccolti" è di Cisco.
Il "campionamento" musicale è una danza tradizionale kossovara "Valle nga Gjakova" (Danza di Gjakova, in serbo Đakovica, città del Kosovo).

(da La Grande Famiglia)
Quaranta notti al gelo sotto un portico deserto
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 19/5/2007 - 20:01
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Un'altra via d'uscita

Un'altra via d'uscita
[2001]

Album: "Jurnateri"
Testo e musica di Dario Iacobelli e Daniele Sepe
Lyrics and music by Dario Iacobelli and Daniele Sepe

Maurizio Capone voce, percussioni
Daniele Sepe voce, programming
Franco Giacoia chitarra elettrica
Piero De Asmundis rodhes, tastiere
Roberto D'Aquino basso elettrico

Maurizio Capone voice, drums
Daniele Sepe voice, programming
Franco Giacoia electric guitar
Piero De Asmundis rodhes, keyboards
Roberto D'Aquino electric bass

Diciamo sempre che in questo sito vogliamo accogliere, accanto alle canzoni propriamente contro la guerra, quelle che raccontano fenomeni che alla guerra sono direttamente collegati, come l'emigrazione o la globalizzazione del mercato del lavoro.
Questa canzone di Daniele Sepe, godibilissima pur essendo dichiaratamente "didattica" (ne è stato realizzato un videoclip distribuito nelle scuole), spiega in parole semplici una delle... (continuer)
Per un anno il campesino sulla terra zappò
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 19/5/2007 - 12:57

Il 23 di marzo che giorno di coraggio

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Il 23 di marzo che giorno di coraggio
Scritta per i fatti di San Severo del 23 marzo 1950.


23 marzo 1950: Una pagina epica nella storia di San Severo
dal sito di Nicola Michele Campanozzi (dal quale è ripreso anche il testo della canzone).

A cinquanta anni di distanza, tentare una riflessione serena e pacata sui fatti accaduti a San Severo il 23 marzo 1950 significa rifarsi brevemente anche alla situazione socio-politica del tempo.

Si era allora appena usciti da una guerra disastrosa con un'Italia prostrata in ginocchio oltre che per le tante distruzioni subite e i suoi morti, anche per la sua economia ridotta a pezzi, che, specialmente al Sud, era incentrata sull'agricoltura, con un latifondo, spesso incolto, molto esteso e una classe bracciantile che chiedeva solo un po' di lavoro per sostenere la propria famiglia, come suol dirsi, alla giornata. Ricordo ancora quegli anni quando al tramonto tornavano a gruppi dai campi,... (continuer)
Il 23 marzo che giorno di coraggio,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 19/5/2007 - 00:04
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Il ventitré di Marzo a San Severo

anonyme
Il ventitré di Marzo a San Severo
Scritto dalle donne di San Severo carcerate a Lucera dopo i fatti del 23 marzo 1950.

"I fatti di San Severo del 23 marzo del 1950, con la rivolta popolare repressa sanguinosamente dalla celere scelbiana, furono pure all’origine di due canti, composti dalle donne arrestate e rinchiuse nel carcere di Lucera, che nei loro versi danno la loro versione dei fatti, totalmente travisati dagli organi d’informazione dell’epoca. Ne riportiamo uno."
(da Giovanni Rinaldi: Il canzoniere di Giuseppe di Vittorio - Canti sociali e politici di Capitanata, da dove è ripreso il testo).

Il 23 marzo 1950 i lavoratori di San Severo, all'indomani di uno sciopero generale, insorsero contro le forze di polizia, innalzando barricate e assaltando le armerie e la sede del MSI. Gli scontri causarono un morto e circa quaranta feriti tra civili e militari, e l'esercito occupò coi carri armati le principali vie della... (continuer)
Il ventitré di marzo
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/5/2007 - 23:59
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Caserio passeggiava per la Francia

anonyme
Caserio passeggiava per la Francia
Registrazione di Roberto Leydi, 1963, informatore: Enrico Bazzoni.



Un altro famosissimo canto (anonimo) incentrato sul processo di Sante Caserio (da qui anche l'altro titolo con cui è noto: "Il processo di Sante Caserio". L'eco del fiero e celeberrimo verso: "Caserio fa il fornaio e non la spia" (parole realmente pronunciate da Caserio, in francese, durante il processo: Caserio est boulanger, pas espion!) si ritrova in uno dei più famosi canti partigiani italiani, E quei briganti neri.

Caserio passeggiava per la Francia
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/5/2007 - 23:01
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A Sante Caserio, o La ballata di Sante Caserio

A Sante Caserio, <i>o</i> La ballata di Sante Caserio
[1894]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Pietro Gori
Musica / Music / Musique / Music: A. Capponi (?) /
"Suona la mezzanotte" (Canzone Popolare toscana)



Quella che è nota come “Ballata di Sante Caserio” reca in realtà il semplice titolo di: “A Sante Caserio”, quello dato dall'autore dei versi, Pietro Gori. La scrisse immediatamente dopo l'esecuzione capitale del giovane anarchico lombardo, nella seconda metà del 1894, poco prima del suo primo esilio. Pietro Gori aveva conosciuto personalmente Sante Caserio a Milano, ricordandolo con parole di affetto; fu proprio dopo il suo gesto a Lione, che Pietro Gori, accusato di esserne stato l' “ispiratore”, dovette fuggire dall'Italia e riparare in Svizzera. La musica del canto è attribuita ad un non meglio precisato “A. Capponi”; con tutta probabilità, è però ripresa dalla melodia di una canzone popolare toscana, “Suona la mezzanotte”. Della... (continuer)
Lavoratori a voi diretto è il canto
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/5/2007 - 22:31
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Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio, o Aria di Caserio, o Il sedici di agosto

Pietro Cini
Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio, <i>o</i> Aria di Caserio, <i>o</i> Il sedici di agosto
[1894]
Sestine di Piet[r]o Cini, anarchico toscano
Foglio volante stampato dalla Tipografia Campi di Foligno
Lyrics by Piet[r]o Cini, a Tuscan anarchist.
Broadside printed by Tipografia Campi, Foligno

"Lione 3 agosto 1894
Cara madre, vi scrivo queste poche righe per farvi
sapere che la mia condanna è la pena di morte.
Non pensate male o mia cara madre di me?
Ma pensate che se io comessi questo fatto non è
che sono divenuto un delinquente e pure molto
vi dirano che sono un assassino un malfattore.
No, perché voi conosciete il mio buon quore, la mia dolcezza,
che avevo quando mi trovavo presso di voi?
Ebbene anche oggi è il medesimo quore:
se ò comesso questo mio fatto è precisamente
perché ero stanco di vedere un mondo così infame.
Ringrassio il signor Alessandro che è venuto a
rovarmi ma io non voglio confessarmi.
Addio cara mamma e abbiate un buon ricordo
del vostro... (continuer)
Il sedici di agosto
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/5/2007 - 22:06
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Omaggio a Sante

Omaggio a Sante
[1992]
Assieme a Onda Rossa Posse
Tratto e arrangiato da una poesia di Sante Notarnicola

Bologna 26 settembre 1992.
Sul palco di uno dei primi concerti un incontro tra Sante Notarnicola, semilibero dopo 21 anni di prigione, e Assalti Frontali.
Un momento importante, un'occasione per pensare ai detenuti e alle loro vite.

Omaggio a Sante Notarnicola, uscito dal carcere di Cuneo in semilibertà il 19/07/1988 dopo 20 anni e 8 mesi di prigione di cui 11 di massima sicurezza e 5 di celle punitive.

È il mio turno
(continuer)
envoyé par Adriana e Riccardo 18/5/2007 - 21:49
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The Gasman Cometh

The Gasman Cometh
Da/From: "Stations Of The Crass"

Album registrato dal vivo al Pied Bull - Londra - il 7 agosto 1979

Recorded live at Pied Bull - London - 7th august 1979

Testo e musica dei Crass
Lyrics and music by Crass
The train now standing on platform four,
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 18/5/2007 - 18:41
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Come Out Ye Black And Tans

Come Out Ye Black And Tans
[1930 ca.]
Lyrics and Music by Dominic Behan
Testo e musica di Dominic Behan

In Italia (ed anche altrove) pochi, probabilmente, sapevano dell'esistenza e delle "prodezze" dei Black and Tans, le bande paramilitari prima impiegate nella repressione in Palestina e poi impiegate negli anni '20 in Irlanda. Se qualcuno adesso ne sa qualcosa in più, lo si deve al grande Ken Loach e al suo recente film The Wind That Shakes The Barley (titolo infedelmente reso in italiano con Il vento che accarezza l'erba). Nel film, incentrato proprio sulla repressione in Irlanda negli anni '20, e in modo particolare delle atrocità commesse dei Black and Tans, bande di veri e propri criminali di guerra organizzati in reparti, reclutati da Winston Churchill e Lloyd George in persona. Sui Black and Tans si veda il completo articolo di en.wikipedia.


Come Out Ye Black and Tans (sometimes Black and Tan) is an Irish... (continuer)
I was born on a Dublin street where the Royal drums do beat
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/5/2007 - 15:42
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Uncle Sam Goddamn

Uncle Sam Goddamn
Dall'album "The Undisputed Truth" uscito nell'aprile 2007
Ah,
(continuer)
envoyé par Alessandro 18/5/2007 - 14:15
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Spansk Soldatervise

Spansk Soldatervise
[1992]

Da/From: "Vi Kæmper For At Sejre (We Struggle For Victory)"

Sangen er opstået blandt minarbejderne i den Nordspanske provins Asturia.
Digter og komponist er anonym.
Oversættelse: Thomas Koppel.

From the miners of Asturia, Spain.
Lyrics and music by Anonymous.
Translation by Thomas Koppel.

Canzone dei minatori delle Asturie.
Testo e musica di Anonimo.
Traduzione di Thomas Koppel.
De siger om fædrelandet
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 18/5/2007 - 13:57
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Batti il tuo tempo

Batti il tuo tempo
"Nel 1991 quando il gruppo fa uscire il vinile "Batti il tuo tempo", aperto dalle note di Ennio Morricone e percorso da un beat duro in perfetto stile USA, l'effetto è inaspettato. Il brano si impone unendo musica e politica in una esperienza che segna questo genere perché completamente priva di metafore e digressioni poetiche, si tratta di linguaggio crudo, dove gli obiettivi sono chiari. Questa autoproduzione che vende diverse migliaia di copie tramite vie diverse dai negozi musicali, segna una delle prime esperienze italiane di coniugazione di "educazione" ed "intrattenimento", inserita nel contesto della battaglia politica dichiarata dal collettivo."
it.wikipedia
Questo è il nostro tempo
(continuer)
envoyé par Alessandro 18/5/2007 - 11:54
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Titoli

Titoli
Da "Habemus Capa" del 2006.
Denaro e finanza, i motori della guerra.
Mibtel Nasdaq Dow Jones
(continuer)
envoyé par Alessandro 18/5/2007 - 10:36
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Curre curre guagliò

Curre curre guagliò
da "Curre curre guagliò" (1993)

L'inno di uno dei primi centri sociali napoletani, l'Officina 99, una canzone che ha fatto giustamente storia. Una canzone di un antimilitarismo radicale.

Il primo album dei 99 Posse, Curre curre guagliò, datato 1993, fa anche da colonna sonora del film Sud di Gabriele Salvatores, legato all'argomento dei centri sociali, in cui collabora anche un giovanissimo Speaker Cenzou.

22.9.1991
(continuer)
17/5/2007 - 22:13
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Amal - Hope Of Palestine

Amal - Hope Of Palestine
Live in concert, Children's Home Off The Martyrs, Beirut 1980.

Text by Annisette
Music by Thomas Koppel

Testo di Annisette
Musica di Thomas Koppel

Dal sito ufficiale, parte del commento alla canzone.

"SEPTEMBER 15 2002

September 11, 2001. We all know what that date means. We all bow our heads and cry for the victims of the horrible crime.

September 15, 1982, the world came to a stand-still also. Young girls, boys, fathers and mothers were massacred in the Sabrah and Shateelah refugee camps. It's 20 years today.

We saw the documentation. Our wonderful friends of all ages, whom we got to know little more than a year before. They were not singing anymore, not smiling, not dancing. Not talking about their inextinguishable hope for peace and happiness. We saw them raped, mutilated. Can't even make myself mention what really happened to them."
Amal smiles through tears.
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 17/5/2007 - 20:16
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Fenario

Fenario
[2005]
Lyrics and music by Richard Shindell
Testo e musica di Richard Shindell
Album: Vuelta

Con Fenario, Richard Shindell ha scritto una vera e propria aubade nel solco di una tradizione antichissima. Il canto di congedo dell’amante sul far del giorno, pur di origine ancora anteriore, ha il suo grande sviluppo con la poesia cortese provenziale (dalla quale proviene il “nome del genere”: aubade, o aubado, contiene il nome stesso dell’alba) e attraversa tutta la poesia europea fino al Romanticismo; il fatto che Shindell abbia voluto qui riprendere una strofa intera dal Break of Day di John Donne (v. nota) ne è un’ulteriore testimonianza.

Ma la capacità di Shindell di legarsi a tradizioni antiche è presente non solo in questo. Anche nel titolo stesso della canzone, che ne è l’ “ambientazione”, vi sono echi precisi della tradizione popolare della balladry britannica. “Fenario” è infatti... (continuer)
True my love, but cold the wind
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/5/2007 - 15:54
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Palæstinas Sangs

Palæstinas Sangs
[1980]

Da/From: "En Vugge Af Stål (Craddle Of Steel)"

Testo di Annisette
Musica di Thomas Koppel
(composta nel Libano del Sud)

Lyrics by Annisette
Music by Thomas Koppel
(written in Southern Lebanon)

Help stop the ongoing tragedy of occupation and war, perpetuated by an arrogant axis of oppression from Israel to Washington, torturing the Palestinian people as well as the Israeli people and all peaceloving peoples of the whole world. (The Savage Rose)

Written when The Savage Rose were the guests of the PLO in Lebanon May thru June 1980. Among many other sites, they visited and sang at Sabra, Shatila, Burj-Al-Barajne, Nabatiyeh, Rashidiyeh, Arnoun, refugee camps in Damascus, Syria, etc.

The song was first recorded 1981 on the album 'En Vugge Af Stål' (Cradle Of Steel). But now it is available in English for the first time.

'We wrote this song as the guests of the PLO in the camps... (continuer)
Der blæser en vind gennem sorgen.
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 17/5/2007 - 13:55
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Lille Soldat

Lille Soldat
[1990]

Da/From: "Gadens Dronning"

Testo e musica di Thomas Koppel
Lyrics and Music by Thomas Koppel

"Lille Soldat (Little Soldier) comments the idea of a mutual European army, which was being pushed hard." (T. Koppel)

E' possibile ascoltare un accenno di canzone direttamente dal sito ufficiale.
(kd)
På skrænten lå soldaten
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 17/5/2007 - 13:29
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Poveri partigiani

Poveri partigiani
[2007]
Testo e musica di Ascanio Celestini
Da: "Parole sante", album premiato con il Premio Ciampi 2007 come "Miglior debutto discografico dell'anno"
Trasmesso nella puntata di "Parla con me" precedente al 25 aprile.
(Testo reperito su questo blog) [k.d.]

Ci sono due palazzi.

Uno è il centro commerciale con la sua bella insegna, il tetto iperbolico e le vetrate lucide che lo fanno sembrare un autogrill da superstrada per Marte. L'altro, un parallelepipedo dritto pensato da qualche geometra con le coliche è il call center. Uno è fatto per essere guardato e infatti lo vedono tutti. L'altro è invisibile un po' perché non fa piacere vederlo, un po' perché il gemello sgargiante che gli sta accanto si prende tutta l'attenzione. Però si fa sentire. Ci parli al telefono quando ti chiama a casa per venderti un aspirapolvere o un nuovo piano tariffario. Ci parli quando chiami il numero verde... (continuer)
Poveri partigiani portati in processione,
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 16/5/2007 - 19:24
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Melt The Guns

Melt The Guns
[1982]
Album: English Settlement
Programmes of violence as entertainment
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/5/2007 - 12:16
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You're Already Dead

You're Already Dead
Dalla compilation "Best Before 1984" realizzata nel 1986, a due anni dallo scioglimento del gruppo.
ATTENTION. Fuck American power. Fuck Russian power. Fuck British power.
(continuer)
envoyé par Alessandro 15/5/2007 - 15:24
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Migra

Migra
Dall'ultimo album del gruppo (2006) intitolato significativamente "Die Cowboy Die".
Migra
(continuer)
envoyé par Alessandro 15/5/2007 - 11:14
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放炮 [Bombing]

编曲:Cooliang
填词:梁文涛
演唱: Douglas Liang
制作:Cooliang

Arrangement: Cooliang
Lyrics: Wen-Tao Liang
Album: Douglas Liang
Production: Cooliang

Lyrics are reproduced from this page, where also a direct link to the YouTube video is available. By the title, it is clearly an antiwar song although we don't understand a single word of the lyrics; any Chinese translator will be welcome. [RV]
背上佩枪,带起军帽,他们以为很帅,其实傻冒.
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 14/5/2007 - 22:24
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Hate And War

Hate And War
[Strummer-Jones]
Hate and war - the only things we got today
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 14/5/2007 - 21:58

Non c'è più benzina

Non c'è più benzina
Testo e musica di Massimo Chiacchio
Lyrics and music by Massimo Chiacchio
E non c’è più benzina dovremo avere pazienza
(continuer)
envoyé par Francesco 14/5/2007 - 18:59
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Li penjats

Li penjats
[1997]
Da/From: "Radio Occitania Libra"
Live Lou Dalfin & Sustraia

Testo e musica di Champroux - Berardo
Lyrics and music by Champroux - Berardo

La canzone può essere ascoltata dal sito ghironda.com
Soka bati dilindan
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 14/5/2007 - 13:46
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Biko

Biko
Comunque la canzone Biko è dei Simple Minds, anche se l'ha scritta quel grande di Peter Gabriel!
È vero che i Simple Minds hanno interpretato la canzone nel loro album Street Fighting Years del 1989, ma originariamente è stata scritta e interpretata da Gabriel
14/5/2007 - 12:32
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Per Giorgiana

Per Giorgiana
Dodici maggio 1977, dodici maggio 2007. Trent'anni. Mentre Roma vedeva vari "orgogli", per la famiglia o per la laicità che fossero, qualcuno si ricordava anche di Giorgiana.

Come Ezio:


Il tempo
Se non scorresse solo in direzione "ostinata e contraria" al mio volere lo prenderei per le corna, perché il tempo è cornuto; e come avviene dentro un buco nero gli torcerei la testa all'indietro e lo (ri)chiuderei su se stesso, impedendogli di uscire anche solo per guardare l'orizzonte o la mia sporca faccia. Ma lui, invece, continua impetuoso come un fiume in piena nella stessa direzione, facendosi desiderare come una Jamin-a che si mostra senza concedersi, continuando a scorrere e sottrarsi al contempo. Bastardo!

Sì, bastardo, perché i trent'anni che mi separano dal '77 sono passati con la stessa forza di un soffio nel vento: veloci, deboli e impalpabili. Inutili no, questo proprio no.
De... (continuer)
13/5/2007 - 01:08
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The Ghost Of Tom Joad

The Ghost Of Tom Joad
Questa canzone è molto riflessiva. ci fa capire che il mondo è pieno di persone che hanno bisogno.
giusy 12/5/2007 - 14:30
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I bambini fanno oh

I bambini fanno oh
Povia: Cazzone contro la guerra

Sicuramente questo sito ospita, oltre a migliaia di canzoni contro la guerra, anche diversi cazzoni "contro la guerra". Questo squallidissimo personaggio dal nome di Giuseppe Povia ne è un esempio. Non tanto perché il 12 maggio 2007 ce lo siamo ritrovati a cantare al "Family Day", e proprio questa canzone, ché ovviamente può andare a cantare dove gli pare e piace; ma soprattutto per il bel ritrattino che appare da questa intervista concessa originariamente a "Panorama" nel luglio del 2005, e che riprendiamo da Donnagay. Così tanto per dare lo spessore del personaggino.


POVIA IL FINO BUONISTA CHE NASCONDE UN "QUALUNQUISTA RAZZISTA"

Di seguito ecco l'intervista rilasciata a Panorma nel luglio 2005.
Giornalista : Costanza Rizzacasa d'Orsogna
Chi volesse leggerla integralmente, la può trovare a questo indirizzo.

Macché buonista, il cantante che esalta i... (continuer)
11/5/2007 - 23:36
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Lettera a casa d'un cosmonauta russo

Lettera a casa d'un cosmonauta russo
Testo e musica di Goran Kuzminac
Dall'album "Nuvole straniere"
Non sapevo e non lo so non sappiamo farne senza
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envoyé par Riccardo Venturi 11/5/2007 - 22:23
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Mio fratello aviatore

Mio fratello aviatore
[1999]
Testo di Sergio Contin
Musica di Goran Kuzminac
Ispirata a una poesia e canzone di Bertolt Brecht
Dall'album "Gli angoli del mondo"
Mi ricordo che allora non voleva studiare
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/5/2007 - 22:12
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Pitzinnos in sa gherra

Pitzinnos in sa gherra
Stupenda! ! ! .. un testo che non lascia indifferente!
Ales320 11/5/2007 - 15:08
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Amigo, soldado, hermano

Amigo, soldado, hermano
AMICO, SOLDATO, FRATELLO
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envoyé par Kiocciolina 11/5/2007 - 12:49
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Violencia

Violencia
VIOLENZA
(continuer)
envoyé par Kiocciolina 11/5/2007 - 12:39
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Divide And Conquer

Divide And Conquer
[1985]
Scritta da Bob Mould
Musica degli Hüsker Dü (Grant Hart, Bob Mould e Greg Norton)
Dal quarto album della band di Saint Paul, Minnesota, intitolato “Flip Your Wig”
Well they divided up all the land
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/5/2007 - 11:25

Stop It

Stop It
This was inspired while watching What I've done
When are you going to start living in the future and not in the past?
(continuer)
envoyé par Nay 10/5/2007 - 03:28
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Four Green Fields

Four Green Fields
Ma perché nella traduzione italiana i campi diventano 5?!?
(Luca)

La risposta è semplicissima, Luca: per una disattenzione del traduttore; il quale, nella fattispecie, è il sottoscritto. Per fortuna ci sono sempre i collaboratori esterni e i lettori del sito che si accorgono delle cazzate dei gestori :-P Grazie davvero per la segnalazione e provvedo immediatamente a correggere! [RV]
8/5/2007 - 17:46
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La Locomotiva

La Locomotiva
COREANO - KOREAN - Hyosu Kang

Da questa pagina o da questo blog. Tradotta in coreano da Hyosu Kang a partire dalla versione francese di Riccardo Venturi.

"The above
Translated from the French version by Riccardo Venturi into Korean by Hyosu Kang. The above, contributed by Riccardo Venturi, is by me. There seems to have been some mistakes in copying and pasting what I had wrote, so I am uploading it again.


Thank you Hyosu Kang for uploading your correct translation. Mistakes may always occur in copying & pasting, especially from a language as Korean which is, unfortunately enough, totally unknown to me. [RV]
증기열차
(continuer)
envoyé par Hyosu KANG 8/5/2007 - 17:37
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Il monumento

Il monumento
May 8, 2007
THE MONUMENT
(continuer)
8/5/2007 - 15:46
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Habi

Habi
Mi chiamo Habi ho diciott'anni
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envoyé par Nicola Cirillo 8/5/2007 - 14:52
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I Didn't Raise My Son To Be A Soldier

I Didn't Raise My Son To Be A Soldier
NON HO ALLEVATO MIO FIGLIO PERCHE' FOSSE UN SOLDATO
(continuer)
envoyé par Kiocciolina 8/5/2007 - 03:13
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Blind Faith

Blind Faith
CIECA FEDE
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envoyé par Kiocciolina 8/5/2007 - 02:56
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Bombs on Fallujah

Bombs on Fallujah
BOMBE SU FALLUJAH
(continuer)
envoyé par Kiocciolina 8/5/2007 - 02:47




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