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Plattgeflickt

Plattgeflickt
(2005)
Scritta da Udo Lindenberg
Presentata all'Eurovision del 2005

Una canzone contro la guerra e per il sesso sfrenato. L'unica arma da accettare è...
Ma, al di là di questo, anche una canzone da considerare con molta meno "goliardia" di quanto sarebbe facile immaginarsi. Dare un'occhiata alla traduzione. [RV]
Ich greif zum Telefon
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/3/2007 - 19:48
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Gulf War Song

Gulf War Song
[1991/92]

"The band formed in 1990 when Jian Ghomeshi and Murray Foster, former classmates at the local Thornlea Secondary School, and participants in the school choir, joined with Mike Ford and David Matheson to busk in Toronto. They drew unusually large crowds, and, eventually, the attention of Toronto-based CBC Radio One, which commissioned songs about political and local issues for the radio show Later the Same Day. Some songs written for the show later appeared on their albums; these songs include "The Gulf War Song" and "My Baby Loves a Bunch of Authors", which was written for a Toronto authors' festival."
We got a call to write a song about the war in the Gulf
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/3/2007 - 19:36
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Vietnam Serenade

Vietnam  Serenade
[1982]
Nel disco intitolato "It’s Time to See Who’s Who" pubblicato nel 1983.

In questa canzone dei Conflict si accenna ad un parallelismo tra l’avventura statunitense in Vietnam e quella in Centro America, in Salvador in particolare.
Dopo la cocente sconfitta nel sud-est asiatico, l’amministrazione americana – da Jimmy Carter a Ronald Reagan – concentrò la sua attenzione sugli affari interni e sul proprio “cortile di casa”. Infatti, a parte la vicenda degli ostaggi americani a Tehrān e l’operazione di peacekeeping in Libano (entrambe risoltesi malamente, e con la morte di molti soldati a stelle strisce), a tenere banco furono il contrasto alla rivoluzione sandinista, l’aiuto ai regimi fascisti centro e sud americani, l’invasione di Grenada.

A tenere le fila di molte di queste vicende fu il personaggio citato nella canzone, Alexander Haig, un ufficiale dell’esercito, con alle spalle Corea... (continuer)
They say from acorns great oak trees do grow
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/3/2007 - 19:10
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One Nation Under The Bomb

One Nation Under The Bomb
[1982]
Nell'album intitolato "It’s Time to See Who’s Who" pubblicato nel 1983.
Four minutes left in the game to play
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/3/2007 - 19:09
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Cruise

Cruise
[1984]
Nel disco intitolato “Increase The Pressure”.

Oltre alla “Iron Lady” Maggie Thatcher e all’allora premier sovietico Jurij Vladimirovič Andropov (non riesco nemmeno a ricordare la faccia di quel burocrate…) nella canzone sono citati Michael Heseltine, consigliere sia della Thatcher che di Major, mentre “Raygun” si riferisce certamente a Ronald Reagan e alla sua fissa per le “guerre stellari” condensata nella cosiddetta “Strategic Defense Initiative”, quello “scudo stellare” la cui costruzione, avviata nel 1983 e sospesa 10 anni dopo, è costata oltre 200 miliardi di dollari ai contribuenti USA e dei paesi alleati senza che sia mai stato effettivamente realizzato e tanto meno testato…
Cruise missiles have arrived, despite our protest and anger
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/3/2007 - 19:07
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Pink Floyd: Free Four

Pink Floyd: Free Four
[1972]
[Roger Waters]
Pink Floyd
From/da "Obscured by Clouds"

Nota. Sono stato io stesso a inserire la canzone, ma a volte capita di prendere un po' un abbaglio. Evidentemente, pur essendovi nominato il padre di Roger Waters, la canzone non ha niente a che vedere né con la guerra, né in qualche modo con i "temi allargati" di questo sito; casomai è una canzone assai critica dell'industria discografica. Per questi motivi la sposto opportunamente negli Extra. [RV]

Free Four" is a Pink Floyd song written by Roger Waters, with Waters also taking on lead vocals, from the album Obscured by Clouds. The song begins with a rock and roll countdown; but in this case Pink Floyd decided to play with words and record, "One, Two, FREE FOUR!". The song deals with themes that would become standard for Roger in albums following this, notably his father's death and the "evils" of the record industry. Although... (continuer)
The memories of a man in his old age
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/3/2007 - 19:00
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Easy/Lucky/Free

Easy/Lucky/Free
Did it all get real, I guess it's real enough
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/3/2007 - 18:14
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The Door Into Summer

The Door Into Summer
1967

Album: Pisces, Aquarius, Capricorn & Jones Ltd.
With his fool's gold stacked up all around him
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/3/2007 - 17:43
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La tomba di Bakunin

La tomba di Bakunin
Testo e musica di Alessio Lega
Lyrics and music by Alessio Lega
Riposo all’ ombra del silenzio che ora sento
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 17/3/2007 - 14:12
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科学の夜 [Scientific Night]

科学の夜 [Scientific Night]
Kagaku no yoru
Words:D・A・I music:D・A・I arrangement:D・A・I/Seiji Kameda

科学の夜, (traslitterato "Kagaku no Yoru", in inglese "Scientific Night") fa parte dell'ultimo album dei Do As Infinity prima del loro scioglimento (settembre 2005). Il testo originale in caratteri giapponesi è riprodotto da questa pagina.
科学がくれた最後の夜 永久に続く 明けぬ夜
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi-san 17/3/2007 - 00:21
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The Army's Tired Now

The Army's Tired Now
The army's tired now,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/3/2007 - 00:11
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Ballata degli impiccati

Ballata degli impiccati
[1968]
Testo di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Musica di Fabrizio De André
Lyrics by Fabrizio de André and Giuseppe Bentivoglio
Music by Fabrizio de André
Album: Tutti morimmo a stento


Un discorso sospeso
di Riccardo Venturi

Questo sito si occupa, per definizione, della violenza del potere e della confusione, dello sconvolgimento che essa ingenera. La stessa parola "guerra", "war" in inglese, ci riporta a questa cosa: è l'antica radice germanica, sia in italiano che in inglese, della "confusione", in tedesco "Ver-wirrung". La confusione, quindi, come elemento necessario perché il potere possa esercitare la sua violenza. La quale si esprime, e non potrebbe essere altrimenti, anche nella pena di morte. La pena capitale, cioè primaria, senza ritorno. Le guerre niente altro sono che delle gigantesche esecuzioni di massa, di soldati, di civili, di cose, di popoli, di paesaggi.... (continuer)
Tutti morimmo a stento
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/3/2007 - 21:55
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Bulls On Parade

Bulls On Parade
[1996]
da/from "Evil Empire"
This microphone explode, shattering
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/3/2007 - 19:33
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2 + 2 = ?

2 + 2 = ?
Lyrics and Music by Bob Seger
Testo e musica di Bob Seger

Troppo giovane per votare ma non per essere mandato ad ammazzare in Viet Nam? Perché?
Yes it's true I am a young man
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/3/2007 - 19:14
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פראג

פראג
Prag
[1969]
Album: מתוך: "פוזי"
"Poozy" (1969)
אריק איינשטיין ושלום חנוך
Scritta da Shalom Hanoch
Written by Shalom Hanoch

Scritta da Shalom Hanoch e interpretata da Arik Einstein al festival della canzone israeliana del 1969, era un lamento per la sorte della città di Praga dopo l'invasione sovietica e fa riferimento al sacrificio di Jan Palach.
[1] [2] אל העיר שבוית החלום
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi / ריקרדו ונטורי 16/3/2007 - 18:03
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חייל של שוקולד

חייל של שוקולד
Hayal šel šokolad
מלים: חנוך לווין
לחן: שמוליק קראוס
Lyrics by Hanuch Levin
Music by Shmulik Kraus

החלונות הגבוהים (Hahalonot Hagvohim, in ebraico “Le finestre in alto”) sono stati un gruppo pop israeliano composto e fondato nel 1966 da Arik Einstein, Shmulik Kraus e Yosi Katz. In attività fino al 1974, hanno pubblicato un solo album nel 1967 semplicemente intitolato al nome del gruppo. Gli Hahalonot Hagvohim facevano un pop leggero e di facile presa, ma è comunque da notare questa canzone dal tema decisamente pacifista in un album che fu pubblicato nell'aprile del 1967, vale a dire sei settimane esatte prima dello scoppio della Guerra dei Sei Giorni.

החלונות הגבוהים ( Hahalonot Hagvohim , in Hebrew "The High Windows") were an Israeli pop group formed and founded in 1966 by Arik Einstein, Shmulik Kraus and Yosi Katz. In activity until 1974, they released only one album in 1967 simply... (continuer)
בוא חייל של שוקולד
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi / ריקרדו ונטורי 16/3/2007 - 17:50
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עכשיו מעונן

עכשיו מעונן
aħšav meɂunan
[1992]
[1] במקום מסוכן שנקרא לו הבית
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi / ריקרדו ונטורי 16/3/2007 - 17:40
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בוקר טוב אירן

בוקר טוב אירן
Boker Tov Iran

1998
Halulim (חלולים)
בוקר טוב איראן השדרן מודיע
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi / ריקרדו ונטורי 16/3/2007 - 17:36
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מחכים למשיח

מחכים למשיח
Mekhakim leMashiakh
[1978]
Testo e musica di Shalom Hanoch
Lyrics and music by Shalom Hanoch
מתוך: "מחכים למשיח"
Album: "Aspettando il Messia / Waiting for Messiah" [1985]

Lyrics are reproduced from this page
Il testo è riprodotto da questa pagina

Tra gli israeliani stessi, non di rado, si è fatta strada un'idea ben precisa: che tutta la questione “religiosa” e storica alla base dello stato d'Israele, compresi “popoli eletti”, “messia” e quant'altro, sia in realtà una storia di soldi, bella e buona. Così Shalom Hanoch, praticamente il fondatore della scena rock israeliana nel 1978 s'immaginava questa scenetta edificante: una congrega di personaggi biblici (persino Giuda), riuniti in un'aziendina di consulenze chiamata “Terra di Dio”, che aspetta freneticamente l'arrivo del Messia che non arriva mai (e manco telefona). Chiaramente l'aziendina è Israele stessa; e avviene, finalmente,... (continuer)
יושבים שעות מחכים שמשיח יבוא
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/3/2007 - 17:23
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De bom

De bom
Tekst en muziek: Ernst Jansz
Testo e musica: Ernst Jansz
Carrière maken
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/3/2007 - 12:44
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Nuclear Waste

Nuclear Waste
[1986]
from: "UNLIMITED GENOCIDE" SPLIT w AOA -86 cor records
also in: "TOTAL ANARCHOI" (1996) Studio Collection
Nuclear energy is a con
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/3/2007 - 12:31
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French Letter

French Letter
[1980]

"Though upbeat, the Herbs' music is clear in its messages. Their 1980 hit French Letter, which spent 11 weeks on the charts, came to express New Zealand's anti-nuclear stance. Fourteen years later, it was re-recorded to garner support for the prevention of nuclear testing at Mururoa. Similarly, No Nukes, Nuclear Waste and Light Of The Pacific expressed much the same sentiment." (en.wikipedia)
Can you see yourself, under a coconut tree
(continuer)
16/3/2007 - 12:24
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Electric Funeral

Electric Funeral
(1970)

dall'album "Paranoid"
Reflex in the sky warn you you're gonna die
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/3/2007 - 11:46
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Cruise Missiles

Cruise Missiles
We share a common destination
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/3/2007 - 11:42
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F the CC

F the CC
[2004]
Album: Revolution Starts Now
I used to listen to the radio
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/3/2007 - 01:02
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Brutta gente

Brutta gente
[1974]
Testo di Enzo Jannacci e Beppe Viola
Musica di Enzo Jannacci

A Daniela "k.d." diciamo un doppio grazie per aver contribuito alla raccolta con questa canzone. Prima di tutto per la canzone stessa; e poi perché ci dà modo di ricordare Beppe Viola, che è coautore del testo assieme allo stesso Jannacci. Ma avremmo dovuto farlo prima.

Riportiamo prima il testo della versione pubblicata su 45 giri nel 1974
Mettere tante divise,
(continuer)
envoyé par daniela (k.d.) 15/3/2007 - 19:02
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Il primo furto non si scorda mai

Il primo furto non si scorda mai
[1965]
Testo di Dario Fo e Enzo Jannacci
Musica di Enzo Jannaci

La canzone originale è contenuta nel LP "Enzo Jannacci in teatro", pubblicato dalla Jolly nel 1965 e ristampato con etichetta Joker nel 1971.

Quella contenuta nel LP "I soliti accordi" del 1994 (etichetta DDD) è una versione un po' cambiata nel testo (ad esempio il verso che dice "Chi conosceva i tacchini/era Giovane Fascista" lì diventa "Chi conosceva i tacchini/era già quasi socialista"; il verso che dice "Quel tacchino micidiale/era un'aquila imperiale" lì diventa "Quel tacchino con le mani/era roba di Forlani").

Che io sappia, questa spassosissima canzone satirica jannacciana non esiste in supporto CD.

(Alberta Beccaro)
"Il primo furto non si scorda mai!"
(continuer)
envoyé par daniela (k.d.) 15/3/2007 - 18:59
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Prete Liprando e il giudizio di Dio

Prete Liprando e il giudizio di Dio

[1981]
Testo di Dario Fo e Enzo Jannacci
Musica di Enzo Jannacci
Album: "E allora...concerto"
(parlato): Landolfo, cronista del Millecento, ci ha tramandato le "Storie del Comune di Milano" fra cui questa del giudizio di Dio, protagonista prete Liprando. Noi abbiamo cercato di musicarla con un certo impegno, e la dedichiamo a tutti quelli - e sono tanti - che pur essendo testimoni di fatti importantissimi e determinanti dell'avvenire della civiltà, neanche se ne accorgono!
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 15/3/2007 - 18:57
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Son proletari i partigiani

Son proletari i partigiani
Ho trovato questo canto partigiano (credo anonimo, ma non lo posso giurare) nel sito www.luzzaranondimentica.it/i_canti_dei_partigiani. Penso che possa entrare nelle CCG
Son proletari i partigiani
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 15/3/2007 - 18:47
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Condi, Condi

Condi, Condi
[2004]
Album: Revolution Starts Now
Qui sotto la signora cui è dedicata questa canzone, colta da occhio indiscreto in un raro momento di intimità:

"Condi, Condi è un brano atipico anche per un musicista camaleontico come Earle: si attesta infatti su coordinate vicine al mambo e alla musica sudamericana. Molto gradevole e divertente, un’allegria che stride con il testo sempre più duro. Condi, forse lo avrete già capito, è nientemeno che Condoleezza Rice e il resto ve lo lascio immaginare…" - da Rocklab.
Oh Condi Condi beggin’ on my knees
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/3/2007 - 17:48
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Warrior

Warrior
[2004]
Album: Revolution Starts Now

[...]“Warrior” è una sorta di spoken song, Earle più che cantare parla e usa parole feroci contro la guerra. Dietro di lui si erge un muro elettrico di rara potenza a sottolineare i passaggi più duri di un brano cupo e duro. - da Rocklab.
This is the best time of the day—the dawn
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/3/2007 - 17:36
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Mercenary Song

Mercenary Song
Da/from: "Train A-Comin' ".

Un vero e proprio capolavoro, "Mercenary Song" di Steve Earle, contenuta nell'album "Train A Comin'". Un country boogie pieno di foga segna il ritmo di una storia tagliata col coltello, a raccontare di un tempo in cui perfino le vite dei soldati di fortuna (suona meglio che "mercenario", in questa canzone) cercavano un senso, fra la vita e la morte.
Come se tutto fosse...questione di vita o di morte. E il compenso in oro, sventolato come una bandiera, serve solo a coprire un segreto. A mantenere il segreto. Il bisogno di avere qualcosa per cui battersi. Quello che si sa fare meglio. Quello in cui si riesce a dare il meglio. C'è un bel libro di James Lee Burke, "Two for Texas". Ne è stato tratto, anche, un buon film per la tv, "La libertà è in Texas" con Kris Kristofferson e Peter Coyote. Racconta la storia di due detenuti che evadono da un penitenziario in Louisiana,... (continuer)
Me and Bill there we both come from Georgia
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/3/2007 - 16:43
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Sixteen Military Wives

Sixteen Military Wives
15 marzo 2007
SEDICI MOGLI DI MILITARI
(continuer)
15/3/2007 - 02:25
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Sul ponte di Perati bandiera nera

anonyme
Sul ponte di Perati bandiera nera
il ponte dei perati, o meglio ciò che rimane del ponte (invierei volentieri delle foto ma non so come fare, non trovo l'email..), si trova sul fiume sarandaporos, che per un tratto segna il confine tra Grecia e Albania... poco distante c'è un altro ponte che unisce le due dogane, il ponte di Mertziani, a circa una 15ina di km dalla cittadina greca Konitsa...

(toni pusceddu)

Grazie! Se vuoi inviarci delle foto, che pubblicheremo sicuramente, puoi farlo spedendole all'indirizzo lorenzo.masetti@libero.it
14/3/2007 - 16:50
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Yo vivo en un tiempo de guerra

Yo vivo en un tiempo de guerra
Da :trovadores.net
Album: Daniel Viglietti y el Grupo de Experimentación Sonora del ICAIC (Daniel Viglietti + GESI) [1973]

Bertolt Brecht - Gianfrancesco Guarnieri - Edu Lobo

La parte recitada es un extracto de An die Nachgeborenen del libro “Svendborger Gedichte” (Bertolt Brecht 1939) en traducción al portugués de Augusto Boal. La traducción de la versión portuguesa al español es de Daniel Viglietti.

La parte recitata è un estratto da A coloro che verranno di Bertolt Brecht, dal libro "Poesie di Svendborg" (1939) nella traduzione portoghese di Augusto Boal. La traduzione spagnola della versione portoghese è di Daniel Viglietti.
Yo vivo en un tiempo de guerra,
(continuer)
envoyé par Adriana 14/3/2007 - 08:11

2007

2007
(מילים: מאיר גולדברג / לחן: דנה ברגר ועופר המאירי)
Lyrics by Meir Goldberg
Music by Dana Berger and 'Ofer Hamayri
Testo di Meir Goldberg
Musica di Dana Berger e 'Ofer Hamayri

Lyrics are reproduced from this page
Il testo è riprodotto da questa pagina
בעוד שבע שנים בעשור הראשון של האלף הבא
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi / ריקרדו ונטורי 13/3/2007 - 23:12
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Revolution

Revolution
Hebrew Version from This page
מהפכה
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi / ריקרדו ונטורי 13/3/2007 - 23:02
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בעיר הזאת

בעיר הזאת
(מילים: יעקב גלעד / לחן: יהודה פוליקר)
Lyrics by Ya'kov Gal'ad
[1982]
Music by Yehuda Poliker
Testo di Ya'kov Gal'ad
Musica di Yehuda Poliker

Album: עשרים וארבע שעות

Lyrics are reproduced from this page
Il testo è riprodotto da questa pagina
בעיר הזאת - באוויר עולה עשן
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi / ריקרדו ונטורי 13/3/2007 - 19:59
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Chicago (We Can Change The World)

Chicago (We Can Change The World)
Hebrew version from this page
שיקאגו
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi / ריקרדו ונטורי 13/3/2007 - 19:41
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Sunday Bloody Sunday

Sunday Bloody Sunday
Hebrew Version from this page
יום ראשון הארור
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi / ריקרדו ונטורי 13/3/2007 - 12:38
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With God On Our Side

With God On Our Side
Alternative Hebrew version from this page
אלוהים לצידנו
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi / ריקרדו ונטורי 13/3/2007 - 12:32
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LLorona del estudiante

anonyme
"LLORONA" DELLO STUDENTE
(continuer)
envoyé par Maria Cristina 13/3/2007 - 09:15
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Frankie Teardrop

Frankie Teardrop
La prosecuzione di "Working Class Hero" di Lennon in chiave elettro-punk '77? Giudicate voi.
(testo tratto da Song Meanings)

"[...] Ma l'apice del disco è la devastante "Frankie Teardrop", sorta di "Sister Ray dell'era tecnologica", con la sua atmosfera da delirio eroinomane. Su una base ossessiva, che ricalca in maniera nevrotica i ritmi del lavoro in fabbrica e della catena di montaggio sfociando in un vortice finale di rumori e cacofonie indistinte, la voce straniata di Vega narra, attraverso sussurri e grida lancinanti, la storia dell'operaio Frankie che a un certo punto esplode e uccide la moglie e il figlio prima di suicidarsi. E' un atto d'accusa contro la società dei consumi che annienta l'individuo nonché uno dei brani più agghiaccianti dell'intera storia del rock. [...]
dalla scheda di Claudio Fabretti su (Ondarock)
(Alessandro)
Frankie teardrop
(continuer)
envoyé par Alessandro 12/3/2007 - 23:01
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לא עוצר באדום

לא עוצר באדום
Lo otsèr beadòm
[1985]
Testo e musica di Shalom Hanoch
Lyrics and music by Shalom Hanoch
מתוך: "מחכים למשיח"
Album: "Aspettando il Messia / Waiting for Messiah"
Lyrics are reproduced from This page
Il testo è riprodotto da questa pagina
בלב העיר, באמצע הערב
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 12/3/2007 - 23:01
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ערבב את הטיח

ערבב את הטיח
ɂarbev et hatiaħ
[1987]
Testo e musica / מילים ומוזיקה / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ehud Banai / אהוד בנאי
Album: אהוד בנאי והפליטים [Ehud Banai vehaPlitim] “Ehud Banai and the Refugees”

Con Ehud Banai, nato a Gerusalemme nel 1953, non si ha certo a che fare né con la solita (e sovente melensa) “canzone di pace all'israeliana”, e nemmeno con la canzone di protesta in senso classico. Ehud Banai, come del resto si può constatare ascoltando questo brano, appartiene all'eccellenza del rock israeliano, che ha praticamente contribuito a fondare negli anni '80 assieme al suo gruppo, significativamente chiamato “I Profughi” (HaPlitim in ebraico, The Refugees in inglese). Non è neppure un personaggio riconducibile a schemi e modi di pensare predefiniti, o quantomeno assimilabili a ideologie ben squadrate: il rockettaro che descrive dall'interno i problemi e le ingiustizie... (continuer)
חמש בבוקר בעזה
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi / ריקרדו ונטורי 12/3/2007 - 22:44
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שם

שם
Šem
Lyrics: Shamrot 'Or / מילים: שמרית אור / Testo: Shamrot 'Or / Paroles: Shamrot 'Or / Sanat: Shamrot 'Or

Il termine “antisemita”, e “antisemitismo”, sono generalmente intesi come odio razziale verso gli ebrei e, nella particolare accezione diffusa scrupolosa dal sionismo, verso gli israeliani e lo stato di Israele. Curiosi la diffusione e l'uso di tale termine, in quanto -come dovrebbe essere noto- gli ebrei sono semiti al pari degli arabi e di tutta una serie di altri popoli. La lingua araba classica e la lingua ebraica, pur appartenendo a due rami distinti e non essendo reciprocamente intelligibili, sono entrambe lingue semitiche e fra di loro si nota comunque una notevole somiglianza, sia strutturale che morfologica e lessicale. Ancor più curioso che, in entrambe le lingue, ci si saluti augurando la “pace” con un termine identico (shalom, salam). Per farla oltremodo breve, qualcuno... (continuer)
שֵם
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 12/3/2007 - 22:18
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The Luck Of The Irish

The Luck Of The Irish
12 marzo 2007
Si vedano le note alla traduzione
LA FORTUNA DEGLI IRLANDESI
(continuer)
12/3/2007 - 19:44




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