Virtual War
Karen Barry Schwarz ha scritto una recensione intitolata "(A Prairie Wind Blows Through Nashville" sul concerto di Neil Young al Ryman Auditorium di Nashville, nell'agosto del 2005.
Karen è tra i tanti che hanno raccolto l'invito di Young a scrivere canzoni contro la guerra e la guerra in Iraq in particolare.
Tutti i contributi sono raccolti sul sito di Young alla pagina intitolata "Songs of the Times":
"Virtual War" è il contributo della Schwarz.
(Alessandro)
Karen è tra i tanti che hanno raccolto l'invito di Young a scrivere canzoni contro la guerra e la guerra in Iraq in particolare.
Tutti i contributi sono raccolti sul sito di Young alla pagina intitolata "Songs of the Times":
"Virtual War" è il contributo della Schwarz.
(Alessandro)
why can't we have a
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 7/2/2007 - 17:00
La nuova Auschwitz
non c'è storia!
l'unica canzone che ti ricorda come il male sia vicino anche a noi e che si intravede una possibilità di salvezza
grazie claudio
l'unica canzone che ti ricorda come il male sia vicino anche a noi e che si intravede una possibilità di salvezza
grazie claudio
skart ct 7/2/2007 - 10:43
Ils ont peur de la liberté
Album: "Entre ciment et belle étoile" (2006)
Keny Arkana, la cantante franco-argentina delle banlieues di Marsiglia, con la faccia da bambina, con il suo hijab universale, per me è un simbolo dell’eternità.
Prima di tutto, perché non c’è sradicamento, scuola, televisione, architettura tenebrosa e utilitaria, modernizzazione, integrazione, che riesca a spezzare un’anima quando è bella dentro:
“n’oublie pas en ton âme cette flamme allumé, n’oublie pas l’enfant en toi et tous les rêves qui l’animait.“
E poi, le cose eterne che ci sono dentro di noi, rinascono sotto qualunque forma. Non importa che io diffidi dei tempi sincopati della civiltà mediatica con cui nasce il rap, perché le parole di Keny Arkana non sono diverse da quelle di tutti coloro che hanno vissuto l‘amor iliscus:
« Je viens de l’incendie, regarde les brûlures de mon âme ; Marquée au fer rouge, comment faire, ma mémoire... (continuer)
Keny Arkana, la cantante franco-argentina delle banlieues di Marsiglia, con la faccia da bambina, con il suo hijab universale, per me è un simbolo dell’eternità.
Prima di tutto, perché non c’è sradicamento, scuola, televisione, architettura tenebrosa e utilitaria, modernizzazione, integrazione, che riesca a spezzare un’anima quando è bella dentro:
“n’oublie pas en ton âme cette flamme allumé, n’oublie pas l’enfant en toi et tous les rêves qui l’animait.“
E poi, le cose eterne che ci sono dentro di noi, rinascono sotto qualunque forma. Non importa che io diffidi dei tempi sincopati della civiltà mediatica con cui nasce il rap, perché le parole di Keny Arkana non sono diverse da quelle di tutti coloro che hanno vissuto l‘amor iliscus:
« Je viens de l’incendie, regarde les brûlures de mon âme ; Marquée au fer rouge, comment faire, ma mémoire... (continuer)
Le temps c'est pas de l'argent! cette connerie nous affaiblit
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 6/2/2007 - 19:04
Parcours:
La peur: arme de contrôle de masse
I Was Only Nineteen (A Walk In The Light Green)
VB IS an Australian beer, but it stands for 'Victoria Bitter'
Chris 6/2/2007 - 15:28
Party At Ground Zero
Dal lavoro di esordio della band, l'Ep "Fishbone" del 1985.
Party at ground zero
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 6/2/2007 - 12:13
Il maggio di Belgrado
UNA PACE A DUE FACCE E DUE FACCIATE?
Riportiamo questo post del 15 febbraio 2003 di Babsy Jones. Tra i nomi dei "pochi che c'erano" ci permettiamo di aggiungere Erri De Luca.
15 febbraio 2003: lettera aperta ai 'pacifisti'
dal blog di Babsy Jones
C’è un signore che a voi che oggi siete a Roma vi ha dato dei farabutti. Intendo, l’elefantiaco messere in questione l’ha scritto con più garbo, ma a voi che oggi siete a Roma con le bandiere colorate vi ha detto, modaioli. Vi ha chiamato burattini fra le mani dei movimenti che - come passerelle della moda popolare, come operazioni di travolgente propaganda - obbediscono alle multinazionali della pace col culetto al caldo e la pancia piena: questo, vi ha detto. Quel signore con me non può parlare, perché io oggi a Roma non ci sto, e perché se vuole farsi due chiacchiere sull’etica della guerra lo invito a prendersi una tazza di caffè (turco)... (continuer)
Riportiamo questo post del 15 febbraio 2003 di Babsy Jones. Tra i nomi dei "pochi che c'erano" ci permettiamo di aggiungere Erri De Luca.
15 febbraio 2003: lettera aperta ai 'pacifisti'
dal blog di Babsy Jones
C’è un signore che a voi che oggi siete a Roma vi ha dato dei farabutti. Intendo, l’elefantiaco messere in questione l’ha scritto con più garbo, ma a voi che oggi siete a Roma con le bandiere colorate vi ha detto, modaioli. Vi ha chiamato burattini fra le mani dei movimenti che - come passerelle della moda popolare, come operazioni di travolgente propaganda - obbediscono alle multinazionali della pace col culetto al caldo e la pancia piena: questo, vi ha detto. Quel signore con me non può parlare, perché io oggi a Roma non ci sto, e perché se vuole farsi due chiacchiere sull’etica della guerra lo invito a prendersi una tazza di caffè (turco)... (continuer)
6/2/2007 - 10:57
Tutu
(1986)
Album: Tutu
Music by Marcus Miller
Be', perché non inserire un altro brano (oltre ai pochi già inseriti) solo strumentale del grande Davis? Tutu (del 1986) è dedicata a Desmond Tutu, nobel per la pace nel 1984: io direi che ne vale la pena!
Album: Tutu
Music by Marcus Miller
Be', perché non inserire un altro brano (oltre ai pochi già inseriti) solo strumentale del grande Davis? Tutu (del 1986) è dedicata a Desmond Tutu, nobel per la pace nel 1984: io direi che ne vale la pena!
(instrumental)
envoyé par Renato Stecca 6/2/2007 - 02:00
Pratobello
una canzone che dovrebbe significare molto per i sardi peccato che veramente in pochi la conoscano.Sembra la storia di un film americano ma è molto di più...è il coraggio dei sardi
mirko 5/2/2007 - 19:58
Corpo Estraneo
In una società in cui sono morti ogni valore ed ogni morale, in cui sembra che fare del male agli altri sia una virtù, in cui c’è pigrizia e paura di ragionare, i Nomadi sono gli unici ancora capaci di farci aprire gli occhi alla realtà e di dipingere in maniera veritiera la nostra condizione. E a farci aggrappare ad una solida fune chiamata speranza. Per sempre Nomadi!
leojuve86@yahoo.it
leojuve86@yahoo.it
Giulio 4/2/2007 - 20:34
L'anno che verrà
EL AÑO QUE LLEGARÀ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Maria Gema Ordóñez Rivera García García Romero Jiménez Nieto Otero 4/2/2007 - 20:01
Fuma el camin
Arrivo in ritardo di due anni... ma ci tenevo a dire che invece questo sito è splendido, complimenti per la cura dei dettagli, delle ricerche e delle spiegazioni. Davvero un lavoro bellissimo!
Io ero in cerca di informazioni riguardanti la musica durante il periodo nazista.. sto facendo una tesina per la maturità di quest'anno e questo sito sicuramente mi aiuterà a delineare determinati collegamenti letterari e storici. Grazie per il vostro aiuto :)
(Manuel)
Io ero in cerca di informazioni riguardanti la musica durante il periodo nazista.. sto facendo una tesina per la maturità di quest'anno e questo sito sicuramente mi aiuterà a delineare determinati collegamenti letterari e storici. Grazie per il vostro aiuto :)
(Manuel)
Ecco, le tue parole sono veramente l'essenza di quello che abbiamo inteso fare, Manuel. Grazie a te. E in bocca al lupo per la maturità! [RV]
4/2/2007 - 15:11
Che il Mediterraneo sia
che dire... io non conoscevo questa canzone solo grazie al programa televisivo ho conosciuto un brano che e' davvero capace di emozionarmi...premettendo che io sono di una citta' con grande tradizione marinara. Inutile dire che non mi stanco mai di ascoltarla e semplicemente stupenda!!
vincenzo da Molfetta!! 4/2/2007 - 09:09
Se questo è un uomo
La poesia di Primo Levi è stata tradotta da Luigi Tadolini ed è apparsa nella rivista "L'Esperanto" nel marzo 2005.
Segue la mia traduzione non ritmica. NR
Segue la mia traduzione non ritmica. NR
ĈU ĈI TIU ESTAS VIRO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Nicola Ruggiero 3/2/2007 - 22:02
Drunken Lullabies
[2002]
Album: Drunken Lullabies
Album: Drunken Lullabies
Must it take a life for hatful eyes
(continuer)
(continuer)
envoyé par Eric Anderson 3/2/2007 - 01:39
To Youth (My Sweet Roisin Dubh)
2004
Within a mile of home
Within a mile of home
Tell me why must a man be of service
(continuer)
(continuer)
envoyé par Eric Anderson 3/2/2007 - 01:38
Tobacco Island
2004
Within a mile of home
La canzone fa riferimento alle deportazioni di schiavi Irlandesi alle Barbados: tra il 1652 e il 1659, più di 100,000 irlandesi furoni deportati alle Barbados e in Virginia dalla maggioranza Protestante inglese, comandata allora da Oliver Cromwell. Più di 18.000 morirono.
È discusso il reale ruolo di Cromwell nelle deportazioni, tra l'altro nel 1659, data indicata nella canzone, Cromwell era già morto da un anno.
Within a mile of home
La canzone fa riferimento alle deportazioni di schiavi Irlandesi alle Barbados: tra il 1652 e il 1659, più di 100,000 irlandesi furoni deportati alle Barbados e in Virginia dalla maggioranza Protestante inglese, comandata allora da Oliver Cromwell. Più di 18.000 morirono.
È discusso il reale ruolo di Cromwell nelle deportazioni, tra l'altro nel 1659, data indicata nella canzone, Cromwell era già morto da un anno.
Off to hell we must sail for the shores of sweet Barbados
(continuer)
(continuer)
envoyé par Eric Anderson 3/2/2007 - 01:37
རྒྱལ་གླུ། [༄༄། བོད་རྒྱལ་ཁབ་ཀྱི་རྒྱལ་གླུ།] [Gyallu; Rgyal·glu]
la canzone di Ivana Spagna risale al 1988,a differenza di quanto si possa pensare è molto bella, e contiene tra l altro il sampler di un coro tibetano.
marco 3/2/2007 - 01:18
Το σφαγείο
Greece had two leaders who really took care of the People. Perikles in the ancient Greece and Andreas Papandreou in modern Greece. I have been looking for this song a lot. I am grateful to you to let me download it.
George Maragozis 2/2/2007 - 22:06
Dove andate?
Note a cura di A.V. Savona tratte dall'edizione originale e riportate nel libretto che accompagna il cd “Seguendo Virgilio – Dentro e fuori il Quartetto Cetra”, Ala Bianca Group/I dischi del Club Tenco, 2005:
Orazio scrisse l'Epodo probabilmente nel 41 a.C., quando Ottaviano Augusto assediò e prese Perugia.
(1)“se nel fodero erano già riposte?” - Nell'originale “Nuo, nuo scelesti ruitis aut cur dexteris aptantur euses conditi?”. La versione dell'intero Epodo è riassuntiva e ne esprime i concetti essenziali.
(2)“fin da quando la terra fu macchiata dal sangue di Remo” - Remo, secondo la leggenda, fu ucciso dal fratello Romolo per aver oltrepassato con un salto il solco che egli aveva tracciato e che delimitava la “Roma quadrata” (753 a.C.).
(3)“Voi le avevate soltanto nascoste” - Verso non esistente nell'originale.
Orazio scrisse l'Epodo probabilmente nel 41 a.C., quando Ottaviano Augusto assediò e prese Perugia.
(1)“se nel fodero erano già riposte?” - Nell'originale “Nuo, nuo scelesti ruitis aut cur dexteris aptantur euses conditi?”. La versione dell'intero Epodo è riassuntiva e ne esprime i concetti essenziali.
(2)“fin da quando la terra fu macchiata dal sangue di Remo” - Remo, secondo la leggenda, fu ucciso dal fratello Romolo per aver oltrepassato con un salto il solco che egli aveva tracciato e che delimitava la “Roma quadrata” (753 a.C.).
(3)“Voi le avevate soltanto nascoste” - Verso non esistente nell'originale.
Alessandro 2/2/2007 - 21:51
Il testamento del parroco Meslier
[1972]
Testo e musica di Anton Virgilio Savona
Album: E' lunga la strada
Paroles et musique: Anton Virgilio Savona
Album: E' lunga la strada
Dall'album intitolato “E' lunga la strada” del 1972.
Testo tratto dal libretto che accompagna il cd “Seguendo Virgilio – Dentro e fuori il Quartetto Cetra”, Ala Bianca Group/I dischi del Club Tenco, 2005. Nel disco di tributo ad A.V. Savona il brano è eseguito da Alessio Lega e Mariposa.
La canzone è preceduta da questa breve introduzione:
“Intorno al 1730, Giovanni Meslier*, parroco di un paese di Champagne, si lasciò morire di fame esasperato dal fatto di non essere riuscito ad ottenere giustizia in una lite contro un potente. Lasciò i suoi beni ai parrocchiani e scrisse in tre esemplari un testamento politico e religioso: il testamento del parroco Meslier.”
*Si pronuncia come se fosse scritto "Mélier"
«Je voudrais, et ce sera le dernier... (continuer)
Avete sul collo fardelli pesanti
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/2/2007 - 21:49
Parcours:
Antiwar Anticléricale
Resistenza
[1989]
Testo e musica: L'Arcusgi
Lyrics and Music: L'Arcusgi
Paroles et Musique: L'Arcusgi
Album: Resistenza
L'Arcusgi
Jean-Pierre Bonci
Jean-Christophe Bastiani
Louis Franceschi
Pierre Bracci
Anthony Battesti
Nicolas Giustiniani
Guillaume Savelli
Jean-Marc Camurati
Laurent Ducatillon
Mathieu Camurati
Jean-Paul Peretti
"Pilou" Barque
Resistenza, con questo titolo che -ne sono certo- piacerà non poco a Marco Valdo M.I., è il brano centrale del primo album de L'Arcusgi, e quello che gli dà il titolo. Sembra, e senz'altro lo è, una canzone rivolta esclusivamente alla Corsica contro l'oppressione, oramai secolare, da parte della “Francia culuniale”; chi conosce almeno un po' L'Arcusgi, detti anche i “baschi corsi”, sa però che non è e non può essere così. L'Arcusgi sono un gruppo militante internazionalista, non “nazionalista”; con le radici ben piantate in Corsica,... (continuer)
Testo e musica: L'Arcusgi
Lyrics and Music: L'Arcusgi
Paroles et Musique: L'Arcusgi
Album: Resistenza
L'Arcusgi
Jean-Pierre Bonci
Jean-Christophe Bastiani
Louis Franceschi
Pierre Bracci
Anthony Battesti
Nicolas Giustiniani
Guillaume Savelli
Jean-Marc Camurati
Laurent Ducatillon
Mathieu Camurati
Jean-Paul Peretti
"Pilou" Barque
Resistenza, con questo titolo che -ne sono certo- piacerà non poco a Marco Valdo M.I., è il brano centrale del primo album de L'Arcusgi, e quello che gli dà il titolo. Sembra, e senz'altro lo è, una canzone rivolta esclusivamente alla Corsica contro l'oppressione, oramai secolare, da parte della “Francia culuniale”; chi conosce almeno un po' L'Arcusgi, detti anche i “baschi corsi”, sa però che non è e non può essere così. L'Arcusgi sono un gruppo militante internazionalista, non “nazionalista”; con le radici ben piantate in Corsica,... (continuer)
Face più di quarant'anni chè tu porti negri panni
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/2/2007 - 21:38
Il Pescatore
Dal ng it.fan.musica.de-andre, 2 febbraio 2007.
Molto bella, ma non è che si tratta di Visual Basic? La preferivo in C o in Assembler
(Lorenzo)
(Lorenzo)
Call Main
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/2/2007 - 21:19
Se il cielo fosse bianco di carta
SCRISOAREA LUI CHAIM - ROMÂNEŞTE
14 ani, fiu de ţăran, născut în Galiţia. În cursul unei razii a fost prins şi, împreună cu mii de alţi tineri evrei, dus în tabăra de la Pustkov şi ucis. Un ţăran a găsit scrisoarea lui aruncată prin sârma ghimpată şi a dat-o părinţilor săi.
Dragii mei părinţi,
Dacă cerul ar fi hârtie şi toate mările ale lumii ar fi cerneală, nici atunci n-aş fi în stare să descriu suferinţele mele şi tot ce văd în jurul meu. Lagărul se află într-un luminiş. Dis de dimineaţa suntem împinşi la muncă în pădure. Îmi sângerează picioarele fiindcă mi s-au luat pantofii. Muncim toată ziua, aproape fără mâncare şi noaptea dormim pe pământ – ni s-au luat şi paltoanele.
În fiecare noapte vin soldaţi beţi şi ne bat cu bâte de lemn, sunt plin de vânătăi, negru peste tot ca o bucată de lemn pârjolit. Din când în când ni se aruncă nişte morcovi cruzi sau sfecle furajere. Este mare... (continuer)
14 ani, fiu de ţăran, născut în Galiţia. În cursul unei razii a fost prins şi, împreună cu mii de alţi tineri evrei, dus în tabăra de la Pustkov şi ucis. Un ţăran a găsit scrisoarea lui aruncată prin sârma ghimpată şi a dat-o părinţilor săi.
Dragii mei părinţi,
Dacă cerul ar fi hârtie şi toate mările ale lumii ar fi cerneală, nici atunci n-aş fi în stare să descriu suferinţele mele şi tot ce văd în jurul meu. Lagărul se află într-un luminiş. Dis de dimineaţa suntem împinşi la muncă în pădure. Îmi sângerează picioarele fiindcă mi s-au luat pantofii. Muncim toată ziua, aproape fără mâncare şi noaptea dormim pe pământ – ni s-au luat şi paltoanele.
În fiecare noapte vin soldaţi beţi şi ne bat cu bâte de lemn, sunt plin de vânătăi, negru peste tot ca o bucată de lemn pârjolit. Din când în când ni se aruncă nişte morcovi cruzi sau sfecle furajere. Este mare... (continuer)
2/2/2007 - 20:44
Il canto sospeso
TRADUCERE ROMÂNEASCĂ a scrisorilor şi biografiilor
TRADUZIONE ROMENA delle lettere scelte da Luigi Nono per il Canto sospeso e delle biografie
TRADUZIONE ROMENA delle lettere scelte da Luigi Nono per il Canto sospeso e delle biografie
Scrisorile sunt preluate din ediţia germană a cărţii ‘Lettere di condannati a morte della Resistenza Europea’ - Letzte Briefe zum Tode Verurteilter aus dem europäischen Widerstand, Editura Steinberg Zürich 1955
Traduzione/Traducere: Elisabeth Ernst, Berlin
Nonoprojekt - IncontriEuropei / www.Nonoprojekt.de
Initiative IncontriEuropei • Pace for Peace ™
Traduzione/Traducere: Elisabeth Ernst, Berlin
Nonoprojekt - IncontriEuropei / www.Nonoprojekt.de
Initiative IncontriEuropei • Pace for Peace ™
Anton Popov [Антон Попов]
(continuer)
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2/2/2007 - 19:18
Per a libertà
[1989]
Testo e musica: L'Arcusgi
Lyrics and Music: L'Arcusgi
Paroles et Musique: L'Arcusgi
Album: Resistenza
L'Arcusgi
Jean-Pierre Bonci
Jean-Christophe Bastiani
Louis Franceschi
Pierre Bracci
Anthony Battesti
Nicolas Giustiniani
Guillaume Savelli
Jean-Marc Camurati
Laurent Ducatillon
Mathieu Camurati
Jean-Paul Peretti
"Pilou" Barque
Testo e musica: L'Arcusgi
Lyrics and Music: L'Arcusgi
Paroles et Musique: L'Arcusgi
Album: Resistenza
L'Arcusgi
Jean-Pierre Bonci
Jean-Christophe Bastiani
Louis Franceschi
Pierre Bracci
Anthony Battesti
Nicolas Giustiniani
Guillaume Savelli
Jean-Marc Camurati
Laurent Ducatillon
Mathieu Camurati
Jean-Paul Peretti
"Pilou" Barque
Tù chì sì stat'un ghjornu inghjuliatu per difend'a to libertà
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 2/2/2007 - 19:02
La complainte de Rossel
anonyme
Canto anonimo in onore di un ufficiale francese, il col. Louis-Nathaniel Rossel, che si schierò con la Comune di Parigi e fu per questo catturato e fucilato il 28 novembre 1871.
Famosa l'interpretazione di Rosalie Dubois
Le "Canzoni contro la guerra" è un sito abbastanza elastico da riconoscere che, nella storia, vi sono stati anche (rari) esempi di militari che hanno cercato di fare il bene del loro popolo. I militari portoghesi che nel 1974 rovesciarono il regime fascista, ad esempio; oppure questo giovane colonnello francese, che, nel 1871, fu l'unico ufficiale che rifiutò di schierarsi con le forze repressive borghesi di Versailles e passò alla Comune di Parigi cercando invano di organizzarne le forze.
Di antica famiglia originaria di Nîmes, Louis-Nathaniel Rossel era però nato a Saint-Brieuc, in Bretagna, il 9 settembre 1844; suo padre, capobattaglione di fanteria, si trovava là di... (continuer)
Famosa l'interpretazione di Rosalie Dubois
Le "Canzoni contro la guerra" è un sito abbastanza elastico da riconoscere che, nella storia, vi sono stati anche (rari) esempi di militari che hanno cercato di fare il bene del loro popolo. I militari portoghesi che nel 1974 rovesciarono il regime fascista, ad esempio; oppure questo giovane colonnello francese, che, nel 1871, fu l'unico ufficiale che rifiutò di schierarsi con le forze repressive borghesi di Versailles e passò alla Comune di Parigi cercando invano di organizzarne le forze.
Di antica famiglia originaria di Nîmes, Louis-Nathaniel Rossel era però nato a Saint-Brieuc, in Bretagna, il 9 settembre 1844; suo padre, capobattaglione di fanteria, si trovava là di... (continuer)
Il n’avait pas trente ans, le cœur plein d’espérance
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 2/2/2007 - 16:16
Parcours:
La Commune de Paris, 1871
Subliminal Fascism
Dall'album "Truth and Soul" del 1988.
People got problems that they can`t work out
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/2/2007 - 09:41
Parcours:
CCG Antifà: Antifascisme militant
V tom roce pitomém [Žoldnéři]
Magyar nyelvre fordította Tömösközi Csaba
Da: www.nohavica.cz-tól
Da: www.nohavica.cz-tól
ZSOLDOSOK
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 1/2/2007 - 22:19
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