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Avant le 2007-2-6

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Blues-ul generalului Pacepa

Blues-ul generalului Pacepa
interessante... la canzone, ma soprattutto l'articolo. Mi é stato utile per alcune informazioni che ho usato nel mio libro, a cui ancora sto lavorando. Sono una rumena, adottata da questa meravigliosa patria... ho imparato la vostra lingua, senza però dimenticare quella nativa e tentando di debuttare come scrittrice qui, nella terra di Dante, Petrarca e Boccaccio.
Un caloroso saluto
loredana preda 27/1/2007 - 23:55
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Signore, da qui si domina la valle

Signore, da qui si domina la valle
questa canzone mi ha colpito molto. e' bellissima
gabriele de carlo 27/1/2007 - 20:39
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L'alba di Piero

L'alba di Piero
bellissima canzone.
la versione che ascolto io è come quella di Diego.

Nella prima strofa manca un pezzo: vienie cantata per 2 volte la frase:

[...e scende nera l'ombra del nemico su di te
Sparagli piero, Sparagli ora e se si rialza
Sparagli ancora!!!] (2 volte)
Paolo 27/1/2007 - 12:15
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Inga fler folkmord i mitt namn

Inga fler folkmord i mitt namn
Ciao Riccardo!
Scordavo dire che il nome originale di INGA FLER FOLKMORD e NO MORE GENOCIDE IN MY NAME.
E vero che la lettera mia e abbastanza diversa dalla lettera di Holly - salvo il choro.

Jan
post@janhammarlund.se 27/1/2007 - 09:42
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Baghdad 1.9.9.1.

Baghdad 1.9.9.1.
Non si riesce più a scaricare

E' purtroppo un problema che si presenta spesso coi link ad altri pagine. Cercheremo di ovviare presto cercando un'altra pagina per poter scaricare la canzone. Ci scusiamo per l'inconveniente, sinceramente. [RV]
Antonio 27/1/2007 - 00:39
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Balladen om kravallpolis 2243

Balladen om kravallpolis 2243
Caro Riccardo Venturi!

Mi fa moltissimo piacere vedere i miei canzone cosí presentate in italiano:
Comunque, voglio communicare due correzioni:
Balladen om kravallpolis 2243, cantata per me, fu scritto (lettera e musica) di ERIK HÅGÅRD.
Inga fler folkmord originalmente fu scritta (lettera e musica) di HOLLY NEAR in 197...3 (credo) contra la guerra in Vietnam, sotto il nome NO MORE GENOCIDE IN MY NAME.

Auguri
Jan Hammarlund
(mi CD nuovo, RÖDA LINJEN, e venuto la settimana scorsa)
(Jan Hammarlund - post@janhammarlund.se)

Hej Jan! Tack så mycket för informationerna och jag gratulerar för din italienska. Redan har jag korrigerat felen jag gjort...och jag hoppas att du ska bli en ständig närvaro i vår antikrigssida. Verkligen är det så viktigt, att vi har här artister som är engagerade mot stats- och polisvåld, mot militarism och rasism, mot nazistiska idioter och skitstövlar som ännu... (continuer)
27/1/2007 - 00:10
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Britz Out

Britz Out
BRITS OUT
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/1/2007 - 22:17
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L'ultima Intifada

L'ultima Intifada
LAST INTIFADA
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/1/2007 - 22:04
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El pueblo

El pueblo
EL PUEBLO
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/1/2007 - 21:56
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La ballata del Capitano Neri

La ballata del Capitano Neri
Dall'album : Fantasmi

"Il Capitano Neri e la Gianna, si incontrarono, si innamoraronoe lottarono insieme sui monti del comasco durante la Resistenza.
La loro scomparsa è tuttora un mistero...
C'è chi dice che siano ancora in fondo al lago..."
Erano tempi di contrabbandieri e bricolle e attorno il profumo
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/1/2007 - 20:07
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Terra e libertà

Terra e libertà
Dall'album "L'involuzione della specie"
Aveva la pelle segnata dal vento portato dai mari del nord
(continuer)
envoyé par adriana 26/1/2007 - 18:25
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Bella Ciao

anonyme
Bella Ciao
20. Bella Ciao (versione romena)
20. Bella ciao (Romanian version)


...ecco anche la variante romena che mancava :))

Mulţumim pe Olivia şi Cristina pentru traducerea lor frumoasă! [RV]
Azi-dimineaţă când m-am trezit
(continuer)
envoyé par Olivia Rusu & Cristina Cretu 26/1/2007 - 01:26
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Novembre '43

Novembre '43
Dall'album "L'involuzione della specie"
La nebbia di novembre come un angelo caduto
(continuer)
envoyé par adriana 25/1/2007 - 18:28
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Ora basta

Ora basta
[2003]
Album: Aquí Estamos

"L’utilizzo indiscriminato delle mine antiuomo:
il gesto più infame."
Per quanto tempo ancora dovremo indignarci
(continuer)
envoyé par adriana 25/1/2007 - 17:56
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Rabbia dentro il cuore

Rabbia dentro il cuore
Album: Guardo Avanti 2001
Quante volte rivedrò
(continuer)
envoyé par adriana 25/1/2007 - 17:19
Parcours: Gênes - G8
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Plaza de Mayo

Plaza de Mayo
[2003]
Album: Aquí Estamos
Mi hanno detto che Pablo è scomparso
(continuer)
envoyé par adriana 25/1/2007 - 16:47
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Johnny I Hardly Knew Ye

anonyme
Johnny I Hardly Knew Ye
A me invece non pare giusto che la Seat utilizzi questa canzone così cruda per vendere una macchina, perchè la maggioranza della gente non saprà mai che canzone è questa. L'unica certezza è che lo schifo della guerra ci perseguiterà sempre.
(Bizio)

La politica del nostro sito è di accettare qualsiasi tipo di commento, ma è chiaro che -per quel che riguarda questa canzone, sottoscrivo in pieno quel che hai detto. Trovo assolutamente aberrante che un'antica (e cruda) ballata antimilitarista come questa sia sfruttata per vendere altri strumenti di morte (non esito un attimo a definire così le automobili, visto che il numero di persone che ogni anno muoiono in incidenti stradali è paragonabile a quello di una guerra). E mi fa piacere, caro Bizio, che ci sia ancora gente come te, che non ha perso la capacità di ragionare con la propria testa. Saluti. [RV]
25/1/2007 - 16:00
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Lettera da lontano

Lettera da lontano
Nella versione originale di questo brano (ossia quella contenuta nell'album "Come gli aeroplani" del 2001, pubblicato da Ala Bianca), la "lettera a Carlo Giuliani" era una "lettera per Silvia Baraldini/non servirà a niente ma almeno saprà che le siamo vicini"); successivamente Jannacci ha iniziato a sostituire il verso dedicato alla Baraldini con quello dedicato a Carlo Giuliani.
(Alberta Beccaro)
Lettera da lontano
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 25/1/2007 - 15:47
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Che il Mediterraneo sia

Che il Mediterraneo sia
che bellezza il suo concerto a sestri levante...il palco sul mare e noi tutti che ballavamo con le gambe nell'acqua.
grazie bennato e grazie al mediterraneo che ci circonda e ci vizia.
Clara, una genovese
Clara 25/1/2007 - 14:50

Almirante al Cantagallo

Almirante al Cantagallo
Canzone scritta da Piero Nissim e pubblicata in "Canti di lotta dura" (1974). Antonio Giordano la cantava assieme a Nissim nel Teatro Operaio e poi con il Canzoniere di Salerno.
(informazioni provenienti da una mail dello stesso Antonio Giordano inviata alla mailing list de Il Deposito il 23 gennaio 2007).

La canzone ricorda lo stesso episodio descritto da Janna Carioli (del Canzoniere delle Lame) in Allarmi siam digiuni. Grazie a Antonio per avere inviato il testo, che è stato, ovviamente, inserito anche nel Deposito, il nostro "sito gemello" del compagno e amico Sergio Durzu, che salutiamo con molto piacere.
L'altro giorno sull'autostrada
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 25/1/2007 - 14:34
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Nuovi crociati

Nuovi crociati
2006
Ancora non è finita

Unici depositari della cultura e della civiltà, soldati a stelle e strisce esportano la loro democrazia ipocrita e la impongono con le armi, forti di un presunto credito maturato dopo l' attacco alle torri gemelle. Il tutto visto da chi il fuoco lo subisce.
I nuovi crociati avanzano senti i loro cingoli che stridono... Vedi i loro uomini che marciano con i loro missili devastano
(continuer)
envoyé par adriana 25/1/2007 - 14:08
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Una tristezza che si chiamasse Maddalena

Una tristezza che si chiamasse Maddalena
Testo e musica di Enzo Iannacci
dell'album JANNACCI ENZO (1972), forse il più raro tra tutti i - purtroppo ancora numerosi - vinili mai ristampati di Enzo Jannacci.

Una canzone terribile e delicata al tempo stesso, nel quale il riferimento alla strage di Piazza Fontana sembra quasi sospeso, buttato là nella quotidianità della vita. Ed è quello che fu. [RV]
Una tristezza che si chiamasse Maddalena
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 25/1/2007 - 13:14
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Quelli che

Quelli che
[1975]
Testo e musica di Enzo Jannacci
Edizioni musicali RCA/IMPALA
Album: Quelli che

Questa ve la lasciamo così com'è. Senza nessun commento. Si suggerisce solo di leggerla bene, di sviscerare i vari "quelli che". Per un certo periodo diventò famosa come sigla di "Quelli che il calcio", quando c'era ancora Fabio Fazio; ma certi "quelli che" non venivano detti. Qui ci sono tutti, ma proprio tutti!

Non resta che aggiungere che la canzone servì alla grande Lina Wertmüller come colonna sonora per il suo capolavoro Pasqualino Settebellezze (che ottenne una nomination come miglior film straniero all'Oscar del 1976 e che vide come protagonista un'impareggiabile Giancarlo Giannini), un film contro la guerra per eccellenza. La scena iniziale del film, con gli orrori e le devastazioni della guerra, è stata definita tra le più belle di tutta l'arte cinematografica. [RV]

Quelli che cantano dentro nei dischi perche' ci hanno i figli da mantenere, oh yes!
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 25/1/2007 - 13:07
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Il bonzo

Il bonzo
[1974]
Testo di Aurelio Ponzoni e Dario Fo
Musica di Dario Fo
Edizioni musicali Impala/Supersonic

Scritta originariamente da Jannacci e Fo per lo spettacolo di Georges Michel La passeggiata della domenica, fu incisa per la prima volta da Cochi & Renato nell'album E la vita, la vita, scritto e arrangiato da Enzo. Fu poi incisa più volte sia da Jannacci che dallo stesso Dario Fo. Una breve canzone che ricorda i "bonzi", i monaci buddhisti che, durante la guerra nel Vietnam (nel 1974 ancora in corso, vorrei ricordarlo) si cospargevano e si davano fuoco per protestare contro l'invasione americana. Accaddero diversi episodi del genere. Ci ricordiamo solo (e poco) di Ján Pálach. Chissà se qualcuno sa appena chi sia stato Trich Quang Duc. [RV]
La canzone era stata finora inserita esclusivamente con pochi versi di apertura, che erano stati quelli sinora reperibili in rete. Grazie a Alberta... (continuer)
A un, a du, a un du tri quatr...
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 25/1/2007 - 12:45
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Gli zingari

Gli zingari
Testo e musica di Enzo Jannacci
ripreso da questa pagina

Tra breve, il 27 gennaio, sarà la Giornata della memoria. Vorremmo, con questa canzone di Enzo Jannacci, fare presente che nei lager nazisti non ci morirono "soltanto" sei milioni di ebrei. Anche circa un milione di zingari vi trovarono la morte come "popolo inferiore", come "Untermenschen", in quello che viene detto l' "olocausto gitano" o Porrajmos (una parola in lingua romanes che significa, alla lettera, "l'essere divorati").

Gli zingari. Per loro nessuno Yad Vashem. Nessun film di grandi registi che ricordi il Porrajmos. Niente di niente. Sono rimasti, e rimarranno, l'oggetto del più diffuso razzismo spicciolo, quel razzismetto di tutti i giorni che si sente dal pizzicagnolo, dalla parrucchiera, sugli autobus, dovunque. Il razzismuccio delle "fiaccolate contro i campi nomadi", il vomitevole razzismolino della "brava gente"... (continuer)
Parlato:
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 25/1/2007 - 12:19
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
SWAHILI
Oğuz Tarihmen

Thank you for your wonderful page about "Where Have All the Flowers Gone?" I am the Turkish translator on your page. my name is Oğuz Tarihmen.

Now I would like to contribute to your page with another translation: into Swahili. This language is very common in East Africa and a lingua franca in broad parts of Africa. You can say, it is the most common African language on earth.

I used to live in Uganda for 14 months and learned Swahili there. Now I am doing professional translations from Swahili into Turkish for the first time in my country.

Even though, Swahili is not my mother tongue, I suppose I have got a good work at the end of the day.

Again, like the Turkish version, the Swahili version is singable...
Oğuz Tarihmen, 24/01/2007
WAPI MAUA YALIENDA?
(continuer)
25/1/2007 - 09:27
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Unknown Soldier

Unknown Soldier
Qui "unknown soldier" non sta per milite ignoto, ma è lo "zombie" che per ordine del governo massacra la sua stessa gente, nascosto dalla cappa di impunità che il governo stesso gli accorda...
Dall'omonimo lavoro del 1979.
Il testo l'ho trovato a questa pagina

(Alessandro)
Fela: Make you no go when you hear.
(continuer)
envoyé par Alessandro 25/1/2007 - 07:48

Song For Brad

Song For Brad
Written by Stephanie Rogers
http://www.hipchick.com

Un'altra canzone per Brad Will, reperita da Adriana sul Blog a lui dedicato.
36 years
(continuer)
envoyé par Adriana e Riccardo 25/1/2007 - 01:11

Another Song For Brad Will (Wherever We May Find Him)

Written by Mitchel Cohen
Brooklyn, New York
mitchelcohen@mindspring.com

Un'altra canzone per Brad Will reperita da Adriana sul Blog a lui dedicato.
More than anything in this world
(continuer)
envoyé par Adriana e Riccardo 25/1/2007 - 01:08
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Il mio nome è mai più

Il mio nome è mai più
NON CI STIAMO DENTRO PIÙ - La parodia

Poco tempo dopo la pubblicazione della canzone è apparsa su internet una sua divertente parodia (firmata JavaLiscaPerù) che su alcune emittenti, come ad esempio Radio Popolare, si è guadagnata molti più passaggi dell'originale.

Nella parodia viene ovviamente insinuato che la canzone sarebbe stata una mera operazione commerciale per promuovere gli ultimi album dei tre... ma viene presa di mira anche la banalità della canzone. Il tutto finisce poi con i tre che litigano... ma ve la lasciamo ascoltare. La trascrizione del testo potrebbe essere un po' approssimativa.

La parodia si può scaricare da www.radiodrome.com o da comicissimo.com
(Lorenzo Masetti)
NON CI STIAMO DENTRO PIÙ
(continuer)
24/1/2007 - 17:49
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Terroriststämplar

Terroriststämplar
Text och musik: Jan Hammarlund
Testo e musica: Jan Hammarlund
Album: Grässtrån och gatsten

In questa canzone, il nostro Jan Hammarlund passa in rassegna tutti, o quasi tutti, i modi in cui, in questo fantastico mondo d'inizio millennio e post-undicisettembre, si può essere considerati "terroristi". Sembrano battute di spirito, ma non lo sono; "terrorista" è chiunque si oppone allo status quo, ed è quindi logico che gli si muova guerra (la "guerra al terrorismo", ovviamente). Va da sé che i terroristi, quelli veri, sono i signori che vediamo ogni giorno in tv a pontificare, i "capi di stato e di governo", le "personalità di alto rango"...con i "democratici parlamenti" ad obbedire pedissequamente ai diktat delle consorterie, oligarchie, lobbies, e chi più ne ha, più ne metta. A Jan Hammarlund prende un groppo alla gola, e come dargli torto.

Una canzone che è anche un autentico pezzo di... (continuer)
Man kan bli kallad terrorist om man har sänt en slant
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 24/1/2007 - 16:39
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Zombie

Zombie
Zombie è il poliziotto o il soldato, colui che risponde agli ordini come un automa. E come un robot "go and quench" (che significa spaccare tutto), "go and kill", "go and die"...
E' il brano che apre e che dà il titolo all'album del 1977.
Zombie-o, zombie
(continuer)
envoyé par Alessandro 24/1/2007 - 08:15
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Den barnløse moders dans

Den barnløse moders dans
Tekst og musik: Bent A. Warburg
Lyrics and music: Bent A. Warburg
Testo e musica: Bent A. Warburg

En ung prins der var nået til skelsår og alder, og derfor var på vej til at skulle forlade sit barndomshjem, bad sin far om et råd han kunne tage med sig. Faderen tænkte sig om et øjeblik, og bad derpå knægten hente et bundt spyd. Han bad så drengen om at lægge et af dem over knæet, og knække det. Det gjorde han. Derpå bad faderen ham om at knække resten af spydene på een gang. Drengen lagde spyddene over knæet, forsøgte sig, men måtte give op. Han løftede hovedet, kiggede på faderen, og begyndte efter et øjeblik at smile. Så vendte han sig og gik ud i verden...

En utopi: Hvis du og jeg og alle andre almindelige mennesker, talte så højt med den samme stemme, at taburetterne begyndte at danse under politikerne, ville der rejse sig en storm. Og måske ville der ikke mere behøve at være mødre... (continuer)
Kvindens krop ligger udstrakt på jorden,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/1/2007 - 22:17
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Il mio nome è mai più

Il mio nome è mai più
Il testo rispecchia chiaramente l'orrore provocato dalla guerra e soprattutto invita tutti ad attuare uno sforzo collettivo per cercare di attuare una buona convivenza. Ma in fondo a cosa serve la guerra se non ad attuare un processo di autodistruzione da parte dell'uomo? Eppure basterebbe davvero poco per convivere, basterebbe solo un po' di rispetto per l'altro, eliminando tutta la sete di potere, un potere che cesserà anche perchè siamo o non siamo tutti uguali di fronte all'onnipotenza di Dio? Amate e rispettate il prossimo perchè l'Amore è l'unico valore, l'unico sentimento per il quale vale davvero la pena vivere!
Amo la mia vita, perchè la mia vita sei tu :* 23/1/2007 - 20:43

All The Tea In India

All The Tea In India
[1994]
Words and music by Jennifer Cutting
Album: "High Tea"
From far away the planters came
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/1/2007 - 17:47
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Don't You Go

Don't You Go
dall'album Glorious Fool del 1981
al piano: Phil Collins

Interpretata anche dai New St. George nell' album "High Tea".
The army and the navy
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/1/2007 - 17:40
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Our Captain Cried All Hands

anonyme
Our Captain Cried All Hands
Oh the captain cried all hands, and away tomorrow
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/1/2007 - 17:35
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Leonard Peltier Free!

Leonard Peltier Free!
[1999]
Album: Brigadistak Sound System
Parole e musica (hitzak eta musika): Fermin Muguruza

Brigadistak Sound System is a studio album from Basque artist Fermin Muguruza. It was released in 1999 and produced by Esan Ozenki Records. The title track refers to the International Brigades. Some themes featured in the other songs include globalisation, American imperialism and Basque nationalism. Most of the lyrics are sung in euskera. Almost every track is a collaboration with another artist or band. Tracks 3,5 and 13 were recorded in Los Angeles (Cherokee Studios), tracks 6 and 12 in Azkarate, track 1 in Rome, track 2 in Caracas, track 4 in Biarritz, track 7 in Paris, track 8 in Barcelona, track 9 in Montreuil, track 10 in Havana, track 11 in Buenos Aires and track 15 in London.

en.wikipedia
Leonard Peltier free!
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/1/2007 - 16:07
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Maputxe

Maputxe
[1999]
Album: Brigadistak Sound System
Parole e musica (hitzak eta musika): Fermin Muguruza

Brigadistak Sound System is a studio album from Basque artist Fermin Muguruza. It was released in 1999 and produced by Esan Ozenki Records. The title track refers to the International Brigades. Some themes featured in the other songs include globalisation, American imperialism and Basque nationalism. Most of the lyrics are sung in euskera. Almost every track is a collaboration with another artist or band. Tracks 3,5 and 13 were recorded in Los Angeles (Cherokee Studios), tracks 6 and 12 in Azkarate, track 1 in Rome, track 2 in Caracas, track 4 in Biarritz, track 7 in Paris, track 8 in Barcelona, track 9 in Montreuil, track 10 in Havana, track 11 in Buenos Aires and track 15 in London.

en.wikipedia


Canzone dedicata al popopo Mapuche contro il suo sfruttamento.
Maputxeak
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/1/2007 - 16:01
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Newroz

Newroz
[1999]
Album: Brigadistak Sound System
Parole e musica (hitzak eta musika): Fermin Muguruza

Brigadistak Sound System is a studio album from Basque artist Fermin Muguruza. It was released in 1999 and produced by Esan Ozenki Records. The title track refers to the International Brigades. Some themes featured in the other songs include globalisation, American imperialism and Basque nationalism. Most of the lyrics are sung in euskera. Almost every track is a collaboration with another artist or band. Tracks 3,5 and 13 were recorded in Los Angeles (Cherokee Studios), tracks 6 and 12 in Azkarate, track 1 in Rome, track 2 in Caracas, track 4 in Biarritz, track 7 in Paris, track 8 in Barcelona, track 9 in Montreuil, track 10 in Havana, track 11 in Buenos Aires and track 15 in London.

en.wikipedia


Il "Newroz" è il capodanno curdo.
Zuentzat urte berria
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/1/2007 - 15:58
Parcours: Du Kurdistan
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Brigadistak

Brigadistak
[1999]
Album: Brigadistak Sound System
Parole e musica (hitzak eta musika): Fermin Muguruza

Brigadistak Sound System is a studio album from Basque artist Fermin Muguruza. It was released in 1999 and produced by Esan Ozenki Records. The title track refers to the International Brigades. Some themes featured in the other songs include globalisation, American imperialism and Basque nationalism. Most of the lyrics are sung in euskera. Almost every track is a collaboration with another artist or band. Tracks 3,5 and 13 were recorded in Los Angeles (Cherokee Studios), tracks 6 and 12 in Azkarate, track 1 in Rome, track 2 in Caracas, track 4 in Biarritz, track 7 in Paris, track 8 in Barcelona, track 9 in Montreuil, track 10 in Havana, track 11 in Buenos Aires and track 15 in London.

en.wikipedia
"Compañeros del mundo,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/1/2007 - 15:51
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Yalah Yalah Ramallah

Yalah Yalah Ramallah
[2006]
Musika eta hitzak : Fermin Muguruza
Parole e musica: Fermin Muguruza
Haizea dator Jordan ibaitik
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/1/2007 - 15:41




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