Purtroppo c'è troppa gente che si schiera dietro orientamenti politici (o apolitici, come in questo caso, dato che si parla di anarchia) solo per sentito dire, è giusto esporre i propri pensieri ma prima di farlo bisognerebbe documentarsi accuratamente, il mio è solo un consiglio. mi riferisco al postblog di matteo88 che a sua volta si riferisce a quello sopra
Un mio studente di sani gusti musicali, approdato qui alla ricerca di notizie sull'immortale Locomotiva, mi segnala le citazioni al sottoscritto in questa pagina... gradita sorpresa della quale vi ringrazio a cuore aperto e (c'è da dirlo?) a pugno chiuso, oggi come in quella serata di fine millennio al Palasport di Firenze.
C'è una piccola città nel cuore dell'Europa. In quella città arrivavano tanti bambini, chi da lontano, chi da vicino.
Tutti avevano una valigia piena di cose importanti per loro: giocattoli, quaderni, colori, pezzettini di stoffa, cordicelle, coltellini, palline di vetro, qualche pallina aveva dentro anche un arcobaleno. Poi c'erano i libri con tante belle favole, con disegni e lettere grandi.
In quella città il tempo non scorreva; anzi, nessuno si chiedeva: "Che ore sono? Che giorno è?". Era inutile, come le valigie piene di cose importanti. Infatti le valigie giacevano una sopra l'altra, sembravano la piramide di un faraone assai cattivo.
Nessuno, proprio nessuno aveva pensato di portare con sé una farfalla: non credevano che potesse mancare.
Allora guardavano in su: forse, per caso...
Ma il cielo non si vedeva. Il sole era coperto da una nuvola di... (continuer)
English translation of the above tale, by Riccardo Venturi
December 5, 2007
including a small addition
KADDISH FOR THE CHILDREN WITHOUT CHILDREN
There is a small town in the heart of Europe. A lot of children used to come to that town, the ones from far away, the others from nearby places.
Everyone of them had a suitcase filled with things important to them: toys, exercise books, colour pencils, ribbons, strings, penknives, glass marbles, and some marbles had even a rainbow inside. Then, there were books with a lot of beautiful tales, with drawings and big letters.
The time did not pass in that town; nobody asked for the hour or the day of the week. It was no use, just like the suitcases filled with important things. In fact, the suitcases lay piled up, the one upon the other, and looked like the pyramid of some very bad pharaoh.
Nobody, I say nobody, had thought of taking a butterfly... (continuer)
Un saluto del tutto particolare alla Streghetta, la figlia di Marcia, la cui lettura scolastica è all'origine di tutta questa pagina. E fa anche piacere vedere che nella scuola di base c'è pur sempre qualcuno che tocca questi argomenti in un modo simile, con delle bambine e dei bambini. Forse ancora non tutto è perduto. [Riccardo]
La versione bretone della "Guerra di Piero fattaci pervenire stasera dall'amica e collaboratrice Gwénaëlle. Tiene a precisare che, purtroppo, non è cantabile, ma che è anche la prima traduzione di questa canzone non solo in bretone, ma anche in una lingua celtica in generale. [RV]
Io oltre la terza non sono riuscito ad andare.
La prossima volta che qualcuno vi darà del terrorista antioccidentale perché avete osato dire che gli USA non sono meglio di Al Qaeda, inoltrategli questo link.
Dopo più di un trentennio (ho 48 anni), i Genesis continuano ancora e sorprendermi, ogni volta che ascolto un loro disco mi sembra di sentirlo per la prima volta, talmente appassionato dei "vecchi" Genesis che non ho esitato a farmi 600 Km per andare a vedere a Roma il 09/11/2007 il concerto dei "The Musical Box" (mooooolto di più di una semplice cover band), il risultato è stato semplicemente Fantastico e ancor di più quando eseguito Supper's ready !!!
Grazie Riccardo per il lavoro immenso che hai fatto, la cercavo da sempre
Un saluto a tutti i fans
Massimo
Nel ringraziare anche te, Massimo, ho pensato bene di aggiungere qualcosina alle note per meglio precisare il senso di Willow Farm e del Gabble Ratchet. Spero che la cosa sia gradita :-) [RV]