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Avant le 2007-1-9

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Megafonico

Megafonico
(di Barovero, Casacci, Morino e Parpaglione)

Un brano dall'album "Càbala", del 1991. Il testo è di stampo un po' "marinettiano" ed è anche un po' ermetico, ma è sicuramente contro la guerra...
Uomini d'armi solerti gerarchi
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/1/2007 - 23:39
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Radio Manisco/0516490872

Radio Manisco/0516490872
1993
0516490872

Ora che Abu Ghraib, Guantánamo e detenzioni arbitrarie “giustificate” dalla guerra al terrorismo (vedi il caso nostrano del sequestro Abu Omar) sono diventate la normalità nella coscienza collettiva, ho ripescato questa che è una delle più belle canzoni della stagione italiana delle Posse... Figli dell'Onda Rossa Posse e fratelli degli Assalti Frontali, gli AK47 scrissero questo brano dedicato a Silvia Baraldini nel 1994, facendolo precedere da un'introduzione del giornalista RAI, corrispondente dagli USA, Lucio Manisco (poi eletto come parlamentare per Rifondazione Comunista e per il Partito dei Comunisti Italiani). Il testo della canzone era ispirato non solo alla vicenda della Baraldini (condannata ad una pena sproporzionata rispetto ai capi di imputazione, solo perchè “irredenta”, e liberata poi nel settembre del 2006 dopo essere stata trasferita, non senza polemiche, nelle patrie galere), ma anche al racconto “Gli invisibili” di Nanni Balestrini.
Silvia Baraldini, detenuta n.0516490872, carcere femminile di massima sicurezza, Marianna, Florida, Stati Uniti d'America...
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/1/2007 - 23:00
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El pianista del gueto de Varsovia

El pianista del gueto de Varsovia
Letra y música: Jorge Drexler
Testo e musica: Jorge Drexler


Basado en el relato autobiográfico "El Pianista del Gueto de Varsovia" de Władysław Szpilman

Basato sul racconto autobiografico "Il pianista del ghetto di Varsavia" di Władysław Szpilman. Dal libro è stato, come noto, tratto un pluripremiato film di Roman Polański.

Il pianista
di Roman Polański

Durata: 148'
Wladyslaw Szpilman: Adrien Brody
Capitano Wilm Hosenfeld: Thomas Kretschman
Padre: Frank Finlay
Madre: Maureen Lipman
Dorota: Emilia Fox

E’ facile capire cosa deve aver convinto Polański, nell’opera autobiografica di Szpilman (1911-2000), ad affrontare il lutto inevitabile per ogni ebreo polacco, l’olocausto nella Varsavia bellica. Sicuramente la lettura ha conquistato il regista mostrandogli la possibilità di raccontare la tragedia personale di un artista ebreo (il più grande pianista polacco dell’epoca), inserendola... (continuer)
Dos generaciones menos
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/1/2007 - 21:46
Parcours: Ghettos

Tror du den gamle jord kan holde

Tror du den gamle jord kan holde
9 gennaio 2007

Per la traduzione dal danese (estremamente popolaresco) mi sono servito dello English-Danish-English Dictionary Online Fake/Pope.
PENSI CHE LA VECCHIA TERRA POSSA RESISTERE?
(continuer)
9/1/2007 - 17:22
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Bombs

Bombs
2006
feat. Harry Collier
If I don't get out of this I I wish, I just want you to know that I really really love you.
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/1/2007 - 16:40
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War Party

War Party
I hear your piteous shrieking
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/1/2007 - 15:52
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Movil Oil Special

Movil Oil Special
Canzone che chiude l'album del 1968 intitolato "Te Recuerdo Amanda"
Testo tratto da cancioneros.com
Los estudiantes chilenos
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/1/2007 - 13:01
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Somos pájaros libres

Somos pájaros libres
Una canzone del 1966 che riecheggia la dylaniana "Blowin' in the wind". Testo tratto da cancioneros.com; riproposta recentemente dai Quilapayún nell'album "La Fuerza de la Historia" (2006)
Somos pájaros libres.
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/1/2007 - 12:52
Parcours: Oiseaux libres
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En tu silencio

En tu silencio
Muy estimado Riccardo Venturi:

Por este medio te agradezco profunda e infinitamente la labor que has hecho con las traducciones de mi canción, de verdad, muchas gracias por tu tiempo y por apoyar esto que vamos escribiendo y cantando.

He tratado de comunicarme contigo a la dirección electrónica que has puesto en esta página, sin embargo no ha sido posible ya que se me han regresado los correos, parece que tienes lleno el buzón.

Ojalá te puedas comunicar conmigo y así poder seguir en contacto y platicar algunos otros proyectos.

Un abrazo muy grande, y un agradecimiento a nombre de todos los que de un modo u otro llevamos la bandera de la libertad, de la justicia y del arte en el corazón.

Tu amigo,
Miguel Sevilla.

Muy estimado amigo Miguel,

Desdichadamente, mi buzón está constantemente lleno por causa de spam, otra cosita inventada por los genios estadounidenses que quieren venderme... (continuer)
9/1/2007 - 02:36
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Il sole di Austerlitz

Il sole di Austerlitz
[1981]
Scritta da Alberto Radius e Franco Battiato
Incisa da Giuni Russo per la prima volta in Energie (1981) poi nel live Morirò d'amore (2003)

[...] Il sole di Austerlitz è la documentazione sonora del bis di uno dei numerosi concerti attraverso i quali Giuni Russo ha testardamente, tenacemente, fieramente continuato ad offrire il dono della propria voce al proprio pubblico: si tratta di una composizione di Franco Battiato e Alberto Radius originariamente pubblicata nel 1981 su uno strepitoso, raffinatissimo album intitolato Energie. - battiato.it
Si udiva appena un suono di campane
(continuer)
envoyé par YakkoSan 9/1/2007 - 00:45
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Fragile

Fragile
grazie.. bel sito
Mari 8/1/2007 - 23:27
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Mourir pour des idées

Mourir pour des idées
MORIR POR LAS IDEAS
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/1/2007 - 22:14
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Lavoro studio sviluppo

Lavoro studio sviluppo
Il brano è tratto dal disco "LO SCATTO TATTILE" di Ennio Rega
E' una canzone che parla del conflitto in medioriente visto attraverso gli occhi di una bambina libanese e sottolinea l'indifferenza della società civile occidentale
(nel disco ospiti una bambina e una signora libanese)
Lavoro studio sviluppo
(continuer)
envoyé par Lucrezia Venturiello 8/1/2007 - 21:47
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Mio fratello è figlio unico

Mio fratello è figlio unico
quando mi trovo a parlare di questa canzone, non so perchè, ma nn riesco a trovare le parole per definire l'oceano di emozioni che mi trasmette.
E' una canzone piena di significati, dove nessuno di essi è messo in secondo piano...
concludo dicendo che Rino è stato e sarà sempre tra di noi...
gaetano (xXx dj ) 8/1/2007 - 16:01
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Ninna nanna di la guerra

Ninna nanna di la guerra
credo che dica "...e fa la vo..." e non "ed alavo`"!
ha piu` senso! che vuol dire poi alavo`?
floart@libero.it 8/1/2007 - 04:52
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Lettera a Mio Padre

Lettera a Mio Padre
Questa canzone l'ho ascoltata per la prima volta da Evelin, in un incontro avuto per concordare le registrazioni di alcune canzoni sul tema dell'emigrazione, e in particolare Partono gli Emigranti, che io avevo già in lavorazione presso uno studio di registrazione di Lucca. Tra tanti discorsi e preamboli e accordi vari, dato che Evelin l'avevo conosciuta da poco tempo, ad un certo punto imbracciò la chitarra e timidamente ci pregò di ascoltare una canzone che lei aveva composto da un paio d'anni, appunto nel corso del suo trentesimo anno di vita. Io e Lele, ascoltammo prima incuriositi, poi sempre più coinvolti e attoniti ed a un certo momento della canzone ci ritrovammo immersi in una commozione unificata e ci ritrovammo con gli occhi lacrimevoli. Commenti sul momento: Stupenda! Sublime! Fantastica ed emozionante. Una canzone che nel panorama cantautorale mancava e che ha riempito un... (continuer)
Ricordo i tuoi occhi scuri
(continuer)
envoyé par Luciano Filippi Alias Gildo dei Fantardi 7/1/2007 - 20:33

L'Egira Toscana, ossia la Cremania

anonyme
Ho trovato questa composizione poetica in sestine, nel libro di Riccardo Marasco "Chi cerca Trova" e la descrizione di questo componimento è abbastanza lunga e complessa. Citerò alcuni passi che riporta il Marasco nella descrizione del canto:

...E così chi vince si crea pian piano una figura morale, una credibilità etica senza la quale non potrebbe godere i frutti della sua vittoria, la conquistata gestione del potere.
Fatto è che la nostra Armata ne commise di cotte e di crude e al pomeriggio del 7 Luglio 1799 arrivò a Firenze, entrando da porta S, Nicolò e da porta alla Croce. e nelle sestine c'è appunto la descrizione del fatto. Le milizie brigantesche, circa cinquemila uomini, erano capeggiate da una donna e un frate, oltre al marito e all'amante di lei, e si trattava di Cassandra Cini Mari, detta la Sandrina, figlia del macellaio di Montevarchi Lorenzo Mari, suo marito, vecchio... (continuer)
Dopo due giorni, fecero l'ingresso
(continuer)
envoyé par Luciano Filippi alias Gildo dei Fantardi 7/1/2007 - 20:02
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Vojno lice

Vojno lice
7 gennaio 2007
FACCIA DA MILITARE
(continuer)
7/1/2007 - 18:44
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C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones

C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
gran bel sito......come faccio per gli spartiti di C'era un ragazzo? grazie

Grazie a te per le tue parole, ed eccoti lo spartito della canzone (tratto da questa pagina):

Mi Si
C'era un ragazzo che, come me,
La Si
amava i Beatles e i Rolling Stones.
Mi
Girava il mondo,
Si La Si
veniva dagli Stati Uniti d'America.
Mi Si
Non era bello ma accanto a sé
La Si
aveva Mille donne se
Mi Si
cantava Help, Ticket to Ride,
La Si
o Lady Jane, o Yesterday.
Mi La
Cantava "viva la libertà",
Si Mi
ma ricevette una lettera
Mi La
la sua chitarra Mi regalò,
Fa# Si
fu richiamato in America.

Mi Sol Re La Si
Stop! Coi Rolling Stones!
Mi Sol Re La Si
Stop! Coi Beatles, stop!
La So1#m Fa#m Mi
M'han detto: "Va nel Viet-Nam
La Sol#m Si
e spara ai Viet-Cong".
Mi La... (continuer)
Riky 7/1/2007 - 17:34

Riprendiamoci la morte

Riprendiamoci la morte
Questa canzone è stata scritta da David Riondino (e pubblicata su "Cuore") nel 1991, poco prima dell'inizio delle ostilità della Prima guerra del Golfo. Riondino la sottotitola: "Prima del TV-Show Usa-Iraq". Con la Prima guerra del golfo si inaugurò infatti la consuetudine della guerra come show televisivo pilotato (cosa che non era avvenuta con la guerra del Vietnam, dove i reporter giornalistici e televisivi raccontavano in libertà quel che stava accadendo, contribuendo così alla formazione di quella coscienza antimilitarista che è stata una componente fondamentale del movimento planetario di rivolta del '68 e degli anni '70). La lezione è stata imparata bene: mai più reporter allo sbaraglio, pronti a far vedere che cosa sia veramente una guerra e la guerra ed in nome di che cosa sia veramente fatta, bensì immagini preconfezionate e "coperture" propagandistiche che hanno raggiunto l'apice... (continuer)
Signora morte che vieni violenta e meticolosa
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 7/1/2007 - 10:51
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Happy Xmas (War is Over)

Happy Xmas (War is Over)
Matron năkundrayer syeberra gevārd nāma laul in to kălart, de sī kagŭv... [RV]
KARCŬM DĀN
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/1/2007 - 22:37
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Crepuscolo del Novecento

Crepuscolo del Novecento


"Canzone vagamente melanconica per l'anno che viene", la sottotitola David Riondino (il testo è ripreso da "Rombi e Milonghe", Feltrinelli 1993, p. 31). Fu pubblicata per il capodanno del 1987 su "Tango", il famoso inserto satirico dell' "Unità" che poi sfociò in "Cuore". [RV]
Crepuscolo del Novecento serate del centro la gente che va
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/1/2007 - 19:27
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Canción del soldado [Maldita mili]

Canción del soldado [Maldita mili]
Il testo è ripreso da questa pagina reperita da Adriana.
No hay Bien que por Mal no venga,
(continuer)
envoyé par Adriana e Riccardo 6/1/2007 - 18:39

Un gladio [Chanson pour François Cossiga]

Un gladio [Chanson pour François Cossiga]
1987

Da "Tango dei Miracoli", libro-disco di David Riondino pubblicato nel 1987 su iniziativa di Sergio Staino e illustrato da Milo Manara. Contiene otto canzoni scritte dal 1981 al 1985. Il testo è ripreso da: David Riondino, Rombi e Milonghe, Milano, Feltrinelli, 1993, p. 41.


"Composta prima che facesse tutto quel casino. Ma va bene anche dopo." [D.R.]
Cosa
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/1/2007 - 18:24

Pasdaràn [Charleston]

Pasdaràn [Charleston]
Da "Tango dei Miracoli", libro-disco di David Riondino pubblicato nel 1987 su iniziativa di Sergio Staino e illustrato da Milo Manara. Contiene otto canzoni scritte dal 1981 al 1985. Il testo è ripreso da: David Riondino, Rombi e Milonghe, Milano, Feltrinelli, 1993, p. 35.
Pasdaran [Charleston]
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/1/2007 - 18:19
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Que la tortilla se vuelva

Que la tortilla se vuelva
Interpretata anche da Victor Jara
La hierba de los caminos
(continuer)
envoyé par adriana 6/1/2007 - 14:56

Non ci provate

Non ci provate
[1972]
Parole e musica del Proletariato

Incisione: Canzoniere del Proletariato, 45 Lotta Continua LC14
Testo ripreso da La Musica dell'altra Italia

Le "elezioni politiche" del 1972, quelle della "necessità dello scontro fisico" preconizzata dal fascista repubblichino Giorgio Almirante dal balconcino della sede del MSI di Piazza Indipendenza, a Firenze. Fu da allora che tutta l'Italia fu percorsa da un grido: i fascisti non devono parlare.
E così a Almirante e a tutti i bei personaggini nominati in questa canzone fu impedito di andare a tenere i loro comizi (compreso Birindelli, ex segretario per breve tempo del MSI, che per inciso era pure un ammiraglio della marina). La canzone si ferma all'aprile. Quel che successe il 5 maggio a Pisa, quando si volle impedire di parlare al fascista Niccolai, lo si sa, purtroppo, dalle canzoni su Franco Serantini. [RV]
(Parlato: Milano, 11 marzo 1972: i proletari rompono la tregua elettorale e scendono in piazza contro un comizio dei fascisti; per ore resistono alle cariche della polizia e contrattaccano a loro volta.
(continuer)
envoyé par Adriana e Riccardo 6/1/2007 - 07:54

La nave

La nave
"Ho trovato questa canzone nel libro: Alfredo Bandelli, Musica e Utopia, pubblicato recentemente dal Grandevetro e curato da Evelin Bandelli, sua figlia, da Luigi Cunsolo che è testimone importante ed è stato il chitarrista peri un lungo periodo nella scena artistica di Alfredo Bandelli, Paolo Del genovese e Marcello Pantani e poi le testimonianze della moglie Meri e dell'altra figlia di Alfredo, Selene e poi Ivan Della Mea, Piero Nissim, e Giovanna Marini. Questo libro è uscito a settembre e raccoglie tante canzoni di Alfredo Bandelli, che per anni sono rimaste nel cassetto o nei nastri magnetici. Posso dire solo che tante di queste canzoni io le ho sentite cantare da Evelin che le teneva vive nella sua memoria, e poi con lei abbiamo allestito uno spettacolo, nell'attesa che il libro fosse pubblicato, dal titolo: NEL SEGNO DI BANDELLI con Evelin Bandelli, Gildo dei Fantardi e Lele Panigada, e che abbiamo proposto in varie occasioni." [Gildo dei Fantardi]
Sulla nave che si allontana
(continuer)
envoyé par Luciano Filippo (alias Gildo dei Fantardi) 5/1/2007 - 20:03

Gildo dei Fantardi: I Miniassegni

Gildo dei Fantardi: I Miniassegni
Testo di Gildo dei Fantardi
Musica ripresa da La Capannuccia di Riccardo Marasco

Questa canzone l'ho composta alla fine degli anni '70, però attualmente non ho nessuna annotazione del giorno e anno, ma comunque si può risalire facilmente al periodo, perchè sicuramente esistono negli archivi gli articoli dei giornali su questa vicenda. Si tratta del periodo in cui mancava la moneta spicciola e gli esercenti al posto dei soldi, davano per resto delle caramelle o cioccolatini. Ad un certo punto, dopo un lungo periodo di disagi e proteste, il governo autorizzò le banche ad emettere dei miniassegni per sopperire al disagio della popolazione. Tutto bene da quel momento. Però.........sorpresa!!! Le banche emettevano i titoli, però non accettavano poi di convertirli in moneta e dunque ancora proteste, disagi e tanta confusione.
Questa canzone la composi di getto utilizzando la melodia della... (continuer)
Ora vi raccontiamo un fatto alquanto strano
(continuer)
envoyé par Luciano Filippi (alias Gildo dei Fantardi) 5/1/2007 - 19:35
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Das Lied von der Moldau

Das Lied von der Moldau
Testo: Bertolt Brecht
Musica: Hanns Eisler - Bedřich Smetana

Ispiarata al poema sinfonico "Die Moldau" (La Moldava, in ceco Vltava) composto da Smetana nel 1874, adattata melodicamente al canto da Eisler per le parole di Brecht, "La Canzone Della Moldava" (questo il suo titolo in italiano) compare nell'opera drammaturgica "Svejk Nella Seconda Guerra Mondiale" (titolo originale: Schweyk im zweiten Weltkrieg) scritto fra il 1941 e il 1944.

Il Lied ha forte valenza antibellica, antinazista e rivoluzionaria, sia per il contesto drammaturgico in cui è posto (a cui fa anche da chiusura in epilogo), sia per lo stesso testo pervaso dalla speranza propositiva che "il tempo verrà" e che "i piani grandiosi dei duci si arrestano un giorno".

Ripresa da una lunga serie di artisti e gruppi (Katja Ebstein, Gisela May, Milva, Dagmar Krause, Barbez ecc.) nelle più diverse forme stilistiche di genere ed... (continuer)
Am Grunde der Moldau wandern die Steine
(continuer)
envoyé par Greta Giavedoni 4/1/2007 - 17:33
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Metà Africa metà Europa

Metà Africa metà Europa
Testo e musica di Rino Gaetano
Lyrics and music by Rino Gaetano
Da/from "E io ci sto" (1980)
Africa il sole le dune è Africa
(continuer)
4/1/2007 - 12:23




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