Over and Over
Da "High Time" (1971), terzo e ultimo album degli iconoclasti M(otor)C(ity)5...
"... Vietnam, what a sexy war
Uncle Sam's a pimp,
wants us to be whores..."
"... Vietnam, what a sexy war
Uncle Sam's a pimp,
wants us to be whores..."
People talkin 'bout solutions, over and over
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 3/1/2007 - 22:19
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Gotta Keep Movin'
Gli MC5 ebbero vita breve ma intensa...
Dal terzo e ultimo album, "High Time" del 1971:
Dal terzo e ultimo album, "High Time" del 1971:
"... Young men fightin' for democracy and sacrificed for mediocrity..."
Teachers, parents and politicians
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 3/1/2007 - 21:36
Motor City is Burning
[1967]
Scritta da Albert B. “Al” Smith, bassista e produttore discografico originario di Chicago
Interpretata da John Lee Hooker nell’album intitolato “Urban Blues”
Nella prima sessione di registrazione del brano c’era Buddy Guy che lo accompagnava.
Ripresa l’anno seguente dagli MC5 che dal vivo ne fecero una furiosa versione protopunk.
Un brano che parla della tristemente celebre "Detroit Insurrection" del 1967. Il 23 luglio di quell'anno, un manipolo di poliziotti tentò una retata ad un party dove si stava festeggiando il rientro di alcuni reduci dal Vietnam... L'intervento della polizia fu così violento da incontrare la risposta altrettanto violenta degli astanti. Ne seguì una vera e propria insurrezione popolare che quel testadiminkia del presidente Lyndon B. Johnson pensò bene di sedare facendo intervenire la Guardia Nazionale. Il bilancio fu spaventoso: 43 morti, 467 feriti, oltre 7200 arrestati e più di 2000 edifici bruciati...
Scritta da Albert B. “Al” Smith, bassista e produttore discografico originario di Chicago
Interpretata da John Lee Hooker nell’album intitolato “Urban Blues”
Nella prima sessione di registrazione del brano c’era Buddy Guy che lo accompagnava.
Ripresa l’anno seguente dagli MC5 che dal vivo ne fecero una furiosa versione protopunk.
Un brano che parla della tristemente celebre "Detroit Insurrection" del 1967. Il 23 luglio di quell'anno, un manipolo di poliziotti tentò una retata ad un party dove si stava festeggiando il rientro di alcuni reduci dal Vietnam... L'intervento della polizia fu così violento da incontrare la risposta altrettanto violenta degli astanti. Ne seguì una vera e propria insurrezione popolare che quel testadiminkia del presidente Lyndon B. Johnson pensò bene di sedare facendo intervenire la Guardia Nazionale. Il bilancio fu spaventoso: 43 morti, 467 feriti, oltre 7200 arrestati e più di 2000 edifici bruciati...
Oh, the motor city's burnin'
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro, Bernart Bartleby & co. 3/1/2007 - 21:27
Damn Nam (Ain't Going To Vietnam)
Il brano Damn Nam (Ain’t Going To Vietnam), un blues contro la guerra del Vietnam scritto nel 1969, compare originariamente sul disco “Spirits known and unknown” e viene in seguito ripreso nel disco dal vivo “Leon Thomas in Berlin” (1971).
You can call me crazy
(continuer)
(continuer)
envoyé par nom de plume 3/1/2007 - 21:02
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Latinoamericana
da "La lunga notte" (2006)
Ho visto il cielo di Santiago del Chile
(continuer)
(continuer)
3/1/2007 - 19:40
Les singes
[1961]
Paroles et Musique de Jacques Brel
Testo e musica di Jacques Brel
Paroles et Musique de Jacques Brel
Testo e musica di Jacques Brel
Avant eux avant les culs pelés
(continuer)
(continuer)
3/1/2007 - 19:19
Les charognards
dal nuovo album "Sotto il pavé la spiaggia"
TOLLERANZA ZERO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 3/1/2007 - 19:06
Прощание Славянки
Когда надежды поют, как трубы,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Konstantin Karasiov 3/1/2007 - 17:47
Piccola canzone per Victor Jara
"Piccola canzone per Victor Jara" fa parte del bellissimo album "Tutto quello che vediamo è qualcos'altro" del 2003
Quel cileno
(continuer)
(continuer)
envoyé par giovanni ferrara - nato un 11 Settembre... 3/1/2007 - 15:41
American War
Simone White è una giovane cantautrice americana, ha pubblicato questa canzone in una compilation della Kill Rock Stars
"Simone White's indie-folk quasi-protest song, "American War," is witty, provocative, and effective without being angry or disillusioned." --Billboard--
"Simone White's indie-folk quasi-protest song, "American War," is witty, provocative, and effective without being angry or disillusioned." --Billboard--
Do you remember the American War
(continuer)
(continuer)
envoyé par Giacomo Contin 3/1/2007 - 15:07
Caso archiviato
Dall'album "Da mò savàl"
Caso archiviato
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 3/1/2007 - 12:56
Parcours:
Gênes - G8
Non ricordo più del mare
Dall'album "Piazza Carlo Giuliani ragazzo"
(Andrea Sisti)
Edizioni: Ishtar S.n.c.
[Luglio 2002]
Testo da piazzacarlogiuliani.org
(Andrea Sisti)
Edizioni: Ishtar S.n.c.
[Luglio 2002]
Testo da piazzacarlogiuliani.org
Non ricordo più del mare
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 3/1/2007 - 12:38
Parcours:
Gênes - G8
Venticinque aprile 1975
Testo ripreso da La musica de L'Altra Italia
Ha scritto un compagno, settant'anni
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 3/1/2007 - 12:14
Lebanese Night
It was late in a Lebanese restaurant, in the heat of a Lebanese night,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Soheyl Vakili 3/1/2007 - 08:11
Last Night
Last night I was walking through the harbour
(continuer)
(continuer)
envoyé par Soheyl Vakili 3/1/2007 - 08:07
The Last Time I Cried
The last time I cried, I was sitting home,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Soheyl Vakili 3/1/2007 - 08:05
Gildo dei Fantardi: Vita da intruso
Questo testo che ho ritrovato tra i miei appunti che conservo da oltre trent'anni, è diventata canzone negli anni '80 ed è una considerazione e una riflessione che a volte salta all'occhio; nel senso che chi nella vita si comporta onestamente, spesso viene schiacciato e sopraffatto da chi se ne approfitta e è un riferimento ad una persona che ha avuto per questo dei problemi che sfociarono nella reclusione. Poi al ritorno nella vita normale, dopo l'infelice esperienza, si è ritrovato ad avere affetti e considerazione e rispetto.
p.s. invio questo testo più che altro per un mio sfizio. e non con la pretesa di vederlo pubblicato. se questo avverà. vorrà dire che lo ritenete un testo interessante. Altrimenti va bene ugualmente. mi basterebbe una vostra critica sincera. Gildo dei Fantardi
p.s. invio questo testo più che altro per un mio sfizio. e non con la pretesa di vederlo pubblicato. se questo avverà. vorrà dire che lo ritenete un testo interessante. Altrimenti va bene ugualmente. mi basterebbe una vostra critica sincera. Gildo dei Fantardi
Non sai cosa vuol dire
(continuer)
(continuer)
envoyé par Luciano Filippi alias Gildo dei Fantardi 2/1/2007 - 18:43
Der Kanonen Song
Versione tedesco/italiana di Daniele Sepe, dall'album "Lavorare Stanca"
KANONEN SONG / CANZONE DEI CANNONI
(continuer)
(continuer)
2/1/2007 - 16:44
The Luck Of The Irish
[1972]
Con Yoko Ono
Una canzone da "Some Time in New York City" dedicata, come "Sunday Bloody Sunday", al conflitto nord-irlandese; e anche una canzone molto particolare, cruda, senza mezzi termini. Una canzone particolare anche per il linguaggio, infarcito di espressioni arcaiche ("auld Eireland", "leprechauns"), nel quale svetta una...bestemmia. E una canzone, in ultimo, terribilmente bella. [RV]
Con Yoko Ono
Una canzone da "Some Time in New York City" dedicata, come "Sunday Bloody Sunday", al conflitto nord-irlandese; e anche una canzone molto particolare, cruda, senza mezzi termini. Una canzone particolare anche per il linguaggio, infarcito di espressioni arcaiche ("auld Eireland", "leprechauns"), nel quale svetta una...bestemmia. E una canzone, in ultimo, terribilmente bella. [RV]
If you had the luck of the Irish
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/1/2007 - 00:19
Parcours:
Les conflits irlandais
John Sinclair
Brano incluso nell'album "Sometime in New York City" (1972) ma famoso per la performance live del dicembre 1971, quando Lennon e i suoi amici (Phil Ochs, Stevie Wonder, Jerry Rubin e Bobby Seale delle Black Panthers) organizzarono il "Free John Sinclair Concert" ad Ann Arbor, nel Michigan.
John Sinclair era un poeta di Detroit, era il manager della band iconoclasta MC5, era leader del White Panther Party e attivista pacifista. Nel 1969, Sinclair fu arrestato pretestuosamente per il possesso di in paio di spinelli e condannato a 10 anni di prigione. Tre giorni dopo il concerto di solidarietà organizzato da Lennon. la Corte suprema del Michigan invalidò la sentenza e scarcerò Sinclair.
(fonte: Wikipedia)
John Sinclair era un poeta di Detroit, era il manager della band iconoclasta MC5, era leader del White Panther Party e attivista pacifista. Nel 1969, Sinclair fu arrestato pretestuosamente per il possesso di in paio di spinelli e condannato a 10 anni di prigione. Tre giorni dopo il concerto di solidarietà organizzato da Lennon. la Corte suprema del Michigan invalidò la sentenza e scarcerò Sinclair.
(fonte: Wikipedia)
It ain't fair, John Sinclair
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/1/2007 - 00:11
Algo personal
Album: "Cada loco con su tema" (1983)
Una canzone sui diplomatici della guerra fredda, il loro incomprensibile linguaggio e sui trattati per il disarmo nucleare.
Una canzone sui diplomatici della guerra fredda, il loro incomprensibile linguaggio e sui trattati per il disarmo nucleare.
Probablemente en su pueblo se les recordará
(continuer)
(continuer)
envoyé par Antonio Piccolo e Lorenzo Masetti 1/1/2007 - 18:26
Sólo le pido a Dios
FRANCESE / FRENCH / FRANCÉS [2]
Version française de Jérôme Brachet
Versione francese di Jérôme Brachet
Versión en francés por Jérôme Brachet
Version française de Jérôme Brachet
Versione francese di Jérôme Brachet
Versión en francés por Jérôme Brachet
CE QUE JE DEMANDE A DIEU
(continuer)
(continuer)
envoyé par Jérôme Brachet 31/12/2006 - 19:36
What I've Seen
da "Yell Fire!" (2006)
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
If I told you what I've seen
(continuer)
(continuer)
31/12/2006 - 15:55
Joan of Arc
Glazba i stihovi: Leonard Cohen
Hrvatski prepjevi: Srđan Depolo
Transkripcija Tomislav Šakić
Hrvatski prepjevi: Srđan Depolo
Transkripcija Tomislav Šakić
IVANA ORLEANSKA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Adriana 31/12/2006 - 14:48
È morto Pinochet
Per tutte le testedicazzo, in Cile e nel mondo, che ancora pretendono di chiamare Pinochet "padre della patria"... Era invece un porco assassino ed ora è finalmente morto e sepolto!:
PINOCHET: A Declassified Documentary Obit
Si tratta di una recente pubblicazione della National Security Agency statunitense dedicata ai documenti declassificati che provano come in Cile dal 1973 sia stata instaurata, con il decisivo apporto degli USA, una dittatura fondata sul terrorismo di Stato, nazionale e internazionale.
PINOCHET: A Declassified Documentary Obit
Si tratta di una recente pubblicazione della National Security Agency statunitense dedicata ai documenti declassificati che provano come in Cile dal 1973 sia stata instaurata, con il decisivo apporto degli USA, una dittatura fondata sul terrorismo di Stato, nazionale e internazionale.
Alessandro 31/12/2006 - 12:51
Tutti in pista
1995
Paranoia e potere
Forse non esplicitamente contro la guerra, ma una violenta canzone antipatriottica e antimilitarista, che non poteva certo mancare in questa raccolta (non so come non mi sia venuta in mente prima!)
Paranoia e potere
Forse non esplicitamente contro la guerra, ma una violenta canzone antipatriottica e antimilitarista, che non poteva certo mancare in questa raccolta (non so come non mi sia venuta in mente prima!)
Una contravvenzione da una mezza milionata
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 31/12/2006 - 11:55
Parcours:
CCG Antifà: Antifascisme militant
Giorgio Gaber: I reduci
E allora è venuta la voglia di rompere tutto
(continuer)
(continuer)
envoyé par Willy 31/12/2006 - 01:39
Slow Decay
Am I wrong to think that your new song "Slow Decay" has political overtones — that it's about war?
It is. It's absolutely about war. More specifically, it's about a soldier coming home from war, trying to adjust. The narrative is a conversation from son to father, and father to son. It's a loosely fictitious tale, based on two friends of mine and a third person, whose story I saw on 60 Minutes — the soldier was wearing a Dashboard shirt.
Read more: Rolling Stone
It is. It's absolutely about war. More specifically, it's about a soldier coming home from war, trying to adjust. The narrative is a conversation from son to father, and father to son. It's a loosely fictitious tale, based on two friends of mine and a third person, whose story I saw on 60 Minutes — the soldier was wearing a Dashboard shirt.
Read more: Rolling Stone
Stand down son
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/12/2006 - 00:31
Is Love Enough?
(anche questa con qualche dubbio)
L'AMORE È ABBASTANZA?
(continuer)
(continuer)
30/12/2006 - 20:14
Mike Harding: Christmas 1914
La tregua di Natale
Il giorno di Natale del 1914, nel primo anno della prima guerra mondiale, i soldati tedeschi, inglesi e francesi disobbedirono ai loro superiori e fraternizzarono con “il nemico” lungo due terzi del fronte occidentale. Le truppe tedesche innalzarono alberi di Natale fuori delle trincee con le scritte “Buon Natale.” “Voi non sparate, noi non spariamo.” A migliaia, le truppe attraversarono la terra di nessuno su cui giacevano sparsi corpi in decomposizione. Cantarono i canti di Natale, si scambiarono le foto dei cari rimasti a casa, condivisero le razioni, giocarono a calcio, arrostirono persino alcuni maiali. I soldati abbracciarono gli uomini che solo poche ore innanzi cercavano di uccidere. Si misero d'accordo per avvertirsi se i superiori li avessero obbligati a imbracciare le loro armi e di mirare in alto.
Agli alti comandi, di entrambe le parti, vennero i brividi.... (continuer)
Il giorno di Natale del 1914, nel primo anno della prima guerra mondiale, i soldati tedeschi, inglesi e francesi disobbedirono ai loro superiori e fraternizzarono con “il nemico” lungo due terzi del fronte occidentale. Le truppe tedesche innalzarono alberi di Natale fuori delle trincee con le scritte “Buon Natale.” “Voi non sparate, noi non spariamo.” A migliaia, le truppe attraversarono la terra di nessuno su cui giacevano sparsi corpi in decomposizione. Cantarono i canti di Natale, si scambiarono le foto dei cari rimasti a casa, condivisero le razioni, giocarono a calcio, arrostirono persino alcuni maiali. I soldati abbracciarono gli uomini che solo poche ore innanzi cercavano di uccidere. Si misero d'accordo per avvertirsi se i superiori li avessero obbligati a imbracciare le loro armi e di mirare in alto.
Agli alti comandi, di entrambe le parti, vennero i brividi.... (continuer)
30/12/2006 - 18:45
This Is Me
2005
Album; Little Star
Album; Little Star
This old highway is just a lonely patch of blue and gray
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/12/2006 - 16:49
Soldiers
[2004]
Lyrics and music by Nate Borofsky
Testo e musica di Nate Borofsky
Lyrics and music by Nate Borofsky
Testo e musica di Nate Borofsky
At the embassy in Saigon
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/12/2006 - 14:56
The Rich Man
Somehow I think I'm goin' home
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/12/2006 - 14:37
Tammurriata nera
Ho visto due diverse traduzioni del vocabolo parularo presente nella terza strofa. Willy Bruschi ne suggerisce la traduzione in “contadino” mentre più su nella pagina si legge “il vecchio saggio”. Ritengo che la traduzione corretta sia il contadino per un motivo semplicissimo: il vocabolo in questione non è ‘o parularo bensì ‘o parulano che sta indicare colui che viene dalla zona denominata ‘e pparùle (cioè le paludi); si tratta di una zona a ridosso di Napoli (l’attuale Ponticelli) che ancora oggi conserva quella denominazione e dalla quale partivano i venditori di frutta e ortaggi coltivati in quella zona molto fertile e vicina alla città.
Mi permetto di aggiungere che il verso “Dove si semina il grano, il grano cresce, riesce o non riesce
sempre è grano quello che esce” non sia tanto da collegare ad una visione razzista o meno (che mi sento di escludere pienamente dal significato della... (continuer)
Mi permetto di aggiungere che il verso “Dove si semina il grano, il grano cresce, riesce o non riesce
sempre è grano quello che esce” non sia tanto da collegare ad una visione razzista o meno (che mi sento di escludere pienamente dal significato della... (continuer)
Fabio Soriano 30/12/2006 - 12:37
Solo un dia
Dall'album "Miseria frente a miseria"
Bonito día soleado imposible de olvidar,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 30/12/2006 - 12:05
Querida Clara
Dall'album "Miseria frente a miseria" 2003
En la Guerra Civil entre 1936 y 1939, transitaron por todo el país miles de cartas de despedida de condenados a muerte por el ejército dirigido por Franco. De padre a hija, como en este caso, de hijos a padres, etc... Contra el Fascismo descubierto o más enmascarado en supuestas modernas, liberales y limpias Democracias. Por todos los muertos en defensa de la República, y especialmente dedicada a mi tío abuelo Maximino Compán Fernández, asesinado en estas mismas circunstancias y por el cual yo tengo el orgullo de llamarme como me llamo.
En la Guerra Civil entre 1936 y 1939, transitaron por todo el país miles de cartas de despedida de condenados a muerte por el ejército dirigido por Franco. De padre a hija, como en este caso, de hijos a padres, etc... Contra el Fascismo descubierto o más enmascarado en supuestas modernas, liberales y limpias Democracias. Por todos los muertos en defensa de la República, y especialmente dedicada a mi tío abuelo Maximino Compán Fernández, asesinado en estas mismas circunstancias y por el cual yo tengo el orgullo de llamarme como me llamo.
Querida Clara:
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 30/12/2006 - 11:54
Asesino
Cuando un pueblo dice basta, cuando quiere decidir,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 30/12/2006 - 11:39
La lunga notte
Somebody said that the period we're living is a new "technological" Middle Age.It's really hard to deny! These are dark years - obscure times. Now we hope in light!
(Cisco)
The first sentence, borrowed from a speech of the Subcommander Marcos, puts on an important meaning: there is pain, maybe dismay as well, in ascertaining the reality we're living in. But there's also rage and will of reaction, a urge of showing with facts the objection against a dark and superficial world.
(Cisco)
The first sentence, borrowed from a speech of the Subcommander Marcos, puts on an important meaning: there is pain, maybe dismay as well, in ascertaining the reality we're living in. But there's also rage and will of reaction, a urge of showing with facts the objection against a dark and superficial world.
THE LONG NIGHT
(continuer)
(continuer)
envoyé par Kiocciolina 29/12/2006 - 22:18
Ballade von der Judenhure Marie Sanders
La traduzione d'arte presentata di seguito è stata scritta da Giorgio Strehler ed è quella a cui maggiromente fanno riferimento gli interpeti brechtiani italiani (tra i quali Milva, la principale interprete brechtiana del nostro paese) nel cantarla, data la congruenza fra parola-nota e la musicalità che presenta. Il riferimento all'"Imbianchino" è chiaramente e per ovvi motivi rivolto a Hitler.
BALLATA DI MARIA SANDERS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Greta Giavedoni 29/12/2006 - 19:46
Matador
Dalla compilation "Vasos Vacíos" (1993)
Una canzone dedicata esplicitamente a Victor Jara e a tutti "los que hicieros callar sin razon por el solo hecho de pensar distinto"
Una canzone dedicata esplicitamente a Victor Jara e a tutti "los que hicieros callar sin razon por el solo hecho de pensar distinto"
Me dicen el matador, nací en barracas
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 29/12/2006 - 15:08
Mal Bicho
Il brano di apertura di "Rey Azúcar" (1995)
con Mick Jones dei Clash
con Mick Jones dei Clash
Vos que andás diciendo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 29/12/2006 - 14:54
Las Venas Abiertas De America Latina
Ritmo caliente
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 29/12/2006 - 14:50
National Brotherhood Week
Prima traccia dell'album "That Was the Year That Was" del 1965.
Grande questo Tom Lehrer! Si dice che abbia abbandonato le scene quando nel 1973 fu assegnato il Nobel per la Pace a quel boia di Kissinger... Lehrer disse che a quel punto la satira politica era superata per sempre!
Grande questo Tom Lehrer! Si dice che abbia abbandonato le scene quando nel 1973 fu assegnato il Nobel per la Pace a quel boia di Kissinger... Lehrer disse che a quel punto la satira politica era superata per sempre!
One week of every year is designated National Brotherhood Week. This is just one of many such weeks honoring various worthy causes. One of my favorites is National Make-fun-of-the-handicapped Week which Frank Fontaine and Jerry Lewis are in charge of as you know. During National Brotherhood Week various special events are arranged to drive home the message of brotherhood. This year, for example, on the first day of the week Malcolm X was killed which gives you an idea of how effective the whole thing is. I'm sure we all agree that we ought to love one another and I know there are people in the world that do not love their fellow human beings and I hate people like that. Here's a song about National Brotherhood Week.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 29/12/2006 - 14:22
Cyrami
Facendo ua ricerca mi pare che questo testo stia avendo una certa risonanza in rete...
Beh, come è noto la rete amplifica e diffonde ogni cosa. Saluti e buon anno! [RV]
Willy 29/12/2006 - 14:14
Who's Next?
[1965]
Testo e musica di Tom Lehrer
Lyrics and music by Tom Lehrer
Album: "That Was the Year That Was"
Testo e musica di Tom Lehrer
Lyrics and music by Tom Lehrer
Album: "That Was the Year That Was"
Oggi si potrebbe aggiungere una strofa dedicata all'Iran (quella su Israele c'è già, ma mi pare che di testate ne abbia ben più d'una ormai...) et voilà, una canzone di quarant'anni fa bella che attualizzata! Quando anche la Padania dovesse rivendicare la sua bomba, allora saremo belli freschi (anzi, caldi)...
One of the big news items of the past year concerned the fact that China, which we called "Red China," exploded a nuclear bomb, which we called a device. Then Indonesia announced that it was going to have one soon, and proliferation became the word of the day. Here's a song about that:
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 29/12/2006 - 13:53
The Nang, The Front, The Bush And The Shit
[2002]
da/from "Fantastic Damage"
da/from "Fantastic Damage"
(Pass me the tiger piss)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 28/12/2006 - 23:12
Parcours:
George Walker Bush II, Notre sœur la merde
Rom Tiriac Rom (Tor de' Cenci)
Magyar nyelvre fordította Riccardo Venturi 2006 XII.28-án
ROM TIRIAC ROM
(continuer)
(continuer)
28/12/2006 - 22:51
Maniobras de guerra
[2000]
Album “Carne viva”
Da un sito che raccoglie le canzoni che si riferiscono alla dittatura militare argentina
Album “Carne viva”
Da un sito che raccoglie le canzoni che si riferiscono alla dittatura militare argentina
Orden 000, Sorteo 418
(continuer)
(continuer)
28/12/2006 - 21:46
Los Dinosaurios
[1983]
Parole e musica di Charly García
Nell’album intitolato “Clics modernos”
Da un sito che raccoglie le canzoni che si riferiscono alla dittatura militare argentina
La canzone è tratta da un album che fu pubblicato il 5 novembre del 1983, nemmeno una settimana dopo la vittoria alle elezioni presidenziali di Raúl Alfonsín contro Ítalo Luder il candidato “peronista” sostenuto dai militari.
Con canzoni come "Los Dinosaurios", in cui parla dei desaparecidos, Charly García fu una delle voci della coscienza argentina durante la dittatura militare (1976-1983): "A quei tempi la musica fu per me un modo di continuare a vivere un sogno in mezzo alla durezza della realtà", racconta Charly García; "Miracolosamente non mi imprigionarono, né mi torturarono. Mi accadde quello che succedeva a tutti quelli che portavano i capelli lunghi, cioè mi portarono spesso in commissariato, per esempio per chiedermi spiegazioni sul significato dei testi delle mie canzoni". (in Charly García: rebelde busca la inocencia, di Maximiliano Seitz)
(Bernart Bartleby)
Parole e musica di Charly García
Nell’album intitolato “Clics modernos”
Da un sito che raccoglie le canzoni che si riferiscono alla dittatura militare argentina
La canzone è tratta da un album che fu pubblicato il 5 novembre del 1983, nemmeno una settimana dopo la vittoria alle elezioni presidenziali di Raúl Alfonsín contro Ítalo Luder il candidato “peronista” sostenuto dai militari.
Con canzoni come "Los Dinosaurios", in cui parla dei desaparecidos, Charly García fu una delle voci della coscienza argentina durante la dittatura militare (1976-1983): "A quei tempi la musica fu per me un modo di continuare a vivere un sogno in mezzo alla durezza della realtà", racconta Charly García; "Miracolosamente non mi imprigionarono, né mi torturarono. Mi accadde quello che succedeva a tutti quelli che portavano i capelli lunghi, cioè mi portarono spesso in commissariato, per esempio per chiedermi spiegazioni sul significato dei testi delle mie canzoni". (in Charly García: rebelde busca la inocencia, di Maximiliano Seitz)
(Bernart Bartleby)
Los amigos del barrio pueden desaparecer
(continuer)
(continuer)
28/12/2006 - 21:38
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Album: City Of Evil