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Kein Krieg

Kein Krieg
Nichts Ohne Grund - 1991
Kinderhände malen Bomben auf ein Blatt Papier
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/1/2007 - 23:56
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Terroriststämplar

Terroriststämplar
29 gennaio 2007
COMPLOTTI TERRORISTICI
(continuer)
29/1/2007 - 22:57
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Johnny I Hardly Knew Ye

anonyme
Johnny I Hardly Knew Ye
Molto bella, fà riflettere su quello che la guerra è : una porcheria! L'avevo già sentita sul film "Il dottor Stranamore" ma con la pubblicità della Seat mi sono interessato di più.
Grazie a tutti!
(Fabio)

Nel "Dottor Stranamore" viene suonata una versione strumentale, che probabilmente si riferisce a "When Johnny Comes Marching Home", la versione americana (anche se, ovviamente, la musica è la stessa - leggi l'introduzione).
(Lorenzo)
29/1/2007 - 18:56
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Marlène

Marlène
Creazione ispirata a Marlène dei Noir Désir. È opera di Barbara, "gribouilleuse du dimanche", educatrice a Paris-Nature e addetta alle conferenze del Musée d'Histoire Naturelle. Da destination .noir-desir.com.
Riccardo Venturi 29/1/2007 - 18:09
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All You Need Is Love

All You Need Is Love
Una citazione che mi ero perso:

Question: Do you plan to record any anti-war songs?
John: All our songs are anti-war.


(da Funny Beatles quotes)

Questo non autorizza nessuno a inviarci l'intera discografia dei Beatles tra le CCG :)
Lorenzo 28/1/2007 - 19:49
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Le grand incendie

Le grand incendie
Questa canzone è contenuta nell'album Des Visages, Des Figures che uscì l'11 settembre 2001... niente male come coincidenza!

Dalla recensione di Max Cavassa su Kalporz:

"... è necessario sottolineare due coincidenze parecchio singolari e, nel loro piccolo, sconvolgenti. La prima riguarda la data di uscita nei negozi transalpini di "Des visages des figures": 11 settembre 2001, una data che sapranno a memoria i nipoti dei nostri nipoti. La seconda particolarità è legata a doppio filo con la precedente, appartiene al discutibile campo della preveggenza e prende corpo nel testo davvero impressionante de "Le grand incendie": "…c'è fuoco dappertutto, emergenza, Babylone, Parigi crolla, a New York cadono ruzzolando ora (…) London, Delhi, Dallas nello show, omaggio all'arte dei pompieri...". Certamente Bertrand Cantat non è un novello Nostradamus, ma qui si deve essere spaventato di sé stesso."
Ça y est, le grand incendie
(continuer)
envoyé par Alessandro 28/1/2007 - 00:34
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The Holy Economic War

The Holy Economic War
Dall'album "Du Ciment Sous Les Plaines" (1991)

Testo trovato in questa pagina.
Woke up on the ground ,I've thought "the earth is round"
(continuer)
envoyé par Alessandro 28/1/2007 - 00:19
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Jag hade en gång en båt

Jag hade en gång en båt
[1965]
Svensk text: Cornelis Vreeswijk
Testo svedese: Cornelis Vreeswijk
Swedish lyrics: Cornelis Vreeswijk
Musik / Musica / Music: Beach Boys ("Sloop John B")
Album: Grimascher och telegram
Cantata con / Sjungen med / Performed with Ann-Louise Hanson
Jag hade en gång en båt
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 27/1/2007 - 23:59
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Blues-ul generalului Pacepa

Blues-ul generalului Pacepa
interessante... la canzone, ma soprattutto l'articolo. Mi é stato utile per alcune informazioni che ho usato nel mio libro, a cui ancora sto lavorando. Sono una rumena, adottata da questa meravigliosa patria... ho imparato la vostra lingua, senza però dimenticare quella nativa e tentando di debuttare come scrittrice qui, nella terra di Dante, Petrarca e Boccaccio.
Un caloroso saluto
loredana preda 27/1/2007 - 23:55
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Signore, da qui si domina la valle

Signore, da qui si domina la valle
questa canzone mi ha colpito molto. e' bellissima
gabriele de carlo 27/1/2007 - 20:39
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Dammi una mano

Dammi una mano
Parte della musica è ripresa da La fiesta de San Benito, celebre brano degli Inti-Illimani.
Le multinazionali ci fottono il vento
(continuer)
envoyé par adriana 27/1/2007 - 14:39
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Condann.a.t.o. 2002

Condann.a.t.o. 2002
Album : Sega sa cadena (2005)
Condannato nato condannato sei nato con la Nato condannato dalla Nato
(continuer)
envoyé par adriana 27/1/2007 - 14:01
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Signornò

Signornò
Dall'album: Sega sa cadena (2005)

Con la musica di The Lonesome Boatman, tradizionale irlandese che grazie ai Modena City Ramblers tutti in Italia associano a Bella Ciao.
Avanzano i soldati nella notte senza luna
(continuer)
envoyé par adriana 27/1/2007 - 13:53
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L'alba di Piero

L'alba di Piero
bellissima canzone.
la versione che ascolto io è come quella di Diego.

Nella prima strofa manca un pezzo: vienie cantata per 2 volte la frase:

[...e scende nera l'ombra del nemico su di te
Sparagli piero, Sparagli ora e se si rialza
Sparagli ancora!!!] (2 volte)
Paolo 27/1/2007 - 12:15
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Inga fler folkmord i mitt namn

Inga fler folkmord i mitt namn
Ciao Riccardo!
Scordavo dire che il nome originale di INGA FLER FOLKMORD e NO MORE GENOCIDE IN MY NAME.
E vero che la lettera mia e abbastanza diversa dalla lettera di Holly - salvo il choro.

Jan
post@janhammarlund.se 27/1/2007 - 09:42
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Många barn är bruna

Många barn är bruna
[1977]
Parole / Lyrics / Text: Britt Gerda Hallquist
Musica / Music / Musik: Jo Tenfjord

Una deliziosa canzone svedese per bambini (originariamente una poesia di Britt Gerda Hallqvist poi musicata da Jo Tenfjord) contro il razzismo. La canzone, ancora conosciutissima in Svezia, fu popolare nelle scuole svedesi negli anni '70.

"Många barn är bruna är en barnsång om barns olikheter världen över, men menar att olikheterna bara finns utanpå, som i hudfärg eller ländernas ekonomiska, politiska och sociala förhållanden. Texten är skriven av Britt G. Hallqvist och musiken Jo Tenfjord. Sången var vanlig i förskolorna och skolorna i Sverige under 1970- och 80-talen. En tidig inspelning gjordes av Christina Gunnardo, och gavs ut på skiva 1986 på albumet För små och stora öron. - sv.wikipedia
Många barn är bruna, bruna som kanel
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 27/1/2007 - 02:50
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Jag har en dröm om en värld utan krig

Jag har en dröm om en värld utan krig
[1986]
Martin Contra-Björn Frisén-Keith Almgren
Album: Melodifestival 1986


Jag har en dröm, även känd som Jag har en dröm om en värld utan krig, skriven av Martin Contra, Björn Frisén och Keith Almgren är en sång som den svenska musikgruppen Baden-Baden sjöng då de tävlade i den svenska Melodifestivalen 1986, och kom på sjätte plats. Bättre gick det på Svensktoppen, där sången blev en hit. Sångtexten har ett fredsbudskap. - sv.wikipedia

Jag har en dröm ("Ho un sogno"), nota anche come Jag har en dröm om en värld utan krig ("Sogno un mondo senza guerra"), scritta da Martin Contra, Björn Frisén e Keith Almgren è una canzone che il gruppo svedese Baden-Baden interpretò al Melodifestival, il Sanremo svedese, nel 1986, dove giunse al settimo posto. La canzone però ottenne un grande successo di vendita e fu a lungo nella hit-parade svedese. Il testo della canzone è un messaggio di pace. [tr. RV]
Jag har en dröm om en värld utan krig
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 27/1/2007 - 02:39
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No More Genocide In My Name

No More Genocide In My Name
Questa canzone (il cui testo riprendiamo da questa pagina ha una riscrittura in lingua svedese di Jan Hammarlund, Inga fler folkmord i mitt namn.
Why do we call them the enemy this struggling nation
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 27/1/2007 - 01:49
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Baghdad 1.9.9.1.

Baghdad 1.9.9.1.
Non si riesce più a scaricare

E' purtroppo un problema che si presenta spesso coi link ad altri pagine. Cercheremo di ovviare presto cercando un'altra pagina per poter scaricare la canzone. Ci scusiamo per l'inconveniente, sinceramente. [RV]
Antonio 27/1/2007 - 00:39
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Balladen om kravallpolis 2243

Balladen om kravallpolis 2243
Caro Riccardo Venturi!

Mi fa moltissimo piacere vedere i miei canzone cosí presentate in italiano:
Comunque, voglio communicare due correzioni:
Balladen om kravallpolis 2243, cantata per me, fu scritto (lettera e musica) di ERIK HÅGÅRD.
Inga fler folkmord originalmente fu scritta (lettera e musica) di HOLLY NEAR in 197...3 (credo) contra la guerra in Vietnam, sotto il nome NO MORE GENOCIDE IN MY NAME.

Auguri
Jan Hammarlund
(mi CD nuovo, RÖDA LINJEN, e venuto la settimana scorsa)
(Jan Hammarlund - post@janhammarlund.se)

Hej Jan! Tack så mycket för informationerna och jag gratulerar för din italienska. Redan har jag korrigerat felen jag gjort...och jag hoppas att du ska bli en ständig närvaro i vår antikrigssida. Verkligen är det så viktigt, att vi har här artister som är engagerade mot stats- och polisvåld, mot militarism och rasism, mot nazistiska idioter och skitstövlar som ännu... (continuer)
27/1/2007 - 00:10
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Island Of No Return

Island Of No Return
[1984]
Lyrics and music by Billy Bragg
Testo e musica di Billy Bragg
Album: Brewing Up with Billy Bragg

Una canzone sulla guerra delle Falklands/Malvinas.
Dal secondo album di Bragg, "Brewing Up with Billy Bragg", del 1984.
Digging all day and digging all night
(continuer)
envoyé par Alessandro 26/1/2007 - 22:50
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Black Boys On Mopeds

Black Boys On Mopeds
Un'altra canzone contro la "Lady di Ferro", Margaret Thatcher.
Dall'album "I Do Not Want What I Haven't Got" del 1990 (pensa un po', lo stesso del tormentone "Nothing Compares 2 U" scritto per Sinead da Prince...)

Dedicata a Colin Roach, ragazzo nero inglese ucciso dalla polizia della Thatcher nel 1983 e anche a Nicholas Bramble, ucciso nel 1989 in circostanze simili.
Margareth Thatcher on TV
(continuer)
envoyé par Alessandro 26/1/2007 - 22:27
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All She Wants To Do Is Dance

All She Wants To Do Is Dance
Dall'album "Building the Perfect Beast" del 1984.
Una canzone contro la politica estera di aggressione del governo USA, negli anni '80 particolarmente impegnato a massacrare sandinisti in Nicaragua...

"The lyrics are a personal commentary, critical of Americans for being more concerned with self-gratification than with the domestic and foreign policies of their government."
English Wikipedia
They're pickin' up the prisoners
(continuer)
envoyé par Alessandro 26/1/2007 - 22:09
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(We Don't Need This) Fascist Groove Thang

(We Don't Need This) Fascist Groove Thang
Da "Penthouse and Pavement", album di debutto del gruppo (1981).
(Everybody move to prove the groove)
(continuer)
envoyé par Alessandro 26/1/2007 - 21:44
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Nuit et brouillard

Nuit et brouillard
Le parole con cui si chiude il film "Nuit e Brouillard" (testo di Jean Cayrol):

"Mentre vi parlo, l'acqua fredda delle paludi riempie le fosse dei carnai, un'acqua torbida come la nostra cattiva memoria.
La guerra è assopita, dorme con un occhio solo.
L'erba ha ricoperto l'Appel-platz e lo spazio intorno ai blocchi.
Il campo è un villaggio abbandonato e ancora pieno di minacce.
Il forno crematorio è fuori uso. Le invenzioni naziste sono obsolete.
Nove milioni di morti vagano ancora in questo paesaggio.
Chi di noi ci avverte dell'arrivo di nuovi boia? Hanno davvero un volto diverso dal nostro?
Tra di noi ci sono kapò fortunati e accusatori sconosciuti. Ci sono quelli che non ci credevano o che ci credevano raramente.
Noi guardiamo le rovine come se il mostro fosse morto. Fingiamo di ritrovare la speranza, davanti a questa immagine, come se si guarisse dalla peste dei campi di concentramento.
Fingiamo di credere che tutto ciò è di un solo tempo e di un solo Paese, e non pensiamo a guardarci attorno e non sentiamo che si grida senza fine."
Alessandro 26/1/2007 - 20:58
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Vi odio

Vi odio
Dall'album : Non si può frermare il vento

"Cos'altro dire agli alienati che rimpiangono il Ventennio? "

Così l'Atarassia Gröp, questo gruppo di Como che ci fa vedere come nella anche nella forzaitaliotissima & leghistissima città lariana ci siano pur sempre delle sacche di resistenza (quelle contro cui si scaglia, ovviamente e regolarmente, la "Provincia", il fogliaccio locale, che mi è capitato di scorrere qualche volta nei mesi scorsi trovandomi da quelle parti. Vorrei aggiungere qualcosina su questa canzone. Può darsi che non sia propriamente una "CCG", è una cosa che è stata detta non so per quante decine di canzoni del nostro sito e una di più significa poco. Però stabilisce un punto fermo, in questo paese dove di "alienati" tornano ad essercene parecchi. [RV]
Dalle latrine della Storia vedo riemergere frammenti di vergogna,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/1/2007 - 20:15
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Guten Morgen

Guten Morgen
Dall'album: Fantasmi

"L'on. leghista Borghezio sale sui treni
fermi alla stazione per disinfettare i sedili occupati da immigrati. Telepadania riprende con orgoglio."

Canzoncina dedicata all' "onorevole" nazista in salsa "patana", Mario Borghezio. Che cosa sia esattamente la "Lega Nord", abbiamo già avuto modo di dirlo qua dentro; e Borghezio, che lo si voglia o meno, non rappresenta nessuna eccezione, nessun "fenomeno folkloristico" da liquidare con una battuta. Dietro un Borghezio che viene spedito in parlamento, ci sono degli elettori, c'è una "base" che si riconosce in questo personaggio. Ci sono le "ronde padane", c'è l'intolleranza razzista di una consistente parte dell'Italia del nord, c'è il vuoto pneumatico nei cervelli della gente. Non ci vuole molto, vorremmo ricordarlo, a passare da queste cose alla guerra. Del resto, non di rado i legaioli (col loro leader in testa) hanno... (continuer)
....avanza l'ignoranza di verde vestita,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/1/2007 - 20:10
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La ballata del Capitano Neri

La ballata del Capitano Neri
Dall'album : Fantasmi

"Il Capitano Neri e la Gianna, si incontrarono, si innamoraronoe lottarono insieme sui monti del comasco durante la Resistenza.
La loro scomparsa è tuttora un mistero...
C'è chi dice che siano ancora in fondo al lago..."
Erano tempi di contrabbandieri e bricolle e attorno il profumo
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/1/2007 - 20:07
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L'Oltretorrente

L'Oltretorrente
2006
Album: Non si può fermare il vento.

"L'Oltretorrente, quartiere di Parma, cercò di fermare l'avanzata della marcia su Roma. Massaie e bottegai, dottori e operai, combatterono, senza indietreggiare di un solo passo, una battaglia che non avrebbero mai potuto vincere".

Su questa pagina altre testimonianze fotografiche della resistenza nell'Oltretorrente.


BARRICATE A PARMA
Le barricate antifasciste dell'agosto 1922 a Parma

da questa pagina del Comune di Parma.

In seguito all'inasprirsi delle violenze fasciste contro le organizzazioni e le sedi del movimento operaio e democratico, l'Alleanza del Lavoro (organo di un ampio fronte sindacale) proclamò per il 1° agosto 1922 uno sciopero generale nazionale in "difesa delle libertà politiche e sindacali". Contro la mobilitazione dei lavoratori si scatenò la violenza delle squadre fasciste lungo tutta la penisola.
L'Alleanza del Lavoro... (continuer)
Se anche stanotte durasse cent'anni
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/1/2007 - 19:45
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Il testamento di Neri

Il testamento di Neri
Album: Non si può fermare il vento
Anche in "La storia sbagliata" di Filippo Andreani

"Neri, al secolo Luigi Canali, Capitano della 52esima Brigata Garibaldi, accusato di un tradimento mai compiuto, venne giustiziato nei primi giorni del maggio 1945, con la colpa, questa reale, di aver bramato, più che il Potere, l'Amore per un Ideale".

"La storia sbagliata" (2010)


La vicenda si intreccia nel periodo della rifondazione dell’Italia moderna , attraverso l’abisso della dittatura fascista, dell’occupazione nazista e delle distruzione della guerra con protagonisti lombardi. Luigi Canali, nome di battaglia Renzo Invernizzi poi Capitano Neri o semplicemente Neri, personaggio chiave della resistenza comasca tra i primi organizzatori delle bande di resistenti sui monti lariani da cui prenderà vita la 52^ Brigata Garibaldi, uno dei più importanti raggruppamenti della resistenza Armata Comasca.... (continuer)
A Giuda che mi baciò in fronte prima di darmi il coltello nel petto,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/1/2007 - 19:32
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L'ultimo minuto di Gianna

L'ultimo minuto di Gianna
2006
Album: Non si può fermare il vento.
Anche in "La storia sbagliata" di Filippo Andreani

Nell'ultimo minuto della sua vita, la staffetta Gianna, al secolo Giuseppina Tuissi, così parlò al suo assassino. O almeno, così lo abbiamo immaginato. Con la speranza che la Storia renda Giustizia a chi è stato derubato della Gloria, ma non dell'Amore."

"La storia sbagliata" (2010)


La vicenda si intreccia nel periodo della rifondazione dell’Italia moderna , attraverso l’abisso della dittatura fascista, dell’occupazione nazista e delle distruzione della guerra con protagonisti lombardi. Luigi Canali, nome di battaglia Renzo Invernizzi poi Capitano Neri o semplicemente Neri, personaggio chiave della resistenza comasca tra i primi organizzatori delle bande di resistenti sui monti lariani da cui prenderà vita la 52^ Brigata Garibaldi, uno dei più importanti raggruppamenti della resistenza Armata... (continuer)
Prima che fossi in difetto, per quanto consta a Vossia,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/1/2007 - 19:26
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Terra e libertà

Terra e libertà
Dall'album "L'involuzione della specie"
Aveva la pelle segnata dal vento portato dai mari del nord
(continuer)
envoyé par adriana 26/1/2007 - 18:25
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Canzone di notte n°2, o Canzone di notte rivisitata

Canzone di notte n°2, <i>o</i> Canzone di notte rivisitata
[1974]
Testo e musica di Francesco Guccini
Da "Via Paolo Fabbri 43" [1976]

"1974. Tempo d'austerity. Tempo di repressione. Uno che torna a casa, cacciato a mezzanotte e pensa a tante cose, e non pensa più a queste dolci o tristi rinunce, pensa a quello che gli passa per la testa. Si chiama 'Canzone di notte rivisitata'." (dall'introduzione alla canzone del concerto di Ravenna del 14/02/1975)



Poche semplici parole per introdurre una delle nostre periodiche e clamorose dimenticanze. Questa canzone, probabilmente tra le più belle di Guccini, probabilmente la più autenticamente libertaria. Basterebbero due versi, "Non scampa, tra chi veste da parata, chi veste una risata" e il celeberrimo "Scusate non mi lego a questa schiera, morrò pecora nera", per farne un manifesto; ma tutta la canzone è permeata da uno spirito che è quello più autentico anche del nostro sito, della nostra raccolta.... (continuer)
E un'altra volta è notte e suono,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/1/2007 - 12:46
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Novembre '43

Novembre '43
Dall'album "L'involuzione della specie"
La nebbia di novembre come un angelo caduto
(continuer)
envoyé par adriana 25/1/2007 - 18:28
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La preghiera dei banditi

La preghiera dei banditi
2006
Album: Non si può fermare il vento.

"Una supplica che i partigiani, spregevolmente definiti "banditi" dagli assassini nazifascisti, rivolgono al Cielo. Forse il modo migliore per chiudere questo disco fatto sì di rabbia, ma soprattutto di speranza".
Nati noi non fummo per esistere, ma dati al mondo per resistere con nuovi nomi al volto.
(continuer)
envoyé par adriana 25/1/2007 - 18:07
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Ora basta

Ora basta
[2003]
Album: Aquí Estamos

"L’utilizzo indiscriminato delle mine antiuomo:
il gesto più infame."
Per quanto tempo ancora dovremo indignarci
(continuer)
envoyé par adriana 25/1/2007 - 17:56
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Rabbia dentro il cuore

Rabbia dentro il cuore
Album: Guardo Avanti 2001
Quante volte rivedrò
(continuer)
envoyé par adriana 25/1/2007 - 17:19
Parcours: Gênes - G8
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Plaza de Mayo

Plaza de Mayo
[2003]
Album: Aquí Estamos
Mi hanno detto che Pablo è scomparso
(continuer)
envoyé par adriana 25/1/2007 - 16:47
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Lettera a Genova

Lettera a Genova
2006
Album: Non si può fermare il vento.

"Ad una città ancora bardata a lutto dopo quel tragico luglio."
Genova che non hai più parole, toccami il cuore: senti che freddo che fa.
(continuer)
envoyé par adriana 25/1/2007 - 16:12
Parcours: Gênes - G8
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Lettera da lontano

Lettera da lontano
Nella versione originale di questo brano (ossia quella contenuta nell'album "Come gli aeroplani" del 2001, pubblicato da Ala Bianca), la "lettera a Carlo Giuliani" era una "lettera per Silvia Baraldini/non servirà a niente ma almeno saprà che le siamo vicini"); successivamente Jannacci ha iniziato a sostituire il verso dedicato alla Baraldini con quello dedicato a Carlo Giuliani.
(Alberta Beccaro)
Lettera da lontano
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 25/1/2007 - 15:47

Almirante al Cantagallo

Almirante al Cantagallo
Canzone scritta da Piero Nissim e pubblicata in "Canti di lotta dura" (1974). Antonio Giordano la cantava assieme a Nissim nel Teatro Operaio e poi con il Canzoniere di Salerno.
(informazioni provenienti da una mail dello stesso Antonio Giordano inviata alla mailing list de Il Deposito il 23 gennaio 2007).

La canzone ricorda lo stesso episodio descritto da Janna Carioli (del Canzoniere delle Lame) in Allarmi siam digiuni. Grazie a Antonio per avere inviato il testo, che è stato, ovviamente, inserito anche nel Deposito, il nostro "sito gemello" del compagno e amico Sergio Durzu, che salutiamo con molto piacere.
L'altro giorno sull'autostrada
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 25/1/2007 - 14:34
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Nuovi crociati

Nuovi crociati
2006
Ancora non è finita

Unici depositari della cultura e della civiltà, soldati a stelle e strisce esportano la loro democrazia ipocrita e la impongono con le armi, forti di un presunto credito maturato dopo l' attacco alle torri gemelle. Il tutto visto da chi il fuoco lo subisce.
I nuovi crociati avanzano senti i loro cingoli che stridono... Vedi i loro uomini che marciano con i loro missili devastano
(continuer)
envoyé par adriana 25/1/2007 - 14:08
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Una tristezza che si chiamasse Maddalena

Una tristezza che si chiamasse Maddalena
Testo e musica di Enzo Iannacci
dell'album JANNACCI ENZO (1972), forse il più raro tra tutti i - purtroppo ancora numerosi - vinili mai ristampati di Enzo Jannacci.

Una canzone terribile e delicata al tempo stesso, nel quale il riferimento alla strage di Piazza Fontana sembra quasi sospeso, buttato là nella quotidianità della vita. Ed è quello che fu. [RV]
Una tristezza che si chiamasse Maddalena
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 25/1/2007 - 13:14




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