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Sans la nommer
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Paroles et musique de Georges Moustaki
Parole e musica di Georges Moustaki
Proprio lui, Georges Moustaki, lo "Straniero" di quell'unica canzone in lingua italiana che lo rese famoso anche da noi (ma si tratta della traduzione di una sua celeberrima canzone in francese, "Le Méthèque", una parola derivata –naturalmente- dal greco che significa alla lettera "Colui che cambia continuamente casa", o più semplicemente il "Senza patria"). Di Moustaki avevamo già alcune canzoni, tutte e tre inserite tra le "CCG Primitive" (le prime 600 della raccolta originaria); ne inseriamo quindi alcune altre, forse meno famose, ma che ci mostrano Moustaki in un suo aspetto che, del resto, traspare anche da canzoni che parlano di tutt'altri argomenti, anche dalle canzoni d'amore. La sua voglia di libertà, il suo sentirsi "cittadino del Mediterraneo" (cosa, questa, del tutto ovvia per un uomo della sua origine),... (continuer)
Parole e musica di Georges Moustaki
Proprio lui, Georges Moustaki, lo "Straniero" di quell'unica canzone in lingua italiana che lo rese famoso anche da noi (ma si tratta della traduzione di una sua celeberrima canzone in francese, "Le Méthèque", una parola derivata –naturalmente- dal greco che significa alla lettera "Colui che cambia continuamente casa", o più semplicemente il "Senza patria"). Di Moustaki avevamo già alcune canzoni, tutte e tre inserite tra le "CCG Primitive" (le prime 600 della raccolta originaria); ne inseriamo quindi alcune altre, forse meno famose, ma che ci mostrano Moustaki in un suo aspetto che, del resto, traspare anche da canzoni che parlano di tutt'altri argomenti, anche dalle canzoni d'amore. La sua voglia di libertà, il suo sentirsi "cittadino del Mediterraneo" (cosa, questa, del tutto ovvia per un uomo della sua origine),... (continuer)
Je voudrais, sans la nommer,
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 14/1/2007 - 17:57
Parcours:
1968 et environs
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Olive Trees
![Olive Trees](img/upl/ironsheik.gif)
[2003]
Lyrics and Music by Iron Sheik
Testo e musica di Iron Sheik
Album: "Camel Clutch 2003"
New Pro-Palestinian Rap Music
"Music is an integral part of culture and it is often used to express ourselves, either by creating it or listening to it. In the context of the Israeli-Palestinian conflict there has been little in the way of music that describes the history of the Palestinian plight, until now. One of the most brilliant new artist/activist to take his message to the microphone is the Iron Sheik.
His bold and insightful rap-style challenges traditional views on Palestinians. The following song entitled, "Olive Trees" describes the uprooting of the Palestinians from their land, much in the same way Israeli settlers are uprooting olive trees today. Ironically, olive trees are traditional symbols of peace, i.e. the olive branch."
Lyrics and Music by Iron Sheik
Testo e musica di Iron Sheik
Album: "Camel Clutch 2003"
New Pro-Palestinian Rap Music
"Music is an integral part of culture and it is often used to express ourselves, either by creating it or listening to it. In the context of the Israeli-Palestinian conflict there has been little in the way of music that describes the history of the Palestinian plight, until now. One of the most brilliant new artist/activist to take his message to the microphone is the Iron Sheik.
His bold and insightful rap-style challenges traditional views on Palestinians. The following song entitled, "Olive Trees" describes the uprooting of the Palestinians from their land, much in the same way Israeli settlers are uprooting olive trees today. Ironically, olive trees are traditional symbols of peace, i.e. the olive branch."
Trouble began before 1948
(continuer)
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envoyé par Adriana e Riccardo 14/1/2007 - 17:25
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Marching To The Killing Rhythm
![Marching To The Killing Rhythm](img/upl/dhour.jpg)
A grand deception
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envoyé par Riccardo Venturi 14/1/2007 - 14:04
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You Can't Kill Terror
![You Can't Kill Terror](img/upl/abugh.jpg)
Non avete mai avuto a che fare coi GWAR? Beh, eccoveli. Sicuramente, come dire, sono dei bei tipini, da prendere sicuramente con le dovute molle. Lo stesso vale ovviamente per i loro testi (alcuni dei quali già presenti in raccolta), e massimamente per questo. Ma credo che, fatta la dovuta premessa, questa canzone vada situata nell'ottica giusta, vale a dire quella di una delle più tremende e sincere canzoni contro la guerra presenti in questa raccolta. Una critica feroce (e assai "gwariana") alla "guerra contro il terrorismo" di Bush, che spesso proprio l'assassino texano ha definito "guerra contro il terrore". Dietro tutta la consueta, barocca violenza di immagini tipica dei testi dei GWAR (in alcune cose ricordano decisamente testi classici come la "Farsalia" di Lucano!) ci sono le torture di Abu Ghraib, ci sono il terrore e il terrorismo di chi conduce guerre "per la civiltà e per la... (continuer)
You can destroy an army
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 14/1/2007 - 12:23
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Bambino soldato
![Bambino soldato](img/upl/cultura.jpg)
Testo e musica di Paolo Farace
Dall'album "Cultura popolare"
Dall'album "Cultura popolare"
T’hanno pigliato di notte
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 13/1/2007 - 10:22
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The Ghost Of Tom Joad
![The Ghost Of Tom Joad](img/upl/Grapeswrath553.jpg)
(1995)
Il brano dà il titolo al quindicesimo album di Springsteen, il secondo acustico dopo "Nebraska"
È stato anche riproposto in una versione elettrica e quasi rappata dai Rage Against The Machine.
Reinterpretata da Springsteen in versione elettrica nell'album "High Hopes" (2014) in duetto con Tom Morello.
Interpretata anche in duetto con Pete Seeger nel disco Sowing the Seeds (2006).
Tom Joad è il protagonista del romanzo più famoso di John Steinbeck, "The Grapes of Wrath", uscito negli Stati Uniti nel 1939 e conosciuto in Italia come Furore. Dal libro John Ford ha tratto uno storico film (con Henry Fonda nel ruolo di Tom Joad). Woody Guthrie scrisse la sua ballata Tom Joad quasi dieci anni prima che il boss venisse al mondo, ma anche altri folksinger prima di Springsteen si erano ispirati al personaggio.
"La storia di Furore, per chi non l´abbia mai letta o l´abbia dimenticata,... (continuer)
Il brano dà il titolo al quindicesimo album di Springsteen, il secondo acustico dopo "Nebraska"
È stato anche riproposto in una versione elettrica e quasi rappata dai Rage Against The Machine.
Reinterpretata da Springsteen in versione elettrica nell'album "High Hopes" (2014) in duetto con Tom Morello.
Interpretata anche in duetto con Pete Seeger nel disco Sowing the Seeds (2006).
Tom Joad è il protagonista del romanzo più famoso di John Steinbeck, "The Grapes of Wrath", uscito negli Stati Uniti nel 1939 e conosciuto in Italia come Furore. Dal libro John Ford ha tratto uno storico film (con Henry Fonda nel ruolo di Tom Joad). Woody Guthrie scrisse la sua ballata Tom Joad quasi dieci anni prima che il boss venisse al mondo, ma anche altri folksinger prima di Springsteen si erano ispirati al personaggio.
"La storia di Furore, per chi non l´abbia mai letta o l´abbia dimenticata,... (continuer)
Men walkin' 'long the railroad tracks
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 12/1/2007 - 21:43
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Chamaroot
![Chamaroot](img/upl/straulino.jpg)
[2006]
Testo in dialetto carnico/carinziano "Tischlbongarisch" di Timau (UD) di Lino Straulino e Vittorio Vella (basato su un canto tradizionale)
Musica e interpretazione di Lino Straulino
Da Tischlbong
Reduce da meno di un'ora da uno dei (rari) concerti di Lino Straulino al di fuori del Friuli (invitato da Massimiliano Larocca), mi sono sentito una vera e propria collezione di CCG fuori dal comune, a cominciare da una già presente in raccolta: Ai preât la biele stele. Questa che segue ne è un'altra, che rappresenta anche una vera e propria rarità linguistica. [RV]
Timau è una piccola comunità di poco meno di cinquecento anime, situata in comune di Paluzza, nell'Alta Carnia, ultimo avamposto umano sulla strada che faticosamente porta al Monte Croce Carnico. Una comunità trilingue, dove la gente parla ancora il vecchio tischlbongarisch, la parlata timavese di antica ascendenza carinziana,... (continuer)
Testo in dialetto carnico/carinziano "Tischlbongarisch" di Timau (UD) di Lino Straulino e Vittorio Vella (basato su un canto tradizionale)
Musica e interpretazione di Lino Straulino
Da Tischlbong
Reduce da meno di un'ora da uno dei (rari) concerti di Lino Straulino al di fuori del Friuli (invitato da Massimiliano Larocca), mi sono sentito una vera e propria collezione di CCG fuori dal comune, a cominciare da una già presente in raccolta: Ai preât la biele stele. Questa che segue ne è un'altra, che rappresenta anche una vera e propria rarità linguistica. [RV]
Timau è una piccola comunità di poco meno di cinquecento anime, situata in comune di Paluzza, nell'Alta Carnia, ultimo avamposto umano sulla strada che faticosamente porta al Monte Croce Carnico. Una comunità trilingue, dove la gente parla ancora il vecchio tischlbongarisch, la parlata timavese di antica ascendenza carinziana,... (continuer)
Chamaroot du pist darschousn
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 12/1/2007 - 10:16
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Casualties Of War
![Casualties Of War](img/upl/ericb.jpg)
Il racconto di un soldato, durante la prima guerra del Golfo
Casualties of war; as I approach the barricade
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/1/2007 - 15:02
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L'anno che verrà
![L'anno che verrà](img/thumb/c274_130x140.jpeg?1328542527)
[Deutsche Fassung von, oder gesendet von, Srdjan Vukovic]
Dies ist die deutsche Lyrics von "L'anno che verrà", ich wünsche euch viel Spass damit! ;-)
Dies ist die deutsche Lyrics von "L'anno che verrà", ich wünsche euch viel Spass damit! ;-)
DAS NEUE JAHR
(continuer)
(continuer)
envoyé par Srdjan Vukovic 10/1/2007 - 23:35
Ustica
![Ustica](img/thumb/c4388_130x140.jpeg?1328221068)
USTICA, FINE.
La notizia, per chi non la sapesse, è di poche ore fa: una qualche cazzo di sezione della corte di cassazione ha mandato definitivamente assolti i generali dell'aeronautica Ferri e Bartolucci dall'accusa di avere depistato le indagini sulla strage di Ustica, per coprire i reali eventi che avevano portato all'abbattimento del DC9 dell'Itavia il 27 giugno 1980. Con l'assoluzione definitiva dei due generali cade anche ogni ipotesi di risarcimento per le vittime; è già forse qualcosa che non debbano pagare le spese processuali, come accadde per i familiari della strage di stato di Piazza Fontana. Esultano i generaloni per il "restaurato onore dell'aeronautica italiana". Stop. Cancellato tutto. Anche qui, nessun colpevole. Anzi sì, a bordo dell'aereo si deve essere verificata una serie impressionante di malori attivi. C'è chi vola da un quarto piano in una questura, e chi da 10.000... (continuer)
La notizia, per chi non la sapesse, è di poche ore fa: una qualche cazzo di sezione della corte di cassazione ha mandato definitivamente assolti i generali dell'aeronautica Ferri e Bartolucci dall'accusa di avere depistato le indagini sulla strage di Ustica, per coprire i reali eventi che avevano portato all'abbattimento del DC9 dell'Itavia il 27 giugno 1980. Con l'assoluzione definitiva dei due generali cade anche ogni ipotesi di risarcimento per le vittime; è già forse qualcosa che non debbano pagare le spese processuali, come accadde per i familiari della strage di stato di Piazza Fontana. Esultano i generaloni per il "restaurato onore dell'aeronautica italiana". Stop. Cancellato tutto. Anche qui, nessun colpevole. Anzi sì, a bordo dell'aereo si deve essere verificata una serie impressionante di malori attivi. C'è chi vola da un quarto piano in una questura, e chi da 10.000... (continuer)
Riccardo Venturi 10/1/2007 - 20:37
Bagdad Chaos
Jean-Pierre Manel
Voila enfin un texte qui dit les choses avec force, lucidité et beaucoup de talent. Pourquoi ne l'entend-t-on pas chanter en rap par exemple?
Merci de transmettre.
Fabienne
Merci de transmettre.
Fabienne
10/1/2007 - 20:16
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Bandiere di Pace
![Bandiere di Pace](img/upl/ginok.jpg)
La storica Canzone/Inno alle 'Bandiere di PACE', composta da Agnese Ginocchio, cantautrice per la Pace (www.agneseginocchio.it ), che ha fatto da sfondo a molte iniziative e marce pacifiste in Italia. Scritta l' 8/01/2003, la canzone-inno è stata citata nel libro omonimo
(Ritornello)
(continuer)
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10/1/2007 - 19:22
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Traffic In The Sky
![Traffic In The Sky](img/upl/Jack_Johnson_On_and_on.jpg)
La canzone parla dell'11 settembre. Jack si immagina di essere ancora un bambino mentre gioca per strada con i suoi amici, quando a un tratto vedono le ombre degli aerei passare sull'asfalto. E' estratta dal secondo album, On and on.
There's traffic in the sky
(continuer)
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envoyé par Riccardo 10/1/2007 - 17:13
Parcours:
11 septembre: terrorisme à New York
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Addio mia bella addio
![Addio mia bella addio](img/thumb/c1315_130x140.jpeg?1422917147)
Veramente disgustoso.
(Carlotta)
(Carlotta)
A cosa ti riferisci, Carlotta? Cerca di spiegarcelo, per favore. [RV]
10/1/2007 - 14:29
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Via della Povertà [versioni modificate e versione da album], incl. Desolation Row by Bob Dylan
![Via della Povertà [versioni modificate e versione da album], <i>incl.</i> Desolation Row <i>by</i> Bob Dylan](img/upl/fdavpov1.jpg)
[1974 / 1982]
Testi di Fabrizio de André
Lyrics by Fabrizio de André
Musica di Bob Dylan ("Desolation Row")
Music by Bob Dylan ("Desolation Row")
Arrangiamento/Arrangement: De André/De Gregori
Il manoscritto della "seconda versione modificata" di Via della Povertà (riprodotto da Stella Nera).
L'11 gennaio [2007] Fabrizio ci ha lasciati da otto anni. Da otto anni non possiamo più ascoltare la sua voce, e senza tanti giri di parole diciamo che ci manca sempre di più. Questo e basta. Vogliamo ricordarlo con queste particolari versioni di "Via della povertà" che pensiamo possano avere il suo preciso posto nella nostra raccolta, particolarmente per quanto riguarda la memoria di certi anni.[RV]
Alla fine del 1974, in preparazione della sua primissima tournée di concerti (che lo avrebbe poi visto esordire alla "Bussola" di Viareggio), Fabrizio de André si divertì, ad Asti, a cantare... (continuer)
Testi di Fabrizio de André
Lyrics by Fabrizio de André
Musica di Bob Dylan ("Desolation Row")
Music by Bob Dylan ("Desolation Row")
Arrangiamento/Arrangement: De André/De Gregori
Il manoscritto della "seconda versione modificata" di Via della Povertà (riprodotto da Stella Nera).
L'11 gennaio [2007] Fabrizio ci ha lasciati da otto anni. Da otto anni non possiamo più ascoltare la sua voce, e senza tanti giri di parole diciamo che ci manca sempre di più. Questo e basta. Vogliamo ricordarlo con queste particolari versioni di "Via della povertà" che pensiamo possano avere il suo preciso posto nella nostra raccolta, particolarmente per quanto riguarda la memoria di certi anni.[RV]
Alla fine del 1974, in preparazione della sua primissima tournée di concerti (che lo avrebbe poi visto esordire alla "Bussola" di Viareggio), Fabrizio de André si divertì, ad Asti, a cantare... (continuer)
Il salone di bellezza in fondo al vicolo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/1/2007 - 11:15
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The Big Parade
![The Big Parade](img/upl/https3A2F2Fimages.genius.com2F7cbc1a76ee98ae0b90142dfc30866f37.1000x1000x1.jpg)
1999
Detroit to d.C., night train, capitol, parts east
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 10/1/2007 - 10:45
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Save The Day
![Save The Day](img/upl/R-3062957-1474077277-6840.jpeg.jpg)
Album: The Living End - 1998
So here I come to save the day
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envoyé par Riccardo Venturi 10/1/2007 - 10:36
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Radio Manisco/0516490872
![Radio Manisco/0516490872](img/upl/R-1591252-1493575794-3086.jpeg.jpg)
1993
0516490872
Ora che Abu Ghraib, Guantánamo e detenzioni arbitrarie “giustificate” dalla guerra al terrorismo (vedi il caso nostrano del sequestro Abu Omar) sono diventate la normalità nella coscienza collettiva, ho ripescato questa che è una delle più belle canzoni della stagione italiana delle Posse... Figli dell'Onda Rossa Posse e fratelli degli Assalti Frontali, gli AK47 scrissero questo brano dedicato a Silvia Baraldini nel 1994, facendolo precedere da un'introduzione del giornalista RAI, corrispondente dagli USA, Lucio Manisco (poi eletto come parlamentare per Rifondazione Comunista e per il Partito dei Comunisti Italiani). Il testo della canzone era ispirato non solo alla vicenda della Baraldini (condannata ad una pena sproporzionata rispetto ai capi di imputazione, solo perchè “irredenta”, e liberata poi nel settembre del 2006 dopo essere stata trasferita, non senza polemiche, nelle patrie galere), ma anche al racconto “Gli invisibili” di Nanni Balestrini.
0516490872
Ora che Abu Ghraib, Guantánamo e detenzioni arbitrarie “giustificate” dalla guerra al terrorismo (vedi il caso nostrano del sequestro Abu Omar) sono diventate la normalità nella coscienza collettiva, ho ripescato questa che è una delle più belle canzoni della stagione italiana delle Posse... Figli dell'Onda Rossa Posse e fratelli degli Assalti Frontali, gli AK47 scrissero questo brano dedicato a Silvia Baraldini nel 1994, facendolo precedere da un'introduzione del giornalista RAI, corrispondente dagli USA, Lucio Manisco (poi eletto come parlamentare per Rifondazione Comunista e per il Partito dei Comunisti Italiani). Il testo della canzone era ispirato non solo alla vicenda della Baraldini (condannata ad una pena sproporzionata rispetto ai capi di imputazione, solo perchè “irredenta”, e liberata poi nel settembre del 2006 dopo essere stata trasferita, non senza polemiche, nelle patrie galere), ma anche al racconto “Gli invisibili” di Nanni Balestrini.
Silvia Baraldini, detenuta n.0516490872, carcere femminile di massima sicurezza, Marianna, Florida, Stati Uniti d'America...
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envoyé par Alessandro 9/1/2007 - 23:00
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El pianista del gueto de Varsovia
![El pianista del gueto de Varsovia](img/upl/pianista.jpg)
Letra y música: Jorge Drexler
Testo e musica: Jorge Drexler
Basado en el relato autobiográfico "El Pianista del Gueto de Varsovia" de Władysław Szpilman
Basato sul racconto autobiografico "Il pianista del ghetto di Varsavia" di Władysław Szpilman. Dal libro è stato, come noto, tratto un pluripremiato film di Roman Polański.
Il pianista
di Roman Polański
Durata: 148'
Wladyslaw Szpilman: Adrien Brody
Capitano Wilm Hosenfeld: Thomas Kretschman
Padre: Frank Finlay
Madre: Maureen Lipman
Dorota: Emilia Fox
E’ facile capire cosa deve aver convinto Polański, nell’opera autobiografica di Szpilman (1911-2000), ad affrontare il lutto inevitabile per ogni ebreo polacco, l’olocausto nella Varsavia bellica. Sicuramente la lettura ha conquistato il regista mostrandogli la possibilità di raccontare la tragedia personale di un artista ebreo (il più grande pianista polacco dell’epoca), inserendola... (continuer)
Testo e musica: Jorge Drexler
Basado en el relato autobiográfico "El Pianista del Gueto de Varsovia" de Władysław Szpilman
Basato sul racconto autobiografico "Il pianista del ghetto di Varsavia" di Władysław Szpilman. Dal libro è stato, come noto, tratto un pluripremiato film di Roman Polański.
Il pianista
di Roman Polański
Durata: 148'
Wladyslaw Szpilman: Adrien Brody
Capitano Wilm Hosenfeld: Thomas Kretschman
Padre: Frank Finlay
Madre: Maureen Lipman
Dorota: Emilia Fox
E’ facile capire cosa deve aver convinto Polański, nell’opera autobiografica di Szpilman (1911-2000), ad affrontare il lutto inevitabile per ogni ebreo polacco, l’olocausto nella Varsavia bellica. Sicuramente la lettura ha conquistato il regista mostrandogli la possibilità di raccontare la tragedia personale di un artista ebreo (il più grande pianista polacco dell’epoca), inserendola... (continuer)
Dos generaciones menos
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 9/1/2007 - 21:46
Parcours:
Ghettos
Tror du den gamle jord kan holde
![Tror du den gamle jord kan holde](img/thumb/c3380_130x140.jpeg?1329081981)
9 gennaio 2007
Per la traduzione dal danese (estremamente popolaresco) mi sono servito dello English-Danish-English Dictionary Online Fake/Pope.
PENSI CHE LA VECCHIA TERRA POSSA RESISTERE?
(continuer)
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9/1/2007 - 17:22
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Bombs
![Bombs](img/upl/Faithless_Bombs.jpg)
2006
feat. Harry Collier
feat. Harry Collier
If I don't get out of this I I wish, I just want you to know that I really really love you.
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 9/1/2007 - 16:40
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Movil Oil Special
![Movil Oil Special](img/art/t325743.jpg)
Canzone che chiude l'album del 1968 intitolato "Te Recuerdo Amanda"
Testo tratto da cancioneros.com
Testo tratto da cancioneros.com
Los estudiantes chilenos
(continuer)
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envoyé par Alessandro 9/1/2007 - 13:01
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Somos pájaros libres
![Somos pájaros libres](img/upl/pajaros_libres.jpg)
Una canzone del 1966 che riecheggia la dylaniana "Blowin' in the wind". Testo tratto da cancioneros.com; riproposta recentemente dai Quilapayún nell'album "La Fuerza de la Historia" (2006)
Somos pájaros libres.
(continuer)
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envoyé par Alessandro 9/1/2007 - 12:52
Parcours:
Oiseaux libres
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Milonga del moro judío
![Milonga del moro judío](img/thumb/c5176_130x140.jpeg?1328867517)
English Version available at this blog
SAD SONG OF THE JEWISH MUSLIM
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(continuer)
envoyé par adriana 9/1/2007 - 10:11
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En tu silencio
![En tu silencio](img/thumb/c4967_130x140.jpeg?1330361909)
Muy estimado Riccardo Venturi:
Por este medio te agradezco profunda e infinitamente la labor que has hecho con las traducciones de mi canción, de verdad, muchas gracias por tu tiempo y por apoyar esto que vamos escribiendo y cantando.
He tratado de comunicarme contigo a la dirección electrónica que has puesto en esta página, sin embargo no ha sido posible ya que se me han regresado los correos, parece que tienes lleno el buzón.
Ojalá te puedas comunicar conmigo y así poder seguir en contacto y platicar algunos otros proyectos.
Un abrazo muy grande, y un agradecimiento a nombre de todos los que de un modo u otro llevamos la bandera de la libertad, de la justicia y del arte en el corazón.
Tu amigo,
Miguel Sevilla.
Muy estimado amigo Miguel,
Desdichadamente, mi buzón está constantemente lleno por causa de spam, otra cosita inventada por los genios estadounidenses que quieren venderme... (continuer)
Por este medio te agradezco profunda e infinitamente la labor que has hecho con las traducciones de mi canción, de verdad, muchas gracias por tu tiempo y por apoyar esto que vamos escribiendo y cantando.
He tratado de comunicarme contigo a la dirección electrónica que has puesto en esta página, sin embargo no ha sido posible ya que se me han regresado los correos, parece que tienes lleno el buzón.
Ojalá te puedas comunicar conmigo y así poder seguir en contacto y platicar algunos otros proyectos.
Un abrazo muy grande, y un agradecimiento a nombre de todos los que de un modo u otro llevamos la bandera de la libertad, de la justicia y del arte en el corazón.
Tu amigo,
Miguel Sevilla.
Muy estimado amigo Miguel,
Desdichadamente, mi buzón está constantemente lleno por causa de spam, otra cosita inventada por los genios estadounidenses que quieren venderme... (continuer)
9/1/2007 - 02:36
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Il sole di Austerlitz
![Il sole di Austerlitz](img/upl/giuni-169.jpg)
[1981]
Scritta da Alberto Radius e Franco Battiato
Incisa da Giuni Russo per la prima volta in Energie (1981) poi nel live Morirò d'amore (2003)
Scritta da Alberto Radius e Franco Battiato
Incisa da Giuni Russo per la prima volta in Energie (1981) poi nel live Morirò d'amore (2003)
[...] Il sole di Austerlitz è la documentazione sonora del bis di uno dei numerosi concerti attraverso i quali Giuni Russo ha testardamente, tenacemente, fieramente continuato ad offrire il dono della propria voce al proprio pubblico: si tratta di una composizione di Franco Battiato e Alberto Radius originariamente pubblicata nel 1981 su uno strepitoso, raffinatissimo album intitolato Energie. - battiato.it
Si udiva appena un suono di campane
(continuer)
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envoyé par YakkoSan 9/1/2007 - 00:45
Parcours:
Les guerres napoléoniennes
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Milonga del moro judío
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Davvero bellissima... ora mi metto in caccia dell'mp3, hai visto mai che lo trovo...
Alessandro 8/1/2007 - 23:51
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Paroles et Musique de Georges Moustaki
Parole e musica di Georges Moustaki
Georges Moustaki. Proprio lui, lo "Straniero" di quell'unica canzone in lingua italiana che lo rese famoso anche da noi (ma si tratta della traduzione di una sua celeberrima canzone in francese, "Le Méthèque", una parola derivata –naturalmente- dal greco che significa alla lettera "Colui che cambia continuamente casa", o più semplicemente il "Senza patria").
Di Moustaki avevamo già alcune canzoni, tutte e tre inserite tra le "CCG Primitive" (le prime 600 della raccolta originaria); ne inseriamo quindi alcune altre, forse meno famose, ma che ci mostrano Moustaki in un suo aspetto che, del resto, traspare anche da canzoni che parlano di tutt'altri argomenti, anche dalle canzoni d'amore. La sua voglia di libertà, il suo sentirsi "cittadino del Mediterraneo" (cosa, questa, del tutto ovvia per un uomo della... (continuer)