Jackknife Johnny
From his army confessions of his military days
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 20/9/2006 - 16:22
Percorsi:
Guerra in Vietnam: reduci e conseguenze
D'Georges Bouch'
D'Georges Bouch' c'est l'Amérique
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 20/9/2006 - 15:57
The Restless Consumer
Ecco la traduzione con qualche dubbio .. quà e là. Bye
CONSUMATORE INSODDISFATTO
(continua)
(continua)
inviata da Giuseppe Cimador 20/9/2006 - 14:53
Epitaffio per un monumento ai caduti
Le général nous a dit
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 20/9/2006 - 14:04
Epitaffio per un monumento ai caduti
Disse o nosso general
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 20/9/2006 - 13:56
Tribal man's yodel
tribalmen men, you don't have to start yer wars
(continua)
(continua)
inviata da rick widen 20/9/2006 - 08:23
Xmas Day Revisited
hopped in my canon, just to go for a ride
(continua)
(continua)
inviata da rick widen 20/9/2006 - 08:21
Constitution blues
the constitution written long ago, so it can't be wrong
(continua)
(continua)
inviata da rick widen 20/9/2006 - 08:19
Die for Oil, Sucker!
Un poema scritto nel 1991, durante la prima guerra del Golfo.
you are just about the ripe age to be drafted.
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 19/9/2006 - 16:03
The Little Dead Girl
it seems that the italian version is translated from the english one rather than original. The double translation makes the poem quite away from its original meaning. I'd suggest you to find a better translation, because the original in turkish is really wonderful.
We have the translation of the original poem, both in English and in Italian in the page of the most famous song taken from the same poem, I Come and Stand at Every Door
istanbul 18/9/2006 - 23:49
Saint Patrick Battalion
Transalted by Luis Angel Sanchez de Lachina “Txino”
Da/From/D'après David Rovics' Official Website
Da/From/D'après David Rovics' Official Website
Saint Patrick Batailoi
(continua)
(continua)
inviata da adriana 18/9/2006 - 20:30
White Russian
Album: Clutching At Straws
Where do we go from here?
(continua)
(continua)
inviata da Lupo Grigio 18/9/2006 - 14:22
Religion
Dall'album "Rock & Roll Music to the World" del 1972
La dedico al Pastore tedesco che pare voler continuare anche da Papa a farsi le seghe, seppur teologiche, senza curarsi delle conseguenze...
Il discorso di papa Ratzinger all'università di Regensburg
Un imperatore del 1300 - sanguinario, come tutti gli imperatori - duetta con un erudito persiano (ma non è noto il contraddittorio) e gli dice che la violenza per diffondere la fede è da condannare (solo quella? E quella per accaparrarsi il petrolio?), che Maometto era "cattivo" e "disumano", che il Dio dell'imperatore (quel Manuele II Paleologo che scrisse la "Processione dello Spirito Santo" e anche la "Apologia Contro l'Islam") è "razionale" e perciò pacifico (vallo a dire proprio ai musulmani, sia quelli vissuti nei tre secoli di Crociate sia quelli che oggi in Iraq si sucano le cristianissime armate di Bush e Blair), mentre il Dio dei musulmani è irrazionale, irragionevole e perciò violento...
Mah, sono sbigottito da tante colte stupidaggini...
La dedico al Pastore tedesco che pare voler continuare anche da Papa a farsi le seghe, seppur teologiche, senza curarsi delle conseguenze...
Il discorso di papa Ratzinger all'università di Regensburg
Un imperatore del 1300 - sanguinario, come tutti gli imperatori - duetta con un erudito persiano (ma non è noto il contraddittorio) e gli dice che la violenza per diffondere la fede è da condannare (solo quella? E quella per accaparrarsi il petrolio?), che Maometto era "cattivo" e "disumano", che il Dio dell'imperatore (quel Manuele II Paleologo che scrisse la "Processione dello Spirito Santo" e anche la "Apologia Contro l'Islam") è "razionale" e perciò pacifico (vallo a dire proprio ai musulmani, sia quelli vissuti nei tre secoli di Crociate sia quelli che oggi in Iraq si sucano le cristianissime armate di Bush e Blair), mentre il Dio dei musulmani è irrazionale, irragionevole e perciò violento...
Mah, sono sbigottito da tante colte stupidaggini...
I never really understood religion
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 18/9/2006 - 13:42
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
I'd Love to Change the World
[1971]
Parole e musica del cantante e chitarrista Alvin Lee (1944-2013)
Nell’album intitolato “A Space in Time”
Nella colonna sonora del docufilm “Fahrenheit 9/11- The temperature where freedom burns” diretto nel 2004 dal regista statunitense Michael Moore (Palma d’Oro al festival di Cannes 2004)
Parole e musica del cantante e chitarrista Alvin Lee (1944-2013)
Nell’album intitolato “A Space in Time”
Nella colonna sonora del docufilm “Fahrenheit 9/11- The temperature where freedom burns” diretto nel 2004 dal regista statunitense Michael Moore (Palma d’Oro al festival di Cannes 2004)
Everywhere is freaks and hairies
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 18/9/2006 - 12:59
A volte
da "La lunga notte" (2006)
Se comprendere è impossibile,conoscere è necessario.
Primo Levi.
Quando l'ultimo sopravvissuto ai campi di sterminio morirà, la testimonianza ed il ricordo dell'orrore accaduto passerà agli alberi presenti in quei luoghi. Le piante di Birkenau, che in polacco significa letteralmente: bosco di betulle!
Se comprendere è impossibile,conoscere è necessario.
Primo Levi.
Quando l'ultimo sopravvissuto ai campi di sterminio morirà, la testimonianza ed il ricordo dell'orrore accaduto passerà agli alberi presenti in quei luoghi. Le piante di Birkenau, che in polacco significa letteralmente: bosco di betulle!
In questa terra,
(continua)
(continua)
17/9/2006 - 20:11
Percorsi:
Campi di sterminio
Venite a vedere
Articolo originale, tratto da questo sito ha delle differenze con il testo pubblicato qui
VENID A VER LA SANGRE POR LAS CALLES
(continua)
(continua)
inviata da Marco 17/9/2006 - 17:22
When The War Came
Dall'album "The Crane Wife" (2006)
Colin Meloy, leader del gruppo, ha raccontato a Pitchfork di aver scritto questa canzone dopo la lettura del racconto "Hunger" della scrittrice statunitense Elise Blackwell, uscito nel 2003, sugli eventi drammatici accaduti durante l'assedio di Leningrado da parte delle truppe naziste (durò dal 8 settembre 1941 al 18 gennaio 1944 - accidenti! mica sapevo che era stato così lungo!... )
Tra gli altri episodi, la Blackwell racconta quello di alcuni botanici che durante l'assedio, nonostante la fame che li consumava, protessero dalla gente e da loro stessi le piante dell'istituto...
Colin Meloy, leader del gruppo, ha raccontato a Pitchfork di aver scritto questa canzone dopo la lettura del racconto "Hunger" della scrittrice statunitense Elise Blackwell, uscito nel 2003, sugli eventi drammatici accaduti durante l'assedio di Leningrado da parte delle truppe naziste (durò dal 8 settembre 1941 al 18 gennaio 1944 - accidenti! mica sapevo che era stato così lungo!... )
Tra gli altri episodi, la Blackwell racconta quello di alcuni botanici che durante l'assedio, nonostante la fame che li consumava, protessero dalla gente e da loro stessi le piante dell'istituto...
With all the grain of babylon
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 17/9/2006 - 12:00
La storia del cane Fido
Grazie all'interessamento dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Forlì sarà possibile visitare una mostra unica nel suo genere presso il Teatro(Diego Fabbri)tutta la Storia del Cantastorie De Antiquis Lorenzo con la presenza di tanti Artisti della Cultura Popolare Nazionale il tutto Organizzato dal Dott Spada (Responsabile Ufficio Cultura)e dal Presidente dei Cantastorie Edda De Antiquis figlia del Fondatore dell'A.I.C.A(Associazione Italiana Cantastorie Ambulanti)fondata nel 1947 a Forlì.Saluti Cresti Fabrizio
cresti fabrizio via colorno 61 parma tel 3336770309 17/9/2006 - 11:17
Una storia senza onore né gloria
Ieri ho fatto una scoperta. Io sono un cretino.
Scoperta che ha modificato la mia interpretazione della storia: Re di Puglia si trova in Friuli Venezia Giulia.
Ho sempre creduto che il sacrario militare di Re di Puglia, si trovasse in Puglia.
Eh, si: alle volte sono così ingenuo! Ed alle volte ho delle enormi lacune in geografia!
Un esame di storia contemporanea con tanto di corso monografico sul 1°conflitto mondiale, non mi ha minimamente fatto mai balenare il dubbio che Re di Puglia fosse nelle vicinanze di Gorizia.
Certo: anch’io mi ero posto il problema del perché seppellire così lontano dall’Isonzo e dalla Bainsizza, i militi della prima guerra mondiale.La domanda me l’ero posta una dodicina d’anni fa, accantonando per più di due lustri l’argomento “cimiteri militari”.
Mi ero risposto che fosse stato un atto di riguardo verso i congiunti dei militi meridionali.
Immaginate le povere... (continua)
Scoperta che ha modificato la mia interpretazione della storia: Re di Puglia si trova in Friuli Venezia Giulia.
Ho sempre creduto che il sacrario militare di Re di Puglia, si trovasse in Puglia.
Eh, si: alle volte sono così ingenuo! Ed alle volte ho delle enormi lacune in geografia!
Un esame di storia contemporanea con tanto di corso monografico sul 1°conflitto mondiale, non mi ha minimamente fatto mai balenare il dubbio che Re di Puglia fosse nelle vicinanze di Gorizia.
Certo: anch’io mi ero posto il problema del perché seppellire così lontano dall’Isonzo e dalla Bainsizza, i militi della prima guerra mondiale.La domanda me l’ero posta una dodicina d’anni fa, accantonando per più di due lustri l’argomento “cimiteri militari”.
Mi ero risposto che fosse stato un atto di riguardo verso i congiunti dei militi meridionali.
Immaginate le povere... (continua)
Se vai a Redipuglia dove dormon gli eroi, tra le migliaia di croci una ne troverai
(continua)
(continua)
inviata da W/B 16/9/2006 - 19:11
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
FredsVagten leve
hey, amazing, finding myself and 3 of my danish anti-war songs on your site. And even finding a short biography on me in italian - as far as I can see it comes from my own site www.bludo.dk (I dont do italian).
This very morning the 15. of september 2006 I have forwarded the american professor and author of The New Pearl Harbor David Ray Griffin on from Copenhagen to Bologna.
We are rising a 9/11- danish movement. Look for it on www.agenda911.dk (still with no translation in english... it will come)
This very morning the 15. of september 2006 I have forwarded the american professor and author of The New Pearl Harbor David Ray Griffin on from Copenhagen to Bologna.
We are rising a 9/11- danish movement. Look for it on www.agenda911.dk (still with no translation in english... it will come)
Bo Richardt 15/9/2006 - 17:19
Tre video interessanti trovati su You Tube:
La domenica delle salme (l'unico video in cui compare Fabrizio De André, regia di Gabriele Salvatores)
The Star Spangled Banner (Jimi Hendrix a Woodstock)
Masters of War cantata da Ed Vedder nel 1993 per i trent'anni di carriera di Dylan.
La domenica delle salme (l'unico video in cui compare Fabrizio De André, regia di Gabriele Salvatores)
The Star Spangled Banner (Jimi Hendrix a Woodstock)
Masters of War cantata da Ed Vedder nel 1993 per i trent'anni di carriera di Dylan.
Lorenzo Masetti 15/9/2006 - 15:10
Rifacciamo il muro di Berlino
Testo e musica di Francesco Baccini
Album: "Nudo" [1993]
Francesco Baccini è un personaggio decisamente anomalo nel “panorama cantautorale” italiano; anomalo, e certamente disuguale. È il cantautore della leggerezza, ma ha scritto una canzone su Renato Curcio che il diretto interessato, quand’era ancora in galera, non mancò di apprezzare. È il cantautore di Ho voglia di innamorarmi (e chi non si ricorda il ritornello, "Ho voglia di innamorarmi, ho voglia di stare male…”) tratto da un album “intimista” poi da Baccini stesso rinnegato (Nudo, del 1993); ma dallo stesso album proviene anche questa Rifacciamo il muro di Berlino. È autore di canzonette leggerissime, a volte talmente eteree da non lasciar traccia, e di un album come Nomi e cognomi (1992) dove al suddetto Renato Curcio, a Giulio Andreotti e a Radio Maria si affiancano i veleni su Antonello Venditti (che non buttò giù bene la cosa)... (continua)
Album: "Nudo" [1993]
Francesco Baccini è un personaggio decisamente anomalo nel “panorama cantautorale” italiano; anomalo, e certamente disuguale. È il cantautore della leggerezza, ma ha scritto una canzone su Renato Curcio che il diretto interessato, quand’era ancora in galera, non mancò di apprezzare. È il cantautore di Ho voglia di innamorarmi (e chi non si ricorda il ritornello, "Ho voglia di innamorarmi, ho voglia di stare male…”) tratto da un album “intimista” poi da Baccini stesso rinnegato (Nudo, del 1993); ma dallo stesso album proviene anche questa Rifacciamo il muro di Berlino. È autore di canzonette leggerissime, a volte talmente eteree da non lasciar traccia, e di un album come Nomi e cognomi (1992) dove al suddetto Renato Curcio, a Giulio Andreotti e a Radio Maria si affiancano i veleni su Antonello Venditti (che non buttò giù bene la cosa)... (continua)
Cade il Muro di Berlino
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/9/2006 - 04:09
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
Hello Bonjour
da "Yell Fire!" (2006)
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
Una canzone di fratellanza universale.
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
Una canzone di fratellanza universale.
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
I don’t need a passport to walk on this earth
(continua)
(continua)
14/9/2006 - 08:35
Sweet Little Lies
da "Yell Fire!" (2006)
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
Una canzone dolce e melodica. attenzione alle piccole e dolci bugie elencate: qualcuno ha fermato la guerra. Rimane purtroppo una dolce bugia.
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
Una canzone dolce e melodica. attenzione alle piccole e dolci bugie elencate: qualcuno ha fermato la guerra. Rimane purtroppo una dolce bugia.
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
You tell me lies, lies, lies
(continua)
(continua)
14/9/2006 - 08:32
Soldier's Joy, 1864
Album: "The Dark" (2002)
Come dall'incipit del sito dedicato "Soldier's Joy" è uno dei più antichi e conosciuti motivi musicali nel mondo anglofono. Su quell'aria, risalente al 1700 e diffusasi soprattutto durante la Guerra Civile, il primo a scrivere un testo pare fu tale JImmy Driftwood nel 1957... Ma Guy Clark, a dispetto del fatto che il motivo fosse utilizzato per spronare i soldati in battaglia e sia ancora oggi uno standard country di area conservatrice, ne dà una versione ben poco militarista e anche ben poco "joyful", considerato che parla di un soldato che muore dopo essere stato ferito e aver assistito all'amputazione della propria gamba incancrenita...
“La gioia del soldato” infatti altro non è che la morfina che, evidentemente fin dal ‘700. veniva generosamente profusa ai maciullati che sui campi di battaglia non avevano la fortuna di morire sul colpo…
Come dall'incipit del sito dedicato "Soldier's Joy" è uno dei più antichi e conosciuti motivi musicali nel mondo anglofono. Su quell'aria, risalente al 1700 e diffusasi soprattutto durante la Guerra Civile, il primo a scrivere un testo pare fu tale JImmy Driftwood nel 1957... Ma Guy Clark, a dispetto del fatto che il motivo fosse utilizzato per spronare i soldati in battaglia e sia ancora oggi uno standard country di area conservatrice, ne dà una versione ben poco militarista e anche ben poco "joyful", considerato che parla di un soldato che muore dopo essere stato ferito e aver assistito all'amputazione della propria gamba incancrenita...
“La gioia del soldato” infatti altro non è che la morfina che, evidentemente fin dal ‘700. veniva generosamente profusa ai maciullati che sui campi di battaglia non avevano la fortuna di morire sul colpo…
First I thought a snake had got me it happened dreadful quick
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 13/9/2006 - 17:21
Ben McCulloch
Benjamin McCulloch fu generale dell'esercito confederato durante la Guerra Civile (1861-1865).
A lui vanno, nel brano che è incluso nell'album del 1997 "Train a Comin'" le maledizioni dei soldati che sono andati a combattere nella fanteria texana, ingannati dalle false promesse lette sui manifesti per l'arruolamento.
A lui vanno, nel brano che è incluso nell'album del 1997 "Train a Comin'" le maledizioni dei soldati che sono andati a combattere nella fanteria texana, ingannati dalle false promesse lette sui manifesti per l'arruolamento.
We signed up in San Antone my brother Paul and me
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 13/9/2006 - 16:44
Born Dead
Come "Alabama Blues", una canzone dedicata alla non-vita quotidiana degli afroamericani negli Stati razzisti del sud, tra gli anni '50 e '60.
Il brano è incluso negli album "Crusade" della Polydor e "Down in Mississipi" della L&R, entrambi datati 1970.
Il brano è incluso negli album "Crusade" della Polydor e "Down in Mississipi" della L&R, entrambi datati 1970.
Lord why was I born in Mississippi,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 13/9/2006 - 12:16
Vietnam Blues
Lord I got my questionnaire
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 13/9/2006 - 12:12
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
Korea Blues
Scritta da Lenoir nel 1951 e inclusa nell'album "Natural Man", Chess, 1970.
Sulla guerra in Corea (1950-1953).
Sulla guerra in Corea (1950-1953).
Lord I got my questionnaire, Uncle Sam's gonna send me away from here
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 13/9/2006 - 12:10
Alabama Blues
Title track dell'album del 1965, con Willie Dixon.
Un potente brano blues che fa eco ad "Alabama" di John Coltrane.
Un potente brano blues che fa eco ad "Alabama" di John Coltrane.
I never will go back to Alabama, that is not the place for me
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 13/9/2006 - 11:39
Ricordati di Chico
una bellissima canzone che dovrebbero sapere a memoria tutti i signori della guerra
nino 12/9/2006 - 22:59
Non, non, rien n'a changé
[1971]
Parole e musica di Gilles Péram e Jacqueline Néro
45 giri, lato A. Sul lato B, Love, Lioubov, Amour
Informazioni da Encyclopédisque
Parole e musica di Gilles Péram e Jacqueline Néro
45 giri, lato A. Sul lato B, Love, Lioubov, Amour
Informazioni da Encyclopédisque
C'est l'histoire d'une trêve
(continua)
(continua)
inviata da Colas Géranton 12/9/2006 - 21:29
I Know I'm not Alone
da "Yell Fire!" (2006)
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
Lyrics taken from Jim's Notes
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
Lyrics taken from Jim's Notes
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
What ever happened to the sun?
(continua)
(continua)
12/9/2006 - 18:36
Alabama
[1963]
Music by John Coltrane
Musica di John Coltrane
Birmingham, Alabama, September 15, 1963/15 settembre 1963
Mississippi Goddam
Alabama
Birmingham Sunday
Talking Birmingham Jam
The Ballad of Birmingham
Ballad of Birmingham
We Are Alive
Si tratta di un brano - ovviamente strumentale, perché credo che, a parte il mantra di "A Love Supreme" (che forse andrebbe anch'esso postato qui) non ci siano altre parole nella sterminata produzione del grande Trane - che Coltrane scrisse subito dopo la strage realizzata da membri del KKK nella chiesa Battista di Birmingham, Alabama, il 15 settembre 1963, nella quale morirono 4 ragazzine afroamericane. I responsabili furono condannati all'ergastolo soltanto nel 2000!
In questo blog maggiori info sul brano
Music by John Coltrane
Musica di John Coltrane
Birmingham, Alabama, September 15, 1963/15 settembre 1963
Mississippi Goddam
Alabama
Birmingham Sunday
Talking Birmingham Jam
The Ballad of Birmingham
Ballad of Birmingham
We Are Alive
Si tratta di un brano - ovviamente strumentale, perché credo che, a parte il mantra di "A Love Supreme" (che forse andrebbe anch'esso postato qui) non ci siano altre parole nella sterminata produzione del grande Trane - che Coltrane scrisse subito dopo la strage realizzata da membri del KKK nella chiesa Battista di Birmingham, Alabama, il 15 settembre 1963, nella quale morirono 4 ragazzine afroamericane. I responsabili furono condannati all'ergastolo soltanto nel 2000!
In questo blog maggiori info sul brano
inviata da Alessandro 12/9/2006 - 17:59
Into The Fire
regaz dobbiamo fare un questionario su sta canzone ci aiutate o no??? diteci il tema della canzone e cosa rispondereste alla canzone...please
La canzone parla evidentemete di un vigile del fuoco che, durante gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, compie un gesto eroico salendo le scale nel fuoco per salvare vite umane.
L'altruismo del pompiere è visto come un segno di speranza in un mondo segnato dal terrorismo e dalla guerra.
Mi sembra questo, più o meno, il tema della canzone!
(Lorenzo)
L'altruismo del pompiere è visto come un segno di speranza in un mondo segnato dal terrorismo e dalla guerra.
Mi sembra questo, più o meno, il tema della canzone!
(Lorenzo)
sg 12/9/2006 - 17:59
Renato Carosone: Caravan petrol
(1958)
Testo di Nisa (Nicola Salerno)
Musica di Renato Carosone
Esiste anche un film con lo stesso titolo nel quale appare anche lo stesso Carosone.
Vorrei proporre questa canzone in ricordo di Renato Carosone morto recentemente (e io ho avuto la fortuna di sentire il suo ultimo concerto a Napoli nei festeggiamenti del capodanno '98 in prima persona).
Ritengo questa canzone, risalente agli anni '50, sia ancora attuale in quanto come tutti sanno le guerre si fanno per il petrolio.E poi col prezzo del greggio....
E poi il verso "Allah!Allah!Allah! ma chi t'ha fatto fa'?" è quello che si dovrebbe dire ai fondamentalisti religiosi che buttano via la propria vita.
(Willy)
Questa canzone è stata segnata recentemente da assurde polemiche:
A scatenarla è la sigla del reality La Fattoria che, prendendo spunto da Caravan Petrol di Renato Carosone, ne ha modificato un passaggio cruciale... (continua)
Testo di Nisa (Nicola Salerno)
Musica di Renato Carosone
Esiste anche un film con lo stesso titolo nel quale appare anche lo stesso Carosone.
Vorrei proporre questa canzone in ricordo di Renato Carosone morto recentemente (e io ho avuto la fortuna di sentire il suo ultimo concerto a Napoli nei festeggiamenti del capodanno '98 in prima persona).
Ritengo questa canzone, risalente agli anni '50, sia ancora attuale in quanto come tutti sanno le guerre si fanno per il petrolio.E poi col prezzo del greggio....
E poi il verso "Allah!Allah!Allah! ma chi t'ha fatto fa'?" è quello che si dovrebbe dire ai fondamentalisti religiosi che buttano via la propria vita.
(Willy)
Questa canzone è stata segnata recentemente da assurde polemiche:
A scatenarla è la sigla del reality La Fattoria che, prendendo spunto da Caravan Petrol di Renato Carosone, ne ha modificato un passaggio cruciale... (continua)
Canta Napoli,
(continua)
(continua)
inviata da Willy 12/9/2006 - 14:50
Imagine
NEERLANDESE (OLANDESE-FIAMMINGO) / DUTCH (FLEMISH) - Dominique
Ik hoop dat meer mensen deze levenswijze kunnen waarmaken, het is moeilijk alles op te geven maar alleen als we elkaar steunen kan de wereld veranderen in de goede zin
Dominique
Dominique
BEELD JE
(continua)
(continua)
inviata da Dominique 12/9/2006 - 12:03
Yell Fire!
da "Yell Fire!" (2006)
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
A revolution never come with a warning
(continua)
(continua)
12/9/2006 - 09:33
Time To Go Home
da "Yell Fire" (2006)
"Time to go home" è la canzone d'apertura del nuovo disco di Michael Franti & Spearhead, 14 nuove canzoni
quasi tutte contro la guerra.
I SOLDATI HANNO PENSATO: QUESTO TIPO HA LE PALLE
Va benissimo cantare canzoni contro la guerra in California, ma a Baghdad? Ai soldati americani? Michael Franti racconta a Dorian Lynskey perché ha voluto correre il rischio.
di Dorian Lynskey
da The Guardian (read the original article in english here)
traduzione di Lorenzo Masetti
Quando Michael Franti ha detto alla sua famiglia che voleva visitare l'Iraq, loro non sono stati esattamente entusiasti. Quando ha chiesto agli altri membri della sua band, gli Spearhead, se volevano unirsi a lui, gli hanno risposto grazie, no. Quando ha chiamato una dozzina di diversi musicisti. questi non solo hanno declinato l'invito, ma hanno cercato in ogni modo di dissuaderlo. Infine, nel... (continua)
"Time to go home" è la canzone d'apertura del nuovo disco di Michael Franti & Spearhead, 14 nuove canzoni
quasi tutte contro la guerra.
I SOLDATI HANNO PENSATO: QUESTO TIPO HA LE PALLE
Va benissimo cantare canzoni contro la guerra in California, ma a Baghdad? Ai soldati americani? Michael Franti racconta a Dorian Lynskey perché ha voluto correre il rischio.
di Dorian Lynskey
da The Guardian (read the original article in english here)
traduzione di Lorenzo Masetti
Quando Michael Franti ha detto alla sua famiglia che voleva visitare l'Iraq, loro non sono stati esattamente entusiasti. Quando ha chiesto agli altri membri della sua band, gli Spearhead, se volevano unirsi a lui, gli hanno risposto grazie, no. Quando ha chiamato una dozzina di diversi musicisti. questi non solo hanno declinato l'invito, ma hanno cercato in ogni modo di dissuaderlo. Infine, nel... (continua)
Those who start wars never fight them
(continua)
(continua)
11/9/2006 - 18:36
Blowin' in the Wind
RETOROMANCIO [PUTER DELL'ALTA ENGADINA] / RHETOROMANIC [HIGH ENGADINE PUTER] [Daniele Pandocchi]
Versione in "Puter" (Retoromancio dell'Alta Engadina) di Daniele Pandocchi
"Puter" (High Engadine Rhetoromanic) version by Daniele Pandocchi
Versione in "Puter" (Retoromancio dell'Alta Engadina) di Daniele Pandocchi
"Puter" (High Engadine Rhetoromanic) version by Daniele Pandocchi
Cari amici antimilitaristi e pacifisti, ecco un tentativo di traduzione (cantabile) in Puter di Blowin' in the wind. Un ringraziamento particolare all'amico Tobia che mi ha suggerito l'idea per il ritornello.
(Daniele)
(Daniele)
CHANTIN' AINT IL VENT
(continua)
(continua)
inviata da Daniele Pandocchi 11/9/2006 - 15:14
Inno dell'Internazionale, o Inno della pace [Internazionale del lavoro; La Marsigliese dei lavoratori]
[1874/75]
Testo di Stanislao Alberici Giannini
Sull'aria della "Marsigliese".
Il canto interpretato da Michele Luciano Straniero.
" È uno fra i più famosi canti del primo anarchismo organizzato come movimento e risale al 1874. [1] L'autore, il dottor S[tanislao] Alberici Giannini, è fra i fondatori della Sezione Internazionalista di Massignano (Federazione Marchigiana) che si lega nel 1872 ai principi proclamati dal Fascio Operaio di Bologna in forte polemica con i mazziniani. L'Inno dell'Internazionale è pubblicato per la prima volta sul giornale 'L'Anarchia' di Firenze, n. 10 del 18 novembre 1877 [2] che fornisce alcune notizie di un certo interesse: 'Certi di fare un regalo gradito ai nostri lettori, e come memoria dell'indefesso propagatore dei principi Anarchici-Rivoluzionari, pubblichiamo oggi un Inno dell'Internazionale, che il non mai abbastanza compianto compagno nostro,... (continua)
Testo di Stanislao Alberici Giannini
Sull'aria della "Marsigliese".
Il canto interpretato da Michele Luciano Straniero.
" È uno fra i più famosi canti del primo anarchismo organizzato come movimento e risale al 1874. [1] L'autore, il dottor S[tanislao] Alberici Giannini, è fra i fondatori della Sezione Internazionalista di Massignano (Federazione Marchigiana) che si lega nel 1872 ai principi proclamati dal Fascio Operaio di Bologna in forte polemica con i mazziniani. L'Inno dell'Internazionale è pubblicato per la prima volta sul giornale 'L'Anarchia' di Firenze, n. 10 del 18 novembre 1877 [2] che fornisce alcune notizie di un certo interesse: 'Certi di fare un regalo gradito ai nostri lettori, e come memoria dell'indefesso propagatore dei principi Anarchici-Rivoluzionari, pubblichiamo oggi un Inno dell'Internazionale, che il non mai abbastanza compianto compagno nostro,... (continua)
Su leviamo alta la fronte
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/9/2006 - 14:15
Fratello nero
Fratello nero che cammini sulla spiaggia
(continua)
(continua)
inviata da marco chiavistrelli 11/9/2006 - 10:25
Dopo... niente è più lo stesso
"Per troppo tempo ho avuto gli occhi nudi e il cuore in gola.
Eppure non era poca cosa la mia vita.
Cosa ho vinto, dov'è che ho vinto quando io
ora so che sono morto dentro
tra le mie rovine."
Basterebbe questo a capire la follia della guerra. Basterebbe questo.
E Francesco Di Giacomo lo canta con un tale pathos che mi fa venire i brividi... ogni volta... dopo anni.
Eppure non era poca cosa la mia vita.
Cosa ho vinto, dov'è che ho vinto quando io
ora so che sono morto dentro
tra le mie rovine."
Basterebbe questo a capire la follia della guerra. Basterebbe questo.
E Francesco Di Giacomo lo canta con un tale pathos che mi fa venire i brividi... ogni volta... dopo anni.
MarKco 8/9/2006 - 22:55
L'ultimo atto da Friburgo: la ristrutturazione totale della pagina dedicata al Pescatore. Da domani, è un'altra storia; speriamo bella come quella che è stata. A presto. [RV]
Riccardo Venturi 8/9/2006 - 22:09
×
Ogni canzone dell'album è ispirata alle diverse persone incontrate da Cooper durante una sua permanenza in una clinica per disintossicarsi dall'alcool... "Jackknife Johnny" è un reduce dal Vietnam e la guerra continua a portarsela dentro...