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Guantanamera

Guantanamera
KELARTICO / KELARTIC

La versione in kelartico, la lingua personale di Riccardo Venturi
A version in Kelartic, Riccardo Venturi's personal language.
GVANTANAMĒRA
(continuer)
2/9/2006 - 21:34
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L'Internationale

L'Internationale
MIN NAN [BÂN-LÂM-GÚ; MIN MERIDIONALE] / MIN NAN [BÂN-LÂM-GÚ; SOUTHERN MIN]

Versione nella lingua Min-Nan, o Bân-lâm-gú, di ceppo Min, parlata nella provincia del Fujian e a Taiwan. Da zh-min-nan.wikipedia

A version in the Min-Nan (Southern Min, or Bân-lâm-gú) language, spoken in the Fujian province and in Taiwan. From zh-min-nan.wikipedia




Kok-chè-koa (Hoat-gí: L'Internationale; tha̍k chhin-chhiuⁿ "leⁿ-ter-na-sioⁿ-na-l(o)", "laⁿ-~"; internationale tha̍k chhin-chhiuⁿ "eⁿ-~", "aⁿ-~") sī chi̍t tiâu chhut-miâ ê siā-hōe-chú-gī (iā-sī hui-thóng-tī-chú-gī kap kiōng-sán-chú-gī) ê koa. Eugène Edine Pottier tī 1870 nî chò sû, pún-té sī toè La Marseillaise ê tiāu chhiùⁿ. Pierre Degeyter tī 1888 nî chò khek. Tùi 1922 nî kàu 1944 nî, chit-tiâu koa mā sī Soviet Siā-hōe-chú-gī Kiōng-hô-kok Liân-ha̍p ê kok-koa.
Nota. Finora questa pagina ha riportato esclusivamente la versione Min Nan traslitterata... (continuer)
鬥陣,做工的兄弟姊妹!
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi and Xu Juayu 2/9/2006 - 18:55

I fascisti viareggini

anonyme
[1921]

La canzone è il resoconto di una spedizione squadrista, nel 1921, contro il circolo dei lavoratori dei cantieri navali di Viareggio.

Sull'aria di una canzone del Caenevale: "Sulla coppa di champagne" scritto da compositore, d'origine ebrea, Sadun

Il testo è ripreso da Il deposito-Canti di lotta
I fascisti viareggini
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/9/2006 - 14:37
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Reggio la rabbia esplode

Reggio la rabbia esplode
Testo di Janna Carioli
Musica di Emal

Nel 1971 in Calabria ci fu uno scontro frontale fra Catanzaro e Reggio Calabria per la “conquista” della sede regionale. Non era solo campanilismo, erano quattrini. La destra investì grandi risorse nella propaganda. Fece giornali, manifesti, dischi che inneggiavano a “Reggio Capoluogo”. La sinistra locale non aveva una lira da investire così chiamò noi che, chieste le ferie dal lavoro, ci trasferimmo chitarre e bagagli da Bologna a Reggio Calabria per 15 giorni. Facevamo una media di tre concerti al giorno. Cantammo a Rosarno in una piazza deserta con le persone che guardano da dietro le persiane abbassate. A Taurianova, dove fecero saltare la porta di casa del sindaco democristiano perché aveva concesso il permesso per il concerto. Cantammo a Reggio nel quartiere di Sbarre mentre attorno a noi un gruppo di ragazzini di otto anni rovesciava automobili.... (continuer)
Reggio, la rabbia esplode la miccia brucia già
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/9/2006 - 13:56
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Allarmi siam digiuni

Allarmi siam digiuni
[1971]
Parole di Janna Carioli
musica di Emal

si veda anche Almirante al Cantagallo di Piero Nissim.

Erano i primi di giugno del 1973 quando Almirante si fermò all’Autogrill di Cantagallo, sull’Autostrada del sole. Forse non aveva considerato la poca distanza che c’era con Marzabotto e con sapeva che i 29 anni passati dalla strage non avevano ancora cancellato né l’orrore, né il ricordo della complicità dei fascisti italiani in quel massacro che aveva cancellato un paese intero. Così, quando un barista dell’autostazione vide Almirante avvicinarsi al banco per mangiare fece girare la voce e tutto l’autogrill si fermò in sciopero. “Né un panino né una goccia di benzina” fu il passaparola.

E Almirante dovette andare a fare il pieno da un’altra parte. Naturalmente quella insolita forma di protesta sollevò grande scandalo e conquistò i titoli dei giornali per diversi giorni. Il risultato... (continuer)
Era giugno e faceva un gran caldo
(continuer)
envoyé par Adriana e Riccardo 2/9/2006 - 12:29

A zent'anni li padroni

anonyme
Testo tratto dal Sito della Pizzica
A zent'anni li padroni
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/9/2006 - 00:38
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[Hiroshima]

[Hiroshima]
COMMENTO ED ANALISI di Antonio Piccolo
tratto da "La storia siamo noi" di Antonio Piccolo, Bastogi editrice, 2007.

Antonio Piccolo, recentemente diplomato con il massimo dei voti al Liceo Classico "Antonio Genovesi" di Napoli, ha scritto per la maturità un'interessante tesina (poi diventata un libro) dove si analizzano i nessi fra l'opera del cantautore Francesco De Gregori e la Storia e, in particolare, i nessi di alcune canzoni della sua opera con alcuni periodi storici.


HIROSHIMA
di Antonio Piccolo

A causa della pubblicazione de "La Storia siamo noi" riportiamo solo l'inizio dell'analisi di Antonio

Il 6 agosto 1945 (ora locale: 8:16) l’Aeronautica Militare Statunitense lanciò la bomba atomica “Little Boy” sulla città giapponese di Hiroshima, provocando nell’immediato 140 mila morti, più altri 90 mila negli anni a seguire, per effetto delle radiazioni (a tutt’oggi il processo non... (continuer)
1/9/2006 - 13:53
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B.Y.O.B. (Bring Your Own Bombs)

B.Y.O.B. (Bring Your Own Bombs)
OK, I admit to not having read every single post, because as at least one person correctly stated, they seem to be leaning more toward general political discussion rather than tackling the song itself. So, here goes:

Barbarisms by Barbaras
with pointed heels.
Victorious, Victorians kneel

The first part seems obvious, especially the ref. to "hypnotic computers", i.e. programmed subjects ala clockwork orange. Could also be a general commentary on the passiveness of society due to consumerism.
The second part can only be a soldier's remark toward his government.

Kneeling, roses disappearing,
into Moseses dry mouth.

"Moseses" dry mouth is the Middle East, the desert. "Kneeling , roses disappearing" I would assume to mean bleeding into the sand.

Breaking into Fort Knox stealing
our intentions.

Where is the nation's gold? Only, instead of stealing our gold, our government has stolen... (continuer)
Jay Visor 1/9/2006 - 05:41
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Grândola, vila morena

Grândola, vila morena
Traducção russa / Traduzione russa / Russian translation / Traduction russe / Venäjänkielinen käännös

La traduzione russa proviene da Songs for Political Action (non è cantabile, è una semplice traduzione letterale; se ne dà ciononostante una trascrizione in caratteri latini).

"Грандола" - удивительно нежная, лиричная песня о городке в Португалии, где все люди - друзья, где все люди - братья. В ней нет даже намека на революцию, но она стала главной песней 25 апреля 1974 года - сигналом к началу "революции красных гвоздик" в Португалии. Автор "Грандолы" - Жозе Афонсо - Jose Afonso (1929-1985) написал ее в 1964 году, а записал на диск в 1971-м во Франции. Для португальцев она стала таким же символом революции, как для нас залп "Авроры". Но, конечно, революции португальской. И вот как это произошло.

25 апреля 1974 года в 00 часов 20 минут 19-секундный фрагмент песни "Грандола" прозвучал по... (continuer)
Грандола, Mавританское поселение
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 1/9/2006 - 00:43
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Song for Peace

Song for Peace
© 2006 Teresa Healy

This song has been contributed from the author! Thanks Teresa.
We're singing for peace, We're singing solidarity
(continuer)
envoyé par Teresa Healy 31/8/2006 - 17:36
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Living With War

Living With War
VIVERE CON LA GUERRA
(continuer)
envoyé par Giuseppe Cimador 31/8/2006 - 13:11
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Sidùn

Sidùn
Un dialetto è una lingua senza esercito, ed è un bene che resti così. [NR]
SIDÙNƏ
(continuer)
envoyé par Nicola Ruggiero 31/8/2006 - 12:50
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Mein Bruder war ein Flieger

Mein Bruder war ein Flieger
[1937]
Poesia di Bertolt Brecht
Svendborger Gedichte / Poesie di Svendborg, 1926-1938
Musica di Paul Dessau
Scheda da The Lied And Art Song Texts Page, il database mondiale della canzone artistica


Paul Dessau: Fünf Kinderlieder (nacht Brecht) (1949).

I. Vom Kinde das sich nicht waschen wollte
II. Der Pflaumenbaum
III. Kleines Bettellied
IV. Mein Bruder war ein Flieger
V. Der Gottseibeiuns

Irmgard Arnold, soprano
Paul Dessau, pianoforte



Siamo di fronte ad una delle poesie senz'altro più famose di Bertolt Brecht, musicata poi da Paul Dessau. Sin dall'inizio della guerra civile spagnola, la Germania nazista aiuta il putsch militare di Franco, al pari dell'Italia di Mussolini; particolarmente massiccio fu il contributo dell'aviazione nazista e fascista. Hitler invia in Spagna la tristemente famosa Legione Condor, squadriglia aerea che mette a punto la tecnica di attacco del bombardamento... (continuer)
Mein Bruder war ein Flieger
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/8/2006 - 01:20
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Italia mia

Italia mia
[1528]
Testo: Francesco Petrarca , Rerum Vulgarium Fragmenta (Canzoniere CXXVIII)
Musica: Philippe Verdelot
Il testo del madrigale è tratto da The Lied And Art Song Texts Page, il database mondiale della canzone artistica di tutte le epoche

Inizia con questo madrigale di Philippe Verdelot lo scanning sistematico di uno straordinario sito di cui si sentirà molto parlare nelle CCG nel tempo a venire: Il Lied And Art Song Texts Page, il vero archivio mondiale in rete del Lied e della canzone d'arte. Solo per darne un'esatta dimensione, il sito, aggiornato ogni giorno, contiene a tutt'oggi (31 agosto 2006) 18.203 testi in 22 lingue, con 4058 traduzioni in 12 lingue. Si potrebbe affermare, anche con una punta di orgoglio da parte nostra, che è per la canzone d'arte ciò che le CCG sono per la canzone antibellica e antimilitarista.

Uno scanning completo di un sito di tali dimensioni potrà effettuarsi... (continuer)
Italia mia, bench' el parlar sia indarno
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/8/2006 - 00:37

I.R.E.L.A.N.D.

anonyme
Il testo è ripreso da Chants pour une Irlande libre. Il ritornello, come si può vedere anche dal titolo, è basato su un acrostico sul nome dell'Irlanda. La canzone, anonima, è degli ann'70.
Come all ye lads and lassies and sit you down with me,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/8/2006 - 22:54
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Il potere dei più buoni

Il potere dei più buoni
Album: Dall'album Un'Idiozia Conquistata a Fatica (Registrazione dal vivo dello spettacolo omonimo; 1997/98)
La mia generazione ha perso (2001)
La mia vita di ogni giorno
(continuer)
30/8/2006 - 22:27
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Forever In My Mind

Forever In My Mind
Lyrics and Music by Christy Moore
Testo e musica di Christy Moore
O'Hara, Hughes, McCreesh and Sands,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/8/2006 - 22:16
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The Lid Of Me Granny's Bin

The Lid Of Me Granny's Bin
Written by Joe Mulhearn
Scritta da Joe Mulhearn

Il testo è preso dal Sito ufficiale di Christy Moore
Lyrics are available at Christy Moore's Official Website

Nei ghetti cattolici nordirlandesi, i coperchi metallici dei bidoni della spazzatura erano utilizzati come "gong" battendoli contro il muro o sul marciapiede, per dare l'allarme quando arrivavano i soldati inglesi. Tale semplice metodo fu utilizzato fin dai primi giorni della rivolta, e diede sempre risultati assai efficaci.
As I was climbing into bed,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/8/2006 - 21:28
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Here We Are Nowhere

Here We Are Nowhere
[Fingers/Ogilvie]
Dal primo album del gruppo, "Inflammable Material", 1979.


Stiff Little Fingers - Inflammable Material di Massimiliano Raffa
da Sentire Ascoltare

Ci vogliono due anni prima che un’opera come Inflammable Material venga al mondo. Datata 1979, esce nel periodo in cui il Punk primordiale (’77 style) sembra volgere al termine. Invece gli Stiff Little Fingers scuotono nuovamente i punkettoni, oltre all’ordine pubblico: i deliri demolitori dei concerti non si riveleranno certo un toccasana per l’establishment.

L’Irlanda degli Stiff Little Fingers non è l’Irlanda verde e boscosa delle agenzie di viaggio: la band è inserita all’interno di un contesto che più stradaiolo non si potrebbe, quattro “teppistelli pacifisti” che muovono da Belfast.
In copertina, nove icone che stanno a significare - guarda un po’ - “materiale infiammabile” preparano l’ascoltatore allo Stiff Little... (continuer)
Friday night's here, what's the scene?
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/8/2006 - 17:03
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Sacco e Vanzetti

Vampo - Pensiero
Testo ripreso dal sito di Gian Antonio Stella
Sacco e Vanzetti furono arrestati
(continuer)
envoyé par adriana 30/8/2006 - 16:26
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Law And Order

Law And Order
[Fingers/Ogilvie]
Dal primo album del gruppo, "Inflammable Material", 1979.


Stiff Little Fingers - Inflammable Material di Massimiliano Raffa
da Sentire Ascoltare

Ci vogliono due anni prima che un’opera come Inflammable Material venga al mondo. Datata 1979, esce nel periodo in cui il Punk primordiale (’77 style) sembra volgere al termine. Invece gli Stiff Little Fingers scuotono nuovamente i punkettoni, oltre all’ordine pubblico: i deliri demolitori dei concerti non si riveleranno certo un toccasana per l’establishment.

L’Irlanda degli Stiff Little Fingers non è l’Irlanda verde e boscosa delle agenzie di viaggio: la band è inserita all’interno di un contesto che più stradaiolo non si potrebbe, quattro “teppistelli pacifisti” che muovono da Belfast.
In copertina, nove icone che stanno a significare - guarda un po’ - “materiale infiammabile” preparano l’ascoltatore allo Stiff Little... (continuer)
Everybody's down in the centre of town
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/8/2006 - 16:23
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No More Of That

No More Of That
[Fingers]
Dal primo album del gruppo, "Inflammable Material", 1979.


Stiff Little Fingers - Inflammable Material di Massimiliano Raffa
da Sentire Ascoltare

Ci vogliono due anni prima che un’opera come Inflammable Material venga al mondo. Datata 1979, esce nel periodo in cui il Punk primordiale (’77 style) sembra volgere al termine. Invece gli Stiff Little Fingers scuotono nuovamente i punkettoni, oltre all’ordine pubblico: i deliri demolitori dei concerti non si riveleranno certo un toccasana per l’establishment.

L’Irlanda degli Stiff Little Fingers non è l’Irlanda verde e boscosa delle agenzie di viaggio: la band è inserita all’interno di un contesto che più stradaiolo non si potrebbe, quattro “teppistelli pacifisti” che muovono da Belfast.
In copertina, nove icone che stanno a significare - guarda un po’ - “materiale infiammabile” preparano l’ascoltatore allo Stiff Little Fingers... (continuer)
They never ask us if we want a war
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/8/2006 - 16:21
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Clandestini

Clandestini
[2006]
Parole e musica di Gualtiero Bertelli
Dall'album "Povera gente"

Una canzone che Gualtiero Bertelli ci ha inviato personalmente, e che sarà bilingue (la versione araba è in corso di realizzazione). Naturalmente, grazie a Gualtiero per avere voluto condividerla con noi. [RV]

Un frammento e' ascoltabile & scaricabile da Odissee Migranti - Il sito di Gian Antonio Stella.
Hai visto il sole coi tuoi occhi stamattina?
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/8/2006 - 12:21
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Tutt'eguale song 'e criature

Tutt'eguale song 'e criature
Enzo Avitabile & Bottari
Dall'album "Salvamm 'o munno"
Vivene sott terr a Bucarest
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 30/8/2006 - 09:09

和平歌 [Song For Peace]

和平歌 [Song For Peace]
演唱:陈思思
Album: Chen Si Si
互联网页 / Internet page: here


I don't know a single word of Chinese. I found this song by translating "song for peace" in Google Utility Tools, and the translation was then re-Googled for searching. This is the result: a "Song for Peace" (or "Peace Song") by a Chinese popsinger, Chen Si Si, with lyrics available at a number of Chinese sites. Again, the lyrics were submitted to Google translation from Chinese. No doubt: it's really a peace song. It says: "I live in the East, you live in the West, but we're brothers and sisters, we build happy homes, peace for the human race." Well, this is no great song indeed, but our site lacked a song in Chinese...[RV]
你住在地球的西面
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi / 史托 30/8/2006 - 01:33
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Stolen Arrows

This folk rock epic ballad is a protest against militant ignorance, and a lament for the children caught in the crossfire.

©2002 Rick Gehrke
She brought me sad news
(continuer)
envoyé par Rick Gehrke 30/8/2006 - 00:58

Blowback

Rock and roll wake up call to the medicated masses, calling attention to cause and effect as it relates to ongoing armed conflict.

©2005 Rick Gehrke

Ascoltabile da
mixposure.com
(Rick Gehrke)
hey good people
(continuer)
envoyé par Rick Gehrke 30/8/2006 - 00:56
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Suspect Device

Suspect Device
[Fingers/Ogilvie]
Dal primo album del gruppo, "Inflammable Material", 1979.


Stiff Little Fingers - Inflammable Material di Massimiliano Raffa
da Sentire Ascoltare

Ci vogliono due anni prima che un’opera come Inflammable Material venga al mondo. Datata 1979, esce nel periodo in cui il Punk primordiale (’77 style) sembra volgere al termine. Invece gli Stiff Little Fingers scuotono nuovamente i punkettoni, oltre all’ordine pubblico: i deliri demolitori dei concerti non si riveleranno certo un toccasana per l’establishment.

L’Irlanda degli Stiff Little Fingers non è l’Irlanda verde e boscosa delle agenzie di viaggio: la band è inserita all’interno di un contesto che più stradaiolo non si potrebbe, quattro “teppistelli pacifisti” che muovono da Belfast.
In copertina, nove icone che stanno a significare - guarda un po’ - “materiale infiammabile” preparano l’ascoltatore allo Stiff Little... (continuer)
Inflammable material is planted in my head
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/8/2006 - 18:44

Wir sind des Geyers schwarzer Haufen

Wir sind des Geyers schwarzer Haufen
[1885]
Testo di Heinrich Von Röder, nach der ursprünglichen Fassung neu gedichtet ("rielaborato poeticamente dalla fonte originale")
Musica di Fritz Sotke [1919]

La "rielaborazione poetica" di un canto proveniente direttamente dalla Guerra dei Contadini tedesca del XVI secolo, eseguita da Heinrich Von Röder e poi musicata da Fritz Sotke nel 1919 con il preciso intento di farne un canto rivoluzionario per la Räterepublik di Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg. Un più che tipico caso non di "canzone contro la guerra", ma di canzone nella guerra. Sulla Guerra dei Contadini tedesca e sulle successive guerre di religione consigliamo, a chi non lo avesse già fatto, la lettura di un romanzo di Luther Blissett (i futuri Wu Ming), Q.

Il testo è ripreso dal Deutscher Volksliederarchiv. Il Florian Geyer nominato nel canto fu il comandante dell'armata dei contadini annientata a Frankenhausen (lui stesso... (continuer)
Wir sind des Geyers schwarze Haufen,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/8/2006 - 14:50
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La lunga notte

La lunga notte
(2006)
Da "La lunga notte" nuovo disco di Stefano "Cisco" Bellotti
Voce recitante ed illuminante di Don Andrea Gallo (qui in corsivo)

Qualcuno ha detto che il periodo che stiamo vivendo è un nuovo medioevo..."tecnologico". Davvero difficile da contraddire! Sono anni bui - tempi oscuri. Ora speriamo nella luce!
(Cisco)

La frase iniziale, presa in prestito da un discorso del subcomandante Marcos, assume un significato importante: c'è dolore, forse anche sgomento, nel constatare la realtà che stiamo vivendo. Ma c'è anche rabbia e voglia di reagire, un'urgenza di dimostrare con i fatti il dissenso verso un mondo buio e superficiale.
(da Black Out Firenze)
Veniamo dalla notte buia
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 29/8/2006 - 12:54

Wat hendeken gebuwet haen, dat können wol hendken tobreken

anonyme
Wat hendeken gebuwet haen, dat können wol hendken tobreken
[1404]

Doveva prima o poi succedere che le CCG mi facessero…rispolverare la mia antica e oramai quasi dimenticata formazione di filologo germanico. Così ecco che nel nostro sito compare, proveniente dal glorioso Deutscher Volksliederarchiv, questo antichissimo testo in basso tedesco, o Plattdeutsch, o Plattdüütsch che dir si voglia, la cui grafia è però leggermente “modernizzata”. Andiamo a guardarne un po’ la storia.

La paludosa contrada dei Dithmarschen, nello Schleswig-Holstein, estesa e contesissima regione nell’estremo nord tedesco al confine con la Danimarca, tenne fin dal medioevo una cronaca redatta in latino, intitolata “Neocorus”, nella quale si registravano gli avvenimenti salienti di ogni singolo anno (era, cioè, una cosiddetta “cronaca annalistica” o “Jahreschronik”). Nel XIX secolo, il filologo Steinitz, che stava analizzando gli antichi documenti del Dithmarschen e le sue... (continuer)
Dar is ein niet raet geraden
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/8/2006 - 03:09
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Das Blutgericht

anonyme
Das Blutgericht
[1844]

" In den ersten Junitagen 1844 bricht in Schlesien jener Weberaufstand aus, den das Lied „Das Blutgericht“ beschreibt. Darin ist die ganze aufgestaute Wut und die Verzweiflung einer ganzen Klasse verpackt, die ihre Ausbeuter als „Satansbrut und höllische Kujone“ beschreibt. Oft dem Hungertode nahe, lehnen sie sich verzweifelt gegen ihre übermächtigen Herrscher auf."

All'inizio di giugno del 1844 scoppia in Slesia una rivolta degli operai tessili, descritta nella canzone "Das Blutgericht" ("Il tribunale di sangue"). In essa sono contenute tutta la collera repressa e le certezze di un'intera classe, che descrive i suoi sfruttatori come "mostri satanici e avanzi d'inferno". Spesso vicini a morire di fame, si ribellano senza pensarci un attimo ai loro onnipotenti dominatori.

Il testo è ripreso da de.wikisource.

Interpretata, tra gli altri, da Ernst Busch (in “Bauernkrieg 1525 Weberaufstand... (continuer)
Hier im Ort ist das Gericht,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/8/2006 - 02:37
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Il poveretto

Il poveretto
[1847]
testo anonimo
musica di Giuseppe Verdi

Giuseppe Verdi è noto universalmente come compositore di opere liriche. Molto meno note sono le sue canzoni, quindici di numero, che musicò di tanto in tanto. Quella che segue risale al 1847 ed è con tutta probabilità un vero e proprio canto popolare che il Maestro di Busseto adattò a canzone lirica. È un tema assai presente nelle canzoni popolari di ogni epoca e paese: il povero vecchio mendicante costretto a chiedere la carità dopo che è stato soldato per tutta la vita. Una volta vecchio, la patria per la quale ha combattuto e che gli ha preso la vita, si scorda di lui e lo riduce alla miseria… la famosa "gratitudine della patria", insomma.

Il testo è ripreso da Karadar Verdi Tribute.
Passegger, che al dolce aspetto
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/8/2006 - 01:51




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