Aguirre, Der Zorn Gottes
Aguirre, der Zorn Gottes ist ein Abenteuerfilm des deutschen Regisseurs Werner Herzog aus dem Jahr 1972.
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envoyé par Alessandro 24/8/2006 - 23:27
Parcours:
Bandes sonores de films contre la guerre
Arca
[2006]
Apuamater Indiesfolk: Delirio e Castigo [2006]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Davide Giromini
Davide Giromini: Voce, clavicembalo
Luca Rapisarda: Chitarra, mandolino
Michele Menconi: Violino
Matteo Procuranti: Clarinetto, cori
Gabriele Dascoli: Basso, xilofono
Micaela Guerra: Cori
"La delirante risposta alla legittimazione della guerra di conquista è la trasformazione dell'impotenza in onnipotenza. Da questa l'invocazione del folle di un diluvio universale da cui la scelta della nuova umanità."
[Dal libretto dell'album]
Un concept disc o meglio un'opera folk
di Francesco Senia
da La Brigata Lolli
Delirio e castigo. Il disco è un po' che me lo rigiro fra le mani, e che torno ad ascoltarlo. Poi, ieri, mi è arrivato un sms che annuncia la presentazione ufficiale del lavoro degli Apuamater, insieme a Claudio Lolli. Il cd, un supporto... (continuer)
Apuamater Indiesfolk: Delirio e Castigo [2006]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Davide Giromini
Davide Giromini: Voce, clavicembalo
Luca Rapisarda: Chitarra, mandolino
Michele Menconi: Violino
Matteo Procuranti: Clarinetto, cori
Gabriele Dascoli: Basso, xilofono
Micaela Guerra: Cori
"La delirante risposta alla legittimazione della guerra di conquista è la trasformazione dell'impotenza in onnipotenza. Da questa l'invocazione del folle di un diluvio universale da cui la scelta della nuova umanità."
[Dal libretto dell'album]
Un concept disc o meglio un'opera folk
di Francesco Senia
da La Brigata Lolli
Delirio e castigo. Il disco è un po' che me lo rigiro fra le mani, e che torno ad ascoltarlo. Poi, ieri, mi è arrivato un sms che annuncia la presentazione ufficiale del lavoro degli Apuamater, insieme a Claudio Lolli. Il cd, un supporto... (continuer)
E il nuovo millennio trae acqua dal fango gelando gli antichi misteri
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envoyé par Riccardo Venturi 24/8/2006 - 23:19
How Come
Acc... ma sei perfidissimo! Nemmeno un prosecchino? Due noccioline?... Vabbè, se ne riparla a quota 1000...
Vada per il prosecchino e le noccioline, vah, ma per me un dito e basta perché oggi me n'avete dato di lavoretto a tradurre Gainsbourg! Scriveva dei testi in cui fra poco manco i francesi ci capivano una sega...[RV]
Vada per il prosecchino e le noccioline, vah, ma per me un dito e basta perché oggi me n'avete dato di lavoretto a tradurre Gainsbourg! Scriveva dei testi in cui fra poco manco i francesi ci capivano una sega...[RV]
Alessandro 24/8/2006 - 16:52
Machine Gun
Ecco qua. Il vostro "Dear Hunter" (di mp3) vi lascia con questa kikkazza, un dilaniante mitragliamento di note del grande Jimi, e se ne va in vacanza per qualche tempo (senza toccar tastiera, che c'ho il culo piatto e l'artrosi reumatoide alle mani!)... Cari Admins, tenete duro e non voletemene: io so che un giorno pagherò per la mia irresponsabilità!
Hasta pronto!
Hasta pronto!
Alessandro 24/8/2006 - 15:55
Andrea
Versione francese di Riccardo Venturi
24 août / 24 agosto 2006
24 août / 24 agosto 2006
ANDRÉ
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24/8/2006 - 12:08
Stop The War
The general said "You're young I guess you don't understand
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24/8/2006 - 11:57
Free Belfast
Owen McDonagh
[1973]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Owen McDonagh
Musica / Music / Musique / Sävel: The Bright Silvery Light of the Moon
Sicuramente, Lucone avrà presente che i “tempi di reazione” in questo sito sono molto tardi: poco meno di due anni (Lucone aveva scritto il 16 gennaio 2018) equivalgono a pochi minuti per questo sito, dove a volte “reagiamo” dopo dieci o quindici anni. Così, finalmente, ecco anche il testo originale (con relativa modifica radicale di questa pagina, comprendente finora il solo testo della versione italiana del Canzoniere del Proletariato e ad esso intestata fin dal 2006) della canzone di Owen McDonagh, inserita nel 1973 nell'album Songs of Irish Civil Rights sia nell'edizione originale sia in quella italiana del medesimo anno. Come preconizzato a suo tempo da Lucone, non essendo minimamente disponibile il testo originale in Rete, abbiamo provveduto a “tirarlo giù”... (continuer)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Owen McDonagh
Musica / Music / Musique / Sävel: The Bright Silvery Light of the Moon
Sicuramente, Lucone avrà presente che i “tempi di reazione” in questo sito sono molto tardi: poco meno di due anni (Lucone aveva scritto il 16 gennaio 2018) equivalgono a pochi minuti per questo sito, dove a volte “reagiamo” dopo dieci o quindici anni. Così, finalmente, ecco anche il testo originale (con relativa modifica radicale di questa pagina, comprendente finora il solo testo della versione italiana del Canzoniere del Proletariato e ad esso intestata fin dal 2006) della canzone di Owen McDonagh, inserita nel 1973 nell'album Songs of Irish Civil Rights sia nell'edizione originale sia in quella italiana del medesimo anno. Come preconizzato a suo tempo da Lucone, non essendo minimamente disponibile il testo originale in Rete, abbiamo provveduto a “tirarlo giù”... (continuer)
Here's a song that's going round
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envoyé par Alessandro + Lucone + CCG/AWS Staff 24/8/2006 - 11:52
Parcours:
Les conflits irlandais
Non voglio crescere mai
Una formidabile reinterpretazione di Bobo Rondelli di I Don't Wanna Grow Up di Tom Waits, famosa anche nella versione dei Ramones.
A tradurla in italiano aveva già provato Enrico Ruggeri che aveva scritto per Fiorella Mannoia "Non voglio crescere più", ma la versione di Bobo è travolgente, irriverente, aggiornata, amara ma divertentissima. E, a differenza dell'originale e dell'altra traduzione, è ancora più esplicitamente contro la guerra!
(Lorenzo Masetti)
A tradurla in italiano aveva già provato Enrico Ruggeri che aveva scritto per Fiorella Mannoia "Non voglio crescere più", ma la versione di Bobo è travolgente, irriverente, aggiornata, amara ma divertentissima. E, a differenza dell'originale e dell'altra traduzione, è ancora più esplicitamente contro la guerra!
(Lorenzo Masetti)
Quando i grandi fan la guerra,
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24/8/2006 - 09:33
Parcours:
Gênes - G8
Le nombril des femmes d'agents
E' ripresa da Milàn Milàn.
EL BAMBORIN DE LA MIEE D'ON GHISA
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envoyé par Riccardo Venturi 24/8/2006 - 00:05
La mauvaise herbe
Deutsche Fassung aus Liedern von Georges Brassens
DAS UNKRAUT
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envoyé par Riccardo Venturi 23/8/2006 - 22:58
Meguntam már a bujdosást
anonyme
23 agosto 2006
SONO STUFO DI QUESTA VITA ERRANTE
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23/8/2006 - 19:39
Les deux oncles
Come raccontato nell'introduzione alla canzone, Amodei ha preferito ambientare la canzone un secolo prima e i due zii sono diventati uno garibaldino e l'altro borbonico.
Grazie a Sergej del sito Il Deposito che ci ha mandato questo testo che avevamo a lungo ricercato.
Questa versione si puo' scaricare dallo speciale su Fasto Amodei dello stesso sito.
Grazie a Sergej del sito Il Deposito che ci ha mandato questo testo che avevamo a lungo ricercato.
Questa versione si puo' scaricare dallo speciale su Fasto Amodei dello stesso sito.
I DUE ZII
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envoyé par Sergej & Lorenzo Masetti 23/8/2006 - 12:14
Bobby Sands From Belfast
anonyme
Il testo è ripreso da Rebel Songbook.
Now Irishmen Remember well,
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envoyé par Riccardo Venturi 23/8/2006 - 11:59
Parcours:
Les conflits irlandais
A Breath Of Peace
Il testo è ripreso da questa pagina tedesca.
This song is for all the violent dead
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envoyé par Riccardo Venturi 23/8/2006 - 11:49
Parcours:
Les conflits irlandais
Bloody Sunday
Non stiamo neppure a spiegare, stavolta, di cosa parli questa canzone (il cui testo, via Wikipedia, è ripreso da questa pagina).
Remember well the 30th of January,
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envoyé par Riccardo Venturi 23/8/2006 - 11:41
Parcours:
Les conflits irlandais
Bogside Volunteers
Owen McDonagh
La versione italiana del Canzoniere del Proletariato sinora inserita come testo principale. E' chiaramente cantata da Pino Masi. Fu eseguita nel 1972 per conto di Lotta Continua. E', come detto nell'introduzione, scaricabile in formato .OGG Vorbis da Il Deposito-Canti di Lotta.
I VOLONTARI DEL BOGSIDE
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envoyé par Riccardo Venturi 23/8/2006 - 11:23
Hughes Lives On Forever
Canzone scritta per Francis Hughes. Fu la seconda vittima dello sciopero della fame di Maze del 1981, pochi giorni dopo Bobby Sands (12 maggio).
In Derry´s hills they mourn a son
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envoyé par Riccardo Venturi 23/8/2006 - 10:18
Parcours:
Les conflits irlandais
Roll Of Honour
Il testo è ripreso da questa pagina tedesca.
Read the Roll of Honour
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 23/8/2006 - 10:15
Parcours:
Les conflits irlandais
Death Before Revenge
Canzone dedicata alle vittime dello sciopero della fame di Maze nel 1981. Il testo è ripreso da questa pagina tedesca.
O´Hara, Hughes, McCreesh and Sands, Doherty and Lynch
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 23/8/2006 - 10:12
Parcours:
Les conflits irlandais
Kieran's Song
Scritta per Kieran Doherty, una delle vittime dello sciopero della fame di Maze nel 1981. Il testo è ripreso da questa pagina tedesca.
He was born in Belfast in Andersonstown
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 23/8/2006 - 10:02
Parcours:
Les conflits irlandais
Sarajevo
dall'album Dead Winter Dead (1996)
In the town of Sarajevo, there's an old medieval square
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22/8/2006 - 22:54
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
Martin Hurson
Martin Hurson fu una delle vittime dello sciopero della fame del Blocco H di Long Kesh (Maze) nel 1981. Questa canzone gli è dedicata specificamente. Il testo è ripreso da questa pagina.
Among the hills of green Tyrone
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 22/8/2006 - 22:25
Parcours:
Les conflits irlandais
Au lieu d'acheter tant d'aéros
Canzone popolare risalente alla prima guerra mondiale.
Il testo, unico, proviene da V-Révolution, da cui è possibile anche scaricare in formato .OGG Vorbis.
Il testo, unico, proviene da V-Révolution, da cui è possibile anche scaricare in formato .OGG Vorbis.
Nous savons tous qu’il y a de la misère
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 22/8/2006 - 21:53
La defense de Paris
anonyme
Canzone popolare di poco successiva alla sconfitta di Sédan (20 settembre 1870) e composta durante l'assedio prussiano di Parigi. La si può quindi far risalire al dicembre 1870/gennaio 1871. Siamo agli albori della Comune di Parigi.
Non jamais sur cette terre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/8/2006 - 21:22
Parcours:
La Commune de Paris, 1871
Sur la Commune
Tous les copains de la Commune
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 22/8/2006 - 17:52
Parcours:
La Commune de Paris, 1871
The Lonesome Death Of Rachel Corrie
An Israeli bulldozer killed poor Rachel Corrie
(continuer)
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envoyé par adriana 22/8/2006 - 16:35
Parcours:
Rachel Corrie
Le basi americane (Rossa provvidenza)
Ma come mai i militari italiani non possono accedervi ?
Per me questo e' un vero e proprio colonialismo mascherato da una presunta collaborazione.
Non facciamoci U.S.Are !
(Guglielmo)
Qui ti posso rispondere da livornese che ha abitato a lungo a breve distanza dalla base militare americana di Camp Darby (tra Livorno e Pisa). L'accesso alla base (e, presumo, a ogni base analoga) è strettamente vietato alle forze armate italiane in quanto tali basi, secondo l'"accordo" (=diktat) tra i singoli stati e la NATO, non sono territorio nazionale. Sono territorio degli Stati Uniti d'America e sottoposte alla giurisdizione militare di quel paese. Intere porzioni di territorio italiano (pensa anche a Aviano, a Martina Franca...) e di tutti gli altri stati che fanno parte della NATO sono state cedute agli Stati Uniti. Questo ovviamente vale anche per i civili. All'interno delle basi vige la legislazione... (continuer)
Per me questo e' un vero e proprio colonialismo mascherato da una presunta collaborazione.
Non facciamoci U.S.Are !
(Guglielmo)
Qui ti posso rispondere da livornese che ha abitato a lungo a breve distanza dalla base militare americana di Camp Darby (tra Livorno e Pisa). L'accesso alla base (e, presumo, a ogni base analoga) è strettamente vietato alle forze armate italiane in quanto tali basi, secondo l'"accordo" (=diktat) tra i singoli stati e la NATO, non sono territorio nazionale. Sono territorio degli Stati Uniti d'America e sottoposte alla giurisdizione militare di quel paese. Intere porzioni di territorio italiano (pensa anche a Aviano, a Martina Franca...) e di tutti gli altri stati che fanno parte della NATO sono state cedute agli Stati Uniti. Questo ovviamente vale anche per i civili. All'interno delle basi vige la legislazione... (continuer)
22/8/2006 - 15:25
Candle For Durruti
UNA CANDELA PER DURRUTI
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 22/8/2006 - 14:55
P.L.U.C.K. [Politically Lying, Unholy, Cowardly Killers]
[1998]
From the Album "System Of A Down"
Dall'album "System Of A Down"
A song written on the Armenian genocide of 1915. See en.wikipedia for further information (also on this song)
Una canzone sul genocidio armeno del 1915. Si veda en.wikipedia per maggiori notizie (anche su questa canzone.
From the Album "System Of A Down"
Dall'album "System Of A Down"
A song written on the Armenian genocide of 1915. See en.wikipedia for further information (also on this song)
Una canzone sul genocidio armeno del 1915. Si veda en.wikipedia per maggiori notizie (anche su questa canzone.
Elimination
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 22/8/2006 - 12:54
Parcours:
Le génocide arménien
Happy Xmas (War is Over)
incisa da Tommy Körberg e Sissel Kyrkjebø.
A Swedish language version of the song is known as Låt julen förkunna, and that text was written by Py Bäckman and recorded by Tommy Körberg and Sissel Kyrkjebø in 1989.
(wikipedia)
(wikipedia)
LÅT JULEN FÖRKUNNA
(continuer)
(continuer)
22/8/2006 - 12:53
La Geste de Sarajevo
21 agosto 2006
Per sottolineare lo "status particolare" che attribuisco a questa canzone, una traduzione ancora una volta del tutto particolare. E' in inglese medio, fase premoderna dell'inglese; la lingua scelta, sebbene "mista" (e forzatamente arbitraria in diversi punti, specialmente laddove nel testo originale vi sono parole moderne), è volutamente anteriore a quella di Geoffrey Chaucer e si situa piuttosto in pieno XII secolo (coeva quindi a Sir Gawain And The Green Knight). Per i termini moderni ci si è basati su radici germaniche per forgiare dei composti. Per consuetudine filologica abbiamo indicato le vocali lunghe.
Per sottolineare lo "status particolare" che attribuisco a questa canzone, una traduzione ancora una volta del tutto particolare. E' in inglese medio, fase premoderna dell'inglese; la lingua scelta, sebbene "mista" (e forzatamente arbitraria in diversi punti, specialmente laddove nel testo originale vi sono parole moderne), è volutamente anteriore a quella di Geoffrey Chaucer e si situa piuttosto in pieno XII secolo (coeva quindi a Sir Gawain And The Green Knight). Per i termini moderni ci si è basati su radici germaniche per forgiare dei composti. Per consuetudine filologica abbiamo indicato le vocali lunghe.
ÞE GESTE IN SARAJEVO
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22/8/2006 - 02:42
Il Vladimiro
Come dire? Puntuale come la morte. Arrivo al termine della mia lunga giornata ed ecco che arriva l'ineffabile Scocciante a darmi la buonanotte. Gli rispondo: "Senti, amico, oggi ho passato ore a mettere qui dentro roba seria, canzoni sull'Irlanda del Nord, Bobby Sands, l'IRA...almeno per una volta mi risparmi la fatica?..." Ma lui no. Non sente ragioni. Minaccia di rivelare cosa c'è dietro a tutta 'sta faccenda, e allora mi tocca abbassare la cresta, e giù ad aprire "Invia nuova canzone", e giù a scrivere pure l'introduzione, e giù ogni cosa. Ditemi voi se è vita e se mi meritavo tutto questo. Ma tant'è. Stasera lo Scocciante se la prende nientepopodimeno che con il capo di una grande nazione, anzi della più grande (almeno quanto ad estensione geografica). Scrive: "Va bene che quell'altro lì a Uòscinton è un popo' di stronzo che manco uscirebbe dal culo d'un capodoglio, però qui dentro ci... (continuer)
Uuuuh, che noia qui al Cremlino, che noia la sera,
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21/8/2006 - 23:12
Parcours:
Guerre de Tchètchénie
Four Green Fields
Version française d'après Chants pour une Irlande Libre
QUATRE CHAMPS VERTS
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envoyé par Riccardo Venturi 21/8/2006 - 21:01
Back Home In Derry
Version française de Licorne d'après Chants pour une libre Irlande
REVENIR A DERRY
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 21/8/2006 - 20:58
×
XVI secolo. Il conquistador Lope de Aguirre (Kinski), a caccia di fama e di oro nelle impenetrabili foreste amazzoniche, trascinerà l'intera spedizione all'annientamento. La tracotanza, l'ingordigia, la sopraffazione... tutte cose di cui le armi sono strumento e che con esse vengono lentamente, silenziosamente ma inesorabilmente inghiottite dalla Natura. Realizzato in Perù nella valle di Urubamba e su due affluenti del Rio delle Amazzoni, con la collaborazione degli indigeni della cooperativa di Lauramarca, il film è dedicato proprio a loro, come dice Herzog,... (continuer)