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Io so che un giorno

Io so che un giorno
[1966]
Testo e musica di Ivan Della Mea
Chitarra di Paolo Ciarchi [?]
Dall'album "Io so che un giorno"
Lyrics and music / Paroles et musique
Text och musik / Sanat ja sävel: Ivan Della Mea
Albumi: "Io so che un giorno"



“Si chiamava Alessandro Di Meo. Era un grandissimo poeta, di Benevento. Aveva fatto l'occupazione delle terre, era venuto a Milano. L'ho conosciuto in Mondadori, insieme facevamo le correzioni e le revisioni. A un certo punto, lui non aveva una casa. Io avevo una casa popolare che mi faceva cagare, cioè non mi piaceva proprio per niente. A me piaceva stare in Brera, giocare a carte, eccetera, gli ho detto, senti queste sono le chiavi, pigliati la casa. Lui aveva scritto un libro. Aveva scritto un libro e lo aveva portato a Feltrinelli, e Feltrinelli gli aveva detto: sì, prima o poi te lo pubblico. E lui su questa speranza aveva messo su tutta la vita. Tutta. E un giorno... (continuer)
Viva la vita
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/8/2006 - 22:42
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Les enfants de Palestine

Les enfants de Palestine
Des enfants sont allés tout près de la frontière
(continuer)
envoyé par adriana 11/8/2006 - 15:07

Canzone della Piazza d'Armi

Canzone della Piazza d'Armi
Dal "Cantacronache" di Jona e Straniero, CREL/Scriptorium 1995.
C'erano tre sergenti - sull'attenti facevano star
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/8/2006 - 13:00

Ssssst!...

Ssssst!...
[1959]
Testo di Giustino Durano
Musica di Sergio Liberovici
Esecuzione di Giustino Durano e Cantacronache

Di Giustino Durano forse qualcuno si ricorderà per la sua apparizione nel famoso film di Roberto Benigni, La vita è bella. Morì per davvero non molto tempo dopo, nel 2002; e dico "per davvero" perché il 19 febbraio 1985 il giornale radio della RAI ne aveva annunciato la falsa notizia della morte. Un "caratterista", come si diceva un tempo; un attore poliedrico, buono per ogni ruolo, che potevi vedere in parti secondarie sia nel film di qualità che in quello di poche pretese, alla TV, al teatro, dovunque ci fosse da recitare. Pochissimi sanno però che scrisse e cantò anche alcune canzoni, per Cantacronache. In particolare questa e Per soli negri, entrambe musicate da Sergio Liberovici; e non sono canzoni di poco conto. [CCG/AWS Staff]

Sonnecchia la talpa
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/8/2006 - 12:40
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L'insurgé

L'insurgé
[1884]
Paroles d'Eugène Pottier
Musique de Pierre Degeyter

Testo di Eugène Pottier
Musica di Pierre Degeyter

In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)‎

Tornato dall'esilio negli Stati Uniti, a seguito dell'amnistia, Eugène Pottier compone nel 1884 "L'insurgé" in omaggio a Blanqui e ai Comunardi. Si tratta, probabilmente, del componimento (giustamente) più famoso di Pottier, se si esclude ovviamente L'Internationale. E "L'insurgé" ha anche lo stesso compositore per quanto riguarda la musica: Pierre Degeyter.

‎‎“L’insurgé” cui è dedicata questa canzone è Eugène Protot (1839-1921) che insorto fu per tutta la ‎sua vita.‎

Nato in una famiglia povera, riuscì a portare a termine gli studi di diritto e negli anni di Napoleone ‎III fu avvocato difensore di molti oppositori del Secondo Impero, condividendo più volte con loro il ‎carcere. ‎
Nel maggio del 1870 fu condannato... (continuer)
L’insurgé, son vrai nom c’est l’homme
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/8/2006 - 12:29
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Kinderhymne [Anmut sparet nicht noch Mühe]

Kinderhymne [Anmut sparet nicht noch Mühe]
Testo di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
Anmut sparet nicht noch Mühe,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/8/2006 - 12:20
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Viva la Pace

Viva la Pace
Testo di Michele L. Straniero
Musica di Sergio Liberovici

Una canzone che ben si adatta alla situazione cui assistiamo in questi giorni, quella dei potenti della terra che sono potenti nel fare la guerra ma impotenti nel fare la pace... Mentre le bombe a grappolo israeliane continuano a cadere sui civili libanesi e palestinesi, io auguro grappoli di emorroidi a Bush, Olmert, Blair e al loro burattino Kofi Annan.

Farei forse un piccolo distinguo per Kofi Annan, che più che un burattino mi sembra un pover'uomo totalmente impotente di fronte agli eventi...[RV]
Ho sentito giù al mercato
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/8/2006 - 11:37

Vent'anni

A vent'anni non vogliamo piangere
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/8/2006 - 11:16

Francia Maggio 1958

Testo di Michele L. Straniero
sull'aria di "Colloquio con l'anima"

Nel maggio del 1958 ufficiali dell'esercito e coloni francesi, temendo che il governo di Parigi si stesse preparando a negoziare con i ribelli algerini, insorsero e presero il controllo di Algeri, appoggiati dai comandi militari: sull'esempio algerino, il colpo di stato militare sembrava imminente anche in Francia. In questa situazione critica il generale De Gaulle rientrò sulla scena politica come un salvatore, ma Mitterand, i comunisti e molti intellettuali, come Sartre, non esitarono a denunciare che in realtà De Gaulle era il capo del colpo di Stato fascista che si stava perpetrando in Francia. A giugno l'Assemblea nazionale gli concedette poteri straordinari per governare il paese per sei mesi e preparare una nuova Costituzione.
Queste notti dormo male,
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/8/2006 - 11:04
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Tant de sueur humaine

Tant de sueur humaine
Poesia di Raymond Queneau. Franco Fortini ne eseguì una traduzione italiana inclusa nel Cantacronache di Jona e Straniero, CREL/Scriptorium 1995 [Alessandro]. Il testo originale è ripreso da questa pagina. [RV]



Tant de sang gâté
(continuer)
envoyé par Alessandro e Riccardo 11/8/2006 - 10:30

La Crociata

La Crociata
"In occasione di una delle nostre 'trasferte' fuori sede - se non ricordo male per un concerto al circolo culturale Il Pozzetto di Padova (non ricordo con precisione in quale anno, ma erano gli anni in cui i generali francesi, scornati dalla guerra d'Algeria, minacciavano un colpo di stato in Francia) apparve sui giornali una presa di posizione particolrmente dura da parte di qualche pezzo grosso dell'episcopato italiano (un Cardinal Ottaviani, tanto per dire) contraria al processo di distensione tra i blocchi in nome di un qualche integralismo cattolico-reazionario di tanto in tanto risorgente. Durante il viaggio in treno composi il testo della canzone, nella sosta in albergo, prima del concerto, Liberovici abbozzò la linea melodica ed il giro armonico e così la canzone venne eseguita in prima assoluta la sera stessa".

Fausto Amodei, da "Cantacronache - Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta", a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, CREL/Scriptorium 1995.
Ho letto sui giornali
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/8/2006 - 09:40
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Giải phóng Miền Nam

Giải phóng Miền Nam
Testo e musica: Huỳnh Minh Siẽng
Nhạc và lời: Huỳnh Minh Siẽng

Un documento eccezionale nelle CCG: l'inno del Fronte di liberazione nazionale del Vietnam, vale a dire dei Viet Cong. Il testo originale vietnamita è stato ricopiato direttamente dall'unica fonte disponibile in rete, vale a dire l'immagine GIF presente sulla edizione svedese di Wikipedia. Dell'inno ha dato una versione italiana il Canzoniere delle Lame, intitolata Liberiamo il Sud Vietnam. Ha un testo differente dalla versione italiana qui presentata.

Incisioni in Italia:
Incisioni:
- Sul fronte del Vietnam 1945/65. Canti della Repubblica Democratica e dei partigiani del Vietnam EP (Banda e Coro dell'Armata Popolare di Liberazione)
- Il Vietnam è qui. Le veglie di Roma e di Torino
- Compagno Vietnam (Nuovo Canzoniere Milanese)
- Generazione Vietnam (Coro partigiano)
Giải phóng Miền Nam, chúng ta cùng tiến bựớc.
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/8/2006 - 01:44
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Bάζει o Nτούτσε τη στολή του

Bάζει o Nτούτσε τη στολή του
[1940]
Στίχοι: Γιώργος Θίσβιος
Μουσική: Θεόφραστος Σακελλαρίδης
Πρώτη εκτέλεση: Σοφία Βέμπο

Testo: Yorgos Thisvios
Musica: Theophrastos Sakellaridis
Prima interprete: Sophia Vembo

Canzone della resistenza greca.
Da "Atene in piazza - Canti della resistenza greca" (la canzone è qui eseguita da Retty Zalokostas).

28 ottobre 1941: dopo la scadenza dell'ultimatum di Mussolini al dittatore greco Georgios Metaxas, le truppe italiana di stanza in Albania invadono il paese ellenico. Devono, come ha detto il duce ("il più grande statista del secolo", così pochi anni fa lo definiva il futuro vicepresidente del consiglio del governo Berlusconi, Gianfranco Fini), "spezzare le reni alla Grecia". La Grecia che non ha fatto assolutamente niente all'Italia, che -seppur storicamente alleata della Gran Bretagna- è retta da un regime dittatoriale ideologicamente vicino al fascismo, viene invasa per... (continuer)
Βάζει ο Ντούτσε τη στολή του
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/8/2006 - 00:39
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In dem spanischen Land

In dem spanischen Land
[1937]
Text/Testo: Ludwig Renn
Musik/Musica: Hanns Eisler
Nota anche come Das Lied vom 7. Januar
Incisa da Ernst Busch in: Canciones de las Brigadas Internacionales. Aurora 5 80 001/002, 1963.

I volontari tedeschi che combatterono in Spagna a favore della Repubblica furono circa 5.000, quasi tutti nella XI Brigata Internazionale.

Il 7 gennaio 1937 (data alla quale fa riferimento il secondo titolo con il quale è conosciuta la canzone) l'XI Brigata venne inviata sul fronte di Madrid per contrastare la furioso offensiva scatenata dal nemico per la conquista della città. Nei pressi dell'Escorial, il battaglione Thälmann, composto esclusivamente di volontari tedeschi, venne circondato e annientato.

L'autore, Ludwig Renn (pseudonimo di Arnold Vieth von Golssenau), ufficiale dell'esercito tedesco nella prima guerra mondiale, in Spagna fu comandante del battaglione Thaelmann e poi Capo di Stato Maggiore dell'XI Brigata Internazionale.

da La musica dell'altra Italia - Sezione Canzoniere internazionale.

In dem spanischen Land
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/8/2006 - 22:27
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Für den Frieden der Welt

Für den Frieden der Welt
Für Den Frieden Der Welt (English translation: "For The Peace Of The World") was the Austrian representative at the Eurovision Song Contest 1994, performed in German by Petra Frey.
The song was performed twentieth on the night (following Greece's Costas Bigalis & The Sea Lovers with To Trehandiri and preceding Spain's Alejandro Abad with Ella No Es Ella). At the close of voting, it had received 19 points, placing 17th in a field of 25.
The song is a ballad, in which Frey explains that she is singing in the hope of bringing peace to the world.
It was succeeded as Austrian representative at the 1995 Contest by Stella Jones singing Die Welt Dreht Sich Verkehrt.
From en.wikipedia
Worte, die wehtun und Bilder, die schrei'n
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/8/2006 - 22:22

Pirati del ventesimo secolo

Dzilda Mazikaite
Si tratta della traduzione italiana di una canzone russa (dell'artista lituana Dzilda Mazikaite) il cui titolo originale è Пираты двадцатого вeка. Purtroppo non siamo riusciti a reperire il testo originale russo, ma proseguiremo come sempre le ricerche. Inseriamo per il momento soltanto la traduzione italiana proveniente da La musica dell'altra Italia, sezione canzoniere internazionale, a sua volta riportata nel disco "Generazione Vietnam". [RV]
Nel cielo sfrecciano gli aerei
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/8/2006 - 21:28
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Gorila gorilón

Gorila gorilón
Testo e musica di Judith Reyes
Ripreso da La musica dell'altra Italia
El gobierno de hoy en día
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/8/2006 - 16:52
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Ihr Brüder in den Städten dort

Ihr Brüder in den Städten dort
[1943]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Sylvester Heider
Musica / Music / Musique / Sävel:
→ Zu Mantua in Banden (Andreas-Hofer-Lied)
[Julius Mosen, 1831 / Leopold Knebelsberger, 1844]



Dal Tirolo antinapoleonico ai canti operai e partigiani e alle loro versioni:
Lo Andreas Hofer-Lied e gli “Hoferidi”
From anti-Napoleon Tyrol to Workers' and Partisan Songs and their Versions:
The Andreas Hofer-Lied and the “Hoferides”

- Andreas Hofer-Lied (Zu Mantua in Banden), Julius Mosen 1831 / Leopold Knebelsberger 1844
- Die Arbeitsmänner, oder Proletarierlied, oder Wer schafft das Gold zutage?, Johann Most 1870
- Lied der Jugend, oder Dem Morgenrot entgegen, oder Die junge Garde, Arnold Heinrich Eildermann 1907
- Ihr Brüder in den Städten dort, Sylvester Heider 1943


Canzone della Resistenza austriaca; una delle diverse canzoni di lotta e resistenziali composte sull'aria dell'Andreas-Hofer-Lied,... (continuer)
Ihr Brüder in den Städten dort
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/8/2006 - 16:34
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Foi no sábado passado

Foi no sábado passado
[1975]
Testo e musica di José "Zeca" Afonso
Letra e música de José "Zeca" Afonso

L'ultimo atto della dittatura franchista nata con la guerra civile ebbe ancora una volta le mani sporche di sangue. La condanna a morte di cinque giovani baschi, tra i quali uno studente poi riconosciuto innocente, ancora con il tradizionale e terribile sistema della garrota. E' l'autunno del 1975; poco dopo il caudillo entrerà nel suo lunghissimo stato comatoso, mantenuto artificialmente in vita dai medici, per tirare finalmente le cuoia il 22 novembre dello stesso anno. Al momento della condanna a morte dei cinque giovani baschi, un'ondata di indignazione si sollevò in tutta Europa, e in tutto il mondo. Tra le principali manifestazioni antifranchiste e antifasciste si ebbero nel Portogallo da poco liberatosi dalla dittatura fascista di Salazar e Caetano con la Rivoluzione dei garofani del 25 aprile 1974,... (continuer)
Foi no sábado passado
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/8/2006 - 16:02
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Povero Matteotti

anonyme
Canzone raccolta a Milano dalla voce di Mario De Micheli; deriva probabilmente da una canzone dallo stesso titolo (raccolta a Trino Vercellese) ricalcata da Ivan Della Mea per il primo volume di "Canti e Inni Socialisti" del 1962.
(da "Canzoni italiane di protesta - 1794/1974 - Dalla Rivoluzione Francese alla repressione cilena", a cura di Giuseppe Vettori, Paperbacks poeti/26, Newton Compton Editori, 1974)
Povero Matteotti
(continuer)
envoyé par Alessandro 10/8/2006 - 15:02
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La cárcel de Lecumberri

La cárcel de Lecumberri
Album: México 68 Vol.2
Letra/Testo: Anonimo
Música/Musica:Carcel De Cananea
Voy a dar un pormenor
(continuer)
envoyé par adriana 10/8/2006 - 14:39
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Huapango del 26 de julio

Letra/Testo :anonimo
Musica/Musica : Guadalupe Aguilar Morales
Album: México 68 Vol.2
El día 26 de Julio
(continuer)
envoyé par adriana 10/8/2006 - 14:30
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Elegía combativa

L. Adapt. De un poema de carmen de la fuente / m. Oscar Chavez
Da :Mexico 68 Vol.2
Yo no tengo veinte años,
(continuer)
envoyé par adriana 10/8/2006 - 14:15

La leva

anonyme
La leva
Canto siciliano del periodo immediatamente post-unitario, espressione della più profonda delusione popolare in seguito all’accantonamento del programma democratico garibaldino e all’alleanza fra la nuova borghesia piemontese e la vecchia aristocrazia isolana, legata alla rendita parassitaria. Tra gli aspetti più impopolari della politica del nuovo governo era senz’altro la coscrizione obbligatoria; il sistema dell’estrazione a sorte, truccata in mille modi, costringeva sempre i giovani delle classi subalterne a “servire la patria” per lunghi anni, portandoli a combattere e a morire per cause incomprensibili, al comando di ufficiali che parlavano una lingua tutta diversa e che li consideravano barbari da civilizzare

(note da: "Canzoni italiane di protesta - 1794/1974 - Dalla Rivoluzione Francese alla repressione cilena", a cura di Giuseppe Vettori, Paperbacks poeti/26, Newton Compton Editori,... (continuer)
Vulemu a Garibaldi
(continuer)
envoyé par Alessandro 10/8/2006 - 14:13
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No nos vamos a dejar

No nos vamos a dejar
Testo ripreso da Tlatelolco en la canción comprometida
Album: México 68 Vol.1
Letra/Testo: Antonio García de León
Música/Musica: Zapateado Jarocho
No nos vamos a dejar,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/8/2006 - 13:43

초한가 [Chohanga]

anonyme
" This is one of the popular songs among Seodo jwachang. The text illustrates a historical event in which the Chu Dynasty and the Han Dynasty of China waged battle against each other. The performance origins of this song are unknown. The song ends with Susimga, a Seodo folk song. "
From This page.


STUDY WAR NO MORE
by Hyo Shin-na*

Study War No More
(2003)

For string orchestra

In 2002 I was asked to make an arrangement of a Korean folk song for the San Jose Chamber Orchestra. As I began work on the piece, early in 2003, the United States was openly planning its invasion of Iraq. Naturally, this affected the direction of the piece and, by the time I’d finished writing the music and had begun to copy it, the US was attacking Iraq. The piece is based on two songs; Down By The Riverside – an antiwar song sung during the Vietnam War and a Korean folk song called Chohanga.

*a worldwide renowned Korean composer.

from Hyo Shin-na's official website.
만고영웅 호걸들아 초한승부 들어보소
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/8/2006 - 23:48
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황성옛터

황성옛터
Music: Jun Su-rin (전수린 全壽麟)
Lyrics: Wang Pyong (왕평 王平)
Singer: Nam In-su (남인수)

This music was composed in 1928 while the authors toured Man-wol-dae (만월대 滿月臺), the ruins of a Koryo* palace. It became a hit overnight and spread throughout the Korean peninsula like a prairie fire. The Japanese attempted, in vain, to suppress the song.

The site (shown below) is located by the Songak mountains that embrace today's Kaesung.

*the old Kingdom of Korea, from which the name "Korea" itself is derived.

Lyrics reproduced from Korean War Songs. No translation is provided. The title means: "The ruins of Whang-sung fortress".
황성 옛터에 밤이되니 월색만 고요해
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/8/2006 - 23:18
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봉성화 [Bongsung-wha]

Whang Young-gum / 황영금
Music: Hong Nam-pa (홍난파). Lyric: Kim Hyun-jun (김형준).

This song was composed in 1920 right after the March First Independence Movement (March 1, 1919) was savagely put down by the Japanese police and military. The song laments the tragedy of the Korean people and yearns for the spring of freedom.

운동 직후에 작곡된 곡으로 무자비한 일제의 총칼아래 우리 민족의 서글픈 운명을 울밑의 한송이 봉선화로 이미지 표현 한 곡입니다.

Lyrics reproduced from Korean War Songs.
울 밑에선 붕선화야 네 모양이 처량하다.
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/8/2006 - 22:53
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La presa del potere

La presa del potere
Da "Dialogo tra un Impegnato e un non So" del 1972
(... il primo disco che mi hanno regalato i miei genitori, che avevo solo 7 anni... sarà per quello che sono cresciuto un po' "storto"?)
[parlato]: Un mastino. Un mastino nero, lucido, metallico. Un cane mastino con un occhio solo, vitreo, in mezzo alla fronte. Una mano che schiaccia un bottone. Dall'occhio del mastino parte un fascio di luce intensa, verdastra, elettrica...
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/8/2006 - 22:17




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