Nassiriya
Eppure questi nostri compatrioti bisogna compatirli sono pedine di un gioco piu' grande di loro !
Willy 11/8/2006 - 19:16
La mauvaise réputation
autore di Effetto Medugorje 1990 Ed. Messaggero Padova
autore di " I dintorni del diavolo!" Ed. Guida Napoli 2005
sariostrocchia@libero.it
autore di " I dintorni del diavolo!" Ed. Guida Napoli 2005
sariostrocchia@libero.it
LA CATTIVA REPUTAZIONE
(continuer)
(continuer)
11/8/2006 - 17:46
Les enfants de Palestine
Des enfants sont allés tout près de la frontière
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 11/8/2006 - 15:07
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Canzone della Piazza d'Armi
Dal "Cantacronache" di Jona e Straniero, CREL/Scriptorium 1995.
C'erano tre sergenti - sull'attenti facevano star
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/8/2006 - 13:00
Ssssst!...
[1959]
Testo di Giustino Durano
Musica di Sergio Liberovici
Esecuzione di Giustino Durano e Cantacronache
Testo di Giustino Durano
Musica di Sergio Liberovici
Esecuzione di Giustino Durano e Cantacronache
Di Giustino Durano forse qualcuno si ricorderà per la sua apparizione nel famoso film di Roberto Benigni, La vita è bella. Morì per davvero non molto tempo dopo, nel 2002; e dico "per davvero" perché il 19 febbraio 1985 il giornale radio della RAI ne aveva annunciato la falsa notizia della morte. Un "caratterista", come si diceva un tempo; un attore poliedrico, buono per ogni ruolo, che potevi vedere in parti secondarie sia nel film di qualità che in quello di poche pretese, alla TV, al teatro, dovunque ci fosse da recitare. Pochissimi sanno però che scrisse e cantò anche alcune canzoni, per Cantacronache. In particolare questa e Per soli negri, entrambe musicate da Sergio Liberovici; e non sono canzoni di poco conto. [CCG/AWS Staff]
Sonnecchia la talpa
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/8/2006 - 12:40
L'insurgé
[1884]
Paroles d'Eugène Pottier
Musique de Pierre Degeyter
Testo di Eugène Pottier
Musica di Pierre Degeyter
In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)
Tornato dall'esilio negli Stati Uniti, a seguito dell'amnistia, Eugène Pottier compone nel 1884 "L'insurgé" in omaggio a Blanqui e ai Comunardi. Si tratta, probabilmente, del componimento (giustamente) più famoso di Pottier, se si esclude ovviamente L'Internationale. E "L'insurgé" ha anche lo stesso compositore per quanto riguarda la musica: Pierre Degeyter.
“L’insurgé” cui è dedicata questa canzone è Eugène Protot (1839-1921) che insorto fu per tutta la sua vita.
Nato in una famiglia povera, riuscì a portare a termine gli studi di diritto e negli anni di Napoleone III fu avvocato difensore di molti oppositori del Secondo Impero, condividendo più volte con loro il carcere.
Nel maggio del 1870 fu condannato... (continuer)
Paroles d'Eugène Pottier
Musique de Pierre Degeyter
Testo di Eugène Pottier
Musica di Pierre Degeyter
In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)
Tornato dall'esilio negli Stati Uniti, a seguito dell'amnistia, Eugène Pottier compone nel 1884 "L'insurgé" in omaggio a Blanqui e ai Comunardi. Si tratta, probabilmente, del componimento (giustamente) più famoso di Pottier, se si esclude ovviamente L'Internationale. E "L'insurgé" ha anche lo stesso compositore per quanto riguarda la musica: Pierre Degeyter.
“L’insurgé” cui è dedicata questa canzone è Eugène Protot (1839-1921) che insorto fu per tutta la sua vita.
Nato in una famiglia povera, riuscì a portare a termine gli studi di diritto e negli anni di Napoleone III fu avvocato difensore di molti oppositori del Secondo Impero, condividendo più volte con loro il carcere.
Nel maggio del 1870 fu condannato... (continuer)
L’insurgé, son vrai nom c’est l’homme
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/8/2006 - 12:29
Kinderhymne [Anmut sparet nicht noch Mühe]
Testo di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
Musica di Hanns Eisler
Anmut sparet nicht noch Mühe,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/8/2006 - 12:20
Francia Maggio 1958
Testo di Michele L. Straniero
sull'aria di "Colloquio con l'anima"
Nel maggio del 1958 ufficiali dell'esercito e coloni francesi, temendo che il governo di Parigi si stesse preparando a negoziare con i ribelli algerini, insorsero e presero il controllo di Algeri, appoggiati dai comandi militari: sull'esempio algerino, il colpo di stato militare sembrava imminente anche in Francia. In questa situazione critica il generale De Gaulle rientrò sulla scena politica come un salvatore, ma Mitterand, i comunisti e molti intellettuali, come Sartre, non esitarono a denunciare che in realtà De Gaulle era il capo del colpo di Stato fascista che si stava perpetrando in Francia. A giugno l'Assemblea nazionale gli concedette poteri straordinari per governare il paese per sei mesi e preparare una nuova Costituzione.
sull'aria di "Colloquio con l'anima"
Nel maggio del 1958 ufficiali dell'esercito e coloni francesi, temendo che il governo di Parigi si stesse preparando a negoziare con i ribelli algerini, insorsero e presero il controllo di Algeri, appoggiati dai comandi militari: sull'esempio algerino, il colpo di stato militare sembrava imminente anche in Francia. In questa situazione critica il generale De Gaulle rientrò sulla scena politica come un salvatore, ma Mitterand, i comunisti e molti intellettuali, come Sartre, non esitarono a denunciare che in realtà De Gaulle era il capo del colpo di Stato fascista che si stava perpetrando in Francia. A giugno l'Assemblea nazionale gli concedette poteri straordinari per governare il paese per sei mesi e preparare una nuova Costituzione.
Queste notti dormo male,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/8/2006 - 11:04
Parcours:
La guerre d'Algérie
Il giorno dell'eguaglianza
Era tempo che non leggevo un testo così bello ed ottimista...
Alessandro 11/8/2006 - 10:23
La Crociata
"In occasione di una delle nostre 'trasferte' fuori sede - se non ricordo male per un concerto al circolo culturale Il Pozzetto di Padova (non ricordo con precisione in quale anno, ma erano gli anni in cui i generali francesi, scornati dalla guerra d'Algeria, minacciavano un colpo di stato in Francia) apparve sui giornali una presa di posizione particolrmente dura da parte di qualche pezzo grosso dell'episcopato italiano (un Cardinal Ottaviani, tanto per dire) contraria al processo di distensione tra i blocchi in nome di un qualche integralismo cattolico-reazionario di tanto in tanto risorgente. Durante il viaggio in treno composi il testo della canzone, nella sosta in albergo, prima del concerto, Liberovici abbozzò la linea melodica ed il giro armonico e così la canzone venne eseguita in prima assoluta la sera stessa".
Fausto Amodei, da "Cantacronache - Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta", a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, CREL/Scriptorium 1995.
Fausto Amodei, da "Cantacronache - Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta", a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, CREL/Scriptorium 1995.
Ho letto sui giornali
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/8/2006 - 09:40
Für den Frieden der Welt
Für Den Frieden Der Welt (English translation: "For The Peace Of The World") was the Austrian representative at the Eurovision Song Contest 1994, performed in German by Petra Frey.
The song was performed twentieth on the night (following Greece's Costas Bigalis & The Sea Lovers with To Trehandiri and preceding Spain's Alejandro Abad with Ella No Es Ella). At the close of voting, it had received 19 points, placing 17th in a field of 25.
The song is a ballad, in which Frey explains that she is singing in the hope of bringing peace to the world.
It was succeeded as Austrian representative at the 1995 Contest by Stella Jones singing Die Welt Dreht Sich Verkehrt.
From en.wikipedia
The song was performed twentieth on the night (following Greece's Costas Bigalis & The Sea Lovers with To Trehandiri and preceding Spain's Alejandro Abad with Ella No Es Ella). At the close of voting, it had received 19 points, placing 17th in a field of 25.
The song is a ballad, in which Frey explains that she is singing in the hope of bringing peace to the world.
It was succeeded as Austrian representative at the 1995 Contest by Stella Jones singing Die Welt Dreht Sich Verkehrt.
From en.wikipedia
Worte, die wehtun und Bilder, die schrei'n
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/8/2006 - 22:22
Pirati del ventesimo secolo
Dzilda Mazikaite
Si tratta della traduzione italiana di una canzone russa (dell'artista lituana Dzilda Mazikaite) il cui titolo originale è Пираты двадцатого вeка. Purtroppo non siamo riusciti a reperire il testo originale russo, ma proseguiremo come sempre le ricerche. Inseriamo per il momento soltanto la traduzione italiana proveniente da La musica dell'altra Italia, sezione canzoniere internazionale, a sua volta riportata nel disco "Generazione Vietnam". [RV]
Nel cielo sfrecciano gli aerei
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/8/2006 - 21:28
Gorila gorilón
Testo e musica di Judith Reyes
Ripreso da La musica dell'altra Italia
Ripreso da La musica dell'altra Italia
El gobierno de hoy en día
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/8/2006 - 16:52
Rockin' In The Free World
Per rispondere alla domanda di Guglielmo: non credo che "Rockin' in the free world" sia direttamente una canzone contro la guerra: è piuttosto, come ad esempio Chimes Of Freedom di Dylan, una canzone di libertà. Inoltre, come Fuel di Ani DiFranco, va a scavare nelle ragioni profonde che portano parti della società statunitense a considerare la guerra quasi una necessità ed una normalità.
Non bisogna dimenticare inoltre, come citato nell'introduzione, l'uso che recentemente ne ha fatto Michael Moore nel documentario Farenheit 9/11 (forzandone in qualche modo il significato) accostando i versi "That's one more kid that’ll never go to school. Never get to fall in love, never get to be cool." alle immagini di un soldato americano ucciso in Iraq.
Non bisogna dimenticare inoltre, come citato nell'introduzione, l'uso che recentemente ne ha fatto Michael Moore nel documentario Farenheit 9/11 (forzandone in qualche modo il significato) accostando i versi "That's one more kid that’ll never go to school. Never get to fall in love, never get to be cool." alle immagini di un soldato americano ucciso in Iraq.
Lorenzo Masetti 10/8/2006 - 16:39
Povero Matteotti
anonyme
Canzone raccolta a Milano dalla voce di Mario De Micheli; deriva probabilmente da una canzone dallo stesso titolo (raccolta a Trino Vercellese) ricalcata da Ivan Della Mea per il primo volume di "Canti e Inni Socialisti" del 1962.
(da "Canzoni italiane di protesta - 1794/1974 - Dalla Rivoluzione Francese alla repressione cilena", a cura di Giuseppe Vettori, Paperbacks poeti/26, Newton Compton Editori, 1974)
(da "Canzoni italiane di protesta - 1794/1974 - Dalla Rivoluzione Francese alla repressione cilena", a cura di Giuseppe Vettori, Paperbacks poeti/26, Newton Compton Editori, 1974)
Povero Matteotti
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 10/8/2006 - 15:02
La cárcel de Lecumberri
Album: México 68 Vol.2
Letra/Testo: Anonimo
Música/Musica:Carcel De Cananea
Letra/Testo: Anonimo
Música/Musica:Carcel De Cananea
Voy a dar un pormenor
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 10/8/2006 - 14:39
Huapango del 26 de julio
Letra/Testo :anonimo
Musica/Musica : Guadalupe Aguilar Morales
Album: México 68 Vol.2
Musica/Musica : Guadalupe Aguilar Morales
Album: México 68 Vol.2
El día 26 de Julio
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 10/8/2006 - 14:30
Elegía combativa
L. Adapt. De un poema de carmen de la fuente / m. Oscar Chavez
Da :Mexico 68 Vol.2
Da :Mexico 68 Vol.2
Yo no tengo veinte años,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 10/8/2006 - 14:15
No nos vamos a dejar
Testo ripreso da Tlatelolco en la canción comprometida
Album: México 68 Vol.1
Letra/Testo: Antonio García de León
Música/Musica: Zapateado Jarocho
Album: México 68 Vol.1
Letra/Testo: Antonio García de León
Música/Musica: Zapateado Jarocho
No nos vamos a dejar,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/8/2006 - 13:43
Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
FORZA, GNAMO, RIPORTAL'A CASA!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/8/2006 - 00:47
황성옛터
Music: Jun Su-rin (전수린 全壽麟)
Lyrics: Wang Pyong (왕평 王平)
Singer: Nam In-su (남인수)
This music was composed in 1928 while the authors toured Man-wol-dae (만월대 滿月臺), the ruins of a Koryo* palace. It became a hit overnight and spread throughout the Korean peninsula like a prairie fire. The Japanese attempted, in vain, to suppress the song.
The site (shown below) is located by the Songak mountains that embrace today's Kaesung.
*the old Kingdom of Korea, from which the name "Korea" itself is derived.
Lyrics: Wang Pyong (왕평 王平)
Singer: Nam In-su (남인수)
This music was composed in 1928 while the authors toured Man-wol-dae (만월대 滿月臺), the ruins of a Koryo* palace. It became a hit overnight and spread throughout the Korean peninsula like a prairie fire. The Japanese attempted, in vain, to suppress the song.
The site (shown below) is located by the Songak mountains that embrace today's Kaesung.
*the old Kingdom of Korea, from which the name "Korea" itself is derived.
Lyrics reproduced from Korean War Songs. No translation is provided. The title means: "The ruins of Whang-sung fortress".
황성 옛터에 밤이되니 월색만 고요해
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/8/2006 - 23:18
La presa del potere
Da "Dialogo tra un Impegnato e un non So" del 1972
(... il primo disco che mi hanno regalato i miei genitori, che avevo solo 7 anni... sarà per quello che sono cresciuto un po' "storto"?)
(... il primo disco che mi hanno regalato i miei genitori, che avevo solo 7 anni... sarà per quello che sono cresciuto un po' "storto"?)
[parlato]: Un mastino. Un mastino nero, lucido, metallico. Un cane mastino con un occhio solo, vitreo, in mezzo alla fronte. Una mano che schiaccia un bottone. Dall'occhio del mastino parte un fascio di luce intensa, verdastra, elettrica...
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/8/2006 - 22:17
La pistola
In "Polli di Allevamento" del 1978.
Questi nostri tempi di sconvolgimenti
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/8/2006 - 22:12
Parcours:
Armes, la guerre chez soi tous les jours
La masacre en Tlatelolco
Testo ripreso da Tlatelolco en la canción comprometida
Da/De "México 68 Vol. 1"
Arreglada por Jorge Ortega y Oscar Chávez
Arrangiamento di Jorge Ortega e Oscar Chávez
con música del Palomo (Canción Guerrerense)
Da/De "México 68 Vol. 1"
Arreglada por Jorge Ortega y Oscar Chávez
Arrangiamento di Jorge Ortega e Oscar Chávez
con música del Palomo (Canción Guerrerense)
La masá... La masacre en Tlatelolco
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/8/2006 - 21:37
Corrido de Cuetito Ramírez
Testo ripreso da Tlatelolco en la canción comprometida
Letra/Testo: anónima/anonimo
Música/Musica: Rosita Alvírez
De/De "México 68 Vol. 1"
Letra/Testo: anónima/anonimo
Música/Musica: Rosita Alvírez
De/De "México 68 Vol. 1"
Año de las olimpiadas,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/8/2006 - 21:30
Le déserteur
Caro Riccardo,
Ho appena trovato un altro errore ortografico (spero l'ultimo :-) ) nella mia traduzione del Disertore in Romancio dell'Alta Engadina.
Nel pezzo "Eau giaro dappertuot/vivand scu ün murdieu/e dormaro sün via,/pero eau giaro a tuots", avrei dovuto scrivere "pero eau dscharo a tuots" anziché "pero eau giaro a tuots". Mi faresti la cortesia di correggerlo, per piacere?
Grazie e a presto
Daniele
Ho appena trovato un altro errore ortografico (spero l'ultimo :-) ) nella mia traduzione del Disertore in Romancio dell'Alta Engadina.
Nel pezzo "Eau giaro dappertuot/vivand scu ün murdieu/e dormaro sün via,/pero eau giaro a tuots", avrei dovuto scrivere "pero eau dscharo a tuots" anziché "pero eau giaro a tuots". Mi faresti la cortesia di correggerlo, per piacere?
Grazie e a presto
Daniele
Immediatamente, Daniele, e grazie ancora per quello che hai fatto. Naturalmente, se tu avessi altre traduzioni di canzoni in "putér", saranno sempre le benvenute! [RV]
Daniele Pandocchi 9/8/2006 - 19:54
Lebbra Is The Reason
[2005]
Da "Pocapocalisse"
Oggi 15 settembre 2006 la cricca dei cordogli di mezzo mondo ci ha fatto apprendere la morte della signora cui è dedicata questa canzone. Cogliamo l'occasione per manifestare la nostra più calorosa indifferenza alla notizia.
Questa è una gentile canzoncina dedicata a Oriana Fallaci, detta l'"Oriana Furiosa" e titolare di altri nomignoli più o meno carucci che le si addicono a meraviglia (ne ricordiamo uno per tutti: "Orina Fallaci").
La grande giornalista "libertaria", campionessa di tutte le "battaglie per la libertà", ferita durante il massacro di Tlatelolco il 2 ottobre 1968 (e che per questo ne riportò un "odio feroce verso tutti i messicani [!!]), furibonda amante di Alekos Panagoulis eccetera eccetera. Col tempo ha grattato la maschera e dietro i suoi smisurati occhialoni, o meglio dietro il suo smisurato ego, è apparsa la guerrafondaia, la reazionaria,... (continuer)
Da "Pocapocalisse"
Oggi 15 settembre 2006 la cricca dei cordogli di mezzo mondo ci ha fatto apprendere la morte della signora cui è dedicata questa canzone. Cogliamo l'occasione per manifestare la nostra più calorosa indifferenza alla notizia.
Questa è una gentile canzoncina dedicata a Oriana Fallaci, detta l'"Oriana Furiosa" e titolare di altri nomignoli più o meno carucci che le si addicono a meraviglia (ne ricordiamo uno per tutti: "Orina Fallaci").
La grande giornalista "libertaria", campionessa di tutte le "battaglie per la libertà", ferita durante il massacro di Tlatelolco il 2 ottobre 1968 (e che per questo ne riportò un "odio feroce verso tutti i messicani [!!]), furibonda amante di Alekos Panagoulis eccetera eccetera. Col tempo ha grattato la maschera e dietro i suoi smisurati occhialoni, o meglio dietro il suo smisurato ego, è apparsa la guerrafondaia, la reazionaria,... (continuer)
cara Oriana Fallaci,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/8/2006 - 16:14
Che cosa hai fatto a Ustica?
Testo e musica di Tito Schipa jr.
Grazie a Adriana per aver reperito il testo dalla homepage di Tito Schipa jr.
Grazie a Adriana per aver reperito il testo dalla homepage di Tito Schipa jr.
"Quando ho pubblicato questa pagina su Ustica non mi sarei mai aspettato di poter un giorno recensire una canzone sulla Strage...
...e invece, tra quelli che non vogliono dimenticare, c'è stato anche chi ha pensato di cantarci sopra! E grazie a Tito Schipa Jr. e agli "Arcipelaghi Diversi" la strage di Ustica viene rievocata in questa canzone il cui testo in modo ironico e sottile pur non riferendosi mai alla vicenda, rievoca tradimenti e insabbiamenti di cui la tragica storia della Strage di Ustica è permeata.
Ben venga la satira, dunque, anche per mezzo di una canzone dal ritmo rock molto sostenuto e dalla melodia accattivante. Che serva, anche questa, a non far dimenticare..."
Dalla Webpage di Stefano Bizzarri, da dove è possibile anche ascoltare un estratto della canzone.
...e invece, tra quelli che non vogliono dimenticare, c'è stato anche chi ha pensato di cantarci sopra! E grazie a Tito Schipa Jr. e agli "Arcipelaghi Diversi" la strage di Ustica viene rievocata in questa canzone il cui testo in modo ironico e sottile pur non riferendosi mai alla vicenda, rievoca tradimenti e insabbiamenti di cui la tragica storia della Strage di Ustica è permeata.
Ben venga la satira, dunque, anche per mezzo di una canzone dal ritmo rock molto sostenuto e dalla melodia accattivante. Che serva, anche questa, a non far dimenticare..."
Dalla Webpage di Stefano Bizzarri, da dove è possibile anche ascoltare un estratto della canzone.
Un’altra estate che se ne va
(continuer)
(continuer)
envoyé par Adriana e Riccardo 9/8/2006 - 15:13
Sciences Sans Conscience
Dall'album "Masada" del 1992.
Sciences sans conscience
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/8/2006 - 13:53
Peace in Liberia
Dall'album "Masada" del 1992
We want peace in Liberia
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/8/2006 - 13:50
Ustica
[2003]
Dal primo album degli Zarathustra, "Strade".
Una canzone direttamente dedicata alla strage di Ustica. Una delle poche, escludendo la celebre Disastro aereo sul canale di Sicilia di Francesco De Gregori, per la cui vera storia si rimanda alla relativa pagina, e la sottile e ironica Che cosa hai fatto a Ustica? di Tito Schipa jr..
Dal primo album degli Zarathustra, "Strade".
Una canzone direttamente dedicata alla strage di Ustica. Una delle poche, escludendo la celebre Disastro aereo sul canale di Sicilia di Francesco De Gregori, per la cui vera storia si rimanda alla relativa pagina, e la sottile e ironica Che cosa hai fatto a Ustica? di Tito Schipa jr..
Argento vivo e lo sguardo serio,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/8/2006 - 13:43
Una vita spezzata
[2003]
Dal primo album degli Zarathustra, "Strade".
Dedicata ai fatti di Genova, con accenti lorchiani.
Dal primo album degli Zarathustra, "Strade".
Le ultime strofe della canzone sono liberamente scaricabili dal Sito ufficiale degli Zarathustra.
Dedicata ai fatti di Genova, con accenti lorchiani.
Alle cinque di sera non c’era un torero o un poeta
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/8/2006 - 13:39
Parcours:
Gênes - G8
Lettera ad Adriano
[2003]
Dal primo album degli Zarathustra, "Strade"
Una canzone dedicata a Adriano Sofri. Certo, forse non tiene eccessivo conto dell' "evoluzione" che Sofri ha avuto in questi disgraziati anni di carcere, del Sofri che scrive sul "Foglio" di Giuliano Ferrara, del Sofri che approva i bombardamenti NATO su Belgrado e la guerra in Kosovo, del Sofri che non perde occasione, adesso, di giustificare la politica di aggressione dello stato di Israele. Ma forse, chissà, Sofri è soltanto un pretesto per parlare di certe altre cose, di certe altre persone. Una canzone, anch'essa, di Reti invisibili. Così la vogliamo considerare. [RV]
Era l’ottobre del 1998. Non so dire con esattezza in che luogo mi trovassi, sospeso com’ero lì, in aria, in una terra di nessuno. Non si tratta di facile poesia ma di reali contingenze: viaggiavo in aereo alla volta di Milano nella disperata quanto vana ricerca di responsi... (continuer)
Dal primo album degli Zarathustra, "Strade"
Una canzone dedicata a Adriano Sofri. Certo, forse non tiene eccessivo conto dell' "evoluzione" che Sofri ha avuto in questi disgraziati anni di carcere, del Sofri che scrive sul "Foglio" di Giuliano Ferrara, del Sofri che approva i bombardamenti NATO su Belgrado e la guerra in Kosovo, del Sofri che non perde occasione, adesso, di giustificare la politica di aggressione dello stato di Israele. Ma forse, chissà, Sofri è soltanto un pretesto per parlare di certe altre cose, di certe altre persone. Una canzone, anch'essa, di Reti invisibili. Così la vogliamo considerare. [RV]
Era l’ottobre del 1998. Non so dire con esattezza in che luogo mi trovassi, sospeso com’ero lì, in aria, in una terra di nessuno. Non si tratta di facile poesia ma di reali contingenze: viaggiavo in aereo alla volta di Milano nella disperata quanto vana ricerca di responsi... (continuer)
Non sarà il primo non sarai l’ultimo a pagare
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/8/2006 - 13:17
Amore e lotta continua
[2003]
Dal primo album degli Zarathustra, "Strade"
Il primo CD degli Zarathustra uscito nel giugno del 2003 con la produzione di Area Music. Il disco contiene sette brani che percorrono la storia del gruppo fin dalle origini.
Capita anche questo. Di sentire un cd arrivato da parti remote che la tua memoria non riesce ad abbracciare. Te lo trovi lì. Lo metti sul lettore. E ascolti. Magari facendo altro. Poi, all'imrpovviso ti fermi. Fermi il lettore. E vai a leggere cosa stai ascoltando. Andrea Sanfilippo? Boh? Rimetti il cd e riprendi l'ascolto. Il cd scorre fluido. I suoni sono di buona qualità, la voce, eh la voce! La voce è un valore aggiunto! Forte, potente. La voce adatta "per i vaffanculo" come diceva De Andrè, ma la lingua non sembra essere adatta a leccare il culo. Ascolti ancora a spezzoni, si parla di lotta che continua e di Lotta Continua, si parla di Brigate Rosse (e non di... (continuer)
Dal primo album degli Zarathustra, "Strade"
Il primo CD degli Zarathustra uscito nel giugno del 2003 con la produzione di Area Music. Il disco contiene sette brani che percorrono la storia del gruppo fin dalle origini.
Capita anche questo. Di sentire un cd arrivato da parti remote che la tua memoria non riesce ad abbracciare. Te lo trovi lì. Lo metti sul lettore. E ascolti. Magari facendo altro. Poi, all'imrpovviso ti fermi. Fermi il lettore. E vai a leggere cosa stai ascoltando. Andrea Sanfilippo? Boh? Rimetti il cd e riprendi l'ascolto. Il cd scorre fluido. I suoni sono di buona qualità, la voce, eh la voce! La voce è un valore aggiunto! Forte, potente. La voce adatta "per i vaffanculo" come diceva De Andrè, ma la lingua non sembra essere adatta a leccare il culo. Ascolti ancora a spezzoni, si parla di lotta che continua e di Lotta Continua, si parla di Brigate Rosse (e non di... (continuer)
E' passato tanto tempo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/8/2006 - 13:01
Peace In The Valley
Mancava un pezzo interpretato dal grande Elvis The Pelvis!
Non che lui fosse un antimilitarista, (come si vede da qui e da qui), però questo è sicuramente un brano pacifista...
Uno dei più famosi standard gospel, scritto da Thomas A. Dorsey e cantato da molti, ma reso famoso da "The King".
Uno dei più famosi standard gospel, scritto da Thomas A. Dorsey e cantato da molti, ma reso famoso da "The King".
Oh well, I'm tired and so weary
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/8/2006 - 12:41
Perfect Sense
Bellissimo il sito, fantastica la canzone, insuperabile roger waters...
Mazzo 9/8/2006 - 12:35
La fleur au canon
Léon part pour le front, la fleur au canon
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/8/2006 - 11:23
El Gigante
Testo tratto da Tlatelolco en la canción comprometida
In realtà una canzone dedicata al Messico intero, in cui il massacro di Tlatelolco ha solo un breve riferimento. Ma è bellissima e la vogliamo mettere lo stesso. [RV]
Yo caminando, ando buscando a donde ir.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/8/2006 - 11:10
Canción de amor
Testo ripreso da Tlatelolco en la canción comprometida
Esta fue la única canción de la cual no incluí la letra en el disco con el propósito de que la gente que lo comprara, tuviera el tiempo de escucharla más que ninguna otra. Una vez cumplido ese propósito le doy gracias a mi país que más que ninguno nos arropa y nos desangra, nos ilusiona y nos deprime y sobre todo, nos promete, nos apasiona y nos quiere... ¡Viva México, cabrones! -Abel Velásquez.
Hoy pude haber salido a mendigar una oración
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envoyé par Riccardo Venturi 9/8/2006 - 10:31
Fuck Armageddon... This Is Hell!
Dal primo album della band, "How Could Hell Be Any Worse?", risalente al 1982, e poi presente in alcune compilation successive come "80-85" del 1991.
there's people out there that say I'm no good,
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envoyé par Alessandro 9/8/2006 - 10:28
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Testo e musica di Ivan Della Mea
Chitarra di Paolo Ciarchi [?]
Dall'album "Io so che un giorno"
Lyrics and music / Paroles et musique
Text och musik / Sanat ja sävel: Ivan Della Mea
Albumi: "Io so che un giorno"
“Si chiamava Alessandro Di Meo. Era un grandissimo poeta, di Benevento. Aveva fatto l'occupazione delle terre, era venuto a Milano. L'ho conosciuto in Mondadori, insieme facevamo le correzioni e le revisioni. A un certo punto, lui non aveva una casa. Io avevo una casa popolare che mi faceva cagare, cioè non mi piaceva proprio per niente. A me piaceva stare in Brera, giocare a carte, eccetera, gli ho detto, senti queste sono le chiavi, pigliati la casa. Lui aveva scritto un libro. Aveva scritto un libro e lo aveva portato a Feltrinelli, e Feltrinelli gli aveva detto: sì, prima o poi te lo pubblico. E lui su questa speranza aveva messo su tutta la vita. Tutta. E un giorno... (continuer)