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Beach Party At Vietnam

Beach Party At Vietnam
Testo ripreso da / Lyrics available at
questa pagina / this page
It's a beach party Vietnam
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envoyé par Riccardo Venturi 9/3/2006 - 22:23
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Occhio per occhio, spinta per spinta

Da Questa pagina del sito "Libera" del circolo anarchico libertario di Marzaglia (Modena).
Il corpo di Giuseppe Pinelli
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envoyé par Riccardo Venturi 8/3/2006 - 23:44
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Senzapatria

Da Questa pagina del sito "Libera" del circolo anarchico libertario "Degli Agitati" di Marzaglia (Modena).
Ho fatto una foto alla strada
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/3/2006 - 23:35
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Fare il militare

Da Questa pagina di "Libera", sito del Collettivo libertario-Anarchico "Degli Agitati" di Marzaglia (Modena).
Ieri sera un generale
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envoyé par Riccardo Venturi 8/3/2006 - 16:50
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Kunta Kinte

Kunta Kinte
da "Livre Trânsito"

di Daniele Silvestri e Frankie HI-NRG

«Dedicherò all’Africa una canzone che al continente culla della musica è già dedicata: Kunta Kinte, lo schiavo d’America, con cui la canzone si identifica. "Conto quanto Kunta Kinte", recita il testo. Perché siamo tutti schiavi, legati a delle catene, che possono però essere anche l’immagine della solidarietà tra persone che si mettono insieme per degli ideali comuni, come è successo con il movimento per la pace. Il punto è che la globalizzazione ci rende tutti uguali, con gli stessi bisogni di consumo, ma uguali possiamo esserlo anche in un altro senso: affratellati, incatenati per degli ideali». Come l’Africa.
(Daniele Silvestri, Intervista a L'Unità 15/4/2004)
Conto quanto Kunta Kinte
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8/3/2006 - 13:31
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Lasciali fare, gli rompi le zampine

Lasciali fare, gli rompi le zampine
Livorno devastata dalla guerra, dove manca ogni cosa, tranne – forse – i pidocchi. E le zampine di cui si parla nel testo, sono, appunto, quelle dei pidocchi. Comunicata a Caterina Bueno nel 1973 da Giorgio Fontanelli, la canzone fa parte ancora oggi del repertorio dell’attore livornese Attilio Fantolini.

(notizie tratte dall’opuscolo del disco di C.B., Dal vivo [2000] e dall’introduzione che precede l’esecuzione della stessa canzone)

Grazie alla redazione del blog Goyassel La Zucca per averci segnalato questa canzone.

La Rotta è una frazione di Pontedera, in provincia di Pisa.

Nello stesso blog si veda anche la recensione del disco doppio "Eran tre falciatori" di Caterina Bueno (la ristampa di tre dischi degli anni settanta "Eran tre falciatori", "Se vi assiste la memoria" e "Il trenino della leggera").
Lasciali fare, gli rompi le zampine
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8/3/2006 - 10:29
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Il castello ottagonale

Il castello ottagonale
2000
Se la rosa non si chiamerebbe rosa Rita sarebbe il suo nome
Normandia, Normandia,
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8/3/2006 - 09:28
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Истребитель

Истребитель
Расскажи мне, дружок, отчего вокруг засада?
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envoyé par Konstantin Karasiov 7/3/2006 - 21:00
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500

500
[2002]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: БГ (Boris Grebenšćikov)
Album / Albumi: Сестра Хаос [Sestra Xaos]

Scritto fra il 2001 e il 2002 (e pubblicato in quest'ultimo anno), l'album Сестра Хаос [“Sorella Caos”], doveva, secondo il mistico Boris Grebenšćikov, intitolarsi Псалмы [Psalmy], “Salmi”, e ognuna delle sue nove canzoni avrebbe dovuto, appunto, essere considerata un salmo. Salmo o meno, questa, che è la prima traccia dell'album, è un'altra canzone sul disastro sovietico in Afghanistan, sulla guerra mossa dagli interessi economici (usualmente ridenominati “civiltà”, ndr), sulla “patria” che divora i propri figli -secondo l'universale massima di Friedrich Dürrenmatt: “Quando lo stato vuole i tuoi soldi, si fa chiamare stato; quando vuole la tua vita, si fa chiamare patria”- e sul conseguente “patriottismo” che ha sempre bisogno di infedeli, di... (continuer)
Пятьсот песен - и нечего петь;
(continuer)
envoyé par Konstantin Karasiov 7/3/2006 - 20:48




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