Le déserteur
MP3 DELLA VERSIONE DI FOSSATI
Ehi, la pagina dedicata a "Le Déserteur" è veramente imponente! Ho qui il link all'mp3 della versione di Fossati (live al Club Tenco)... mi pare che non ci sia ancora, ma potrei sbagliarmi, vista la quantità dei riferimenti esistenti...
Ivano Fossati - Il Disertore (live al Club Tenco)
(Alessandro)
*
No, non c'era! Grazie, Alessandro, il tuo lavoro è veramente insostituibile!
(Lorenzo)
Ehi, la pagina dedicata a "Le Déserteur" è veramente imponente! Ho qui il link all'mp3 della versione di Fossati (live al Club Tenco)... mi pare che non ci sia ancora, ma potrei sbagliarmi, vista la quantità dei riferimenti esistenti...
Ivano Fossati - Il Disertore (live al Club Tenco)
(Alessandro)
*
No, non c'era! Grazie, Alessandro, il tuo lavoro è veramente insostituibile!
(Lorenzo)
27/3/2006 - 17:39
Le ali del soldato
una canzone bellissima, vi sarei grato se mi inviavate gli accordi per cantarla alla chitarra, vi ringrazio molto
vito calabrese (bari) 27/3/2006 - 17:06
A Daniel, un chico de la guerra
A DANIEL, UN RAGAZZO DELLA GUERRA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Fiamma Lolli 27/3/2006 - 15:06
Tío Sam
27 marzo 2006
Spojenci zavražděni, do hajzlu!!
Vraždění v atlantické smlouvě: zdraví vás mrtvoly z Iráku
Mrtvoly dáte lidem
Spojenci zavražděni, do hajzlu!!
Vraždění v atlantické smlouvě: zdraví vás mrtvoly z Iráku
Mrtvoly dáte lidem
CHLAPÍK SAM
(continuer)
(continuer)
envoyé par Tomáš 27/3/2006 - 14:18
Fascisti su Marte
da "Il caso Scafroglia"
Non è forse contro la guerra questa spassosissima parodia della retorica fascista guerrafondaia e colonialista? La domanda (pur retorica e dai noi stessi posta) può avere una sola risposta: certo che sì.
Arditi, com'altro nomare questi baldi fiori del regime che osarono porre un imperativo categorico tra le sabbie bolsceviche di Marte.
Vite segnate dalla gloria che arrivarono con l'azione dove la lassitudine borghese non avrebbe spinto neanche la fantasia.
Eroi, diciamo noi, e dileggiamo con lazzi e marziali risa chi offenda la memoria di queste fierissime schiere.
Essi donarono all'Italia un nuovo Impero e per esso e per essa perirono.
Fu vera gloria? La domanda pur retorica e da noi stessi posta egualmente ci indigna e ribolle il sangue nelle romanissime vene.
Lo dica il postero, erede di un mondo fiacco e globale privo del suo Duce, dove l'industria italiana... (continuer)
Non è forse contro la guerra questa spassosissima parodia della retorica fascista guerrafondaia e colonialista? La domanda (pur retorica e dai noi stessi posta) può avere una sola risposta: certo che sì.
Arditi, com'altro nomare questi baldi fiori del regime che osarono porre un imperativo categorico tra le sabbie bolsceviche di Marte.
Vite segnate dalla gloria che arrivarono con l'azione dove la lassitudine borghese non avrebbe spinto neanche la fantasia.
Eroi, diciamo noi, e dileggiamo con lazzi e marziali risa chi offenda la memoria di queste fierissime schiere.
Essi donarono all'Italia un nuovo Impero e per esso e per essa perirono.
Fu vera gloria? La domanda pur retorica e da noi stessi posta egualmente ci indigna e ribolle il sangue nelle romanissime vene.
Lo dica il postero, erede di un mondo fiacco e globale privo del suo Duce, dove l'industria italiana... (continuer)
Sopra un prototipo di missile tedesco,
(continuer)
(continuer)
27/3/2006 - 12:41
Guantanamera
FRANCESE / FRENCH [2]
Versione di J.-M. Rivat, cantata da Joe Dassin. È interessante vedere come questa versione è “depoliticizzata”. Possiamo osservare lo stesso fenomeno nella versione di Bardotti (cantata da Rita Pavone) di If I had a hammer, di Pete Seeger. Questa versione è stata registrata nel 1965.
J.-M. Rivat’s version, sung by Joe Dassin. I’s interesting to notice how the political sense disappears, a process we also can find in Bardotti’s translation of Seeger’s If I had a hammer (sung by Rita Pavone). This version was recorded in 1965.
Versione di J.-M. Rivat, cantata da Joe Dassin. È interessante vedere come questa versione è “depoliticizzata”. Possiamo osservare lo stesso fenomeno nella versione di Bardotti (cantata da Rita Pavone) di If I had a hammer, di Pete Seeger. Questa versione è stata registrata nel 1965.
J.-M. Rivat’s version, sung by Joe Dassin. I’s interesting to notice how the political sense disappears, a process we also can find in Bardotti’s translation of Seeger’s If I had a hammer (sung by Rita Pavone). This version was recorded in 1965.
Guantanamera ma ville Guantanamera
(continuer)
(continuer)
envoyé par Fabien Coletti 27/3/2006 - 10:08
Ultimo discorso registrato
da "Buffalo Bill" (1976)
Una delle tantissime canzoni contro la guerra del cantautore romano.
Tratta sostanzialmente del tentativo di censurare lo sfogo di rabbia e protesta di un uomo qualunque ("l'uomo che voleva parlare") contro una guerra combattuta probabilmente lontato dai confini nazionali di cui quindi la gente non vuol sentire parlare. Il protagonista della canzone è infatti stufo di stare nella sua "trincea di lusso" e di parlare solo di argomenti futili.
Una delle tantissime canzoni contro la guerra del cantautore romano.
Tratta sostanzialmente del tentativo di censurare lo sfogo di rabbia e protesta di un uomo qualunque ("l'uomo che voleva parlare") contro una guerra combattuta probabilmente lontato dai confini nazionali di cui quindi la gente non vuol sentire parlare. Il protagonista della canzone è infatti stufo di stare nella sua "trincea di lusso" e di parlare solo di argomenti futili.
Che tipo d'uomo legge oggi il Vangelo?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gordon Cavalloni 27/3/2006 - 09:41
Mi od majmuna nijesmo (Pjesma protiv rata)
Stih za stihom kolo vodi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 27/3/2006 - 01:19
Il vestito di Rossini
"Come ti chiami?". "Ve l'ho già detto".
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/3/2006 - 16:47
Who Will Tell The People
[July 2001]
Lyrics and Music by David Rovics
Testo e musica di David Rovics
Da/From "Living In These Times"
David Rovics' Official Website
Lyrics and Music by David Rovics
Testo e musica di David Rovics
Da/From "Living In These Times"
David Rovics' Official Website
The CIA is pushing crack in the ghettoes of LA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/3/2006 - 11:56
From Kabul To Khartoum
[December 1998]
Lyrics and Music by David Rovics
Testo e musica di David Rovics
Da/From "Living In These Times" [2002]
David Rovics' Official Website
Lyrics and Music by David Rovics
Testo e musica di David Rovics
Da/From "Living In These Times" [2002]
David Rovics' Official Website
From Guatemala to Korea
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/3/2006 - 11:40
International Terrorists
Written on September 15, 2001
Scritta il 15 settembre 2001
Lyrics and music by David Rovics
Testo e musica di David Rovics
Da/From "Living In These Times"
David Rovics' Official Website
HERE'S WHAT I SENT TO MY EMAIL LIST ON SEPTEMBER 11, 2001:
Hi folks,
Horrible news today of course. I'm surprised it hasn't happened sooner. Needless to say (I hope), I mourn for all the innocent lives lost. I've yet to find out, but I may know some of them personally. Regardless, years ago I often worked as a temp for many evil corporations, and I'm sure there are many people just like me who were at the World Trade Center today, typing away endless streams of meaningless words and numbers for their meager pay.
But of course, as one might expect, the rulers of the world have spun this event to their militaristic ends, bent on world domination as they are. Let me be clear that I don't support the... (continuer)
Scritta il 15 settembre 2001
Lyrics and music by David Rovics
Testo e musica di David Rovics
Da/From "Living In These Times"
David Rovics' Official Website
HERE'S WHAT I SENT TO MY EMAIL LIST ON SEPTEMBER 11, 2001:
Hi folks,
Horrible news today of course. I'm surprised it hasn't happened sooner. Needless to say (I hope), I mourn for all the innocent lives lost. I've yet to find out, but I may know some of them personally. Regardless, years ago I often worked as a temp for many evil corporations, and I'm sure there are many people just like me who were at the World Trade Center today, typing away endless streams of meaningless words and numbers for their meager pay.
But of course, as one might expect, the rulers of the world have spun this event to their militaristic ends, bent on world domination as they are. Let me be clear that I don't support the... (continuer)
International terrorists are scheming
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/3/2006 - 11:31
Parcours:
11 septembre: terrorisme à New York
Children Of Jerusalem
[Created October 2000 - Updated June 2001]
Lyrics and Music by David Rovics
Testo e musica di David Rovics
Da/From "Living In These Times"
David Rovics' Official Website
Lyrics and Music by David Rovics
Testo e musica di David Rovics
Da/From "Living In These Times"
David Rovics' Official Website
Did you see them praying
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/3/2006 - 11:21
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Pray For The Dead And Fight Like Hell For The Living
Lyrics and music by David Rovics
Testo e musica di David Rovics
Da/From "Live At Club Passing"
David Rovics' Official Website
LINER NOTES FOR LIVE AT CLUB PASSING
I'd like to dedicate this recording to the memory of Eric Mark. Eric was a very dear friend of mine. We lived together in San Francisco along with our close friends, David and Annie and other wonderful folks. It was a great gang there on Macalester Street. Mostly cab drivers and late-night waitresses, all with crazy stories to tell each night during the kitchen gatherings at 2 am or so.
Eric had quit his job as a mechanical engineer in Berkeley to be a cab driver in San Francisco. He had such a love of life and all things alive. He was one of the most intelligent people I ever met. Always thinking hard, questioning. He had gotten into Marxism and dialectical materialism and such, and was quickly leaving me in the dust when... (continuer)
Testo e musica di David Rovics
Da/From "Live At Club Passing"
David Rovics' Official Website
LINER NOTES FOR LIVE AT CLUB PASSING
I'd like to dedicate this recording to the memory of Eric Mark. Eric was a very dear friend of mine. We lived together in San Francisco along with our close friends, David and Annie and other wonderful folks. It was a great gang there on Macalester Street. Mostly cab drivers and late-night waitresses, all with crazy stories to tell each night during the kitchen gatherings at 2 am or so.
Eric had quit his job as a mechanical engineer in Berkeley to be a cab driver in San Francisco. He had such a love of life and all things alive. He was one of the most intelligent people I ever met. Always thinking hard, questioning. He had gotten into Marxism and dialectical materialism and such, and was quickly leaving me in the dust when... (continuer)
They bombed Philadelphia, killed women and children and men
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/3/2006 - 11:02
Contras, Kings And Generals
[December 1998]
Lyrics and Music by David Rovics
Testo e musica di David Rovics
Da/From "We Just Want The World"
David Rovics' Official Website
"A song for the beautiful, suffering people of Iraq, and all the other victims of America's genocidal foreign policy." - David Rovics.
Lyrics and Music by David Rovics
Testo e musica di David Rovics
Da/From "We Just Want The World"
David Rovics' Official Website
"A song for the beautiful, suffering people of Iraq, and all the other victims of America's genocidal foreign policy." - David Rovics.
Missiles flying in the Third World
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/3/2006 - 10:57
Henry Ford Was A Fascist
[December 1998]
Lyrics and music by David Rovics
Testo e musica di David Rovics
Da/From "We Just Want The World"
"Henry Ford was an openly anti-semitic, greed-driven capitalist who used Jewish slave labor in Germany to help the Nazis kill American soldiers and many, many other people. History is rarely as clearcut as it appears in the capitalist American ("mainstream") press, and WWII was no exception" -David Rovics.
Lyrics and music by David Rovics
Testo e musica di David Rovics
Da/From "We Just Want The World"
"Henry Ford was an openly anti-semitic, greed-driven capitalist who used Jewish slave labor in Germany to help the Nazis kill American soldiers and many, many other people. History is rarely as clearcut as it appears in the capitalist American ("mainstream") press, and WWII was no exception" -David Rovics.
Ford built tanks for the Nazis
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/3/2006 - 10:54
Parcours:
CCG Antifà: Antifascisme militant
Unto Gesù
Un'altra canzone, scritta stasera, che deve (forse) trovare la sua musica. Chissà. E' figlia di una bizzarra serata, quella tra il 24 e il 25 marzo 2006.
[parlato]
(continuer)
(continuer)
25/3/2006 - 00:26
Il mio nome è mai più
è davvero bellissima
da cantarla fino alla morte e il vidio poi ti colpisce ancora di più
da cantarla fino alla morte e il vidio poi ti colpisce ancora di più
Giacomo 24/3/2006 - 20:28
Alla bellezza dei margini
ARTICOLO DOC
lunedì 27 marzo 2006 ore 21.30 Cineteatro Baretti via Baretti 4 Torino
Art. 11.
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Paolo Enrico Archetti Maestri è autore di canzoni, cantante, chitarrista e fondatore del gruppo musicale Yo Yo Mundi www.yoyomundi.it
Proporrà - dopo la proiezione del film - una scelta di canzoni, musiche e testi contro la guerra. Oltre ai classici Gorizia, La Ballata dell'Eroe, Il Disertore - riarrangiati in chiave acustica - troveranno posto nel set anche alcuni brani degli Yo Yo Mundi, come Alla bellezza dei... (continuer)
lunedì 27 marzo 2006 ore 21.30 Cineteatro Baretti via Baretti 4 Torino
Art. 11.
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Paolo Enrico Archetti Maestri è autore di canzoni, cantante, chitarrista e fondatore del gruppo musicale Yo Yo Mundi www.yoyomundi.it
Proporrà - dopo la proiezione del film - una scelta di canzoni, musiche e testi contro la guerra. Oltre ai classici Gorizia, La Ballata dell'Eroe, Il Disertore - riarrangiati in chiave acustica - troveranno posto nel set anche alcuni brani degli Yo Yo Mundi, come Alla bellezza dei... (continuer)
Lorenzo Masetti 24/3/2006 - 09:20
Vita in un pacifico nuovo mondo
E' il brano che dà il titolo la primo album dei Fluxus (1994)
(il sito del gruppo: www.fluxus.ca)
(il sito del gruppo: www.fluxus.ca)
Sempre in rapporto col prodotto ed il lavoro
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/3/2006 - 14:11
O Gorizia, tu sei maledetta
anonyme
Una divertentissima descrizione di quel che successe al Festival di Spoleto nel 1964 la potete vedere ed ascoltare dalla voce di Giovanna Marini nel prezioso film del regista torinese Luca Pastore intitolato I dischi del Sole, da qualche tempo disponibile in DVD.
Di seguito una breve descrizione del film tratta dal sito di Documè - Circuito Indipendente del Documentario Etico e Sociale :
"I dischi del sole", di Luca Pastore(*)
(Italia - 2004 - 90' - 16 mm - Prod. Fandango)
L’etichetta discografica i dischi del Sole rappresenta una delle più importanti esperienze di ricerca, documentazione e diffusione della musica e cultura popolare italiane. I legami del gruppo di personaggi artefici di quel progetto con il contesto sociale, politico e storico degli anni tra il ’65 e il ’75 hanno impresso indelebilmente il marchio dell’etichetta nella cultura indipendente italiana, anche a dispetto... (continuer)
Di seguito una breve descrizione del film tratta dal sito di Documè - Circuito Indipendente del Documentario Etico e Sociale :
"I dischi del sole", di Luca Pastore(*)
(Italia - 2004 - 90' - 16 mm - Prod. Fandango)
L’etichetta discografica i dischi del Sole rappresenta una delle più importanti esperienze di ricerca, documentazione e diffusione della musica e cultura popolare italiane. I legami del gruppo di personaggi artefici di quel progetto con il contesto sociale, politico e storico degli anni tra il ’65 e il ’75 hanno impresso indelebilmente il marchio dell’etichetta nella cultura indipendente italiana, anche a dispetto... (continuer)
Alessandro 23/3/2006 - 13:42
Tramonto d'Africa
da "Per Grazia Ricevuta" (2001)
Forse la migliore canzone dei PGR, all'altezza dei migliori pezzi dei CSI. Molta fatica per trovare il testo, alla fine l'ho scovato nell'unica pagina che contiene i testi di tutto l'album dei PGR, ho corretto però qualche particolare.
Una delle poche canzoni italiane in cui si affronta il tema del colonialismo italiano in Africa Orientale.
Nel 1935, durante la seconda guerra italo-abissina il comando fu affidato al generale Pietro Badoglio, la cui condotta della guerra provocò sensazione e riprovazione in tutto il mondo, a causa dell'utilizzo del terribile gas iprite, che venniva irrorato dagli aerei in volo a bassa quota, sia sui soldati che sui civili: in totale vennero impegate tra le 300 e le 500 tonnellate di questo gas.
(Lorenzo Masetti)
Forse la migliore canzone dei PGR, all'altezza dei migliori pezzi dei CSI. Molta fatica per trovare il testo, alla fine l'ho scovato nell'unica pagina che contiene i testi di tutto l'album dei PGR, ho corretto però qualche particolare.
Una delle poche canzoni italiane in cui si affronta il tema del colonialismo italiano in Africa Orientale.
Nel 1935, durante la seconda guerra italo-abissina il comando fu affidato al generale Pietro Badoglio, la cui condotta della guerra provocò sensazione e riprovazione in tutto il mondo, a causa dell'utilizzo del terribile gas iprite, che venniva irrorato dagli aerei in volo a bassa quota, sia sui soldati che sui civili: in totale vennero impegate tra le 300 e le 500 tonnellate di questo gas.
(Lorenzo Masetti)
Sotto questo cielo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 23/3/2006 - 11:22
Body Count
Come "Orange Crush", è una canzone che parla della guerra in Vietnam... E' un brano che i R.E.M. interpretano spesso da vivo ma non mi pare che sia mai stato incluso in qualche pubblicazione ufficiale...
All the young kids learn to dance in the combat zone
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 22/3/2006 - 17:57
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Gun Shy
[1987]
Parole e musica di Natalie Merchant
Nell'album intitolato "In My Tribe"
Testo ripreso dal sito ufficiale dell'autrice
"Sono così bravi a fare dei soldati, ma non altrettanto a fare degli uomini."
"... C'è un mondo fuori da questa stanza e quando vorrai incontrarlo promettimi che non lo farai con la tua pistola..."
Parole e musica di Natalie Merchant
Nell'album intitolato "In My Tribe"
Testo ripreso dal sito ufficiale dell'autrice
"Sono così bravi a fare dei soldati, ma non altrettanto a fare degli uomini."
"... C'è un mondo fuori da questa stanza e quando vorrai incontrarlo promettimi che non lo farai con la tua pistola..."
I always knew that you would
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 22/3/2006 - 17:31
Sólo le pido a Dios
In questo terzo tragico anniversario di guerra, mi unisco a tutti voi delle CCG/AWS nel dolore e nella condanna di questa vergogna che sta funestando la vita di milioni e milioni di persone, tutti noi compresi.
Oltretutto, questa già tragica ricorrenza è stata resa ancora più assurda dall'alta onoreficenza riconosciuta a Fabrizio Quattrocchi, uno che ha scelto quella vita e ne ha accettato i rischi conseguenti solo per denaro, non certo per amore di "Patria" (concetto già retorico ma mai tanto abusato come oggi!)... E a chi dice, giustamente indignato, ma perché a costui e non ai morti di Nassiriya io dico: niente "patacche", fuori subito da questa sporca guerra e risarcimenti miliardari ai parenti di quei soldati che sono stati mandati al macello...
È anche il terzo anniversario di questo sito e devo dire che sono contento che ci sia... Però, parafrasando il Sub Comandante Marcos, sarei... (continuer)
Oltretutto, questa già tragica ricorrenza è stata resa ancora più assurda dall'alta onoreficenza riconosciuta a Fabrizio Quattrocchi, uno che ha scelto quella vita e ne ha accettato i rischi conseguenti solo per denaro, non certo per amore di "Patria" (concetto già retorico ma mai tanto abusato come oggi!)... E a chi dice, giustamente indignato, ma perché a costui e non ai morti di Nassiriya io dico: niente "patacche", fuori subito da questa sporca guerra e risarcimenti miliardari ai parenti di quei soldati che sono stati mandati al macello...
È anche il terzo anniversario di questo sito e devo dire che sono contento che ci sia... Però, parafrasando il Sub Comandante Marcos, sarei... (continuer)
Alessandro 21/3/2006 - 12:59
A una dea [O patata leopolina]
L'avv. Stazzi di Milano era prigioniero nel campo di concentramento di Leopoli, in Ucraina (Lwów in polacco, Лвів in ucraino) il 20 novembre 1943. Qui scrisse quella che nel sito Sussurri e grida-Poesie dal fronte è considerata una "poesia", ma che in realtà è la chiarissima parodia della notissima ballata romantica Rondinella pellegrina di Tommaso Grossi (1790-1853), tratta dal suo romanzo storico Marco Visconti (1834). La poesia del Grossi fu messa in musica divenendo ben presto una vera e propria canzone popolare, specialmente nella tradizione toscana (la si può ascoltare, tra gli altri, nell'interpretazione di Riccardo Marasco). E sulla medesima aria può essere cantata la parodia dell'avv. Stazzi, un'amara parodia che parla di fame per una patata.
Avvertenza: Nella canzone originale gli ultimi due versi di ogni strofa sono ripetuti.
O Patata leopolina
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/3/2006 - 02:18
Una ragione per vivere
Un antico canto curdo nella traduzione italiana cantata dai Ratti. Grazie a Ezio per la segnalazione avvenuta...con qualche casino tempo fa sul newsgroup it.fan.musica.guccini. [RV]
[2001]
Album: CantiEControCantiInCantina
Scendo dagli alti sentieri di montagna,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/3/2006 - 01:49
Parcours:
Du Kurdistan
Lamento
Il testo originale tedesco della poesia di Hermann Hesse, da questa pagina
KLAGE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/3/2006 - 01:43
Eurialo e Niso
March 20, 2006
Versione inglese di Riccardo Venturi per la mailing list Combat Folk
20 marzo 2006
Versione inglese di Riccardo Venturi per la mailing list Combat Folk
20 marzo 2006
EURYALUS AND NISUS
(continuer)
(continuer)
20/3/2006 - 14:08
Fausto Amodei: Il prezzo del mondo
Non riuscivo a trovarla! L'ho sentita cantata da Amodei nel film-documentario "I dischi del sole" di Luca Pastore (che consiglio a tutti, adesso è uscito anche in dvd + un cd con alcune delle canzoni che compongono la colonna sonora. E' veramente ben fatto, interessantissimo, a tratti commovente, ma anche "ricaricante") e mi è venuta voglia di farla con il mio gruppo (I Vincanto. www.vincantomusica.it). E' davvero significativo e forse più attuale oggi di quando fu scritta...
Grazie mille...!
Grazie mille...!
Ilaria 20/3/2006 - 14:01
Noi non ci saremo
PER QUANDO NOI NON CI SAREMO
di Carletti, Guccini e Tagliazucchi
Un recitato che apriva il primo album dei Nomadi intitolato appunto Per quando noi non ci saremo dei Nomadi (1967). Il legame con la canzone "Noi non ci saremo" è evidente.
[...] il disco inizia con la title track, recitata (si fa per dire) su un delicato sottofondo di clavicembalo e - quasi impercettibile - organo (harmonium?) non da Augusto, come sembra, ma dal doppiatore milanese Luigi Paoletti (lo segnala un documentatissimo nomadologo come Pietro Casarini, amico di Daolio): "Per quando i nastri di pietra finiranno nel sogno", firmato Carletti, Guccini e Tagliazucchi.
Si ringrazia Daniela "k.d." del newsgroup it.fan.musica.guccini per la preziosa notizia.
di Carletti, Guccini e Tagliazucchi
Un recitato che apriva il primo album dei Nomadi intitolato appunto Per quando noi non ci saremo dei Nomadi (1967). Il legame con la canzone "Noi non ci saremo" è evidente.
[...] il disco inizia con la title track, recitata (si fa per dire) su un delicato sottofondo di clavicembalo e - quasi impercettibile - organo (harmonium?) non da Augusto, come sembra, ma dal doppiatore milanese Luigi Paoletti (lo segnala un documentatissimo nomadologo come Pietro Casarini, amico di Daolio): "Per quando i nastri di pietra finiranno nel sogno", firmato Carletti, Guccini e Tagliazucchi.
Si ringrazia Daniela "k.d." del newsgroup it.fan.musica.guccini per la preziosa notizia.
PER QUANDO NOI NON CI SAREMO
(continuer)
(continuer)
20/3/2006 - 12:55
Kilka zdań o Hitlerjugend
[1989]
Il testo è ripreso da qui. Il titolo della canzone significa: "Qualche dato sulla Gioventù Hitleriana". Si tratta di una canzone contro i rigurgiti del nazismo, ed è stata composta in un anno significativo per la Polonia e per tutti i paesi dell'ex blocco orientale...
Il testo è ripreso da qui. Il titolo della canzone significa: "Qualche dato sulla Gioventù Hitleriana". Si tratta di una canzone contro i rigurgiti del nazismo, ed è stata composta in un anno significativo per la Polonia e per tutti i paesi dell'ex blocco orientale...
Najpierw przeczytaj sam
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 20/3/2006 - 10:02
Parcours:
CCG Antifà: Antifascisme militant
Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
LETTONE / LATVIAN - Valdis Mednis
La versione lettone di Valdis Mednis ripresa da Dziesmas.lv
Valdis Mednis' Latvian version reproduced from Dziesmas.lv
Valdis Mednis' Latvian version reproduced from Dziesmas.lv
LILI MARLĒN
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 19/3/2006 - 01:51
Killer Of Giants
Album: The Ultimate Sin - 1986
I giganti di cui parla Ozzy in questo brano tratto da The Ultimate Sin non sono quelli tramandati dalla mitologia, sono le due superpotenze nel pieno della Guerra fredda. Il brano dai toni malinconici, che chiude un album non indimenticabile, ha uno dei testi più belli mai scritti dal Madman di Birmingham, a conferma di quanto fosse superficiale considerare Ozzy un semplice cantante heavy metal.
da Che bomba queste 10 canzoni sull'apocalisse nucleare
da Che bomba queste 10 canzoni sull'apocalisse nucleare
If none of us believe in war
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/3/2006 - 14:14
Andrea
Grazie per questo tuo ricordo che sicuramente mette fine a ogni discussione, se ancora ci fosse qualche dubbio sul significato della canzone. Nell'introduzione era già comunque riportato un brano della presentazione della canzone da parte dello stesso Fabrizio durante un concerto del 1992 a Milano.
Lorenzo 18/3/2006 - 12:48
×
Testo di Giorgio Bertero
Musica di Gianni Guarnieri [*]
Dallo sceneggiato TV di Luciano Codignola e Leandro Castellani Quaranta giorni di libertà
ispirato alla storia della Libera Repubblica dell'Ossola.
Testo trascritto all'ascolto dopo l'invio dell'mp3 reperito da Adriana su Emule.
[*] I fratelli Guido e Maurizio de Angelis, autori della sigla finale "Verde" e del commento musicale allo sceneggiato televisivo, intervengono nel controcanto di alcune parti della canzone.
Leandro Castellani, il regista di Quaranta giorni di libertà, è gentilmente intervenuto su questa pagina per segnalarci i veri autori di questa canzone, Giorgio Bertero e Gianni Guarnieri. Abbiamo ovviamente corretto l'autoria. Si avverte che, nel commento che segue, essa risulta ancora attribuita ai fratelli Guido e Maurizio de Angelis, che peraltro sono gli autori della sigla finale, "Verde", e del commento... (continuer)