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Dopiero tuż nad ziemią

Dopiero tuż nad ziemią
[1989]
Dall'album "Kolaboracja II"

[Verrà quanto prima inserita una traduzione italiana.]
Gdzieś pod ziemią walka trwa
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 4/9/2005 - 23:50
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Nienawiść i wojna

Nienawiść i wojna
[1989]
Dall'album "Kolaboracja II"

[Verrà quanto prima inserita una traduzione; il titolo significa "Ignoranza e guerra".]
Po co walczą armie?
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 4/9/2005 - 23:46
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Conversation Peace

Conversation Peace
da "Conversation Peace" (1995)
Staring right at 2000 AD
(continuer)
4/9/2005 - 23:45
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Front Line

Front Line
da Stevie Wonder's Original Musiquarium (1982)
I am a veteran of the war
(continuer)
4/9/2005 - 23:42
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Too Many Puppies

Too Many Puppies
Album: Frizzle Fry (1990)

"The song is mostly about the band's reflection on war, and how many soldiers are too young to go off to war, parodying the idea of "the dogs of war" by claiming the dogs are merely puppies. The song was written shortly before the first Persian Gulf War and was about violence in the Middle East during the time period."
(fonte: en.wikipedia)
(Alessandro)
Too many puppies are being shot in the dark.
(continuer)
4/9/2005 - 23:24
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Deja Vu (All Over Again)

Deja Vu (All Over Again)
Lo abbiamo già visto e sentito, quel mormorìo che si trasforma in voce. Voce di dentro e dolore pubblico, fantasmi di guerra che risorgono con il pianto delle madri. È questo il tema di “Deja Vu All Over Again”, canzone che dà il titolo al nuovo album di John Fogerty, il primo dopo sette anni. Una canzone contro la guerra in Iraq, che ha fatto tornare alle cronache il nome dello storico leader dei Creedence Clearwater Revival. Fogerty, per giunta, è stato tra i partecipanti al tour anti-Bush Vote For Change.
(Gerardo Panno)
Did you hear 'em talkin' 'bout it on the radio
(continuer)
4/9/2005 - 23:07
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This War

This War
"Avrei voluto che Bush avesse trattato l'Iraq come avrebbe trattato un'emergenza in Louisiana"... fa impressione rileggere questa dichiarazione oggi, quando Bush ha trattato l'emergenza in Louisiana esattamente come l'Iraq!
Lorenzo Masetti 4/9/2005 - 22:56
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Giovanni

Giovanni
da "Ho un sogno" (2003)

La canzone riporta la storia di Giovanni Dalle Bande Nere, capitano di una schiera di soldati dell’esercito pontificio, e poi la morte di un altro Giovanni, un moderno pilota di aerei Tornado.

L'introduzione parlata è tratta dal film Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi, che narra degli ultimi giorni di vita del condottiero Giovanni delle Bande Nere. Si tratta di una traduzione dei primi sei versi (escluso il secondo) della decima elegia del primo libro di Albio Tibullo.
(continuer)
4/9/2005 - 22:50
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Masters Of War

Masters Of War
DYLAN NEGA L'EVIDENZA / DYLAN DENIES EVIDENCE

«Take Masters Of War. Every time I sing it, someone writes that it's an antiwar song. But there's no antiwar sentiment in that song. I'm not a pacifist. I don't think I've ever been one. If you look closely at the song, it's about what Eisenhower was saying about the dangers of the military-industrial complex in this country. I believe strongly in everyone's right to defend themselves by every means necessary»
(Interview with Robert Hilburn, Los Angeles Times, 2001/9/16)


«A vital element in keeping the peace is our military establishment. Our arms must be mighty, ready for instant action, so that no potential aggressor may be tempted to risk his own destruction...

This conjunction of an immense military establishment and a large arms industry is new in the American experience. The total influence — economic, political, even spiritual... (continuer)
4/9/2005 - 22:20

Il giornalista

Il giornalista
(1961)

Testo di Gianni Rodari
Musica di Fausto Amodei

"Sempre sulla scia dei Cantacronache, nel ’61 Margot Galante Garrone incide un disco di canzoni per bambini su testi di Gianni Rodari, fra cui questa, musicata da Fausto Amodei, un messaggio volutamente ma provocatoriamente ingenuo."

(Enrico de Angelis, da Mille papaveri rossi - La pace nella canzone italiana)
O giornalista, inviato speciale,
(continuer)
4/9/2005 - 18:28
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Clochard

Clochard
Seduto sul fiume col cuore spezzato
(continuer)
4/9/2005 - 18:03
Parcours: Déserteurs
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Gli ultimi fuochi

Gli ultimi fuochi
Album: Charade (1995)
Foglie di mille verdi
(continuer)
4/9/2005 - 17:59
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Il vento dell'odio

Il vento dell'odio
2002
Pane e rose
Lungo il cammino
(continuer)
4/9/2005 - 17:43
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Together

Together
da Pearl Days (2005)

Un bellissimo videoclip d'animazione accompagna Together, primo singolo tratto dal nuovo album di Elisa, Pearl Days. Una canzone sulle nostre attuali insicurezze che si riflette nelle immagini di un mondo cupo e claustrofobico. Vista da lontano, la Terra è un pianeta azzurro. Da vicino è un cielo nero, ingranaggi che stritolano la vita, aerei che incessanti lanciano bombe, mentre il potere fa i suoi calcoli. Ma per ogni bomba caduta sulla terra c'è un'Elisa che spunta dai crateri...

Kataweb Musica

*

Together, il primo singolo, è una canzone contro la guerra ma scritta su una musica ironica, come dice la stessa Elisa: "Era il pezzo che mettevo su a casa per ballare e che avevo precedentemente registrato sulla mia tastiera, ogni volta che lo ascoltavo ci cantavo sopra cose inventate sul momento col megafono... Poi è arrivato il testo che parla di una cosa seria, ma... (continuer)
Together, here we are, boy and girl walk alone
(continuer)
4/9/2005 - 15:50

Niño iraquí

Letra y música: Manuel Sandoval (21.III.2003)

da http://switzerland.indymedia.org/fr/20...
Niño iraquí
(continuer)
4/9/2005 - 15:36
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Pasa un avión

Pasa un avión
Una locutora en el televisor
(continuer)
envoyé par adriana 4/9/2005 - 07:46
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Roses

Roses
from A Crash Course in Roses (1998)

Words and music by Catie Curtis
Am I the kind of brother who would leave you
(continuer)
3/9/2005 - 21:32
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Done With Bonaparte

Done With Bonaparte
da "Golden Heart" (1996), il primo album solista dopo lo scioglimento dei Dire Straits
Interpretata anche insieme a Emmylou Harris
We've paid in hell since Moscow burned
(continuer)
3/9/2005 - 21:26
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Pokój i krew

Pokój i krew
[1987]
Dall'album "Kolaboracja I"

"Pace e sangue". Tutti la vogliono, la "pace", ma....
Moja ojczyzna walczy o pokój
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/9/2005 - 19:38
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XXI Wiek

XXI Wiek
[1987]
Dall'album "Underground"

Nel 1987, i Dezerter così descrivono il XXI secolo che sarebbe iniziato soltanto 13 anni dopo. Ora che siamo nel XXI secolo oramai già da quattro anni, possiamo confermare che avevano pienamente ragione.
XXI wiek
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/9/2005 - 19:30
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Wasn't that a time

Wasn't that a time
[1950?]
Scritta da Lee Hayes (1914-1981)
Musica de The Weavers
Testo trovato sul blog francese Folk & Politique e controllato all’ascolto.

Il brano si trova in “The Weavers On Tour” del 1957 ma divenne famoso nel 1955 quando Pete Seeger si offrì di cantarlo di fronte alla HCUA, la commissione d’inchiesta sulle attività antiamericane, presso la quale era stato convocato, come tanti altri artisti, per via della sua precedente appartenenza al Partito comunista e per le sue idee. Pete Seeger venne poi condannato ad un anno di reclusione (pena in seguito annullata dalla Corte Suprema) e tra i capi d’imputazione c’era proprio aver più volte interpretata una canzone come “Wasn’t That a Time”.

Che poi è più che altro una canzone patriottica, ma non del patriottismo becero ed utilitarista dei “fascisti” di ogni luogo... Si parte infatti con la celebrazione di due momenti fondanti la storia... (continuer)
Our fathers bled at Valley Forge
(continuer)
envoyé par anonimo & Bartleby 3/9/2005 - 19:27
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Urodziłem się 20 lat po wojnie

Urodziłem się 20 lat po wojnie
[1987]
Dall'album "Underground out of Poland"

Essere nati vent'anni dopo la guerra e capire che niente è cambiato, che la pace e la libertà promesse sono state solo un inganno.
Cieszyli się ludzie, że wojna skończona
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/9/2005 - 19:27
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Messieurs les militaires

Messieurs les militaires
Paroles et musique: Michel Bühler.
Arrangement: Michel Devy.
Production: L'Escargot - Gilles Bleiveis.
1976
Quand vous ferez la guerre, ne comptez pas sur moi
(continuer)
envoyé par adriana 2/9/2005 - 12:03
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Ceux qui disent NON

Un autre monde est possible
(continuer)
envoyé par adriana 2/9/2005 - 10:59

Saltarella a cannonate

Saltarella a cannonate
(D. Sepe, var. su trad.)
Dall'album "Nia Maro", 2004; il titolo significa "Il nostro mare", o meglio "Mare nostrum" in esperanto.
Nell'album è unita nelle "Saltarelle" iniziali a Brancaleone alle Crociate [Pirulè]
Lu surdate che va a la guerra
(continuer)
envoyé par laverdure 2/9/2005 - 10:33

La marche du NON

La marche du NON
[avril 2003]
Paroles et musique d'Annie Nobel
Testo e musica di Annie Nobel


Testo ripreso da Révoltes.free.fr
Non, il ne suffit plus
(continuer)
envoyé par adriana 2/9/2005 - 07:55
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Stál voják na dešti

Stál voják na dešti
Testo di Jiří Šotola
Musica di Jaromír Nohavica

Crediamo che questa canzone, su testo del poeta Jiří Sotola e musicata sull'aria di una canzone popolare, sia autenticamente uno dei momenti più alti dell'arte del grande Jarek Nohavica. Un soldato di guardia da solo, nella notte, sotto la pioggia, che sceglie forse la forma estrema di ribellione, di diserzione, di dire "Non ci sto": uccidersi. Portarsi l'arma alla bocca in un "bacio raggelante" e spararsi. Questo dall'autore della versione cèca de Le déserteur. Nessuno può sapere cosa, in quel momento, sia passato nella testa del soldato, in quella notte di solitudine; quali pensieri, quali angosce, quali rabbie. Certo è che questa canzone ci ricorda tanti, troppi episodi del genere accaduti realmente. Perché può succedere che una persona in preda a mille problemi, di qualsiasi natura, o semplicemente al male di vivere, sia contemporaneamente... (continuer)
Stál voják na dešti a bylo to už k ránu,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/9/2005 - 01:30
Parcours: Déserteurs
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Sarajevo

Sarajevo
[1996]
Testo e musica di Jaromír (Jarek) Nohavica
Lyrics and music by Jaromír (Jarek) Nohavica
Album: Divné století

Visita il SITO ITALIANO DI JAROMÍR NOHAVICA!: Discografia- Biografia- Testi – Traduzioni – Novità. A cura di Alessandro. Consigliato da CCG! Recommended by AWS!

Přes haličské pláně vane vítr zlý,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/9/2005 - 01:26
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Rakety

Rakety
Testo e musica di Jaromír Nohavica

Visita il SITO ITALIANO DI JAROMÍR NOHAVICA!: Discografia- Biografia- Testi – Traduzioni – Novità. A cura di Alessandro. Consigliato da CCG! Recommended by AWS!

Hodláš-li, lásko, přijít za mnou až zítra,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/9/2005 - 01:04
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Když mě brali za vojáka

Když mě brali za vojáka
[1990]
Musica di Jaromír (Jarek) Nohavica
Music by Jaromír (Jarek) Nohavica
Poesia di Fráňa Šrámek [1906]
Album: V tom roce pitomém

Testo ripreso da questa pagina

Fráňa Šrámek è stato un importante poeta ceco, nato il 19 gennaio 1877 a Sobotka e morto il 1° luglio 1952 a Praga. Per un breve periodo della sua vita aderì all'anarchismo, proprio in seguito alla sua esperienza di servizio militare nelle caserme asburgiche. Durante la 1a guerra mondiale combatté sui fronti italiano e rumeno.

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Když mě brali za vojáka, stříhali mě dohola,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/9/2005 - 00:42
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Danse Macabre

Danse Macabre
[1996]
Testo e musica di Jaromír (Jarek) Nohavica
Lyrics and music by Jaromír (Jarek) Nohavica
Album: Divné století

Malgrado il primo verso che ricorda Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento, è una canzone sull'abitudine alla guerra, sul "farci il callo", sull' "amore che è odio e sull'odio che è amore". Lo scenario sono le guerre balcaniche, ma potrebbe essere lo scenario di tutte le guerre. La canzone è espressamente dedicata dall'autore a [[|Leonard Cohen]].

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věnováno Leonardu Cohenovi
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/9/2005 - 00:35

Les enfants du silence

Les enfants du silence
Les enfants du silence, ceux qu’on accuse dès la naissance
(continuer)
envoyé par adriana 1/9/2005 - 17:28
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Rojo sobre negro

Rojo sobre negro
(1967)
Album: Aleluya n.1
Rojo sobre negro,
(continuer)
envoyé par adriana 1/9/2005 - 12:51

Monsieur le président

Monsieur le président
Una canzone che, dal titolo, riporta direttamente a Le déserteur...
Monsieur le président
(continuer)
envoyé par adriana 1/9/2005 - 10:23
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Lu mari ntra li recchi

Lu mari ntra li recchi
Grazie a Maria Rosaria Coppola dei Cantacunti che ci ha fatto avere le parole e la traduzione italiana di questa canzone tratta da "Il martirio di Otranto", dov'è raccontata la sanguinosa presa di Otranto da parte dei Turchi nel 1480.

I soldati spagnoli presidiari invece di difendere Otranto preferirono fuggire: non era loro quella terra, non erano loro quelle case, non erano loro quelle donne e quei bambini.

A difendere la città restano gli Otrantini.
Pescatori, gente di mare che mai aveva usato un'arma, unita combatte: per il Regno, per il proprio paese, per la Fede in Dio.
E quando il Regno li abbandona alla loro sorte, Dio li dimentica e il paese è distrutto dal fuoco e dalle palle di cannone, quando ormai tutto è perduto...
combatte ancora.

Combatte per un sogno, un sogno semplice di pescatori: una vita serena fatta di partenze e ritorni; nell'immensità del mare o nella piccola case, tra gli schizzi salati o nelle calde braccia delle mogli. Una vita in PACE attendendo la fine.
(dalle note del disco)
Cumbattera, cumbattera
(continuer)
31/8/2005 - 20:14
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La guerra dei mutandoni

La guerra dei mutandoni
Testo di Gabriele Baldoni
Musica di Raniero Gaspari

Pensare di far parte di un elenco che contiene nomi di tale portata sembra quasi irriverente, ma anche il mondo dei bambini deve essere abituato ad considerare la guerra una follia terrificante, quindi...

È ovvio che, trattandosi di una canzone per un pubblico di piccolissimi, ha un testo fatto di parole apparentemente semplici e "giocose". I concetti però sono chiarissimi.
1-La guerra non è nè bella nè eroica: è sempre una tragedia.
2-Spesso è fatta per motivi stupidi che sevono gli interessi di pochi.
3-Chi la vuole non la combatte di persona, manda gli altri al macello.
Guidobaldo dei Baldoni,
(continuer)
envoyé par Gabriele Baldoni 31/8/2005 - 16:53
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La mauvaise herbe

La mauvaise herbe
[1954]
Testo e musica di Georges Brassens
Paroles et musique de Georges Brassens

Per un'analisi completa (in francese) si veda Analyse Brassens.

L'jour de gloire est arrivé è un chiaro riferimento a un verso della Marsigliese, chiaramente disapprovata nella canzone.
Le jour de gloire est arrivé: Clin d'oeil à l'hymne national français, la Marseillaise, que les vers suivants désapprouvent.

"La mauvaise herbe", à sa naissance, ne connut pas un gros succès. On ne comprend le pourquoi. C'est une guerre totale, avouée et déclarée contre une société déshumanisée. qui écrase l'individu sous l'HLM et revêt sa pensée d'un uniforme couleur muraille et grisaille.
"Les hommes sont faits, nous dit-on - Pour vivre en bande, comm' les moutons - Moi, j'vis seul, et c'est pas demain - Que je suivrai leur droit chemin." Les "braves gens" ne semblèrent pas apprécier cette façon de parler d'eux. Brassens... (continuer)
Quand l'jour de gloire est arrivé
(continuer)
envoyé par Mariano Acanfora 31/8/2005 - 16:00
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Ninna Nanna

Ninna Nanna
Grazie a Maria Rosaria Coppola dei Cantacunti che ci ha fatto avere le parole e la traduzione italiana di questa bellissima Ninna Nanna tratta da "Il martirio di Otranto", dov'è raccontata la sanguinosa presa di Otranto da parte dei Turchi nel 1480.

Anche prima della caduta della città, le campagne di Otranto ed il borgo sono saccheggiati e la popolazione giovane e sana viene deportata in Turchia.

Forse tra quei bimbi deportati c'è il vecchio rematore che nel suo sogno meridiano ancora ricorda il canto disperato di sua madre che, sola per le strade insaguinate, ricerca la sua "pecorella".
(dalle note del disco)
Tinìa tre anni, tre anni tinìa
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 31/8/2005 - 10:16
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Another Brick In The Wall Part I

Another Brick In The Wall Part I
Dall'album / From the album "The Wall" (1979)

Il primo mattone nel muro che Pink costruisce è il primo evento tragico che segna la sua vita: il padre che parte per la guerra lasciando solo un ricordo.
The first brick in the wall is the first bad experience in Pink's life: the father who goes to war "leaving just a memory".


THE WALL

L'idea di base dell'album e la maggior parte delle canzoni sono di Waters. Nell'album è raccontata la vita di un anti-eroe chiamato Pink (Floyd) che è martellato e maltrattato dalla società fin dai primissimi giorni della sua vita: avendo perso il padre (ucciso ad Anzio durante la Seconda Guerra Mondiale, proprio come il padre di Roger Waters), viene soffocato da una madre iperprotettiva e oppresso a scuola da insegnanti dispotici che cercano di plasmare lui e gli altri allievi in modo da renderli "normali", "adatti" e "utili" alla societa. Pink si rifugia... (continuer)
Daddy's flown across the ocean
(continuer)
29/8/2005 - 21:24
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I Did Not Raise My Boy To Be A Soldier

I Did Not Raise My Boy To Be A Soldier
(1915)
Lyrics by Alfred Bryan
Music by Al Piantadosi

La canzone "I Did Not Raise My Boy To Be A Soldier" divenne popolare tra chi non voleva che gli Stati Uniti entrassero nella Prima Guerra Mondiale, tuttavia quando gli Stati Uniti nel '17 entranono in guerra Harvey fu costretto a smettere di registrare perché la canzone che gli aveva dato un po' di notorietà era considerata antipatriottica

*

The antiwar protest song "I Did Not Raise My Boy To Be A Soldier" in 1915 became popular with people who wished for America to stay out of World War I. Soon after America did intervene in the war in 1917, Harvey stopped recording, as the sentiments of that song were no longer popular and were considered unpatriotic. Many documentaries about World War I contain the song, however, and it is still on this song that Harvey's voice is most heard.


Sheet Music Cover / Copertina dello Spartito
Ten million soldiers to the war have gone
(continuer)
29/8/2005 - 15:41
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Our Captain Cried All Hands

anonyme
Our Captain Cried All Hands
Questa è la versione cantata da Martin Carthy nell'album Byker Hill (con Dave Swarbrick, 1967)

Sung by Martin Carthy on his and Dave Swarbrick's 1967 album Byker Hill, this track was included in the 4LP folk anthology Electric Muse: The Story of Folk into Rock and its 3CD successor, New Electric Muse: The Story of Folk into Rock, and in 2003 on the Dave Swarbrick anthology Swarb!.

Martin Carthy said in the Byker Hill sleeve notes:

The tune of Our Captain Cried All Hands was noted down by Vaughan Williams and slightly adapted to John Bunyan's famous hymn He who would Valiant be. James Reeves, in his notes on the song in the Everlasting Circle, suggests that the song may at one time have been converted for religious use (in much the same way that the Salvation Army converted Oh, No John to Oh, Yes Lord) which would possibly explain the rather confusing last verse which suggests a voyage... (continuer)
Our captain cried, All hands and away tomorrow,
(continuer)
29/8/2005 - 15:14
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Fighting For Strangers

Fighting For Strangers
[XIX Century / XIX Secolo]
Arr. Hart / Prior / Knight / Johnson / Kemp

To the tune of He Who Would Valiant Be by John Bunyan [1684]
Music: “St. Dunstan’s,” Charles Winstan Douglas, 1917
Alternate tunes:
“Moab,” John Roberts, 1870
“Monks Gate,” traditional Sussex melody; arranged by Ralph Vaughan Williams, 1904

Sul motivo di He Who Would Valiant Be di John Bunyan [1684]
Musica: “St. Dunstan’s,” Charles Winstan Douglas, 1917
Melodie alternative:
“Moab,” John Roberts, 1870
“Monks Gate,” traditional Sussex melody; arr. di Ralph Vaughan Williams, 1904

Gli Steeleye Span, storica formazione folk-rock britannica, hanno registrato questa canzone nell'ultimo (e uno dei migliori) album della loro formazione classica, "Rocket Cottage" [1976]. Una registrazione dal vivo dal tour del 1991 fu pubblicata sul CD "Tonight's the night". Un'altra registrazione del 6 dicembre 1994 alla St David's... (continuer)
What makes you go abroad fighting for strangers?
(continuer)
29/8/2005 - 15:07
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You’ve Got To Die For The Government

You’ve Got To Die For The Government
[1996]
Album: Die For Your Government
You've gotta die, gotta die, gotta die for your government?
(continuer)
29/8/2005 - 14:54
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L'uomo

L'uomo
da "L'uomo" (1971)
Lino Vairetti (voce, chitarra acustica, tastiere)
Elio D'Anna (flauto, sax)
Danilo Rustici (chitarra, organo, voce)
Lello Brandi (basso)
Massimo Guarino (batteria, percussioni)

Uno dei più grandi gruppi del prog italiano, gli Osanna erano napoletani, formati nel 1971 da ex componenti dei Volti di Pietra e Città Frontale (un altro gruppo con lo stesso nome si formò dopo lo scioglimento degli Osanna registrando l'album El Tor), il cui tastierista Gianni Leone era entrato nel Balletto di Bronzo. Il fiatista Elio D'Anna proveniva dagli Showmen, gli altri non avevano esperienze musicali significative.

L'uomo, il primo album, pubblicato con la celebre copertina apribile in tre parti, contiene già tutti gli elementi caratteristici del gruppo, la bella voce di Lino Vairetti (con testi anche interessanti), il flauto aggressivo di Elio D'Anna, il fluido stile chitarristico... (continuer)
L'uomo, la terra, il cielo, il mare
(continuer)
29/8/2005 - 14:34
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Bring On The Lucie (Freeda Peeple)

Bring On The Lucie (Freeda Peeple)
Dall'album / From the LP "Mind games" (1973)
We don't care what flag you're waving
(continuer)
29/8/2005 - 12:37

Amira al Gazi (Princesa de Gaza)

Amira al Gazi (Princesa de Gaza)
PARA RACHEL CORRIE

Presentazione dell'autore da:www.hostalmusical.com/mt/petisme/archives/000623.html

UNA CANCIÓN INACABADA
Allá vamos. Quisiera regalarles algo especial y estrenar esta canción en los conciertos de Palestina. Es un tema lento, susurrado y con voz grave al principio. Después sube poco a poco de intensidad y no sé todavía cómo acabaré, supongo que llorando o gritando. A ver si me da tiempo y la acabo allí mismo. Hay frases en árabe que no controlo. El regalo es extensivo a los amigos del petisblog. Hasta la vuelta. Dejo los comentarios abiertos porque sé que me hará ilusión leer palabras de aliento si pillo un cibercafé. Paz, justicia y libertad para todos los vigilantes del cielo.
Rachel era americana
(continuer)
envoyé par adriana 29/8/2005 - 09:19
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Love And Peace Or Else

Love And Peace Or Else
da "How to dismantle an atomic bomb"
Lay down
(continuer)
28/8/2005 - 18:26
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Baghdad

Baghdad
In your plane in the blue sky
(continuer)
28/8/2005 - 17:39
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1916

1916
dall'album "1916" (1991)

Una lenta ballata in cui la voce di Lemmy è accompagnata solo da percussioni e da una tastiera elettronica per questa triste storia di un soldato sedicenne durante la prima guerra mondiale, ancora più giovane dei "ragazzi del '99".
Sixteen years old when I went to the war,
(continuer)
28/8/2005 - 17:14
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Running Gun Blues

Running Gun Blues
From/da "The Man Who Sold The World" (1970)

Ovviamente c'è un gioco di parole, perché blues vuol dire anche "tristezza". All'interno di questo album di atmosfere assai cupe (che qualcuno definisce, sconsideratamente, "nietzscheane"), una canzone assai particolare e dura.
I count the corpses on my left, I find I'm not so tidy
(continuer)
28/8/2005 - 16:47
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Società infame

Società infame
Da :TIN TUN TENO - 1989
Registrazioni dal vivo di cantori e suonatori delle Valli Chisone e Germanasca

Canto di protesta risalente probabilmente all’epoca della prima guerra mondiale (per il riferimento a Trento), e certamente ispirato dalle idee pacifiste e libertarie del partito socialista, o, forse, del movimento anarchico.
www.lacantarana.it/pubblic/tunteno.pdf

Raccolta dalla voce di Augusto “Güstin” Tron, classe 1915, originario della borgata Campo del Clot ‎di Rodoretto, la maggiore frazione del Comune di Prali, Val Germanasca, Piemonte. Registrata nel ‎novembre del 1983‎.
Società infame tu mi hai rovinato
(continuer)
envoyé par adriana 28/8/2005 - 16:01
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Last Night Another Soldier

Last Night Another Soldier
Album: 2,000,000 Voices - 1981
Last night another soldier, last night another child
(continuer)
28/8/2005 - 15:33
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WWIII

WWIII
I declare war on the world
(continuer)
28/8/2005 - 15:02
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Yes Sir, I Will

Yes Sir, I Will
(1983)

"Yes Sir, I Will", pubblicato dai Crass nel 1983, fu l'ultimo album ufficiale della band. L'LP è composto da una singola traccia (spezzata in due) che conteneva un amaro e violento attacco all'allora primo ministro Margaret Thatcher e al suo governo nel periodo immediatamente successivo alla guerra delle Falkland, cantato sopra un accompagnamento arrabbiato quasi improvvisato degli strumentisti del gruppo. Gran parte delle parole di questa canzone sono riprese dalla lunga poesia "Rocky Eyed" del batterista Penny Rimbaud. Nele note di copertina dell'album sono riportate parti dell'articolo di Rimbaud The Pig's Head Controversy che originariamente erano apparse nella rivista International Anthem.

Il titolo del disco è ironico ed è ripreso da un ritaglio di giornale che riportava una conversazione che avrebbe avuto luogo tra Carlo, Principe di Galles e un soldato gravemente ustionato... (continuer)
The door stands open -
(continuer)
28/8/2005 - 12:31
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Amerika The Brutal

Amerika The Brutal
da/from "Bringer Of Blood" (2004)

The song "Amerika The Brutal" is an anti-war song and the video that accompanies it uses images of death and destruction propagated by war.
I'd rather died than to live in this fucked world
(continuer)
28/8/2005 - 12:03
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Readjustment Blues

Readjustment Blues
LP: "Aerie" (1972)

Words and music by Bill Danoff
Just out of the infantry this morning, I had to pay my dues across the sea.
(continuer)
28/8/2005 - 11:53
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Let's Have A War

Let's Have A War
There's so many opposites,
(continuer)
28/8/2005 - 11:40
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Handsome Johnny

Handsome Johnny
(Lou Gossett / Richie Havens)

Also recorded by The Flaming Lips

Uno dei pezzi più emblematici di Richie Havens, parla di Johnny il bello, in cui percorre tutte le guerre degli Stati Uniti a cui Johnny, un soldato nero, ha partecipato.
Hey, look yonder, tell me what's that you see
(continuer)
28/8/2005 - 11:27
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A Drug Against War

A Drug Against War
1993
Television, religion, social destruction
(continuer)
28/8/2005 - 00:42
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War Song

War Song
[1972]
Neil Young / Graham Nash

"May 1972: Neil Young writes "War Song" as a gesture of support for the anti-Vietnam War campaign of Presidential candidate George McGovern, and records it on his ranch with Graham Nash (who receives co-billing on the subsequent single), Kenny Buttrey, Tim Drummond and Ben Keith. The single is released to coincide with the Democratic Party's California primary, with proceeds going to help meet McGovern's expenses. This single flopped, and so, at the end of the year, did George."
from the book: Neil Young -- The Visual Documentary by John Robertson

"War Song" is a 1972 single credited to Neil Young & Graham Nash. It was released in support of presidential candidate George McGovern's campaign, who was running against then-president Richard Nixon. Young had already voiced his opinions of Nixon two years prior with "Ohio" while a member of Crosby,... (continuer)
In the morning when you wake up
(continuer)
28/8/2005 - 00:30
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Peace Call

Peace Call
(1952)
Parole e musica di Woody Guthrie, che però non credo incise mai il brano.
Si trova nel CD di Eliza Gilkyson intitolato "Land of Milk and Honey" pubblicato nel 2004.

(Bernart Bartleby)
Open your hearts to the paradise,
(continuer)
28/8/2005 - 00:20
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Peace

Peace
da "Kiko" (1992)
Yeah, yeah, yeah
(continuer)
28/8/2005 - 00:14
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Heroes

Heroes
[1977]
Testo di/Lyrics by David Bowie
Musica di/Music by David Bowie e Brian Eno
da/from "Heroes"

Bowie ha dichiarato che la canzone gli fu ispirata da una giovane coppia che si incontrava segretamente sotto la torretta di guardia del Muro di Berlino e che lui spiava dalla finestra dello studio di registrazione. Secondo Tony Visconti, il suo produttore, la coppia in questione era lui stesso ed una ragazza con cui Visconti aveva una storia durante la registrazione, la corista Antonia Maass.
(da Velvet Goldmine - il fanclub italiano di David Bowie)

This was inspired by a German couple who met every day under a gun turret on The Berlin Wall. Bowie, who was living in Berlin at the time, watched them and was impressed by their determination to be together.

Il titolo del brano è un riferimento alla traccia Hero presente sull'album Neu! '75 della band tedesca Neu!, che Bowie ed Eno ammiravano.... (continuer)
I, I will be king
(continuer)
27/8/2005 - 23:39

It's Not Our War

Music and Lyrics by Rich Pulin

"On august 2nd 1964, an American ship, the USS Maddox, was allegedly attacked, by the North Vietnamese in the gulf of Tonkin.this alleged attack led president Johnson to solicit congress for a declaration of war against the North Vietnamese, which was granted. shortly thereafter, both the first army and first marine divisions (50,000 men) were sent to Viet Nam and put on active duty. Prior to this event, the United States military involvement was restricted to only military advisors. president Kennedy planned on withdrawing those advisors before he was assasinated. Years later, the captain of the uss Maddox, John J. Herrick, confessed that his ship was never attacked and that he had fabricated most of the story to cooperate with the Johnson administrations efforts to accelerate the conflict into all out war. Today's "Tonkin" is "weapons of mass destruction"...and... (continuer)
Did we learn anything from Viet Nam
(continuer)
27/8/2005 - 22:56




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