נולדתי לשלום
Testo e musica di Uzi Hitman
Lyrics and music by Uzi Hitman
1979
Lyrics and music by Uzi Hitman
1979
אני נולדתי אל המנגינות
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi / ריקרדו ונטורי 12/9/2005 - 15:17
Generalens visa
[1970]
Testo e musica di Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music by Cornelis Vreeswijk
Text och musik: Cornelis Vreeswijk
Album: Poem, ballader och lite blues
Canzone del 1970, tratta dall'album Poem, ballader och lite blues (“Poesie, ballate e un po' di blues”). Nella Svezia del 1970, ancora ben saldamente folkhem col suo “socialismo nel capitalismo” o roba del genere (l' “esperimento svedese” che tanto affascinava il mondo), Cornelis Vreeswijk, che era uno che si guardava intorno, aveva paura dei nazisti in Germania; e pure in Svezia, c'è da presumere. Il fatto storico è che il nazismo, in Svezia, ha radici salde e antiche. La foto sopra, del 1933 (vale a dire l'anno in cui Hitler prese il potere in Germania), mostra una riunione di un Partito Nazista Svedese già ben organizzato, ed è un fatto che formazioni naziste siano state presenti in Svezia fin dal 1926. Così, in questa sua Canzone... (continuer)
Testo e musica di Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music by Cornelis Vreeswijk
Text och musik: Cornelis Vreeswijk
Album: Poem, ballader och lite blues
Canzone del 1970, tratta dall'album Poem, ballader och lite blues (“Poesie, ballate e un po' di blues”). Nella Svezia del 1970, ancora ben saldamente folkhem col suo “socialismo nel capitalismo” o roba del genere (l' “esperimento svedese” che tanto affascinava il mondo), Cornelis Vreeswijk, che era uno che si guardava intorno, aveva paura dei nazisti in Germania; e pure in Svezia, c'è da presumere. Il fatto storico è che il nazismo, in Svezia, ha radici salde e antiche. La foto sopra, del 1933 (vale a dire l'anno in cui Hitler prese il potere in Germania), mostra una riunione di un Partito Nazista Svedese già ben organizzato, ed è un fatto che formazioni naziste siano state presenti in Svezia fin dal 1926. Così, in questa sua Canzone... (continuer)
I Flatland bor dom flata, i Latland bor dom lata
(continuer)
(continuer)
envoyé par laverdure 12/9/2005 - 11:06
Dangerous Beauty
da "A Bigger Bang" (2005)
Dallo stesso album di Sweet Neo Con, questa è dedicata alla soldatessa di Abu Ghraib Lynndie England
Dallo stesso album di Sweet Neo Con, questa è dedicata alla soldatessa di Abu Ghraib Lynndie England
In your high school photo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 12/9/2005 - 10:35
Belle
(Trad, arr par Ambrozijn)
Belle, je m'en vais en Allemagne
(continuer)
(continuer)
envoyé par laverdure 11/9/2005 - 19:48
Not In My Name
If a slice of your pie means more people must die
(continuer)
(continuer)
envoyé par laverdure 11/9/2005 - 19:17
Wenn die Soldaten durch die Stadt marschieren
Wenn die Soldaten
(continuer)
(continuer)
envoyé par laverdure 11/9/2005 - 18:24
Hallalì
dall'album "Hallo Mem" 2005
"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali"
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 11/9/2005 - 10:25
Raise Your Glass, Raise Your Voice
(2002)
Raise your glass to the sky.
(continuer)
(continuer)
11/9/2005 - 00:45
Marching To The Border
from "Shout Down the Wind
Songs of Peace, Protest, and Patriotism" (2004)
Songs of Peace, Protest, and Patriotism" (2004)
I’m marching to the border.
(continuer)
(continuer)
11/9/2005 - 00:42
Frank, Dennis, And Me
(2001)
Interpretata anche da Jim Page
Interpretata anche da Jim Page
I was eighteen and change when the telephone rang,
(continuer)
(continuer)
11/9/2005 - 00:39
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Sam the Alligator
(1990)
Well there's a story I heard and I'm telling it to you,
(continuer)
(continuer)
11/9/2005 - 00:36
Main Street
from "Shout Down the Wind
Songs of Peace, Protest, and Patriotism" (2004)
Songs of Peace, Protest, and Patriotism" (2004)
There’s a war far away from Main Street today,
(continuer)
(continuer)
11/9/2005 - 00:31
Shout Down the Wind
from "Shout Down the Wind
Songs of Peace, Protest, and Patriotism" (2004)
Songs of Peace, Protest, and Patriotism" (2004)
I was born and raised American,
(continuer)
(continuer)
11/9/2005 - 00:28
Raise Your Ass, Raise Your Bail (The Shadow Song)
from "Shout Down the Wind
Songs of Peace, Protest, and Patriotism" (2004)
«There is a war going on. This is a wartime album. The soul of America is at stake. This is our country, our government, and our responsibility. It is time to take a stand, raise a voice. These are hard songs for hard times, and by far the hardest album I have ever produced.»
(from the Liner notes)
Songs of Peace, Protest, and Patriotism" (2004)
«There is a war going on. This is a wartime album. The soul of America is at stake. This is our country, our government, and our responsibility. It is time to take a stand, raise a voice. These are hard songs for hard times, and by far the hardest album I have ever produced.»
(from the Liner notes)
Raise your ass out of my sight.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 11/9/2005 - 00:25
Reunion Hill
[1997]
Lyrics and music by Richard Shindell
Testo e musica di Richard Shindell
Album: "Reunion Hill"
Also performed by / Interpretata anche da Joan Baez
"[...]That economy reveals Shindell as an artist of uncommon intuitive gifts, whose verbal brush strokes strategically conjure up more with less. In Reunion Hill, his masterful lament for Joan Baez, Shindell recalls the pain of personal loss in war not by chewing the scenery or overpainting it, but by evoking associations with unremarkable objects and actions. His Civil War widow, ten years later, remembers that ragged army that limped across these fields of mine—not through a macabre body count, but through the everyday objects that the soldiers left behind:
Even now I find their things
Glasses, Coins, and Golden Rings
And she reflects on the loss of her husband not through the particulars of her suffering or the deprivations of... (continuer)
Lyrics and music by Richard Shindell
Testo e musica di Richard Shindell
Album: "Reunion Hill"
Also performed by / Interpretata anche da Joan Baez
"[...]That economy reveals Shindell as an artist of uncommon intuitive gifts, whose verbal brush strokes strategically conjure up more with less. In Reunion Hill, his masterful lament for Joan Baez, Shindell recalls the pain of personal loss in war not by chewing the scenery or overpainting it, but by evoking associations with unremarkable objects and actions. His Civil War widow, ten years later, remembers that ragged army that limped across these fields of mine—not through a macabre body count, but through the everyday objects that the soldiers left behind:
Even now I find their things
Glasses, Coins, and Golden Rings
And she reflects on the loss of her husband not through the particulars of her suffering or the deprivations of... (continuer)
Must’ve been in late September
(continuer)
(continuer)
11/9/2005 - 00:18
Eldorado dos Carajás
Da www.comitatomst.it/eldorado.htm
Eldorado Dos Carajás (BRASILE) - Il giorno 17 aprile 1996, intorno alle 4 del pomeriggio, 200 poliziotti militari, al comando del colonnello Mario Colares Pantoja, compiendo un ordine emanato dal governatore dello stato Almir Gabriel, hanno dato inizio alla più grave violazione dei diritti umani dell'America Latina negli ultimi anni. Con il pretesto di liberare la strada Rodovia PA-150 hanno ucciso a freddo 19 lavoratori rurali senza terra e ne hanno feriti altri 69.
I lavoratori rurali avevano bloccato la strada per spingere il governo dello stato a mantenere la promessa di dare loro mezzi di trasporto e alimenti per andare nella capitale dello stato a negoziare con l'INCRA la sistemazione di 2000 famiglie di senza terra nella fazenda Macaxeira.
Eldorado Dos Carajás (BRASILE) - Il giorno 17 aprile 1996, intorno alle 4 del pomeriggio, 200 poliziotti militari, al comando del colonnello Mario Colares Pantoja, compiendo un ordine emanato dal governatore dello stato Almir Gabriel, hanno dato inizio alla più grave violazione dei diritti umani dell'America Latina negli ultimi anni. Con il pretesto di liberare la strada Rodovia PA-150 hanno ucciso a freddo 19 lavoratori rurali senza terra e ne hanno feriti altri 69.
I lavoratori rurali avevano bloccato la strada per spingere il governo dello stato a mantenere la promessa di dare loro mezzi di trasporto e alimenti per andare nella capitale dello stato a negoziare con l'INCRA la sistemazione di 2000 famiglie di senza terra nella fazenda Macaxeira.
Terra di sole terra di caffè
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 9/9/2005 - 16:52
Happiness is a Warm Gun
da THE BEATLES (The White Album)
(1968)
Scritta da John Lennon, anche se accreditata a Lennon-McCartney
Il titolo e parte della canzone furono ispirati a Lennon da uno slogan di una pubblicità, apparsa sulla rivista "Life", della famigerata "National Rifle Association" (di cui parla anche Michael Moore nel documentario "Bowling for Columbine", la canzone è infatti nella colonna sonora). Lennon fu probabilmente scioccato dal fatto che qualcuno potesse definire la felicità come "un'arma calda", cioè che ha appena sparato...
Naturalmente la canzone ha molti altri significati, anche oscuri.
Le interpretazioni si rifanno a tre argomenti classici: la droga (I need a fix 'cause I'm goin' down), il sesso (naturalmente l'"arma" sarebbe una metafora...) e il rock'n'roll (Lennon ha dichiarato che la canzone sarebbe una sorta di "storia del rock'n'roll", sottolineata anche dai frequenti cambiamenti... (continuer)
(1968)
Scritta da John Lennon, anche se accreditata a Lennon-McCartney
Il titolo e parte della canzone furono ispirati a Lennon da uno slogan di una pubblicità, apparsa sulla rivista "Life", della famigerata "National Rifle Association" (di cui parla anche Michael Moore nel documentario "Bowling for Columbine", la canzone è infatti nella colonna sonora). Lennon fu probabilmente scioccato dal fatto che qualcuno potesse definire la felicità come "un'arma calda", cioè che ha appena sparato...
Naturalmente la canzone ha molti altri significati, anche oscuri.
Le interpretazioni si rifanno a tre argomenti classici: la droga (I need a fix 'cause I'm goin' down), il sesso (naturalmente l'"arma" sarebbe una metafora...) e il rock'n'roll (Lennon ha dichiarato che la canzone sarebbe una sorta di "storia del rock'n'roll", sottolineata anche dai frequenti cambiamenti... (continuer)
She’s not a girl who misses much.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 9/9/2005 - 16:13
Parcours:
Bandes sonores de films contre la guerre
Flowers of Saskatchewan
Da / From "Far End Of Summer" (2002)
The sun was shining on the English Channel
(continuer)
(continuer)
8/9/2005 - 23:56
Il mondo che vorrei
Album: Le cose che vivi (1996)
Quante volte ci ho pensato su,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Francesco91 8/9/2005 - 12:34
Calico Skies
da "Flaming Pie" (1997)
It was written that I would love you
(continuer)
(continuer)
7/9/2005 - 22:07
Le temps passé
[1962]
Testo e musica di Georges Brassens
Paroles et musique de Georges Brassens
Album: Le mécréant
Altri interpreti: Juliette Gréco
Autres interprètes: Juliette Gréco
Propriamente, in questa canzone in cui un Brassens oramai quarantenne ricorda i suoi tremendi vent'anni, passati nella più nera povertà e nel lavoro coatto di Basdorf (si vedano anche La ligne brisée e Les P.A.F.S.), la componente contro la guerra si limita alla prima strofa. Ma è una prima strofa talmente bella nella sua amarezza, che davvero non sarebbe stato possibile lasciare da parte questa canzone, che fu sorprendentemente interpretata anche da Juliette Gréco.
Testo e musica di Georges Brassens
Paroles et musique de Georges Brassens
Album: Le mécréant
Altri interpreti: Juliette Gréco
Autres interprètes: Juliette Gréco
Propriamente, in questa canzone in cui un Brassens oramai quarantenne ricorda i suoi tremendi vent'anni, passati nella più nera povertà e nel lavoro coatto di Basdorf (si vedano anche La ligne brisée e Les P.A.F.S.), la componente contro la guerra si limita alla prima strofa. Ma è una prima strofa talmente bella nella sua amarezza, che davvero non sarebbe stato possibile lasciare da parte questa canzone, che fu sorprendentemente interpretata anche da Juliette Gréco.
Dans les comptes d'apothicaire
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 7/9/2005 - 15:26
Człowiek
[1990]
Dall'album "Wszyscy przeciwko wszystkim"
L'uomo e dintorni secondo i Dezerter, i cui testi sono regolarmente caratterizzati da una notevole stringatezza (qui accentuata dalla struttura a "Kettenlied" o canzone a catena).
Dall'album "Wszyscy przeciwko wszystkim"
L'uomo e dintorni secondo i Dezerter, i cui testi sono regolarmente caratterizzati da una notevole stringatezza (qui accentuata dalla struttura a "Kettenlied" o canzone a catena).
Człowiek jest miłością
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 7/9/2005 - 11:14
Leyenda del águila
«Del año 64 o 65 que empiezo a componer ya rítmicamente, al año 67 que me desmovilizo, hice una buena cantidad de canciones. En los primeros años fui muy prolífico. Generalmente, estas eran canciones de amor, no crónicas sociales. Sin embargo, en esa época escribí mis primeras canciones de contenido social. La primera fue una canción contra la discriminación racial en Estados Unidos que se llama «¿Por qué?», y la segunda fue una canción contra la guerra de Vietnam, «La Leyenda del Águila». Después escribí otras contra la guerra de Vietnam.»
(Extractos de una entrevista a Silvio Rodriguez conducida por Rina Bermayor, La Habana, Cuba, Marzo 1980)
(Extractos de una entrevista a Silvio Rodriguez conducida por Rina Bermayor, La Habana, Cuba, Marzo 1980)
Voy a cantar
(continuer)
(continuer)
7/9/2005 - 00:02
How Many
[2003]
Testo ripreso da
Lyrics available at
http://polsong.gcal.ac.uk/songs/rev1.html
"Before America declared war on Iraq in 2003, I began writing a poem about my feeling. We were still at war in Afghanistan, and it was a little over a decade ago that we have been fighting Iraq before. I felt disgusted that within the first few years of the new millennium, America would set a tone of aggression, violence, revenge, and selfishness for the 'new American century'. How dumb are we? What did we learn during the bloody 20th century? Two world wars? Atomic weapons? How could we possibly start off the next 100 years by fighting TWO wars? A war in a country that had done nothing to us? 'How many more gotta die?' I asked. How many more mothers gotta cry? It was a protest of war. Well, of course we DID go to war in Iraq. And the song changed scope, and as no longer simply about war, and became a protest song. When history begins repeating itself, one has to ask oneself, 'How Many More?'"
Testo ripreso da
Lyrics available at
http://polsong.gcal.ac.uk/songs/rev1.html
"Before America declared war on Iraq in 2003, I began writing a poem about my feeling. We were still at war in Afghanistan, and it was a little over a decade ago that we have been fighting Iraq before. I felt disgusted that within the first few years of the new millennium, America would set a tone of aggression, violence, revenge, and selfishness for the 'new American century'. How dumb are we? What did we learn during the bloody 20th century? Two world wars? Atomic weapons? How could we possibly start off the next 100 years by fighting TWO wars? A war in a country that had done nothing to us? 'How many more gotta die?' I asked. How many more mothers gotta cry? It was a protest of war. Well, of course we DID go to war in Iraq. And the song changed scope, and as no longer simply about war, and became a protest song. When history begins repeating itself, one has to ask oneself, 'How Many More?'"
Chorus:
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/9/2005 - 09:59
Homeland Security
[2003]
Lyrics and Music by Dan Reich
Testo e musica di Dan Reich
Testo ripreso da
Lyrics available at
http://polsong.gcal.ac.uk/songs/reich.html
"Homeland Security was one of about a dozen songs I wrote in 2002/3, having to do with aspects of American culture I found disturbing. They became my first CD, Bigger is Better. Other songs on the disc take on corporate greed, fast food, SUVs, religious intolerance and the pharmaceutical industry." - Dan Reich
Lyrics and Music by Dan Reich
Testo e musica di Dan Reich
Testo ripreso da
Lyrics available at
http://polsong.gcal.ac.uk/songs/reich.html
"Homeland Security was one of about a dozen songs I wrote in 2002/3, having to do with aspects of American culture I found disturbing. They became my first CD, Bigger is Better. Other songs on the disc take on corporate greed, fast food, SUVs, religious intolerance and the pharmaceutical industry." - Dan Reich
Chorus:
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/9/2005 - 09:54
Cuore di pace
1986
Lo chiamavano cuore di pace ed era nato alto forte e bello
(continuer)
(continuer)
envoyé par Sonia 6/9/2005 - 09:18
La classifica
da "Unò, Dué" (2002)
"È più importante il sangue o il prezzo delle armi che vendiamo?" si chiede Silvestri in questa canzone, ritratto impietoso del nostro "stile di vita occidentale", una serie di domandine apparentemente innocenti...
"È più importante il sangue o il prezzo delle armi che vendiamo?" si chiede Silvestri in questa canzone, ritratto impietoso del nostro "stile di vita occidentale", una serie di domandine apparentemente innocenti...
Si-gnorina
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 5/9/2005 - 20:23
God Bless America
Sometimes I wake up in the mornin', and I don't know who I am.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 5/9/2005 - 16:56
Get Me To My War On Time
[2002]
Scritta insieme a Ken e Jenny Levens
Written together with Ken and Jenny Levens
Testo ripreso da:
Lyrics available at:
Centre For Political Song
Scritta insieme a Ken e Jenny Levens
Written together with Ken and Jenny Levens
Testo ripreso da:
Lyrics available at:
Centre For Political Song
Get me a war on in the morning.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 5/9/2005 - 16:48
Dopiero tuż nad ziemią
[1989]
Dall'album "Kolaboracja II"
[Verrà quanto prima inserita una traduzione italiana.]
Dall'album "Kolaboracja II"
[Verrà quanto prima inserita una traduzione italiana.]
Gdzieś pod ziemią walka trwa
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 4/9/2005 - 23:50
Nienawiść i wojna
[1989]
Dall'album "Kolaboracja II"
[Verrà quanto prima inserita una traduzione; il titolo significa "Ignoranza e guerra".]
Dall'album "Kolaboracja II"
[Verrà quanto prima inserita una traduzione; il titolo significa "Ignoranza e guerra".]
Po co walczą armie?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 4/9/2005 - 23:46
Conversation Peace
da "Conversation Peace" (1995)
Staring right at 2000 AD
(continuer)
(continuer)
4/9/2005 - 23:45
Front Line
da Stevie Wonder's Original Musiquarium (1982)
I am a veteran of the war
(continuer)
(continuer)
4/9/2005 - 23:42
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Too Many Puppies
Album: Frizzle Fry (1990)
"The song is mostly about the band's reflection on war, and how many soldiers are too young to go off to war, parodying the idea of "the dogs of war" by claiming the dogs are merely puppies. The song was written shortly before the first Persian Gulf War and was about violence in the Middle East during the time period."
(fonte: en.wikipedia)
(Alessandro)
"The song is mostly about the band's reflection on war, and how many soldiers are too young to go off to war, parodying the idea of "the dogs of war" by claiming the dogs are merely puppies. The song was written shortly before the first Persian Gulf War and was about violence in the Middle East during the time period."
(fonte: en.wikipedia)
(Alessandro)
Too many puppies are being shot in the dark.
(continuer)
(continuer)
4/9/2005 - 23:24
Deja Vu (All Over Again)
Lo abbiamo già visto e sentito, quel mormorìo che si trasforma in voce. Voce di dentro e dolore pubblico, fantasmi di guerra che risorgono con il pianto delle madri. È questo il tema di “Deja Vu All Over Again”, canzone che dà il titolo al nuovo album di John Fogerty, il primo dopo sette anni. Una canzone contro la guerra in Iraq, che ha fatto tornare alle cronache il nome dello storico leader dei Creedence Clearwater Revival. Fogerty, per giunta, è stato tra i partecipanti al tour anti-Bush Vote For Change.
(Gerardo Panno)
(Gerardo Panno)
Did you hear 'em talkin' 'bout it on the radio
(continuer)
(continuer)
4/9/2005 - 23:07
Giovanni
da "Ho un sogno" (2003)
La canzone riporta la storia di Giovanni Dalle Bande Nere, capitano di una schiera di soldati dell’esercito pontificio, e poi la morte di un altro Giovanni, un moderno pilota di aerei Tornado.
L'introduzione parlata è tratta dal film Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi, che narra degli ultimi giorni di vita del condottiero Giovanni delle Bande Nere. Si tratta di una traduzione dei primi sei versi (escluso il secondo) della decima elegia del primo libro di Albio Tibullo.
La canzone riporta la storia di Giovanni Dalle Bande Nere, capitano di una schiera di soldati dell’esercito pontificio, e poi la morte di un altro Giovanni, un moderno pilota di aerei Tornado.
L'introduzione parlata è tratta dal film Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi, che narra degli ultimi giorni di vita del condottiero Giovanni delle Bande Nere. Si tratta di una traduzione dei primi sei versi (escluso il secondo) della decima elegia del primo libro di Albio Tibullo.
(continuer)
4/9/2005 - 22:50
Il giornalista
(1961)
Testo di Gianni Rodari
Musica di Fausto Amodei
Testo di Gianni Rodari
Musica di Fausto Amodei
"Sempre sulla scia dei Cantacronache, nel ’61 Margot Galante Garrone incide un disco di canzoni per bambini su testi di Gianni Rodari, fra cui questa, musicata da Fausto Amodei, un messaggio volutamente ma provocatoriamente ingenuo."
(Enrico de Angelis, da Mille papaveri rossi - La pace nella canzone italiana)
(Enrico de Angelis, da Mille papaveri rossi - La pace nella canzone italiana)
O giornalista, inviato speciale,
(continuer)
(continuer)
4/9/2005 - 18:28
Together
da Pearl Days (2005)
Un bellissimo videoclip d'animazione accompagna Together, primo singolo tratto dal nuovo album di Elisa, Pearl Days. Una canzone sulle nostre attuali insicurezze che si riflette nelle immagini di un mondo cupo e claustrofobico. Vista da lontano, la Terra è un pianeta azzurro. Da vicino è un cielo nero, ingranaggi che stritolano la vita, aerei che incessanti lanciano bombe, mentre il potere fa i suoi calcoli. Ma per ogni bomba caduta sulla terra c'è un'Elisa che spunta dai crateri...
Kataweb Musica
*
Together, il primo singolo, è una canzone contro la guerra ma scritta su una musica ironica, come dice la stessa Elisa: "Era il pezzo che mettevo su a casa per ballare e che avevo precedentemente registrato sulla mia tastiera, ogni volta che lo ascoltavo ci cantavo sopra cose inventate sul momento col megafono... Poi è arrivato il testo che parla di una cosa seria, ma... (continuer)
Un bellissimo videoclip d'animazione accompagna Together, primo singolo tratto dal nuovo album di Elisa, Pearl Days. Una canzone sulle nostre attuali insicurezze che si riflette nelle immagini di un mondo cupo e claustrofobico. Vista da lontano, la Terra è un pianeta azzurro. Da vicino è un cielo nero, ingranaggi che stritolano la vita, aerei che incessanti lanciano bombe, mentre il potere fa i suoi calcoli. Ma per ogni bomba caduta sulla terra c'è un'Elisa che spunta dai crateri...
Kataweb Musica
*
Together, il primo singolo, è una canzone contro la guerra ma scritta su una musica ironica, come dice la stessa Elisa: "Era il pezzo che mettevo su a casa per ballare e che avevo precedentemente registrato sulla mia tastiera, ogni volta che lo ascoltavo ci cantavo sopra cose inventate sul momento col megafono... Poi è arrivato il testo che parla di una cosa seria, ma... (continuer)
Together, here we are, boy and girl walk alone
(continuer)
(continuer)
4/9/2005 - 15:50
Liberté, Libertad, Freedom
Album “La folle du bout du quai” del 1974
Testo trovato sul sito dell’autrice.
Testo trovato sul sito dell’autrice.
La mer est grande, mais pas assez grande
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 4/9/2005 - 15:41
Hommage à Allende
Un jour, comme le Grec ou l’Espagnol,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 4/9/2005 - 15:37
Roses
from A Crash Course in Roses (1998)
Words and music by Catie Curtis
Words and music by Catie Curtis
Am I the kind of brother who would leave you
(continuer)
(continuer)
3/9/2005 - 21:32
Done With Bonaparte
da "Golden Heart" (1996), il primo album solista dopo lo scioglimento dei Dire Straits
Interpretata anche insieme a Emmylou Harris
Interpretata anche insieme a Emmylou Harris
We've paid in hell since Moscow burned
(continuer)
(continuer)
3/9/2005 - 21:26
Pokój i krew
[1987]
Dall'album "Kolaboracja I"
"Pace e sangue". Tutti la vogliono, la "pace", ma....
Dall'album "Kolaboracja I"
"Pace e sangue". Tutti la vogliono, la "pace", ma....
Moja ojczyzna walczy o pokój
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/9/2005 - 19:38
XXI Wiek
[1987]
Dall'album "Underground"
Nel 1987, i Dezerter così descrivono il XXI secolo che sarebbe iniziato soltanto 13 anni dopo. Ora che siamo nel XXI secolo oramai già da quattro anni, possiamo confermare che avevano pienamente ragione.
Dall'album "Underground"
Nel 1987, i Dezerter così descrivono il XXI secolo che sarebbe iniziato soltanto 13 anni dopo. Ora che siamo nel XXI secolo oramai già da quattro anni, possiamo confermare che avevano pienamente ragione.
XXI wiek
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/9/2005 - 19:30
Wasn't that a time
[1950?]
Scritta da Lee Hayes (1914-1981)
Musica de The Weavers
Testo trovato sul blog francese Folk & Politique e controllato all’ascolto.
Il brano si trova in “The Weavers On Tour” del 1957 ma divenne famoso nel 1955 quando Pete Seeger si offrì di cantarlo di fronte alla HCUA, la commissione d’inchiesta sulle attività antiamericane, presso la quale era stato convocato, come tanti altri artisti, per via della sua precedente appartenenza al Partito comunista e per le sue idee. Pete Seeger venne poi condannato ad un anno di reclusione (pena in seguito annullata dalla Corte Suprema) e tra i capi d’imputazione c’era proprio aver più volte interpretata una canzone come “Wasn’t That a Time”.
Che poi è più che altro una canzone patriottica, ma non del patriottismo becero ed utilitarista dei “fascisti” di ogni luogo... Si parte infatti con la celebrazione di due momenti fondanti la storia... (continuer)
Scritta da Lee Hayes (1914-1981)
Musica de The Weavers
Testo trovato sul blog francese Folk & Politique e controllato all’ascolto.
Il brano si trova in “The Weavers On Tour” del 1957 ma divenne famoso nel 1955 quando Pete Seeger si offrì di cantarlo di fronte alla HCUA, la commissione d’inchiesta sulle attività antiamericane, presso la quale era stato convocato, come tanti altri artisti, per via della sua precedente appartenenza al Partito comunista e per le sue idee. Pete Seeger venne poi condannato ad un anno di reclusione (pena in seguito annullata dalla Corte Suprema) e tra i capi d’imputazione c’era proprio aver più volte interpretata una canzone come “Wasn’t That a Time”.
Che poi è più che altro una canzone patriottica, ma non del patriottismo becero ed utilitarista dei “fascisti” di ogni luogo... Si parte infatti con la celebrazione di due momenti fondanti la storia... (continuer)
Our fathers bled at Valley Forge
(continuer)
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envoyé par anonimo & Bartleby 3/9/2005 - 19:27
Urodziłem się 20 lat po wojnie
[1987]
Dall'album "Underground out of Poland"
Essere nati vent'anni dopo la guerra e capire che niente è cambiato, che la pace e la libertà promesse sono state solo un inganno.
Dall'album "Underground out of Poland"
Essere nati vent'anni dopo la guerra e capire che niente è cambiato, che la pace e la libertà promesse sono state solo un inganno.
Cieszyli się ludzie, że wojna skończona
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 3/9/2005 - 19:27
Messieurs les militaires
Paroles et musique: Michel Bühler.
Arrangement: Michel Devy.
Production: L'Escargot - Gilles Bleiveis.
1976
Arrangement: Michel Devy.
Production: L'Escargot - Gilles Bleiveis.
1976
Quand vous ferez la guerre, ne comptez pas sur moi
(continuer)
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envoyé par adriana 2/9/2005 - 12:03
Saltarella a cannonate
(D. Sepe, var. su trad.)
Dall'album "Nia Maro", 2004; il titolo significa "Il nostro mare", o meglio "Mare nostrum" in esperanto.
Nell'album è unita nelle "Saltarelle" iniziali a Brancaleone alle Crociate [Pirulè]
Dall'album "Nia Maro", 2004; il titolo significa "Il nostro mare", o meglio "Mare nostrum" in esperanto.
Nell'album è unita nelle "Saltarelle" iniziali a Brancaleone alle Crociate [Pirulè]
Lu surdate che va a la guerra
(continuer)
(continuer)
envoyé par laverdure 2/9/2005 - 10:33
La marche du NON
[avril 2003]
Paroles et musique d'Annie Nobel
Testo e musica di Annie Nobel
Paroles et musique d'Annie Nobel
Testo e musica di Annie Nobel
Non, il ne suffit plus
(continuer)
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envoyé par adriana 2/9/2005 - 07:55
Ku przyszłości
[1987]
Dall'album "Underground"
Dall'album "Underground"
Kochani nasi bracia
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 2/9/2005 - 02:23
Stál voják na dešti
Testo di Jiří Šotola
Musica di Jaromír Nohavica
Crediamo che questa canzone, su testo del poeta Jiří Sotola e musicata sull'aria di una canzone popolare, sia autenticamente uno dei momenti più alti dell'arte del grande Jarek Nohavica. Un soldato di guardia da solo, nella notte, sotto la pioggia, che sceglie forse la forma estrema di ribellione, di diserzione, di dire "Non ci sto": uccidersi. Portarsi l'arma alla bocca in un "bacio raggelante" e spararsi. Questo dall'autore della versione cèca de Le déserteur. Nessuno può sapere cosa, in quel momento, sia passato nella testa del soldato, in quella notte di solitudine; quali pensieri, quali angosce, quali rabbie. Certo è che questa canzone ci ricorda tanti, troppi episodi del genere accaduti realmente. Perché può succedere che una persona in preda a mille problemi, di qualsiasi natura, o semplicemente al male di vivere, sia contemporaneamente... (continuer)
Musica di Jaromír Nohavica
Crediamo che questa canzone, su testo del poeta Jiří Sotola e musicata sull'aria di una canzone popolare, sia autenticamente uno dei momenti più alti dell'arte del grande Jarek Nohavica. Un soldato di guardia da solo, nella notte, sotto la pioggia, che sceglie forse la forma estrema di ribellione, di diserzione, di dire "Non ci sto": uccidersi. Portarsi l'arma alla bocca in un "bacio raggelante" e spararsi. Questo dall'autore della versione cèca de Le déserteur. Nessuno può sapere cosa, in quel momento, sia passato nella testa del soldato, in quella notte di solitudine; quali pensieri, quali angosce, quali rabbie. Certo è che questa canzone ci ricorda tanti, troppi episodi del genere accaduti realmente. Perché può succedere che una persona in preda a mille problemi, di qualsiasi natura, o semplicemente al male di vivere, sia contemporaneamente... (continuer)
Stál voják na dešti a bylo to už k ránu,
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 2/9/2005 - 01:30
Parcours:
Déserteurs
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A Prayer from the Hebrew Bible
Musica e canto di Nurit Hirsh
Music and Singing by Nurit Hirsh
"Colui che fa la pace" - Una delle più celebrate preghiere bibliche messe in musica da Nurit Hirsh e interpretata da decine di artisti in Israele e all'estero.
CD: Dudu Fisher Gift - Golden Chassidic Songs Track 8
"He who makes Peace" - One of the most celebrated prayers from the Hebrew Bible, set to music by Nurit Hirsh and performed by dozens of artists in Israel and abroad.
CD Dudu Fisher Gift - Golden Chassidic Songs Track 8
http://www.hebrewsongs.com/song-osehsh...