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Addio Venezia addio [El diciaòto novembre]

Addio Venezia addio [El diciaòto novembre]
[ca. 1917/18]
Canto popolare veneziano
Sull'aria di Addio mia bella addio [?]
Dall'album autoprodotto "Canti di lavoro, emigrazione, guerra...ed altre storie" [registrazioni 2000 e 2001].
Il sito ufficiale del Gruppo Pane e Guerra:
http://freeweb.supereva.com/paneguerra/

Nato a Venezia al momento in cui la guerra cominciava a farsi sentire e vedere in città, e soprattutto quando i primi profughi cominciavano a sfollare dai quartieri colpiti dalle prime incursioni marittime e aeree, venendo poi costretti a lunghissimi e massacranti viaggi verso i campi profughi siti spesso lontanissimo (quello della canzone è addirittura a Pesaro) questo canto, facente storicamente parte del repertorio di Luisa Ronchini e Gualtiero Bertelli è stato riproposto dal Gruppo Pane e Guerra nei suoi "Canti di lavoro, emigrazione, guerra...e altre storie" (la registrazione di Bertelli e della Ronchini è con... (continuer)
El diciaòto novembre,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/8/2005 - 23:39
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Addio mia bella addio

Addio mia bella addio
[XIX secolo, circa 1848?]
attribuito a C.A.Bosi

Canto nato durante il risorgimento, da alcuni attribuito a tale C.A.Bosi, che entrò a far parte della tradizione popolare venendo cantato in tutte guerre che sono seguite. Dal testo, risulta evidente la nascita non popolare di questo canto: nelle intenzioni degli autori, per i soldati di allora questa canzone doveva servire a comunicarsi con la patria alla quale si voleva bene "come alla mamma e alla fidanzata". In realtà il testo si è sempre prestato a immediata ironia, con il massimo vertice nella terza strofa.

Dal canto loro i riformati e gli imboscati avevano sostituito i versi della prima strofa nel modo più sotto citato.

(Dal sito del Gruppo Pane e Guerra, del cui repertorio il canto fa parte e da cui riprendiamo il testo)

*

Alcuni versi del canto fanno parte dell'omonima canzone di Antonello Venditti.
Addio mia bella addio,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/8/2005 - 23:08
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Què volen aquesta gent?

Què volen aquesta gent?
(1967)
Letra de Lluís Serrahima
Música de Maria del Mar Bonet

La canzone si basa su un fatto vero accaduto durante la dittatura di Franco. La musica è ispirata ad un canto popolare catalano (romanç).

La canzone si riferisce ad un tragico evento accaduto a Madrid il 30 gennaio 1967, fatto che il quotidiano ABC raccontava il giorno dopo – seguendo la versione ufficiale della polizia – nei seguenti termini:

Alle sei di mattina di ieri, funzionari di polizia hanno effettuato una perquisizione al numero 15 della calle Jaime el Conquistador, domicilio di Rafael Guijarro Moreno, 23 anni, guardiano di un ambulatorio e studente. Iniziata la pratica da parte degli ispettori incaricati, in presenza di Guijarro Moreno, in cerca di prove documentali di attività marxiste – nelle quali sembra che il giovane fosse coinvolto – questi chiese il permesso ai funzionari di bere un bicchiere d’acqua, per... (continuer)
De matinada han trucat,
(continuer)
6/8/2005 - 19:14
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Cançó sense nom (On vas)

Cançó sense nom (On vas)
[1973]
Lletra i música: Lluís Llach
Testo e musica: Lluís Llach
Lyrics and music: Lluís Llach

Album: "L'estaca" [1974]
"Barcelona gener de 1976" [1976 - live]


La Cançó sense nom di Lluís Llach, in realtà un nome ce lo aveva; si chiamava semplicemente On vas, "Dove vai", nome che le è comunque rimasto. Divenne una "canzone senza nome" in quell'album capitale che è L'estaca, la cui importanza va ben oltre la semplice canzone d'autore catalana e iberica. Fu scritta, come dichiarò lo stesso autore, come inno pacifista senza nome e senza tempo, ma non bisogna neppure dimenticare cosa fu quell'anno 1974 in Spagna, col franchismo morente che assestava le sue ultime e terribili garrote.

Lluís Llach's Cançó sense nom had in origin its own name: it was called, rather simply, On vas, "Where are you going", a name it is still know with. It became a "song without a name" in that capital album... (continuer)
On vas amb les banderes i avions
(continuer)
6/8/2005 - 18:56
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Respon-me

Respon-me
(1969)
Amic que tants de cops em parles,
(continuer)
6/8/2005 - 16:23
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Vem dödade Carlos?

Vem dödade Carlos?
[1998]
Testo e musica di Björn Afzelius
Lyrics and music by Björn Afzelius
Da/From "Elsinore" [1999]

Una delle ultime canzoni di Björn Afzelius, pubblicata nell'album "Elsinore" uscito pochi mesi dopo la sua morte,
Una lunga e dura ballata ispirata ad un episodio realmente accaduto: la morte di un giovane immigrato cileno (anche qui la cosa ci riporta agli anni '70, quando molti cileni si rifugiarono nella Svezia di Palme per sfuggire alla dittatura di Pinochet: la madre del giovane è infatti sfuggita da una dittatura fascista) ucciso dalla polizia all'uscita da una discoteca. Un omicidio legalizzato che si tentò di nascondere con il "gentile aiuto" dei medici legali e dei tribunali, vale a dire di tutto l'apparato dello stato; ma la polizia, ovunque, è notoriamente impunibile. La verità venne a galla grazie alla madre del ragazzo ammazzato e a una testimone casuale dell'episodio, che... (continuer)
Carlos var stökig, berusad och dum.
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/8/2005 - 15:14
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Medan bomberna faller

Medan bomberna faller
Testo e musica di Björn Afzelius
(Anno di composizione imprecisato)
Kom kättare, kom syndare, med svagheter och fel,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/8/2005 - 15:07
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Fred [Till Melanie]

Fred [Till Melanie]
Testo e musica di Björn Afzelius
(anno di composizione imprecisato)
Interpretato dalla Hoola Bandoola Band

L'anno di composizione di questa canzone è imprecisato (o almeno non siamo stati in grado di reperirlo), ma non è improbabile che si situi nella prima metà degli anni '70. Tempi di guerra fredda, di mondo diviso in due, di "blocchi" che realmente bloccavano, con le loro logiche, ogni autentico movimento di rivolta anelante alla libertà, all'indipendenza, alla fine della logica della divisione tra le due "superpotenze". E' una canzone che si situa in quest'ottica, facendo leva su cosa sia veramente la "pace terrificante" basata sul terrore, sulla repressione, sulla minaccia costante. Allora era la guerra fredda, oggi è la "guerra al terrorismo". Una canzone scomoda, stridente, che sembra riecheggiare decisamente Perché mai parlarvi di pace?.
Är det verkligen fred vi vill ha
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/8/2005 - 15:04
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Den Himmelska Fridens Torg

Den Himmelska Fridens Torg
[1990]
Testo e musica di Björn Afzelius
Text och musik: Björn Afzelius
Lyrics and music: Björn Afzelius
Paroles et musique: Björn Afzelius
Sanat ja sävel: Björn Afzelius
Album: Tusen Bitar

"Den himmelska fridens torg" är en låt av Björn Afzelius, inspelad på albumet Tusen bitar från 1990. Afzelius sjunger om Massakern på Himmelska fridens torg som ägde rum i Kina året innan skivan släpptes. Afzelius syn på händelsen är att folket under Kulturrevolutionen fått lära sig att läsa, skriva och tänka självständigt samt kritisera vad man tyckte var fel i det kinesiska samhället. Men han hävdar även att saker och ting gått snett i det socialistiska samhället och vad folket 20 år tidigare fått lära sig inte längre stämde överens med de nya ledarnas tänkande. - sv.wikipedia

“Den Himmelska fridens torg” (“Piazza della Pace Celeste”) è una canzone di Björn Afzelius, incisa nell'album Tusen Bitar... (continuer)
Som alla barn läste jag sagor,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/8/2005 - 15:01
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För kung och fosterland

För kung och fosterland
[1976]
Testo e musica di Björn Afzelius
Dall'album omonimo ("Per il re e per la patria")

Qualcuno, forse a ragione, definisce Björn Afzelius come il De André o come il Dylan svedese. Sicuramente certi paragoni non sono fuori luogo. Lo si vede anche da questa stupefacente canzone, dove...le mosse sono fatte proprio a partire dal gioco degli scacchi (che in origine è, è bene ricordarlo, un gioco di guerra, di strategia militare; e lo si vede ancora dalla terminologia e dalla funzione dei pezzi, con il re e la regina che possono fare praticamente tutto quel che vogliono, e via via a scendere fino alle pedine la cui funzione è quella di essere mangiate, cioè di cadere in battaglia al servizio del re). E' la perfetta metafora della guerra. Ma, a volte, le pedine si ribellano contro i re e le regine, come ci ricorda Afzelius. E vogliamo anche far notare che, in svedese, la parola per la "pedina... (continuer)
Medan bönderna inleder striden sitter kungen med damen på knät
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/8/2005 - 14:58
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Fienden

Fienden
[1974]
Testo di Björn Afzelius
Lyrics by Björn Afzelius

Con il sottofondo musicale dell'inno nazionale svedese Du Gamla, du Fria, du Fjällhöga Nord
Musical background: Swedish National Anthem Du Gamla, du Fria, du Fjällhöga Nord.

Da/From "Vem är det som är rädd" ("Di che cosa avete paura?"/"What are you afraid of?")
Fienden är inte osårbar alls
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/8/2005 - 14:55
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Historien har visat

Historien har visat
[1974]
Testo e musica di Björn Afzelius
Dall'album "Vem är det som är rädd?" ("Chi è che ha paura?")
Sakta men säkert som syndafloden
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/8/2005 - 14:50
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Mangialuomo

Mangialuomo
dall'album "Nido" (1999)
È finito l'inverno
(continuer)
6/8/2005 - 14:48
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Tiden förändras

Tiden förändras
[1974]
Testo e musica di Björn Afzelius
Dall'album "Vem är det som är rädd?" ("Chi è che ha paura?")

Quasi una risposta alla celebre canzone di Bob Dylan, che di Björn Afzelius è stato, come già detto, il riconosciuto modello. Ed è una risposta molto amara alla luce di quanto era accaduto negli anni intercorsi tra la canzone di Dylan (di cui abbiamo volutamente mantenuto il titolo nella traduzione italiana), che è del 1962, e il 1974. Dodici anni in cui i tempi sono sì cambiati; ma "i modelli sono rimasti gli stessi". Nella canzone si accenna alle chiare e ben note simpatie naziste della polizia svedese, la SÄPO (acronimo di "Säkerhetspoliti", 'Polizia di Sicurezza'), che in seguito avrebbe annoverato tra le sue prodezze, come è stato oramai messo in luce (e insabbiato) dalle indagini e da alcuni coraggiosi reportages giornalistici della catena televisiva Planet, anche l'assassinio del... (continuer)
Vi talade om lagen, och om hur den kommit till
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/8/2005 - 14:46
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Hiroshima

Hiroshima
Testo e musica di Björn Afzelius
Testo ripreso da questa pagina

Björn Afzelius wrote:

"Skrevs till 40-årsminnet av bomberna mot Japan 1945. Sången blev fredsrörelsens och kärnvapenmotståndarnas stora hymn den gången. På årsdagen av bomben mot Hiroshima låg hundratals tysta demonstranter på rygg på Sergels Torg i Stockholm medan den 14 minuter långa sviten dånade ut ur högtalarna"

"Written to the 40 year anniversary of the bombing of Japan in 1945. The song became the great hymn of the time of the freedom movement and the nuclear weapons opponents. On the anniversary of the bombing of Hiroshima, hundreds of demonstrators lay on their backs in Sergels Torg in Stockholm while the 14 minutes long suite boomed out of the loud speakers.
(Ceil Herman)
Två gånger lyfte dödens fågel i natten.
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/8/2005 - 14:42
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Hiroshima Nagasaki Russian Roulette

Hiroshima Nagasaki Russian Roulette
[1979]
Testo e musica di Jim Page
Lyrics and music by Jim Page

HIROSHIMA-NAGASAKI RUSSIAN ROULETTE: STORY OF A SONG
Jimmy Page interviewed by Robert Allen
http://www.bluegreenearth.us/archive/r...

"Way back in the mid 70's we had a governor here in Washington state named Dixie Lee Ray. She had been chairman of the Atomic Energy Commission under Nixon and was full of herself. She loved nuclear power and hated environmentalists, and she invited everyone to send their waste here to Washington to be dumped at the Hanford site. She was famous for her superiority complex and would ask for your credentials if you challenged her on anything. Well, the Hanford site leaked and every once in a while it would hit the papers and the environmentalists would get on her case. One time after a particularly embarrassing incident she made the announcement that she was going to close Hanford until this... (continuer)
They dropped the bomb in '45 to end the world war
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/8/2005 - 12:52

The Little Dead Girl

The Little Dead Girl
Dalla stessa poesia di Nâzim Hikmet da cui è tratta I Come and Stand at Every Door di Pete Seeger.

La traduzione è più fedele all'originale di quella cantata da Pete Seeger.

From the same poem by Nâzim Hikmet that Pete Seeger put into music in I Come and Stand at Every Door.
This translation is closer to the Turkish original than the one sung by Pete Seeger.

Da / From: Against the Nuclear Tests
This little girl is at your door,
(continuer)
6/8/2005 - 09:32

Titelles de guerra

da "Ignot" (2001)
Mentre el poble passa gana,
(continuer)
6/8/2005 - 00:38
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Jocs de guerra

Jocs de guerra
da L'altre cantó del mirall (1999)
Jo crido... llibertat!
(continuer)
6/8/2005 - 00:21

The City of Hiroshima / 広島市: 2004「平和宣言」 / Peace Declaration 2004

The City of Hiroshima / 広島市: 2004「平和宣言」 / Peace Declaration 2004


Per il 60° anniversario dello sganciamento della prima bomba atomica sulla città giapponese di Hiroshima presentiamo qui l'annuale "Dichiarazione di pace" pronunciata nel 2004 dal sindaco di Hiroshima, Akiba Tadatoshi. Il testo è presentato nell'originale giapponese e in traduzione inglese.

On the day of the 60th anniversary of the first H-bombing on the Japanese city of Hiroshima, we are pleased to include in our database collection of antiwar and peace songs the yearly "Peace Declaration" delivered in 2004 by the Mayor of Hiroshima, Akiba Tadatoshi. The text appears in the original language and in an English translation.

Lorenzo Masetti
Riccardo Venturi
6 agosto 1945 / 6 agosto 2005
August 6, 1945 / August 6, 2005


HIROSHIMA PEACE SITE
The Official Homepage of Hiroshima Peace Memorial Museum
Il sito ufficiale dello Hiroshima Peace Memorial Museum
Le site officiel du Musée pour la Paix et la Mémoire d'Hiroshima

http://www.pcf.city.hiroshima.jp/
「75年間は草木も生えぬ」と言われたほどはかい破壊しつく尽された8月6日から59年。あの日の苦しみをいま未だに背負ったなきがら亡骸――愛する人々そして未来への思いを残しながらゆうめいかい幽明界をこと異にした仏たちが、今再び、にのしま似島にかえ還り、げんばく原爆の非人間性と戦争のみにく醜さを告発しています。
(continuer)
5/8/2005 - 23:14




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