Lullaby zwischen den Kriegen
2/3 giugno 2005
Marina di Campo (Isola d'Elba)
Marina di Campo (Isola d'Elba)
NINNA NANNA FRA LE GUERRE
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3/6/2005 - 19:15
זאָג ניט קײנמאָל
questa pagina de "La Cantarana" sugli 'Zuf de Žur.
NON DIRE MAI
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3/6/2005 - 18:36
Il suo nome: bandito
[2004]
Testo di Carolus L. Cergoly, Canti clandestini
Album: Partigiani! (2004)
Musica di Mauro Punteri
Arrangiamenti di Valter Sivilotti
Testo tratto dai “Canti clandestini” di Carolus L. Cergoly, poeta e scrittore triestino (vedi anche Fuma el camin) e musicato da Mauro Punteri degli Zuf de Žur, autore di tutte le musiche originali dell’album "Partigiani!" nel quale reinterpretano anche Se il cielo fosse bianco di carta di Ivan Della Mea e il canto dei partigiani sloveni Na juriš! (nelle pagine relative alle due canzoni c'è anche il link al sito da dove si possono scaricare gli mp3).
Carolus L. Cergoly (pseudonimo di Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny), 1908-1987) fu uno scrittore e poeta triestino. Nelle sue poesie si ritrovano spesso i temi della Resistenza, la persecuzione degli ebrei, le barbarie nazifasciste. Scrive queste poesie perché, come si può leggere nella prefazione del... (continuer)
Testo di Carolus L. Cergoly, Canti clandestini
Album: Partigiani! (2004)
Musica di Mauro Punteri
Arrangiamenti di Valter Sivilotti
Testo tratto dai “Canti clandestini” di Carolus L. Cergoly, poeta e scrittore triestino (vedi anche Fuma el camin) e musicato da Mauro Punteri degli Zuf de Žur, autore di tutte le musiche originali dell’album "Partigiani!" nel quale reinterpretano anche Se il cielo fosse bianco di carta di Ivan Della Mea e il canto dei partigiani sloveni Na juriš! (nelle pagine relative alle due canzoni c'è anche il link al sito da dove si possono scaricare gli mp3).
Carolus L. Cergoly (pseudonimo di Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny), 1908-1987) fu uno scrittore e poeta triestino. Nelle sue poesie si ritrovano spesso i temi della Resistenza, la persecuzione degli ebrei, le barbarie nazifasciste. Scrive queste poesie perché, come si può leggere nella prefazione del... (continuer)
Al comando portà
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envoyé par Virginia Niri 3/6/2005 - 15:29
זאָג ניט קײנמאָל
Quando Hirsh Glik scrisse questa canzone aveva appena 16 anni. Rimase molto impressionato dalle notizie della rivolta nel ghetto di Varsavia, giunte a Vilnius proprio quando 15 partigiani ebrei, suoi amici, persero la vita nel primo scontro con i nazisti.
Virginia Niri 3/6/2005 - 15:21
Se il cielo fosse bianco di carta
LA LETTERA DI CHAIM - ITALIANO
Miei cari genitori,
se il cielo fosse carta e tutti i mari del mondo inchiostro, non potrei descrivervi le mie sofferenze e tutto ciò che vedo intorno a me. Il campo si trova in una radura. Sin dal mattino ci cacciano al lavoro nella foresta. I miei piedi sanguinano perché ci hanno portato via le scarpe. Tutto il giorno lavoriamo quasi senza mangiare e la notte dormiamo sulla terra - ci hanno portato via anche i nostri mantelli.
Ogni notte soldati ubriachi vengono a picchiarci con bastoni di legno, e il mio corpo è nero di lividi come un pezzo di legno bruciacchiato. Alle volte ci gettano qualche carota cruda, una barbabietola, ed è una vergogna: ci si batte per averne un pezzetto e persino qualche foglia. L’altro giorno due ragazzi sono scappati, allora ci hanno messo in fila e ogni quinto della fila veniva fucilato. Io non ero il quinto, ma so che non uscirò vivo di qui.
Dico addio a tutti e piango.
Chaìm.
Miei cari genitori,
se il cielo fosse carta e tutti i mari del mondo inchiostro, non potrei descrivervi le mie sofferenze e tutto ciò che vedo intorno a me. Il campo si trova in una radura. Sin dal mattino ci cacciano al lavoro nella foresta. I miei piedi sanguinano perché ci hanno portato via le scarpe. Tutto il giorno lavoriamo quasi senza mangiare e la notte dormiamo sulla terra - ci hanno portato via anche i nostri mantelli.
Ogni notte soldati ubriachi vengono a picchiarci con bastoni di legno, e il mio corpo è nero di lividi come un pezzo di legno bruciacchiato. Alle volte ci gettano qualche carota cruda, una barbabietola, ed è una vergogna: ci si batte per averne un pezzetto e persino qualche foglia. L’altro giorno due ragazzi sono scappati, allora ci hanno messo in fila e ogni quinto della fila veniva fucilato. Io non ero il quinto, ma so che non uscirò vivo di qui.
Dico addio a tutti e piango.
Chaìm.
Virginia Niri 3/6/2005 - 15:15
Ero povero ma disertore
anonyme
ERO UN POVERO DISERTORE
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envoyé par Cris Carampa (cris119@operamail.com) 3/6/2005 - 14:33
Luna
veramente un bel testo. sempre contro l'imperialismo e la guerra
sandro renaldi 3/6/2005 - 14:16
Diesmal Grenada
2 giugno 2005
Marina di Campo (Isola d'Elba)
Marina di Campo (Isola d'Elba)
STAVOLTA GRENADA
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2/6/2005 - 21:48
Danse Allemande
2 giugno 2005
Marina di Campo (Isola d'Elba)
Marina di Campo (Isola d'Elba)
DANSE ALLEMANDE
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2/6/2005 - 09:03
Uniformi
Dall'album "Un Sole Che Brucia" (1995)
Quanto uniforme vuoi sia la nostra vita
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envoyé par adriana 2/6/2005 - 07:04
Inka Lied [El Condor pasa]
1° giugno 2005
Marina di Campo (Isola d'Elba)
Marina di Campo (Isola d'Elba)
CANZONE INCA (EL CONDOR PASA)
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1/6/2005 - 11:27
Befragung eines Kriegsdienstverweigerers
Marina di Campo (Isola d'Elba), 31 maggio 2005
INTERROGATORIO DI UN OBIETTORE DI COSCIENZA
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31/5/2005 - 13:37
Die Arbeitsmänner, oder Proletarierlied, oder Wer schafft das Gold zutage?
Riccardo Venturi, 27-5-2005
I Lavoratori [Canto proletario; Chi, oggi, crea l'oro?]
(continuer)
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27/5/2005 - 11:43
Tri ratna druga
TRE COMPAGNI AI QUALI PIACEVA FARE LA GUERRA
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envoyé par Monia Verardi 26/5/2005 - 16:46
Soldato
Non ci sono parole.
Un bellissimo testo, altrettanto la musica.
Uno dei migliori pezzi dei Nomadi.
Un bellissimo testo, altrettanto la musica.
Uno dei migliori pezzi dei Nomadi.
Giorgio 26/5/2005 - 12:56
The Foggy Dew
anonyme
http://www.dischiespartiti.com/testi/fog.htm
NB: Dalla versione manca una strofa, che qui integriamo.
NB: Dalla versione manca una strofa, che qui integriamo.
LA NEBBIA DI QUEL MATTINO
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envoyé par Riccardo Venturi 26/5/2005 - 12:09
The Unknown Soldier
da Jim Morrisn & Doors - Canzoni ed. BluesBrothers
Le notevoli differenze tra le due traduzioni evidenziano, ancora una volta, le ambiguità inevitabili nella traduzione di un testo poetico.
Le notevoli differenze tra le due traduzioni evidenziano, ancora una volta, le ambiguità inevitabili nella traduzione di un testo poetico.
IL MILITE IGNOTO
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24/5/2005 - 23:25
Peace Frog
da Jim Morrison & Doors - Canzoni ed. BluesBrothers
LA RANA DELLA PACE
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24/5/2005 - 22:27
Il 24 maggio 1915
anonyme
English Version by Riccardo Venturi
24 maggio 2005 / May 24, 2005
24 maggio 2005 / May 24, 2005
MAY 24, 1915
(continuer)
(continuer)
24/5/2005 - 17:42
O Gorizia, tu sei maledetta
anonyme
English Version by Riccardo Venturi
24 maggio 2005 /May 24, 2005
24 maggio 2005 /May 24, 2005
CURSE UPON YOU, GORIZIA
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24/5/2005 - 16:24
No Bravery
è una canzone meravigliosa che interpreta in modo perfetto la bruttezza della guerra..
he has been here..
he has been here..
vava9 24/5/2005 - 15:30
Stranizza d'amuri
L'ho sentita per la prima volta cantanta da Carmen Consoli...e me ne sono subito innamorata.questa canzone ti trascina in un vortice di magia e dolcezza...GRANDE BATTIATO!
Debora da torino 23/5/2005 - 21:03
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Testo e musica di Francesco Guccini
Lyrics and Music by Francesco Guccini
Primi interpreti: I Nomadi nel 1967
Altri interpreti: Caterina Caselli (1967), I Profeti, Luciano Ligabue (Tributo ad Augusto, 1995), Ornella Vanoni (2001), Fiorella Mannoia (2007), Luf (2012), Gianna Nannini (2015), Claudio Baglioni e Ligabue (Sanremo 2019), Zucchero (2020 - Note di Viaggio – capitolo 2: non vi succederà niente).
Sebbene sia del '65, questa canzone non fu inclusa in "Folk beat n. 1" ma venne portata al successo dai Nomadi. E Guccini la canterà in pubblico soltanto dieci anni dopo, proprio insieme al celebre gruppo modenese.
Dio è morto "parla apertamente di corruzione e meschinità, di falsi miti e di falsi dei. È una canzone importante, [...] che apre la canzone di protesta italiana a temi ulteriori rispetto a quello del pacifismo, e più precisamente veicola un'opposizione... (continuer)